"Organo e Orchestra nel Romanticismo" riparte a

12 settembre 2015
"Organo e Orchestra nel
Romanticismo" riparte a San Vitale
Giovedì 17 lo Stabat Mater
Nella basilica di San Vitale, giovedì 17 settembre ore 21.15, l’esecuzione dello
Stabat Mater per soli, orchestra d’archi e organo di Giovan Battista Pergolesi
(1710-1736) dà inizio alla rassegna concertistica Organo e Orchestra nel
Romanticismo, giunta quest’anno alla dodicesima edizione. “La rassegna
Organo e Orchestra nel Romanticismo, che l’Orchestra da Camera di
Ravenna, diretta dal Maestro Paolo Manetti propone alla nostra città, è oramai
un appuntamento consueto – dichiara l’Assessore alla Cultura Ouidad Bakkali.
E’ riconosciuta la competenza e affidabilità dell’Orchestra da Camera di
Ravenna nell’organizzare una rassegna musicale di rilevante valore culturale
che nasce per divulgare il repertorio per organo e orchestra. L’iniziativa, unica
nel suo genere in Italia, valorizza una tradizione musicale coltivata soprattutto
in Francia, Germania e negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del
Novecento. Un interessante evento autunnale che arricchisce il vasto
programma che Ravenna offre ai propri cittadini e ai turisti, nella
consapevolezza che anche queste iniziative contribuiscono all’educazione alla
bellezza, nella sua accezione più ampia.” Basato sul testo di un’antica
sequenza attribuita al mistico medievale Jacopone da Todi, lo Stabat Mater di
Pergolesi ricorre a tutti gli artifici espressivi della retorica musicale e alla vena
melodica del compositore di scuola napoletana più amato, per rappresentare il
dolore della Beata Vergine Maria sul Calvario in tutte le sue sfaccettature,
arrivando a sfiorare il mistero stesso del sacrificio di Cristo sulla croce per la
redenzione dei peccati dell’umanità. Così Paolo Manetti, direttore artistico e
musicale della rassegna, spiega la sua scelta di inserire una delle più alte
manifestazioni della religiosità barocca in un ciclo di concerti dedicati alla
musica per organo e orchestra nel romanticismo: “Pergolesi completò lo
Stabat Mater pochi giorni prima di morire, giovanissimo, a soli ventisei anni.
Da quel momento l’opera ha goduto dell’ammirazione costante di compositori
e pubblico, per divenire oggetto di culto in epoca romantica. L’esecuzione di
quest’opera in questo contesto vuole evidenziare l’anima profondamente
religiosa del romanticismo musicale, che si sovrappone all’amore per il
passato e il Medio Evo. Se consideriamo la storia della musica come storia
della ricezione e della fruizione della musica, dobbiamo constatare che lo
Stabat mater di Pergolesi fu una delle musiche sacre più eseguite e imitate
nell’Ottocento romantico! Bellini lo definiva “Divino poema del dolore…”.
Interpreti del capolavoro pergolesiano sono il gruppo orchestrale stabile della
manifestazione, l’Orchestra da Camera di Ravenna diretta da Paolo Manetti, il
contralto Daniela Pini il soprano Patrizia Cigna, già presente in produzioni di
successo dell'orchestra ravennate. Negli ultimi anni la manifestazione
musicale settembrina si è arricchita di un concerto presso il Teatro Alighieri.
Quest’anno il concerto nel teatro comunale cittadino di giovedi 24 settembre,
inizio ore 21.00, vede protagonisti due affiatati interpreti, l’arpista Davide
Burani, con cui l’Orchestra da Camera di Ravenna ha inciso un cd dedicato al
repertorio romantico per arpa e orchestra e il flautista Filippo Mazzoli, legato
da un lungo sodalizio artistico al direttore Manetti. Insieme interpretano il
Concerto per flauto, arpa e orchestra K 299 di W. A. Mozart (1756-1791),
opera di grazia settecentesca irresistibile, che in nulla lascia trapelare il
dramma personale vissuto dal giovane Mozart durante la composizione a
Parigi nel 1778, quando fu colpito da gravi e inattese sventure. All’opposto,
carica di inquietudine e di fremiti preromantici è la Sinfonia n. 45 di Franz
Joseph Haydn (1732-1809) che occupa la seconda parte del concerto, ascritta
alla stagione Sturm und Drang del compositore per la gravità del linguaggio, la
tonalità minore, il profilo nervoso del tema iniziale, gli unisoni orchestrali, i ritmi
sincopati. L’opera è stata soprannominata “Sinfonia degli addii” per il finale a
sorpresa che la caratterizza: in luogo del movimento allegro che solitamente
chiude la sinfonia, un pacato movimento di danza ternario, che va
spegnendosi a mano a mano che i singoli strumentisti abbandonano i propri
leggii, lasciando in scena solo due violini che eseguono le battute conclusive.
Una trovata elegante del maestro di cappella Haydn per unirsi alla protesta
degli strumentisti al servizio del Principe Esterházy, i quali aspiravano a una
pausa dal lavoro per raggiungere le proprie famiglie. Per il terzo
appuntamento, sabato 3 ottobre, si torna nella Basilica di S. Vitale sede ideale
per la realizzazione di un concerto che celebra la rinascita, a fine Ottocento,
della cultura organistica italiana nel segno dello sviluppo del grande organo
sinfonico - romantico. In programma due vaste composizioni per organo e
orchestra per la cui esecuzione è necessario un grande strumento, dotato di
numerosi registri e ampia scelta di sonorità, come il prezioso e monumentale
organo Mascioni custodito nella basilica ravennate: la Suite in sol maggiore
per archi e organo del bolognese Ottorino Respighi (1879-1936), cui si deve la
ripresa classicheggiante del repertorio sinfonico italiano e il Concerto per
organo e orchestra op.100 di Marco Enrico Bossi (1861-1925), senza dubbio il
più importante organista italiano di fine Ottocento, magnifico improvvisatore
alla tastiera, concertista in possesso di tecnica perfetta e compositore dotato
di una vasta cultura internazionale che gli consentì di allineare la produzione
italiana alle moderne scuole francesi e tedesche. Giuseppe Verdi stesso
ascoltò il concerto per organo e orchestra op. 100 e sentì la necessità di
scrivere una lettera a Bossi per elogiare con veemenza questo lavoro.
Interprete solista all’organo è la giovane e talentuosa organista parmense
Giovanna Fornari, accompagnata dall’Orchestra da Camera di Ravenna.
Collegamento sorgente: http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0065470-organo-e-orchestranel-romanticismo-riparte-san-vitale