Attrito • Nel contatto tra due corpi interviene sempre l’attrito. • Attrito statico, dinamico, volvente sono aspetti diversi di uno stesso principio fisico. • La maggior parte dell’attrito è dovuto alle forze di contatto; forze che intervengono su scale atomica o molecolare. • Solo una piccola percentuale è dovuta alle asperità della superficie • Senza attrito risparmieremmo il 30% di tutta l’energia consumata, ma non potremo camminare, viaggiare, scrivere, costruire, … etc.etc. • Possiamo dire che l’attrito tiene insieme il mondo. Osservazioni sperimentali 1. Osserviamo un libro che scivola su un piano con velocità uniforme e supponiamo che dopo una certa distanza si ferma. La 2a legge ci dice che deve esserci una forza parallela alla superficie diretta in senso opposto alla direzione del moto del libro. 2. Oppure supponiamo di spingere una scatola su un tavolo con velocità costante. Sempre per la 2°legge di Newton possiamo dire che non essendoci accelerazione la forza risultante è zero. Quindi sulla scatola agisce, oltre alla forza da noi esercitata, anche una forza uguale e contraria che rende l’accelerazione uguale a zero. Osservazioni sperimentali Supponiamo di applicare una forza per spingere una cassa sul pavimento con una forza sempre più intensa. Dopo un certo tempo la nostra forza è maggiore dell’attrito statico e riusciamo a muoverla. Forza applicata La cassa si muoverà con una accelerazione a > 0 . Il coefficiente di attrito dinamico è minore del valore massimo dell’attrito statico Regole empiriche 1. Per due corpi che strisciano l’attrito è sempre opposto alla direzione del moto (segno meno nella rappresentazione vettoriale ) 2. L’intensità della forza di attrito statico massimo è proporzionale alla forza Normale esercitata dal vincolo fs,max = µs N f s < µsN 3. Anche l’attrito dinamico (o cinetico) ha la stessa dipendenza dalla forza normale: f k = µk N ricordando sempre che µk < µs Osservazione microscopica • Fra due corpi in contatto fra loro si manifesta una forza d’attrito che non dipendente dalla superficie di contatto macroscopica. • In generale l’attrito dipende: i. dalla rugosità fra le due superfici di contatto; ii. dalla temperatura delle superfici, iii. dalla presenza di liquidi o altri lubrificanti (a) (b) • Questo ci fa dire che il coefficiente d’attrito µs dipende solo dalla forza normale e non dalla superficie macroscopica di contatto fs < µs N Alcuni coefficienti d’attrito Interfacce Stato delle superfici µs µk Legno su legno Secco saponato 0,52 0,36 0,50 – 0,25 0,20 Acciaio su legno Secco Bagnato saponato 0,62 0,60 -0,50 0,25 0,20 Acciaio su metallo Secco Interfacce lubrificate 0,30 0,20 – 0,15 0,03 Acciaio su teflon secco 0,04 0,03 Vetro su vetro Nichel su nichel Ghisa su ghisa Secco Secco secco 0,94 1,10 1,10 Determinazione del coefficiente d’attrito Il coefficiente d’attrito statico è dato da fs µs = N e per la 2a legge di Newton possiamo scrivere ! ! ! f s + N + Fg = 0 Lungo i due assi si avrà: f s = mg sin θ N = mg cosθ ovvero mg sin θ µs = = tan θ mg cosθ Attrito Volvente • Nel caso di una ruota le due superfici di contatto non strisciano, ma in ogni punto di contatto fra ruota e suolo si crea una forza che è parte della coppia F1 e frot che fa ruotare la ruota, causando lo strappo delle micro-saldature perpendicolarmente al suolo verso l’alto. F1 frot r • La resistenza orizzontale del piano è opposta alla forza F ed è indicata come attrito di rotolamento frot τg = τF mga – Fb = 0 a mg r F b frot = (a/b) mg La forza dipende dal rapporto a/b; pertanto più grande è il raggio della ruota più facilmente si superano le asperità del terreno ε Attrito dell’aria D • Dobbiamo trattare questa resistenza come una forza che si oppone al vettore velocità, avente modulo, direzione e verso • Il coefficiente di resistenza aerodinamica è proporzionale alla metà della densità dell’aria ½ ρ, alla sezione trasversale (cross section) del corpo A ed alla sua velocità al quadrato v2. • Inoltre dipende da un coefficiente aerodinamico C che tiene conto del tipo di rivestimento e della sua forma • Insomma il coefficiente d’attrito dell’aria è diretto secondo la direzione del moto con verso opposto D = ½CρAv2 velocità limite • Un corpo che cade risentirà della forza di gravità Fg e la resistenza dell’aria D. • Le due forze hanno la stessa direzione, ma l’attrito dell’aria ha segno opposto alla forza di gravità. • Il modulo dell’attrito dipende dalla velocità, • Da un certo momento in poi le due forze diventeranno uguali e di 1 2mg segno opposto così che D - Fg = 0 CρAv 2 − mg = 0 vl = 2 CρA • Quindi, dopo un po’ i corpi cadranno di moto rettilineo uniforme con velocità data da: • Una goccia di pioggia ha una velocità limite vl = 7 m/s che si raggiunge dopo 6 sec.