38 > Martedì 2 giugno 2015 · GIORNALE DI BRESCIA SPETTACOLI Da Chausson a Brahms e Ravel per il debutto della Kansai Orchestra La Philharmonic guidata da Augustin Dumay per la prima volta a Brescia per il Festival (1855-1899), che la terminò tre anni prima della morte (a Classica 44 anni, a causa di un incidente ciclistico) dedicandola al Fulvia Conter grande violinista Eugène Ysaye. L’opera, un poema sinfonico, ma senza «programma», è ispirata ad un racconto BRESCIA. Al Teatro Grande stadi Turgenev, «Le chant de sera, alle 20.45, debutta a Bre- l’Amour triomphant» (1881) scia e al Festival pianistico in- ambientato nella Ferrara del ternazionale la giapponese Cinquecento ai tempi Kansai Philharmonic Orche- dell’Ariosto: due fratelli, un stra, con Augustin Dumay nel- pittore e un musicista, amano la doppia veste di direttore e la stessa donna, a sua volta atviolino solista. Per i tagliandi tratta da entrambi. Nella stod’ingresso rimasti ria ha molta im(in vendita a prezzi Nel programma portanza un pretra 17 e 35 euro) la spicca il Poème zioso violino inbiglietteria è aperta diano, che emetispirato dalle 15.30 sino ad te suoni ipnotici. ad un racconto inizio spettacolo. Il «Poème» Bellissimo e mol- di Turgenev che ha parti affato conosciuto il proscinanti, come il gramma : «Poème» per violino lungoprimo tema - fu ammirae orchestra op. 25 di Chaus- to da Debussy, che, dopo averson, «Danze ungheresi» n. 2 e ne rilevato l’ascendenza fran5 di Brahms, «Tzigane» di Ra- ckiana, scrisse: «Contiene le vel e Sinfonia n. 4 op. 98 di migliori qualità di Chausson. Brahms. La libertà della sua forma non è contraria alla proporzione Il violino indiano. Il «Poème» armonica. Niente è più toccanper violino è l’opera più nota te della dolcezza sognante deled eseguita di Chausson la fine di questo Poème, dove Swing, tip tap e burlesque al Parco Nocivelli Musica e ballo Il Trio Marrano in stile anni ’30 e ’40 e lo show targato Napoli VEROLANUOVA. Lo swing della prima metà del Novecento animerà Verolanuova, grazie al Trio Marrano e allo spettacolo «Gran varietà Novecento». Lo show si terrà oggi al Parco Nocivelli alle 18.30, e proporrà le più note canzoni dello swing del passato, alternate a simpatiche gag e a momenti di ballo, con le coinvolgenti coreografie del tip tap. Interpreti. Ad esibirsi nel canto saranno Irene Pertile, Angela Castellani e Diego Carbon, accompagnati da Rudy Speri alla chitarra e Andrea Mai al pianoforte. I costumi saranno ispirati alla moda degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Il Trio Marrano è nato qualche anno fa dalla collaborazione tra Irene Pertile e Angela Castellani, entrambe appassionate dello stile vocale del Trio Le- qyaxJv7WXrtOiTY4q3tRhXpCQhXciS7OnnvInssPY9g= scano. Al duo Pertile-Castellani si è aggiunta la voce maschile di Carbon e la presenza di altri quattro musicisti. Da Osaka. Molta curiosità attorno all’esordio bresciano, stasera al Grande, della Kansai Philharmonic Orchestra la musica, lasciando da parte ogni descrizione, ogni aneddoto, diviene il sentimento stesso che ne ispira l’emozione». Ritmo cangiante. La celebre «Tzigane-Rhapsodie de Concert», composta da Ravel, nel 1924, per violino e cymbalon (o luthéal), fu subito trascritta dall’autore per violino e orchestra. La folgorante opera, dedicata alla violinista ungherese Jelly d’Aràny (pronipote di Joachim), fornisce a Ravel la possibilità di cimentarsi con atmosfere «esotiche» (non solo balcaniche, anche spagnole). Per l’occasione il compositore Col bresciano Zanetti Rockol compie vent’anni Oggi compie vent’anni Rockol (www.rockol.it), una delle prime testate operanti sul web, sempre con lo stesso editore (Giampiero Di Carlo) e con lo stesso direttore, il bresciano Franco Zanetti. Per l’occasione, vengono pubblicati videomessaggi mandati dai maggiori artisti italiani. studiò i colpi d’arco e i Capricci di Paganini per offrire al solista ogni sorta di effetto violinistico, di virtuosismo, e creare un clima di magia anche attraverso il ritmo continuamente cangiante. Oltre 110 concerti all’anno. La Kansai Philharmonic, che ha sede a Osaka, è nata nel 1970 come orchestra da camera e ha assunto l’attuale denominazione nel 1982. Dal 2011, con la nomina di Augustin Dumay a direttore musicale, l’Orchestra tiene oltre 110 concerti all’anno e la sua popolarità è in costante ascesa. // Non solo direttore musicale