ERNESTO ANTONINI

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ERNESTO ANTONINI
UNIVERSITA’ DI BOLOGNA – DIPARTIMENTO ARCHITETTURA
Edifici Scolastici in Italia per epoca di costruzione
(Fonte: Legambiente; Ecosistema Scuola 2010)
1940 ‐ 1974 1900 ‐ 1940 < 1900
1990 ‐ 2008
1974 ‐ 1990  Nei venti anni fra 1990-2010), il tasso di rinnovo del parco italiano di
edilizia scolastica è stato inferiore allo 0,7% annuo
 Cioè sull’intero territorio nazionale si sono costruiti mediamente meno di
280 nuovi edifici scolasti all’anno, pari ad una scuola nuova ogni 150 in
servizio
Investimenti in manutenzione (€ per edificio)
(Fonte: Legambiente; Ecosistema Scuola 2010)
VENETO Fra 2005 e 2010 circa
UMBRIA la metà (48,95%)
TRENTINO A.A.
degli edifici scolastici
TOSCANA SICILIA italiani ha goduto di
SARDEGNA manutenzione
PUGLIA straordinaria.
PIEMONTE MARCHE L’investimento
LOMBARDIA ammonta in media a
LIGURIA circa 42.500 € per
LAZIO edificio, a cui si
FRIULI V.G.
EMILIA ROMAGNA aggiungono 11.000 €
CAMPANIA di manutenzione
CALABRIA ordinaria.
BASILICATA ABRUZZO 0
20.000
40.000
60.000
straordinaria
80.000
100.000
ordinaria
120.000
140.000
Quanto consumano le scuole?
●
Indagine Legambiente/IUAV 2011 su 52 complessi scolastici in
Veneto:
250-350 kWh/m2a, media 290 kWh/m2a (pari a 82 kWh/m3a)
tipo di scuola
nido+infanzia
infanzia+primaria
+media
media
località
Bertinoro (FC)
Cesena (FC)
Bertinoro (FC)
anno di
costruzione
1980
1972
1990
Superficie m2
1250
5250
3500
130
720
132
E
E
E
gradi giorno
2.435
2.130
2.435
Eptot
(kWh/m³a)
54.8
51,6
61,6
n° utenti
zona climatica
La necessità di aggiornare il parco di edilizia scolastica e, per suo tram
della presenza della scuola nella società, è inserita da almeno un dece
riconosciute in molti Paesi economicamente e socialmente avanzati
In USA, il programma Collaborative for High
Performance Schools (CHPS) si è avviato nel
novembre 1999 su iniziativa di California Energy
Commission, per cercare di incrementare le
prestazioni energetiche delle scuole californiane.
Con il lancio dei Best Practices Manuals nel 2001
CHPS
ha
coinvolto
alte
Istituzioni,
Aziende
fornitrici di servizi e Organizzazioni non-profit ed
estendendosi ad altri Stati.
In poco più di un decennio sono state costruite o radicalmente ristrutturati
sulla base dei protocolli CHPS centinaia di edifici scolastici di ogni tipo, in
contesti molto diversi -dalla California al Massachusetts, dal Texas allo
Stato di Washington
Una scuola CHPS è:
 Salubre
 Termicamente, visivamente e acusticamente
confortevole
 Energeticamente efficiente
 Efficiente rispetto ai materiali
 Efficiente rispetto all’acqua
 Facile da gestire e da mantenere in efficienza
 Monitorata
 Un luogo ambientalmente responsabile
 Uno strumento educativo
 Sicura
 Una risorsa per la comunità
 Un’architettura stimolante
LEED
Leadership in Energy and Environmental Design
• Campo di applicazione: edifici scolastici (nuove costruzioni e
ristrutturazioni)
• Prioritariamente settore K-12 (scuole primarie e secondarie fino al
dodicesimo anno di frequenza scolastica, corrispondente all’età di
diciassette/diciotto anni)
Le peculiarità degli edifici sono valutabili con una checklist articolata in aree
tematiche:
● Sostenibilità del sito (valutazione massima 16 punti)
● Efficienza nell’utilizzazione dell’acqua (max 7 punti)
● Energia e atmosfera (max 17 punti)
● Materiali e risorse (max 13 punti)
● Qualità ambientale interna, (max 20 punti)
● Innovazione e progetto (max 6 punti)
Applicabile a nuove costruzioni
e ristrutturazioni.
Certificata
Silver
Gold
Platinum
(29-36
(37-43
(44-57
(58-79
punti)
punti)
punti)
punti)
In GB, il programma Building Schools for the future (BSF) è forse la più
imponente e coerente strategia di intervento sull’edilizia scolastica
sviluppata in Europa nel secondo dopoguerra.
