terapia del viaggio - Casa di Riposo S. Gaetano

TERAPIA DEL VIAGGIO
DATI AGGIORNATI AL
ORGANIZZAZIONE CHE L’HA
ATTIVATA
SEDE
RECAPITO TELEFONICO
RECAPITO EMAIL
SITO
REFERENTI
DEFINIZIONE DELL’AREA
PRINCIPALE DELL’ATTIVITÀ
DURATA DEL PROGETTO
IL PROGETTO COINVOLGE:
DESCRIZIONE SINTETICA
DELLA BUONA PRASSI
30 settembre 2016
Casa di riposo San Gaetano - Opera don Guanella
Residenza socio assistenziale per anziani.
Via Mazzini, 14 Caidate di Sumirago (VA) 21040
0331 909004
[email protected]
www.casadiripososangaetano.it
Lodi Luca, Prete Orlando - équipe direttiva, équipe multidisciplinare
La Casa colloca il suo operato, in tutta la sua globalità, nell’ambito socio
assistenziale rivolto alle persone anziane. In particolar modo laddove
l’esistenza della persona è inficiata dalla demenza senile, morbo di Alzheimer
o altri tipi di demenza, la Casa ha trovato efficaci risposte alla richiesta di
benessere dell’assistito tramite le terapie non convenzionali.
Il progetto ha visto la sua attuazione (con il primo viaggio virtuale) il 27
febbraio 2014. Mentre l’inaugurazione è avvenuta in data 06 giugno 2014. Il
progetto è ancora in corso e non prevede una data di chiusura essendo una
possibilità di benessere per le persone anziane ed un’occasione per i familiari
(nella riappropriazione di un spazio emotivo e di una maggior
condivisione/conoscenza). Non per ultimo è uno strumento innovativo per gli
operatori che agiscono in un contesto protetto.
Il progetto rappresenta una risorsa per gli anziani residenti nella struttura e si
pone come obiettivo anche l’estensione del servizio al territorio (servizio
attualmente non attivo, anche se un’anziana accolta nel progetto RSA aperta è
stata inserita in terapia).
Attualmente sono coinvolti 6 anziani con un progetto strutturato di accessi
settimanali ed eventuali terapie al bisogno. Rivalutando un caso in particolare
si è deciso per la sospensione della terapia non essendo più pertinente con i
bisogni dell’anziano.
Il gruppo multidisciplinare di operatori formati che operano con assiduità nel
progetto sono 7 appartenenti a diverse famiglie professionali. La maggior
parte hanno seguito un percorso formativo interno, con percorsi individuali
comprensivi di prova pratica. Un OSS è stato recentemente formato ed
abilitato, mentre un altro OSS è in corso di formazione. Il progetto formativo
auspica la possibilità di integrare nuovi operatori al fine di rendere la terapia
del viaggio uno strumento trasversale al percorso di cura.
Sono stati rilasciati attestati per tutti gli operatori che hanno portato a termine
la formazione e la prova pratica.
Percorso decisionale per l’inserimento della Terapia del Viaggio nel
contesto residenziale
Elemento imprescindibile nel percorso decisionale per l’inserimento della
Terapia del Viaggio è il PI (Progetto Individuale) e il PAI (Piano di Assistenza
Individuale). L’équipe multidisciplinare dedica tempo nell’osservazione per
comprendere i desideri e i bisogni della persona anziana. In sede di riunione si
definiscono obiettivi e metodologie d’intervento, condividendole con il
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
5° report
1
caregiver di riferimento. Il documento descrive l’anziano; al fine di giungere ad
una “lettura” univoca e ad un progetto condiviso. Dal PAI è emerso in modo
forte come il “vecchio” modello di cura non poteva rispondere alle nuove
necessità e pertanto ci si è informati su quanto la ricerca e le nuove
sperimentazioni in ambito geriatrico offrivano. Nasce da qui l’incontro con le
terapie non farmacologiche (anche dette terapie non convenzionali). Dalla
conoscenza generale di queste, si è giunti a focalizzare il percorso. Infatti,
tramite l’informazione si è acquisito tutto quel sapere che ci permette di
ipotizzare che il Treno Virtuale sia una possibilità ed un benessere potenziale
per la nostra realtà. Dove le numerose domande, colme di “come” si può
contenere lo stato di agitazione, trovavano frustrazione o rimedi che non
erano ritenuti idonei in un’ottica guanelliana, la Terapia del Viaggio ha fornito
una concreta risposta. Dalla consapevolezza è seguito il processo per attivare
fisicamente lo scompartimento e gli arredi del treno. Parimenti si è iniziato
con la formazione del personale e con l’informazione ai familiari ed ai
volontari della nuova possibilità di cura. Solo quando, infine, si è acquisito il
therapeutic train si è entrati nello specifico andando a valorizzare la nuova
possibilità terapeutica con la scelta e l’inserimento di alcuni anziani nella
sperimentazione.
