TERAPIA DEL VIAGGIO DATI AGGIORNATI AL ORGANIZZAZIONE CHE L’HA ATTIVATA SEDE RECAPITO TELEFONICO RECAPITO EMAIL SITO REFERENTI DEFINIZIONE DELL’AREA PRINCIPALE DELL’ATTIVITÀ DURATA DEL PROGETTO IL PROGETTO COINVOLGE: DESCRIZIONE SINTETICA DELLA BUONA PRASSI 30 settembre 2016 Casa di riposo San Gaetano - Opera don Guanella Residenza socio assistenziale per anziani. Via Mazzini, 14 Caidate di Sumirago (VA) 21040 0331 909004 [email protected] www.casadiripososangaetano.it Lodi Luca, Prete Orlando - équipe direttiva, équipe multidisciplinare La Casa colloca il suo operato, in tutta la sua globalità, nell’ambito socio assistenziale rivolto alle persone anziane. In particolar modo laddove l’esistenza della persona è inficiata dalla demenza senile, morbo di Alzheimer o altri tipi di demenza, la Casa ha trovato efficaci risposte alla richiesta di benessere dell’assistito tramite le terapie non convenzionali. Il progetto ha visto la sua attuazione (con il primo viaggio virtuale) il 27 febbraio 2014. Mentre l’inaugurazione è avvenuta in data 06 giugno 2014. Il progetto è ancora in corso e non prevede una data di chiusura essendo una possibilità di benessere per le persone anziane ed un’occasione per i familiari (nella riappropriazione di un spazio emotivo e di una maggior condivisione/conoscenza). Non per ultimo è uno strumento innovativo per gli operatori che agiscono in un contesto protetto. Il progetto rappresenta una risorsa per gli anziani residenti nella struttura e si pone come obiettivo anche l’estensione del servizio al territorio (servizio attualmente non attivo, anche se un’anziana accolta nel progetto RSA aperta è stata inserita in terapia). Attualmente sono coinvolti 6 anziani con un progetto strutturato di accessi settimanali ed eventuali terapie al bisogno. Rivalutando un caso in particolare si è deciso per la sospensione della terapia non essendo più pertinente con i bisogni dell’anziano. Il gruppo multidisciplinare di operatori formati che operano con assiduità nel progetto sono 7 appartenenti a diverse famiglie professionali. La maggior parte hanno seguito un percorso formativo interno, con percorsi individuali comprensivi di prova pratica. Un OSS è stato recentemente formato ed abilitato, mentre un altro OSS è in corso di formazione. Il progetto formativo auspica la possibilità di integrare nuovi operatori al fine di rendere la terapia del viaggio uno strumento trasversale al percorso di cura. Sono stati rilasciati attestati per tutti gli operatori che hanno portato a termine la formazione e la prova pratica. Percorso decisionale per l’inserimento della Terapia del Viaggio nel contesto residenziale Elemento imprescindibile nel percorso decisionale per l’inserimento della Terapia del Viaggio è il PI (Progetto Individuale) e il PAI (Piano di Assistenza Individuale). L’équipe multidisciplinare dedica tempo nell’osservazione per comprendere i desideri e i bisogni della persona anziana. In sede di riunione si definiscono obiettivi e metodologie d’intervento, condividendole con il Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 5° report 1 caregiver di riferimento. Il documento descrive l’anziano; al fine di giungere ad una “lettura” univoca e ad un progetto condiviso. Dal PAI è emerso in modo forte come il “vecchio” modello di cura non poteva rispondere alle nuove necessità e pertanto ci si è informati su quanto la ricerca e le nuove sperimentazioni in ambito geriatrico offrivano. Nasce da qui l’incontro con le terapie non farmacologiche (anche dette terapie non convenzionali). Dalla conoscenza generale di queste, si è giunti a focalizzare il percorso. Infatti, tramite l’informazione si è acquisito tutto quel sapere che ci permette di ipotizzare che il Treno Virtuale sia una possibilità ed un benessere potenziale per la nostra realtà. Dove le numerose domande, colme di “come” si può contenere lo stato di agitazione, trovavano frustrazione o rimedi che non erano ritenuti idonei in un’ottica guanelliana, la Terapia del Viaggio ha fornito una concreta risposta. Dalla consapevolezza è seguito il processo per attivare fisicamente lo scompartimento e gli arredi del treno. Parimenti si è iniziato con la formazione del personale e con l’informazione ai familiari ed ai volontari della nuova possibilità di cura. Solo quando, infine, si è acquisito il