LE AREE DELLA GESTIONE DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE SECONDO IL FINE SI SONO DEFINITE LE AZIENDE DI EROGAZIONE COME QUELLE AZIENDE CHE SVILUPPANO UN “PREVALENTE” PROCESSO DI EROGAZIONE RISPETTO A QUELLO DI PRODUZIONE. SI SONO PERTANTO DISTINTE LE AZIENDE DI EROGAZIONE IN DUE CLASSI: • AZIENDE DI PURA EROGAZIONE = OTTENGONO LA RICCHEZZA DA IMPIEGARE PER IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI DA DONAZIONI, ELARGIZIONI, SUSSIDI, CONTRIBUTI ETC., SENZA ALCUNA ATTIVITA’ ANCHE SECONDARIA DI PRODUZIONE. SONO IN NUMERO ASSOLUTAMENTE ESIGUO ( POTREBBE ESSERE UN MONASTERO CHE VIVE DI ELEMOSINE) • AZIENDE COMPOSTE A FINE EROGATIVO = PUR RIMANENDO PREVALENTE L’ATTIVITA’ EROGATIVA, ESSE SVILUPPANO ANCHE ATTIVITA’ DI PRODUZIONE DI RICCHEZZA IN VARIE FORME. SONO MOLTO DIFFUSE E RIGUARDANO UN NUMERO MOLTO DIVERSIFICATO DI AZIENDE: ES. FAMIGLIA, STATO, COMUNI, REGIONI, FONDAZIONI, ASSOCIAZIONI ETC. CONSIDERANDO QUESTE ULTIME, PUR RIMANENDO CENTRALE IL MOMENTO EROGATIVO E QUINDI L’OTTENIMENTO DI PROVVISTE PER SODDISFARE I BISOGNI, SI OSSERVA ANCHE CHE IL PATER FAMILIAS (SOGGETTO DECISORE NELL’AZIENDA DI EROGAZIONE) INNESTA SUL PROCESSO PURAMENTE EROGATIVO UN PROCESSO DI INVESTIMENTO DEL RISPARMIO O DI OTTENIMENTO DI MEZZI FINANZIARI PERCHE’ LE PROVVISTE SONO INSUFFICIENTI. INOLTRE, IL PATER FAMILIAS POTREBBE EGLI STESSO DIVENTARE IMPRENDITORE E QUINDI GESTIRE IMPRESE DI PRODUZIONE , LA CUI ATTIVITA’ SI INNESTA QUINDI SU QUELLA DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE. NE CONSEGUE CHE, RISPETTO ALL’AZIENDA DI PRODUZIONE, QUELLA DI EROGAZIONE, NELLA SUA FORMA PIU’ COMPLETA DI AZIENDA COMPOSTA A FINE EROGATIVO, DERIVA DALLA COMBINAZIONE DI TRE NUCLEI OPERATIVI PURA EROGAZIONE = CONSISTE NEL FAR AFFLUIRE ALL’AZIENDA DI EROGAZIONE I MEZZI FINANZIARI CHE RENDONO POSSIBILE L’ATTUAZIONE DEI CONSUMI GESTIONE PATRIMONIALE = CONSISTE NELL’IMPIEGO DEL RISPARMIO DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE O NELL’OTTENIMENTO DI FINANZIAMENTI SE I CONSUMI SUPERANO LE PROVVISTE GESTIONE DI IMPRESE CONNESSE = CONSISTE NELL’IMPIEGO DI RISORSE IN ATTIVITA’ IL CUI IL PATER FAMILIAS DIVENTA DIRETTAMENTE IMPRENDITORE. IL CONCETTO DI CAPITALE NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE NELLA DEFINIZIONE DEL CAPITALE DI ISTITUZIONE DELL’AZIENDA DI PRODUZIONE SONO STATI SVOLTI I SEGUENTI PASSAGGI LOGICI: (V. MODULO 6) • INDIVIDUAZIONE DEI BENI CHE COMPONGONO LE ATTIVITA’, NELLA LORO QUALITA’ • INDIVIDUAZIONE DEI DEBITI CHE GRAVANO SULL’AZIENDA, NELLA LORO QUALITA’ • INDIVIDUAZIONE DEI BENI CHE COMPONGONO LE ATTIVITA’, NELLA LORO QUANTITA’ (VALORE) • INDIVIDUAZIONE DEI DEBITI CHE GRAVANO SULL’AZIENDA, NELLA LORO QUANTITA’ (VALORE) • CALCOLO, PER DIFFERENZA DEL CAPITALE NETTO IL PERCORSO LOGICO E’ IDENTICO PER LE AZIENDE DI EROGAZIONE . TUTTAVIA PER DESCRIVERE IL CAPITALE SI UTILIZZA IL TERMINE PATRIMONIO. PATRIMONIO DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE= INSIEME COORDINATO DI BENI A DISPOSIZIONE DI DIRITTO E DI FATTO DEL SOGGETTO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI SUOI FINI, E PROVENIENTE DA PRESTITI ATTINTI O DA PROPRIETA’ DEL SOGGETTO. LO SCHEMA DELL’ATTIVITA’ DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE PREMESSA I PASSAGGI LOGICI SEGUITI NELLO STUDIO DEL FUNZIONAMENTO DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE SONO STATI I SEGUENTI: 1- SCHEMA DELLE OPERAZIONI DELL’AZIENDA DI PRODUZIONE (SCHEMA DELL’ATTIVITA’ TOTALE) 2- NATURA DEI VALORI COINVOLTI (VARIAZIONI FINANZIARIE ED ECONOMICHE) 3- DETERMINAZIONE DI PATRIMONIO E REDDITO IL MEDESIMO SCHEMA VIENE ADESSO UTILIZZATO PER LE AZIENDE DI EROGAZIONE. 1- LO SCHEMA DELLE OPERAZIONI DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE NELL’ AZIENDA DI PRODUZIONE ERANO STATI ANALIZZATI : - LO SCHEMA DEI FINANZIAMENTI ATTINTI (PROPRI E DI TERZI) - LO SCHEMA DELLA PRODUZIONE - LO SCHEMA DEI FINANZIAMENTI ACCORDATI DA CIO’ ERA SCATURITA L’EVIDENZIAZIONE DI DUE CIRCUITI FONDAMENTALI: - IL CIRCUITO DEI FINANZIAMENTI - IL CIRCUITO DELLA PRODUZIONE TENENDO PRESENTE CHE L’AZIENDA DI EROGAZIONE NELLA SUA FORMA PIU’ COMPLETA, COMPRENDE TRE AREE DI ATTIVITA’, (COME DEFINITE NEL PRECEDENTE MODULO 13), DEVONO ESSERE MEGLIO DEFINITE LE OPERAZIONI CHE VENGONO SVOLTE NELLE SUDDETTE AREE. SI ANALIZZANO QUINDI: - LO SCHEMA DELL’ATTIVITA’ DI PURA EROGAZIONE - LO SCHEMA DELL’ATTIVITA’ PATRIMONIALE - LO SCHEMA DELL’ATTIVITA’ DI IMPRESE CONNESSE QUADRO OPERATIVO DELLA PURA EROGAZIONE: LO SCHEMA DELL’ATTIVITA’ PURAMENTE EROGATIVA ESPRIME DA UN LATO LA RACCOLTA DEI MEZZI DISPONIBILI PER IL PROCESSO DEL CONSUMO, DALL’ALTRO L’IMPIEGO DI TALI MEZZI PER IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI DELL’AZIENDA. TALI MOMENTI POSSONO AVVENIRE SIA ATTRAVERSO I MEZZI MONETARI, SIA ATTRAVERSO BENI IN NATURA. L’IMPIEGO DEI MEZZI FINANZIARI, NELL’ACQUISTO DEI BENI E SERVIZI DI CONSUMO, COSTITUISCE IL PIANO DEI CONSUMI CHE SEGUE LA LOGICA DELL’UTILITA’ MARGINALE, OSSIA L’ULTIMO DENARO IMPIEGATO NEI DIVERSI CONSUMI DEVE RECARE SEMPRE LA STESSA UTILITA’. I BENI DI CONSUMO POSSONO AVERE: - CONSUMO