LIBERTÀ DI SAPERE LIBERTÀ DI SCEGLIERE FARE SPORT. UN PIACEVOLE HOBBY O UNA RISORSA INDISPENSABILE PER LA SALUTE? LE RISPOSTE DELLA SCIENZA. 1 LIBERTÀ DI SAPERE LIBERTÀ DI SCEGLIERE FARE SPORT. UN PIACEVOLE HOBBY O UNA RISORSA INDISPENSABILE PER LA SALUTE? LE RISPOSTE DELLA SCIENZA. Diritto di parola. 4 Sport. Tutti sanno tutto. Ma è proprio così? 5 Lo sport. Una disciplina presente da sempre nella vita dell’uomo. 6 Gli sport non sono tutti uguali. Quali sport per stare bene. 8 Sport e prevenzione delle malattie. 10 I consigli del medico. 11 Lo sport. Benessere per la mente. 14 L’attività sportiva. Un progetto di salute a livello sociale. 15 Le risposte scientifiche alle domande di tutti. 17 COMITATO SCIENTIFICO CHE HA PARTECIPATO AL PROGETTO Giovanna Gatti Carlo M. Cipolla Angelo Chessa Assistente Direzione Scientifica, Istituto Europeo di Oncologia, Milano. Direttore Unità di Cardiologia, Istituto Europeo di Oncologia, Milano. Dirigente Medico preso la Clinica ortopedica e traumatologica dell'Ospedale San Paolo di Milano, responsabile dell'ambulatorio di chirurgia del piede. 3 Caro Amico, mai come in questa occasione ho il compito di presentarmi quale “buon esempio” per sollevare dubbi e vincere pericolose abitudini che allontanano troppe persone dall’attività sportiva. Ho avuto e ho tuttora una vita intensa da tanti punti di vista, professionale, personale e sociale. Ma non ho mai smesso di dedicare del tempo al movimento. Ci sono piccole, grandi attenzioni che, in alcuni casi, ci salvano davvero la vita e in moltissimi casi ci aiutano a salvaguardarla. L’alimentazione misurata e corretta, è una di queste. L’attività fisica è un’altra: fare sport, secondo le proprie caratteristiche personali e soprattutto secondo le indicazioni del proprio medico, è la nostra risorsa segreta per vivere bene, più a lungo, affrontare patologie che possono sembrare penalizzanti dal punto di vista fisico, ma anche ricaricare le energie, riacquistare il buon umore, abbattere lo stress. E questo a tutte le età. Leggendo questo Quaderno scoprirai che non è la quantità di tempo dedicata allo sport ad incidere in modo più che positivo sul corso della nostra vita, ma piuttosto la qualità di quel tempo e la scelta oculata dell’attività, da effettuarsi sempre grazie all’aiuto del medico di fiducia. E che in giornate pesanti che sembrano infinite è sufficiente evitare l’automobile e muoversi a piedi: camminare si è dimostrato scientificamente un vero e proprio toccasana. Scoprirai anche che non c’è limite di età al movimento: prima si inizia e meglio è. Sono i dati scientifici e migliaia di ricerche effettuate in tal senso a dimostrarlo. Stare bene è un dovere nei confronti di noi stessi: non c’è nulla di più semplice che favorire il benessere seguendo la nostra attitudine naturale al movimento. Buona lettura. Umberto Veronesi 4 DIRITTO DI PAROLA. IL SENSO E IL BUONSENSO NELL’ATTIVITÀ FISICA. Arriva un momento, nella vita, in cui tutti (incitati da radio, televisione, amici, medici, mogli, mariti e molti altri ancora) si mettono in mente di fare movimento, ginnastica, attività sportiva. Raramente viene detto loro, con cognizione di causa, come, dove, quando e a che condizioni lo sport può e deve essere praticato. Il neofita è pericolosissimo, almeno verso se stesso: in un Paese come l’Italia dove il senso dello Sport (e lo spirito sportivo) sono assai carenti (un solo esempio: la scarsissima educazione fisica fatta ai ragazzi delle generazioni precedenti, che oggi sono adulti, nelle scuole spesso prive di attrezzature serie), capita che chi, fino al giorno prima, si sentiva uno “sportivo” solo per il fatto di leggere giornali sportivi, scelga di intraprendere una maratona, di affrontare terribili salite in bicicletta, di cimentarsi in modo ossessivo nello sci di fondo o in altri sport, quali tennis, sub, alpinismo, corsa di resistenza, calcio e calcetto, che richiedono invece un’adeguata preparazione e, quindi, un “certo fisico”. È, invece, il momento di usare la testa anche in quelle attività che hanno una forte componente ludica come quelle sportive e seguire i consigli di chi si occupa della nostra salute, ovvero il proprio medico. Perché fare attività fisica è salutare da tutti i punti di vista, ma con criterio. Nella parte centrale di questo quaderno sono concentrati i miei consigli (di medico) dedicati a chi