formica e l`anidride solforosa sviluppata dal bisolfito sodico

formica e l'anidride solforosa sviluppata dal bisolfito sodico, sostanze
queste di tipo idrosolubile.
Le sostanze del gruppo liposolubile hanno avuto quasi tutte un coni
portamento abbastanza omogeneo, di esse però quella che, mentre si è dimostrata più attiva, ha anche rivelato un comportamento più regolare, è
stata il cloroformio al quale più particolarmente mi riferisco quindi
nella interpretazione dei risultati offerti da tale gruppo di sostanze.
Se si esaminano i risultati ottenuti facendo agire sui semi i vapori di
cloroformio, si può constatare che (astrazion fatta dai semi di Pisello,
Lotus, Salsola e Zucca, a tegumento, come si è visto, impermeabile allo
stato secco) alcuni semi hanno mantenuta per lungo tempo quasi inalterata la loro germinabilità (che io ho considerata semplicemente come
indice della vitalità), mentre altri con rapidità più o meno grande sono *
morti.
Tra i primi si noverano i semi di Colza, Lino, Echìnops ; tra i secondi
quelli di Frumento e di Fagopiro.
Esiste un carattere assai saliente, o almeno più di ogni altro
rilevante,
per il quale si differenziano
le due categorie di semi, ed è quello del tipo
delle riserve in essi
contenute.
La Colza, il Lino e FEchìnops sono ricchissimi
di grassi nei loro tessuti di riserva, mentre il Frumento
e il Fagopiro non ne
contengono
che in tracce. I primi resistono ai vapori di cloroformio,
i secondi vi soccombono.
Nella sua classica, sebbene ormai forse sorpassata teoria, OvÈRTON
pose a base della penetrabilità nella cellula il carattere di solubilità o
meno delle diverse sostanze nei grassi o nei lipoidi di cui egli suppone
costituita la pellicola plasmática. La spiegazione del meccanismo di permeabilità è stata più tardi rigettata nella ipotesi di successivi Autori ;
permane però la constatazione di fatto che, o perchè a molecola di piccole
dimensioni o perchè più facilmente adsorbite (nel senso di WARBURG),
o perchè capaci di coagulare le fasi disperse del plasma, le sostanze che
più facilmente penetrano nella cellula, sono tutte sostanze liposolubili.
Che dunque proprio quei semi che nelle cellule dei loro tessuti contengono maggior copia di grassi sieno, a differenza di altri, maggiormente
immuni contro l'effetto letale delle sostanze liposolubili, potrebbe ad
un esame sommario sembrare una osservazione contrastante con i dati
finora accertati. È invece un risultato che, mentre conferma l'esattezza
delle osservazioni dimostranti la maggior penetrabilità nelle cellule dei
solventi dei grassi, pone in luce un nuovo, e vorrei dire quanto mai brillante meccanismo di difesa, che nei semi diversi protegge da sostanze
diverse la vitalità delle cellule embrionali. A questo proposito è però