Che cos'è materia Materia è tutto ciò che occupa spazio: le gocce d'acqua e le particelle di polvere sono tipi di materia, così come le piante, gli animali, i pianeti. La materia ha una massa, che è una misura delle particelle (atomi e molecole) di cui è costituita. Tali particelle possono aggregarsi in modi diversi, realizzando strutture diverse: per questo esistono molti tipi di oggetti materiali. Tutte le forme di materia possono trovarsi però in tre soli stati: solido, liquido o gas. L’atomo Tutte le sostanze sono costituite da piccole particelle: gli atomi. Gli atomi sono così piccoli che in una capocchia di spillo ve ne sono 60 miliardi.Sono stati i greci i primi a pensare che la materia fosse composta di particelle. A loro volta, gli atomi sono costituiti da particelle ancora più piccole: i protoni, i neutroni e gli elettroni. I protoni hanno carica elettrica positiva, gli elettroni negativa e i neutroni non hanno carica. STRUTTURA DELL'ATOMO Il cuore di un atomo è formato da un nucleo che è molto piccolo rispetto all'atomo, ma ne contiene quasi tutta la massa. Le particelle che lo compongono sono i protoni e i neutroni. Il numero dei protoni del nucleo è il numero atomico di un elemento; quello di protoni e dei neutroni insieme indica, invece, il numero di massa. Gli elettroni, che sono esterni al nucleo, sono numericamente uguali ai protoni, ma hanno una massa molto piccola. Attorno al nucleo possono esserci al massimo 7 gusci con elettroni orbitanti. Ogni guscio può contenere solo un numero limitato di elettroni. Tensione e corrente elettrica La corrente elettrica è come un flusso d'acqua che passa attraverso le cose seguendo sempre il percorso di minore resistenza. La corrente è causata dal movimento, invisibile a occhio nudo, di alcune particelle dette elettroni. Cosi come l'acqua fluisce secondo la gravità dall'alto verso il basso la corrente passera nei materiali che per le loro caratteristiche permettono alla corrente di passare più facilmente. Alcuni materiali detti buoni conduttori, in cui la corrente passa facilmente sono: rame, oro, argento, stagno. Altri materiali invece che creano più resistenza al passaggio della corrente e che quindi sono chiamati isolanti sono: il legno, la gomma, la plastica, il vetro. L' unità di misura della tensione elettrica è il volt il cui simbolo è una V maiuscola Intensità elettrica La tensione ci dice invece qual'è la forza del flusso di corrente. Come l'acqua passa da A a B creando un flusso da prima più forte fino a livellarsi, così la corrente passa e la tensione è data dalla differenza di altezza tra i due livelli comunicanti. Più sarà diveso il livello di potenziale elettrico più sarà alta la tensione. L' unità di misura l'intensita elettrica è l' ampere il cui simbolo è una A maiuscola Tensione alternata La corrente domestica, quella che passa all'interno dell'impianto elettrico delle nostre abitazioni non è continua ma bensi alternata. Questo sisgnifica che cambia la sua polarità continuamente, cioè scorre prima in un senso poi nell'altro. Per l'esattezza campia polaritrà con una frequanza di 50 volte al secondo. Usando l'unità di misura della frequenza si può dire che è una corrente alternata con frequanza pari a 50 Hz ( HZ = Hertz ) e con voltaggio di 220 - 240 V. Non è cosi però in tutti i paesi del mondo, per esempio negli stati uniti la corrente domestica ha una frequanza di 60 HZ Corrente alternata e apparecchiature elettriche domestiche La corrente elettrica degli impianti domestici è di tipo alternato ma molti apparecchi elettrici di comune uso domestico funzionano a corrente continua, per questo al loro interno sono presenti dei trasformatori che abbassano la tensione e raddrizzano la corrente per ottenere una corrente continua. La corrente domestica cambia la polarità, cioè il senso in cui scorre 50 volte al secondo ( 50 Hz standard italiano ). cioè ogni 1 / 50 = 0,02 secondi. Trasformatore Il trasformatore è una macchina elettrica statica (perché non contiene parti in movimento). In particolare il trasformatore consente di variare i parametri di tensione e corrente in ingresso rispetto a quelli in uscita, pur mantenendo costante la quantità di potenza elettrica apparente. Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Circuito elettrico Un circuito elettrico è un percorso ininterrotto. L'energia viene fornita da un generatore oppure da una pila, il conduttore ha il compito di portare la corrente, mentre il carico è un dispositivo elettrico, come per esempio, una lampadina. Un circuito è in serie quando i componenti, la batteria, l'interruttore e le lampadine, formano un percorso unico: se si verifica un'interruzione le lampade si spengono. Un circuito, invece, è in parallelo quando si divide in rami, se avviene un'interruzione in un ramo del circuito la lampada di quel ramo si spegnerà ma la corrente continuerà a fluire nell'altro ramo, mantenendo accesa la lampadina. Conduttori e isolanti Un conduttore è una sostanza in cui una carica può scorrere facilmente. I metalli, oro, argento e rame in particolare, sono buoni conduttori perché i loro atomi hanno elettroni liberi di muoversi, che trasferiscono facilmente l'energia. I fili che portano la corrente sono di materiale conduttore, in genere rame, e sono avvolti in materiali isolanti. Un isolante è una sostanza in cui una carica elettrica non scorre facilmente. La plastica e la gomma sono buoni isolanti perché gli elettroni nei loro atomi hanno poca libertà, perciò non si trasferiscono con facilità da un atomo all'altro. Alcuni di questi materiali sono impiegati per isolare i fili conduttori o le macchine elettriche. Tralicci elettrici Gli elettrodotti trasportano corrente trifase, per questo hanno tre cavi. Il quarto cavo posto in sommità dei tralicci su cui spesso di vedono dei palloni segnalatori per i velivoli in realtà è un parafulmine orizzontale posto a protezione dei cavi conduttori sottostanti. Generatore di tensione Il generatore di tensione è un sipositivo in grado di creare una differenza di potenziale tra il polo positivo e quello negativo. La tensione generata può essere di due tipi i cui simboli potete vedere qui sotto: Corrente alternata Corrente continua La corrente continua è per esempio quella generata da una batteria per qui si può individuare il polo "positivo" cioè quello con il maggiore potenziale. La corrente altrernata (quella delle nostre case a 220-230 volt) invece inverte in continuazione la sua polarità non ha quindi senso contrassegnare il polo positivo. Resistenza elettrica da cosa dipende la resistenza elettrica e come si misura? Per visualizzare il concetto di resistenza elettrica rifacciamoci ancora una volta all' idraulica. Prendiamo due vasi conteneti acqua a diverso livello e comunicanti tramite una sezione. Il flusso dell'acqua di passaggio, la sua velocità dipende dalla dimensione della sezione. Nel caso A la sezione di collegamente è maggiore e permette quindi un maggior passaggio di acqua e crea minore resistenza. Similmente nel circuito elettrico con differenza di potenziale (la differenza di livello nei due vasi) la sezione ci collegamento creerà maggiore o minore resistenza in base alle sue caratteristiche. La legge di Ohm Relazione tra corrente tensione e resistenza elettrica Tra le grandezze della resistenza (R) della corrente (I) e della tensione (V) esiste un semplice rapporto Resistenza (R) x Corrente (I) = Tensione(V) Conoscendo due di queste grandezze potremo semplicemente ricavarne la terza. I = V / R oppure inversamente R = V / I Inoltre la potenza elettrica (P) è calcolabile come: P = V x I oppure anche P = R x I x I ovvero l'espressione: P=RxI² Cioè la resistenza è direttamente proporzionale alla potenza e al quadrato della corrente Indicazione di grandezza e unità di misura La resistenza è indicata con la lettera R e la sua unità di misura è l' ohm il cui simbolo è la lettera greca omèga Ω Grandezza Resistenza Unità di misura R ohm Ω La potenza elettrica essere "in fase" e potenza elettrica Per spiegare cosa significa essere "in fase" ricorreremo all'esempio della slitta trainata da due cani. Se i cani tirano entrambi nella stessa direzione la slitta andrà veloce, se invece un cane tirerà in una direzione diversa dal suo compagno rallenterà. Maggiore è la differenza di direzione e minore sara la velocità della slitta Allo stesso modo se corrente e tensione sono "in fase", cioè tirano nella stessa direzione la potensa utile sara maggiore. Per calcolare