L`ovo di Giotto

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Dossier
PAROLE IN SCENA
Roberto Piumini
L’ovo di Giotto
PERSONAGGI
Giotto: vanitoso pittore in cerca di gloria
Belgionni: contadino toscano, semplice e di buonsenso
Cocca: gallinella volonterosa e ingenua
Gallo, Mucca, Oca, Pecora: animali della fattoria
Duca: Signore della città di Firenze
Vescovo: rappresentante del potere ecclesiastico
Cittadino/a: abitanti di Firenze
Scena prima
Fattoria nei dintorni di Firenze: nella stalla un contadino con i suoi
animali sta aspettando che la gallina faccia il suo uovo giornaliero.
1 messere: signore.
Cocca (con voce tesa per lo sforzo) Coooo... Coooo... Cocoooo...
Cocca (in tono di esortazione) Chiii... Chichiii... (interrogativo, come
chiedendo: esce?) Chiiiiiì?
Mucca (perplessa) Mooo... Mooo...
Oca (incitando, come a dire: Dai, dai!) Qua! Qua! Qua!
Pecora (preoccupata) Bèèè... Bèèè...
Cocca (ancora con grande sforzo) Cooo... Co... Co... (con un sospiro di
sollievo) Ecco!
Belgionni Finalmente, Cocca! Ce n’è voluto, eh? Però è un bell’ovo...
Proprio un bell’ovo!
Cocca Davvero, Belgionni? Son contenta. È stato faticoso, ma adesso
sono contenta... (guarda verso la porta della stalla) Chi sta arrivando,
ora?
Gallo (con tono sospettoso) Chi? Chichiiii?
Mucca Mooo...
Belgionni È un gran signore!
Pecora Bèèèè...
Belgionni Chissà che ci fa, a spasso per questa campagna? Buongiorno,
messere1! Chi ho l’onore di vedere e salutare?
Giotto Come, non mi conosci?
Belgionni Messere, se ti conoscessi ti avrei chiamato per nome: siccome
non ti ho chiamato per nome, non ti conosco!
Giotto Capisco, buon villano... Io sono il pittore Giotto.
Belgionni E io Belgionni, contadino e pastore.
Giotto Questo non ha importanza (con fare altezzoso). L’importante è
chi sono io: Giotto, il pittore!
Belgionni I miei complimenti, messere! E cosa fai di bello, pittore Giotto?
L’ovo di Giotto
Giotto Io dipingo paesaggi, figure, storie: ma soprattutto... soprattutto...
Cocca (come per incitarlo a continuare) Cooo? Cooo?
Mucca Mooo... Mooo...
Pecora Bèèè... Bèèè...
Belgionni Cosa dipingi soprattutto, messer pittore Giotto?
Giotto Buon villico2: io dipingo cerchi!
Gallo (incredulo) Chii? Chii?
Cocca Cooo? Cooo?
Belgionni Cerchi, messere? Quali cerchi?
Giotto Cerchi, mio buon burino3: cerchi! Cerchi impareggiabili, sublimi... I famosi cerchi di Giotto!
Belgionni Ma cosa cerchi coi tuoi cerchi, messere, se mi perdoni un
rustico bisticcio di parole?
Giotto Io, caro villano, cerco la perfezione, la bellezza, l’armonia...
Belgionni E in un cerchio, messere, ci stanno tutte queste cose? In un
recinto tondo, è vero, ci possono stare pecore e porci, e magari anche
[...] rape, patate, mele... Le conosci?
Giotto Tutte cose che non hanno niente a che fare con la perfezione
del cerchio, o buon ruspante4! Tutte cose bislunghe, bitorzolute, butterate5, bislacche e zotiche...
Belgionni E che ne dici, messere, di quest’ovo? L’ha fatto da pochissimo la Cocca: non è bello? Non è un gioiello d’ovo? Guarda com’è
bianco e liscio, e netto6...
Giotto Bianco, liscio, netto: ma non è perfetto!
Cocca (stupita e offesa) Cooo?
Pecora Bèèèè...
Belgionni Non è perfetto, messere?