non ha mai praticato sport ma ha tanta voglia di cominciare e a chi, invece, ha già avuto esperienze sportive in età giovanile e desidera rimettersi in pista. Invito tutti a seguirli il più possibile per fornire al proprio corpo una vera e propria marcia in più! Dott. Carlo M. Cipolla Direttore Unità di Cardiologia, Istituto Europeo di Oncologia, Milano 5 SPORT. TUTTI SANNO TUTTO. MA È PROPRIO COSÌ? “Sono un grande appassionato di jogging, ma da quando mi hanno scoperto un problema cardiaco ho scelto di smettere. Non si sa mai.” “I bambini devono solo giocare. Allo sport ci penseranno quando saranno più grandi!” “Fare attività fisica? Con tutta quella che svolgo in casa per seguire i figli, le faccende domestiche. Credo proprio di non averne bisogno!” “In età “matura” è meglio muoversi, lo so, ma sono già dolorante per gli acciacchi di vecchiaia, come posso pensare di iscrivermi ad una palestra come una ragazzina?” “Lo sport mette di buon umore? Non ci credo proprio!” “Come può l’attività sportiva prevenire alcune malattie se comunque viviamo a ritmi incredibili e in luoghi malsani?” “Gioco a tennis quando sono in vacanza. È già qualcosa, vero?” “Correre un’ora a passo lento per consumare 300 calorie. Tutta questa fatica per così poco?” Quante scuse per impigrirsi davanti alla televisione e rinunciare a quello che è un aiuto indispensabile per la nostra salute! Lo sport è un alleato preziosissimo per stare bene, perché un fisico in forma è in grado di reagire agli stress e alle malattie molto meglio di uno non allenato. Lo dicono migliaia di ricerche scientifiche e non solo quelle legate strettamente al mondo sportivo. Fare sport è un’arma incredibile di prevenzione di tante patologie comuni ed è sempre più spesso consigliato quale terapia insieme alle cure farmacologiche. È il momento di avvicinarsi allo sport aprendo anche la mente, comprendendo, con l’aiuto della scienza, che preconcetti e scuse non hanno più senso. E soprattutto non ci fanno stare bene! 6 LO SPORT. UNA DISCIPLINA PRESENTE DA SEMPRE NELLA VITA DELL’UOMO. Prima di tutto una definizione da dizionario: lo sport è l’insieme delle attività fisiche e mentali compiute al fine di migliorare e mantenere in buona condizione l’intero apparato psico-fisico umano. Il concetto di “benessere” è presente nel significato stesso del vocabolo, per questo probabilmente l’esercizio dello sport ha origini molto antiche. Alcuni esempi di arte rupestre ritrovati in Francia, Australia e Africa risalenti ad almeno 30.000 anni fa riproducono cerimonie rituali che comportavano un’attività fisica dei partecipanti. Le illustrazioni dell’Età della pietra rappresentano uomini intenti al nuoto e al tiro con l’arco, dimostrando così che la necessità di fare movimento non è legata solo al procacciamento del cibo o alla difesa personale. La civiltà cinese ha iniziato a praticare attività atletiche fin dal 4.000 A.C., prediligendo la ginnastica e le cosiddette arti marziali. In Egitto, al tempo dei faraoni, molte erano le attività sportive praticate a scopo prettamente ludico quali la lotta, il pugilato, il nuoto, l’atletica, i giochi con la palla. Lo sport raggiunge la sua massima espressione nell’antica Grecia: corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto e del disco, corse con i carri, pentathlon sono alcune delle attività fisiche più amate fino a quando, nel 776 a.c., nascono i Giochi Olimpici in onore di Zeus. Anche i Romani si dimostrano appassionati di sport raccogliendo l’eredità del mondo greco. La competizione fisica è esaltata durante i ludi, termine derivato dall’etrusco. Lo sport perde nel tempo il carattere di sacralità e di rito proprio dei Greci assumendo invece il valore di spettacolo e d’intrattenimento collettivo. Questo breve excursus nel passato dimostra che praticare sport è insito nella natura dell’uomo, la risposta più istintiva al bisogno di sentirsi in forma e migliorare il proprio stato fisico. 