Liceo T.L.Caro, Cittadella (PD)
29 febbraio 2012
Corso di Formazione “Didattica delle Lingue e
Linguistica Formale”
Grammatica Italiana 1 - prospettiva sincronica
Diana Vedovato
“Un’attività didattica sui pronomi personali”
<[email protected]>
Attività didattica sui pronomi personali.
Obiettivi
Gli studenti devono saper:
• Individuare le caratteristiche morfologiche e le proprietà
sintattiche del sistema pronominale della lingua italiana;
• correggere eventuali errori ricorrenti (confusione tra gli/li, uso
di gli in luogo di loro e le, produzione di raddoppiamenti quali a
me mi);
• utilizzare in modo appropriato elementi poco frequenti quali egli,
esso, essa, esse, essi
• riconoscere e classificare i pronomi personali anche in anche
altre lingue oggetto di studio.
Inoltre, l'attività proposta mira a
• rafforzare la capacità riflessione metalinguistica;
• far prendere coscienza agli studenti della propria competenza
di parlanti nativi e allo stesso tempo sviluppare una certa
sensibilità verso i diversi stili e codici di lingua (colloquiale vs
formale; scritto vs orale).
Caratteristiche dell'argomento
• Analisi a più livelli: non si riesce a fare analisi
grammaticale senza eseguire prima l'analisi logica;
• questione della referenza: assenza di un contenuto
semantico autonomo;
• classe
chiusa,
ma
che
presenta
elementi
sintatticamente differenti tra loro (almeno tre tipi
diversi: forti, deboli e clitici, cfr. Cardinaletti e Starke
1999);
• paradigma in cambiamento, bloccato dalla grammatica
tradizionale, ma ancora di più dalla grammatica
scolastica (Vanelli 2003) -->
– registro formale vs registro colloquiale;
– cenni di storia della lingua (es: I Promessi Sposi di Manzoni)
Contenuti
(II media S.M.S Sarto, Castelfranco V.to (TV), a.s. 2007/2008;
I Liceo Scientifico, Liceo T.L. Caro, Cittadella (PD), a.s. 2007/2008)
• Introduzione all’attività: concetti generali ed elementi di
sintassi;
• Tratti fondamentali dei pronomi personali;
• Analisi del sistema pronominale italiano: proprietà delle
serie pronominali --> serie forte e serie clitica (debole 1)
• i pronomi deboli (loroDAT; egli/esso);
• Confronto con altre lingue (inglese, tedesco, francese,
spagnolo, latino, dialetti);
• Analisi di alcune questioni sociolinguistiche.
Le verifiche
Verifica d’ingresso (1 ora)
Si intende verificare se i ragazzi:
• utilizzano correttamente i pronomi in italiano: esercizi di
pronominalizzazione;
• sono in grado di riconoscerli;
• riescono a fornire giudizi di grammaticalità rispetto ad alcuni punti di
crisi del sistema pronominale italiano;
• riescono ad esprimere giudizi di stile.
Verifica finale (1 ora):
• Riconoscere elementi clitici, forti, deboli
• Esercizi di pronominalizzazione
• Giudizi di stile
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Concetti generali
•
•
•
•
•
•
1.
2.
3.
Il linguaggio è un meccanismo biologico presente solo nella specie umana
prove a favore dell’ipotesi che il linguaggio sia un sistema cognitivo innato:
–
acquisizione della lingua madre nel bambino (povertà dello stimolo)
–
patologie del linguaggio (ad es. i lapsus)
esperimenti sulla sede del linguaggio nel cervello (il linguaggio ha sede
nell’emisfero sinistro)
il significato è diverso dalla sintassi, dalla struttura: confronta:
–
La besca pira il faticchio. Chi pira la besca? ________
–
*Pira la faticchio il besca
le parole in una frase si combinano in gruppi: ricorda l’ambiguità di una frase
come “Ho incontrato il padre di Piero e Maria”, nella quale possiamo raggruppare
le parole in modi diversi con significati finali diversi (ho incontrato una persona
= ‘il padre di due fratelli, Piero e Maria’; ho incontrato due persone = ‘il padre di
Piero’, ‘Maria’.
differenza tra errore e agrammaticalità (che segnaliamo con
*):
*A me piacciono il calcio, non la pallavolo = frase grammaticale
A me mi piace il calcio, non la pallavolo = errore di stile
[A Luisa] piace il tennis
a. Gli piace il tennis
b. Le piace il tennis
= errore di stile
= italiano accurato
Elementi di sintassi
(concetti universali, perché presenti in tutte le lingue del mondo)
Concetto di ‘gruppo di parole’ (o sintagma)--> test di costituenza:
1) il movimento sintattico
A.
