LO STERMINIO DEGLI EBREI (2.4)
(1933–1938) FASE 1 – PREPARAZIONE
Realizzazione della Volksgemeinschaft (comunità di popolo) attraverso
provvedimenti legali miranti a discriminare e disassimilare i “non ariani” e gli ebrei
in particolare
 Detenzione di sicurezza nei campi (genericamente contro i nemici dello Stato)
 Licenziamento di tutti i pubblici funzionari non ariani. Gli ebrei sono esclusi dalle professioni
(7/4/1933), dalle scuole, dalla editoria...
 Leggi di Norimberga (15/9/1935)
-Legge sulla cittadinanza del Reich (gli ebrei sono privati della cittadinanza e dei diritti civili, sono
considerati semplici “residenti” nel Reich)
-Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco (proibizione di matrimoni e convivenza tra
ebrei e tedeschi) (18/10/1935)
 Misure per la discriminazione e la persecuzione degli zingari (8 dic 1938 – verranno uccisi entro la fine
della guerra almeno 220 000 zingari)
Realizzazione della Volksgemeinschaft attraverso provvedimenti volti al
miglioramento della razza tedesca
 Legge per la prevenzione della progenie affetta da malattie ereditarie (con cui viene autorizzata la
sterilizzazione) (14/7/1933).
 Istituzione del progetto eugenetico “Lebensborn”, organizzato dalle SS
 La già citata legge di Norimberga “per la protezione della salute genetica della nazione tedesca”
Elaborazione e sperimentazione dei campi: il “modello di Dachau” (dal marzo 1933)
 In un primo tempo, con il pretesto dell’emergenza, è utilizzato come “campo di detenzione preventiva”
e campo di “rieducazione attraverso il lavoro” per i detenuti politici, gli “asociali”, ... (si tratta comunque
ancora di tedeschi da rieducare...)
 Nel 1936-37 una serie di disposizioni stabilì l’internamento in campi di concentramento di diverse
categorie di “estranei alla Volksgemeinschaft”: zingari, mendicanti, vagabondi, prostitute, persone
senza fissa dimora, disoccupati abituali, maschi omosessuali, ecc…
 I campi verranno gestiti da personale appositamente addestrato (in particolare SS)
 Prima della guerra verranno realizzati altri campi di concentramento in Germania (una settantina tra
grandi e piccoli) e nell’Austria annessa il 14 marzo del 1938 (il principale è Mauthausen)
 A partire dal 1938 nei campi verrà realizzato un lavoro produttivo (soprattuttto attività di cava della
pietra) gestito da una vera e propria impresa; fino al 1939 la morte dei detenuti – seppure assai
frequente – non è lo scopo del sistema dei campi
Propaganda razziale e antiebraica
 Manifestazioni contro l’arte degenerata (l’arte della repubblica di Weimar), cui veniva contrapposta una
arte nazional popolare secondo le direttive del partito
 Mostre antisemite (in particolare la mostra “L’eterno ebreo” 8/11/1937)
 Uso degli strumenti di propaganda più moderni (cinema...)
Politica di privazione dei diritti di cittadinanza e politica di confinamento
 Obbligo di menzione di “Jude” sul passaporto (5/10/1938)
Politica di esclusione dall’economia e di esproprio dei beni
 Proibizione per gli ebrei di ogni forma di attività commerciale e industriale; obbligo di vendere le
imprese e i beni di valore (12/11/1938); imposizioni di tributi collettivi e divieto di associazione
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Aggressione fisica (pogrom)
 La “notte dei cristalli” (9–10/11/1938), pogrom in tutta la Germania organizzato da SS e SA
 Circa 20000 ebrei tedeschi vengono internati nei campi in quanto ebrei (i deportati nei campi per i
diversi motivi, nel 1938 sono circa 60 000-70 000)
 A molti ebrei viene concesso l’espatrio dietro cessione allo Stato dei loro beni
Provvedimenti razziali in paesi alleati della Germania nazista
 Italia: manifesto degli scienziati razzisti (14 lug 1938)
 Italia: emanazione delle leggi razziali (17 nov 1938)
(1939 – 1941) FASE 2 – Pulizia razziale interna, “riassetto demografico” e
pulizia razziale dei paesi occupati. E’ legata al periodo della cosiddetta
“guerra lampo”
Pulizia razziale interna (Germania): “Aktion T4” (ottobre 1939) ovvero l’“eutanasia”
 In seguito all’attacco alla Polonia (1/9/1939 – inizio della seconda guerra mondiale) si procede alla
soppressione delle “vite senza valore” ovvero delle “bocche inutili”
 Vengono istituite speciali strutture, camuffate da strutture ospedaliere o ospizi, ove si procedeva
all’eliminazione; qui vengono sperimentate le tecniche di soppressione (camere a gas mobili) che
saranno poi perfezionate e usate in seguito. Viene “formato” il personale “specializzato” nell’assassinio
di massa (che poi verrà utilizzato nei campi di sterminio – un tipico esempio è il famigerato
Globochnick)
 Vengono sterminate circa 80000 persone (Browning). L’Aktion T4 verrà interrotta (1941) a causa delle
proteste suscitate in Germania dai parenti delle vittime; tuttavia, con il precipitare degli eventi, molti
appartenenti alle categorie predestinate all’eutanasia verranno poi deportati nei campi.