7 BAMBINI, SEDENTARIETÀ, OBESITÀ. UN PROBLEMA MONDIALE. È definita l’epidemia del terzo millennio. Solo in Italia, 1 bambino su 6 in età pediatrica è obeso e 1 su 3 è in sovrappeso. E queste cifre si riscontrano ormai in tutti i paesi del mondo occidentale: un problema gravissimo che comporta rischi altrettanto gravi. Un bambino con problemi di peso rischia di sviluppare nel tempo malattie metaboliche quali il diabete, ma anche malattie cardiovascolari, problemi osteoartrosici e molto altro ancora. I perché sono tanti: tra questi spiccano naturalmente un’alimentazione sempre più frettolosa e scorretta e soprattutto la sedentarietà. I bambini vanno educati fin da piccoli al gioco in movimento e poi allo sport come momento di aggregazione, di socialità e soprattutto di divertimento. Valori che non possono essere compresi se lo stile di vita familiare non prevede l’attività fisica. Genitori pigri e sedentari sono un pessimo esempio: fare sport o movimento insieme ai propri figli rappresenta il modo migliore per stare bene insieme e per assicurare ai più piccoli una prospettiva di vita più sana. 8 GLI SPORT NON SONO TUTTI UGUALI. QUALI SPORT PER STARE BENE. Prima di cimentarsi in uno sport solo per diletto o per passione è necessario comprendere bene in cosa differiscono le singole attività fisiche e la tipologia di impegno richiesto. Le discipline sportive possono aiutarci ad aumentare la resistenza, a migliorare la velocità, ad esaltare la coordinazione muscolare e molto altro ancora: l’obiettivo finale è quello di raggiungere il “fitness”, ovvero allenare il proprio fisico per essere in grado di svolgere attività sportiva in modo continuativo e, in questo modo, prevenire l’insorgenza di numerose patologie. Le attività si distinguono in due tipologie: aerobiche e anaerobiche. In quelle aerobiche il fisico è impegnato più a lungo e più lentamente. Questo consente di lavorare sempre “risparmiando” ossigeno, indispensabile per effettuare qualsiasi attività: la corsa lenta, la camminata di buon passo, la bicicletta a velocità costante sono discipline aerobiche. Quelle anaerobiche, invece, prevedono un tipo di sforzo molto più breve e intenso: lo sportivo, dopo queste attività, si trova in “debito di ossigeno”. Correre i 100 metri è un ottimo esempio di attività anaerobica, come lo sono il salto in alto, il lancio del peso etc.: breve, brevissimo e molto intenso. ANZIANI E SPORT. PERCHÉ NO? “Dopo una certa età è giusto rallentare l’attività fisica”. Un ottimo presupposto che però non deve limitare le persone della terza età impedendo loro di praticare con soddisfazione il loro sport preferito, oppure semplicemente un’attività di ginnastica dolce indispensabile per mantenersi in forma nonostante gli anni. Senza entrare in patologie specifiche, uno dei problemi più comuni è quello legato all’apparato articolare. La fragilità ossea dovuta al minor assorbimento di calcio proprio delle persone anziane può essere combattuto con un buon tono muscolare. Allenarsi con questo obiettivo è solo il primo dei tanti incentivi che dovrebbero sostenere la volontà di chi, naturalmente, ha più tempo da dedicare a se stesso e alla propria salute. Anche l’apparato respiratorio può trarre benefici da un’attività semplice quale il nuoto, anche se svolto secondo i ritmi personali. Il medico di fiducia è, come sempre, il punto di riferimento per individuare le tipologie di attività più consone dopo aver valutato attentamente l’anamnesi del paziente. 9 Gli atleti che praticano questi sport sanno dosare bene l’ossigeno necessario alla prestazione ma l’impressione esterna è che quasi “trattengano il fiato”! In verità non è solo l’estrema brevità della prestazione a lavorare sulle riserve di ossigeno ma lo sforzo dei muscoli che devono raggiungere la loro massima capacità di trasporto di ossigeno. Naturalmente, per chi si cimenta in modo amatoriale nello sport, le attività da privilegiare sono quelle aerobiche, perché apportano i maggiori benefici. 10 SPORT E PREVENZIONE DELLE MALATTIE. Usare lo sport a scopo salutare rappresenta il vero segreto per stare bene. È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proteggere e migliorare l’efficienza cardiovascolare (controllando il colesterolo HDL, l’ipertensione e favorendo la funzionalità cardiaca); ci aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo; favorisce l’efficienza muscolo-scheletrica; stimola e regola l’attività ormonale (consentendo una regolazione della glicemia, stimolando l’ormone della crescita e molto altro ancora); e infine ha un’azione anche a livello psichico, come vedremo nei prossimi paragrafi. Lo sport (e per sport si intendono comunque tutte le attività motorie svolte con regolarità) allunga la vita. È stata dimostrata ormai l’influenza positiva dell’attività