Domande e risposte Capitoli 1-4 Che cosa si intende per coordinate altazimutali e coordinate equatoriali celesti? Quali sono le differenze tra i due sistemi di riferimento? Le coordinate altazimutali e le coordinate equatoriali celesti sono sistemi di riferimento che consentono di determinare la posizione di un corpo celeste (astro). Le coordinate altazimutali comprendono l’ azimut, cioè l’angolo misurato in senso orario tra il meridiano locale e il semicircolo verticale passante per l’astro, e l’altezza, cioè la distanza angolare tra l’astro e l’orizzonte astronomico. Le coordinate equatoriali celesti comprendono invece l’ascensione retta, cioè l’angolo misurato in senso antiorario ed espresso in ore, minuti, secondi, tra il coluro equinoziale e il meridiano celeste passante per l’astro e la declinazione, cioè la distanza angolare tra l’equatore celeste e il corpo celeste. Quali punti e circoli di riferimento è possibile individuare in modo assoluto sulla sfera celeste e quali invece in base alla posizione di un osservatore? Come si determinano questi ultimi? I punti e i circoli di riferimento individuabili in modo assoluto sulla sfera celeste sono il polo nord e il polo sud celesti, meridiani e paralleli celesti ed equatore celeste. Circoli e punti che dipendono dall’osservatore sono invece zenit e nadir, cioè l’intersezione tra la sfera celeste e, rispettivamente, la verticale sulla testa dell’osservatore e il suo opposto, il meridiano locale, cioè il meridiano celeste passante per lo zenit, l’antimeridiano locale, cioè il semicircolo passante per il nadir e avente come estremi i poli celesti, e l’orizzonte astronomico dato dall’intersezione tra il piano orizzontale e la sfera celeste. Che cos’è l’analemma e quali informazioni possiamo trarne? L’analemma è una rappresentazione grafica dell’equazione del tempo. In ascissa è riportato, in minuti, il ritardo o l’anticipo del sole vero rispetto al sole medio, mentre sull’asse delle ordinate viene riportata la declinazione solare, cioè l’altezza del sole rispetto all’equatore celeste. Lungo la curva così disegnata vengono riportati i giorni dell’anno. Grazie all’analemma è possibile calcolare per ogni giorno dell’anno la declinazione del sole (oppure, misurando la declinazione, calcolare la latitudine dell’osservatore) e il ritardo o anticipo del mezzogiorno vero rispetto al mezzogiorno medio [risposta alternativa] L’analemma è una rappresentazione grafica dell’equazione del tempo. In ascissa è riportato, in minuti, il ritardo o l’anticipo del sole vero rispetto al sole medio, mentre sull’asse delle ordinate viene riportata la declinazione solare, cioè l’altezza del sole rispetto all’equatore celeste. Lungo la curva così disegnata vengono riportati i giorni dell’anno. Nei punti in cui la curva interseca l’asse delle ordinate il mezzogiorno medio e il mezzogiorno vero coincidono. I punti in cui la curva interseca l’asse delle ascisse coincidono con i due equinozi. Come vengono determinati polo nord e polo sud celesti, meridiani e paralleli celesti, equatore celeste? Polo nord e polo sud celesti sono dati dall’intersezione tra la sfera celeste e l’asse del mondo, cioè l’asse di rotazione del pianeta. I meridiani celesti corrispondono a semicircoli, aventi per estremità i due poli, individuati dall’intersezione tra la sfera celeste e piani tutti passanti per l’asse del mondo. I paralleli celesti sono circoli ottenuti dall’intersezione tra la sfera celeste e piani ortogonali all’asse del mondo, l’equatore celeste coincide con l’intersezione tra la sfera celeste e un piano ortogonale all’asse di rotazione del pianeta e passante esattamente a metà tra i due poli. Enuncia le tre leggi di Keplero, spiega il significato della seconda e terza legge La prima legge afferma che i pianeti compiono intorno al sole un’orbita ellittica e il sole occupa uno dei fuochi dell’ellisse. La seconda legge dice che il raggio vettore che unisce il centro del sole al centro del pianeta spazza aree uguali in tempi uguali, ciò significa che quando il pianeta si trova più vicino al sole la sua velocità sarà maggiore, mentre sarà minore quando il pianeta è lontano dal sole. La terza legge dice che il quadrato dei tempi che di rivoluzione dei pianeti è proporzionale al cubo del semiasse maggiore della loro orbita, quindi più un pianeta si trova lontano dal sole più tempo impiegherà per una rivoluzione completa. Che cosa si intende per sole fittizio, sole medio e tempo solare medio? Prendendo come riferimento la posizione del sole in apogeo e perigeo (apparenti e corrispondenti a perielio e afelio) e dividendo il suo percorso lungo l’eclittica per il numero esatto di giorni impiegati, si definisce un punto geometrico, detto sole fittizio, che si muove con velocità angolare costante. Si definisce sole medio la proiezione del sole fittizio sull’equatore celeste e che coincide con esso nel punto gamma. Il sole medio compirà, come ogni altro corpo celeste, un moto diurno. Il tempo solare medio è l’angolo misurato in senso orario tra l’antimeridiano locale e il meridiano passante per il sole medio. Prove e conseguenze del movimento di rivoluzione terrestre. Conseguenze del movimento di rivoluzione sono l’apparente rivoluzione annua della volta celeste e il passaggio del sole nelle dodici costellazioni dello zodiaco, inoltre poiché l’asse di rotazione è inclinato rispetto al