la potenza utile la formula infatti è: Potenza (watt) = Tensione (volt) x Corrente (ampere) Ma se non sono in fase la potenza utile dipende anche dall'ampiezza dell'angolo che viene a crearsi: Potenza (watt) = Tensione (volt) x Corrente (ampere) x Angolo di sfasamento Coulomb (simbolo C) è l'unità di misura della carica elettrica ed è definita in termini di ampere: 1 coulomb è la quantità di carica elettrica trasportata in 1 secondo dal flusso di corrente di 1 ampere 1 coulomb è all'incirca 6,24 × 1018 volte la carica di un elettrone Effetto Joule Quando all'interno di un circuito elettrico si crea una resistenza al passaggio della corrente si ha come conseguenza un aumento della sua temperatura. Questa proprietà è sfruttata per creare delle resistenze utilizzate in varie apparecchiature elettriche per riscaldare. Un esempio di queste applicazione sono ferri da stiro, forni, termoventilatori, phon, ecc.. Seconda Legge di Ohm: Resistività La resistenza R di un conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale alla sua sezione. l indica la lunghezza del conduttore in m R indica la resistenza del filo di metallo e si misura in Ohm (Ω) ρ indica la resistività del metallo e si misura in Ω •mm2/m S indica la sezione trasversale del filo e si misura in mm2 l R=ρ— S Resistività elettrica dei materiali La resistività di un conduttore è la resistenza che un suo campione di lunghezza e sezione unitarie offre al passaggio della corrente. L’inverso della resistività si chiama conducibilità. Tabella: Resistività elettrica a temperatura ambiente (20 °C) Attenzione: come la resistenza anche la resistività dipende dalla temperatura. Materiale Argento rame Oro Alluminio Tungsteno Platino Ferro Acciaio Piombo Mercurio Costantana (lega 80% Cu, 40% Ni) Carbonio Germanio Silicio Ambra Vetro Mica Zolfo Legno secco 0.016 0.017 0.024 0.028 0.055 0.10 0.13 0.18 0.22 0.94 0.49 35 60 × 102 2.3 × 109 5 × 1020 1016 ÷ 1020 1017 ÷ 1021 1021 1014 ÷ 1017 Impianto elettrico monofase e trifase Monofase L'alimentazione monofase è quella delle nostre case, dove la distribuzione elettrica è realizzata con due fili, uno detto fase e l'altro detto neutro, più il cavo di sicurezza della messa a terra. In questo caso la differenza di potenziale è di 220-230 Volt e i cavi si contraddistinguono con le lettere F - N + il cavo di terra T. Trifafase Impianto elettrico monofase e trifase Il sistema trifase invece è applicato in campo industriale o comunque per impianti con macchinari di maggiore potenza. L'impianto è basato su tre cavi con tensione monofase sfasate di 120 gradi. La corrente è creata da generatori trifase costituiti da tre generatori di corrente alternata che poroducono ognuno una tensione di 220-230 Volt. L'impianto è cosi basato du tre cavi contrassegnati delle lettere R - S - T + il cavo di terra T. La tensione del sistema trifase è invece di 380-400 Volt. Cavo neutro e cavo della fase come identificarli con il cercafase L'impianto elettrico delle nostre abitazioni è monofase, cioè è realizzando utilizzando due cavi elettrici più il cavo di messaterra Per individuare il cavo della fase e il cavo del neutro dobbiamo aprire una scatola delle prese in modo da poter toccare con lo strumento cercafase i cavi elettrici Quello fissato al centro della presa (spesso di colore giallo striato di verde) è il cavo della messaterra e se testato con il cercafase non deve mai far accendere la lampadina del cercafase, se questo accadesse significherebbe che c'è stato qualche errore nella realizzazione dell'impinato e sarà necessario porvi rimedio iln prima possibile. Uno degli altri due cavi invece dovrà far accendere il cercafase (cavo della fase) mentre l'altro no (cavo del neutro). Cortocircuito quando si ha un cortocircuito Tecnicamente si ha un cortocircuito quando il cavo della fase e il cavo del neutro vengono in contatto. Per evitare lesioni in ogni caso sarà necessario evitare di: toccare fonti elettriche o apparecchi elettrici con le mani bagnate E' importante ricordare che la corrente segue sempre il percorso di minor resistenza, e che quindi con mani e piedi bagnati la resistenza del corpo umano si abbassa molto. Se una forte corrente attravesa il corpo può preovocare seri danni, come