sportiva anche per quanto riguarda molte patologie oncologiche: secondo alcuni studi di scienziati americani, l’esercizio fisico effettuato almeno 2/3 volte la settimana regola i livelli di ormoni sessuali e di ormoni legati all’insulina, riducendo così il rischio di carcinoma mammario e di carcinoma alla prostata. Questa tipologia di tumori è fortemente legata agli ormoni: anche l’iperglicemia (che provoca l’innalzamento dei livelli d’insulina) può aumentare il rischio di cancro. L’esercizio fisico, invece, crea un equilibrio positivo in ambito ormonale riducendo il rischio di diabete ma anche quello di tumore. Persino i pazienti affetti da insufficienza cardiaca sono invitati a fare movimento, secondo le indicazioni mediche naturalmente: i dati hanno dimostrato l’efficacia dell’attività fisica nel migliorare lo stato generale del fisico e ridurre persino i sintomi. PIÙ SPORT, MENO FUMO. È di un gruppo di ricercatori finlandesi e americani la ricerca scientifica più sorprendente: i giovanissimi che praticano sport hanno una probabilità 5 volte minore di diventare fumatori rispetto ai loro coetanei che invece conducono una vita sedentaria. I meccanismi che conducono a questi risultati sono molteplici: frequentare amici con la stessa passione indurrebbe i bambini a dedicare il proprio tempo ad attività sane senza cercare “soddisfazioni” decisamente più nocive. E non solo. L’esercizio fisico ha effetti positivi su altri fattori che proteggono dal fumo quali la capacità di affrontare i problemi e l’autostima. Un motivo in più per introdurre al più presto i propri figli nel mondo dello sport. 11 I CONSIGLI DEL MEDICO. Il primo punto di riferimento per chi sceglie di effettuare attività fisica deve essere sempre il medico: per questo nelle prossime pagine saranno le parole di un medico, il Dott. Carlo Cipolla, a suggerire i giusti accorgimenti per chi non ha mai praticato sport e desidera comunque cominciare (non è mai troppo tardi!) oppure per chi ha praticato sport in gioventù e, comprendendone i benefici, ha intenzione di ricominciare. CONSIGLI PER CHI NON HA MAI PRATICATO SPORT. È bene intraprenderlo con molta costanza ma a minima intensità. Incredibile è l’efficacia cardiovascolare e neuropsicologica della semplice passeggiata la sera dopo cena, a un passo un po’ sostenuto, senza arrivare a provocare sudorazione. Questa tipologia di attività lascia “una memoria” di vasodilatazione per tutta la notte che costituisce un potentissimo antipertensivo e consente di bilanciare gli ormoni dello stress prodotti durante la giornata. La camminata può essere sostituita da un giro in bicicletta effettuato lentamente e in piano, nei mesi freddi, con 20 minuti di cyclette senza carico, attività che può essere svolta piacevolmente mentre si ascolta musica, si legge il giornale o si guarda la tv, oppure con 30 minuti di stepper, un’attrezzatura alla portata di tutti e reperibile ormai ovunque. Questa modalità di preparazione è perfetta per il neofita e può essere propedeutica anche per chi intenda avviarsi ad uno sport più strutturato. In questo caso è opportuno che un medico sportivo ne vagli prima l’opportunità in termini cardiaci, respiratori, muscolari e articolari. 12 CONSIGLI PER CHI HA GIÀ PRATICATO SPORT. In questo caso il periodo di preparazione è meno lungo, perché permane, anche a distanza di anni, una predisposizione ad affrontare lo sforzo. Molto spesso tale predisposizione fisica non presuppone invece la conoscenza e la capacità di affrontarlo in una seconda fase nella quale si incorre nel rischio di aver fretta per dimostrare qualcosa a stessi e agli altri impegnandosi in attività eccessive e talvolta veramente dannose. Accade anche, infatti, che chi ricomincia l’attività sportiva sia portato a voler raggiungere in età matura livelli di rendimento simili al passato più o meno lontano: muscoli, tendini, ossa, articolazioni e cuore, però, non hanno la stessa funzionalità che la mente intende proiettare. È necessario acquisire il valore dello sport come attività motoria di rilassamento, di svago, di divertimento più che quella di allenamento estremo: dopo lo sforzo dovrà rimanere una piacevole sensazione di benessere e di soddisfazione, non di frustrazione che tenderebbe, invece, a reiterare il rischio di attività svolte a regimi di fatica non più fisiologici. CONSIGLI PER TUTTI. Per intraprendere