Percorso decisionale per l’attuazione della Terapia del Viaggio
FINALITÀ E OBIETTIVI
anziani con maggiori difficoltà gestionali legate a disturbi comportamentali e/o
refrattari al percorso di cura in atto;
B) Valutazione cognitiva - comportamentale iniziale dell’ospite (T0) con MMSE
e/o CDR e UCLA NPI;
C) Riunione PAI con stesura dell’obiettivo da perseguire. Non è sempre detto
che l’obiettivo corrisponda all’attenuazione di un dato disturbo
comportamentale, ma ha valenza anche per uno stimolo-ricerca di nuovo
benessere.
D) Attualmente non è ancora formalizzato un vero Piano Terapeutico per la
Terapia del Viaggio, ma vengono concordati: la selezione del viaggio
(impostato sulle caratteristiche dell’anziano), la frequenza e la durata delle
sedute, la modalità di accompagnamento dell’anziano nell’area treno e la
chiusura del “viaggio”. Queste prime valutazioni sono a carico dei referenti
delle terapie non farmacologiche - in modo di dare precise indicazioni
all’operatore che si prenderà a cuore quel dato anziano. Ad ogni seduta
avviene la compilazione della Scheda di Osservazione con descrizione delle
reazioni dell’anziano. La modalità d’intervento è condivisa con il familiare al
fine di creare un’alleanza terapeutica.
E) Verifica in itinere (schede di osservazione specifiche) e condivisione
informale.
F) Riunione PAI di verifica dall’inizio della terapia (T1), con follow up del
quadro comportamentale del malato (NPI UCLA) ed analisi delle schede di
osservazione con commenti emergenti da parte delle differenti figure
dell’equipe sull’effetto della strategia e sulle eventuali problematiche
emergenti.
La finalità della terapia del viaggio mira al benessere della persona anziana per
cui è dedicato un progetto specifico.
L’intervento terapeutico non farmacologico influisce positivamente sul
comportamento, favorendo il rilassamento e il benessere a lungo termine. In
una condizione di decadimento cognitivo irreversibile è possibile stemperare
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
A) Individuazione, in un contesto di équipe multidisciplinare (PI - PAI) degli
2
alcuni disturbi comportamentali. Al contempo si crea un legame tra operatore
ed anziano divenendo una presenza significativa poiché la persona affetta da
demenza mantiene attivi i canali affettivi ed emozionali. Non è detto che la
persona anziana riesca a far memoria dell’esperienza, ma certamente - se il
viaggio è stato positivo - manterrà la percezione di benessere.
Gli obiettivi che ci si pone di raggiungere sono molteplici e principalmente
rispondono a due aree: il rilassamento e la rievocazione.
Livello relazionale
− Stimolare il dialogo e stimolare le capacità relazionali
− Facilitare i processi emozionali
− Stimolare la memoria a lungo termine
− Stimolare l’attenzione
DESTINATARI PRINCIPALI
INDICATORI DI PROCESSO
E/O DI RISULTATO UTILIZZATI
SINTESI DEI RISULTATI
Anziani affetti da demenza, che abbisognano di contesti personalizzati o che
presentano disturbi comportamentali.
