Sede legale: Via G. Cusmano, 24 – 90141 PALERMO C.F. e P. I.V.A.: 05841760829 Dipartimento Farmaceutico Via Pindemonte 88 90128 – PALERMO [email protected] Farmaci per la Terapia del Dolore : appropriatezza prescrittiva ed indicazioni autorizzate OPUSCOLO N.7/2015 Documento a cura del Dipartimento Farmaceutico ASP Palermo M. Visconti, MC. Musacchia, I. Uomo, M. Pastorello Aggiornato a SETTEMBRE 2015 Farmaci per la Terapia del Dolore La prescrizione di una terapia analgesica richiede sempre alcune tappe di approccio essenziali: - La definizione della sede e delle caratteristiche del dolore per meglio definirne le componenti nocicettiva e neuropatica o il caso di sindrome mista - La sua durata nel tempo - Le possibili irradiazioni - I fattori che lo scatenano o lo riducono3. Infine, altra tappa irrinunciabile è la definizione dell’intensità e della durata del dolore. L’OMS nel 19961 ha proposto una scala di valutazione del dolore in prima istanza di tipo oncologico e successivamente adottata anche come linea-guida per il trattamento del dolore muscolo scheletrico. Questa scala consta di tre livelli: Dolore lieve (valutazione del dolore secondo scala visuo-analogica (VAS) da 1-4): per il quale è suggerito il trattamento con FANS o paracetamolo ± adiuvanti; Dolore di grado lieve-moderato (VAS 5-6): per il quale è suggerito trattamento con oppioidi deboli ± FANS o paracetamolo ± adiuvanti; Dolore grave o da moderato a grave (VAS 7-10): per il quale è suggerito trattamento con oppioidi forti ± FANS o paracetamolo ±adiuvanti. La scala fornisce una strategia per alleviare il dolore mediante l’utilizzo di farmaci, con crescente potenza analgesica in base all’intensità del dolore riferita dal paziente; ad essi, si possono aggiungere i farmaci adiuvanti per migliorare l’azione analgesica o controllare gli effetti collaterali. La corretta valutazione del dolore è fondamentale, pertanto, per un trattamento efficace. Innanzitutto vanno identificate le cause del dolore attraverso l’anamnesi dettagliata dell’insorgenza, del tipo, della sede, dell’irradiazione, della durata, dell’intensità e degli schemi temporali del dolore e anche di tutti quei fattori che lo aggravano o lo alleviano, e inquadrare la tipologia della sensazione dolorosa. Alcune linee guida, di fatto, sconsigliano la prescrizione di oppioidi per i pazienti con dolore muscolo scheletrico cronico non grave nelle prime sei settimane susseguenti ad un trauma diretto. Prescrivere oppioidi prima di comprendere realmente la ragione alla base del dolore del paziente potrebbe essere un indicatore di una scarsa qualità assistenziale in generale. Se un paziente si presenta lamentando dolore e non sono presenti cause evidenti, probabilmente non è opportuno prescrivere oppioidi prima di effettuare la diagnosi2. NRS Dolore Acuto 1-4 5-6 7-10 Lieve Paracetamolo Paracetamolo + Tramadolo Moderato Paracetamolo Severo Tramadolo Paracetamolo + Tramadolo Ossicodone Tramadolo Paracetamolo Ossicodone + Naloxone Fentanil Paracetamolo + Codeina Metadone Paracetamolo + Ossicodone Paracetamolo + Tramadolo Tramadolo Morfina Ossicodone Ossicodone + Naloxone Paracetamolo + Codeina Paracetamolo + Ossicodone Tapentadolo Tramadolo Paracetamolo Paracetamolo + Tramadolo Dolore Cronico o che non risponde a terapie con FANS o Cortisonici ± Farmaci Adiuvanti: anticonvulsivanti, ansiolitici,ipnotici sedativi, antipsicotici, antidepressivi, bifosfonati, corticosteroidi, farmaci correlati alla secrezione acida, farmaci per i disturbi gastrointestinali, antiemetici ecc 1 2 3 WHO: Pain relief ladder. www.who.int/cancer/palliative/painladder/en Inj Prev online 2015, pubblicato l’1/7/2015 Il dolore cronico in medicina generale Ministero della Salute FARMACI PER LA TERAPIA DEL DOLORE ATC E PRINCIPIO ATTIVO N02AA01 MORFINA SPECIALITA' MS CONTIN, ORAMORPH, TWICE N02AA01 MORFINA CLORIDRATO GENER. N02AA03 IDROMORFONE N02AA05 OXICODONE N02AA55 OXICODONE- NALOXONE N02AB03 FENTANIL Dolore severo (prolungato e/o intenso) Breakthrough Pain Secondo RCP, solo MS Contin non è consigliato nei bambini; Oramorph a partire da 1 anno X dolori che richiedono l'uso