TOTALE IMMEDIATO - CONSUMO TOTALE DIFFERITO - CONSUMO GRADUALE, OSSIA DIFFERITO NEL TEMPO MA NON IN MODO TOTALE DA QUESTO SCHEMA DERIVANO DUE SEMICIRCUITI: - IL SEMICIRCUITO DELLA PROVVISTA (RACCOLTA DA PRODUTTORI AL DI FUORI DELL’AZIENDA) - IL SEMICIRCUITO DEI CONSUMI (IMPIEGO DELLA PROVVISTA PER IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI) QUADRO OPERATIVO DELLA GESTIONE PATRIMONIALE: LA GESTIONE PATRIMONIALE SCATURISCE DAL FATTO CHE I DUE SEMICIRCUITI DELLA PROVVISTA E DEI CONSUMI POSSONO NON ESSERE PERFETTAMENTE COORDINATI. CIO’ PUO’ GENERARE AVANZI (RISPARMIO) NEL CASO IN CUI PROVVISTA > CONSUMI E DISAVANZI (FABBISOGNI) QUANDO PROVVISTA < CONSUMI. SE PROVVISTA > CONSUMI LA GESTIONE PATRIMONIALE SI OCCUPA DI TROVARE FORME DI INVESTIMENTO (TEMPORANEO O DURATURO) DEGLI AVANZI DISPONIBILI. GLI INVESTIMENTI AVVERRANNO IN “BENI DA REDDITO” OSSIA BENI IN GRADO DI PRODURRE REDDITO NEL TEMPO E CHE SARANNO FACILMENTE SMOBILIZZABILI SE GLI AVANZI SONO TEMPORANEI E INVECE SARANNO DURATURI SE TALI SONO ANCHE GLI AVANZI. ESEMPI TIPICI SONO: VALORI MOBILIARI (AZIONI, OBBLIGAZIONI, TITOLI DI STATO ETC.), BENI IMMOBILI (FABBRICATI ETC.), CREDITI DI FINANZIAMENTO AD ALTRE AZIENDE. SE PROVVISTA < CONSUMI LA GESTIONE PATRIMONIALE DEVE CERCARE DI FINANZIARE IL DISAVANZO ECONOMICO. CIO’ PUO AVVENIRE CERCANDO DI DILAZIONARE I PAGAMENTI RELATIVI AI CONSUMI OPPURE OTTENENDO FINAZIAMENTI ONEROSI A BREVE SCADENZA SE IL DISAVANZO E’ TEMPORANEO. SE INVECE IL DISAVANZO NON E’ TEMPORANEO SI CERCHERA’ DI OTTENERE FINANZIAMENTI A SCADENZE MEDIO-LUNGHE. ESEMPI SONO: DEBITI DI TESORERIA, MUTUI PASSIVI, PRESTITI OBBLIGAZIONARI. PERTANTO NELLA GESTIONE PATRIMONIALE E’ POSSIBILE INDIVIDUARE LE SEGUENTI OPERAZIONI: ACQUISTO/VENDITA DI BENI DA REDDITO, ACCENSIONE/RIMBORSO DI DEBITI DI FINANZIAMENTO, CONCESSIONE/ESTINZIONE DI CREDITI DI FINANZIAMENTO. NE SCATURISCONO ANCHE I COMPONENTI CHE SONO ONERI E REDDITI RELATIVI A QUESTE OPERAZIONI. (si veda anche oltre) LA GESTIONE PATRIMONIALE SI ESPRIME IN DUE CIRCUITI: - IL CIRCUITO DEGLI INVESTIMENTI (IN BENI DI REDDITO E CREDITI DI FINANZIAMENTO), CHE ORIGINA CON LE USCITE, INVESTE IL RAMO ECONOMICO (PER I REDDITI, GLI INTERESSI ATTIVI DEGLI INVESTIMENTI E PER GLI ONERI NECESSARI PER GLI INVESTIMENTI STESSI) E SI CONCLUDE CON LE ENTRATE - IL CIRCUITO DEI DEBITI DI FINANZIAMENTO CHE ORIGINA CON LE ENTRATE, INVESTE IL RAMO ECONOMICO (PER GLI ONERI FINANZIARI, EVENTUALI DISAGGI DI EMISSIONE ETC.) E SI CONSLUDE CON LE ENTRATE QUADRO OPERATIVO DELLA GESTIONE DI IMPRESE CONNESSE IN QUESTO CASO