Anziani refrattari ai normali percorsi di cura.
Gli indicatori di processo e di risultati utilizzati sono i seguenti:
− accettazione del contesto virtuale;
− completamento del viaggio proposto;
− relazione con l’operatore;
− rilassamento della persona anziana coinvolta;
− attenuazione del disturbo comportamentale manifestato prima del
viaggio virtuale;
− rievocazione dell’esperienza avuta;
− richiesta di poter effettuare altri viaggi;
− l’appropriazione del biglietto consegnato alla partenza;
− riduzione o mantenimento del carico farmacologico.
Descrizione partecipanti
I partecipanti ritenuti idonei alla fruizione dei viaggi virtuali, generalmente
sono persone refrattarie alle terapie convenzionali e presentano disturbi
comportamentali.
Sono persone anziane appartenenti ad entrambi i generi; la maggior parte
presenta un range compreso tra una demenza moderata e una demenza
grave, con un’età media di 85,6 anni.
Dinamiche
La prima considerazione è quella concernente l’accettazione del contesto di
viaggio. Le persone anziane che “frequentano” il treno da più tempo vivono la
realtà virtuale come ambiente familiare. Naturale è quindi l’ingresso nel
vagone od accettare il biglietto proposto dall’operatore. Già in queste fasi si
riesce a percepire la possibilità di benessere.
Inevitabilmente una volta che la porta si chiude ed il filmato inizia a scorrere
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
Livello comportamentale
− Facilitare il rilassamento
− Diminuzione degli stati di agitazione
− Diminuzione dei momenti di aggressività
− Diminuzione di disturbi comportamentali
− Prolungare lo stato di benessere una volta che l’anziano è riaccompagnato
nel suo ambiente di vita
3
nascono domande generate da curiosità (dove siamo diretti? …), mentre
quesiti per ricercare una maggior rassicurazione sono sempre più rari (... dove
siamo? Dobbiamo rimanere tanto?). Può esserci anche silenzio o mute
aspettative legate ad un desiderio di evasione, raggiungimento di una meta ...
In alcuni casi, dove la terapia è percepita come fonte di benessere, sono gli
anziani stessi a richiedere la possibilità di viaggiare. Potrebbe sembrare un
dato scontato, ma se rapportato al grado di demenza constatata negli anziani
coinvolti risulta sorprendente; il viaggio rappresenta per loro uno spazio
affettivo importante.
Il sistema organizzativo
NUOVO PROGETTO OPERATIVO
È emersa sempre più una duplice esigenza (1) avere un percorso di
supervisione (2) intercettare i disturbi comportamentali sul nascere. Per
compiere queste azioni si sta formalizzando un percorso di riunioni in plenaria
con gli operatori coinvolti nella terapia del viaggio e riunioni di supervisioni
personali. Delineare strategie precise, capire le possibili difficoltà/disagi
dell’operatore e come coinvolgere i familiari rimangono sempre punti insoluti
o che si basano su una visione soggettiva.
*Come intercettare i disturbi comportamentali sul nascere? Dotandosi di uno
strumento di osservazione che imbriglia l’insorgenza del disturbo in una
precisa fascia oraria. L’osservazione fatta a più mani ci dona un dato
verosimilmente oggettivo, aiutando l’organizzazione ad investire le risorse lì
dove sono più efficace. Ringraziamo a tal proposito la dott.sa Valentina
Molteni e tutto il gruppo di lavoro GRUPPO DOLL THERAPY TICINO e MD.
L’introduzione delle terapie non convenzionali ha permesso ad alcuni
operatori di compiere nuovi percorsi con un arricchimento professionale e al
contempo di maturare una diversa percezione della propria RSA. Doveroso è
ringraziare tutti gli operatori che a diverso livello stanno “viaggiando” in
questo percorso di cura.