Giotto Bifolco, non lo è! Non vedi com’è allungato? Com’è scioccamente bislungo e puntuto?
Com’è... Com’è...
Belgionni Ovale?
Giotto Ecco, appunto, ovale!
Belgionni E come diavolaccio dovrebbe essere, codesto ovo?
Giotto Non mi dire che non lo sai!
Belgionni No, non te lo dico, perché ho assai da fare. Devo seminar
bitorzoli, zappare tuberi, sbucciar carciofi e nespole... Alla buon’ora,
messer Giotto pittore! (Esce.)
Scena seconda
Sempre nella stalla. Giotto è solo con gli animali.
Cocca Co... Cooo... Cooo...
Giotto Dici a me pollastra?
2 villico: contadino.
3 burino: termine usato un
tempo a Roma per indicare i contadini. Entrato
nell’uso comune, si usa
come sinonimo di persona rozza.
4 ruspante: si dice dei polli
che razzolano per terra per
cercare cibo. In questo
caso il termine è usato per
evidenziare la vita rustica
del contadino.
5 butterate: piene di segni,
rovinate.
6 netto: pulito, senza macchia.
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PAROLE IN SCENA
Cocca Coo... come dovrebbe essere, messer Giotto, il mio ovo?
Giotto Circolare, Cocca, circolare.
Cocca (molto stupita) Ma coo... come? Le ova di mia mamma e di mia
nonna sono sempre state coo... così, messer Giotto!
Giotto E che significa, Cocca? Se una cosa è stata sbagliata tanto tempo, non si deve per questo correggerla?
Cocca Però non mi sembra che il mio ovo sia co... così brutto, messere...
Giotto Considera, Cocca mia: cosa c’è di più bello e perfetto della linea
circolare? Tutta così ugualmente distante dal centro, così ben distribuita!
Cocca (perplessa) Cooo... considero.
Giotto E considera, Cocca bella: perché mai il Creatore, per dar la
forma al mondo, alla Luna, al Sole, avrebbe scelto la forma sferica,
rotonda da ogni lato, circolare, se non fosse quanto di meglio si può
avere?
Cocca (un po’ meno perplessa) Cooo... considero, messere...
Giotto E considera ancora, Cocca cara, di che forma son le perle del
mare, le gocce d’acqua pura, le pupille luminose degli occhi, se non
perfettamente circolari?
Cocca (quasi convinta) Cooo... cooo... considero.
Giotto E considerando, Cocca, non vedi che ho mille ragioni? Sarebbe
ora che le ova fossero rotonde!
[...]
Cocca Ma cooo... come si fa, messer Giotto, a far le ova tonde? A me
vengon cooo... così, e non saprei proprio co... come cominciare a
fargli cambiare forma!
Giotto Cocca, un ovo non è un quadrato: un sistema per farlo diventar tondo c’è di sicuro... Ci vorrebbe molta sapienza, molta pazienza...
Certo, da sola non ce la potresti fare... però...
Cocca Però coo... coo... cosa?
Giotto Però, se ti affidassi a me, che di sapienza sono una montagna,
e tu ci mettessi la pazienza, allora...
Cocca Potrei fare l’ovo rotondo?
Giotto Il più rotondo!
Mucca Mooo...
Cocca Oh, messer Giotto, che cosa meravigliosa sarebbe!
Giotto Ma per poterlo fare, Cocca, devi fuggire con me!
Cocca Co... cosa?
Giotto Senti: il lavoro è delicato, importantissimo! Non riusciremmo
mai a farlo con attorno quel villano ignorante... quel Belgionni! Anzi,
son sicuro che se gli diciamo il nostro progetto, non solo non sarà
d’accordo, ma ti chiuderà nel buio del pollaio, perché io non ti possa
più vedere...
Cocca Cooo... cooo... cosa farà?
L’ovo di Giotto
Giotto Per impedirti di far l’ovo tondo, ti tirerà il collo! Non hai visto
che manacce robuste, e che denti lunghi ha?
Pecora Bèèèè...