Ho incontrato [il padre di Piero e Maria]
B.
Chi hai detto che hai incontrato?
A.
[IL PADRE DI PIERO E MARIA], ho incontrato
non: * [IL PADRE DI] ho incontrato [PIERO E MARIA]
(la frase è agrammaticale perché ‘ho spezzato’ il gruppo di parole)
2) la pronominalizzazione
A.
Ho incontrato [il padre di Pietro e Maria]
B.
Quando l’hai incontrato?
A.
[L’] ho incontrato ieri
non *[L’] ho incontrato [Pietro e maria]
(la frase è agrammaticale perché non ho sostituito l’intero gruppo con il
pronome) .
Anche un aggettivo o una frase possono costituire un ‘gruppo’, infatti
possono essere sostituiti da un pronome:
Quel ragazzo è carino, ma non lo è quando si taglia i capelli
Mi ha raccontato come è andata la gara ---> Me l’ha raccontato
Tratti fondamentali dei pronomi personali 1
Pronome = definizione letterale ‘un elemento che sta al posto di
...’ (un nome, una frase, un aggettivo) ---> quindi sta al posto di un sintagma,
di un gruppo.
I pronomi non hanno significato autonomo; il significato (meglio la referenza) di
un pronome è determinato dall’elemento a cui si riferisce e che in genere
precede il pronome.
Ad esempio:
(3)
a. Oggi compro i biglietti e te li porto domani sera
b. Ho visto i miei amici, ma non li ho salutati
(4)
a. Mi ha raccontato la gara
= Me l’ha raccontata
b. Mi ha raccontato come è andata la gara
= Me l’ha raccontato
Esistono anche pronomi ‘astratti’ cioè non visibili nella frase, che segnaleremo
con Ø .
(6)
Ø Ho incontrato Maria, ma Ø non mi ha nemmeno salutato
[Ø = indica un elemento astratto, ovvero non realizzato nella frase, ma presente
nella sua struttura grammaticale-sintattica, come per es. il soggetto sottinteso
in italiano]
Tratti fondamentali dei pronomi personali 2
I pronomi personali sono un insieme chiuso di elementi che ha mantenuto
la distinzione di caso morfologico: si confrontino gli ess. In (1) con quelli
in (2):
(1) i. [Gianni]soggetto ha salutato [una bella ragazza]compl.oggetto
ii. [Una bella ragazza]soggetto ha salutato [Gianni]compl.oggetto
iii. [Gianni]soggetto ha parlato [con [una ragazza simpatica]]P+Gruppo Nominale
iv. [Una ragazza simpatica] soggetto ha parlato [con [Gianni]] P+Gruppo Nominale
(2) i. [Io]soggetto ho chiamato [te]compl.oggetto, non Gianni!
ii. ??*[te] hai chiamato *[io], non Gianni!
iii. [Tu]soggetto hai chiamato [me]compl.oggetto, non Gianni!
iv. *[me] ho chiamato *[tu], non Gianni!
Proprietà sintattiche dei pronomi personali
Osserviamo:
- Conosco bene lui. (lui = compl. ogg.)
- Lo conosco bene. (lo = compl. ogg.)
Negli esempi proposti, lui e lo fungono da complemento
oggetto, ma sono due pronomi con caratteristiche differenti.
Pronomi personali
FORTI
DEBOLI 1
Sulla base di quattro proprietà:
Proprietà
1) Vicinanza al verbo
2) Isolamento
3) Possibilità di essere messi in rilievo
4) Coordinazione
FORTI
DEBOLI 1
1) Vicinanza al verbo
• I pronomi deboli 1 devono sempre stare vicino al verbo, i
forti no.
a. Vedo spesso lui passeggiare e lei…
b. Lo vedo spesso passeggiare.
b'. *Lo spesso vedo passeggiare.