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
Altro aspetto riguarda la fascia oraria in cui si propone il viaggio. È
fondamentale infatti centrare l’intervento nella prima fascia ovvero quando
l’esordio del disturbo comportamentale è avvenuto da poco (15’). Si conferma
l’inefficacia della terapia quando l’anziano ha raggiunto il picco del disturbo
comportamentale. Pertanto prendersi cura equivale ad anticipare l’esordio o
l’arrivo al massimo stato di disagio. Attraverso un’attenta osservazione e la
conseguente somministrazione della Terapia del Viaggio si possono contenere
diversi stati di disagio. *Utile strumento ideato dal Gruppo Doll Therapy Ticino
è una scheda d’indagine che individua l’insorgenza del disturbo
comportamentale in una precisa fascia oraria. Attualmente tale scheda non è
ancora in uso, ma verrà introdotta dopo aver formato un numero congruo di
operatori.
4
Rielaborazione dati
conferma l’efficacia e la validità della Terapia del Viaggio.
Sono proposti i dati riassunti in dettaglio, che confermano
Partendo dall’accettazione della realtà virtuale si valuta il completamento del percorso. Altri aspetti
importanti sono la mappatura dei disturbi
distur comportamentali manifesti
ti nelle persone anziane coinvolte
coinvolt nella
terapia e le dinamiche deii soggetti in viaggio. Il poter avere questi dati comporta un impegno a livello di
risorse, ma al contempo ci permette di avanzare delle valutazioni più attendibili. Non si evince in questi dati
l’importanza del materiale video-fotografico
fotografico che permette di aver coscienza delle dinamiche intercorse. Un
obiettivo da perseguire nel percorso di supervisione è appunto l’analisi delle dinamiche sociosocio
comportamentali attraverso le riprese compiute.
Accettazione della realtà virtuale
Il focus è l’accettazione del contesto virtuale: la persona anziana sale sul vagone?
vagone Comprende
l’ambientazione della stazione virtuale come tale? Il biglietto del treno proposto è vissuto come veritiero?
350
305
289
300
mar-ago 2014
250
sett 2014 feb 2015
200
mar-sett 2015
150
ott 2015 mar 2016
100
50
73 71
59 70
70
57 65 68
29
16
3 2 5 5 1
apr-sett 2016
32
totale
accettazione
rifiuto
complessivo
Il rifiuto rimane un dato trascurabile rispetto al numero dei viaggi intrapresi. Solitamente la persona
anziana è ben disposta ad intraprendere un’attività che esula dalla routine. Il sentirsi ancora protagonisti,
l’essere chiamati in prima persona a vivere l’esperienza insolita
insolita è fonte di protagonismo.
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
0
5
Completamento
ompletamento del percorso virtuale
Il tempo della terapia è calibrato sulla soglia di attenzione dell’anziano, nonostante ciò l’anziano può
mostrare segni d’impazienza o di rifiuto.
rifiuto Interessante pertanto, è notare se l’anziano completa il percorso
virtuale ipotizzato.
289
300
244
250
200
150
100
50
24
42
56 64 58
45
5
15
9
4
12
68 70
57 65
29
0
interruzione
complessivo
mar-ago 2014
sett 2014 feb 2015
mar-set 2015
ott 2015 mar 2016
apr-set 2016
totale
L’interruzione del viaggio non è sempre sinonimo di negatività! Come in altre terapie non farmacologiche,
se il rilassamento avviene prima del termine dello stimolo,
stimolo si è raggiunto l’obietti
iettivo e si può riportare
l’anziano nel contesto usuale senza ulteriori sollecitazioni. In alcune occasioni il viaggio è stato interrotto
per problemi tecnici allo schermo-finestrino
schermo
ino virtuale. Tale evento generalmente non impatta
negativamente sulla serenità
ità della persona anziana in terapia. Alcuni chiedono di continuare a viaggiare
non volendo interrompere un momento così particolare.
