LIBERTÀ DI SAPERE LIBERTÀ DI SCEGLIERE
FARE SPORT.
UN PIACEVOLE HOBBY
O UNA RISORSA INDISPENSABILE PER LA SALUTE?
LE RISPOSTE DELLA SCIENZA.
1
LIBERTÀ DI SAPERE LIBERTÀ DI SCEGLIERE
FARE SPORT.
UN PIACEVOLE HOBBY
O UNA RISORSA INDISPENSABILE PER LA
SALUTE?
LE RISPOSTE DELLA SCIENZA.
Diritto di parola.
4
Sport. Tutti sanno tutto. Ma è proprio così?
5
Lo sport. Una disciplina presente da sempre nella vita dell’uomo.
6
Gli sport non sono tutti uguali. Quali sport per stare bene.
8
Sport e prevenzione delle malattie.
10
I consigli del medico.
11
Lo sport. Benessere per la mente.
14
L’attività sportiva. Un progetto di salute a livello sociale.
15
Le risposte scientifiche alle domande di tutti.
17
COMITATO SCIENTIFICO CHE HA PARTECIPATO AL PROGETTO
Giovanna Gatti
Carlo M. Cipolla
Angelo Chessa
Assistente Direzione Scientifica, Istituto Europeo di Oncologia, Milano.
Direttore Unità di Cardiologia, Istituto Europeo di Oncologia, Milano.
Dirigente Medico preso la Clinica ortopedica e traumatologica dell'Ospedale
San Paolo di Milano, responsabile dell'ambulatorio di chirurgia del piede.
3
Caro Amico,
mai come in questa occasione ho il compito di presentarmi quale “buon
esempio” per sollevare dubbi e vincere pericolose abitudini che allontanano
troppe persone dall’attività sportiva.
Ho avuto e ho tuttora una vita intensa da tanti punti di vista, professionale,
personale e sociale.
Ma non ho mai smesso di dedicare del tempo al movimento.
Ci sono piccole, grandi attenzioni che, in alcuni casi, ci salvano davvero la vita
e in moltissimi casi ci aiutano a salvaguardarla.
L’alimentazione misurata e corretta, è una di queste. L’attività fisica è un’altra:
fare sport, secondo le proprie caratteristiche personali e soprattutto secondo le
indicazioni del proprio medico, è la nostra risorsa segreta per vivere bene, più
a lungo, affrontare patologie che possono sembrare penalizzanti dal punto di
vista fisico, ma anche ricaricare le energie, riacquistare il buon umore,
abbattere lo stress. E questo a tutte le età.
Leggendo questo Quaderno scoprirai che non è la quantità di tempo dedicata
allo sport ad incidere in modo più che positivo sul corso della nostra vita, ma
piuttosto la qualità di quel tempo e la scelta oculata dell’attività, da effettuarsi
sempre grazie all’aiuto del medico di fiducia. E che in giornate pesanti che
sembrano infinite è sufficiente evitare l’automobile e muoversi a piedi:
camminare si è dimostrato scientificamente un vero e proprio toccasana.
Scoprirai anche che non c’è limite di età al movimento: prima si inizia e meglio è.
Sono i dati scientifici e migliaia di ricerche effettuate in tal senso a dimostrarlo.
Stare bene è un dovere nei confronti di noi stessi: non c’è nulla di più semplice
che favorire il benessere seguendo la nostra attitudine naturale al movimento.
Buona lettura.
Umberto Veronesi
4
DIRITTO DI PAROLA.
IL SENSO E IL BUONSENSO
NELL’ATTIVITÀ FISICA.
Arriva un momento, nella vita, in cui tutti (incitati da radio, televisione, amici,
medici, mogli, mariti e molti altri ancora) si mettono in mente di fare
movimento, ginnastica, attività sportiva.
Raramente viene detto loro, con cognizione di causa, come, dove, quando e a
che condizioni lo sport può e deve essere praticato.
Il neofita è pericolosissimo, almeno verso se stesso: in un Paese come l’Italia
dove il senso dello Sport (e lo spirito sportivo) sono assai carenti (un solo
esempio: la scarsissima educazione fisica fatta ai ragazzi delle generazioni
precedenti, che oggi sono adulti, nelle scuole spesso prive di attrezzature
serie), capita che chi, fino al giorno prima, si sentiva uno “sportivo” solo per
il fatto di leggere giornali sportivi, scelga di intraprendere una maratona, di
affrontare terribili salite in bicicletta, di cimentarsi in modo ossessivo nello sci
di fondo o in altri sport, quali tennis, sub, alpinismo, corsa di resistenza, calcio
e calcetto, che richiedono invece un’adeguata preparazione e, quindi, un “certo
fisico”.
È, invece, il momento di usare la testa anche in quelle attività che hanno una
forte componente ludica come quelle sportive e seguire i consigli di chi si
occupa della nostra salute, ovvero il proprio medico.