ustioni blocco cardiaco e polmonare e quindi morte per asfissia. Danni collaterali Il pericolo nei casi di cortocircuito può derivare dal fatto che in presenza del corto si ha un aumento esponeziale improvviso della corrente che può fare aumentare la temperatura dei cavi fino a 1000 gradi. Il sovraccarico attenti all'effetto Joule Si ha un sovraccarico di corrente quando in una determinata parte dell'impianto passa più corrente di quella prevista per il normale funzionamento Questo fatto può avere conseguenze negativa in quanto il conduttore può riscaldarsi fino a fondere o a provocare incendi e cortocircuiti. Effetto Joule L'effetto Joule(o "Effetto termico") è quel fenomeno per cui un conduttore attraversato da una corrente elettrica dissipa energia sotto forma di calore in funzione dell'intensità della corrente elettrica che lo attraversa. Attrezzatura elettricista Strumenti indispensabili per piccole riparazioni Cacciaviti I cacciaviti da elettricista a differenza dei comuni cacciaviti sono isolati dalla corrente. Non solo il manico è in plastica ma anche lo stelo di metallo e ricoperto di plastica e rimane scoperta solo la punta disponibile nei diversi formati (stella, taglio, ecc..) Pinze spelafili queste speciali pinze permettono di togliere la guaina al cavo elettrico senza incidere il rame sottostante. Ne esistono di tipo più semplice oppure a scatto automatiche. Forbici Le forbici da elettricista hanno di norma le lame più corte e molto robuste, una speciale tacca per aiutare a spelare i fili e un manico in materiale plastico isolante. Attrezzatura elettricista Morsetti capicorda e mammut Per giuntare o collegare i fili vengono usati questi morsetti di diverso formato. E' sempre sconsignato giuntare i fili avvolgendoli solo con del nastro isolante perchè non garantisce la necessaria tenuta meccanica. Multimetro, tester Questo strumento da la possibilità di effettuare diverse misurazioni della corrente (Volt, Ampere, Ohm). E' costituito da una unita con due cavi con dei puntali metallici da mettere in contatto con i cavi sotto tensione. Per effettuare le misurazioni è necessario lavorare con una parte dei cavi scoperti e sotto tensione, per questo dovrete usare una particolare cautela nell'uso di questo strumento. Nastro isolante Questo speciale nastro realizzato in materiale plastico permette di isolare i cavi scoperti per evitare contatti. Materiale elettrico di consumo Molla sonda passacavi Questa speciale molla ha un puntale di ferro a molla che fa da guida e permette di trascinare i cavi all'interno dei tubi corrugati incassati nelle pareti. Cavi Uo/U Cavo unipolare PVC 450/750 V bipol. Cavo multipolare PVC tripol. quadr. Sezione (mm²) Num. 1,5 2,5 4 6 10 1 16 16 16 16 16 2 16 20 20 25 32 3 16 20 25 32 32 4 20 20 25 32 32 5 20 25 25 32 40 6 20 25 32 32 40 7 20 25 32 32 40 8 25 32 32 40 50 9 25 32 32 50 50 1 20 25 25 32 40 2 32 40 50 50 63 3 40 50 50 63 - 1 20 25 25 32 40 2 40 40 50 63 63 3 40 50 50 63 - 1 25 25 32 32 50 2 40 50 50 63 - 3 50 50 63 - - Materiali da incasso Scatola derivazione Le scatole di derivazione sono disponibili nella tipologia da incasso e nella tipologia da parete. E' importante valutare la dimensione della scatola in base al numero di fili che essa dovrà contenere, per la praticità del lavoro. Scatola portafrutti Piastra Portafrutti Su di essa si incastrano i frutti (prese, interruttori, deviatori, ecc) e si monta sulla scatola portafrutti. Serve anche da sostenio per le placche Placche Hanno per lo più una funzione estetica. Sono disponibili in diverse finiture e colori per adattarsi all'arredamento. Materiali per Impianti Tubi flessibili in polivinile per sottoraccia I tubi flessibili servono per far passare i cavi negli impianti incassati nelle pareti (sottotraccia). Tubo PVC corrifilo Il tubo rigido è utilizzato per realizzare impinati a parete. Può essere semplicemente tagliato o modellato a cado con il phon oppure a freddo con la molla piegatubi. Disponibile in diversi diametri in base ai cavi da inserire. Curva rigida per tubo Disponibile nei diversi diametri, la curva e i giunti per tubi rigidi velocizzano le operazioni di montaggio. Manicotto rigido Questi manicotti hanno la funzione di giuntare sezioni di tubo. Ne esistono