therapeutic train si è entrati nello specifico andando a valorizzare la nuova possibilità terapeutica con la scelta e l’inserimento di alcuni anziani nella sperimentazione. Percorso decisionale per l’attuazione della Terapia del Viaggio FINALITÀ E OBIETTIVI anziani con maggiori difficoltà gestionali legate a disturbi comportamentali e/o refrattari al percorso di cura in atto; B) Valutazione cognitiva - comportamentale iniziale dell’ospite (T0) con MMSE e/o CDR e UCLA NPI; C) Riunione PAI con stesura dell’obiettivo da perseguire. Non è sempre detto che l’obiettivo corrisponda all’attenuazione di un dato disturbo comportamentale, ma ha valenza anche per uno stimolo-ricerca di nuovo benessere. D) Attualmente non è ancora formalizzato un vero Piano Terapeutico per la Terapia del Viaggio, ma vengono concordati: la selezione del viaggio (impostato sulle caratteristiche dell’anziano), la frequenza e la durata delle sedute, la modalità di accompagnamento dell’anziano nell’area treno e la chiusura del “viaggio”. Queste prime valutazioni sono a carico dei referenti delle terapie non farmacologiche - in modo di dare precise indicazioni all’operatore che si prenderà a cuore quel dato anziano. Ad ogni seduta avviene la compilazione della Scheda di Osservazione con descrizione delle reazioni dell’anziano. La modalità d’intervento è condivisa con il familiare al fine di creare un’alleanza terapeutica. E) Verifica in itinere (schede di osservazione specifiche) e condivisione informale. F) Riunione PAI di verifica dall’inizio della terapia (T1), con follow up del quadro comportamentale del malato (NPI UCLA) ed analisi delle schede di osservazione con commenti emergenti da parte delle differenti figure dell’equipe sull’effetto della strategia e sulle eventuali problematiche emergenti. La finalità della terapia del viaggio mira al benessere della persona anziana per cui è dedicato un progetto specifico. L’intervento terapeutico non farmacologico influisce positivamente sul comportamento, favorendo il rilassamento e il benessere a lungo termine. In una condizione di decadimento cognitivo irreversibile è possibile stemperare Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 A) Individuazione, in un contesto di équipe multidisciplinare (PI - PAI) degli 2 alcuni disturbi comportamentali. Al contempo si crea un legame tra operatore ed anziano divenendo una presenza significativa poiché la persona affetta da demenza mantiene attivi i canali affettivi ed emozionali. Non è detto che la persona anziana riesca a far memoria dell’esperienza, ma certamente - se il viaggio è stato positivo - manterrà la percezione di benessere. Gli obiettivi che ci si pone di raggiungere sono molteplici e principalmente rispondono a due aree: il rilassamento e la rievocazione. Livello relazionale − Stimolare il dialogo e stimolare le capacità relazionali − Facilitare i processi emozionali − Stimolare la memoria a lungo termine − Stimolare l’attenzione DESTINATARI PRINCIPALI INDICATORI DI PROCESSO E/O DI RISULTATO UTILIZZATI SINTESI DEI RISULTATI Anziani affetti da demenza, che abbisognano di contesti personalizzati o che presentano disturbi comportamentali. Anziani refrattari ai normali percorsi di cura. Gli indicatori di processo e di risultati utilizzati sono i seguenti: − accettazione del contesto virtuale; − completamento del viaggio proposto; − relazione con l’operatore; − rilassamento della persona anziana coinvolta; − attenuazione del disturbo comportamentale manifestato prima del viaggio virtuale; − rievocazione dell’esperienza avuta; − richiesta di poter effettuare altri viaggi; − l’appropriazione del biglietto consegnato alla partenza; − riduzione o mantenimento del carico farmacologico. Descrizione partecipanti I partecipanti ritenuti idonei alla fruizione dei viaggi virtuali, generalmente sono persone refrattarie alle terapie convenzionali e presentano disturbi comportamentali. Sono persone anziane appartenenti ad entrambi i generi; la maggior parte presenta un range compreso tra una demenza moderata e una demenza grave, con un’età media di 85,6 anni. Dinamiche La prima considerazione è quella concernente l’accettazione del contesto di viaggio. Le persone anziane che “frequentano” il treno da più tempo vivono la realtà virtuale come ambiente familiare. Naturale è quindi l’ingresso nel vagone od