Premio speciale BE Jump “I lavori che faremo” per “Cronisti in

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Premio speciale BE Jump “I lavori che faremo” per “Cronisti in classe”
Contributo delle Classi miste 2A e 2B della Scuola Secondaria di 1^ Grado di Rassina (AR)
Future Jobs - I lavori del futuro-
Quale scuola superiore sceglieremo per avere la possibilità di trovare un lavoro tra qualche anno, e
quale lavoro faremo quando finiremo gli studi?
Fra dieci anni probabilmente ci sarà ancora il lavoro dell’architetto, dell’ingegnere, del commesso,
del cuoco, dell’insegnante, dell’idraulico e tanti altri che già esistono, ma probabilmente non ci
saranno più certi mestieri attualmente in diminuzione, come quelli del calzolaio, dell’impagliatore
di sedie, del sarto, dello scalpellino, della ricamatrice, del lattaio, ecc. ecc...
Nuovi lavori, invece, saranno necessari per soddisfare nuove esigenze dovute a diversi stili di vita,
nonché a causa dello sviluppo di nuove tecnologie che vanno a soppiantare altre non più
convenienti.
Inoltre, da quello che ascoltiamo in tv, che leggiamo nei giornali, che sentiamo dire da insegnanti e
genitori, si comprende che sarà difficile trovare un’occupazione e che forse il nostro lavoro, a
causa della cosiddetta “globalizzazione”, non sarà più qui nel nostro territorio e nemmeno in Italia
e neanche in Europa occidentale. Probabilmente dovremo cercare “di fare qualche cosa” altrove,
all’estero: nell’est Europa e nei paesi emergenti sparsi nel resto del mondo.
Ancora, probabilmente, non basterà neppure andare in giro per il mondo, perché potremmo trovare
quasi certamente tutti i posti di lavoro già occupati! Ed allora sarà necessario cercare di fare
qualcosa di nuovo per sopravvivere, dovremmo inventarci un nuovo futuro… ed in questo futuro
dovrà esserci anche un nuovo lavoro.
Abbiamo cominciato a riflettere sul nostro futuro lavorativo, anche grazie al concorso “I lavori che
faremo”. Qualcuno, di enorme fantasia e forse appassionato di fantascienza, ha pensato a lavori
quasi impossibili, quali la guida turistica spaziale e lo spazzino astrale, mentre qualcun altro,
amante degli animali, ha pensato di fare il gelataio per cani.
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Un giorno saranno lavori possibili? Chissà… Però, ci siamo detti, stiamo con i piedi in terra e
pensiamo a quello che potrebbe essere possibile tra dieci anni o giù di lì.
Be’, abbiamo una grande fantasia e così abbiamo pensato: al Consultant for economy, il
consulente che consiglia come fare spese per risparmiare, indicando i prodotti a minor prezzo e con
migliore risultato e qualità; al Surgeon at home, il chirurgo a domicilio, che, grazie ad
un’attrezzatura portatile, può effettuare in tutta sicurezza piccoli interventi chirurgici a casa del
paziente; all’ Urban farmer, il contadino urbano, uno che ama molto la natura e che ha a cuore il
pianeta e pratica un lavoro molto interessante, come creare orti e giardini nelle città, in piccoli
angoli di terra o su palazzi con il tetto in piano predisposto per la realizzazione di zone coltivabili
pensili; al Teacher outdoors, l’insegnante della scuola all’aperto per le lezioni di scienze; al
Rebuilder of scenery destroyed, il ricostruttore di paesaggi distrutti, che interviene su zone
industriali o abitative abbandonate, ripristinando il paesaggio originario prima dell’intervento
dell’uomo; al Librarian at home, il bibliotecario a domicilio, un amante della lettura che ha
pensato di creare un database di titoli di libri in possesso di privati cittadini, che sono disposti a
darli in prestito; l’addetto consegnerà a domicilio i libri che i singoli cittadini, dopo aver
visualizzato il database, vorranno leggere; al Repairer of robots for home, il tecnico riparatore dei
robot della casa, questo perché già oggi, ma nel futuro sempre di più, ci saranno robot che
svolgeranno varie attività casalinghe al posto dell’uomo; all’ Animator for retirement houses, l’
animatore per case di riposo per rendere la vita degli anziani più interessante e vivace; all’Architect
for virtual environment, l’architetto che ha pensato a una nuova forma di architettura, quella
virtuale, che con un programma del computer ed un proiettore, farà delle proiezioni particolari sulle
pareti, cambierà pertanto gli ambienti della casa e di edifici; al Teacher for the computer illiterate
people, l’insegnante per analfabeti del computer al fine di spiegare agli anziani o ad analfabeti di
PC, l’utilizzo del PC e come navigare in Internet; al “Man for wait”, l’aspettatore, la persona che
fa la fila al posto di chi lo chiama dal medico, in banca, alla posta o al CUP e, magari, che si occupa
di risolvere tutte le questioni che prevedono essenzialmente tempi di attesa; al Placement agent of
money-school-house-job, l’agente che tramite un PC collegato ad Internet ed un motore di ricerca
“particolare” aiuta la gente, dagli studenti ai disoccupati, a indicare oppure a trovare un lavoro con
le caratteristiche ed i tempi richiesti, una casa in affitto nei pressi del lavoro, gli studi da effettuare
ed i costi necessari per la scuola, così, ad esempio, i ragazzi vedono tracciato il loro futuro, cosicché
con i soldi che presterebbe loro una Banca “per giovani”, potrebbero percorrere una via ben segnata
e facilitata.