Perché fare attività fisica è salutare da tutti i punti di vista, ma con criterio.
Nella parte centrale di questo quaderno sono concentrati i miei consigli (di
medico) dedicati a chi non ha mai praticato sport ma ha tanta voglia di
cominciare e a chi, invece, ha già avuto esperienze sportive in età giovanile e
desidera rimettersi in pista.
Invito tutti a seguirli il più possibile per fornire al proprio corpo una vera e
propria marcia in più!
Dott. Carlo M. Cipolla
Direttore Unità di Cardiologia, Istituto Europeo di Oncologia, Milano
5
SPORT. TUTTI SANNO TUTTO.
MA È PROPRIO COSÌ?
“Sono un grande appassionato di jogging, ma da quando mi hanno scoperto un
problema cardiaco ho scelto di smettere. Non si sa mai.”
“I bambini devono solo giocare. Allo sport ci penseranno quando saranno più
grandi!”
“Fare attività fisica? Con tutta quella che svolgo in casa per seguire i figli,
le faccende domestiche. Credo proprio di non averne bisogno!”
“In età “matura” è meglio muoversi, lo so, ma sono già dolorante per gli
acciacchi di vecchiaia, come posso pensare di iscrivermi ad una palestra come
una ragazzina?”
“Lo sport mette di buon umore? Non ci credo proprio!”
“Come può l’attività sportiva prevenire alcune malattie se comunque viviamo
a ritmi incredibili e in luoghi malsani?”
“Gioco a tennis quando sono in vacanza. È già qualcosa, vero?”
“Correre un’ora a passo lento per consumare 300 calorie. Tutta questa fatica
per così poco?”
Quante scuse per impigrirsi davanti alla televisione e rinunciare a quello che è
un aiuto indispensabile per la nostra salute!
Lo sport è un alleato preziosissimo per stare bene, perché un fisico in forma è
in grado di reagire agli stress e alle malattie molto meglio di uno non allenato.
Lo dicono migliaia di ricerche scientifiche e non solo quelle legate strettamente
al mondo sportivo. Fare sport è un’arma incredibile di prevenzione di tante
patologie comuni ed è sempre più spesso consigliato quale terapia insieme alle
cure farmacologiche.
È il momento di avvicinarsi allo sport aprendo anche la mente, comprendendo,
con l’aiuto della scienza, che preconcetti e scuse non hanno più senso.
E soprattutto non ci fanno stare bene!
6
LO SPORT.
UNA DISCIPLINA PRESENTE DA SEMPRE
NELLA VITA DELL’UOMO.
Prima di tutto una definizione da dizionario: lo sport è l’insieme delle attività
fisiche e mentali compiute al fine di migliorare e mantenere in buona
condizione l’intero apparato psico-fisico umano.
Il concetto di “benessere” è presente nel significato stesso del vocabolo, per
questo probabilmente l’esercizio dello sport ha origini molto antiche.
Alcuni esempi di arte rupestre ritrovati in Francia, Australia e Africa risalenti
ad almeno 30.000 anni fa riproducono cerimonie rituali che comportavano
un’attività fisica dei partecipanti.
Le illustrazioni dell’Età della pietra rappresentano uomini intenti al nuoto e al
tiro con l’arco, dimostrando così che la necessità di fare movimento non è
legata solo al procacciamento del cibo o alla difesa personale.
La civiltà cinese ha iniziato a praticare attività atletiche fin dal 4.000 A.C.,
prediligendo la ginnastica e le cosiddette arti marziali.
In Egitto, al tempo dei faraoni, molte erano le attività sportive praticate a scopo
prettamente ludico quali la lotta, il pugilato, il nuoto, l’atletica, i giochi con
la palla.
Lo sport raggiunge la sua massima espressione nell’antica Grecia: corsa, salto
in lungo, lancio del giavellotto e del disco, corse con i carri, pentathlon sono
alcune delle attività fisiche più amate fino a quando, nel 776 a.c., nascono
i Giochi Olimpici in onore di Zeus.
Anche i Romani si dimostrano appassionati di sport raccogliendo l’eredità del
mondo greco. La competizione fisica è esaltata durante i ludi, termine derivato
dall’etrusco. Lo sport perde nel tempo il carattere di sacralità e di rito proprio
dei Greci assumendo invece il valore di spettacolo e d’intrattenimento
collettivo.
Questo breve excursus nel passato dimostra che praticare sport è insito nella
natura dell’uomo, la risposta più istintiva al bisogno di sentirsi in forma e
migliorare il proprio stato fisico.
7
BAMBINI, SEDENTARIETÀ, OBESITÀ.
UN PROBLEMA MONDIALE.
È definita l’epidemia del terzo millennio. Solo in Italia, 1 bambino su 6 in età pediatrica è obeso
e 1 su 3 è in sovrappeso.