modelli specifici per tubi flessibili. Fissatubo Presa elettrica Le prese dei nostri impianti elettrici domestici possono essere di tipologie diverse: Presa 10 Ampere è sconsigliabile adoperare gli adattatori per spine da 16A su queste prese perchè si potrebbe creare un sovraccarico all'impianto Presa 16 Ampere, tenete presente che se sostituite una presa 10A con una 16A anche l'impianto andrà adeguato ai maggiori consumi utilizzando cavi di sezione maggiore (sezione minima 2,5mm²) Presa bipasso, accoglie sia spine a 10 che 16 Ampre Presa schuko, per le spine tedesche presenti su un sempre maggiore numero di elettrodomestici Spine elettriche Le spine servono a collegare le apparecchiature elettriche all'impianto attraverso le prese Italiana denti grossi a 16A denti piccoli 10A Per normali apparecchi Piatta da 16A o 10A Tedesca Per apparecchi di grossa potenza Spina schuko Adatta in situazioni di poco spazio Dal corpo molto robusto è adatta anche per gli apparecchi di elevata potenza LUCI E LAMPADE Colore della luce confort visivo e corretto illuminamento Ogni volta che accendiamo una luce elettrica creiamo una fonte luminosa che essendo diversa da quella solare ha caratteristiche diverse. Oltre alla intensità della luce della fonte luminosa, che dipende dalla potenza e dalla tipologia della lampadina, dobbiamo tenere presente un'altro fattore. A seconda del tipo di lampadina otterremo una resa cromatica diversa. Ogni colore deriva dalla riflessione della luce che colpisce la superficie dell'oggetto. Se la luce che lo colpisce ha uno spettro luminoso diverso si otterranno diversi colori. Quindi oltre all'uso che dobbiamo fare della luce, per quale operazione ci è necessaria dobbiamo considerare quale coerenza nella resa del colore abbiamo bisogno Lampade Le lampade alogene hanno un ottima resa cromatica, le fluorescenti hanno un alta efficienza luminosa ma hanno una bassa resa cromatica, le lampade ad incandescenza creano una luce giallognola • • • • Il Flusso è la quantità di luce emessa e viene misurata in lumen L'illuminamento è il flusso luminoso per metro quadro e si misura in lux (lumen per m²) L'efficenza luminosa è il rapporto tra il consumo di energia e la luce emessa (lumen per W) Temperatura del colore si misura in gradi Kelvin e fa riferimento al tipo di luce emesso da un corpo caldo Consumi elettrodomestici Il risparmio energetico è molto importante. Sia per le proprie finanze sia per la salvaguardia dell'ambiente e ogniuno è chiamato a fare la sua parte. Elettrodomestico Impiego kW/h Lavastoviglie un lavaggio 2 Televisore un giorno 4 Lavatrice un lavaggio 2,5 Asciugabiancheria un carico 2,5 Ferro da stiro quattro ore 3 Stufa un' ora 2 Termoconvettore un' ora 2 Frigorifero una settimana 7 Congelatore una settimana 9 Aspirapolvere cinque ore 2 Lampadina incandescenza 100W dieci ore 1 Lampada florescente 40W venti ore 0,8 Asciugacapelli due ore 2 Classi consumo energetico Per stabilire l'efficienza di un'apparecchiatura vengono eseguiti dei test di laboratorio. A seconda del tipo di apparecchiatura vengono stabilite delle classi di consumo. Per esempio un frigorifero in classe A consuma meno di 300kW/n all'anno ma una lavatrice in classe A consuma meno di 247 kW/h all' anno. Quindi le classi non sono omogenee ma dipendono dal tipo di apparecchio. Per fare un'esempio vediamo quali sono i consumi e le relative classi energetiche legate a frigoriferi e congelatori. Si tenga presente che le classi A+ e A++ sono state introdotte successivamente solo dal luglio 2004 (valori espressi in kW/h annui). A++ A+ A B C D E F G <188 188 - 263 263 - 344 344 - 468 344 - 468 344 - 468 344 - 468 344 - 468 344 - 468 Lampada al neon: starter e reattore Per far accendere correttamente una lampada al neon sono necessari due apparecchi specifici. Questi sono lo starter e il reattore: Lo starter funge da interruttore temporizzato, è costituito da due elettrodi contenuti in un'ampolla di vetro contenete gas inerte. L'ampolla è a sua volta contenuta in un tubo di metallo. Al momento dell'accensione lo starter fa passare corrente per 1-2 secondi poi apre il circuito. Questa temporizzazione è necessaria per far diventare incandescenti i filamenti di innesco della scarica nel gas