accettare il biglietto proposto dall’operatore. Già in queste fasi si riesce a percepire la possibilità di benessere. Inevitabilmente una volta che la porta si chiude ed il filmato inizia a scorrere Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 Livello comportamentale − Facilitare il rilassamento − Diminuzione degli stati di agitazione − Diminuzione dei momenti di aggressività − Diminuzione di disturbi comportamentali − Prolungare lo stato di benessere una volta che l’anziano è riaccompagnato nel suo ambiente di vita 3 nascono domande generate da curiosità (dove siamo diretti? …), mentre quesiti per ricercare una maggior rassicurazione sono sempre più rari (... dove siamo? Dobbiamo rimanere tanto?). Può esserci anche silenzio o mute aspettative legate ad un desiderio di evasione, raggiungimento di una meta ... In alcuni casi, dove la terapia è percepita come fonte di benessere, sono gli anziani stessi a richiedere la possibilità di viaggiare. Potrebbe sembrare un dato scontato, ma se rapportato al grado di demenza constatata negli anziani coinvolti risulta sorprendente; il viaggio rappresenta per loro uno spazio affettivo importante. Il sistema organizzativo NUOVO PROGETTO OPERATIVO È emersa sempre più una duplice esigenza (1) avere un percorso di supervisione (2) intercettare i disturbi comportamentali sul nascere. Per compiere queste azioni si sta formalizzando un percorso di riunioni in plenaria con gli operatori coinvolti nella terapia del viaggio e riunioni di supervisioni personali. Delineare strategie precise, capire le possibili difficoltà/disagi dell’operatore e come coinvolgere i familiari rimangono sempre punti insoluti o che si basano su una visione soggettiva. *Come intercettare i disturbi comportamentali sul nascere? Dotandosi di uno strumento di osservazione che imbriglia l’insorgenza del disturbo in una precisa fascia oraria. L’osservazione fatta a più mani ci dona un dato verosimilmente oggettivo, aiutando l’organizzazione ad investire le risorse lì dove sono più efficace. Ringraziamo a tal proposito la dott.sa Valentina Molteni e tutto il gruppo di lavoro GRUPPO DOLL THERAPY TICINO e MD. L’introduzione delle terapie non convenzionali ha permesso ad alcuni operatori di compiere nuovi percorsi con un arricchimento professionale e al contempo di maturare una diversa percezione della propria RSA. Doveroso è ringraziare tutti gli operatori che a diverso livello stanno “viaggiando” in questo percorso di cura. Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 Altro aspetto riguarda la fascia oraria in cui si propone il viaggio. È fondamentale infatti centrare l’intervento nella prima fascia ovvero quando l’esordio del disturbo comportamentale è avvenuto da poco (15’). Si conferma l’inefficacia della terapia quando l’anziano ha raggiunto il picco del disturbo comportamentale. Pertanto prendersi cura equivale ad anticipare l’esordio o l’arrivo al massimo stato di disagio. Attraverso un’attenta osservazione e la conseguente somministrazione della Terapia del Viaggio si possono contenere diversi stati di disagio. *Utile strumento ideato dal Gruppo Doll Therapy Ticino è una scheda d’indagine che individua l’insorgenza del disturbo comportamentale in una precisa fascia oraria. Attualmente tale scheda non è ancora in uso, ma verrà introdotta dopo aver formato un numero congruo di operatori. 4 Rielaborazione dati conferma l’efficacia e la validità della Terapia del Viaggio. Sono proposti i dati riassunti in dettaglio, che confermano Partendo dall’accettazione della realtà virtuale si valuta il completamento del percorso. Altri aspetti importanti sono la mappatura dei disturbi distur comportamentali manifesti ti nelle persone anziane coinvolte coinvolt nella terapia e le dinamiche deii soggetti in viaggio. Il poter avere questi dati comporta un impegno a livello di risorse, ma al contempo ci permette di avanzare delle valutazioni più attendibili. Non si evince in questi dati l’importanza del materiale video-fotografico fotografico che permette di aver coscienza delle dinamiche intercorse. Un obiettivo da perseguire nel percorso di supervisione è appunto l’analisi delle dinamiche sociosocio comportamentali attraverso le riprese compiute. Accettazione della realtà virtuale Il focus è l’accettazione del contesto virtuale: la persona anziana sale sul vagone? vagone Comprende l’ambientazione della stazione virtuale come tale? Il biglietto del treno proposto è vissuto come veritiero? 