qualsiasi attività sportiva, agonistica e non, e qualsiasi attività motoria, deve prima essere accertata l’idoneità fisica del soggetto. Oltre ad una visita clinica accurata è sempre raccomandabile eseguire un elettrocardiogramma da sforzo, anche se non è obbligatorio. Per ottenere il massimo beneficio dal proprio personale progetto salutistico di attività fisica è indispensabile evitare i cosiddetti “fattori di rischio” ed in particolare: • fumo da sigaretta • ipertensione arteriosa • ipercolesterolemia • soprappeso • diabete non compensato 13 NELLA TABELLA VENGONO RIPORTATE ALCUNE TIPOLOGIE DI CONSIGLI PER SOGGETTI CON CARATTERISTICHE DIVERSE. CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE PROGRAMMA INTENSITÀ TIPO DI ESERCIZIO FREQUENZA DURATA SETTIMANALE Età < 65 anni non soprappeso Aerobico intenso 75-85& della FC massima Camminare, correre, andare in bicicletta 3-4 30-45 minuti Età > 65 anni Aerobico a bassa intensità, resistenza 65-75% della FC massima Camminare, andare in bicicletta 3-4 30 minuti Soprappeso Aerobico ad alto consumo calorico 65-80% della FC massima Camminare 5-6 45-60 minuti Età > 65 anni soprappeso Resistenza 50-75% dello sforzo massimo effettuabile Mirato a sviluppare sforzi per le gambe, braccia, spalle 2-3 10-20 Sethi PS et al: Critical Pathways Cardiol 2 (1): 20-33, 2003 ALIMENTAZIONE E SPORT. UN BINOMIO IMPORTANTE PER LA SALUTE. Moto e dieta: il modo migliore per restare in buona salute se per dieta si intende un’alimentazione corretta, ricca di tutti i nutrienti e non necessariamente un regime frustrante a calorie ridotte. I pareri sui benefici anche a livello dietetico dell’attività fisica sono unanimi: fare movimento aumenta il dispendio di calorie, attiva il metabolismo e, come vedremo in seguito, contribuisce ad una sensazione di benessere generale anche a livello psichico. La prima domanda che tutti si pongono è questa: è necessario seguire un regime alimentare particolare praticando sport? La risposta è no. Nel caso di attività comunque svolte a livello amatoriale e non particolarmente impegnative è sufficiente seguire le buone regole di una sana alimentazione che prevedono cereali, verdura e frutta, pochi dolci, proteine in giusta quantità. Il discorso è naturalmente diverso per gli sportivi di professione, che devono seguire un regime specifico in base all’attività svolta. Fare sport fa dimagrire? Ecco la seconda fatidica domanda: la risposta è sì se facendo sport non si aumentano il numero delle calorie introdotte normalmente. 100, 200 calorie spese per una buona passeggiata di un’oretta, giorno dopo giorno si trasformano in chilogrammi di peso persi. Un guadagno per la salute, quindi. 14 LO SPORT. BENESSERE PER LA MENTE. La ricerca medica e scientifica non è mai stata così concorde: muoversi, praticare sport è un vero toccasana anche per lo spirito, grazie alla maggior ossigenazione di tutti gli organi del corpo e quindi anche del cervello. E non solo: una ricerca scientifica ha “filmato” lo sviluppo del cervello in bambini ed adolescenti fino all’età adulta, dimostrando che l’attività fisica, svolta fin dalla tenera età, attiva circuiti neuronali che poi saranno utilizzati nei più svariati campi delle conoscenze umane. Lo sport rende più intelligenti, quindi: il suggerimento è quello di praticare sport differenti in modo da sviluppare aree cerebrali diverse, ma rende anche più sereni, perché contribuisce a ridurre i sintomi di alcuni disturbi psicologici come l’ansia e lo stress. Praticare sport significa, infatti, misurarsi ogni volta con le proprie prestazioni e con quelle degli altri: allenarsi con costanza, raggiungere ogni volta nuovi obiettivi, sentirsi efficienti e determinati rappresentano una vera e propria educazione alla disciplina, in grado di aiutare ad affrontare problemi e ostacoli nella vita reale. Se tutto questo avviene in modo non ossessivo, lo sport si trasforma in un prezioso alleato per migliorare la propria idea di sé e favorire il pensiero positivo. INSONNIA E DEPRESSIONE? SI CURANO CON LO SPORT! Una ricerca del Dipartimento di Psicologia della Hofsra University di Hempstead ha dimostrato che lo sport può essere determinante per ridurre i sintomi della depressione. L’analisi è stata effettuata su 89 studenti che hanno praticato sia discipline aerobiche che anaerobiche: se protratto nel tempo, fare attività ha