433) A. In base alla profondità dell`ipocentro i terremoti

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CULTURA SCIENTIFICO-MATEMATICA
433) A. In base alla profondità dell’ipocentro i terremoti sono classificati in: superficiali (profondità da 0 a 70 km); medi (da 70 a 300 km); profondi (oltre 300 km). L’epicentro indica il punto della superficie terrestre direttamente sopra l’ipocentro e la distanza tra ipocentro ed epicentro è detta profondità focale. I terremoti con ipocentro più in superficie sono quelli più disastrosi.
434) D. La litosfera rigida consta di una dozzina di placche maggiori e molte placche secondarie, che
non sono fisse ma galleggiano sullo strato sottostante (teoria della tettonica a placche o a zolle).
435) D. I moti convettivi riguardano la parte più esterna del mantello; si tratta di spostamenti dovuti alla forte differenza di temperatura esistente tra la parte interna (a contatto con il nucleo) e la
parte esterna (a contatto con la crosta) del mantello. Tali moti sono lenti, ma sono alla base dello spostamento delle placche.
436) D. Oltre a questi gas principali, dei quali il 90% è rappresentato da acqua, sono presenti anche
H2, CO, H2S ed HCl.
437) B. Conseguenza di tale rarefazione è la formazione del buco dell’ozono, cioè la distruzione
dell’ozono “buono” presente nella stratosfera che ci scherma dalle radiazioni ultraviolette.
438) A. Il bradisismo è un fenomeno legato al vulcanismo secondario; si parla di bradisismo positivo in caso di innalzamento e di bradisismo negativo in caso di abbassamento.
439) B. I blocchi crostali galleggiano, in quanto più leggeri, sul mantello. Quando l’equilibrio tra
questi blocchi viene turbato, deve essere ripristinato.
440) D. Ganimede, Callisto, Io ed Europa sono anche detti satelliti galileiani perché scoperti da
Galileo nel 1609. Amalthea è stato l’ultimo satellite ad essere scoperto con l’osservazione visuale diretta.
441) A. La teoria del rimbalzo elastico sostiene che le rocce hanno una certa elasticità e quindi sopportano le varie sollecitazioni per molto tempo; se il limite di elasticità viene superato si crea
una frattura e tutta l’energia accumulata viene rilasciata come onde sismiche. Successivamente
viene poi ripristinato l’equilibrio.
442) A. La superficie lunare è costellata di crateri originatisi in seguito alla caduta di meteoriti.
Questi crateri restano inalterati in quanto, mancando l’atmosfera, non si hanno precipitazioni e
venti e di conseguenza non si verifica erosione.
443) C. I vulcani a strato sono caratterizzati da un’alternanza di emissioni laviche ed emissioni di piroclasti: a ciò si deve infatti la formazione a strati dell’edificio vulcanico da cui deriva il nome.
Un esempio è dato dallo Stromboli nelle isole Eolie.
444) B. L’ipocentro è il punto interno alla Terra in cui si origina un terremoto; tracciando una verticale dall’ipocentro incontriamo sulla superficie terrestre l’epicentro, il punto in cui si verificano i danni maggiori di un sisma.
445) C. Le nubi ardenti, miscugli incandescenti di materiali solidi e gas, si formano nel corso di
un’eruzione esplosiva conseguentemente ad una violenta espansione di gas; data la loro densità
scivolano lungo i versanti dei vulcani.
446) A. La II legge di Keplero afferma che il raggio che unisce il Sole al pianeta copre aree uguali
in tempi uguali.