N.B.: i deboli 1 si trovano generalmente prima dei V di
modo finito, ma seguono i V al modo non-finito.
Es: lo vedo
ma
guardalo
*vedo lo
*lo guarda
2) Isolamento
• I pronomi forti possono essere usati in
isolamento, i pronomi deboli 1 no, devono
sempre appoggiarsi al V.
a. - Chi cercate?
- Voi!
b. - Chi cercate? - *Vi!
3) Messa in rilievo
• I pronomi forti possono essere messi in
rilievo, i pronomi deboli 1 no.
a. Ha visto LEI, non sua mamma.
b. *L'ho vista, non sua mamma.
4) Coordinazione
• I pronomi forti possono essere coordinati, i
pronomi deboli 1 no.
Hai visto Eleonora?
i. Sì, lei e Marco sono venuti a trovarmi ieri.
ii. Sì, *la e Marco sono venuti a trovarmi ieri.
Riassunto delle proprietà
Proprietà
FORTI
DEBOLI 1
1) Vicinanza al
verbo
2) Isolamento
-
+
+
-
3) Possibilità di
essere messi in
rilievo
4) Coordinazione
+
-
+
-
Classe -->
Forti
Funzione -->
Forti
Soggetto
Deboli
Deboli
Complemento
I sing.
io
me
mi
mi
II sing.
tu
te
ti
ti
III sing.
lui/lei
egli/esso/essa
lui/lei
esso/essa
lo/la
gli/le
I pl.
noi
noi
ci
ci
II pl.
voi
voi
vi
vi
III pl.
loro
essi/esse
loro
essi/esse
li/le
loro (gli)
I pronomi deboli 2
• Sembrano pronomi forti (sono bisillabi
come i forti), ma non ne condividono
tutte le proprietà.
• In italiano sono: egli, esso, essa, essi,
esse, lorocompl.term.
• Testiamo le quattro proprietà …
1) Vicinanza al verbo
a. Egli, inaspettatamente, chiamò il suo medico.
b. Ma essi, senza saperlo, erano stati riconosciuti.
-->I pronomi deboli 2 NON devono stare sempre vicino al
verbo.
2) Isolamento
a. Chi è venuto? * Egli.
b. Chi ti ha colpito? * Essi.
-->I pronomi deboli 2 NON possono essere usati in
isolamento.
3) Messa in rilievo
a. *È partito prima egli , non lei.
b. *È egli che suona il pianoforte.
--> I pronomi deboli 2 NON possono essere messi
in rilievo.
4) Coordinazione
a. *Egli e Marco sono arrivati in ritardo.
b. Ho consegnato *loro e a Giovanni i quaderni di
grammatica.
--> I pronomi deboli 2 NON possono essere
coordinati.
Riassunto delle proprietà
Proprietà
1) Vicinanza al verbo
2) Isolamento
3) Possibilità di essere
messi in rilievo
4) Coordinazione
FORTI DEBOLI
1
+
+
+
-
DEBOL
I2
-
+
-
-
Stile e agrammaticalità 1
Marcovaldo di Italo Calvino
(a) Tornò verso la panchina, girando un po’ al largo per lo scrupolo di
non disturbarli, ma in fondo sperando di dar loro un po’ di noia
[…]
(b) Figuriamoci se le importa qualcosa delle bestiole, a quella vecchia
spilorcia! L’avete mai vista dar loro qualcosa da mangiare?
(c) L’entusiasmo di Marcovaldo fu frenato: «Ecco che io gli spiego il
posto e loro vanno a cercarli con una delle solite bande di monelli
[…]»
(d) «Mettiamogli il naso a tutti e due»
da Marcovaldo, di Italo Calvino
(ed.Mondadori)
Stile e agrammaticalità 2
Favole al telefono di Gianni Rodari
- Ah, lo immaginavo bene, avrai la scusa pronta. Ma a me non mi
va giù lo stesso.
da "Abbasso il nove"
- Poveretti, Io avevo dato il segnale di "via libera" per il cielo. Se mi
avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato
il coraggio.
da "Il semaforo blu"
- Come faremo a sfamare i nostri bambini?- essi si lamentavano.