prolungato di narcotici (MS Contin) e/o resistenti agli altri antidolorifici, in particolare dolori di origine cancerosa (Oramorph e Twice) 0,1 g LIMITI DI ETA' X e/o resistente agli altri antidolorifici, in particolare dolore associato a neoplasie (Ricetta SSN), a infarto miocardico e dopo gli interventi chirurgici (RMR) OS 20 mg X ADULTI OXYCONTIN, EQUIVAL OS 75 mg X ≥ 20 ANNI TARGIN OS 75 mg X ADULTI TACHIDOL, COEFFERALGAN, CODAMOL, GENER. ABSTRAL, VELLOFENT, EFFENTORA PECFENT, INSTANYL DUROGESIC, FENTALGON, MATRIFEN, GENER. TALWIN N02AE01 BUPRENORFINA TRANSTEC N02AX52 TRAMADOLO- PARACETAMOLO Dolore da moderato a grave JURNISTA ACTIQ N02AX06 TAPENTADOLO Dolore acuto da lieve a moderato 30 mg N02AD01 PENTAZOCINA N02AX02 TRAMADOLO OS DDD P N02AA55 OXICODONE- PARACETAMOLO DEPALGOS N02AA59 CODEINA- PARACETAMOLO FORMULAZ TEMGESIC CONTRAMAL, PRONTALGIN, FORTRADOL, GENER, ETC. OS 75 mg X di origine degenerativa in corso di malattie muscolo osteoarticolari non controllato da (FANS)/paracetamolo utilizzati da soli; di origine oncologica OS n.d. X che non risponde al trattamento con analgesici non– oppioidi utilizzati da soli. OS SL 0,6 mg NAS 0,6 mg X X X dolore da cancro e dolore ribelle che necessita di un'analgesia a base di sostanze oppiacee TRANSD 1,2 mg OS SL 0,6 mg P 0,2 mg X TRANSD 1,2 mg X (non indicato nel dolore acuto) OS/P 1,2 mg OS/P 0,3 g PALEXIA OS 0,4 g KOLIBRI, PATROL OS n.d. anche acuto X e in dolori indotti da interventi diagnostici e chirurgici X ≥ 12 ANNI ADULTI ≥ 18 ANNI ≥ 2 ANNI X X ≥ 18 ANNI ≥ 2 ANNI ≥ 12 ANNI X ≥ 18 ANNI X X e in dolori indotti da interventi diagnostici e chirurgici X dolore cronico che può essere trattato in modo adeguato solo con analgesici oppioidi. ≥ 12 ANNI ≥ 12 ANNI ADULTI ≥ 12 ANNI 3 Formalismi per la prescrizione (DL 36 del 20/03/14) Farmaco - MORFINA FIALE - BUPRENORFINA FIALE RICETTA BIANCA ? RICETTA SSN? NO SI con indicazione della posologia e quantitativo non superiore a 30 gg RMR ? Tabella A Qualora spedita in regime privato (a PAGAMENTO) PENTAZOCINA FIALE SI (a pagamento) SI accompagnata o meno dalla copia bianca, con indicazione della posologia e quantitativo non superiore a 30 gg NO C - SI (a pagamento) SI NO ALLEGATO III BIS SI (a pagamento) SI NO NO MORFINA OS OXICODONE+ PARACETAMOLO FENTANIL TRANSD FENTANIL SUBL IDROMORFONE OXICODONE BUPRENORFINA TAPENTADOLO - TRAMADOLO - PARACETAMOLO + CODEINA 4 COSTO MEDIO PONDERATO NETTO SSN/CONFEZIONE ASP PALERMO MESE DI MARZO 2015* ATC E PRINCIPIO ATTIVO SPECIALITA' COSTO € N02AA01 MORFINA MS CONTIN, ORAMORPH, TWICE 9,16 N02AA01 MORFINA CLORIDRATO GENER. 3,51 N02AA03 IDROMORFONE JURNISTA 43,71 N02AA05 OXICODONE OXYCONTIN, EQUIVAL 34,87 N02AA55 OXICODONE- NALOXONE TARGIN 22,93 N02AA55 OXICODONE- PARACETAMOLO DEPALGOS 13,53 N02AA59 CODEINA- PARACETAMOLO TACHIDOL, COEFFERALGAN, CODAMOL, GENER. 2,68 ABSTRAL, VELLOFENT, EFFENTORA 61,01 PECFENT, INSTANYL 139,78 DUROGESIC, FENTALGON, MATRIFEN, GENER. 21,51 ACTIQ 115,55 N02AB03 FENTANIL TALWIN 3,74 TRANSTEC 30,36 TEMGESIC 2,39 N02AX02 TRAMADOLO CONTRAMAL, PRONTALGIN, FORTRADOL, GENER, ETC. 5,99 N02AX06 TAPENTADOLO PALEXIA 28,73 N02AX52 TRAMADOLO- PARACETAMOLO KOLIBRI*, PATROL* 11,2 N02AD01 PENTAZOCINA N02AE01 BUPRENORFINA * PER TRAMADOLO/PARACETAMOLO PREZZO AL PUBBLICO POICHE’ IN FASCIA C BUPRENORFINA OS/P CODEINA/PARACETAMOLO OS MORFINA P PENTAZOCINA P TRAMADOLO OS/P MORFINA OS TRAMADOLO/PARACETAMOLO OS OXICODONE/PARACETAMOLO OS FENTANIL TRANSD OXICODONE/NALOXONE OS TAPENTADOLO OS BUPRENORFINA TRANSD OXICODONE OS IDROMORFONE OS FENTANIL SUBL FENTANIL MUCOSALE FENTANIL NAS 2,39 2,68 3,51 3,74 5,99 9,16 11,2 13,53 21,51 22,93 28,73 30,36 34,87 43,71 61,01 115,55 139,78 0 20 40 60 80 100 120 140 160 5 Farmaci in Nota AIFA 66 La prescrizione dei farmaci antinfiammatori non steroidei a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni patologiche: Indicazioni: Limitatamente ai seguenti principi attivi: aceclofenac acemetacina acido mefenamico acido tiaprofenico amtolmetina guacile celecoxib cinnoxicam dexibuprofene Artropatie su base connettivitica diclofenac Osteoartrosi in fase algica o infiammatoria diclofenac + misoprostolo Dolore neoplastico etoricoxib Attacco acuto di gotta. fentiazac flurbiprofene furprofene ibuprofene indometacina ketoprofene lornoxicam meloxicam nabumetone naprossene oxaprozina piroxicam proglumetacina sulindac tenoxicam Trattamento di breve durata del dolore acuto nell’ambito delle patologie sopra descritte Nimesulide Nel recente passato la letteratura scientifica si è spesso occupata della sicurezza dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) selettivi, e non, della ciclossigenasi 2. Ritiri dal mercato, limitazioni d’uso e ridefinizione in generale del profilo beneficio/rischio hanno riguardato molte delle molecole appartenenti a questa categoria. Al momento attuale i FANS possono essere sostanzialmente accomunati in un’unica categoria, con differenze presenti soprattutto rispetto al singolo profilo di rischio e al tipo di effetti collaterali possibili. Nella Nota è stata inserita la rimborsabilità della Nimesulide limitata ai trattamenti di breve durata, in analogia alle restrizioni delle indicazioni conseguente alla valutazione effettuata dall’EMA nell’anno 2012 sul profilo beneficio/rischio dell’uso cronico del farmaco. Inoltre viene specificato che Nimesulide deve essere prescritta esclusivamente come trattamento di seconda linea, per la durata massima di 15 giorni (prescrivere una confezione per ricetta). Tutte le altre indicazioni autorizzate in scheda tecnica non sono rimborsate dal SSN e pertanto rientrano in fascia C a totale carico al paziente. Con determina del 09-08-2014, nell’aggiornamento della Nota 66, l’AIFA ha ribadito che: 6 Le differenze nell'attività antinfiammatoria dei vari FANS sono modeste, ma vi possono essere considerevoli diversità nella risposta individuale del paziente. Per questo la documentazione scientifica sui singoli aspetti di efficacia (potenza dell'azione antipiretica, analgesica, antinfiammatoria) può variare sensibilmente da uno studio all'altro. Secondo il British National Formulary il 60% circa dei pazienti è sensibile a ogni tipo di FANS; dei restanti, alcuni che non rispondono a un farmaco possono trovare giovamento con un altro. Quando utilizzati per indicazioni analoghe e con dosi "equivalenti", i FANS vanno considerati tra loro sostanzialmente equivalenti per efficacia. Un effetto analgesico si ottiene in genere in una settimana, mentre per un effetto antinfiammatorio completo (anche dal punto di vista clinico) servono spesso anche tre settimane. Se trascorso questo tempo non vi sono risultati, è bene tentare con un altro farmaco. La differenza principale tra i diversi FANS risiede nell'incidenza e nel tipo di effetti indesiderati. Prima di intraprendere la terapia, il medico dovrebbe valutarne i benefici ed i possibili effetti collaterali. La differenza di attività dei vari FANS riflette la selettività nell'inibizione dei diversi tipi di ciclossigenasi; l'inibizione selettiva della ciclossigenasi 2 può migliorare la tollerabilità gastrica, ma molti altri fattori influiscono sulla tollerabilità gastrointestinale e questi, e altri effetti indesiderati, dovrebbero essere valutati nella scelta di un dato FANS. Tollerabilità Gastrointestinale L'Ibuprofene, derivato dell'acido propionico, ha meno effetti indesiderati rispetto ai FANS non selettivi (minore gastrolesività) Ketoprofene, Indometacina, Naprossene e Diclofenac hanno un rischio intermedio Piroxicam e Ketorolac hanno un maggior rischio di gastrolesività, pertanto l’EMEA ne ha limitato l’uso Etoricoxib, Celecoxib hanno una minore gastrolesività, ma un aumentato rischio cardiovascolare pertanto vanno utilizzati dopo un accurata valutazione del rischio cardiovascolare Tutti i FANS, compresi i Coxib sono controindicati nei pazienti affetti da ulcera peptica. Valutazione Farmacoeconomica Al fine di contenere i costi della spesa farmaceutica convenzionata si raccomanda la valutazione del rapporto costo/beneficio unitamente ai fattori di rischio soprattutto per l’utilizzo a lungo termine. Per le categorie omogenee, si raccomanda di utilizzare i farmaci con il migliore rapporto costo/efficacia, considerato che in atto i farmaci sottoelencati