ma anche violinista solista Il parigino Augustin Dumay è salito alla ribalta grazie all’incontro con Herbert von Karajan, ai concerti con i Berliner Philharmoniker ed alle incisioni per Emi dei Concerti di Mendelssohn, Ciaikowski, Saint-Saëns e Lalo. Ha successivamente suonato con le orchestre più prestigiose, sotto la guida di celebri direttori. Negli ultimi dieci anni, parallelamente all’attività di violinista, Dumay Cronofobia, canzoni «contro l’individualismo» Burlesque Cabaret. Sempre og- gi al Parco Nocivelli di Verolanuova, alle 21.30, si terrà lo show del Burlesque Cabaret Napoli. Ad esibirsi saranno le ballerine Fanny Damour e Roby Roger, mentre a presentare la serata ci sarà Attilio Reinhardt. Il genere teatrale del burlesque nasce in Inghilterra in epoca vittoriana e ha al centro la satira, ma le evoluzioni temporali lo portano a trasformarsi in una forma di rappresentazione che pone al centro dell’attenzione e dell’azione la figura femminile nelle sue diverse sfaccettature. Il Burlesque Cabaret Napoli è un gruppo nato a Napoli con l’intento di mantenere vivo questo genere teatrale, nel quale ogni performance è un insieme di danza, cabaret, musica, trucco, recitazione, costumi ricercati e arti grafiche e visuali. Gli appuntamenti sono promossi dell’Associazione e20 Alparco, con l’assessorato alla Cultura del Comune. Ingresso libero. // VIF. Al Piccolo di Milano Carolyn Carlson incontra il pubblico Mentre al Teatro Strehler di Milano (4-6 giugno) sono in scena le «Short Stories», Carolyn Carlson incontrerà il pubblico domani alle 18 al Teatro Studio Melato, via Rivoli 6. Ingresso gratuito con prenotazione: [email protected]. Trio bresciano. I Cronofobia: Eddy Marcon, Fausto Coccoli e Michele Saleri L’album Al Lio Bar Annuncio in tv inglese presentazione dal vivo del nuovo disco Andrea Bocelli: «Satira e sarcasmo» nuovo album a fine anno BRESCIA. Cazzotti in faccia Andrea Bocelli entro la fine dell’anno tornerà con un nuovo album. Lo ha detto ospite a «Britain’s Got Talent». all’ipocrisia. «Satira e sarcasmo», nuovo disco dei Cronofobia, ne ha un caricatore zeppo. Ad un anno dall’ep eponi- mo, il trio bresciano torna con un nuovo album, che verrà presentato stasera sul palco del Lio Bar di via Togni 43 (inizio alle 23, ingresso gratuito). Il lavoro precedente già era indirizzato a precise prospettive sonore: un alt-rock col quale infrangere le ripartizioni categoriche, dare corda all’istinto e liberarsi da ogni paranoia. «Satira e sarcasmo» arriva felicemente alla meta. È lo stesso gioco con nuove regole, dove valgono pure dubstep e drum&bass. Rispetto al predecessore, la forza è sempre più richiesto come direttore. È, appunto, direttore musicale dell’Orchestra Reale da Camera di Vallonia e della Kansai Philharmonic, con la quale, nel maggio di quest’anno, affronta la tournée europea, con concerti in Italia (tra cui quello odierno), Germania e Svizzera. Dumay è inoltre regolarmente invitato a dirigere compagini come English Chamber Orchestra, New Jersey Symphony e Sinfonia Varsovia. strumentale e vocale ha guadagnato in solidità e definizione. Anche la materia lirica è ben disposta: rabbia, mestizia, divertissement, ironia. Tredici brani. Nelle 13 canzoni, curate ai mixer del Red Carpet Studio da Lorenzo Caperchi, ritmica e melodia danno movimenti ai pensieri «cronofobici», anche stavolta impegnati a spiegare cosa non va in un Paese «nel quale si fa molta satira e non si rinuncia mai al sarcasmo, ad infamare il prossimo e a far prevalere l’individualismo» sottolinea Eddy Marcon, voce e chitarra della formazione completata da Fausto Coccoli al basso e Michele Cannibal Saleri alla batteria: «Rispetto ai dischi passati, questo è assolutamente collettivo. Per la prima volta tutti e tre siamo intervenuti sui brani, cercando di far conciliare gli spunti. Credo che questa sia la misura di una crescita reale, che sentiamo sulla nostra pelle». Il primo singolo. Da pochi gior- ni sul web è stato pubblicato il video del primo singolo, «La storia di chi va per mare», girato dal regista Stefano Bertelli su una spiaggia di Bonelli, nel Rodigino. «Un pezzo che racconta l’immigrazione e il dramma di chi affronta il mare rischiando di lasciarci la pelle» continua Eddy: «Ma non vogliamo dare una lettura preconfezionata. In questa canzone ci si può immaginare anche una storia d’amore». // ALESSANDRO CARBONI