- Dategli dei sassi,- egli rispondeva- vedrete che li digeriranno.
da "Il pescatore di Cefalù"
Il delfino venne a giocare tra i piedi di Alice ed essa non ne aveva la
minima paura.
da "Alice casca in mare"
Alcuni dati dalle verifiche d'ingresso
Liceo Linguistico, classi I e II (a.s. 2005-2006)
Pronominalizzazione:
1. Faceva molto freddo, quindi prima di uscire ho messo ai bambini sciarpa e cappotto.
2. L’inverno se ne sta andando e con l’inverno se ne andrà anche la tristezza.
Elemento da
pronominalizzare
Classe I
Classe II
Frase 1
Dativo plurale [+animato]
4
3
4
1
2
1
1
4
Frase 2
Complemento indiretto [animato]
6 esso
5 lui
1 impossibile
loro
gli
non rispondono
ai bambini
loro
gli
a loro
ai bambini
7 esso
2 lui
Giudizi di grammaticalità:
1. Esisteva anche un gigante buono che andava nelle camere dei bimbi e
spruzzava a loro dei bei sogni.
2. Ho messo il cappuccio solo a loro non alle altre. (a loro=le bambine)
3. Ho messo il cappuccio solo a loro non alle altre. (a loro=le penne blu)
Caratteristiche dell'elemento
pronominalizzato
Classe I
Classe II
Frase 1
Dativo plurale
[+animato], atteso
2
4
2
4
2
2
1
1
1
2
Frase 2
Dativo plurale
[+animato],
contrastato
9 OK
1?
2 non rispondono
5 OK
2*
1 Gli ho messo il cappuccio,
non…
1 non risponde
Frase 3
Dativo plurale [animato], contrastato
3 * Ho messo il cappuccio solo
ad esse, non…
2?
1 * ho messo il tappo solo a loro
1* le ho messe solo alle altre
4 OK
1 non risponde
1 * Ho messo il cappuccio solo ad
esse, non…
4?
1 Ho messo il cappuccio a
quelle…
3 OK
* e spruzzava loro
? e spruzzava loro
*
OK
? e spruzzava loro
*
? e gli spruzzava
? e spruzzava dei bei sogni
a riempirli di sogni
OK
Alcuni dati dalle vefiche d'ingresso
S.M.S. G. Sarto, classe II (a.s. 2006-2007)
Pronominalizzazione:
1. Quando arrivano i bambini, daremo ai bambini il gelato che abbiamo comprato.
2. La nonna ha promesso alle nipotine di comprare alle nipotine il gelato.
3. Ho telefonato a Lucia e ho detto a Lucia di venire a cena da noi.
Elemento da pronominalizzare
Loro
A loro
Gli
Frase 1
Dativo plurale, maschile, [+
animato], atteso
6
8
5
Frase 2
Dativo plurale, femminile, [+
animato], atteso
3
5
5
7
3
2
17
4
Frase 3
Dativo singolare, femminile,
[+ animato], atteso
Le
altro
3
Scelta:
Errore lessicale:
1. X Ho incontrato Giorgio e Maria al parco, ma non LI ho salutati.
□ Ho incontrato Giorgio e Maria al parco, ma non GLI ho salutati.
17
6
2. □ Chiamerò Elisa e Vittoria e LE dirò di passare a salutarci.
X Chiamerò Elisa e Vittoria e dirò LORO di passare a salutarci.
7
16
3. □ Qualcuno ha visto i miei nipoti? GLI avevo detto di aspettarmi qui!
X Qualcuno ha visto i miei nipoti? Avevo detto LORO di aspettarmi qui!
11
12
Forte per debole (pseudo-clitico):
4. X Alcuni orsi sono morti perché qualcuno ha dato LORO del veleno.
□ Alcuni orsi sono morti perché qualcuno ha dato A LORO del veleno.
13
Clitico per forte:
5. □ TI ho visto in palestra, non tua sorella.
X Ho visto TE in palestra, non tua sorella.