nella tab. 1, appartenenti al gruppo terapeutico ATC M01A, sono presenti nella lista di trasparenza dell’AIFA, in quanto a brevetto scaduto: M01AB M01AC M01AE M01AX Diclofenac Ketorolac Meloxicam Piroxicam Tenoxicam Ibuprofene Ketoprofene Naprossene Nimesulide Tab. 1 Farmaci con brevetto scaduto 7 20,00 18,00 16,00 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 18,91 16,05 14,72 10,98 2,71 2,76 2,92 1,94 2,08 2,39 3,71 3,76 3,95 4,14 5,74 5,78 5,97 4,94 4,96 5,23 7,29 7,79 6,78 6,78 6,90 7,08 7,28 8,63 9,55 8 Appropriatezza dei Coxib Si riportano le indicazioni registrate presenti in scheda tecnica, la cui rimborsabilità è vincolata al rispetto della Nota 66: Trattamento sintomatico Osteoartrosi Trattamento sintomatico Artrite Reumatoide Trattamento sintomatico Spondilite Anchilosante Celecoxib √ √ √ Etoricoxib √ √ √ Trattamento del Trattamento a dolore e dei se- breve termine gni di infiamma- del dolore mozione associati a derato associato artrite gottosa alla chirurgia acuta dentale √ √* *indicazione non concedibile dal Sistema Sanitario Nazionale La decisione di prescrivere un inibitore selettivo della COX-2 deve essere basata su una valutazione dei rischi globali del singolo paziente. Poiché i rischi cardiovascolari di Celecoxib ed Etoricoxib possono aumentare con il dosaggio e con la durata dell’esposizione, la durata del trattamento deve essere la più breve possibile e deve essere utilizzato il dosaggio giornaliero minimo efficace. La necessità di trattamento e la risposta alla terapia devono essere rivalutati periodicamente, specialmente nei pazienti con osteoartrosi. CELECOXIB Osteoartrosi: la dose giornaliera raccomandata è di 200 mg una volta al giorno o in due dosi refratte. In pazienti in cui il sollievo dei sintomi non si è dimostrato sufficiente, una dose da 200 mg due volte al giorno può aumentare l’efficacia. Dopo due settimane di trattamento, in assenza di un maggiore beneficio terapeutico, si devono valutare altre alternative terapeutiche. Artrite Reumatoide: la dose iniziale giornaliera raccomandata è di 200 mg in due dosi refratte. Se necessario, la dose può essere successivamente incrementata fino a 200 mg due volte al giorno. Dopo due settimane di trattamento, in assenza di un maggiore beneficio terapeutico, si devono valutare altre alternative terapeutiche. Spondilite anchilosante: la dose giornaliera raccomandata è di 200 mg una volta al giorno o in due dosi refratte. In pazienti in cui il sollievo dei sintomi non si è dimostrato sufficiente, una dose da 400 mg una volta al giorno o in due dosi refratte può aumentare l’efficacia. Dopo due settimane di trattamento, in assenza di un maggiore beneficio terapeutico, si devono valutare altre alternative terapeutiche. La dose massima giornaliera raccomandata è pari a 400 mg per tutte le indicazioni. ETORICOXIB Osteoartrosi: La dose raccomandata è di 30 mg in mono somministrazione giornaliera. In alcuni pazienti con insufficiente sollievo dai sintomi, un aumento della dose a 60 mg in mono somministrazione giornaliera può aumentare l'efficacia. In assenza di un aumento del beneficio terapeutico, dovrebbero essere prese in considerazione altre alternative terapeutiche. Artrite reumatoide: La dose raccomandata è di 90 mg in mono somministrazione giornaliera. Spondilite anchilosante: La dose raccomandata è di 90 mg in mono somministrazione giornaliera. Per le condizioni di dolore acuto, Etoricoxib deve essere usato solo durante la fase acuta della sintomatologia. Artrite gottosa acuta: La dose raccomandata è di 120 mg in mono somministrazione giornaliera. Negli studi clinici sull’artrite gottosa acuta, etoricoxib è stato somministrato per 8 giorni. Dolore postoperatorio da chirurgia dentale: La dose raccomandata è di 90 mg in mono somministrazione giornaliera, limitata ad un massimo di 3 giorni. Alcuni pazienti possono avere bisogno di un’ulteriore analgesia postoperatoria. Dosi superiori a quelle raccomandate per ciascuna indicazione non hanno dimostrato maggiore efficacia o non sono state studiate. Di conseguenza: 9 La dose per l’Osteoartrosi non deve superare i 60 mg/die. La