(Le Roncole, presso Busseto, 1813 – Milano, 1901)
A cura di Alessandro Sdoia
Mezzo secolo di dominio
Verdi dominò il teatro
musicale italiano per
oltre cinquanta anni;
 Nella sua opera si
incarnò il melodramma
romantico, teatro di
conflitti di sentimenti e di
idee inconciliabili;
 Tutte le sue opere sono
accomunate dalla
presenza di una carica
vigorosa e di un’energia
plastica che sono le
caratteristiche costanti
della fantasia verdiana.
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La vita in breve
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Di umile famiglia,
apprende i primi rudimenti
musicali dall’organista
delle Roncole;
Antonio Barezzi, ricco
commerciante di Busseto,
lo prende sotto la sua
protezione;
Nel 1832 non viene
ammesso al Conservatorio
di Milano per superati limiti
di età;
Rimasto a Milano, studia
privatamente con
Vincenzo Lavigna.
Gli esordi
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Nel 1836 torna a Busseto
e sposa Margherita
Barezzi;
Nel 1839 si trasferisce
nuovamente a Milano dove
va in scena la sua prima
opera Oberto conte di San
Bonifacio;
L’impresario della Scala gli
commissiona l’opera buffa
Un giorno di regno
destinata a un clamoroso
insuccesso;
Pochi mesi prima aveva
perso la moglie e i suoi
due figli;
Il primo trionfo e gli “anni di
galera”
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Nel 1842, con Nabucco
Verdi ribalta la situazione:
il successo è clamoroso. I
teatri italiani gli spalancano
le porte;
Si getta con entusiasmo
nella composizione di
nuove opere;
Compie numerosi viaggi in
Italia e all’estero (Londra e
Parigi) per allestire i suoi
melodrammi;
A Milano, tra i suoi fedeli
amici si contano l’editore
Ricordi e la Contessa
Clara Maffei.
Sant’Agata e la Strepponi
Nel 1849, con i
guadagni ottenuti,
acquistò una villa a
Sant’Agata, presso
Busseto, destinata a
diventare la sua
residenza preferita;
 Qui poteva lavorare con
tranquillità e dedicarsi ai
lavori agricoli;
 Giuseppina Strepponi,
prima interprete nel
ruolo di Abigaille nel
Nabucco e sua
compagna, si trasferisce
a Sant’Agata.
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Verdi e il Risorgimento
Dai tempi di Nabucco il
nome di Verdi si era
legato ai moti per l’Unità
e l’Indipendenza
dell’Italia;
 Cavour, consapevole
del suo peso politico, lo
convinse a candidarsi
come deputato al primo
parlamento italiano
(1861);
 Nel 1875 viene
nominato senatore a
vita del Regno d’Italia.
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Celebrità internazionale
La notorietà di Verdi
varca i confini
nazionali;
 Per Parigi compone
Les vêpres siciliennes
e Don Carlos;
 A San Pietroburgo va
in scena La forza del
destino;
 Per l’inaugurazione
del Teatro Reale del
Cairo crea Aida.
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Sedici anni di silenzio
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Verdi avverte che i tempi
stanno però cambiando;
Gli adepti del movimento
artistico della Scapigliatura
milanese iniziarono a
svalutare la sua opera
esaltando la “nuova”
musica proveniente da
Francia e Germania (R.
Wagner);
Verdi sceglie la strada del
silenzio: un silenzio
interrotto solo dalla
composizione della Messa
di Requiem in memoria di
Alessandro Manzoni.
Gli ultimi capolavori
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Gli ultimi anni dell’anziano
compositore vedono la
nascita della
collaborazione con l’ex
“scapigliato” Arrigo Boito;
Il letterato e musicista
scrive i libretti di Otello e
Falstaff gli ultimi grandi
capolavori verdiani;
Nel 1896 Verdi fondò a
Milano la “Casa di riposo
per artisti lirici”;
Si spegne a Milano nel
1901 all’età di ottantotto
anni.
L’opera
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Verdi compose 28
melodrammi (ricordiamo
qui quelli più importanti);
Primo periodo (1839 –
1859): Nabucco, Ernani,
Macbeth;
Secondo periodo (1851 –
1871): Rigoletto, Il
trovatore, La traviata, I
vespri siciliani, Simon
Boccanegra, Un ballo in
maschera, La forza del
destino, Don Carlo, Aida;
Terzo periodo (1887 –
1893): Otello, Falstaff;
Musica sacra: Messa di
Requiem (1874).
La materia drammatica
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La popolarità di Verdi è
legata elle sue qualità di
compositore drammatico;
La drammaturgia verdiana
rispecchia le idee, i
comportamenti e i codici
della società ottocentesca;
L’amore, l’odio, il senso
dell’onore, la gelosia, gli
affetti familiari, espressi
dai protagonisti delle sue
opere corrispondono ai
valori che i suoi
contemporanei
attribuivano a tali
sentimenti.
La creazione musicale
La struttura del melodramma
italiano a “pezzi chiusi”
ostacolava la credibilità
dell’azione;
 Verdi intraprende un processo
di graduale superamento di
queste strutture rigide;
 Comunicare mediante le voci
dei cantanti i sentimenti e i
significati espressi dalle
parole sono per lui un
imperativo categorico (“parola
scenica”);
 Verdi, inoltre, lascerà alle
generazioni di musicisti
successivi, un raffinato
impiego dei mezzi musicali
(armonia e strumentazione).
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La personalità
Un vigore nuovo anima le
melodie verdiane;
 Il suo teatro mira alla
concentrazione dei fatti;
 Forzò le convenzioni
melodrammatiche a
rappresentare sentimenti
comuni a tutti gli uomini con
personaggi più reali e
credibili;
 Le ultime opere dimostrano
da parte di Verdi, un continuo
saper rinnovarsi
raggiungendo vertici
espressivi e stilistici finora
inediti senza per questo
tradire i propri ideali.
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