350 305 289 300 mar-ago 2014 250 sett 2014 feb 2015 200 mar-sett 2015 150 ott 2015 mar 2016 100 50 73 71 59 70 70 57 65 68 29 16 3 2 5 5 1 apr-sett 2016 32 totale accettazione rifiuto complessivo Il rifiuto rimane un dato trascurabile rispetto al numero dei viaggi intrapresi. Solitamente la persona anziana è ben disposta ad intraprendere un’attività che esula dalla routine. Il sentirsi ancora protagonisti, l’essere chiamati in prima persona a vivere l’esperienza insolita insolita è fonte di protagonismo. Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 0 5 Completamento ompletamento del percorso virtuale Il tempo della terapia è calibrato sulla soglia di attenzione dell’anziano, nonostante ciò l’anziano può mostrare segni d’impazienza o di rifiuto. rifiuto Interessante pertanto, è notare se l’anziano completa il percorso virtuale ipotizzato. 289 300 244 250 200 150 100 50 24 42 56 64 58 45 5 15 9 4 12 68 70 57 65 29 0 interruzione complessivo mar-ago 2014 sett 2014 feb 2015 mar-set 2015 ott 2015 mar 2016 apr-set 2016 totale L’interruzione del viaggio non è sempre sinonimo di negatività! Come in altre terapie non farmacologiche, se il rilassamento avviene prima del termine dello stimolo, stimolo si è raggiunto l’obietti iettivo e si può riportare l’anziano nel contesto usuale senza ulteriori sollecitazioni. In alcune occasioni il viaggio è stato interrotto per problemi tecnici allo schermo-finestrino schermo ino virtuale. Tale evento generalmente non impatta negativamente sulla serenità ità della persona anziana in terapia. Alcuni chiedono di continuare a viaggiare non volendo interrompere un momento così particolare. Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 completamento percorso 6 Disturbi del comportamento I dati descritti in questo grafico sono riconducibili alle sole persone anziane coinvolte coinvolte attualmente in terapia. Utile è il raffronto con gli altri semestri per individuare su quali disturbi comportamentali la terapia del viaggio è maggiormente efficace. Disturbi comportamentali deliri 6 5 disturbi dell'alimentazione allucinazioni 5 4 3 3 3 2 2 disturbi del sonno 3 1 attività motoria 6 4 3 1 2 01 0 0 4 1 2 0 0 3 0 1 agitazione 2 0 0 2 2 mar-ago 2014 sett 2014 feb 2015 1 mar-set 2015 4 1 ansia 2 ott 2015 mar 2016 apr-set 2016 2 4 apatia / indifferenza irritabilità / labilità Il disorientamento accompagna il percorso di vita di tutti gli anziani coinvolti. Altro A aspetto è l’attività motoria che normalmente impatta negativamente sul benessere delle persone anziane a noi affidate. Riassumendo l’ultimo semestre: la terapia del viaggio viaggio ha portato beneficio alle persone anziane che mostravano disturbi quali deliri, ansia, apatia, disinibizione, irritabilità ed attività motoria. motoria L’attenuazione di alcuni disturbi, in primis l’agitazione motoria, ha permesso di osservare il perdurare del d rilassamento. Per quanto concerne la disinibizione non si è riscontrato alcun episodio all’interno del vagone in nessuno dei viaggi. Prevalgono invece aspetti positivi come si può evincere dai prossimi grafici. In dettaglio segue il grafico relativo ai disturbi comportamentali dell’ultimo semestre. La scala UCLA NPI ha declinato i disturbi che variano da un punteggio minimo di 8 ad un punteggio massimo di 26. Il disagio psicologico (distress) del caregiver si attesta tra lieve e moderato. Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 disinibizione 7 Disturbi comportamentali aprile - settembre 2016 apatia / indifferenza 9% disinibizione 4% attività motoria 9% ansia 17% agitazione 18% deliri 13% allucinazioni 0% irritabilità / labilità disturbi del sonno 13% 17% disturbi dell'alimentazione 0% Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 Altra 39% 8 Dinamiche del viaggiatore Quando la terapia del viaggio è utilizzata al bisogno? Quando il viaggio virtuale è proposto con una cadenza predefinita? Le risposte sono evidenziate nel seguente grafico. cadenza predefinita 59 3 11 TAB (terapia al bisogno) In tre casi la terapia del viaggio è stata usata al bisogno perché oltre che essere di disturbo alla persona anziana, stava influendo sulla serenità dell’ambiente di vita comune. Da questo