dose per l’ Artrite Reumatoide e la Spondilite anchilosante non deve superare i 90 mg/die. La dose per l’Artrite gottosa acuta non deve superare i 120 mg/die, limitati ad un massimo di 8 giorni di trattamento. La dose per il dolore acuto postoperatorio da chirurgia dentale non deve superare i 90 mg/die, limitati ad un massimo di 3 giorni. Il trattamento a breve termine del dolore moderato associato alla chirurgia dentale non è concedibile dal Sistema Sanitario Nazionale. Per quanto non espressamente indicato, si rimanda alla consultazione delle schede tecniche ministeriali. Confronto dei costi dei Coxib, al fine di valutare, a parità di risposta clinica adeguata, nel rispetto delle indicazioni in scheda tecnica e della nota AIFA 66, l’opzione più vantaggiosa per il Servizio Sanitario Nazionale: Principio Attivo Confezione ATC5 20 UNITA' 200 MG Celecoxib M01AH01 CPS Farmaco Prezzo di Riferimento Prezzo al Pubblico Differenza ARTILOG 8,40 17,16 8,76 CELEBREX 8,40 10,40 2,00 20 UNITA' 60 MG CPR 20 UNITA' 90 MG Etoricoxib CPR BREVETTO SCADUTO CELECOXIB DOC GENERICI – EG – MYLAN – PENSA – PFIZER – SANDOZ– TECNIGEN - ZENTIVA Brevetto 8,40 8,40 0,00 21,45 M01AH05 ALGIX – ARCOXIA – EXINEF - TAUXIB 5 UNITA' 120 MG CPR 22,83 BREVETTO NON SCADUTO 6,51 Costo/dose unitaria ETORICOXIB CELECOXIB 60 mg 90 mg 120 mg 100 mg 200 mg 1,07 1.14 1,3 0,65 0,42 10 Appropriatezza del Ketorolac (Toradol, Lixidol, Rikedol, Kevindol, Nasvical, Kroller, Girolac, Eumat, Benketol, Acular, Ketorolac generici) - Ketorolac uso orale è indicato soltanto nel trattamento a breve termine (massimo 5 giorni) del dolore post operatorio di grado moderato. ADULTI: La dose somministrata deve essere la più bassa dose efficace in relazione alla severità del dolore e alla risposta del paziente. La dose raccomandata negli adulti è 10 mg (1 compressa rivestita con film o 10 gocce di soluzione), secondo necessità, ogni 4-6 ore fino ad un massimo di 40 mg/die. Nel passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg. La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 Kg. ANZIANI ( 65 anni): la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi. BAMBINI: L’uso del farmaco è controindicato al di sotto di 16 anni. La durata di trattamento non deve superare i 5 giorni. - Ketorolac soluzione iniettabile è indicato nel trattamento a breve termine (massimo due giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado moderato-severo. Nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso Ketorolac endovenoso può essere usato quale complemento ad un analgesico oppiaceo. Ketorolac 30 mg soluzione iniettabile è inoltre indicato nel trattamento del dolore dovuto a coliche renali. La durata della terapia non deve superare i 2 giorni in caso di somministrazione in bolo e 1 giorno in caso di infusione continua. La dose somministrata deve essere la più bassa dose efficace in relazione alla severità del dolore e alla risposta del paziente. Somministrazione intramuscolare ADULTI: iniziare con la dose di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg da ripetersi ogni 4-6 ore, secondo necessità, fino ad un massimo di 90 mg/die, utilizzando la dose minima efficace. La durata della terapia non deve superare i 2 giorni. Nel giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che la dose orale massima non deve superare i 40 mg. La dose deve essere adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 Kg. ANZIANI ( 65 anni): la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. BAMBINI: L’uso del farmaco è controindicato al di sotto di 16 anni. Somministrazione endovenosa (Riservata agli Ospedali e Case di Cura) ADULTI: nel dolore acuto intenso (come ad esempio nella terapia d’attacco del dolore post- operatorio) è consigliata una dose iniziale di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg che possono essere ripetute, in caso di necessità, dopo 4-6 ore, utilizzando la dose minima efficace. Se necessario il trattamento può proseguire ad intervalli maggiori; non deve comunque essere superata la dose die di 90 mg. ANZIANI ( 65 anni): la dose massima giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. BAMBINI: L’uso del farmaco è controindicato al di sotto di 16 anni. Coliche renali: La posologia consigliata è una fiala da 30 mg per somministrazione intramuscolare o endovenosa. Il farmaco non è indicato nel dolore lieve o di tipo cronico Per quanto sopra si riporta la nota dell’Agenzia Italiana del Farmaco che ha reso disponibili nuove e importanti informazioni sulle raccomandazioni d’uso da seguire nella prescrizione di medicinali a base di ketorolac trometamina per uso sistemico, a seguito dei risultati di Farmacovigilanza. I risultati di queste analisi hanno evidenziato, infatti, un elevato utilizzo di ketorolac trometamina per una durata di terapia superiore a quanto indicato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto o, ancora più frequentemente, per indicazioni terapeutiche non autorizzate. Inoltre, sono stati segnalati numerosi casi di 0 sanguinamenti gastrointestinali. Ai medici prescrittori si raccomanda di attenersi alle indicazioni terapeutiche e alla posologia indicata per non pregiudicare la sicurezza dei pazienti e di non usare contemporaneamente ketorolac trometamina con altri farmaci antinfiammatori non steroidei. In particolare, si precisa che: la forma iniettiva del farmaco è indicata soltanto per il trattamento a breve termine (massimo due giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado moderato-severo o del dolore da coliche renali e quale complemento ad un analgesico oppiaceo nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso; la forma orale è indicata soltanto per il trattamento a breve termine (massimo cinque giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado 11 moderato; l’uso del ketorolac trometamina non è indicato per il trattamento di altri tipi di dolore (quali ad esempio lombosciatalgia, artrosi, cefalea, colica biliare, pulpite ed altre affezioni dolorose odontoiatriche, etc) e può essere associato a un più alto rischio di grave tossicità gastrointestinale rispetto agli altri FANS, soprattutto se usato al di fuori delle indicazioni e della durata d’uso autorizzata. Il ketorolac appartiene alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), la cui attività si esplica principalmente mediante l'inibizione della sintesi delle prostaglandine e i relativi medicinali per uso sistemico sono prescrivibili tramite ricetta non ripetibile anche da parte dei medici di medicina generale. Estratto dalla Nota informativa concordata con AIFA Aprile 2015 scaricabile sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco 12 Il dolore neuropatico e la nota Aifa 4 Nota 4 La prescrizione a carico del SSN è limitata ai pazienti con dolore grave e persistente dovuto alle seguenti patologie documentate dal quadro clinico e/o strumentale: nevralgia post-erpetica correlabile clinicamente e topograficamente ad infezione da Herpes zoster neuropatia associata a malattia neoplastica dolore post-ictus o da lesione midollare polineuropatie, multineuropatie, mononeuropatie dolorose, limitatamente ai pazienti nei quali l’impiego degli antidepressivi triciclici (amitriptilina, clomipramina) e della carbamazepina sia controindicato o risulti inefficace o gabapentin, pregabalin neuropatia diabetica o duloxetina, gabapentin, pregabalin L’impiego di questi farmaci non è assoggettato a nota limitativa ed è a carico del SSN per le seguenti indicazioni terapeutiche: trattamento della depressione maggiore e disturbo d’ansia generalizzato per duloxetina e della epilessia per gabapentin e pregabalin. La duloxetina è autorizzata soltanto per il trattamento della neuropatia diabetica negli adulti, mentre gabapentin e pregabalin hanno indicazioni meno selettive (dolore neuropatico in generale). Nonostante ciò le condizioni cliniche più studiate per questi due ultimi principi attivi sono quelle riportate nella presente nota. La concedibilità a carico del Sistema Sanitario nazionale è vincolata al rispetto della suddetta nota Aifa. Le indicazioni in scheda tecnica: Duloxetina: Trattamento del disturbo depressivo maggiore, Trattamento del dolore neuropatico diabetico periferico, Trattamento del disturbo