E queste cifre si riscontrano ormai in tutti i paesi del mondo occidentale: un problema gravissimo che
comporta rischi altrettanto gravi. Un bambino con problemi di peso rischia di sviluppare nel tempo
malattie metaboliche quali il diabete, ma anche malattie cardiovascolari, problemi osteoartrosici
e molto altro ancora.
I perché sono tanti: tra questi spiccano naturalmente un’alimentazione sempre più frettolosa
e scorretta e soprattutto la sedentarietà.
I bambini vanno educati fin da piccoli al gioco in movimento e poi allo sport come momento di
aggregazione, di socialità e soprattutto di divertimento.
Valori che non possono essere compresi se lo stile di vita familiare non prevede l’attività fisica.
Genitori pigri e sedentari sono un pessimo esempio: fare sport o movimento insieme ai propri figli
rappresenta il modo migliore per stare bene insieme e per assicurare ai più piccoli una prospettiva di
vita più sana.
8
GLI SPORT NON SONO TUTTI UGUALI.
QUALI SPORT PER STARE BENE.
Prima di cimentarsi in uno sport solo per diletto o per passione è necessario
comprendere bene in cosa differiscono le singole attività fisiche e la tipologia
di impegno richiesto.
Le discipline sportive possono aiutarci ad aumentare la resistenza, a migliorare
la velocità, ad esaltare la coordinazione muscolare e molto altro ancora:
l’obiettivo finale è quello di raggiungere il “fitness”, ovvero allenare il proprio
fisico per essere in grado di svolgere attività sportiva in modo continuativo e,
in questo modo, prevenire l’insorgenza di numerose patologie.
Le attività si distinguono in due tipologie: aerobiche e anaerobiche.
In quelle aerobiche il fisico è impegnato più a lungo e più lentamente. Questo
consente di lavorare sempre “risparmiando” ossigeno, indispensabile per
effettuare qualsiasi attività: la corsa lenta, la camminata di buon passo, la
bicicletta a velocità costante sono discipline aerobiche.
Quelle anaerobiche, invece, prevedono un tipo di sforzo molto più breve e
intenso: lo sportivo, dopo queste attività, si trova in “debito di ossigeno”.
Correre i 100 metri è un ottimo esempio di attività anaerobica, come lo sono il
salto in alto, il lancio del peso etc.: breve, brevissimo e molto intenso.
ANZIANI E SPORT. PERCHÉ NO?
“Dopo una certa età è giusto rallentare l’attività fisica”. Un ottimo presupposto che però non deve
limitare le persone della terza età impedendo loro di praticare con soddisfazione il loro sport preferito,
oppure semplicemente un’attività di ginnastica dolce indispensabile per mantenersi in forma
nonostante gli anni.
Senza entrare in patologie specifiche, uno dei problemi più comuni è quello legato all’apparato
articolare. La fragilità ossea dovuta al minor assorbimento di calcio proprio delle persone anziane può
essere combattuto con un buon tono muscolare.
Allenarsi con questo obiettivo è solo il primo dei tanti incentivi che dovrebbero sostenere la volontà
di chi, naturalmente, ha più tempo da dedicare a se stesso e alla propria salute. Anche l’apparato
respiratorio può trarre benefici da un’attività semplice quale il nuoto, anche se svolto secondo i ritmi
personali. Il medico di fiducia è, come sempre, il punto di riferimento per individuare le tipologie di
attività più consone dopo aver valutato attentamente l’anamnesi del paziente.
9
Gli atleti che praticano questi sport sanno dosare bene l’ossigeno necessario
alla prestazione ma l’impressione esterna è che quasi “trattengano il fiato”! In
verità non è solo l’estrema brevità della prestazione a lavorare sulle riserve di
ossigeno ma lo sforzo dei muscoli che devono raggiungere la loro massima
capacità di trasporto di ossigeno.
Naturalmente, per chi si cimenta in modo amatoriale nello sport, le attività da
privilegiare sono quelle aerobiche, perché apportano i maggiori benefici.
10
SPORT E PREVENZIONE
DELLE MALATTIE.
Usare lo sport a scopo salutare rappresenta il vero segreto per stare bene.
È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proteggere e
migliorare l’efficienza cardiovascolare (controllando il colesterolo HDL,
l’ipertensione e favorendo la funzionalità cardiaca); ci aiuta a tenere sotto
controllo il peso corporeo; favorisce l’efficienza muscolo-scheletrica; stimola e
regola l’attività ormonale (consentendo una regolazione della glicemia,
stimolando l’ormone della crescita e molto altro ancora); e infine ha un’azione
anche a livello psichico, come vedremo nei prossimi paragrafi.
Lo sport (e per sport si intendono comunque tutte le attività motorie svolte con
regolarità) allunga la vita.
È stata dimostrata ormai l’influenza positiva dell’attività sportiva anche per
quanto riguarda molte patologie oncologiche: secondo alcuni studi di scienziati
americani, l’esercizio fisico effettuato almeno 2/3 volte la settimana regola
i livelli di ormoni sessuali e di ormoni legati all’insulina, riducendo così il
rischio di carcinoma mammario e di carcinoma alla prostata.