 Procedono intanto anche le pratiche della sterilizzazione coatta In dodici anni furono
complessivamente sterilizzate 360 000 persone.
(segue )
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(segue Fase 2)
La politica nazista del “riassetto” demografico: la pulizia razziale nei territori
polacchi annessi al Reich e ghettizzazione nei territori polacchi occupati
 Attacco alla Polonia (1/9/1939). Al seguito delle truppe che avanzano verso oriente, gli Einsatzgruppen
conducono rastrellamenti sistematici ed eliminano tutti coloro che possono essere potenziali nemici
del “Nuovo Ordine” (politici, intellettuali, ceto dirigente...capi delle comunità ebraiche o di altre
minoranze). La classe dirigente polacca viene annientata (la Polonia doveva diventare terra di
insediamento dei coloni tedeschi)
 Un’area della polonia viene “incorporata” nel Reich, colonizzata dai tedeschi; i polacchi ivi residenti
vengono deportati a est nel “governatorato” che doveva diventare un “grande campo di lavoro
polacco”; gli ebrei dovevano essere concentrati nei ghetti (soluzione transitoria) per essere poi spostati
verso est (per un po’ si parlo’ del distretto di Lublino). I nazisti incontrano molti problemi nella
realizzazione dei loro piani di “riassetto demografico” della Polonia.
 Tra il giugno e il settembre 1940 i nazisti progettano di trasferire tutti gli ebrei nel Madagascar (colonia
francese – poiché stavano vincendo sulla Francia), ma la prospettiva sfumò per il protrarsi della guerra
 In attesa di una destinazione finale, gli ebrei polacchi vengono obbligati a risiedere nei ghetti orientali
(“Governatorato generale”): Lodz, Cracovia, Lublino, L’vov, Varsavia (vengono accusati di fare incetta
di approvvigionamenti). In seguito al sovraffollamento e al diffondersi di malattie vengono chiusi (si
sosteneva per motivi sanitari) nell’estate – autunno 1940
 In seguito all’esaurimento delle risorse si fanno tentativi per rendere i ghetti economicamente
autosufficienti (si scontrano i “produttivisti” e i “logoramentisti”); poco a poco dalla primavera del 1941
si comincia a permettere lo svolgimento di qualche attività economica produttiva; i ghetti riescono così
a sopravvivere, seppure in condizioni spaventose, fino all’estate del 1942. Si calcola che nei ghetti
siano morti circa 500 000 ebrei (Hilberg)
L’attacco all’Unione Sovietica e l’elaborazione del piano della “soluzione finale”
 Attacco alla Unione Sovietica (22/6/1941). Massacri sistematici nei territori di nuova conquista
dell’Unione Sovietica (Einsatzgruppen al seguito delle truppe) rivolti questa volta alla classe dirigente
sovietica, ma anche agli ebrei russi nella loro totalità
 Luglio 1941: approvazione da parte di Hitler della bozza di piano di sterminio degli ebrei che sarà
organizzato da Himmler e Heydrich; vengono convocati in Polonia gli specialisti dell’”operazione
eutanasia” e si inzia la costruzione dei campi di sterminio a Chelmno e Belzec; probabilmente la
“soluzione finale” venne approvata da Hitler nell’ottobre 1941 (Browning). Hitler era convinto che
avrebbe vinto facilmente l’URSS e quindi si apprestava a germanizzare i territori conquistati
 Divieto di emigrazione (1/10/1941), obbligo di portare la “stella gialla” e trasporto nei ghetti orientali
degli ebrei tedeschi rimasti in Germania (14/10/1941) [Tra il 1933 e il 1941 erano fuggiti dalla
Germania circa 500000 ebrei]
 Allargamento del sistema dei campi di concentramento (KL) che avrebbero dovuto contenere tutti i
potenziali nemici del Reich (decreto “notte e nebbia” (7/12/1941) di Hitler che prevede il trasporto in KL
di tutti gli oppositori politici dei territori occupati dell’Europa occidentale ). Ora i tedeschi nei campi
sono una minoranza; la maggioranza dei deportati è costituita da “razze inferiori” che non possono
“redimersi attraverso il lavoro”: per loro sarà previsto solo lo sterminio mediante il lavoro o lo sterminio
tout court.
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(Ott 1941 – estate 1943) FASE 3 – La “soluzione finale”.
Organizzazione dello sterminio (Conferenza di Wannsee 20/1/1942)
Realizzazione dello sterminio sistematico nei campi di sterminio (Vernichtungslager
VL) dei territori occupati della Polonia (Chelmno, Belzec, Treblinka, Sobibor);
vengono aggiunti impianti di sterminio a campi preesistenti (Auschwitz–Birkenau e
Majdanek)
 Tutti i campi di sterminio sono terminali di linea ferroviaria. Viene organizzato il trasporto progressivo
degli ebrei dai ghetti verso i campi di lavoro e/o di sterminio (o verso la frontiera orientale ove
avvengono le esecuzioni)
 Liquidazione progressiva di tutti i ghetti nei territori occupati (a partire dall’estate del 1942)
 Tutti gli ebrei detenuti in Germania vengono mandati ad Auschwitz (5/10/1942)
 Le sporadiche rivolte (ad es.: la rivolta del Ghetto di Varsavia 19/4/1943) vengono stroncate