Lanciato nel 2003 dal primo Governo Blair, è stato avviato nel 2008
Nel 2010 il Governo Cameron ne ha sospeso l’attuazione
Una serie di progetti esemplari, affidati nel 2007 a
undici progettisti selezionati per testare
l’applicazione programma BSF-Building Schools
for Future, lanciato nel 2004 dal Governo
Britannico con obiettivi molto ambiziosi:
• Investimenti per 50 Miliardi € in 10 anni
• 3,5 milioni di studenti coinvolti
• 3.500 scuole da costruire o riqualificare
• completati nel 2009: 42 interventi
• da completare nel 2010: 50 interventi
Schools for the futureexemplar designs: concepts
and ideas
UK Department for Education
and Skills, London (UK), 2007
Le strategie BSF per la progettazione delle scuole
 progettazione capace di creare “luoghi che ispirano”, per stimolare
positivamente gli alunni delle scuole, gli insegnanti e gli altri operatori che ci
lavorano
 innovazione: studiare soluzioni innovative senza pregiudizi, cercando le
migliori risposte alla sfida posta dalla progettazione di scuole per il futuro
 flessibilità, in modo da favorire l’integrazione delle tecnologie dell’informazione
e consentire un facile adeguamento dell’edificio ai frequenti cambiamenti dei
metodi pedagogici
 adattabilità, intesa come capacità dell’edificio ad accogliere nel tempo scuole
di diverso tipo e modificazioni dell’organizzazione didattica che coinvolgano il
numero e le dimensioni delle classi
 inclusione di utenti socialmente deboli e di alunni disabili
 possibilità di utilizzo delle strutture da parte della comunità locale
 eccellenti livelli di qualità ambientale (non inferiori a quanto previsto dai
Building Bulletins (BB) 87 e 93 su energia e comfort degli spazi confinati)
 sicurezza e sostenibilità
 impiego di componenti prefabbricati e metodi industrializzati di
costruzione
LUOGHI CHE ISPIRANO
La capacità del progetto di creare situazioni positive
può influenzare il comportamento di studenti e
insegnanti.
Anche se non è compito dell’architettura dettare il
metodo pedagogico né l’organizzazione didattica,
essa deve facilitare gli utenti della scuola ad attuare il
modello di formazione che ritengono più adeguato
Alsop’s sperimenta forme organiche per
caratterizzare i corpi scala e alcuni spazi
didattici
de Rijke Marsh Morgan propongono una cupola in EFTE,
soluzione dotata di forte identità percettiva, ma applicabile
solo in specifici casi
INNOVAZIONE
I design teams devono essere
fortemente motivati nella ricerca di
soluzioni innovative, cercando le migliori
risposte alla sfida posta dalla
progettazione di scuole per il futuro
Cottrell + Vermeulen collocano la hall di ingresso sul fronte verso la strada e concepiscono una facciata
camaleonte con diverse opzioni di finitura, per adattarla a diversi contesti o a specifiche prescrizioni dei
regolamenti locali
Aule triangolari o trapezoidali permettono configurazioni difficili da ottenere invece con le classiche forme
rettangolari Tuttavia, gli spazi delle aule rettangolari sono più efficienti: più flessibili e trasformabili, meglio
arredabili (de Rijke Marsh Morgan’s Architects)
UNA SCUOLA PER CHI LA USA
La comunità scolastica deve essere
coinvolta nel processo di
progettazione ed è un bene per tutti
che gli alunni esprimano le loro
aspettative e le loro richieste, in
particolare riguardo agli spazi per
lo studio e per la socializzazione
L’atrio centrale del progetto di Alsop ospita il percorso
longitudinale di distribuzione, collocato su un solo lato ma
dimensionato per contenere spazi di studio e di
socializzazione, oltre agli armadietti
Cottrell + Vermeulen propongono un manuale per
organizzare la partecipazione di scolari e insegnanti della
scuola primaria alla definizione degli obiettivi del progetto
SCUOLE PER LE COMUNITÀ LOCALI
Un buon progetto favorisce l’inclusione: offre
spazi adatti all’apprendimento ma utilizzabili
dalla comunità locale fuori dall’orario
scolastico e, quando possibile, anche,
promiscui (biblioteche, servizi sanitari,
assistenza sociale)
Nel progetto di Mace la nuova scuola posizionata
a nord di quella esistente crea uno spazio
pubblico di relazione fra i due edifici che diventa
il nuovo accesso anche all’area sportiva
SCUOLE PER LE ESIGENZE DI
OGGI
Il brief BSF chiede agli architetti di
progettare scuole capaci di rispondere
adeguatamente alle esigenze
organizzative e pedagogiche attuali:
fruibili, sicure, stimolanti e inclusive
IDEE PER DOMANI
Il brief BSF chiede anche progetti
di edifici che possano essere
facilmente adattati a nuovi modelli
educativi nel prossimo decennio e
oltre, e ai progettisti di immaginare
i possibili scenari di questo
cambiamento
La soluzione mutìlpiano di Penoyre and Prasad prevede di ospitare su ogni piano un anno di corso, con
grande libertà di configurazione degli spazi didattici e di servizio
Le funzioni accessibili da parte degli utenti esterni sono alloggiate al piano terra.