d’ansia generalizzato, negli adulti. Gabapentin Epilessia: terapia aggiuntiva nel trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e nei bambini dai 6 anni in poi; è indicato in monoterapia nel trattamento delle convulsioni parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di età in poi. Trattamento del dolore neuropatico periferico: è indicato negli adulti nel trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica. Pregabalin Dolore neuropatico: trattamento del dolore neuropatico periferico e centrale negli adulti. Epilessia: terapia aggiuntiva negli adulti con attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria. Trattamento del Disturbo d’Ansia Generalizzata (GAD) negli adulti. Modalità di rimborso e prescrizione per le specialità a base di pregabalin L’AIFA ha pubblicato il 17-09-2015 alcune precisazioni in merito alle modalità di prescrizione e dispensazione dei medicinali generici a base del principio attivo pregabalin. In particolare, al fine di non attribuire indebitamente al cittadino la quota di compartecipazione dovuta a fronte della prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale con Nota AIFA 4 del medicinale Lyrica (a base di pregabalin), a decorrere dalla data di efficacia della Lista di trasparenza dei farmaci equivalenti del 15 settembre 2015 in ambito regionale e almeno fino alla data di scadenza del brevetto del farmaco (15 luglio 2017), il medico potrà prescrivere Lyrica a carico del SSN con Nota AIFA 4 unicamente per le indicazioni coperte da valido brevetto (Dolore neuropatico periferico e centrale negli adulti) e non i farmaci generici a base del principio attivo pregabalin. Fino al 15 luglio 2017 il farmacista, in presenza di una prescrizione su ricetta SSN del medicinale Lyrica con Nota 4, non richiederà al cittadino alcuna quota di compartecipazione e il prezzo a carico del SSN corrisponderà al prezzo al pubblico del farmaco. La prescrizione a carico del SSN per l’indicazione “Epilessia” di Lyrica e dei farmaci generici a base di pregabalin avverrà su ricetta SSN senza indicazione della Nota AIFA 4. Il farmacista, in presenza di una prescrizione di Lyrica senza Nota 4, potrà proporre al cittadino, ai sensi della normativa vigente, l’eventuale sostituzione con il farmaco equivalente o, in alternativa, chiamarlo a sostenere il costo dato dal differenziale di prezzo di Lyrica rispetto al prezzo di riferimento pubblicato nelle Liste di trasparenza AIFA. 13 Informazioni di Farmacovigilanza Di seguito si riportano, in ordine cronologico a partire dalle più recenti, tutte le informazioni inerenti la farmacovigilanza pubblicate sul sito AIFA, a seguito segnalazioni di Evidence Based Medicine o alert dell’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali). AIFA: Nota Informativa Importante su Diclofenac 30/07/2015 L'Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove e importanti informazioni sulle modalità di utilizzo dei medicinali contenenti diclofenac ad uso orale senza obbligo di ricetta. Tali importanti informazioni di sicurezza fanno seguito alle conclusioni della Commissione Europea del 25 Settembre 2013 sul rischio cardiovascolare associato alla somministrazione di diclofenac. Nello specifico, sebbene i dati indichino un effetto dose-dipendente sul rischio trombotico associato all’uso di diclofenac, in particolare a dosi elevate, è difficile stabilire una chiara dose limite oltre la quale i rischi aumentano in modo significativo. Alcuni studi riportano un’associazione anche a dosi più basse. Sulla base dei dati finora disponibili, il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA ha concluso che non è possibile escludere il rischio trombotico cardiovascolare, tra tutte le dosi di diclofenac, soprattutto nei pazienti con comorbilità preesistenti. Gli Operatori sanitari sono invitati ad informare i pazienti sulle nuove limitazioni d’uso che devono essere immediatamente attuate per i medicinali contenenti diclofenac ad uso orale senza obbligo di ricetta al fine di minimizzarne il rischio. Le indicazioni prevedono di non utilizzare il farmaco per curare l’influenza e gli stati