La sacra rappresentazione è un genere teatrale e musicale di argomento religioso. In Italia si sviluppa dal 1200, prima in Umbria e poi in Toscana. Si tratta della narrazione di un fatto religioso compiuta in maniera più articolata rispetto alla semplice lettura o declamazione di un testo, grazie all’uso di musica, danza, recitazione, ecc. Una delle prime testimonianze del teatro medievale sacro è del 970, quando il Vescovo di Winchester descrive una sacra rappresentazione del mistero pasquale allestita a Limonges in Francia. Lo spettacolo ha il compito di aiutare i fedeli, che non conoscono il latino, a seguire con maggior consapevolezza le vicende evangeliche. Per la religione cattolica, la prima Rappresentazione Sacra in Italia, con intervento di attori, è il presepe vivente che San Francesco d'Assisi "organizza nel 1223 a Greccio. Il codificatore della Sacra Rappresentazione è Jacopone da Todi (1230-1306). La sua lauda più celebre è il "Pianto di Maria", ove, oltre alla Madonna, compaiono numerosi personaggi (Gesù, il popolo, san Giovanni apostolo). Nella Sacra Rappresentazione italiana v’è un forte richiamo della pietas popolare intesa proprio come espressione religiosa di un popolo che amava sentirsi vicino a Cristo proprio partecipando sia attivamente che passivamente alle rappresentazioni esplicanti particolari momenti della sua vita. Ma la chiesa, intesa come spazio architettonico, diventa ben presto uno ambiente troppo stretto per lo svolgimento delle rappresentazioni sacre, sia dal punto di vista volumetrico sia dal punto di vista della libertà espressiva. Si iniziano presto (cioè fin dalla fine del Trecento) a utilizzare i sagrati all'esterno delle chiese con conseguente nascita di rappresentazioni con tematiche religiose, ma divergenti dalla dottrina ufficiale della Chiesa Romana, e anche di spettacoli profani. La musica diventa ben presto protagonista nelle rappresentazioni sacre; linee melodiche antiche lasciano presto il posto prima a monodie accompagnate da strumenti musicali , e successivamente nel ‘500 alla polifonia. De Nativitate Jesu, lo spettacolo che i ragazzi della nostra scuola vi propongono è la narrazione musicata e recitata della Nascita di Gesù. Il testo è un sapiente assemblaggio di brani dei Vangeli Apocrifi, di testi di cantautori contemporanei (De Andrè, Guccini), di stralci della poesie popolare del ‘300 italiano. Il tutto reso compatto da argute scelte di musiche del Medioevo, del Rinascimento, del Barocco e del Classicismo. Uno spettacolo di valore culturale notevole che merita l’attenzione di tutta la città di Muggiò e non solo. Prof. Umberto Pessina