Questa tipologia di tumori è fortemente legata agli ormoni: anche
l’iperglicemia (che provoca l’innalzamento dei livelli d’insulina) può aumentare
il rischio di cancro. L’esercizio fisico, invece, crea un equilibrio positivo in
ambito ormonale riducendo il rischio di diabete ma anche quello di tumore.
Persino i pazienti affetti da insufficienza cardiaca sono invitati a fare
movimento, secondo le indicazioni mediche naturalmente: i dati hanno
dimostrato l’efficacia dell’attività fisica nel migliorare lo stato generale del
fisico e ridurre persino i sintomi.
PIÙ SPORT, MENO FUMO.
È di un gruppo di ricercatori finlandesi e americani la ricerca scientifica più sorprendente: i
giovanissimi che praticano sport hanno una probabilità 5 volte minore di diventare fumatori rispetto
ai loro coetanei che invece conducono una vita sedentaria. I meccanismi che conducono a questi
risultati sono molteplici: frequentare amici con la stessa passione indurrebbe i bambini a dedicare il
proprio tempo ad attività sane senza cercare “soddisfazioni” decisamente più nocive. E non solo.
L’esercizio fisico ha effetti positivi su altri fattori che proteggono dal fumo quali la capacità di
affrontare i problemi e l’autostima. Un motivo in più per introdurre al più presto i propri figli nel mondo
dello sport.
11
I CONSIGLI
DEL MEDICO.
Il primo punto di riferimento per chi sceglie di effettuare attività fisica deve
essere sempre il medico: per questo nelle prossime pagine saranno le parole
di un medico, il Dott. Carlo Cipolla, a suggerire i giusti accorgimenti per chi non
ha mai praticato sport e desidera comunque cominciare (non è mai troppo
tardi!) oppure per chi ha praticato sport in gioventù e, comprendendone i
benefici, ha intenzione di ricominciare.
CONSIGLI PER CHI NON HA MAI PRATICATO SPORT.
È bene intraprenderlo con molta costanza ma a minima intensità. Incredibile
è l’efficacia cardiovascolare e neuropsicologica della semplice passeggiata
la sera dopo cena, a un passo un po’ sostenuto, senza arrivare a provocare
sudorazione.
Questa tipologia di attività lascia “una memoria” di vasodilatazione per tutta
la notte che costituisce un potentissimo antipertensivo e consente di bilanciare
gli ormoni dello stress prodotti durante la giornata.
La camminata può essere sostituita da un giro in bicicletta effettuato
lentamente e in piano, nei mesi freddi, con 20 minuti di cyclette senza carico,
attività che può essere svolta piacevolmente mentre si ascolta musica, si legge
il giornale o si guarda la tv, oppure con 30 minuti di stepper, un’attrezzatura alla
portata di tutti e reperibile ormai ovunque.
Questa modalità di preparazione è perfetta per il neofita e può essere
propedeutica anche per chi intenda avviarsi ad uno sport più strutturato.
In questo caso è opportuno che un medico sportivo ne vagli prima l’opportunità
in termini cardiaci, respiratori, muscolari e articolari.
12
CONSIGLI PER CHI HA GIÀ PRATICATO SPORT.
In questo caso il periodo di preparazione è meno lungo, perché permane, anche
a distanza di anni, una predisposizione ad affrontare lo sforzo. Molto spesso
tale predisposizione fisica non presuppone invece la conoscenza e la capacità
di affrontarlo in una seconda fase nella quale si incorre nel rischio di aver fretta
per dimostrare qualcosa a stessi e agli altri impegnandosi in attività eccessive
e talvolta veramente dannose.
Accade anche, infatti, che chi ricomincia l’attività sportiva sia portato a voler
raggiungere in età matura livelli di rendimento simili al passato più o meno
lontano: muscoli, tendini, ossa, articolazioni e cuore, però, non hanno la stessa
funzionalità che la mente intende proiettare.
È necessario acquisire il valore dello sport come attività motoria di
rilassamento, di svago, di divertimento più che quella di allenamento estremo:
dopo lo sforzo dovrà rimanere una piacevole sensazione di benessere e di
soddisfazione, non di frustrazione che tenderebbe, invece, a reiterare il rischio
di attività svolte a regimi di fatica non più fisiologici.
CONSIGLI PER TUTTI.
Per intraprendere qualsiasi attività sportiva, agonistica e non, e qualsiasi
attività motoria, deve prima essere accertata l’idoneità fisica del soggetto.
Oltre ad una visita clinica accurata è sempre raccomandabile eseguire un
elettrocardiogramma da sforzo, anche se non è obbligatorio.
