EMPOW ERMEN T Il medico parla una lingua di ceppo ignoto IL C A SO Contraccezione di quando in quando Donatella Sghedoni I medici spesso danno per scontato che i pazienti afferrino al volo tutto ciò che viene detto loro. Al contrario, studi scientifici mostrano come le persone abbiano scarsa confidenza con i concetti, anche quelli apparentemente banali, della medicina. L a capacità della gente di ottenere e comprendere informazioni relative ad argomenti medici e di riuscire a utilizzarle per compiere scelte consapevoli, non ha un nome preciso in italiano, forse per la scarsa attenzione che è stata finora dedicata alla questione. Nel mondo anglosassone (e in particolare negli Stati uniti) essa, sintetizzata nel termine health literacy, è stata invece oggetto di molte ricerche e investimenti. Il termine, solo in parte traducibile come «alfabetizzazione sanitaria», si accompagna a quello di health numeracy, che si riferisce alla capacità di comprendere informazioni numeriche come, per esempio, il concetto e la dimensione del rischio statistico, di efficacia di uno screening Milena N. è una bella ragazza rumena di 25 anni in Italia da 7, che parla bene l’italiano e lavora come cameriera in un albergo. Ha una relazione stabile e ha fatto un’interruzione volontaria di gravidanza abbastanza tardiva, perché ha cicli irregolari e oligomenorroici e non si era accorta subito di essere rimasta incinta. In seguito, la ginecologa del consultorio familiare le ha prescritto una pillola contraccettiva, spiegandole come funziona e dandole anche un pieghevole illustrativo su come prenderla, sottolineando che le pillola le avrebbe anche regolarizzato il ciclo. Milena, dopo il primo mese, ritorna in consultorio raccontando di avere avuto perdite di sangue per tutto il mese («peggio di prima»). La ginecologa le chiede di vedere la confezione usata e scopre che mancano solo alcune pillole, in giorni non consecutivi; la ragazza conferma di aver assunto la pillola solo nei giorni in cui aveva rapporti, così avrebbe potuto prenderne meno. La ginecologa e l’infermiera del consultorio, dopo aver accertato che Milena non è incinta e che desidera proseguire con la contraccezione orale, partono con una nuova spiegazione, facendola poi ripetere dalla ragazza e invitandola a tornare dopo un mese, in caso di difficoltà. Una volta che Milena è uscita, danno sfogo alle loro perplessità: si chiedono se avrebbero potuto essere più chiare e quante altre volte, nonostante l’esperienza e la buona volontà, possono non aver trasmesso alle donne la spiegazione delle modalità di assunzione di farmaci, di risultati di esami medici o di procedure chirurgiche. o, più semplicemente, i dosaggi di farmaco da assumere. Nella realtà italiana, con la sua nuova immigrazione da paesi spesso assai diversi per lingua e cultura, si possono mutuare, in qualche misura, gli esiti delle ricerche d’oltre Oceano. Negli Stati uniti, indagini sistematiche sull’intera popolazione hanno stabilito che il 36 per cento degli americani ha un’alfabetizzazione sanitaria «sotto il livello di base» (14 per cento) o, al massimo, «di base» (22 per cento). Ciò significa che un terzo della popolazione, di varia scolarità, spesso non capisce ciò che i medici dicono, né è in grado di leggere e comprendere materiale scritto di informazione sulla salute, sui servizi sanitari e sui farmaci (vedi la tabella 1). | EM P OW E RMENT OCCHIO AL CON CE T TO L’interesse della sanità pubblica per questo argomento è data dal fatto che in questa percentuale ci sono coloro che riferiscono peggiori condizioni di salute, anche dopo aver corretto i dati per fattori di confondimento socio demografici (Schwartzberg 2004); un’indagine del 2007 ha stimato che i costi aggiuntivi dell’assistenza sanitaria imputabili alla scarsa health literacy superano i 100 miliardi di dollari l’anno (Baker 2007). Vi sono ovvi fattori di rischio per la condizione: essere in prigione, senza casa, con malattia mentale, reclute dell’esercito, senza assicurazione sanitaria o a carico di Medicare (per gli anziani poveri) e di Medicaid (per i poverissimi). Inoltre, il 59 per cento delle persone sopra i 65 anni, anche di ceto medio o alto, ha un livello di comprensione «di base» o insufficiente, come lo hanno il 