Quella Rai salvacellule

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n PRIMO PIANO n
n n Salute Identificata una proteina che protegge dai danni neurologici acuti
Quella Rai salvacellule
In caso di carenza d’ossigeno si possono salvare i neuroni
dalla morte cellulare. Allo studio l’utilizzo contro l’ictus
di Cristina Cimato
I
n carenza di ossigeno o di sangue le cellule del cervello vanno incontro a un processo di
vera autodistruzione, detta morte
cellulare programmata. Nell’attività di una proteina, la Rai, è stata identificata la capacità di salvare le cellule da morte. Ma non
solo, l’attivazione di Rai può anche proteggere il cervello da
ischemia e ictus cerebrale.
Lo studio che ha portato a questa scoperta, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of
the national academy of
sciences, è stato condotto da un
gruppo di ricercatori del Campus Ifom-Ieo (Istituto Firc di oncologia molecolare-Fondazione
italiana per la ricerca sul cancro; Istituto europeo di oncologia) e dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. «La mancanza di ossigeno
e sangue causa un accumulo di
radicali liberi nel cervello», afferma Giuliana Pelicci del dipartimento di oncologia sperimentale dell’Ieo e autrice dello
studio, «questi attaccano e danneggiano irreversibilmente i neuroni e questi ultimi tendono a
suicidarsi». Per contrastare questo processo di morte cellulare,
arriva in aiuto la proteina Rai,
presente solo nel cervello. «Una
serie di esperimenti in vitro sulle cellule neuronali del topo»,
aggiunge la ricercatrice, «ha mostrato come l’espressione elevata della proteina permetta ai neuroni di sopravvivere». I risultati
sono stati confermati anche dagli esperimenti in vivo condotti
sui topi di laboratorio. È stato
anche confermato che l’assenza
di Rai è un fattore di alto rischio
in caso di danno neurologico acuto. Ciò che non è ancora chiaro
è in che modo la proteina riesca a bloccare la morte da stress
ossidativo, ossia un’eccessiva
presenza di radicali liberi. La
proteina infatti era già stata individuata come «incentivatore
della sopravvivenza» nelle cellule sane. «Il ruolo di Rai in caso di stress ossidativo, invece, è
un’assoluta novità», continua Pelicci, «nel lavoro appena pubblicato si è visto che la proteina si
comporta come un vero e proprio giubbotto di salvataggio per
i neuroni stressati aiutandoli ad
affrontare una situazione di tilt
del cervello». Il passo successivo è ora quello di definire questo processo di «salvataggio» e
di verificarlo sulle cellule umane. «Le potenziali applicazioni
terapeutiche sono molto interessanti. Rai potrebbe infatti
rappresentare un nuovo bersaglio farmacologico. Rendendo la
proteina più efficiente e attiva
si potrebbe ottenere un’efficace
protezione dall’ischemia e dall’ictus cerebrale». (riproduzione
riservata)
Martedì 26 Ottobre 2004
Mostre
di Agnese Ananasso
Ballerine e ippodromi,
il mondo
magico di Degas
D
alla definizione delle forme dei primi dipinti all’impalpabilità dei contorni, il pittore delle ballerine rivive nella mostra allestita al Complesso del Vittoriano a Roma: «Degas, classico e moderno». Il percorso lungo il
quale si snoda l’esposizione è riconducibile a
un percorso di vita, fatto di nascita, crescita,
maturazione e morte di un uomo che non ha
mai lasciato al caso la sua arte. All’inizio Degas si dedica alle copie dei classici, come Il Calvario (1861), copia
dalla Crocifissione di Mantegna, per conoscere e fare propri gli
strumenti di un’arte di cui egli diverrà pian piano maestro. La sperimentazione e la curiosità lo portano poi a dipingere secondo formule e tecniche del tutto nuove e a prediligere alcuni temi in particolare: donne appena uscite dal bagno o in atteggiamenti intimi, ballerine mentre si esercitano dietro le quinte, ippodromi e, a volte, paesaggi. Egli ritrae corpi in movimento, in attimi unici e segreti, come
in Donna che si asciuga o Donna nuda in piedi che si asciuga. Anche le ballerine non lo interessano nell’atto della sola esibizione ma le coglie nel momento della fatica, dell’allenamento, come
in Prova di balletto. Movimento è tutto, anche il particolare, anche
un gesto compiuto inavvertitamente come in Ballerina che si aggiusta la spallina. Sono in mostra anche foto-ritratto e un gran
numero di sculture in bronzo. (riproduzione riservata). Info: Degas,
classico e moderno. Complesso del Vittoriano, fino al 1° febbraio
2005. Tel. 06.6780664.
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