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
completamento
percorso
6
Disturbi del comportamento
I dati descritti in questo grafico sono riconducibili alle sole persone anziane coinvolte
coinvolte attualmente in
terapia. Utile è il raffronto con gli altri semestri per individuare su quali disturbi comportamentali la terapia
del viaggio è maggiormente efficace.
Disturbi comportamentali
deliri
6 5
disturbi
dell'alimentazione
allucinazioni
5
4 3
3
3 2
2
disturbi del sonno
3
1
attività motoria
6
4
3
1 2
01
0
0
4
1
2
0
0
3
0
1
agitazione
2
0
0
2
2
mar-ago 2014
sett 2014 feb 2015
1
mar-set 2015
4
1
ansia
2
ott 2015 mar 2016
apr-set 2016
2
4
apatia /
indifferenza
irritabilità / labilità
Il disorientamento accompagna il percorso di vita di tutti gli anziani coinvolti. Altro
A
aspetto è l’attività
motoria che normalmente impatta negativamente sul benessere delle persone anziane a noi affidate.
Riassumendo l’ultimo semestre: la terapia del viaggio
viaggio ha portato beneficio alle persone anziane che
mostravano disturbi quali deliri, ansia, apatia, disinibizione, irritabilità ed attività motoria.
motoria L’attenuazione di
alcuni disturbi, in primis l’agitazione motoria, ha permesso di osservare il perdurare del
d rilassamento. Per
quanto concerne la disinibizione non si è riscontrato alcun episodio all’interno del vagone in nessuno dei
viaggi. Prevalgono invece aspetti positivi come si può evincere dai prossimi grafici.
In dettaglio segue il grafico relativo ai disturbi comportamentali dell’ultimo semestre. La scala UCLA NPI ha
declinato i disturbi che variano da un punteggio minimo di 8 ad un punteggio massimo di 26. Il disagio
psicologico (distress) del caregiver si attesta tra lieve e moderato.
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
disinibizione
7
Disturbi comportamentali
aprile - settembre 2016
apatia / indifferenza
9% disinibizione
4%
attività motoria
9%
ansia
17%
agitazione
18%
deliri
13%
allucinazioni
0%
irritabilità / labilità disturbi del sonno
13%
17%
disturbi
dell'alimentazione
0%
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
Altra
39%
8
Dinamiche del viaggiatore
Quando la terapia del viaggio è utilizzata al bisogno? Quando il viaggio virtuale è proposto con una cadenza
predefinita? Le risposte sono evidenziate nel seguente grafico.
cadenza predefinita
59
3
11
TAB (terapia al bisogno)
In tre casi la terapia del viaggio è stata usata al bisogno perché oltre che essere di disturbo alla persona
anziana, stava influendo sulla serenità dell’ambiente di vita comune. Da questo grafico si evince che la
percentuale di differenza tra le due modalità di somministrazione è significativa.. In molti casi
ca la cadenza
predefinita è stata inserita in concomitanza con l’insorgenza del disturbo comportamentale. Se un sistema
organizzativo non prevede
evede una certa flessibilità difficilmente sarà possibile intercettare il bisogno.
Sono elencati i comportamenti e le dinamiche socio-relazionali
soc relazionali emerse durante i viaggi.
viaggi Tali aspetti sono
elencabili e misurabili grazie alle schede di osservazione prodotte.
urla
1
il disturbo persiste
6
sorride/ride
27
si assopisce/si riposa
14
rilassamento
14
ringrazia
19
reminiscenza
19
parla tra sé
7
guarda il finestrino
verbalizza piacere
si informa/si interessa
48
4
14
tono della voce conciliante
dialogo / relazione
conserva il biglietto
totale
42
36
38
70
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
70
totale
9
In colore giallo sono delineate le azioni legate al verbale; in colore verde quelle deputate alla validazione
della realtà virtuale; ed infine in azzurro tutti gli item riconducibili al benessere.
Laa realtà virtuale è il più delle volte assimilata coerentemente
mente con gli stimoli proposti.