Giotto Cocca: è il momento di scegliere. O resti qui a fare ova ovali
per tutta la vita, o vieni con me, a diventar la gallina più importante
della storia!
Cocca Sono un po’ indecisa, messer Giotto...
Giotto E allora decido io, Cocca, perché sta venendo qualcuno! (La
prende e scappa.)
oca Qua! Qua! Qua!
Scena terza
Belgionni Cocca! Cocca! Ma dove sei? Cocca!
Mucca Mooooooo....
Oca Qua! Qua! Qua!
Belgionni Questa è una delle sue penne! Che sia passata la volpe? Però
l’avrei sentita strillare... E allora, dov’è? Qui c’è un’altra penna... Sembra che sia andata via in modo disordinato... Fuggita? Una gallina
così affezionata, buona lavoratrice... Non ci vedo chiaro. Io la vado a
cercare: dovessi girare il mondo quanto è tondo, la troverò!
Scena quarta
Casa di Giotto, in piena campagna.
Cocca Cooo... cooo... cooo... Ecco! Com’è?
Giotto Com’è? È un ovo ovale come gli altri! Cara Cocca, non penserai che possiamo aver dei risultati così presto, vero? Ci vuol pazienza,
ci vuole arte, Cocca bella...
Cocca Io ho fame, messer Giotto. In una settimana, ho mangiato solo
dieci chicchi di granturco!
Giotto Eccone un altro: e fanno undici! Cocca carissima, non posso
darti tutti i chicchi che vuoi! Bisogna che ti scelga solo quelli rotondi,
i più rotondi, capisci? Questo fa parte del nostro addestramento... [...]
E adesso è l’ora della nostra passeggiata circolare... sei pronta?
Cocca Io son pronta, messer Giotto... Ma per favore, non potrei far la
passeggiata senza la coo... coo... corda al coo... collo?
Giotto E brava Cocca! Vorresti fare una brutta passeggiata bislacca, a
zigzag, bistorta, magari ovale? Invece, col nostro bel cordino che fa da
compasso, tu la farai circolare, circolare come l’ovo che stiamo aspettando... Su, comincia a girare, Cocca... Oggi, mille giri: soltanto duecento più di ieri!
Cocca Mi gira un po’ la testa, messer Giotto...
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PAROLE IN SCENA
Giotto Benissimo! Benissimo! E ti gira in rotondo?
Cocca Mi gira... mi gira... non saprei, messer Giotto... mi gira cooo...
cooo... come una cooo... cosa che gira...
(Cocca cade addormentata.)
Scena ottava
Ancora a casa di Giotto, dopo una notte di luna piena.
Cocca Cooo... cooooo... co...
Giotto Forza Cocca, adagio adagio... Questa notte c’è stata la luna
piena: è un momento favorevole...
Cocca... Cooooo... coooocoooo! Coooo...
Giotto Non senti? Anche il vento gira in tondo... E persino le mosche
e le farfalle, e gli uccelli, disegnan cerchi nell’aria... ma non perfetti,
Cocca, non perfetti...
Cocca... Coooo... co...
Giotto Eccolo! Eccolo! Non mi sbaglio!
Cocca Coo... cooo... Ecco!
Giotto Eccolo! è fatto, finalmente!
Cocca È... questo... l’ovo?
Giotto L’ovo? Questo non è un ovo! Questo è, e si chiamerà, la Sfera
Naturale Perfetta! Sarà il modello di ogni sfera, per tutti i pittori, scultori, artisti... E fra cinque o seicento anni, se inventeranno la fotografia, anche dei fotografi! La porterò a Firenze, e fonderò l’accademia
della Sfera! Verranno a vederla da ogni parte del mondo, ad ammirarla, a riempirsi lo sguardo e lo spirito della sua perfezione circolare! Oh,
nemmeno io l’avrei saputa disegnare!
[...]
Giotto Pollo, stammi a sentire. Tu sei stata uno strumento... come una
tromba, ecco. Lo spirito, che è il fiato, ce l’ho messo io: ed è stato
questo soffio che ha prodotto, come una musica, la Sfera Naturale
Perfetta! Ora la porterò a Firenze, per mostrarla ai potenti e ai sapienti... [...]