determinato una migliore stima di sé abbassando i livelli di depressione. Anche l’insonnia può essere combattuta dedicandosi all’attività fisica: sono state studiate 40 persone di età compresa tra i 50 e 70 anni con disturbi del sonno. Tutti sono stati sottoposti ad un programma di ginnastica regolare per almeno 3 ore la settimana. Al termine dello studio, durato 6 mesi, è stato riscontrato un aumento della durata del sonno e una diminuzione del tempo necessario alla fase dell’addormentamento. L’ATTIVITÀ SPORTIVA. UN PROGETTO DI SALUTE A LIVELLO SOCIALE. Un sondaggio dell’ISTAT ha indicato che il 40% della popolazione italiana non pratica alcuna attività sportiva: un numero impressionante di persone, oltre 23 milioni, vivono una vita sedentaria, con conseguenze gravi per la salute. L’obesità è in costante aumento, come lo sono quindi le malattie legate a questo problema. Per questo il Governo Italiano ha deciso, all’interno dell’ultima legge Finanziaria, di destinare fondi per l’attività sportiva dei giovani dai 5 ai 17 anni con l’obiettivo di “creare un nuovo modello di welfare basato sulla prevenzione e su stili di vita corretti” (fonte www.italia.gov.it). Molti i provvedimenti previsti in ambito sportivo: ad esempio la possibilità per le famiglie di detrarre nella dichiarazione dei redditi una percentuale della somma sostenuta per l’iscrizione annuale e l’abbonamento dei propri figli ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi. La scuola continua ad essere un punto di riferimento, anche per l’educazione all’attività motoria: è previsto un team di esperti presenti sul territorio locale a disposizione degli istituti scolastici per fornire assistenza organizzativa ed aiutare l’attività di insegnamento delle discipline motorie. MA COSA ACCADE FUORI DAL NOSTRO PAESE? In quasi tutti i paesi europei l’educazione motoria, fisica e sportiva è obbligatoria in tutto il percorso scolastico per un monte ore annuale decisamente superiore a quello italiano. In più, un importante documento, l’International Council of Sport and Physical Education dell’UNESCO pone l’accento sulla “quantità” di attività fisica necessaria per un adeguato curriculum educativo che deve essere pari ad almeno 1/6 del tempo scolastico totale. Il traguardo europeo è ancora lontano, quindi: i giovani che imparano ad inserire l’attività sportiva fin dalla più tenera età nella loro vita quotidiana saranno adulti più propensi a fare sport, con una maggiore attenzione allo stile di vita e al benessere generale. Per questo è indispensabile che l’Italia dimostri una maggior sensibilità al tema cominciando dall’ambiente scolastico. Un primo passo avanti verso un traguardo sociale di salute. 15 16 INFORMARSI, APPROFONDIRE, LEGGERE… La letteratura scientifica che ha dimostrato I benefici della pratica sportive in cao di molte patologie è ampissima. Di seguito alcuni esempi utili per approfondire alcune delle tematiche trattate in questo quaderno. 1] Boulé NG, Haddad E, Kenny GP, Wells GA, Sigal RJ: Effects of exercise on glycemic control and body mass in type 2 diabetes mellitus: a meta-analysis of controlled clinical trials. JAMA 286:1218-1227, 2001 2] Stofan JR, DiPietro L, Davis D, Kohl HW 3rd, Blair SN: Physical activity patterns associated with cardiorespiratory fitness and reduced mortality: the Aerobics Center Longitudinal Study. Am J Public Health 88:1807-1813, 1998 3] Pate RR, Pratt M, Blair SN, Haskell WL, Macera CA, Bouchard C, Buchner D, Ettinger W, Heath GW, King AC, et al.: Physical activity and public health: a recommendation from the Centers for Disease Control and Prevention and the American College of Sports Medicine 4] Whelton SP, Chin A, Xin X, He J: Effect of aerobic exercise on blood pressure: a meta-analysis of randomized, controlled trials. Ann Intern Med 136:493-503, 2002 5] Kraus WE, Houmard JA, Duscha BD, Knetzger KJ, Wharton MB, McCartney JS, Bales CW, Henes S, Samsa GP, Otvos JD, Kulkarni KR, Slentz CA: Effects of the amount and intensity of exercise on plasma lipoproteins. N Engl J Med 347:1483-1492, 2002 6] Stewart KJ: Exercise training and the cardiovascular consequences of type 2 diabetes and hypertension: plausible mechanisms for improving cardiovascular health. JAMA 288:1622-1631, 2002 7] Weinsier RL, Hunter GR, Desmond RA, Byrne NM, Zuckerman PA, Darnell BE: Free-living activity energy expenditure