10
13
6. □ Chiamerò Elisa e Vittoria e LE inviterò alla festa, non Maria e Giorgia.
X Chiamerò Elisa e Vittoria e inviterò LORO alla festa, non Maria e Giorgia.
Stile:
7. □ Sei stato TE, non è vero?
X Sei stato TU, non è vero?
3
20
10
13
10
Alcuni risultati delle verifiche finali
S.M.S. G. Sarto, classe II (a.s. 2006-2007)
Pronominalizzazione:
1. Mi sono liberato dei miei parenti dicendo ai miei parenti che avevo un
impegno.
2. Quest’estate ho lasciato le piante a mio figlio, ma si è dimenticato di dare
alle piante da bere.
Elemento da pronominalizzare
Loro
A loro
Gli
Dativo plurale, maschile, [+
animato], atteso
14
3
6
Dativo plurale, femminile, [+
animato], atteso
6
1 (+2 a
esse)
8
Le
altro
1
6
Alcune difficoltà:
Interpretazione della frase:
1. Se parli con Giulia non gli dire che ho vinto la gara: vorrei dirglielo io.
Risposte: n°15 correggono in le,
n°9 lasciano gli
Forme sbagliate:
2. Ho comprato i libri nuovi e ho incartato i libri nuovi.
Risposte: n° 14 li ho incartati
n° 9 gli ho incartati
Egli:
3. - Chi ha rotto il vaso?
- Egli.
Risposte: n° 15 correggono in lui
n° 8 non si accorgono
Il confronto con altre lingue
L'inglese
Persone
Soggetto
Complemento
I sing.
I
me
II sing.
You
you
III sing.
He, she, it
Hime, her, it
I plur.
We
us
II plur.
You
you
III plur.
They
them
Ritroviamo in inglese quanto visto per l’italiano: se la funzione del pronome
cambia, una differente forma pronominale verrà utilizzata:
i.
ii.
iii.
I [soggetto] saw him [compl.ogg.]
*Him saw I.
He [soggetto] saw me [compl.ogg.].
Pronomi deboli 2 in inglese
Testando le proprietà usate per classificare i pronomi in italiano, ci si accorgerà che anche in inglese i pronomi non
si comportano tutti allo stesso modo.
In particolare ciò si nota con le terze persone: proviamo quindi a testare le proprietà sintattiche su him, her e it.
proprietà (1)
Him/her e it possono essere separati dal verbo
(1)
(2)
proprietà (2)
Him/her sono ammessi in isolamento, it invece è agrammaticale.
(3) Who did you see yesterday?
Him/her
(4) What did you break?
*It
proprietà (3)
Him/her possono comparire in posizioni marcate, nelle quali it ha più difficoltà a comparire.
(5)
(6)
i.
It was him that was playing the piano with me, not Mark.
ii.
It was her that came with me to the cinema.
?? It was it that I wanted.
proprietà (4)
Him/her sono coordinabili, mentre it non lo è.
(7)
(8)
I met him and his wife last night.
You don’t know her and her friends as well as I do.
??I bought it and a book.
Riassunto proprietà
Proprietà
Him, her
it
Sempre vicini al verbo
-
-
Isolamento
+
-
Messa in rilievo
+
-
Coordinazione
+
-
Ne consegue che solo i pronomi him e her sono pronomi forti. It, invece,
presenta tutte le proprietà di un pronome debole 2. Infatti nei contesti
in cui l’uso di it non è completamente accettabile, i parlanti
preferiscono usare il dimostrativo this (o that).
(Cardinaletti xxx)
Pronomi soggetto in inglese
Per quanto riguarda i pronomi soggetto dell’inglese, sebbene la norma ne
ammetta la coordinazione (es 39), i parlanti preferiscono coordinare i
pronomi complemento (es 40):
(9) I and my husband dislike him
(100)
Me and my brother wanted to be book illustrators
Questo ci porta a concludere che i pronomi soggetto in inglese sono, almeno
nella lingua parlata, dei deboli 2. In particolare it soggetto è debole 2
proprio
come lo è it complemento.
A conferma di ciò, riportiamo alcuni dati ricavati dal corpus dell’inglese
americano BYU (consultabile al sito www.americancorpus.org).
