II GUERRA MONDIALE
Nel 1939, quella che era l’asse Roma – Berlino si trasforma nel “Patto d’acciaio”, allenaza tra Italia
e Germania che prevede il mutuo intervento in caso di guerra anche aggressiva (Hitler dice a
Mussolini che vuole far scoppiare una guerra per allargare lo spazio vitale della Germania, ma non
nell’immediato, quindi Mussolini accetta anche se l’Italia era al momento impreparata alla guerra
anche per via delle spese sostenute necessarie al progetto dell’esposizione universale E42 (la
costruzione dell’EUR che avrebbe fornito l’accesso al mare a Roma), ma riuscì solo il palazzo della
civiltà del lavoro e il colosseo quadrato).
(nell’esposizione universale gli stati espongono le loro innovazioni nel campo della scienza e della
tecnica, es. la Francia la torre Eiffel).
Nel marzo del 1939 Hitler rivendica i sudeti (religione della Cecoslovacchia abitata da popolazioni
di lingua tedesca), ne nasce un dibattito internazionale, ossia la conferenza di Monaco, in cui prevale
l’idea del primo ministro inglese Chamberlain che parla di una politica di accomodamento
(“appeasement”), emerge così l’idea di concedere alla Germania i sudeti sperando che basti a Hitler
e che non scateni una guerra. Gli storici dicono che la conferenza di Monaco fu un fallimento, in
quanto non fermò l’espansionismo Hitleriano.
L’obiettivo di Hitler era la Polonia (dove c’era la questione del corridoio di Danzica, dato con la
pace di Versailles per far avere lo sbocco sul mare alla Polonia). Anche la Russia voleva espandersi
verso la Polonia, quindi Hitler decide di scrivere, il 23 agosto 1939, il patto Ribbentrop – Molotov ,
i ministri degli esteri di Germania e Russia. Era un patto di non belligeranza per 10 anni
(Germania e Russi anon si sarebbero fatte la guerra tra di loro), e prevedeva la spartizione segreta
della Polonia. Ma la Polonia che aveva capito ciò che stava succedendo, sottoscrive un patto con
Francia e Inghilterra che li vincola ad intervenire a difesa della Polonia nel caso fosse stata
aggredita.
Ma il 1 settembre 1939 Hitler invade la Polonia scatenando così la reazione da parte della Russia,
per aver violato il patto, e della Francia e Inghilterra. Nascono gli schieramenti contrapposti, da una
parte gli alleati Francia – Inghilterra – Russia e dall’altra la Germania (poi Italia e Giappone).
Nel 1939 si scatena l’offensiva tedesca in Europa, cioè l’occupazione di tutta l’Europa orientale:
Polonia, Ungheria e Romania ( o regione della Boemia – Moravia).
Occupata l’Europa orientale, Hitler dirige le forze verso l’Europa occidentale (Francia).
L’offensiva comincia il 10 maggio 1940 e produce l’occupazione, a maggio, di Olanda, Belgio e
Lussemburgo. Il 10 giugno 1940, visti i successi di Hitler, Mussolini decide di entrare in guerra,
dichiarando guerra a Francia e Inghilterra.
Il 14 giugno 1940 l’esercito tedesco entra a Parigi, la Francia si arrende e firma un armistizio,
firmato dal maresciallo Petain. Dopo l’armistizio la Francia viene divisa in 2 parti: la parte centro
settentrionale diventa tedesca, mentre nel sud si instaura un regime collaborazionista a Vichy,
nuova capitale, guidato da Petain e Laval (c’è una parvenza di libertà ma in realtà lo stato collabora
con i tedeschi).
Nasce allora la guerra partigiana in Francia, con l’obiettivo di lotta contro l’occupazione tedesca
in Francia, questa lotta è guidata da Charles De Gaulle, scappato in Inghilterra, a Londra, da dove
guida la lotta partigiana con i proclami di radio Londra (frasi in codice che davano informazioni per
la rivolta).