Importante
mportante rimane la condivisione, il dialogo con l’accompagnatore che può portare a ricordare
ri
episodi di
vita passata ed a benificare
re di un tempo dedicato.
Dinamiche dell’operatore
Sono elencati le dinamiche socio-relazionali
relazionali,, le difficoltà e le emozioni emerse durante il viaggio da parte
dell’operatore. Tali aspetti sono elencabili e misurabili grazie alle schede di osservazione prodotte. Queste
sono proposte come facoltative ed in forma anonima.
È inusuale avere una scheda incentrata sul vissuto dell’operatore, ma riteniamo che sia fondamentale
fondamental
analizzare anche tale aspetto al fine di avere una completezza di
d vissuti. Ecco le percentuali sulle domande
a risposta chiusa.
100%
100%
SI
NO
10%
0
0
hai vissuto la terapia del
viaggio come tempo
perso?
ti ha emozionato
sei disposto ad
intraprendere altri
viaggi?
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
90%
10
Un
n grafico interessante è il successivo che analizza
ana
la descrizione del stato d’animo/emozioni
/emozioni dell’operatore
al termine del viaggio. Era possibile segnalare più preferenze tra alcune possibilità predefinite.
predefinite Importante è
il dato concernente laa soddisfazione,
soddisfazione sinonimo di uno stato d’essere positivo. Uno
o degli elementi negativi è
il dispiacere che sempre si riconduce alla negatività dell’esito del viaggio. L’indifferenza citata in una scelta
è da ricondurre ad un viaggio che l’operatore ha compiuto in solitaria essendosi l’anziano addormentato
dopo pochi minuti! Altri item negativi (irritazione, noia, fastidio) non sono stati presi in considerazione.
13
14
12
10
8
8
12
6
3
4
2
0
0
1
0
1
0
0
14
14
12
10
9
8
6
4
4
2
0
3
1
1
1
1
1
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
“Se
Se dovessi racchiudere l’esperienza vissuta in una parola...”
parola. ecco quanto raccolto. Come per le precedenti
domande era prevista anche in questo caso la risposta multipla tra alcune possibilità predefinite.
predefinite Palese è il
benessere che traspare e che viene colto dalla somministrazione dei viaggi terapeutici. Tra gli item negativi
che non sono stati riportati nel grafico - non avendo totalizzato
otalizzato alcun punteggio - l’operatore trovava:
irritazione, fastidio ed indifferenza.
11
Ultimo aspetto sondato, al fine di migliorare il servizio,
servizio è stato quello riguardante le difficoltà riscontrate
durante la preparazione, somministrazione e chiusura
chius
del percorso terapeutico. Ecco come si sono espressi
gli operatori riguardo le segnalazioni inerenti le difficoltà riscontrate.
riscontrate
segnalazioni
60
totale schede
100%
50
100%
n° schede
40
30
42%
47%
100%
20
10
11%
0
mar-sett 2015
ott 2015-mar 2016
apr-sett 2016
La difficoltà maggiore riguarda i problemi tecnici, problema al quale l’operatore non può porre rimedio, ma
si affida ad un tecnico specializzato.
specializzato Permane invariata la preparazione del vagone virtuale per la
complessità di strumentazioni da gestire. Nessuno evidenzia come problematico lasciare i propri colleghi
per somministrare la terapia. Inoltre le difficoltà segnalate sono
sono in sostanziale diminuzione,
diminuzione sintomo che
ogni operatore coinvolto ha maturato una professionalità atta a superare le difficoltà.
Prima di terminare con il grafico relativo alla percentuale di successo condividiamo alcune frasi estrapolate
dalle schede di osservazione. Semplici annotazioni che mostrano il benessere ottenuto
ottenuto e condiviso.
Si nota un cambio nell’espressione del viso sembra più rilassato ed attento.
Graziella è assopita in salone, ma una volta entrata nel vagone si interessa al viaggio.
L’anziana
nziana è più tranquilla e ringrazia per la possibilità.
