«La comunicazione ha le sue regole: la voce resterà sovrana»

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SMARTGENDER
n°4. 7 marzo 2011
consumer&biz. I confini fra il mondo consumer e quello business
sono sempre più sfocati: con i nuovi terminali l’ufficio si porta in tasca
Il cellulare? Roba d’altri tempi
Siamo nel pieno della generazione «smart»: la connettività si fa strada e la funzionalità voce perde colpi
ALESSANDROLONGO
I progressi tecnologici di cellulari e tablet abiliteranno nuovi utilizzi,
a casa e in azienda, e stimoleranno
il mercato dei terminali mobili. Gli
esperti ne sono convinti e già il fenomeno sta emergendo con evidenza,
dopo i recenti annunci di prodotti. Nel
contempo, migliorano gli schermi, le
capacità grafiche, quelle di computing
(i processori), oltre a (come al solito)
le antenne per le connessioni banda
larga mobile.
Ne deriva che è morto il cellulare come oggetto in sé, cioè separato dal resto del mondo tecnologico.
Adesso è convergente appieno con
altri apparecchi. In un doppio senso:
nell’hardware e nelle connessioni. Da
una parte, i nuovi processori dual core
degli smartphone e alcune tecnologie
per i display (come quelle 3D introdotte da LG o quelle dell’iPad/iPhone)
sono applicabili anche anche ai tablet.
Dall’altra, “i terminali che arriveranno
migliorerà le singole applicazioni e
consentirà di usarle in contemporanea. I processori dual core (quad core
nel 2012) servono appunto al multitasking, su smartphone e soprattutto
più potenti dei predecessori, amplieranno la gamma di “cose” per il quale
il consumatore potrebbe preferirli a un
pc portatile. “Ma abilitano anche nuovi
usi consumer: prevediamo che, grazie
a nuovi schermi e a migliori connessioni tra device, siano usati sempre più
spesso come display televisivi secondari - dice Mawston -. Per esempio,
per trasmettere un contenuto tv dal
à
à
Forrester
Juniper
La convergenza
tecnologica abiliterà
nuovi servizi
quest’anno potranno connettersi con
facilità a vari universi tecnologici,
dalla Tv alla console, al navigatore
portatile”, dice al Corriere delle Comunicazioni Thomas Husson, analista
di Forrester Research. “La convergenza tra tecnologie e i loro progressi
abiliteranno nuovi utilizzi, anche se
ci vorrà ancora un po’ di tempo per
vederne la diffusione”.
Cominceranno a evidenziarsi prima di tutto nella casa. L’utente residenziale è più portato a sperimentare
utilizzi di frontiera. “Lo smartphone
e, soprattutto, il tablet hanno cominciato a rinnovarsi prima di tutto sul
mercato consumer, grazie ad Apple”,
nota Chris Jones, analista di Canalys.
Secondo Forrester Research, i
progressi delle connessioni, degli
schermi e della durata delle batterie
di smartphone o tablet stimoleranno il
mercato della musica, dei videogame
e dei film in streaming, in mobilità. I
giochi mobili fattureranno 11 miliardi di dollari nel 2015, contro i 6 del
2009, secondo Juniper Research, che
prevede invece una crescita da 2,9 a
5,5 miliardi di dollari, tra il 2009 e
il 2015, per la musica mobile. L’industria ci crede, tanto che una delle
innovazioni delle ultime settimane è
il primo “Playstation Phone”, nome
colloquiale per l’Xperia Play di Sony
Ericsson. Ha comandi simili a quelli
di una console portatile e si collega
allo store Playstation Suite.
Questo è solo la punta dell’iceberg, perché in generale il progresso dell’hardware di cellulari e tablet
porta anche in ufficio”, spiega Husson.
Al momento, le aziende fanno
soprattutto usi semplici di smartphone e tablet: posta, browsing, instant
messaging. “Sta diventando comune
però usare il tablet per mostrare presentazioni e immagini di prodotti, a
clienti - spiega Mawston -. Grazie al
multitasking sarà possibile fare una
videochiamata, vedere una presentazione e in contemporanea collegarsi
alla piattaforma aziendale”. “I prodotti
tablet di nuova generazione cominciano solo ora però guardare alle aziende
- puntualizza Jones -.Lo fanno soprattutto quelli con schermi più piccoli
dell’iPad e che sono più adatti quindi a
un uso veloce, tipicamente business”.