contenuti nella lampada. Il reattore invece regola l'intensità della corrente alla lampada, ne permette l'accensione e successivamente ne consente l'alimentazione. Schema di collegamento Neon Realizzare impianto elettrico Per realizzare correttamente un impianto elettrico è necessaria la conoscenza delle parti che lo compongono ma anche una certa esperienza. Per un buon lavoro dovremo seguire alcuni passaggi: Realizzare un progetto dell'impianto da parte di un progettista o tecnico abilitato con la divisione delle linee che partono dal quadro Realizzazione dei passaggi dei cavi (tubi corrugati, tracce, scatole derivazioni e portafrutti) Passaggio dei cavi e installazione di tutte le componenti necessarie Chiusura delle tracce e intonacatura delle pareti In alternativa possiamo realizzare un'impianto esterno, cioè facendo passare i cavi nelle canaline e nelle scatole esterne che vanno fissate al muro. Quadro elettrico IMPIANTO ELETTRICO Il contatore può essere installato in un'apposita stanza all'interno del condominio oppure direttamete all'interno delle abitazioni. Subito dopo il contatore si trova il quadro elettrico, questo a la funzione di ospitare una serie di componenti che servono a dividere e proteggeere l'impianto elettrico. Può essere incassato oppure esterno in ogni caso è realizzato in plastica autoestinguente ed è provvisto di un’apposita barra di metallo su cui si agganciano i componenti. L'impianto elettrico delle abitazioni può essere diviso su più linee, avremo cioè all'interno del quadro degli interruttori che comandano parti specifiche dell'impianto. Questa pratica ha grande utilità nel caso di guasti perche permette di escludere alcune parti senza compromettere la funzionalità dell'intero impianto. Il quadro elettrico deve essere necessartiamente provvisto di interruttori differenziali e magnetotermici per garantire la sicurezza dell'impianto. Interruttore magnetotermico protezione da sovraccaricho e cortocircuito L'interruttore differenziale è un disposititvo composto da due sistemi di controllo del circuito elettrico. Entrambi permettono di "sganciare" cioè togliere corrente all'impianto. Uno è istantaneo e sensibile agli sbalzi di corrente tipici dei cortocircuiti. Il secondo invece legge gli aumenti di corrente, grazie all'effetto Joule (i cavi entro cui passa corrente tendono a scaldarsi), e previene quindi i sovraccarichi. Sia l'interruttore differenziale che quello magnetotermico sono di norma posizionati all'interno del quadro elettrico. Interruttore differenziale salvavita apre il circuito in caso di dispersione L'interruttore salvavita differenziale permette di interrompere il circuito elettrico in caso di contatti accidentali. Se vi è una dispersione di corrente infatti, questo dispositivo, apre il circuito interrompendo così il passaggio di corrente. Il fatto che vi sia una dispersione significa che qualcosa fa contatto, perchè la corrente esce dal circuito. Circuiti elettrici Sicuramente è questo il circuito elettrico più semplice, composto da un interruttore e dalla lampada che ci permette di comandare una o più luci da un solo punto. Nel gergo elettrico tale circuito è detto interrotta. Il circuito è composto da due deviatori che ci permettono di comandare una o più luci da due punti. Nel gergo elettrico tale circuito è detto deviata. ACCENSIONE DI UNA o più LAMPADE DA PUNTI DIVERSI (con invertitori) Il circuito è composto da due deviatori e da due invertitore che ci permette di comandare una o più luci da più punti. Nel gergo elettrico tale circuito è detto invertita. L'IMPIANTO DI MESSA TERRA L'impianto è formato da una serie di cavi elettrici (di colore gialloverde) collegati in ogni presa dell'impianto che convegono in un dispersore. Il dispersore non è altro che un palo metallico inserito in profondità nel terreno. Ogni elettrodomestico deve essere predisposto per collegarsi all'impianto elettrico. Alfabeto greco minuscola maiuscola α A β B γ Γ δ ∆ ,ε E ζ Z η N θ, ϑ Θ ι I κ K λ Λ µ M ν V ξ Ξ φ, ϕ Φ o O π, Π ρ, P σ, ς Σ τ T υ U χ X ψ Ψ ω Ω nome suono corrispondente alfa a beta b gamma g delta d epsilon ˘e (e breve) zeta z eta ¯e (e lunga) theta th inglese iota i cappa k lambda l mi m ni n xi x fi f omicron ˘o (o breve) pi (pi