Il 10 giugno 1940 Mussolini dichiara guerra a Francia e Inghilterra, ma entrerà in guerra solo il
28 ottobre 1940 attaccando la Grecia con il motto “ Spezzeremo le reni alla Grecia”, ma si trova
subito in difficoltà.
Contemporaneamente, tra il luglio e il settembre del 1940 si verifica l’offensiva aerea
sull’Inghilterra da parte di Hitler, chiamata “La battaglia d’Inghilterra” dove si scontrano le due
aviazioni, l’inglese RAF (Royal Air Force) e la tedesca Luftwaffe. Le città di Londra e soprattutto
Coventry verranno duramente colpite (Coventry fu talmente distrutta che coniarono il termine
“Coventrizzazione” per dire radere al suolo). Alla fine vince l’aviazione inglese raf, grazie
all’utilizzo dei radar, così Hitler rinuncia per il momento all’invasione dell’Inghilterra. Sempre nel
luglio del 1940 Hitler lancia il piano “Barbarossa”, piano di invasione della Russia. In questo
piano Hitler utilizza 3 milioni di soldati! I Russi utilizzano la tecnica di resistenza chiamata
“Terra bruciata” rendendo difficile la penetrazione nella Russia (quando arrivavano i tedeschi, i
russi indietreggiano ma prima radono tutto al suolo per non far trovare nessun sostentamento). Nel
marzo del 1941 la Germania, per andare in aiuto di Mussolini in Grecia, occupa la Bulgaria, la
Jugoslavia, Creta e infine tutta la Grecia.
Gli Usa lanciano all’inizio del 1941 un piano chiamato “Affitti e Prestiti”, prestiti illimitati
economici a Inghilterra e Russia, e nel 14 agosto del 1941 viene firmata la Carta Atlantica,
un’alleanza tra Gran Bretagna e Usa (gli Usa avrebbero aiutato militarmente l’Inghilterra).
Il Giappone entra in guerra dalla parte della Germania, con l’obiettivo della conquista della
Russia e della Cina, vuole il dominio dell’Oceano Pacifico.
Il 7 dicembre 1941 c’è l’attacco del Giappone a Pearl Harbor (nelle Hawaii), dove c’era la base
americana. Così gli Usa entrano in guerra a fianco degli Inglesi.
Il 20 gennaio 1942 c’è la Conferenza di Wannsee (in Germania), durante questa conferenza Hitler
lancia il progetto della “Soluzione Finale”: tutti gli ebrei europei devono essere avviati nei campi di
concentramento dell’est europeo. Hitler dice che le razze nocive sono Ebrei e Zingari, e le razze
inferiori, che sono i Polacchi, Russi e Slavi, devono essere avviati nei campi di lavoro e utilizzati
come mano d’opera, come i Comunisti, Socialisti e Cattolici.
Il 1942 è l’anno della svolta, tra gennaio e giugno si combatte soprattutto in Nord Africa, dove si
scontrano Inghilterra e Stati Uniti contro Italia e Germania, l’obiettivo è il controllo del canale
di Suez (per i traffici verso l’Oceano indiano). Il 23 ottobre 1942 c’è la battaglia di El Alamein,
vince il generale inglese Montgomery e gli Anglo-Americani conquistano tutto il Nord Africa.
Riprende nella primavera del 1942 l’offensiva tedesca in Russia anche con l’aiuto dell’armata
italiana, ma tedeschi e italiani vengono fermati a Stalingrado, e ci sarà il contrattacco russo
chiamato “L’Offensiva del Don” (fiume), e 230.000 soldati italiani vengono sterminati o fatti
prigionieri (questa vittoria sarà molto importante soprattutto per il morale dell’esercito russo, si vede
la possibilità di vittoria).
Il 10 luglio del 1943 gli Anglo-Americani sbarcano in Sicilia.
Il Gran Consiglio del Fascismo costringe Mussolini a dimettersi, viene arrestato e messo in
prigione sul Gran Sasso.