Ma che lavori sono? Intanto in inglese… perché questa, purtroppo o per fortuna, è, e certamente
sarà, la lingua di chi lavora in giro per il mondo e, quindi, anche per indicare le nuove professioni…
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Per spiegare come si può vedere il futuro, proviamo a fare un intervista virtuale a due persone che
prevedono di fare, appunto, dei lavori futuri.
Mirko, ad esempio, vorrebbe fare il No smoke man.
Cosa significa e in cosa consiste?
«Significa “persona antifumo”, quella che attraverso varie strategie aiuta i fumatori a smettere di
fumare, standoci insieme 24 ore su 24 e intervenendo ogni volta che il fumatore tenta di accendersi
la sigaretta. I metodi sono vari, da quelli psicologici per indurre a smettere attraverso immagini che
fanno vedere cosa succede a chi fuma o, addirittura, fisici quali buttar via le sigarette, far fare alla
persona attività motora, passeggiate, ecc. ecc… andare per molte ore in luoghi dove non si può
fumare per regolamento.»
Come si contatta il nosmoke?
«Attraverso la pubblicità del mio lavoro che indica il tipo di intervento e le percentuali di successo,
affissa in ambulatori medici, farmacie, bar, cinema teatri, nel web.»
Quali sono le competenze per fare questo lavoro?
«Conoscere bene le caratteristiche fisiche e psicologiche del fumatore, avere alcune conoscenze
mediche di base, non essere fumatori essere empatici e capire cosa pensa e come si sente chi fuma e
vuol smettere di fumare. »
Lucrezia, invece, ha scelto il SOS learning woman.
Cosa significa?
«La persona per il soccorso all’apprendimento. Il “pronto soccorso” per studiare quando all’ultimo
momento ci si accorge che un certo argomento a scuola o nel lavoro o anche vita quotidiana non si
conosce, e proprio in quel preciso momento abbiamo urgenza di comprendere perché abbiamo un
interrogazione o un compito il giorno dopo, o perché il nostro principale ci ha detto di utilizzare un
software che non conosciamo e che per vergogna abbiamo fatto finta di conoscere. Io, nel mio caso,
sono un SOS di chimica, vengo spesso chiamata da ragazzi per spiegare certi argomenti per
interrogazioni o verifiche per il giorno dopo. Mi è capitato di aver fatto interventi anche presso ditte
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che volevano formare, con urgenza, addetti a nuove produzioni a cui servivano particolari
conoscenze di chimica.»
Come si può trovare un SOS learning?
«Gli SOS devono essere tanti e reperibili nel giro di poco tempo, 1-2 ore, e devono coprire varie
aree di conoscenza; non è detto che siano insegnanti, l’importante è avere le competenze, conoscere
gli argomenti e saperli trasmettere, nonché saper mettere in atto tutte le strategie per
l’apprendimento, che vanno dal seguire le materie scolastiche fino al proporre soluzioni derivate
dalla vita.
Gli SOS fanno parte, ad esempio, di un agenzia che pubblicizza la propria attività in vari luoghi
pubblici. L’SOS reperibile per un certo settore di insegnamento è contattato dall’agenzia che lo
metterà in contatto con il cliente. »
Quali sono i requisiti?
«Naturalmente l’SOS deve avere delle competenze verificabili attraverso i curriculum ed un esame.
Deve rendersi disponibile e reperibile in certe zone e in alcuni giorni. Per ogni intervento effettuato
deve versare una parte del suo guadagno all’agenzia di appartenenza.»
Conclusione
Bene, abbiamo possibili lavori del futuro per tutti i gusti…
A prima vista sembrerebbero lavori improbabili, fatti con un salto in avanti inverosimile, ma a
rifletterci bene sono fatti con i piedi in terra e verosimili… si tratta solo di saper osare, con fantasia
e raziocinio… ed è fatta!
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