66 per cento degli ispanici e il 58 per cento degli afroamericani. Il profilo demografico più frequente dell’americano con limitata health literacy è, però, quello di un bianco, nato in America che non ha completato la scuola superiore, anche se il livello scolastico raggiunto è un indicatore non affidabile che solitamente sovrastima le capacità di health literacy. Assetto dell’alfabetizzazione sanitaria Livello della popolazione adulta Un adulto su tre, secondo gli studi disponibili, è analfabeta o semianalfabeta sanitario. I pazienti che non comprendono il linguaggio sanitario incorrono più spesso in errori medici, ricoveri ospedalieri e hanno un peggior stato di salute. Non sempre l’alfabetizzazione sanitaria è direttamente proporzionale al censo e alla scolarità. Esistono semplici test per identificare i pazienti con difficoltà di comprensione. La lingua è un altro importante fattore predittivo ed è interessante notare che anche gli immigrati che dicono di parlare, leggere e capire bene l’inglese, in realtà non superano una verifica formale in percentuali fra il 25 e il 33 per cento (NCES 2005). GLI EFFETTI CLINICI DEL NON CAPIRE TABELLA 1 Capacità buono 12% consultare un documento complesso (enciclopedia) per trovare la definizione di un termine medico intermedio 53% utilizzare una tabella che mostra un elenco di tutte le vaccinazioni per l’infanzia per individuare l’età in cui un bambino dovrebbe ricevere una particolare vaccinazione identificare 3 sostanze che potrebbero interagire con un farmaco da banco causando effetti collaterali, utilizzando le informazioni dell’etichetta stessa di base 22% dopo aver letto un breve articolo su come l’ipertensione non dia sintomi, spiegare il motivo per cui è difficile sapere di essere ipertesi dare 2 motivi per i quali una persona senza sintomi per una specifica malattia dovrebbe fare esami per quella malattia, secondo le informazioni fornite in un depliant semplice e scritto in maniera chiara insufficiente 14% Serve il mediatore culturale | fare un cerchietto sulla data di un appuntamento per una visita medica su un calendario consultare una breve lista di istruzioni per sapere cosa si può bere prima di un esame medico Una health literacy limitata significa minore consapevolezza delle possibilità e dell’efficacia della prevenzione oncologica (Miller 2007); una minore conoscenza di una propria situazione di malattia cronica (asma, insufficienza cardiaca, ipertensione e diabete, infezione da HIV); una minor comprensione della richiesta di consenso informato e del corretto uso dei contraccettivi (Williams 1998). La maggior parte dell’informazione rivolta ai pazienti (verbali o scritta) risulta troppo complicata per il cittadino medio (Katz 2007, Estrada 2000); meno un paziente capisce, meno domande fa ai medici. Persino le scritte sulle confezioni dei farmaci hanno una tale difficoltà di lettura che molti pazienti, specie se anziani, assumono i farmaci basandosi più che altro sul loro aspetto e colore (Davis 2006). COME VALUTARE LA HEALTH LITERACY DEI PROPRI PAZIENTI? Per riconoscere i pazienti che hanno difficoltà nella comprensione della loro situazione di salute e delle prescrizioni mediche, non ci si può dunque basare solo sui fattori socio demografici; esistono, però, indizi che possono aiutare i medici sia con i nuovi pazienti sia con pazienti conosciuti da tempo, ma i cui comportamenti possono essere visti da una nuova prospettiva. Gli esperti di comunicazione hanno individuato alcuni campanelli d’allarme in tre aree specifiche anche se poco sensibili. Tecniche per migliorare la comunicazione verbale TABELLA 2 Metodo Commenti parlare più lentamente la comunicazione migliora quando i pazienti hanno maggior tempo per assorbire ciò che viene detto usare un linguaggio non medico a meno che non abbiano un’esperienza diretta, o attraverso un familiare, di una determinata malattia, i pazienti di solito non conoscono i termini medici associati alla malattia limitare le informazioni i pazienti ricordano solo una frazione di ciò che i medici dicono loro, spesso perché i medici forniscono troppe informazioni. La ritenzione migliora se la comunicazione è limitata a 2 o 3 punti chiave e se questi punti vengono ripetuti chiedere al paziente di