Per ottenere il massimo beneficio dal proprio personale progetto salutistico di
attività fisica è indispensabile evitare i cosiddetti “fattori di rischio” ed in
particolare:
• fumo da sigaretta
• ipertensione arteriosa
• ipercolesterolemia
• soprappeso
• diabete non compensato
13
NELLA TABELLA VENGONO RIPORTATE ALCUNE TIPOLOGIE DI CONSIGLI
PER SOGGETTI CON CARATTERISTICHE DIVERSE.
CARATTERISTICHE
DEL PAZIENTE
PROGRAMMA
INTENSITÀ
TIPO
DI ESERCIZIO
FREQUENZA
DURATA
SETTIMANALE
Età < 65 anni
non soprappeso
Aerobico intenso
75-85& della FC
massima
Camminare, correre,
andare in bicicletta
3-4
30-45 minuti
Età > 65 anni
Aerobico a bassa
intensità, resistenza
65-75% della FC
massima
Camminare,
andare in bicicletta
3-4
30 minuti
Soprappeso
Aerobico ad alto
consumo calorico
65-80% della FC
massima
Camminare
5-6
45-60 minuti
Età > 65 anni
soprappeso
Resistenza
50-75% dello sforzo
massimo effettuabile
Mirato a sviluppare
sforzi per le gambe,
braccia, spalle
2-3
10-20
Sethi PS et al: Critical Pathways Cardiol 2 (1): 20-33, 2003
ALIMENTAZIONE E SPORT.
UN BINOMIO IMPORTANTE PER LA SALUTE.
Moto e dieta: il modo migliore per restare in buona salute se per dieta si intende un’alimentazione
corretta, ricca di tutti i nutrienti e non necessariamente un regime frustrante a calorie ridotte.
I pareri sui benefici anche a livello dietetico dell’attività fisica sono unanimi: fare movimento aumenta
il dispendio di calorie, attiva il metabolismo e, come vedremo in seguito, contribuisce ad una
sensazione di benessere generale anche a livello psichico.
La prima domanda che tutti si pongono è questa: è necessario seguire un regime alimentare
particolare praticando sport? La risposta è no. Nel caso di attività comunque svolte a livello
amatoriale e non particolarmente impegnative è sufficiente seguire le buone regole di una sana
alimentazione che prevedono cereali, verdura e frutta, pochi dolci, proteine in giusta quantità.
Il discorso è naturalmente diverso per gli sportivi di professione, che devono seguire un regime
specifico in base all’attività svolta.
Fare sport fa dimagrire? Ecco la seconda fatidica domanda: la risposta è sì se facendo sport non si
aumentano il numero delle calorie introdotte normalmente. 100, 200 calorie spese per una buona
passeggiata di un’oretta, giorno dopo giorno si trasformano in chilogrammi di peso persi. Un
guadagno per la salute, quindi.
14
LO SPORT.
BENESSERE PER LA MENTE.
La ricerca medica e scientifica non è mai stata così concorde: muoversi,
praticare sport è un vero toccasana anche per lo spirito, grazie alla maggior
ossigenazione di tutti gli organi del corpo e quindi anche del cervello.
E non solo: una ricerca scientifica ha “filmato” lo sviluppo del cervello in
bambini ed adolescenti fino all’età adulta, dimostrando che l’attività fisica,
svolta fin dalla tenera età, attiva circuiti neuronali che poi saranno utilizzati nei
più svariati campi delle conoscenze umane.
Lo sport rende più intelligenti, quindi: il suggerimento è quello di praticare
sport differenti in modo da sviluppare aree cerebrali diverse, ma rende anche
più sereni, perché contribuisce a ridurre i sintomi di alcuni disturbi psicologici
come l’ansia e lo stress.
Praticare sport significa, infatti, misurarsi ogni volta con le proprie prestazioni
e con quelle degli altri: allenarsi con costanza, raggiungere ogni volta nuovi
obiettivi, sentirsi efficienti e determinati rappresentano una vera e propria
educazione alla disciplina, in grado di aiutare ad affrontare problemi e ostacoli
nella vita reale.
Se tutto questo avviene in modo non ossessivo, lo sport si trasforma in un
prezioso alleato per migliorare la propria idea di sé e favorire il pensiero
positivo.
INSONNIA E DEPRESSIONE?
SI CURANO CON LO SPORT!
Una ricerca del Dipartimento di Psicologia della Hofsra University di Hempstead ha dimostrato che lo
sport può essere determinante per ridurre i sintomi della depressione. L’analisi è stata effettuata su
89 studenti che hanno praticato sia discipline aerobiche che anaerobiche: se protratto nel tempo, fare
attività ha determinato una migliore stima di sé abbassando i livelli di depressione. Anche l’insonnia
può essere combattuta dedicandosi all’attività fisica: sono state studiate 40 persone di età compresa
tra i 50 e 70 anni con disturbi del sonno. Tutti sono stati sottoposti ad un programma di ginnastica
regolare per almeno 3 ore la settimana. Al termine dello studio, durato 6 mesi, è stato riscontrato un
aumento della durata del sonno e una diminuzione del tempo necessario alla fase
dell’addormentamento.