greco) p ro r sigma s tau t chi psi omega ch tedesco ps ¯o (o lunga) Circuiti con relè l relè è un dispositivo elettrico comandato dalle variazioni di corrente per influenzare le condizioni di un altro circuito. In sostanza, il relè è un interruttore che non viene azionato a mano, ma da un elettromagnete. Immagine che schematizza il funzionamento di un relè. Legenda: 1. Bobina 2. Ancora 3. Contatto mobile Circuito con relè Alla pressione del pulsante, si ha la temporanea chiusura del circuito di comando, con la conseguente eccitazione del relè passo-passo che commuta il suo contatto, chiudendo il circuito luce, (circuito di potenza). Al successivo azionamento del pulsante, s'innesca lo stesso meccanismo che porta all'apertura del contatto del relè e al conseguente spegnimento della lampada. Interruttore crepuscolare Un interruttore crepuscolare è un componente elettronico che permette l'attivazione automatica di un circuito di illuminazione al calare della luce naturale di un ambiente. Tra i molteplici utilizzi, il più comune è quello di permettere l'illuminazione automatica di strade, scale, giardini, cortili al calare della radiazione solare durante, appunto, il crepuscolo Tramite una fotoresistenza che rileva la quantità di luce che illumina un ambiente, il circuito elettrico provvederà a chiudersi o ad aprirsi, fornendo tensione al sistema di illuminazione. Generalmente viene infatti sfruttata l'illuminazione solare che colpisce direttamente la fotoresistenza, ottenendo l'effetto di una lampadina che si accende in automatico al crepuscolo per poi spegnersi, sempre in automatico, alle prime luci dell'alba. Schema di Collegamento Relè Crepuscolare Modulare Un relè (o interruttore) crepuscolare è un componente che chiude un contatto (morsetti 11,12,14) quando il livello di illuminamento misurato scende al di sotto di una certa soglia. Un interruttore orario per poter funzionare necessita di alimentazione elettrica (morsetti A1,A2). Il livello di illuminamento è misurato mediante una sonda dotata di un elemento fotosensibile (morsetti B1 e B2). Generalmente sul fronte degli interruttori crepuscolari è presente un dispositivo che permette di alzare o abbassare la soglia di illuminamento per cui viene chiuso il contatto del relè ed un dispositivo ottico che indica lo stato del contatto. Schema di Collegamento Temporizzatore Luce Scale Modulare Un temporizzatore luci scale è un particolare relè con ritardo passante all'eccitazione utilizzato per il comando di spegnimento automatico delle luci di zone di passaggio. In pratica alla pressione di un pulsante vengono accesi istantaneamente gli apparecchi illuminanti. Trascorso il lasso di tempo impostato questi vengono disalimentati e pertanto spenti. Circuiti in serie e parallelo Si parla di collegamento in serie quando due o più componenti sono collegati in modo da formare un percorso unico per la corrente elettrica che li attraversa; nel caso di componenti elettrici a due terminali (detti bipoli) il collegamento in serie prevede che l'estremità di ciascuno di essi sia collegata solo con l'estremità di un altro.Il primo e l'ultimo componente hanno una estremità libera, e a queste si applica la tensione elettrica, in pratica cioè si infilano le due estremità libere del conduttore (filo) in una presa elettrica o vi si applica una batteria o qualsiasi altro generatore di corrente, che grazie alla propria tensione genera una corrente Resistori in serie Si parla di collegamento in parallelo quando i componenti sono collegati ad una coppia di conduttori in modo che la tensione elettrica sia applicata a tutti quanti allo stesso modo. Riprendendo l'esempio delle persone, queste sono disposte fra due corde distese e parallele, ed ogni persona stringe ciascuna corda con una mano in modo che ognuno tenga con la mano destra la stessa corda che tutti gli altri tengono con la mano destra, e lo stesso per la mano sinistra. Inoltre gli utilizzatori sono paralleli l'uno all'altro e svolgono funzione indipendente: se uno non funziona gli altri funzionano. La resistenza totale di n resistori in parallelo è data dalla relazione: Resistori in parallelo La formula sopra citata si semplifica nel caso di due soli resistori. In questo caso si avrà: