di Mantova PROGRAMMI PER I TEST D`INGRESSO FINALIZZATI

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Alta Formazione Artistica e Musicale
Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova
Piazza Dante, 1, 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324636 Fax 0376.223202
www.conservatoriomantova.com – email: [email protected]
PROGRAMMI PER I TEST D'INGRESSO
FINALIZZATI ALLA VERIFICA DI DEBITI FORMATIVI
- sessione autunnale 2013 I test si svolgeranno dopo la metà di settembre, in data da stabilire.
Chi è in possesso dei titoli validi per evitare il debito, indicati sotto per ciascuna disciplina, potrà
elencarli nella domanda di riconoscimento crediti (1-10 settembre).
Chi non ne è in possesso può iscriversi a sostenere i test, inviando l'elenco delle discipline che lo
riguardano all'indirizzo [email protected], entro il 10 agosto 2013.
Coloro che non si sottopongono ai test, e non presentano titoli validi per l'esonero, vengono
iscritti a frequentare i corsi per l'assolvimento dei debiti, prima di iniziare lo studio delle
discipline corrispondenti.
Corsi accademici di 1° livello
esclusi i corsi della Scuola di jazz
Disciplina: Ear training
Titoli sufficienti ad evitare il debito: licenza di Teoria, solfeggio e dettato musicale del
vecchio ordinamento, certificazione di competenza di Teoria musicale di un corso
preaccademico, o altri titoli riconosciuti pertinenti e di livello almeno pari.
Disciplina: Storia della musica
Titoli sufficienti ad evitare il debito: licenza di Storia della musica del vecchio ordinamento,
certificazione di competenza di Storia della musica di un corso preaccademico, o altri titoli
riconosciuti pertinenti e di livello almeno pari.
Disciplina: Teorie e tecniche dell'armonia
Il test non è richiesto agli iscritti ai corsi accademici di Composizione e di Direzione di coro e
composizione corale.
Titoli sufficienti ad evitare il debito: licenza di Armonia complementare di vecchio
ordinamento, certificazione di competenza di Elementi di armonia di un corso preaccademico, o
altri titoli riconosciuti pertinenti e di livello almeno pari.
Disciplina: Pratica pianistica
Il test non è richiesto agli iscritti ai corsi accademici di Pianoforte, Clavicembalo,
Composizione, Direzione di coro e composizione corale.
Titoli sufficienti ad evitare il debito: licenza di Pianoforte complementare di vecchio
ordinamento, certificazione di competenza di Pianoforte complementare di un corso
preaccademico, o altri titoli riconosciuti pertinenti e di livello almeno pari.
Disciplina: Lettura della partitura
Il test è richiesto ai nuovi iscritti ai corsi accademici di 1° livello in Composizione e in
Direzione di coro e composizione corale che non hanno sostenuto lo stesso test in sede di esame
di ammissione.
Titoli sufficienti ad evitare il debito: compimento medio di Lettura della partitura di vecchio
ordinamento, certificazione di livello corrispondente di un corso preaccademico, o altri titoli
riconosciuti pertinenti e di livello almeno pari.
Corsi accademici di 1° livello della Scuola di jazz
Disciplina: Armonia jazz
Disciplina: Ear training
Disciplina: Pianoforte per strumenti e canto jazz
Il test non è richiesto agli iscritti al corso accademico di 1° livello in Pianoforte jazz.
Titoli sufficienti ad evitare il debito per le tre discipline: in sede di riconoscimento crediti
si esamineranno i titoli presentati, per l'eventuale esonero dal test. Il possesso di licenze di
materie complementari del vecchio ordinamento non dà automaticamente luogo all'esonero.
Corsi accademici di 2° livello
Disciplina: Pratica pianistica
Il test non è richiesto agli iscritti ai corsi di Pianoforte, Composizione, Musica da camera per
archi e pianoforte (pianoforte), Musica vocale da camera (pianisti).