L’ATTIVITÀ SPORTIVA.
UN PROGETTO DI SALUTE
A LIVELLO SOCIALE.
Un sondaggio dell’ISTAT ha indicato che il 40% della popolazione italiana non
pratica alcuna attività sportiva: un numero impressionante di persone, oltre 23
milioni, vivono una vita sedentaria, con conseguenze gravi per la salute.
L’obesità è in costante aumento, come lo sono quindi le malattie legate a
questo problema.
Per questo il Governo Italiano ha deciso, all’interno dell’ultima legge
Finanziaria, di destinare fondi per l’attività sportiva dei giovani dai 5 ai 17 anni
con l’obiettivo di “creare un nuovo modello di welfare basato sulla prevenzione
e su stili di vita corretti” (fonte www.italia.gov.it).
Molti i provvedimenti previsti in ambito sportivo: ad esempio la possibilità per
le famiglie di detrarre nella dichiarazione dei redditi una percentuale della
somma sostenuta per l’iscrizione annuale e l’abbonamento dei propri figli ad
associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi.
La scuola continua ad essere un punto di riferimento, anche per l’educazione
all’attività motoria: è previsto un team di esperti presenti sul territorio locale a
disposizione degli istituti scolastici per fornire assistenza organizzativa ed
aiutare l’attività di insegnamento delle discipline motorie.
MA COSA ACCADE FUORI DAL NOSTRO PAESE?
In quasi tutti i paesi europei l’educazione motoria, fisica e sportiva è
obbligatoria in tutto il percorso scolastico per un monte ore annuale
decisamente superiore a quello italiano.
In più, un importante documento, l’International Council of Sport and Physical
Education dell’UNESCO pone l’accento sulla “quantità” di attività fisica
necessaria per un adeguato curriculum educativo che deve essere pari ad
almeno 1/6 del tempo scolastico totale.
Il traguardo europeo è ancora lontano, quindi: i giovani che imparano ad
inserire l’attività sportiva fin dalla più tenera età nella loro vita quotidiana
saranno adulti più propensi a fare sport, con una maggiore attenzione allo stile
di vita e al benessere generale.
Per questo è indispensabile che l’Italia dimostri una maggior sensibilità al tema
cominciando dall’ambiente scolastico. Un primo passo avanti verso un
traguardo sociale di salute.
15
16
INFORMARSI, APPROFONDIRE, LEGGERE…
La letteratura scientifica che ha dimostrato I benefici della pratica sportive in cao di molte patologie è
ampissima. Di seguito alcuni esempi utili per approfondire alcune delle tematiche trattate in questo
quaderno.
1] Boulé NG, Haddad E, Kenny GP, Wells GA, Sigal RJ: Effects of exercise on glycemic control and body
mass in type 2 diabetes mellitus: a meta-analysis of controlled clinical trials. JAMA 286:1218-1227, 2001
2] Stofan JR, DiPietro L, Davis D, Kohl HW 3rd, Blair SN: Physical activity patterns associated with
cardiorespiratory fitness and reduced mortality: the Aerobics Center Longitudinal Study. Am J Public
Health 88:1807-1813, 1998
3] Pate RR, Pratt M, Blair SN, Haskell WL, Macera CA, Bouchard C, Buchner D, Ettinger W, Heath GW,
King AC, et al.: Physical activity and public health: a recommendation from the Centers for Disease
Control and Prevention and the American College of Sports Medicine
4] Whelton SP, Chin A, Xin X, He J: Effect of aerobic exercise on blood pressure: a meta-analysis of
randomized, controlled trials. Ann Intern Med 136:493-503, 2002
5] Kraus WE, Houmard JA, Duscha BD, Knetzger KJ, Wharton MB, McCartney JS, Bales CW, Henes S,
Samsa GP, Otvos JD, Kulkarni KR, Slentz CA: Effects of the amount and intensity of exercise on plasma
lipoproteins. N Engl J Med 347:1483-1492, 2002
6] Stewart KJ: Exercise training and the cardiovascular consequences of type 2 diabetes and
hypertension: plausible mechanisms for improving cardiovascular health. JAMA 288:1622-1631, 2002
7] Weinsier RL, Hunter GR, Desmond RA, Byrne NM, Zuckerman PA, Darnell BE: Free-living activity energy
expenditure in women successful and unsuccessful at maintaining a normal body weight. Am J Clin Nutr
75:499-504, 2002
8] Jakicic JM, Marcus BH, Gallagher KI, Napolitano M, Lang W: Effect of exercise duration and intensity
on weight loss in overweight, sedentary women: a randomized trial. JAMA 290:1323-1330, 2003
17
LE RISPOSTE SCIENTIFICHE
ALLE DOMANDE DI TUTTI.