Ricerca
. He and the …
. She and the …
. It and the …
257
121
15
Dalla tabella si vede chiaramente che i parlanti coordinano più facilmente i
pronomi he e she rispetto ad it.
Cenni di storia della lingua 1
Vanelli (2003): la conservazione di egli e la serie di esso nel sistema
pronominale italiano è dovuta all'opera prescrittiva dei grammatici, i
quali, prendendo a modello la lingua di Dante, Petrarca e Boccaccio,
indicavano come colloquiale, e quindi da evitare, l'uso di lui/lei/loro come
soggetto. All'epoca dei tre grandi autori, tuttavia, questi pronomi erano
sintatticamente forti:
"Nel fiorentino dei “tre dotti authori nostri” per il pronome soggetto di 3.
pers. dovremmo trovare solo egli, ella, essi, esse, e sim., e non lui, lei, loro.
[…]
Infatti, questi pronomi si potevano usare:
A. in isolamento, o comunque in assenza del verbo. Ad es.:
(11) a. Ed ella: «O luce etterna del gran viro (Dante, Paradiso, 24, v.34)
B. in posizione postverbale. Ad es.:
(12) a. e l'ultima particola ne tolse, / ché non l'avea fors'elli! (Dante,
Convivio, IV, canz.3,
p.254)
b. Io non piangëa, sì dentro impetrai: / piangevan elli; (Dante,
Inferno, 33, vv.49-50)
c. e alcuna volta gli era paruto migliore il mangiare / che non
pareva a lui che dovesse
parere a chi digiuna per divozione, /
come digiunava egli. (Boccaccio, Decameron, I, 1, p.31)
Cenni di storia della lingua 2
C. in coordinazione con altri pronomi:
(13) a. poi fece sì ch'un fascio era elli e io.(Dante, Inferno, 31, v.136)
b. Al suon di lei ciascun di noi si torse, / e vedemmo a mancina
un gran petrone, / del qual né io né ei prima s'accorse. (Dante,
Purgatorio, 4, vv.101-102)
D. in contesti di focalizzazione o di contrasto:
(14) a. ma, poco appresso, / ella, non tu, n'avrà rossa la tempia.
(Dante, Paradiso, 17, vv.65-66)"
(Vanelli 2003: 63)
Manzoni, revisione dei Promessi Sposi (1827 --> 1840): "Il pronome egli è
spesso abolito o sostituito con lui; tuttavia in tutto il romanzo egli è ancora
adoperato 61 volte (in 18 delle quali si riferisce a Dio)" (Migliorini 1987: 551)
Bibliografia essenziale
Cardinaletti A. 1991, On Pronoun Movement: The Italian Dative LORO, in «Probus»
3.2, pp.127-153
–––– 2002, L’italiano nella ricerca: comparazione linguistica, didattica delle lingue e
integrazione europea in Schena L. e Soliman L. T. (a c. di), Prospettive linguistiche
della Nuova Europa, Milano, EGEA, pp.255-268
______ 2003, L’italiano contemporaneo: cambiamento in atto e competenza dei
parlanti in Cardinaletti A. e Frasnedi F. (a c. di), Intorno all’italiano contemporaneo,
tra linguistica e didattica, Milano, Franco Angeli ed., pp.1-24
____ 1999, The Typology of Structural Deficiency: A Case of Study of the Three
Classes of Pronouns, in van Riemsdijk H. (a c. di) Clitics in the Languages of Europe,
Berlin, Muoton de Gruyter, pp.145-233
Migliorini B. 1987, Storia della lingua italiana, Bompiani
Vanelli L. 1998, Il sistema dei pronomi clitici complemento in italiano, veneto e
friulano: suggestioni per l’insegnamento della lingua in Vanelli L., I dialetti italiani
settentrionali nel panorama romanzo. Studi di sintassi e morfologia, Roma, Bulzoni,
pp. 121-137
–––– 2003, “EGLI”, “ELLA”…vs. “LUI”, “LEI”…: una concorrenza che viene da lontano,
in Marcato G. (a c. di), Italiano. Strana lingua?, Padova, Unipress, pp.59-70