IL PATER FAMILIAS INNESTA NELL’AZIENDA DI EROGAZIONE ANCHE LA GESTIONE DI AZIENDE DI PRODUZIONE IN CUI EGLI DIVENTA IMPRENDITORE. SI NOTI CHE IL CASO E’ BEN DIVERSO DA QUELLO IN CUI IL PATER FAMILIAS ACQUISTA AZIONI DI UN’AZIENDA DI PRODUZIONE A TITOLO DI INVESTIMENTO MA NON PER DIVENTARNE L’IMPRENDITORE. IN QUEST’ULTIMA IPOTESI SI RIENTRA NELLA GESTIONE PATRIMONIALE. NELL’IPOTESI DI GESTIONE DI IMPRESE CONNESSE LE OPERAZIONI SARANNO LEGATE AL CONFERIMENTO DI CAPITALE IN TALI IMPRESE E AL SUCCESSIVO RITORNO DEI CAPITALI IMPIEGATI. AL CONTEMPO SI POTRANNO GENERARE UTILI O PERDITE DERIVANTI DALLA GESTIONE DELLE IMPRESE CHE POTRANNO ALIMENTARE O DRENARE RICCHEZZA. NE DISCENDE PERTANTO UN ULTIMO CIRCUITO: - CIRCUITO DEGLI INVESTIMENTI IN IMPRESE, CHE ORIGINA CON LE USCITE RELATIVE ALL’INVESTIMENTO IN IMPRESE, INVESTE IL RAMO ECONOMICO GENERANDO UTILI O PERDITE D’IMPRESA E TERMINA CON LE ENTRATE RELATIVE AL RITORNO DELL’INVESTIMENTO. IN SINTESI, IL QUADRO TOTALE DELL’AZIENDA COMPOSITA DI EROGAZIONE E’ IL SEGUENTE: Fonte: Aldo Amaduzzi, L’azienda nel suo sistema e nei suoi principi, Utet OSSERVAZIONI: ANALOGIE CON LE AZIENDE DI PRODUZIONE 1- COME PER LE AZIENDE DI PRODUZIONE POSSIAMO INDIVIDUARE UN SETTORE FINANZIARIO E UN SETTORE ECONOMICO 2- I VARI CIRCUITI E SEMICIRCUITI IN GENERALE COINVOLGONO SIA L’ASPETTO FINANZIARIO CHE QUELLO ECONOMICO DIFFERENZE CON LE AZIENDE DI PRODUZIONE 3- LA MAGGIORE COMPLESSITA’ DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE RISPETTO A QUELLA DI PRODUZIONE, EMERGE DALL’ESISTENZA DI PIU’ AREE DELLA GESTIONE E DALLE OPERAZIONI CONNESSE 4- NE CONSEGUE CHE RISPETTO AI DUE CIRCUITI INDIVIDUATI PER L’AZIENDA DI PRODUZIONE, IN QUELLA DI EROGAZIONE I CIRCUITI E SEMICIRCUITI SONO PIU’ NUMEROSI E ARTICOLATI. 5- LA GESTIONE DI IMPRESE CONNESSE RIPRENDE LE GRANDEZZE VISTE PER LE AZIENDE DI PRODUZIONE E PUO’ QUINDI ESSERE “UNA PARTE” DELL’ATTIVITA’ DELL’AZIENDA CI EROGAZIONE CHE PERO’ RISULTA PIU’ AMPIA. NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE CI SI RIFERISCE AL TERMINE “RAMO FINANZIARIO” IN CONTRAPPOSIZIONE A “RAMO ECONOMICO”. IN REALTA’ IL RAMO FINANZIARIO NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE CORRISPONDE AL CONCETTO DI “RAMO NUMERARIO” DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE. CIO’ SIGNIFICA CHE I DEBITI E CREDITI DI FINANZIAMENTO VENGONO CONSIDERATI, PER LE AZIENDE DI EROGAZIONE, NEL RAMO ECONOMICO. INVECE PER LE AZIENDE DI PRODUZIONE, NELL’INTERPRETAZIONE FINALE, IL RAMO FINANZIARIO COMPRENDEVA “ANCHE” I DEBITI E CREDITI DI FINANZIAMENTO.