ripetere è utile per verificare che abbiano capito in maniera corretta Modificato da Weiss 2007 Informazioni scritte. Le persone con scarsa health literacy sviluppano spesso strategie socialmente accettabili per evitare di dover leggere in presenza di altri. Per esempio se ricevono moduli dicono di non avere con sé occhiali e che lo leggeranno a casa o che preferiscono discuterlo con i famigliari. Altri tentano di leggere e completare moduli ma lo fanno in maniera parziale e incorretta oppure chiedono alla segretaria e all’infermiera di aiutarli. La stampa con caratteri grandi facilita molto sia le persone anziane sia quelle con deficit visivo (nel mondo anglosassone il materiale di informazione sanitaria è disponibile in versione con caratteri grandi). L’inserimento di immagini esplicative può aiutare anche coloro che hanno una diversa lingua madre. Risposte a domande sulle terapie. Attenzione ai pazienti che non sanno dire i nomi dei farmaci abituali e tentano di descriverli con il colore delle scatole e la forma delle compresse, oppure che non sanno a che cosa servono. Una verifica foriera di possibili sorprese consiste nel chiedere al paziente cronico di portare tutte le medicine che di solito prende per «ripassare» con lui dosi e orari di assunzione. Comportamenti. Gli appuntamenti mancati o la mancata esecuzione di esami e controlli prescritti o farmaci non assunti e quindi la mancata richiesta di rinnovare le ricette o al contrario richieste troppo frequenti devono allertare alla possibilità che il paziente non abbia capito le posologie o il programma di controlli. Tra gli strumenti di indagine formalizzata sulla health literacy, legati al contesto culturale e linguistico americano, i tre più utilizzati sono il Newest Vital Sign (NVS), il Rapid Estimate of Adult Literacy in Medicine (REALM) e il Test Of Functional Health Literacy in Adults (TOHFLA) . Il NVS è un test di screening di facile accettabilità per il paziente, cui viene mostrata una etichetta creata apposta e analoga a quella di un barattolo di gelato con gli ingredienti e la composizione percentuale; vengono fatte 6 domande per vedere se il paziente è in grado leggerla e capirla (per esempio capire se fra gli ingredienti c’è una sostanza a cui il paziente è allergico) e anche di fare alcuni calcoli (per esempio calcolare il numero di calorie in una porzione). Il punteggio ottenuto (da 0 a 6) segnala la probabilità di analfabetismo sanitario. Nel REALM l’operatore chiede ai pazienti di pronunciare (a prescindere dalla comprensione del significato) 66 termini medici, dai più semplici, come pillola, fino a osteoporosi e impetigine; viene dato un punto per ogni parola pronunciata correttamente, senza verificare la comprensione del significato. Il punteggio superiore a 60 indica un livello di scuola superiore e oltre: si è visto che moltissimo materiale informativo è scritto per questo livello. Il più complesso test TOFHLA è usato a scopo di ricerca: la forma completa richiede 20 minuti e misura la capacità del paziente di interpretare documenti (come i bugiardini dei farmaci) e numeri in contesto sanitario. Tra i test destinati a sottogruppi di popolazione, un esempio interessante è il eHealth Literacy Scale che misura in 8 punti la conoscenza delle fonti sanitarie elettroniche e la capacità di ottenerne informazioni da parte degli adolescenti. Health literacy Occhio Clinico 2008; 2: 29 Key words: Empowerment; Health literacy Summary The Italian language has no specific word to describe people’s ability to obtain and understand information on medical matters, and to use that information successfully to make informed choices. In Anglo-Saxon countries, however, it has been summed up as “health literacy” and has been the subject of much research and financial investment. Most information aimed at patients is actually too complicated for the average citizen. It has been demonstrated that doctors overestimate patients’ capacity for comprehension. Although instruments do exist for assessing the health literacy of patients, some doctors fear they may be offended by attempts to measure it. However, limited health literacy has direct consequences on the patient’s health. | EM P OW E RMENT Esperienze in Italia BOX Stimolati da