Hp, Rim e Htc sono in prima linea con
nuovi tablet per il business, grazie a
caratteristiche che mancano all’iPad,
come una maggiore attenzione ai sistemi di sicurezza e-mail (Playbook
di Rim) o lo stilo per scrivere note,
appunti, disegni a mano (Flyer di Htc).
La realtà aumentata è un altro servi-
Lo stimolo
all’innovazione
parte dai games
su tablet: per esempio per ascoltare la
musica mentre si condividono foto su
un social network e si fa una chiamata
in Voip. “Ci aspettiamo che i tablet
sostituiscano sempre di più i computer
portatili per l’utente residenziale. Sono
più indicati se si vuole solo navigare,
poiché si avviano più rapidamente di
un pc”, dice Neil Mawston, analista di
Strategy Analytics. I tablet in arrivo,
à
Canalys
La rivoluzione
partita dal consumer
investirà il mondo biz
salone alla camera da letto. Lo si vedrà
soprattutto tra prodotti di un marchio
come Samsung, che vende sia tablet
sia televisori e quindi può ottimizzare
la connessione tra i terminali.
Ben presto i nuovi utilizzi approderanno anche nel mondo delle aziende:
“I confini tra consumer e business sono
sfocati. Lo stesso utente scopre a casa
i vantaggi di un terminale e poi se lo
zio dove le nuove tecnologie di tablet
e smartphone possono creare spazi di
mercato. In particolare nel campo del
marketing e della pubblicità. L’utente
inquadra un oggetto o una strada con la
fotocamera integrata e vede pubblicità
geolocalizzata e offerte commerciali.
Migliori schermi (anche 3D) e processori più potenti ampliano poi le
potenzialità della realtà aumentata.
L’esperto
«La comunicazione ha le sue
regole: la voce resterà sovrana»
Menduni (Roma Tre): «Apps e Internet non potranno scalfire l’esigenza umana di parlare»
Il cellulare è morto? Viva il cellulare. Potrebbe essere riassunta così la tesi di Enrico
Menduni, professore di Media e Comunicazione
all’Università Roma Tre e profondo conoscitore
dell’impatto che le nuove tecnologie hanno nei
modelli di consumo di massa.
La sua è una tesi controcorrente: lo
smartphone “tuttofare” non ha seppellito il
cellulare...
Prima di tutto c’è da chiarire un punto: lo
smartphone “è” un cellulare dato che la voce
è una funzionalità di base assolutamente non
prescindibile. Detto questo non si può certamente
negare che uno smartphone - cellulare “intelli-
gente” o “avanzato” che dir si voglia - oggi più
che in passato basa il suo successo di mercato
nell’ecosistema che si sviluppa intorno, dalle
apps ai software aggiuntivi. Si tratta però di
implementazioni che non vanno ad intaccare
la funzionalità “core” che resta ancora quella
della voce. Ci sono delle operazioni - la nostra
intervista ne è un esempio - che sarebbe difficile
fare in modalità diverse da quella orale. E questo
vale anche per molte altre attività di lavoro o
di svago.
A proposito di lavoro, lo smartphone sta
cambiando anche il modo di gestire le attività rendendole più flessibili e “remotizzabili”.
Almeno su questo è d’accordo?
Indubbiamente iPhone e Blackberry, che
rappresentano un po’ la summa della tecnologia
mobile, sono importanti agenti di cambiamento,
più all’estero che in Italia, dove c’è ancora molta
affezione verso l’ufficio. Oltre la voce, che per
l’utenza business resta determinante, sono a disposizione funzionalità Gps, accesso a Internet.
servizio e-mail e messaggistica.
Un vero e proprio desk mobile che non vincola al tradizionale posto di lavoro e che certo
rappresenta una rivoluzione in corso. Nonostante
le tastiere, che non sempre agevolano lo svolgimento delle attività.