grafico si evince che la percentuale di differenza tra le due modalità di somministrazione è significativa.. In molti casi ca la cadenza predefinita è stata inserita in concomitanza con l’insorgenza del disturbo comportamentale. Se un sistema organizzativo non prevede evede una certa flessibilità difficilmente sarà possibile intercettare il bisogno. Sono elencati i comportamenti e le dinamiche socio-relazionali soc relazionali emerse durante i viaggi. viaggi Tali aspetti sono elencabili e misurabili grazie alle schede di osservazione prodotte. urla 1 il disturbo persiste 6 sorride/ride 27 si assopisce/si riposa 14 rilassamento 14 ringrazia 19 reminiscenza 19 parla tra sé 7 guarda il finestrino verbalizza piacere si informa/si interessa 48 4 14 tono della voce conciliante dialogo / relazione conserva il biglietto totale 42 36 38 70 Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 70 totale 9 In colore giallo sono delineate le azioni legate al verbale; in colore verde quelle deputate alla validazione della realtà virtuale; ed infine in azzurro tutti gli item riconducibili al benessere. Laa realtà virtuale è il più delle volte assimilata coerentemente mente con gli stimoli proposti. Importante mportante rimane la condivisione, il dialogo con l’accompagnatore che può portare a ricordare ri episodi di vita passata ed a benificare re di un tempo dedicato. Dinamiche dell’operatore Sono elencati le dinamiche socio-relazionali relazionali,, le difficoltà e le emozioni emerse durante il viaggio da parte dell’operatore. Tali aspetti sono elencabili e misurabili grazie alle schede di osservazione prodotte. Queste sono proposte come facoltative ed in forma anonima. È inusuale avere una scheda incentrata sul vissuto dell’operatore, ma riteniamo che sia fondamentale fondamental analizzare anche tale aspetto al fine di avere una completezza di d vissuti. Ecco le percentuali sulle domande a risposta chiusa. 100% 100% SI NO 10% 0 0 hai vissuto la terapia del viaggio come tempo perso? ti ha emozionato sei disposto ad intraprendere altri viaggi? Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 90% 10 Un n grafico interessante è il successivo che analizza ana la descrizione del stato d’animo/emozioni /emozioni dell’operatore al termine del viaggio. Era possibile segnalare più preferenze tra alcune possibilità predefinite. predefinite Importante è il dato concernente laa soddisfazione, soddisfazione sinonimo di uno stato d’essere positivo. Uno o degli elementi negativi è il dispiacere che sempre si riconduce alla negatività dell’esito del viaggio. L’indifferenza citata in una scelta è da ricondurre ad un viaggio che l’operatore ha compiuto in solitaria essendosi l’anziano addormentato dopo pochi minuti! Altri item negativi (irritazione, noia, fastidio) non sono stati presi in considerazione. 13 14 12 10 8 8 12 6 3 4 2 0 0 1 0 1 0 0 14 14 12 10 9 8 6 4 4 2 0 3 1 1 1 1 1 Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 “Se Se dovessi racchiudere l’esperienza vissuta in una parola...” parola. ecco quanto raccolto. Come per le precedenti domande era prevista anche in questo caso la risposta multipla tra alcune possibilità predefinite. predefinite Palese è il benessere che traspare e che viene colto dalla somministrazione dei viaggi terapeutici. Tra gli item negativi che non sono stati riportati nel grafico - non avendo totalizzato otalizzato alcun punteggio - l’operatore trovava: irritazione, fastidio ed indifferenza. 11 Ultimo aspetto sondato, al fine di migliorare il servizio, servizio è stato quello riguardante le difficoltà riscontrate durante la preparazione, somministrazione e chiusura chius del percorso terapeutico. Ecco come si sono espressi gli operatori riguardo le segnalazioni inerenti le difficoltà riscontrate. riscontrate segnalazioni 60 totale schede 100% 50 100% n° schede 40 30 42% 47% 100% 20 10 11% 0 mar-sett 2015 ott 2015-mar 2016 apr-sett 2016 La difficoltà maggiore riguarda i problemi tecnici, problema al quale l’operatore non può porre rimedio, ma si affida ad un tecnico specializzato. specializzato Permane invariata la preparazione del vagone virtuale per la complessità di strumentazioni da gestire. Nessuno evidenzia come problematico lasciare i propri colleghi per somministrare la terapia. Inoltre le difficoltà segnalate sono sono in sostanziale