progetti internazionali sostenuti dall’Organizzazie mondiale della sanità e dall’Unione europea, anche in Italia si sta promuovendo la health literacy. In particolare dal 2002 sono attivi Migrant-Friendly Hospital e Health Promoting Hospital. Il primo progetto europeo mira all’empowerment degli immigrati e delle minoranze etniche, per migliorare l’accesso e l’utilizzo appropriato dei servizi. Il centro più attivo in italia è L’ASL di Reggio Emilia. Il secondo progetto, avviato dall’OMS, coinvolge una rete di ospedali (Confederazione italiana per la promozione della salute e l'educazione sanitaria, CIPES) che intendono introdurre nell'area dell'assistenza ospedaliera i principi e i metodi della promozione della salute. Primi sono stati l’ospedale di Padova e il Buzzi di Milano, ma oggi la rete è estesa in una decina di regioni. Molto attivo è il CIPES Piemonte, tra gli organizzatorti della ottava Conferenza europea sulla promozione della salute e dell’educazione che si terrà a Torino nel settembre 2008. E’ stata ricercata anche la possibilità di sintetizzare in una singola domanda l’identificazione dei pazienti che hanno difficoltà a comprendere il linguaggio medico (Chew 2004). Fra le domande con la migliore sensibilità vengono citate «Quanto spesso le succede di doversi fare aiutare a leggere il materiale fornito dagli ospedali, dal suo medico o dalla farmacia?» e «Riesce a riempire da solo la modulistica medica (per rimborsi, assicurazioni, richieste varie)?». titolo dell’opera: Define Said Brains 3 E’ dimostrato che i medici sovrastimano la capacità di comprensione dei pazienti e alcuni pensano di poterli offendere con i tentativi di misurarla (Kelly 2007). Va detto però che, in Italia, viene consigliato di rivolgersi a enti di patronato per richieste di invalidità o di pensione, dando per scontato che il cittadino, anche di buona cultura, non riesca a orientarsi nei meandri della burocrazia. I test citati richiedono almeno 2-3 minuti per paziente, secondo alcuni autori troppi per la routine. Sarebbe però interessante per ogni medico di famiglia testare un campione di un centinaio di pazienti per verificare la prevalenza dell’analfabetismo sanitario e cambiare attitudine comunicativa. L’utilizzo di specifiche tecniche di comunicazione, semplici ma spesso trascurate dai professionisti sanitari, possono infatti facilitare la comprensione e ottenere migliori risultati di salute negli individui a maggior rischio (vedi la tabella 2). BIBLIOGRAFIA Baker DW et al. Health literacy and mortality among elderly persons. Arch Intern Med. 2007;167: 1503. Chew LD et al. Brief questions to identify patients with inadequate health literacy. Fam Med. 2004; 36: 588. Davis TC et al. Low literacy impairs comprehension of prescription drug warning labels. J Gen Intern Med. 2006; 21: 847. Estrada Caet al. Anticoagulant patient information material is written at high readability levels. Stroke. 2000; 31: 2966. Katz MG et al. Patient literacy and question-asking behavior during the medical encounter: a mixed-methods analysis. J Gen Intern Med. 2007; 22: 782. | Kelly PA et al. Physician overestimation of patient literacy: a potential source of health care disparities. Patient Educ Couns 2007; 66: 119. Miller DP Jr et al. The effect of health literacy on knowledge and receipt of colorectal cancer screening. A survey study. BMC Fam Pract 2007; 8: 16. National Center for Education Statistics. National assessment of adult literacy: A first look at the literacy of America's adults in the 21st Century. NCES Publication No. 2006470; December 2005. National Institute for Literacy http://www.nifl.gov Schwartzberg Jget al. Understanding health literacy: implications for medicine and public health. Chicago, Ill: American Medical Association Press: 2004. Weiss BD. Health literacy and patient safety: help patients understand: a manual for clinicians. 2nd ed. Chicago, Ill: American Medical Association Foundation and American Medical Association: 2007. Williams MV et al. Relationship of functional health literacy to patients' knowledge of their chronic disease: a study of patients with hypertension or diabetes. Arch Intern Med. 1998; 158: 166. www.medscape.com/viewprogram/8203 http://nnlm.gov/outreach/consumer/hlthlit.html