Mercoledì 17 Febbraio 2016 La Voce .ROVIGO CULTURA E SPETTACOLI 15 STAGIONE DI PROSA L’ambizioso progetto teatrale coinvolge la compagnia “Gli Ipocriti” Favino day, manca poco al Sociale Venerdì alle 21 andrà in scena “Servo per due” del celebre regista e attore romano ROVIGO - Cresce l’attesa per il nuovo appuntamento con la stagione di prosa al Sociale. Venerdì sera a partire dalle 21 la compagnia “Gli Ipocriti” metterà in scena “Servo per due” (One man, two guvnors di Richard Bean) con regia illustre di Pierfrancesco Favino. Si tratta di uno spettacolo tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni. Le musiche sono eseguite dal vivo dall’orchestra Musica da Ripostiglio, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Uno spettacolo tradotto e adattato da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Simonetta Solder. In scena ci saranno: Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Pierluigi Cicchetti, Anna Ferzetti, Giampiero Judica, Marit Nissen, Diego Ribon, Eleonora Russo, Fabrizia Sacchi, Paolo Sassanelli, Luciano Scarpa, Thomas Trabacchi. La storia Depresso, senza soldi e.... affamato, Pippo vaga per la Rimini degli anni '30 in cerca di una soluzione ai suoi problemi. La trova in Rocco, ambiguo personaggio giunto in città per concludere un affare con Bartolo, padre della sua promessa sposa, LA SERATA Il polesano doc Al “Puccini” di Firenze oggi si ricorda Bertoli Pierfrancesco Favino molto atteso al teatro Sociale la dolce e svampita Clarice. Pippo diventa così il servitore di Rocco ma, dato che la fame è sempre tanta, comincia a dispensare i suoi servigi anche ad un secondo padrone, Ludovico. I due ignorano l'esistenza l'uno dell'altro ma, in realtà, si conoscono molto bene e Pippo, servo ingordo e pasticcione, inizia presto a confondersi e a combinar guai. La vicenda si complica. Essere il servitore di due padroni è davvero difficile, tra missive scambiate, ricevute mangiate e botti- glie di vino consegnate per sbaglio! Una riflessione diversa su un classico del teatro, Servo per due (One man, two guvnors) n el l ’adattamento del commediografo inglese Richard Bean riproposto in questa versione italiana si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico. La musica è parte integrante dello spettacolo e viene eseguita dal vivo dall’or- chestra Musica da Ripostiglio che ha curato gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca. Il progetto Servo per Due nasce dall’incontro tra l’attore Pierfrancesco Favino e Marco Balsamo; desiderio comune era quello di realizzare un classico rivisitato in chiave moderna cui partecipassero gli attori del Gruppo Danny Rose. Le sinergie aumentarono perché nel progetto viene coinvolta anche la compagnia “Gli Ipocriti”. FIRENZE - Si terrà oggi al Teatro Puccini di Firenze la serata in ricordo di Antonio Bertoli, il poeta nato a Villadose, scomparso il 21 ottobre. Molti gli artisti che renderanno omaggio all’amico Antonio: da Stefano Bollani a Riccardo Pangallo, dai Gomagog a Sergio Staino e Paolo Hendel, dai Materiali Sonori a Marco Parente, a Roberto Grilli a Davide Riondino. Saranno proiettati video messaggi di Alejandro Jodorowskj, Jack Hirschman e Anne Waldmann; Enrico Santori e Barbara Colombo parleranno della psicobiogenealogia alla quale Antonio Bertoli ha dato un contributo originale e fondamentale facendola diventare materia di studio universitario. Un video sull’autenticità riproporrà una lezione del Bertoli, mentre l’ intervento di David Giannoni, amico e editore racconterà dell'esperienza della CityLights di Firenze che Bertoli aveva fondato nel 2000, unica “copia” della CityLights di San Francisco. In conclusione la lettura di una lettera di Lawrence Ferlinghetti dedicata ad Antonio con il quale aveva condiviso l’esperienza della libreria della Beat Generation in Italia e in America e un omaggio musicale da parte di tutti i musicisti. La serata è a ingresso libero e tutti gli Artisti si esibiranno gratuitamente in onore di Antonio. Antonio Bertoli era nato il 12 novembre 1957 a Villadose, (Rovigo) e si è spento prematuramente il 21 ottobre 2015 a Guardistallo (Toscana. Dopo essersi laureato al Dams di Bologna e averci anche insegnato (avanguardie storiche del '900), ha avuto una lunga esperienza in ambito teatrale e poetico, dirigendo il teatro Studio di Scandicci (Firenze) dal 1984 al 1998, oltre che il teatro Puccini di Firenze insieme a Sergio Staino. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA VISITA Tre classi alla scoperta dei capolavori del Palazzo Studenti dell’Enaip al Roverella Un gruppo di studenti in piazza Vittorio Emanuele ROVIGO - I ragazzi delle tre classi del corso di Operatore della ristorazione indirizzo Sala Bar, del centro di formazione professionale Enaip di Rovigo, accompagnati dai loro formatori, si sono recati in visita alla mostra di Palazzo Roverella. Partiti a piedi poco prima di mezzogiorno, si sono incontrati con le tre bravissime guide e dopo aver ricevuto le prime indicazioni sulla mostra e sulle bellezze del centro storico del capoluogo polesano, a turno hanno visitato Piazza Vittorio Emanuele ascoltando le dettagliate descrizioni dei palazzi storici. Il monumento a Vittorio Emanuele, l’obelisco con leone di San Marco, corpo di Guardia austriaco, palazzo Nodari sede del Comune di Rovigo, palazzo Roverella e palazzo Roncale. Dopo aver visitato la piazza, ragazzi e formatori sono entrati a visitare la meravigliosa collezione di dipinti dell’Accademia dei Concordi dal ‘400 al ‘700. Arrivati al quarto piano e ad inizio della spiegazione i ragazzi sono stati coinvolti in un “gioco”. Dovevano pensare ai vari piatti che si potevano proporre in caso di buffet, pranzo o cena all’interno del palazzo. La spiegazione ha ruotato attorno al concetto di “se dovessi organizzare una cena/buffet al Roverella e dovessi trarre ispirazione da un quadro, cosa proporresti?”. Nella prima sala, di fronte all’Incoronazione della Vergine di Niccolò di Pietro, i ragazzi hanno proposto delle pietanze in cui si potesse usare la foglia d’oro visto che tutte le opere goti- che utilizzavano molto metallo prezioso nello sfondo o in alcune caratteristiche dei personaggi raffigurati. La guida si è soffermata sulla tecnica all’uovo servita ai pittori per creare i colori usando l’uovo come fissante così i ragazzi hanno pensato a frittate, torte e altre leccornie. Di fronte all’opera di Bellini “Madonna col bambino” ai ragazzi è stato chiesto che emozioni provassero e anche qui hanno dovuto inventare qualche menù o piatto che, invece di riguardare la geometria o i colori, doveva avere come filo conduttore, le emozioni provocate sui commensali. I ragazzi hanno apprezzato questo approccio non convenzionale alla mostra. A. C. © RIPRODUZIONE RISERVATA TEATRO L’importante allestimento curato dal regista Sangati “Arlecchino” tappa a Rovigo ROVIGO - “Arlecchino, il servitore di due padroni” al via la tournée in Veneto. Si tratta del nuovo, importante allestimento del teatro Stabile del Veneto con la regia di Giorgio Sangati, giovane emergente del teatro italiano, formatosi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano. Lo spettacolo si avvale delle maschere di Donato Sartori, il grande “mascheraio” che ritorna ad Arlecchino dopo l’esperienza di cinquant’anni fa con Giorgio Strehler, e dei costumi di Stefano Nicolao. Sulla scena, Anna De Franceschi (Brighella), Francesco Folena Comini (Silvio), Irene Lamponi (Smeraldina), Marta Meneghetti (Clarice), Michele Mori (Il Dottore Lombardi), Stefano Rota (Florindo Aretusi), Laura Serena (Beatrice), Marco Zoppello (Arlecchino) e una delle rare apparizioni femminili nel ruolo del vecchio avaro Pantalon de’ Bisognosi, con Eleonora Fuser. Le musiche che accompagnano lo spettacolo sono eseguite dal vivo alla fisarmonica da Veronica Canale. In scena, una strana soffitta ingombra di vecchi bauli – scenografia di Alberto Nonnato, a dialogare con le luci di Paolo Pollo Rodighiero – e una vivace compagnia di attori. All’arrivo del pubblico i comici aprono i bauli, riemergono abiti usati mille volte, attrezzeria ammaccata e strumenti musicali impolverati, quanto basta per far rivivere il capolavoro. “Arlecchino, la maschera simbolo del teatro italiano e Il servitore di due padroni, il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo, tornano sui palcoscenici del Veneto in una nuova, inedita versione racconta Sangati”. “Arlecchino” arriverà anche a Rovigo il 5 marzo e toccherà anche la provincia veneziana con la rappresentazione fissata a Cavarzere per il 13 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo spettacolo torna in Polesine (foto d’archivio)