FLESSIBILITÀ
Flessibilità ed adattabilità sono
prestazioni fondamentali del
progetto di ogni scuola. La
flessibilità consente di
riconfigurare gli spazi per
adeguarli alle frequenti
modifiche delle attività
didattiche: spesso basta
prevedere che arredi ed
attrezzature possano essere e
spostati, ma richiede che la
forma di ogni spazio sappia
accogliere diversi layout.
Wilkinson Eyre colloca intorno alla piazza centrale “nuclei
riposizionabili” -progettati in un’ampia gamma di tipi e
funzioni- che possono essere replicati e disposti liberamente
ADATTABILITÀ
L’adattabilità è indispensabile per
adeguare la scuola ai cambiamenti
organizzativi e pedagogici che potranno
intervenire durante la vita in servizio
dell’edificio. Adattabilità significa poter
cambiare la forma e le dimensioni degli
spazi, rimuovendo o spostando gli
elementi divisori interni con costi e disagi
contenuti.
Il progetto di Feilden Clegg Bradley prevede unità
adattabili di quattro classi, collocate in
corrispondenza di ciascun angolo dell’edificio
scolastico e affacciate sullo spazio comune
centrale, con la possibilità di occuparlo in parte per
ulteriori ampliamenti delle unità didattiche.
CHIOSTRI LINEARI
Spazi di circolazione a sviluppo lineare si sono dimostrati I
più adeguati a consentire le future espansioni degli edifici
e l’adattabilità degli spazi in dimensione e forma, durante
la vita in servizio dell’edificio.
L’edifico scolastico multipiano di Alsop presenta ad ogni piano una fascia longitudinale larga 7,2 metri posta a
ridosso dell’ atrio centrale e destinata ad ospitare indifferentemente ogni tipo di spazio didattico. Sul lato
opposto dell’atrio, una fascia larga 9 metri con caratteristiche di maggiore rigidità distributiva alloggia i corpi
scala
CLUSTER DIDATTICI
Cluster di spazi didattici, combinati in vari
modi, sono un principio organizzativo
ricorrente. Gli utenti, specialmente della
scuola secondaria, dimostrano di
apprezzare questa soluzione, per la
capacità di consolidare le relazioni fra i
gruppi e di rafforzarne l’identità
Il cluster didattico di forma trapezoidale
progettato da de Rijke Marsh Morgan si
organizza intorno all’aula informatica o ad
uno spazio per la socializzazione, che
però presentano scarsa capacità di
adattarsi ad attività ordinate organizzate in
modo tradizionale
CORTI INTERNE
Benché non fosse richiesto dal brief, molti
progettisti hanno proposto di introdurre
grandi spazi coperti, configurati come
strade, piazze, corti, atrii, attribuendo a
questi spazi un’importante valenza sia
simbolica che funzionale
Feilden Clegg Bradley prevedevano un atrio decisamente eccessivo rispetto alle richieste del brief e ai limiti
del budget, che è stato ridimensionato in fase di progettazione esecutiva senza perdere le sue funzioni e il
suo carattere di centro della vita della scuola
SPAZI ALL’APERTO PER
LA DIDATTICA
L’allestimento degli spazi
esterni è spesso sacrificato
dai limiti del budget, ma molti
progetti l’hanno comunque
considerato decisivo per la
qualità degli insediamenti ed
hanno proposto raffinate
soluzioni da includere negli
interventi futuri
La paesaggista Sarah
Wigglesworth progetta
uno spazio verde di
pertinenza esclusiva per
ogni classe alloggiata al
piano terra
COMFORT
Il comfort è essenziale per l’efficacia
dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Nonostante non sia semplice prevedere
con quali dispositivi si potranno creare
condizioni confortevoli nelle scuole del
futuro, questa prestazione resta decisiva
per qualunque progetto di spazio didattico
Mace prevede un sistema ibrido di ventilazione (immissione meccanizzata
ed estrazione naturale). Un plenum sottopavimento mitiga la temperatura
dell’aria immessa dall’esterno e una sonda geotermica provvede
all’integrazione quando necessaria.