E adesso sciò! (Esce.)
Cocca Messer Giotto! Dimmi almeno da che parte... oh, se n’è andato
coll’ovo...
Oh, viene qualcuno! Non riesco nemmeno a scappare per la paura! Io
mi metto qui, e spero che mi prendano per un cavallo selvatico, o
meglio ancora, per un cardo spinoso...
Belgionni Cocca! Ma sei tu!
Cocca (timorosa di essere punita per la sua fuga) No, io sono un cardo
spinoso.
Belgionni Ti ho trovata, povera Cocca! Sono io, Belgionni!
L’ovo di Giotto
Cocca (confortata dal tono affettuoso di Belgionni) Che fortuna! Mi sentivo già a zampe in aria, a far din-don coo... con il coo... collo!
Belgionni Ma come sei ridotta... Chi ti ha... è stato quel pittore?
Cocca Per l’ovo, capisci?
Belgionni Che ovo?
Cocca L’ovo... La Sfera Naturale Perfetta...
Belgionni E dov’è andato con la sua Sfera, che vorrei dirgli qualche
parolina?
Cocca È andato a Firenze a fondar l’accademia, e far veder l’ovo alla
gran gente!
Belgionni E io a Firenze non ci sono mai stato, che mi è sempre parsa
lontana come la Luna: però proprio ora mi è venuta voglia di andarci!
Che ne dici, Cocca? E se per caso, camminando per Firenze, si incontrasse un certo pittore, gli si potrebbe dar cinque o sette saluti sulla
schiena, vero, Cocca?
(Escono.)
Scena decima
Firenze, piazza principale della città. Rullano i tamburi mentre suona
il mezzogiorno: Giotto apre solennemente lo scrigno, prende l’uovo,
lo solleva. L’uovo, dopo un istante, si apre a mezzo, e Giotto si trova
un pulcino fra le mani.
1˚ cittadino Bello!
1˚ cittadina È rotondo: ma ne ho uno nel mio pollaio, che è più rotondo ancora!
(Risata della piazza)
Duca di Firenze Così, stolto messere, è questa la tua Sfera Naturale Perfetta, fatta con arte, sapienza e pazienza?
Vescovo Come si vede, la perfezione non dura che un attimo, su questa povera terra!
Duca di Firenze Tu hai fatto fare a me, Duca di Firenze, davanti alla
città, una figura così grulla7? Ci hai fatto rullar tamburi e promettere
meraviglie, per mostrarci codesto pulcino!
Giotto Io sono co... cooo... costernato!
Belgionni È mio, quel pulcino, giusto Duca! Quell’ovo lo fece fare
Giotto alla mia povera Cocca, con mille diavolerie!
[...]
Duca di Firenze Dunque, pittore vanesio8 e mentecatto, ladro di polli,
di penne e di pulcini, è il momento della punizione! Tu tirerai scalzo
un carro su cui staranno un pulcino, la madre e il buon villano che
hai derubato, e li porterai alla loro casa, e li servirai per tre mesi come
uomo di fatica. Questo per punirti del furto che hai fatto!
Vescovo E per punirti dell’inganno e della beffa, giacché sei pittore,
7 grulla: sciocca.
8 vanesio: vanitoso.
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PAROLE IN SCENA
dopo questi tre mesi di servizio andrai a dipingere tutta la gran chiesa
di Assisi, che ha proprio bisogno di nuovi dipinti: ma poiché sei ladro
di polli, la dipingerai usando penne di gallina, invece di pennelli!
(Risata della piazza)
Belgionni Comunque, messer Giotto, dopo tutta questa penitenza, se
passerai dalla mia casa, ti offrirò volentieri un bicchiere di vino e una
frittata. E se la farò con le ova della Cocca, vedrai che frittata rotonda
sarà la mia!
Cocca E cooo... cooo... cooo... e così sia!
Riduzione e adattamento da R. Piumini, L’ovo di Giotto, Nuove Edizioni Romane
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