diminuzione, diminuzione sintomo che ogni operatore coinvolto ha maturato una professionalità atta a superare le difficoltà. Prima di terminare con il grafico relativo alla percentuale di successo condividiamo alcune frasi estrapolate dalle schede di osservazione. Semplici annotazioni che mostrano il benessere ottenuto ottenuto e condiviso. Si nota un cambio nell’espressione del viso sembra più rilassato ed attento. Graziella è assopita in salone, ma una volta entrata nel vagone si interessa al viaggio. L’anziana nziana è più tranquilla e ringrazia per la possibilità. Graziella è concentrata nel viaggio; guarda sempre fuori dal finestrino, solo verso la fine del viaggio si gira verso di me e mi prende la mano. L’anziano prima del viaggio è in salone ed è di disturbo disturbo nel contesto in cui si trova per le reiterate richieste. Durante il viaggio non fa più richiesta. Ringrazia all’uscita del treno ringrazia sorridendo. Ogni tanto mi guarda e fa un cenno d’assenso. Chiede se si può fumare sul treno. Tende a raccontare volentieri entieri di sé. L’anziano è interessato sia ad osservare il paesaggio che a conversare. Connota le stazioni con luoghi riconducibili alla sua storia personale. Il video si interrompe spesso, ma vuole completare il viaggio e non scendere né a Castronno né a Gazzda. Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 report semestrali 12 È stato apprezzato il rapporto 1 a 1. Esito del viaggio POSITIVO Qualora la persona anziana si rilassa e/o mostra piacere nel viaggiare, ricordare e condividere: condividere il viaggio ha un esito positivo. Se avviene rilassamento assamento e rievocazione pur non vivendo il contesto virtuale come reale l’esito è da considerarsi comunque positivo. Importante è considerare che anche se non cessa il disturbo comportamentale, ma questo si attenua il viaggio si può considerare parimenti positivo. NEGATIVO Quando l’anziano non riesce a considerare lo stimolo del viaggio e/o vive tale esperienza come invasiva o lesiva della sua libertà allora il viaggio ha un esito negativo. Naturalmente se un eventuale disturbo del comportamento si accentua ua o è presente al termine del viaggio l’esito è da considerarsi altrettanto negativo. 234 197 200 150 73 100 48 50 64 63 65 59 37 22 70 70 32 10 11 6 10 5 0 positivo negativo complessivo positivo negativo complessivo mar/ago-14 22 10 32 sett-14 feb-15 48 11 59 mar/sett-15 64 6 70 ott-15/mar-16 63 10 73 apr/sett-16 65 5 70 totale 197 37 234 Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 Numero viaggi virtuali 250 13 Vogliamo ogliamo concludere con una riflessione tratta dal libro “Documento base per progetti educativi guanelliani” Editrice Nuove Frontiere. Nel processo educativo delle persone non facciamo affidamento a “momenti magici” o a circostanze straordinarie, ma, senza trascurare opportunità particolari, valorizziamo le possibilità offerte dalla vita quotidiana con i suoi ritmi. Ogni situazione situazio di impegno egno o di fatica o di distensione e di festa, di serenità o di preoccupazione, può diventare importante e significativa, così come avviene nella vita familiare. Per questo cerchiamo di trasformare in occasione di crescita sia il rapporto con gli altri, come come gli avvenimenti, le cose e ogni esperienza, anche quella segnata dalla sofferenza o dall’errore. Così pure aiutiamo le persone a non evadere dalla propria realtà nella ricerca di una condizione ideale, ma ad accettarla serenamente, a scoprirvi le potenzialità potenzialità di bene e a trasformarle in strumento di miglioramento proprio e altrui. Non evadere la propria realtà proponendosi come compagni di viaggio; in questo sta la forza delle terapie non farmacologiche. Non sappiamo se arriveremo mai alla condizione ideale, id , ma questo non può esimerci di cercare nuove strade per raggiungere un maggior benessere. Crediamo fermamente che la terapia del viaggio sia un’esperienza che oltre a fornire benessere porta in sé un’occasione di crescita umana a vari livelli. Vi ringraziamo raziamo dell’attenzione e nella speranza che questo report sia di stimolo ad a altre realtà vi invitiamo a seguire i risultati della ricerca sul sito: www.casadiripososangaetano.it Prossimo aggiornamento: marzo 2017. 201 Cordiali saluti. Terapia del Viaggio REPORT Dati disponibili al 30 settembre 2016 Lodi Luca 14