SOSTENIBILITÀ
Il livello elevato di sostenibilità richiesto
dal brief coinvolge una gamma estesa di
fattori: la sicurezza del sito e
l’integrazione con la vita della comunità
locale devono essere considerati alla
stessa stregua dei più comuni requisiti di
qualità ambientale, come l’efficienza
energetica e la riduzione dei rifiuti
ESTATE
Camini di ventilazione a funzionamento stagionale differenziato (Wilkinson Eyre )
INVERNO
Minima impronta al suolo, grazie ai pali trivellati di fondazione, e legno per struttura e involucro nella
proposta di Marks Barfield, molto attenta alla sostenibilità dei materiali
‘percorsi di sostenibilità’
bertinoro - scuola materna ‘coccinella’: riqualificazione energetico-funzionale e ampliamento
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. m. milan, k. fabbri, t. trombetti
elisa bruschi – chiara giunchi
bertinoro la pelle metallica
‘percorsi di sostenibilità’
scuole per l’infanzia a bertinoro
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. m. milan, k. fabbri, t. trombetti
elisa bruschi – chiara giunchi
bertinoro fase 3a. attacco a terra
‘percorsi di sostenibilità’
scuole per l’infanzia a bertinoro
a scuola a piedi
percorsi
di sostenibilità
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. m. milan, k. fabbri, t. trombetti
traguardo visivo
elisa bruschi – chiara giunchi
bertinoro fase 3a. la scatola di luce
‘percorsi di sostenibilità’
scuole per l’infanzia a bertinoro
la sezione tecnologica
Il fronte sud
la sezione
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. m. milan, k. fabbri, t. trombetti
elisa bruschi – chiara giunchi
bertinoro fase 3b. l’unità pedagogica
‘percorsi di sostenibilità’
scuole per l’infanzia a bertinoro
la sezione
la struttura portante
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. m. milan, k. fabbri, t. trombetti
elisa bruschi – chiara giunchi
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media statale ‘p. amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
area di intervento:
criticità
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media statale ‘p. amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
• promiscuità dei percorsi
percorsi carrabili
percorsi pedonali
• parcheggi e aree di sosta
- grande impatto percettivo
- dimensioni insufficienti
N
• spazi aperti frammentati e impervi
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
area di intervento:
strategie di riqualificazione urbana
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media statale ‘p. amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
Percorsi pedonali
Percorsi carrabili
• percorso pedonale con aree filtro
• percorso carrabile di servizio
• accessi separati alle diverse
scuole e a diversi livelli altimetrici
• parcheggi di pertinenza delle
due scuole
• continuità degli spazi verdi e verso
il paesaggio
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
il polo scolastico
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media ‘P. Amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
metamorfosi
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media ‘P. Amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
ingresso
la corte
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
involucro
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media ‘P. Amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
LA LUCE: ottimizzazione del livello di illuminamento
ricerca del comfort luminoso nelle aule
‘scatola di luce. un polo scolastico per bertinoro’
scuola media ‘P. Amaducci’: ampliamento e riqualificazione energetico-funzionale
alma mater studiorum – università di bologna facoltà di architettura ‘aldo rossi’ – cesena – a.a. 2009-10
lsf architettura ecoefficiente - prof. a. boeri, e. antonini, a. mahsein milan, k. fabbri, t. trombetti
giada milandri – serena ugolini
ARCHITETTURA PER L’INFANZIA
NEL QUARTIERE OSSERVANZA, CESENA :
UNA SCUOLA GIARDINO
Giulia Olivieri
Bambini
Personale esterno
Insegnanti
Accesso ai
giardini
Schema dei percorsi
Vista dell’ingresso
Atrio
Attività speciali
Spazio distributivo
Attività libere
Spogliatoi
Mensa
Attività ordinate
Cucina
Dormitori
Dispensa
Serre solari
Vano tecnico
Servizi
Sala insegnanti
Schema funzionale
Vista dell’ingresso
Vista dello spazio
per le attività libere
Perdite di calore
specifiche per
trasmissione Ht [W/K]
Perdite di calore specifiche per
trasmissione
PROSPETTO SUD Ht [W/K]
Vista giardino fronte sud
Vista giardino fronte nord
CAMPUS “Villa Romiti”
Imparare giocando nel verde
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” – Cesena – a.a. 2010‐11
LSF Architettura Ecoefficiente ‐ prof. A. Boeri, E. Antonini, A. Milan, K. Fabbri, T. Trombetti Laureandi:
Alessandro Giardini – Marco Graldi
ANALISI AREA STUDIO
IL PLESSO SCOLASTICO
CAMPUS “Villa Romiti”
Imparare giocando nel verde
AMPLIAMENTO SCUOLA ELEMENTARE
IL SISTEMA AULA‐SERRA‐GIARDINO
CAMPUS “Villa Romiti”
Imparare giocando nel verde
Ernesto Antonini, Andrea Boeri; Progettare scuole sostenibili; Edicom Edizioni, 2011
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