MARTEDI’ 26 OTTOBRE 2015 APRE ALLA GRANDE “ANTICHI ORGANI DEL POLESINE”. Concerto Inaugurale A Lendinara nella Chiesa di San Biagio Applausi ed apprezzamenti per il primo concerto della XIII edizione della rassegna “Antichi Organi del Polesine”, che si è tenuto la scorsa domenica a Lendinara presso la chiesa di San Biagio. La rassegna, organizzata da Asolo Musica ed inserita nel circuito regionale “Cantantibus Organis”, è realizzata grazie al finanziamento della Regione Veneto, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, alla collaborazione della Provincia di Rovigo e dei Comuni di Lendinara, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rovigo, San Bellino e con il sostegno economico di RovigoBanca e Guerrato SpA. Protagonista del concerto il M° Mirko Ballico, docente d’organo al Conservatorio Donizetti di Bergamo. Ad aprire la serata i saluti del parroco Don Massimo Guerra che, nel ricordare la particolarità dell’evento, inserito nelle celebrazioni per la dedicazione del nuovo altare nella ricorrenza dei 131 anni dalla dedicazione della chiesa di San Biagio, ha espresso viva soddisfazione per la presenza del pubblico. A rappresentare l’amministrazione comunale erano presenti il Sindaco Luigi Viaro e l’assessore allo spettacolo Francesca Zeggio. Viaro, nel ringraziare Asolo Musica per l’opportunità offerta di ospitare eventi di alta valenza artistica, ha voluto ricordare gli sforzi profusi dalla sua amministrazione per valorizzare il patrimonio culturale, artistico e religioso della città. “Un impegno – ha sottolineato ­ che ci porta oggi a condividere il sostegno alla rassegna Antichi Organi del Polesine e che ci spingerà in futuro a ricercare nuove sinergie per promuovere la storia, la cultura e le tradizioni locali di Lendinara, città ospitale”. A portare il saluto anche Ferdinando Pezzuolo, in rappresentanza di RovigoBanca, il quale nel suo intervento ha esaltato l’importanza di questa rassegna che, oltre a valorizzare gli organi storici custoditi nelle chiese del nostro territorio, consente a grandi talenti di esibirsi proponendo dell’ottima musica. L’esibizione del M° Ballico è stata preceduta da una sua breve introduzione che ha consentito al pubblico presente di orientarsi in un viaggio musicale alla scoperta del repertorio organistico del romanticismo francese e tedesco, utilizzando la timbrica dell’organo romantico di scuola italiana costruito dalla ditta Malvestio di Padova nel 1926. L’ascolto dello strumento Malvestio è risultato ancora una volta piacevolissimo: un pleno chiaro, brillante e i registri di fondo molto dolci e cantabili. Una caratteristica che non si trova facilmente. Il primo autore proposto è stato il compositore Louis James Alfred Lefébure­Wély, organista della Basilica di Sait Sulpice di Parigi sino alla sua morte avvenuta nel 1869. Dall’op 122 “Meditazione Religiosa” composta nel 1858 e dedicata alla Regina di Spagna Isabella II, sono stati eseguiti: “Andante”, “Offertorio”, “Récit de Hautbois” (recitativo per l’oboe) e “Sortie” (Uscita). Questo genere di composizioni, utilizzate durante la liturgia della messa, furono molto influenzate dalla musica operistica del tempo. Infatti i compositori e gli esecutori di musica sacra dell’epoca, per meglio adattarsi al gusto del pubblico e delle congregazioni, tendevano a portare il teatro in chiesa. A metà del programma sono state presentate alcune composizioni di Robert Schumann scritte nel 1845 per Pedalflügel (pianoforte munito di pedaliera, come per l’organo), uno strumento che l’autore pensava che col tempo avrebbe portato nuovi stimoli alla musica per pianoforte, in quanto con esso sarebbe stato possibile ottenere effetti assolutamente meravigliosi. Di questi brani presi a prestito dal repertorio per “pianoforte a pedali”, il pubblico ha avuto modo di ascoltare due dei “Sei Studi in forma di Canone”, il n. 1 e n. 2 dall’op. 56. Dello stesso Schumann sono poi state eseguite, dalle 6 Fughe sul nome di Bach op. 60, la Fuga n. 1 e n. 2: un omaggio al sommo compositore Johann Sebastian Bach Alla fine del concerto Mirko Ballico ha eseguito la famosa “Suite Gothique“ op. 25 composta nel 1895 dal francese Léon Boëllmann, scomparso prematuramente all’età di 35 anni. Con questa suite il compositore Boëllmann prendeva le distanze dallo stile operistico proposto da Lefebure­ Wely. Divisa in quattro brani: Introduzione/Corale, Minuetto gotico, preghiera alla Madonna, Toccata, questa articolata composizione è chiaramente ispirata alla meravigliosa architettura delle cattedrali gotiche francesi e all’inconfondibile suono dei maestosi organi presenti nelle cattedrali di Francia. Coinvolgimento assoluto del pubblico durante l’intera esecuzione ed applausi scroscianti alla fine del concerto con numerose richieste di bis rivolte all’artista che hanno convinto il M° Ballico a proporre un brano fuori programma: “Vesper song” di J. Arthur Meale.