Graziella è concentrata nel viaggio; guarda sempre fuori dal finestrino, solo verso la fine del viaggio si
gira verso di me e mi prende la mano.
L’anziano prima del viaggio è in salone ed è di disturbo
disturbo nel contesto in cui si trova per le reiterate
richieste. Durante il viaggio non fa più richiesta.
Ringrazia all’uscita del treno ringrazia sorridendo.
Ogni tanto mi guarda e fa un cenno d’assenso.
Chiede se si può fumare sul treno.
Tende a raccontare volentieri
entieri di sé.
L’anziano è interessato sia ad osservare il paesaggio che a conversare.
Connota le stazioni con luoghi riconducibili alla sua storia personale.
Il video si interrompe spesso, ma vuole completare il viaggio e non scendere né a Castronno né a
Gazzda.
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
report semestrali
12
È stato apprezzato il rapporto 1 a 1.
Esito del viaggio
POSITIVO
Qualora la persona anziana si rilassa e/o mostra piacere nel viaggiare, ricordare e condividere:
condividere il viaggio ha
un esito positivo. Se avviene rilassamento
assamento e rievocazione pur non vivendo il contesto virtuale come reale
l’esito è da considerarsi comunque positivo. Importante è considerare che anche se non cessa il disturbo
comportamentale, ma questo si attenua il viaggio si può considerare parimenti positivo.
NEGATIVO
Quando l’anziano non riesce a considerare lo stimolo del viaggio e/o vive tale esperienza come invasiva o
lesiva della sua libertà allora il viaggio ha un esito negativo. Naturalmente se un eventuale disturbo del
comportamento si accentua
ua o è presente al termine del viaggio l’esito è da considerarsi altrettanto
negativo.
234
197
200
150
73
100
48
50
64 63 65
59
37
22
70
70
32
10 11 6 10 5
0
positivo
negativo
complessivo
positivo
negativo
complessivo
mar/ago-14
22
10
32
sett-14 feb-15
48
11
59
mar/sett-15
64
6
70
ott-15/mar-16
63
10
73
apr/sett-16
65
5
70
totale
197
37
234
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
Numero viaggi virtuali
250
13
Vogliamo
ogliamo concludere con una riflessione tratta dal libro “Documento base per progetti educativi
guanelliani” Editrice Nuove Frontiere.
Nel processo educativo delle persone non facciamo affidamento a “momenti magici” o a circostanze straordinarie, ma, senza
trascurare opportunità particolari, valorizziamo le possibilità offerte dalla vita quotidiana con i suoi ritmi. Ogni situazione
situazio di
impegno
egno o di fatica o di distensione e di festa, di serenità o di preoccupazione, può diventare importante e significativa, così come
avviene nella vita familiare.
Per questo cerchiamo di trasformare in occasione di crescita sia il rapporto con gli altri, come
come gli avvenimenti, le cose e ogni
esperienza, anche quella segnata dalla sofferenza o dall’errore. Così pure aiutiamo le persone a non evadere dalla propria realtà
nella ricerca di una condizione ideale, ma ad accettarla serenamente, a scoprirvi le potenzialità
potenzialità di bene e a trasformarle in
strumento di miglioramento proprio e altrui.
Non evadere la propria realtà proponendosi come compagni di viaggio; in questo sta la forza delle terapie
non farmacologiche. Non sappiamo se arriveremo mai alla condizione ideale,
id
, ma questo non può esimerci
di cercare nuove strade per raggiungere un maggior benessere. Crediamo fermamente che la terapia del
viaggio sia un’esperienza che oltre a fornire benessere porta in sé un’occasione di crescita umana a vari
livelli. Vi ringraziamo
raziamo dell’attenzione e nella speranza che questo report sia di stimolo ad
a altre realtà vi
invitiamo a seguire i risultati della ricerca sul sito: www.casadiripososangaetano.it
Prossimo aggiornamento: marzo 2017.
201
Cordiali saluti.
Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016
Lodi Luca
14