ISTITUTO COMPRENSIVO di ISOLA DEL LIRI Anno scolastico 2016/17 – Attività di continuità Notte Stellata di Vincent Van Gogh Lettura dell’opera Prof.ssa Colonnello Tiziana “…guardare il cielo mi fa sempre sognare… ( V. Van Gogh) Anno di produzione: 1889 Dimensioni: 73×92 cm New York, Museum of Modern Art COSA SAPPIAMO DELL’OPERA? Sappiamo veramente poco riguardo il legame tra Van Gogh e la Notte Stellata. L’artista olandese spediva periodicamente delle lettere al fratello Theo dove raccontava dei suoi dipinti e della sua vita. Solo in un paio di occasioni egli accenna a questa opera, creando un grande alone di mistero attorno al quadro. COSA RAPPRESENTA? l soggetto è un piccolo borgo di notte con alcuni elementi naturali sullo sfondo. La tela è stata realizzata durante il soggiorno dell’artista presso la clinica psichiatrica di Saint Rémy in Francia. L’artista rimase sveglio tre notti per osservare il paesaggio che vedeva dalla finestra della sua camera. COME E’ STATA IDEATA ? La tela è divisa in due parti dalla linea diagonale delle colline. La parte superiore, più grande, è occupata dal cielo stellato. A sinistra un grande cipresso rappresenta il tramite tra il borgo, addormentato e tranquillo , e il cielo luminoso e pulsante di energia A questo asse verticale corrisponde, al centro, quello del campanile, un ricordo dei borghi olandesi Il cipresso, rappresentato come una grande fiamma nera, simboleggia il tormento dell’artista ma anche il suo desiderio di trovare pace. Vicino al cipresso, Van Gogh dipinge la stella Venere, con toni più luminosi rispetto alle altre dieci stelle presenti nel dipinto. In alto a destra predomina la luce della luna che illumina la notte buia. Gli astronomi affermano che nel 1889, a cavallo tra Maggio e Giugno, lo scenario astrale era proprio come Van Gogh lo aveva dipinto in questo celebre quadro. Quest’opera, però, è stata dipinta dall’artista semplicemente grazie ad un ricordo impresso nella sua mente e non utilizzando la tecnica en plein air ( all’aria aperta) tipica della scuola artistica dell’Impressionismo. Solo apparentemente il paesaggio sembra calmo e silenzioso. Il vento muove le cime del cipresso e il cielo è animato da onde di colore più chiaro. I colori utilizzati da Van Gogh all’interno di questo quadro sono ricchi e violenti, senza sfumature, dati a piccoli tratti affiancati o sovrapposti “Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno” scrive Vincent in una lettera al fratello. La luce è particolare, è emanata dagli astri, come piccole lanterne, e dalla luna elemento romantico per eccellenza che sembra avere una forza consolante. Scie vorticose dilatano gli astri e li inseguono nel buio acceso del cielo, la notte è schiarita da bagliori dorati mentre un energia magica sembra sospingere le stelle. Tutto questo ci induce a pensare che l’artista fosse particolarmente tormentato in questo periodo della sua vita. Van Gogh, nella sua notte stellata, è riuscito ad esprimere le proprie emozioni in modo originale e unico. In vita non fu apprezzato e compreso. Oggi è considerato uno dei più grandi interpreti dell’animo umano. ARTE E MUSICA Nel 1971 il cantautore americano Don McLean scrisse una canzone dedicata al pittore olandese e alla sua celebre opera Il brano intitolato “ Vincent” è conosciuto anche come “Starry, Starry Night”. La canzone dimostra una profonda ammirazione non solo ai lavori del pittore, con vari riferimenti nel testo, ma anche all'artista stesso in quanto uomo. In Italia il brano è stato tradotto da Francesco de Gregori e Roberto Vecchioni Starry, starry night Paint your palette blue and gray Look out on a summer's day With eyes that know the darkness in my soul Shadows on the hills Sketch the trees and the daffodils Catch the breeze and the winter chills In colors on the snowy linen land Now I understand What you tried to say to me How you suffered for your sanity How you tried to set them free They would not listen they did not know how Perhaps they'll listen now Starry, starry night Flaming flowers that brightly blaze Swirling clouds in violet haze Reflecting Vincent's eyes of China blue Colors changing hue Morning fields of amber grain Weathered faces lined in pain Are soothed beneath the artist's loving hands Now I understand What you tried to say to me How you suffered for your sanity How you tried to set them free They would not listen they did not know how Perhaps they'll listen now Vincent For they could not love you But still your love was true And when no hope was left in sight On that starry, starry night You took your life as lovers often do But I could have told you Vincent This world was never meant for one as beautiful as you Starry, starry night Portraits hung in empty halls Frameless heads on nameless walls With eyes that watch the world and can't forget Like the strangers that you've met The ragged men in ragged clothes A silver thorn on a bloody rose Lie crushed and broken on the virgin snow Now I think I know What you tried to say to me How you suffered for your sanity How you tried to set them free They would not listen they're not listening still Perhaps they never will Vincent (traduzione ) Notte piena di stelle colora la tua tavolozza di blu e grigio guarda fuori a una giornata d'estate con occhi che conoscono l'oscurità della mia anima Ombre sulle colline Disegna gli alberi e i narcisi cattura la brezza e il gelo dell'inverno a colori sull'innevata terra di lino Ora capisco cosa cercavi di dirmi quanto hai sofferto per la tua sanità mentale come hai provato a liberarli loro non ti davano retta, non sapevano come fare forse ti ascolteranno adesso Notte piena di stelle fiori ardenti che risplendono allegramente nuvole vorticose nella foschia viola che riflettono gli occhi di porcellana blu di Vincent Colori che cambiano tonalità campi mattutini di grano color ambra facce segnate dalle intemperie allineate nel dolore sono confortati sotto le amorevoli mani dell'artista Ora capisco cosa cercavi di dirmi quanto hai sofferto per la tua sanità mentale come hai provato a liberarli loro non ti davano retta, non sapevano come fare forse ti ascolteranno adesso Perché loro non ti riuscivano ad amare ma pure il tuo amore era vero e quando non ci fu più speranza in quella notte piena di stelle ti sei tolto la vita, come fanno spesso gli innamorati Ma io te l'avrei potuto dire, Vincent, che questo mondo non è stato fatto per quelli belli come te Notte piena di stelle ritratti appesi in corridoi vuoti teste senza cornice su muri senza nome con occhi che guardano il mondo e non possono dimenticare come gli estranei che hai incontrato gli straccioni in vestiti stracciati una spina d'argento su una rosa insanguinata giace schiacciata e spezzata sulla neve vergine Ora capisco cosa cercavi di dirmi quanto hai sofferto per la tua sanità mentale come hai provato a liberarli loro non ti davano retta, non ti danno retta tuttora forse non lo faranno mai