piano dell’eclittica e tale inclinazione si mantiene costante, il circolo di illuminazione occupa diverse posizioni nel corso dell’anno. Esso è tangente ai due circoli polari in corrispondenza dei solstizi (21 giugno e 22 dicembre), mentre passa esattamente per i due poli in corrispondenza degli equinozi (21 marzo e 23 settembre). Prove del movimento di rivoluzione sono il fenomeno della aberrazione stellare, l’effetto doppler e il fenomeno della parallasse annua. Nell’atrio del Liceo Galilei di Siena è appeso un pendolo di Foucault. A cosa serve quello strumento? Che cosa succederebbe se lo stesso strumento fosse installato in una scuola della Norvegia? E in una della Nuova Zelanda? Lo strumento, che riproduce l’esperienza del pendolo di Foucault, costituisce una dimostrazione della rotazione terrestre. Si basa sul fatto che il piano di oscillazione del pendolo tende a rimanere invariato nello spazio, mentre il pianeta ruota sotto di esso. Il piano di oscillazione sembra quindi ruotare in senso orario (nell’emisfero nord). La velocità angolare con cui ruota il piano del pendolo è funzione della latitudine, è massima al polo e nulla all’equatore, quindi in Norvegia il piano di oscillazione ruoterebbe di un angolo maggiore nelle 24 ore. In Nuova Zelanda il piano di oscillazione ruoterebbe in senso antiorario. ( , dove è l’angolo di rotazione e (tempo per una rotazione completa è la latitudine della località) ) Conseguenze e prove del movimento di rotazione terrestre Conseguenze del moto di rotazione sono l’apparente moto diurno degli astri e il moto del sole che determina l’alternarsi del dì e della notte. Altre conseguenze sono il rigonfiamento equatoriale e le perturbazioni date ai movimenti di fluidi sulla superficie terrestre note come “effetto Coriolis”. Prove del movimento di rotazione sono l’esperienza di Guglielmini in cui un grave in caduta subisce una deviazione verso est (massima all’equatore e nulla ai poli), e il pendolo di Foucault, in cui il piano di oscillazione di un pendolo subisce una apparente rotazione in senso orario, nell’emisfero boreale (antiorario in quello australe). In questo caso la velocità di rotazione sarà massima ai poli e nulla all’equatore. Descrivi il meccanismo che genera le maree. Quali sono le posizioni del sole e della luna che rendono massimo o minimo l’effetto? Le maree consistono in un innalzamento e un abbassamento delle grandi masse d’acqua del pianeta rispetto al loro livello medio. Il fenomeno si ripete circa ogni sei ore ed è generato dalla composizione di due forze: l’attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna (e in misura considerevolmente minore dal sole), e la forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema Terra – Luna intorno al proprio centro di massa. Gli effetti gravitazionale del Sole e della Luna si sommano amplificando il fenomeno quando i due corpi celesti sono in congiunzione o in opposizione, mentre si elidono in parte a vicenda in quadratura riducendone quindi l’entità Enuncia e descrivi brevemente i moti millenari della Terra Moto di precessione luni – solare, causato dallo spostamento dell’asse di rotazione terrestre che descrive un movimento doppi conico con un periodo di cerca 26.000 anni. Durante tale moto l’asse terrestre subisce delle oscillazioni dette nutazioni. Rotazione della linea degli apsidi, avviene in senso antiorario per un osservatore al polo nord celeste con un periodo di circa 117.000 anni. Tale movimento, combinandosi con la rotazione della linea degli equinozi determina il fenomeno detto precessione degli equinozi. Variazione di eccentricità dell’orbita terrestre che determina una variazione nella differenza di distanza Terra – Sole tra afelio e perielio. Variazione di inclinazione dell’asse di rotazione de determina un leggero aumento o decremento di qest’ultima rispetto al piano dell’orbita. L’unità astronomica (UA), l’anno luce e il parsec, sono le unità di misura comunemente usate in astronomia. Danne una definizione. L’unità astronomica corrisponde alla distanza media tra la Terra e il Sole e misura 149,6 x106 km. Un anno luce viene definito come la distanza che la radiazione elettromagnetica percorre nel vuoto in un tempo pari ad un anno. Esso corrisponde a poco più di 63.000 unità astronomiche. Infine il parsec (acronimo di parallasse di secondo d’arco) corrisponde alla distanza da cui un osservatore con la direzione di vista perpendicolare al semiasse maggiore dell’orbita terrestre vedrebbe tale semiasse sotto un angolo di un secondo d’arco. Un parsec corrisponde a circa 3,26 anni luce. Definisci posizione del circolo d’illuminazione e inclinazione di raggi solari in occasione dei due solstizi e dei due equinozi. In occasione di due equinozi, 20-21 marzo e. di primavera, 22-23 settembre e. d’autunno, il circolo d’illuminazione passa per i due poli e i raggi del sole sono perpendicolari alla superficie terrestre in corrispondenza dell’equatore (declinazione del Sole uguale a 0°). In corrispondenza dei due solstizi, 21-22 giugno s. d’estate, 2122 dicembre s. d’inverno, il circolo d’illuminazione è tangente ai due circoli polari. Nel primo caso però i raggi del sole sono perpendicolari alla superficie terrestre in corrispondenza del tropico del cancro (declinazione del sole 23° 27’ ), nel secondo in corrispondenza del tropico del capricorno (declinazione del sole -23° 27’).