SONO UN GRANDE APPASSIONATO DI JOGGING, MA DA QUANDO MI
HANNO SCOPERTO UN PROBLEMA CARDIACO HO SCELTO DI SMETTERE.
NON SI SA MAI.
Naturalmente una persona alla quale è stato riscontrata una patologia
cardiaca dovrà fare particolarmente attenzione alla tipologia di attività fisica
ma molte ricerche effettuate su pazienti affetti da problemi cardiocircolatori
hanno dimostrato che il cuore è uno degli organi che meglio risente dei reali
benefici del moto.
L’esercizio fisico di tipo aerobico consente di migliorare l’irrorazione del sangue
e quindi è consigliato come vera e propria terapia riabilitativa insieme alle cure
farmacologiche. Tutto questo deve svolgersi, sempre, seguendo le indicazioni
del proprio medico o specialista di fiducia. Interrompere l’attività è quindi un
errore (che accade a molti, comunque) e può essere persino più dannoso,
soprattutto per un fisico allenato…
I BAMBINI DEVONO SOLO GIOCARE. ALLO SPORT CI PENSERANNO QUANDO
SARANNO PIÙ GRANDI!
Questa è una parziale verità: perché è vero che i piccoli devono giocare ma per
gioco si intende non quello sedentario che caratterizza le nuove generazioni
davanti a computer e videogiochi. Correre in bicicletta, giocare fuori casa,
sfidarsi a pallone è un modo “giocoso” di fare movimento. Ci sono molte
attività destinate ai bambini anche in tenerissima età, in piscina ad esempio,
oppure corsi di avviamento alla psicomotricità che possono fare solo bene a
bambini non più abituati a spendere energie e calorie come quelli di un tempo.
L’attività fisica migliora anche le capacità di apprendimento, con notevoli
risultati persino sul rendimento scolastico. È bene comunque che i bambini
seguano uno sport per passione, non certo per accontentare nonni e genitori.
Questo potrebbe risultare controproducente e allontanare i più giovani dal
mondo dello sport.
FARE ATTIVITÀ FISICA? CON TUTTA QUELLA CHE SVOLGO IN CASA PER
SEGUIRE I FIGLI, LE FACCENDE DOMESTICHE. CREDO PROPRIO DI NON
AVERNE BISOGNO!
È vero, mai come in questi ultimi decenni le donne si sono trovate ad affrontare
impegni in molteplici ambiti e quindi a stancarsi di più senza poter dedicare
tempo di qualità a se stesse. Ma pensare di sostituire una sana attività
sportiva con le faccende in casa è un errore: perché sia utile ai fini di un
miglioramento delle condizioni di salute, l’attività deve avere certe
18
caratteristiche, deve essere continuativa (senza interruzioni) di durata non
inferiore a 30 minuti e di intensità moderata. Solo così può considerarsi un vero
e proprio allenamento. Muoversi in casa è un dovere: il piacere di una
camminata nel parco o di una gita in bicicletta o di un allenamento in piscina
o in palestra oltre a scaricare la mente è l’ideale per stare sempre bene!
IN ETÀ “MATURA” È MEGLIO MUOVERSI, LO SO, MA SONO GIÀ DOLORANTE
PER GLI ACCIACCHI DI VECCHIAIA, COME POSSO PENSARE DI ISCRIVERMI AD
UNA PALESTRA COME UNA RAGAZZINA?
Innanzitutto è bene ascoltare il proprio corpo e quindi valutare i propri limiti e
le proprie possibilità. Ma è anche vero che nascondersi dietro le scuse dell’età
e degli acciacchi (se non invalidanti al 100%) non fa bene al fisico, soprattutto
di chi ha più tempo da dedicare a se stesso! Ci sono terapie fisiche in centri
specializzati dedicati a chi ha, ad esempio, problemi di osteoporosi o artrite,
malattie tipiche delle persone in età più avanzata. E soprattutto ci sono attività
che si possono svolgere in casa, come la cyclette, o in esterno, come
passeggiare o nuotare, che consentono al fisico di essere più forte e resistente.
Le palestre oggi prevedono sempre corsi (soprattutto nelle ore del mattino)
dedicati alla ginnastica dolce: un buon motivo per muoversi subito ed
affrontare la giornata con grinta ed energia!
LO SPORT METTE DI BUON UMORE? NON CI CREDO PROPRIO!
Invece è così. E questo non dipende dall’attitudine personale al pensiero
positivo e all’azione, ma da processi chimici ed enzimatici del nostro fisico. Il
nostro organismo, durante l’attività sportiva, libera endorfine (sostanze
euforizzanti che intervengono nella regolazione dell’umore), proprio come
accade quando si assumono farmaci antidepressivi.
Da qui nasce la sensazione di benessere che caratterizza chi fa movimento,
associata all’effetto anti-ansia che si produce concentrandosi sull’attività
sportiva e distogliendo la mente dalle preoccupazioni quotidiane. Perché non
provare quindi?