Titoli sufficienti ad evitare il debito: licenza di Pianoforte complementare di vecchio
ordinamento, certificazione di competenza di Pianoforte complementare di un corso
preaccademico, o altri titoli riconosciuti pertinenti e di livello almeno pari.
Programmi dei test:
Corsi accademici di 1° livello
esclusi i corsi della Scuola di jazz
Ear training
prova n. 1
Dettato: scrivere sotto dettatura alcune frasi tratte dal repertorio musicale d’autore del XVII –
XVIII – XIX secolo. La melodia proposta, di difficoltà contenuta e con eventuali modulazioni
diatoniche (toni vicini), non dovrà superare le dodici battute.
prova n. 2
Lettura melodica: cantare a prima vista un brano d’autore, senza accompagnamento
strumentale, contenente le più comuni formule melodiche del repertorio tonale o modale.
L’esecuzione dovrà tenere conto delle indicazioni agogiche e dinamiche.
prova n. 3
Trasporto: cantare a prima vista, trasportandolo un tono sopra o sotto, un brano d’autore con
caratteristiche e modalità simili alla prova n. 2
prova n. 4
Lettura ritmica: eseguire a prima vista, con l’uso delle note o di sillabe convenzionali, un
esercizio che rispecchi caratteristiche di difficoltà inerenti al repertorio affrontato nei corsi di
strumento. Il candidato dovrà rispettare tutte le indicazioni che l’esercizio prevede (velocità,
accenti ritmici ecc...), è possibile anche un’esecuzione con uno strumento tradizionale,
percussioni comprese.
prova n. 5
Setticlavio:eseguire a prima, con l’uso delle note, le singole voci di una parte di un brano vocale
del XVI-XVII secolo scritto in chiave antiche; trasportare per iscritto una frase melodica
d’autore in un’altra chiave antica indicata dalla commissione.
prova n. 6
Teoria: dar prova di conoscere gli aspetti grammaticali delle prove sostenute; completare, con
l’uso della voce, dei percorsi melodici inerenti sia alle scale tonali che modali; riprodurre,
sempre con la voce e in forma arpeggiata, gli accordi delle diverse triadi e quadriadi più
comuni sia allo stato fondamentale che di rivolto.
Storia della musica
Argomenti oggetto d'esame:
Storia della musica I: dall'antichità al XVIII secolo
Musica e mousikè: l’antica Grecia
La monodia liturgica cristiana e le sue trasformazioni
La monodia secolare nel Medioevo
La prima fase della storia della polifonia: dal IX al XIII secolo
Il Trecento
Il Quattrocento
La polifonia secolare del XVI secolo
La musica sacra in Europa fra XVI e XVII secolo
La nascita dell’idioma e del repertorio strumentale. Il XVI secolo
La nascita del teatro musicale moderno
La vocalità nel XVII secolo: opera, oratorio, cantata
Lo strutturarsi del repertorio strumentale fra XVI e XVII secolo
Gli sviluppi della musica strumentale solistica e d’insieme fino alla metà del XVIII secolo
Storia della musica II: dal XVIII al XX secolo
Il teatro d'opera italiano nel XVIII secolo, opera seria e opera comica
Bach, Händel
Fondamenti dello stile classico-romantico
Haydn, Mozart. Beethoven
L’Ottocento
Il teatro d'opera in Francia dal XVII secolo alla fine dell’Ottocento
Il melodramma italiano
L'opera romantica tedesca
Il secondo Ottocento
Nazionalismi nella musica del secondo Ottocento e del primo Novecento
Francia e Italia nel primo Novecento
La scuola musicale di Vienna
Eclettismo e pluralismo stilistico nella prima metà del Novecento
Le avanguardie
Teorie e tecniche dell'armonia
Il programma d'esame comprende questi argomenti:
1. armonizzazione a 4 parti di un breve basso dato, con modulazioni ai toni vicini o di una
modulazione ai toni lontani assegnata;
2. analisi di un facile brano appartenente alla letteratura musicale, specialmente, ma non
esclusivamente, quella compresa tra i secoli XVII-XIX. L'analisi verterà in special modo sulle
strutture tematiche e gli aspetti più salienti dell'armonia. Nel tempo a disposizione i candidati
prepareranno schemi e appunti, con annotazioni separate o in partitura, utili nella successiva
presentazione davanti alla commissione;
3. domande su argomenti di Teoria dell'armonia: modi, tonalità, consonanza e dissonanza,
triadi e rivolti, regole di condotta delle parti nell'armonia tonale, trattamento della dissonanza,
procedimenti melodici principali, settime, funzioni armoniche, concatenazioni, cadenze
principali, progressioni, modulazione ai toni vicini. Accordi di 4 e 5 suoni, progressioni
modulanti, note estranee all'armonia, armonia cromatica, accordi alterati e loro impiego,
dominanti secondarie, la modulazione ai toni lontani, formazione e impiego di accordi
complessi.