febbrili, di non usarlo nei bambini al di sotto dei 14 anni, di non superare la dose massima giornaliera di 75 mg e di non superare i 3 giorni di terapia. Inoltre, i pazienti devono essere sensibilizzati sull’importanza dell’appropriatezza di utilizzo di tali medicinali e sugli eventuali rischi cardiovascolari e gastrointestinali ad essi associati. EMA: raccomandazioni d'uso sui medicinali contenenti ibuprofene ad alte dosi 25/05/2015 Il CMDh (Coordination Group for Mutual Recognition and Decentralised Procedures - Human) dell'Agenzia Europea dei medicinali (EMA) ha approvato una raccomandazione d'uso sui medicinali contenenti ibuprofene ad alte dosi. La decisione deriva da un esame effettuato dal Comitato EMA di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) che ha confermato un lieve aumentato rischio di problemi cardiovascolari, come infarto e ictus, nei pazienti che assumono medicinali contenenti ibuprofene ad alte dosi (pari o superiori a 2.400 mg al giorno). Nessun aumento del rischio cardiovascolare è stato invece osservato con ibuprofene a dosi fino a 1.200 mg al giorno, ovvero il dosaggio più alto presente nei medicinali da banco, da assumersi per via orale, in commercio nell'Unione Europea (UE). Prescrizione di codeina nel post-partum prima e dopo le raccomandazioni dalle agenzie regolatorie: un’analisi su JAMA 21/05/2015 Uno studio di alcuni ricercatori canadesi pubblicato lo scorso 12 maggio su JAMA ha preso in considerazione il cambiamento nella prescrizione di codeina per il trattamento del dolore post-partum prima e dopo le raccomandazioni diffuse sui potenziali rischi per il bambino in allattamento, emesse dalla Food and Drug Administration e dall’Agenzia regolatoria canadese, Health Canada, rispettivamente nel mese di agosto 2007 e nell’ottobre 2008. I ricercatori hanno verificato una significativa riduzione delle prescrizioni di codeina a seguito degli annunci di sicurezza delle agenzie del farmaco. Il PRAC raccomanda l’aggiornamento dei consigli d’uso di ibuprofene ad alte dosi 16/04/2015 Il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha completato una revisione che conferma un piccolo aumento del rischio di problemi cardiovascolari, come infarto del miocardio o ictus, nei pazienti che assumono alte dosi di ibuprofene (pari o superiori a 2400 mg al giorno). La revisione chiarisce che il rischio con alte dosi di ibuprofene è simile al rischio osservato con alcuni altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), tra cui gli inibitori COX-2 e il diclofenac. 14 Nota Informativa Importante su ketorolac trometamina 15/04/2015 L'Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove e importanti informazioni sulle raccomandazioni d’uso da seguire nella prescrizione di medicinali a base di ketorolac trometamina per uso sistemico, a seguito dei risultati delle analisi effettuate sui dati di prescrizione e di segnalazione spontanea delle sospette reazioni avverse registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza. I risultati di queste analisi hanno evidenziato, infatti, un elevato utilizzo di ketorolac trometamina per una durata di terapia superiore a quanto indicato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto o, ancora più frequentemente, per indicazioni terapeutiche non autorizzate. Inoltre, sono stati segnalati numerosi casi di sanguinamenti gastrointestinali. BMJ: paracetamolo non superiore al placebo nel trattamento di lombalgia e osteoartrite 13/04/2015 Uno studio effettuato da ricercatori australiani, pubblicato sul British Medical Journal, ha concluso che il paracetamolo, ampiamente raccomandato come trattamento di prima linea, non sarebbe superiore al placebo nel trattamento dei pazienti affetti da artrosi dell’anca e del ginocchio e mal di schiena e e offrirebbe minimi benefici solo a breve termine. Raccomandazioni AIFA su ketoprofene per uso cutaneo 09/02/2015 L’Agenzia Italiana del Farmaco ha reso disponibile una Nota Informativa Importante per richiamare l’attenzione degli operatori sanitari sulle raccomandazioni da seguire se si usano medicinali a base di ketoprofene per uso cutaneo. 15