19
COME PUÒ L’ATTIVITÀ SPORTIVA PREVENIRE ALCUNE MALATTIE SE
COMUNQUE VIVIAMO A RITMI INCREDIBILI E IN LUOGHI MALSANI?
Lo sport è un ottimo alleato della nostra salute, soprattutto perché viviamo in
modo stressante e in città non certo accoglienti! Un motivo in più quindi, per
dedicare del tempo ad un’attività salutare che, come abbiamo visto, procura
benessere al corpo e alla mente. Dedicarsi ad uno sport o fare movimento,
consente di “staccare la spina” dai tanti impegni e frequentare luoghi più sani,
soprattutto per l’attività fisica in esterno.
Fare sport è indispensabile per prevenire malattie importanti tra le quali
l’ipertensione, il diabete non insulino dipendente, persino i tumori del colon,
del seno e della prostata oltre a dare sollievo a chi soffre di insonnia, ansia e
depressione. Basta crederci e cominciare, anche poco, ogni giorno…
GIOCO A TENNIS QUANDO SONO IN VACANZA. È GIÀ QUALCOSA, VERO?
È già qualcosa ma è troppo poco e rischia di essere persino dannoso! Svolgere
attività sportiva solo in rare occasioni durante l’anno non garantisce tutti i
benefici propri dello sport. In più, forzare un fisico non allenato con movimenti
troppo bruschi, può favorire invece strappi muscolari e danni all’apparato
osseo, fornendo così “ottime scuse” per smettere l’attività e procrastinare un
nuovo inizio. Cimentarsi in sfide estenuanti è divertente ma solo per un fisico
allenato. Un buon allenamento può cominciare scendendo due fermate prima
dai mezzi pubblici o rinunciando all’ascensore e preferendo le scale…
CORRERE UN’ORA A PASSO LENTO PER CONSUMARE 300 CALORIE. TUTTA
QUESTA FATICA PER COSÌ POCO?
Una fatica ben ripagata, invece, anche se le calorie consumate equivalgono a
due cremosi cioccolatini o ad una fettina di torta.
Fare attività sportiva è l’ideale per mantenersi in forma: in più accelera il
metabolismo consentendo al fisico di “bruciare” di più anche quando l’attività
è terminata.
Non si tratta quindi solo di conteggiare le calorie ma di comprendere che fare
sport in modo continuativo favorisce complessivamente il benessere del nostro
corpo. Può succedere persino che l’ago della bilancia aumenti perché con
l’attività è cresciuta la massa muscolare. Ma l’aspetto complessivo di un fisico
ben allenato e tonico è molto più gratificante, oltre che salutare!
LIBERTÀ DI SAPERE LIBERTÀ DI SCEGLIERE - Collana
I QUADERNI SONO SCARICABILI DAL SITO www.conad.it
LA COLLANA COMPLETA È DISPONIBILE SU www.fondazioneveronesi.it
ALIMENTAZIONE E SALUTE
Un progetto di vita o una moda del terzo millennio?
FUMO E SALUTE
Un vizio dannoso o una dipendenza patologica?
LA NOSTRA PELLE
Un accessorio estetico o un organo da preservare?
SPORT
Un piacevole hobby o una risorsa indispensabile per la salute?
HPV.
Un problema per pochi o un rischio concreto per tutti?
CELLULE STAMINALI.
La base scientifica, le future terapie. La riflessione etica al di là dello slogan
ideologico.
PREVENZIONE ONCOLOGICA.
Un obiettivo solo scientifico o un progetto di vita Individuale?
TUMORE AL SENO.
Il presente. Il futuro. Le risposte della scienza.
IDEAZIONE E TESTI Antonella Gangeri
PROGETTO GRAFICO E ART DIRECTION Eva Scaini
I contenuti pubblicati sugli opuscoli della collana “Libertà di sapere Libertà di scegliere”, dove non diversamente ed esplicitamente
indicato, sono protetti dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore, legge n. 633/1941 e successive modifiche ed
integrazioni, e non possono essere replicati su altri siti web, mailing list, newsletter, riviste cartacee e cd rom o altri supporti non
indicati, senza la preventiva autorizzazione della Fondazione Umberto Veronesi, qualsiasi sia la finalità di utilizzo. L’autorizzazione va
chiesta per iscritto via posta elettronica e si intende accettata soltanto a seguito di un esplicito assenso scritto. L’eventuale
mancanza di risposta da parte della Fondazione Umberto Veronesi non va in nessun caso interpretata come tacita autorizazione.
CONAD SOCIETÀ COOPERATVA
Via Michelino, 59 - 40127 Bologna
Tel: +39 051 508111 - Fax: +39 051 508347 - [email protected]
Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5, 20122 Milano
Tel. +39 02 76018187 - Fax +39 02 76406966
[email protected] - www.fondazioneveronesi.it