Nel periodo autunno 1941– estate 1944 oltre tre milioni sono le vittime dei soli campi di sterminio. Il
periodo di maggior intensità dello sterminio va dal marzo 1942 al febbraio del 1943 (Browning)

Oltre che rientrare nella logica della “guerra razziale”, lo sterminio degli ebrei rientra anche nella logica
della requisizione e del razionamento dei generi alimentari per l’esercito tedesco nel momento della
guerra di posizione sul fronte russo: le risorse alimentari per sfamare milioni di ebrei erano considerate
un danno per lo sforzo bellico (Tooze)

Tuttavia la “guerra totale” finirà per mettere in primo piano i bisogni produttivi: lo sterminio era
sicuramente antieconomico ora i nazisti avevano un disperato bisogno di forza lavoro servile. Così
venne teorizzato e praticato lo “sterminio mediante il lavoro” (dal 30/4/1942). Fino al 1943 prevale la
spinta allo sterminio; dopo l’inizio del 1943 (cioè dopo Stalingrado 2/2/1943) prevarrà sempre più
l’esigenza produttiva e lo “sterminio attraverso il lavoro”.

La “guerra totale” richiedeva ora il massimo sforzo alle industrie e all’agricoltura. Vengono costruiti
moltissimi sottocampi vicini alle industrie private che usavano il lavoro dei detenuti (i detenuti erano
concessi con regolari contratti alle imprese). Molti detenuti vennero anche concessi come forza lavoro
ai coloni tedeschi che erano stati insediati nelle nuove terre conquistate
Pulizia razziale nei paesi sotto il controllo della Germania
 Francia (“Statut des juifs” 3/10/1940)

Italia della Repubblica Sociale Italiana, nella seconda metà del 1943 (campo di San Sabba)
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(Fine 1943 – 1945) FASE 3 – Lo sterminio attraverso il lavoro. E’ legata al
fallimento della “guerra lampo” e all’adozione della “guerra totale”
Smantellamento di alcuni campi di sterminio (VL): Chelmno, Belzec, Treblinka,
Sobibor (autunno 1943)
 Dopo i rovesci militari (Stalingrado 2/2/1943), lo sterminio non è più una priorità e i deportati diventano
risorse economiche utili allo sforzo bellico totale
 Gli ebrei vengono ora mandati, da tutta Europa, solo a Majdanek e Auschwitz – Birkenau (che
mantengono la doppia funzione di VL e KL). Veniva ora effettuata una attenta selezione tra coloro che
dovevano essere subito eliminati (gli improduttivi) e coloro invece che potevano essere sfruttati per il
lavoro (e poi eliminati)
 La rete dei campi di concentramento (KL) per lo sfruttamento deil lavoro dei deportati si estende,
arrivando a contare, tra campi e sottocampi, la cifra di 2000 installazioni
Impiego dei deportati nel lavoro forzato e loro sterminio attraverso il lavoro forzato
stesso
 La possibilità media di sopravvivenza nei campi di lavoro (calcolata dalle stesse SS) era di sei mesi
 Continuano a essere sterminati coloro che sono inabili al lavoro o che lo diventano
 Auschwitz – Birkenau è l’esempio tipico di campo di lavoro e contemporaneamente campo di sterminio
Con il profilarsi della sconfitta militare e con l’avanzamento delle truppe sovietiche
 Smantellamento dei campi
 Trasferimenti forzato dei deportati verso altri campi più interni (“marce della morte”) seguendo la
ritirata progressiva. Si calcola che mediamente solo un terzo riusciva a giungere a destinazione
 Cancellazione delle tracce dello sterminio e dei massacri
Liberazione di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche (27/1/1945)
20/11 1945 – 1/10 1946 Processo di Norimberga contro 24 dirigenti del regime nazista
(per crimini di guerra, crimini contro la pace, crimini contro l’umanità)
© Giuseppe Rinaldi, 2009 - http://digilander.libero.it/education
Giuseppe Rinaldi
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