Tempo totale per le prove 1 e 2: tre ore.
Pratica pianistica
1. Uno studio
2. Una prova scelta fra le due seguenti:
a) scale e arpeggi, lettura a prima vista, due o più brani per una durata complessiva minima
di 10 minuti, di cui almeno uno tratto dal repertorio cameristico con pianoforte, o scelto
nell'ambito delle trascrizioni al pianoforte di parti strumentali e orchestrali, di epoca e
repertorio relativo allo strumento caratterizzante del corso
oppure
b) un brano di J. S. Bach dalle Invenzioni a due voci o dalle Suites e un brano di autore
diverso
Lettura della partitura
1. Esecuzione, a scelta della Commissione, di scale maggiori e minori (melodiche e armoniche) e
di arpeggi consonanti e dissonanti nell’estensione minima di quattro ottave.
2. Esecuzione di uno studio su sei preparati dal candidato, tratti dalla letteratura pianistica di
autori diversi, estratto a sorte seduta stante.
3. Esecuzione di una composizione polifonica-contrappuntistica a tre voci, estratta a sorte, seduta
stante, fra due presentate dal candidato, e di un brano, fra tre presentati, tratti dalle Suite
inglesi o Francesi di J. S. Bach, anch’esse scelte dal candidato; l’estrazione quindi dovrà essere
fatta tra cinque pezzi.
4. Esecuzione di una sonata scelta dal candidato tra quelle di autori compresi tra il ‘700 ed il ‘900
oppure in alternativa almeno tre brani di difficoltà adeguata al livello, di stile ed epoche
diverse, per una durata complessiva compresa fra 10 ed i 20 minuti.
5. Lettura a prima vista di un brano di media difficoltà adeguata al corso e trasporto di un altro
brano, più facile, non oltre un tono sopra o sotto.
6. Lettura a prima vista di una composizione polifonica rinascimentale almeno a 3 parti .
7. Lettura a prima vista di strumenti traspositori a coppie.
Corsi accademici di 1° livello della Scuola di jazz
Armonia jazz
Il candidato dovrà dar prova di conoscere:
– la composizione di accordi indicati con sigle in uso nel repertorio jazz
– i modi
– l'abbinamento fra armonie date e scala
Pianoforte per strumenti e canto jazz
Lettura al pianoforte di uno standard scelto dal candidato, in una delle due modalità:
suonando al pianoforte il tema con l'armonizzazione, oppure cantando il tema e armonizzandolo al
pianoforte.
Ear training
1 Dettato melodico.
2 Cantato a prima vista.
3 Lettura parlata di un brano musicale che proponga le difficoltà ritmiche di base, dei cambi di tempo e
dei principali gruppi irregolari.
4 Saper intonare e riconoscere scale e accordi in uso nella pratica jazzistica.
Corsi accademici di 2° livello
Pratica pianistica
– Scale e arpeggi
– Uno studio
– Lettura a prima vista
– Due o più brani per una durata complessiva minima di 10 minuti, di cui almeno uno tratto dal
repertorio cameristico con pianoforte, o scelto nell'ambito delle trascrizioni al pianoforte di parti
strumentali e orchestrali, di epoca e repertorio relativo allo strumento caratterizzante del
corso.