Il nuovo capo del governo è il Generale Badoglio, che il 25 luglio del 1943 abolisce tutte le
istituzioni fasciste.
L’8 settembre del 1943 l’Italia firma l’Armistizio di Cassibile (Sicilia) con gli Anglo-Americani.
Succede il caos, l’esercito italiano precipita nella confusione (prima combatteva contro Usa e
Inghilterra, dal giorno dopo il nemico diventano i Tedeschi). Il Re e Badoglio lasciano Roma che
viene dichiarata “Città Aperta” (non attaccabile) e scappano a Brindisi.
Ci sarà il massacro di Cefalonia, dove il generale italiano cercherà di resistere ai tedeschi ma alla
fine 10.000 italiani muoiono
Sempre nel 1943 Mussolini viene liberato dalla prigione del Gran Sasso e si riavvicina ai tedeschi.
Il 23 settembre 1943 Mussolini proclama la repubblica di Salò (sul lago di Garda) (l’ultimo
avamposto del fascismo, protetto dai tedeschi). Nel novembre del 1943 si svolge la conferenza di
Teheran (Iran) alla quale partecipano Roosvelt, Stalin e Churchill (i presidenti di Usa, Urss e GB),
con l’obiettivo comune di battere Hitler. Si decide così l’apertura del fronte francese per
stringere Hitler in una morsa (riconquistare la Francia per poter attaccare Hitler da 3 fronti: Russia,
Italia e Francia).
All’inizio del 1944 l’Urss avanza (cacciando i tedeschi) fino a conquistare la Polonia. Il 24 marzo
del 1944 ci sarà la strage delle Fosse Ardeatine, i tedeschi stanno occupando Roma e attuano una
rappresaglia contro la popolazione che farà 335 morti (come vendetta per la bomba che i partigiani
hanno fatto esplodere contro un battaglione tedesco in Via Rasella). Nel giugno 1944 gli angloamericani sbarcano ad Anzio e conquistano Roma. Il 6 giugno 1944 ci sarà lo sbarco in
Normandia o (D-Day) (riconquista di Francia e Belgio da parte degli Usa e Inghilterra). Nel
settembre 1944 l’avanzata degli anglo-americani in Italia (dalla Sicilia), viene fermata sulla
Linea Gotica (linea immaginaria all’altezza di Livorno-Rimini).
Nell’ottobre 1944 Francia e Belgio vengono liberati, la Jugoslavia e la Grecia si liberano grazie
alla guerra partigiana (si liberano da sole dai tedeschi). Anche nel nord Italia si svolge la guerra
dei partigiani contro i tedeschi, questa guerra è gestita dal CNL, comitato di liberazione nazionale.
Il 1945 si apre con la conferenza di Yalta (Crimea, Urss), presieduta da Roosvelt, Stalin e
Churchill. Parte così la corsa verso Berlino (una “gara” a chi conquista prima Berlino tra Russia e
suoi alleati), inoltre viene decisa la Costituzione dell’ONU e decise le zone di influenza: UsaEuropa occidentale e Urss-Europa orientale. Nel 19 Aprile 1945 i russi arrivano per primi a
Berlino, Hitler si suicida e l’8 maggio 1945 la Germania si arrende senza condizioni.
Per l’Italia la guerra finisce il 25 aprile 1945, i partigiani occupano le maggiori città del nord Italia.
Mussolini che tenta di scappare viene catturato e fucilato (il corpo sarà esposto in Piazza Loreto a
Milano). Rimane in guerra solo il Giappone che combatte contro Russia e Usa. Per evitare che
arrivino prima i russi anche in Giappone, gli Usa sganciano la bomba atomica su Hiroshima, che
provoca 90.000 morti. Il 9 agosto 1945 sganciano la seconda bomba su Nagasaki.
Il 2 settembre 1945 il Giappone si arrende e termina ufficialmente la guerra.
In totale la II Guerra Mondiale è costata 50 milioni di morti tra soldati e civili. Con la fine della
guerra finisce l’alleanza tra capitalismo e comunismo (Usa-Russia)