in women successful and unsuccessful at maintaining a normal body weight. Am J Clin Nutr 75:499-504, 2002 8] Jakicic JM, Marcus BH, Gallagher KI, Napolitano M, Lang W: Effect of exercise duration and intensity on weight loss in overweight, sedentary women: a randomized trial. JAMA 290:1323-1330, 2003 17 LE RISPOSTE SCIENTIFICHE ALLE DOMANDE DI TUTTI. SONO UN GRANDE APPASSIONATO DI JOGGING, MA DA QUANDO MI HANNO SCOPERTO UN PROBLEMA CARDIACO HO SCELTO DI SMETTERE. NON SI SA MAI. Naturalmente una persona alla quale è stato riscontrata una patologia cardiaca dovrà fare particolarmente attenzione alla tipologia di attività fisica ma molte ricerche effettuate su pazienti affetti da problemi cardiocircolatori hanno dimostrato che il cuore è uno degli organi che meglio risente dei reali benefici del moto. L’esercizio fisico di tipo aerobico consente di migliorare l’irrorazione del sangue e quindi è consigliato come vera e propria terapia riabilitativa insieme alle cure farmacologiche. Tutto questo deve svolgersi, sempre, seguendo le indicazioni del proprio medico o specialista di fiducia. Interrompere l’attività è quindi un errore (che accade a molti, comunque) e può essere persino più dannoso, soprattutto per un fisico allenato… I BAMBINI DEVONO SOLO GIOCARE. ALLO SPORT CI PENSERANNO QUANDO SARANNO PIÙ GRANDI! Questa è una parziale verità: perché è vero che i piccoli devono giocare ma per gioco si intende non quello sedentario che caratterizza le nuove generazioni davanti a computer e videogiochi. Correre in bicicletta, giocare fuori casa, sfidarsi a pallone è un modo “giocoso” di fare movimento. Ci sono molte attività destinate ai bambini anche in tenerissima età, in piscina ad esempio, oppure corsi di avviamento alla psicomotricità che possono fare solo bene a bambini non più abituati a spendere energie e calorie come quelli di un tempo. L’attività fisica migliora anche le capacità di apprendimento, con notevoli risultati persino sul rendimento scolastico. È bene comunque che i bambini seguano uno sport per passione, non certo per accontentare nonni e genitori. Questo potrebbe risultare controproducente e allontanare i più giovani dal mondo dello sport. FARE ATTIVITÀ FISICA? CON TUTTA QUELLA CHE SVOLGO IN CASA PER SEGUIRE I FIGLI, LE FACCENDE DOMESTICHE. CREDO PROPRIO DI NON AVERNE BISOGNO! È vero, mai come in questi ultimi decenni le donne si sono trovate ad affrontare impegni in molteplici ambiti e quindi a stancarsi di più senza poter dedicare tempo di qualità a se stesse. Ma pensare di sostituire una sana attività sportiva con le faccende in casa è un errore: perché sia utile ai fini di un miglioramento delle condizioni di salute, l’attività deve avere certe 18 caratteristiche, deve essere continuativa (senza interruzioni) di durata non inferiore a 30 minuti e di intensità moderata. Solo così può considerarsi un vero e proprio allenamento. Muoversi in casa è un dovere: il piacere di una camminata nel parco o di una gita in bicicletta o di un allenamento in piscina o in palestra oltre a scaricare la mente è l’ideale per stare sempre bene! IN ETÀ “MATURA” È MEGLIO MUOVERSI, LO SO, MA SONO GIÀ DOLORANTE PER GLI ACCIACCHI DI VECCHIAIA, COME POSSO PENSARE DI ISCRIVERMI AD UNA PALESTRA COME UNA RAGAZZINA? Innanzitutto è bene ascoltare il proprio corpo e quindi valutare i propri limiti e le proprie possibilità. Ma è anche vero che nascondersi dietro le scuse dell’età e degli acciacchi (se non invalidanti al 100%) non fa bene al fisico, soprattutto di chi ha più tempo da dedicare a se stesso! Ci sono terapie fisiche in centri specializzati dedicati a chi ha, ad esempio, problemi di osteoporosi o artrite, malattie tipiche delle persone in età più avanzata. E soprattutto ci sono attività che si possono svolgere in casa, come la cyclette, o in esterno, come passeggiare o nuotare, che consentono al fisico di essere più forte e resistente. Le palestre oggi prevedono sempre corsi (soprattutto nelle ore del mattino) dedicati alla ginnastica dolce: un buon motivo per muoversi subito ed affrontare la giornata con grinta ed energia! LO SPORT METTE DI BUON UMORE? NON CI CREDO PROPRIO! Invece è così. E questo non dipende dall’attitudine personale al pensiero positivo e all’azione, ma da processi chimici ed enzimatici del nostro fisico. Il nostro organismo, durante l’attività sportiva, libera endorfine (sostanze euforizzanti che intervengono nella regolazione dell’umore), proprio come accade quando si assumono farmaci antidepressivi. Da qui nasce la sensazione di benessere che caratterizza chi fa movimento, associata all’effetto anti-ansia che si produce concentrandosi sull’attività sportiva e distogliendo la mente dalle preoccupazioni quotidiane. Perché non provare quindi? 19 COME PUÒ L’ATTIVITÀ SPORTIVA PREVENIRE ALCUNE MALATTIE SE COMUNQUE VIVIAMO A RITMI INCREDIBILI E IN LUOGHI MALSANI? Lo sport è un ottimo alleato della nostra salute, soprattutto perché viviamo in modo stressante e in città non certo accoglienti! Un motivo in più quindi, per dedicare del tempo ad un’attività salutare che, come abbiamo visto, procura benessere al corpo e alla mente. Dedicarsi ad uno sport o fare movimento, consente di “staccare la spina” dai tanti impegni e frequentare luoghi più sani, soprattutto per l’attività fisica in esterno. Fare sport è indispensabile per prevenire malattie importanti tra le quali l’ipertensione, il diabete non insulino dipendente, persino i tumori del colon, del seno e della prostata oltre a dare sollievo a chi soffre di insonnia, ansia e depressione. Basta crederci e cominciare, anche poco, ogni giorno… GIOCO A TENNIS QUANDO SONO IN VACANZA. È GIÀ QUALCOSA, VERO? È già qualcosa ma è troppo poco e rischia di essere persino dannoso! Svolgere attività sportiva solo in rare occasioni durante l’anno non garantisce tutti i benefici propri dello sport. In più, forzare un fisico non allenato con movimenti troppo bruschi, può favorire invece strappi muscolari e danni all’apparato osseo, fornendo così “ottime scuse” per smettere l’attività e procrastinare un nuovo inizio. Cimentarsi in sfide estenuanti è divertente ma solo per un fisico allenato. Un buon allenamento può cominciare scendendo due fermate prima dai mezzi pubblici o rinunciando all’ascensore e preferendo le scale… CORRERE UN’ORA A PASSO LENTO PER CONSUMARE 300 CALORIE. TUTTA QUESTA FATICA PER COSÌ POCO? Una fatica ben ripagata, invece, anche se le calorie consumate equivalgono a due cremosi cioccolatini o ad una fettina di torta. Fare attività sportiva è l’ideale per mantenersi in forma: in più accelera il metabolismo consentendo al fisico di “bruciare” di più anche quando l’attività è terminata. Non si tratta quindi solo di conteggiare le calorie ma di comprendere che fare sport in modo continuativo favorisce complessivamente il benessere del nostro corpo. Può succedere persino che l’ago della bilancia aumenti perché con l’attività è cresciuta la massa muscolare. Ma l’aspetto complessivo di un fisico ben allenato e tonico è molto più gratificante, oltre che salutare! LIBERTÀ DI SAPERE LIBERTÀ DI SCEGLIERE - Collana I QUADERNI SONO SCARICABILI DAL SITO www.conad.it LA COLLANA COMPLETA È DISPONIBILE SU www.fondazioneveronesi.it ALIMENTAZIONE E SALUTE Un progetto di vita o una moda del terzo millennio? FUMO E SALUTE Un vizio dannoso o una dipendenza patologica? LA NOSTRA PELLE Un accessorio estetico o un organo da preservare? SPORT Un piacevole hobby o una risorsa indispensabile per la salute? HPV. Un problema per pochi o un rischio concreto per tutti? CELLULE STAMINALI. La base scientifica, le future terapie. La riflessione etica al di là dello slogan ideologico. PREVENZIONE ONCOLOGICA. Un obiettivo solo scientifico o un progetto di vita Individuale? TUMORE AL SENO. Il presente. Il futuro. Le risposte della scienza. IDEAZIONE E TESTI Antonella Gangeri PROGETTO GRAFICO E ART DIRECTION Eva Scaini I contenuti pubblicati sugli opuscoli della collana “Libertà di sapere Libertà di scegliere”, dove non diversamente ed esplicitamente indicato, sono protetti dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore, legge n. 633/1941 e successive modifiche ed integrazioni, e non possono essere replicati su altri siti web, mailing list, newsletter, riviste cartacee e cd rom o altri supporti non indicati, senza la preventiva autorizzazione della Fondazione Umberto Veronesi, qualsiasi sia la finalità di utilizzo. L’autorizzazione va chiesta per iscritto via posta elettronica e si intende accettata soltanto a seguito di un esplicito assenso scritto. L’eventuale mancanza di risposta da parte della Fondazione Umberto Veronesi non va in nessun caso interpretata come tacita autorizazione. 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