Progetto di Ricerca

annuncio pubblicitario
Dipartimento di Scienze
Neurologiche e Psichiatriche
SOD Neuro-riabilitazione Precoce (direttore Prof. Piacentini)
SOD Neurologia I (direttore Prof. Sorbi)
Progetto di Ricerca
STUDIO DELLE CARATTERISTICHE CLINICHE NELLE FASI D’ESORDIO E NEL
FOLLOW UP DI PAZIENTI AFFETTI DA DISTURBI DEL MOVIMENTO
NELL’AMBITO
DELL’ESPLORAZIONE
DELLE
CORRELAZIONI
FENOTIPO/GENOTIPO
Responsabile: Prof.ssa Silvia Piacentini
I disturbi del movimento rappresentano un importante capitolo della Neurologia: oltre la malattia di
Parkinson e Parkinsonismi, che per prevalenza e incidenza rappresentano le patologie più frequenti,
rientrano in questo capitolo anche alcune malattie definite rare quali la Corea di Huntington (CH) e
le atassie.
La malattia di Parkinson (MP) è una patologia neurodegenerativa, prevalentemente sporadica a
patogenesi multifattoriale e viene posta in diagnosi differenziale con altre forme neurodegenerative,
definite Parkinsonismi, con caratteristiche cliniche in parte simili ma che per siti anatomici coinvolti
e/o risposta al trattamento e/o spettro fenotipico se ne differenziano (atrofia multisistemica, paralisi
sopranucleare progressiva, degenerazione cortico-basale, demenza a corpi di Lewy).
In fase iniziale, presentando tali patologie caratteristiche cliniche analoghe, può essere complesso
poterle distinguere con certezza ed impostare così programmi di monitoraggio clinico adeguati; è
quindi importante, quando possibile, supportare i dati clinici con dati strumentali, che ne permettano
una quanto più precoce distinzione e diagnosi.
Nell’ambito delle patologie ipercinetiche quali le coree sappiamo che la Corea di Huntington ha una
trasmissione autosomica dominante, il cui danno genico è rappresentato da una sovra espansione di
triplette e va incontro al fenomeno dell’anticipazione genica. Esistono dei “casi sporadici” di CH
legati all’esistenza di alleli “intermedi” cioè normali ma suscettibili di mutazione o patologici ma
con ridotta penetranza; essere portatore di “alleli intermedi” costituisce un rischio per le successive
generazioni di sviluppare casi sporadici di malattia e nonostante il test genetico abbia un’elevata
accuratezza diagnostica(sens 98,8%, spec 100%) esiste una zona d’ombra in cui la patologia e la
normalità si sovrappongono, sia per ciò che riguarda la presentazione clinica sia per la possibilità di
trasmissione.
Anche per la corea di Huntington viene posta in diagnosi differenziale con forme cliniche dal
fenotipo analogo ma esame genetico per CH negativo, pertanto definite fenocopie Huntington;
all’interno di questo gruppo troviamo le coree iatrogene o discinesie tardive, le coree disimmuni
(corea di Sydenham, corea associata a connettivopatia), le coree ereditarie non CH (corea familiare
benigna, neuroacantocitosi, atrofia pallido-rubro-luysiana, forme CH-like recentemente descritte e
forme coreoatetosiche parossistiche come la Coreatetosi Parossistica Cinesigenica e le Discinesie
Parossistiche indotte dall’esercizio). Il riconoscimento di tali fenocopie ha significato prognostico
sia per l’individuo affetto ma anche per i familiari, i quali dovranno invece andare incontro ad una
delicata opera di counseling genetico in caso di riscontro di un caso di Corea di Huntington in
famiglia.
Dipartimento di Scienze
Neurologiche e Psichiatriche
SOD Neuro-riabilitazione Precoce (direttore Prof. Piacentini)
SOD Neurologia I (direttore Prof. Sorbi)
Le atassie cerebellari sono un gruppo complesso di malattie neurologiche a patogenesi molto
variabile, si riconoscono forme tossiche, dismetaboliche, paraneoplastiche, infettive, degenerative e
genetiche, tra queste ultime troviamo forme con modalità di trasmissione autosomico dominante,
recessiva e X-linked.
Per la rarità di espressione di queste malattie con un’ampia variabilità fenotipica e patogenetica è
importante saperle riconoscere, inquadrare, stadiare con validate scale cliniche ed impostarne un
adeguato follow-up al fine di implementarne le conoscenze sia sulle possibili espressioni cliniche
sia sui correlati genici.
L’assegnista dovrà:
- avere esperienza nella diagnosi e applicazione di scale cliniche adeguate di patologie rare
quali Corea di Huntington, dovrà sapersi destreggiare nelle possibili diagnosi differenziali e
impostare strategie di monitoraggio clinico, in particolare per le fenocopie Huntington, per
le quali il contributo dell’esame genetico è relativo.
- occuparsi di diagnosi e follow-up delle patologie a fenotipo atassico, con particolare
attenzione alle forme geneticamente determinate
- avere esperienza nella diagnosi ed trattamento della malattia di Parkinson e Parkinsonismi
sia in fase iniziale che avanzata; dovrà impostare piani di follow up clinico adeguati, con
eventuale coinvolgimento di altre professionalità medico-sanitarie, in relazione alle diverse
evoluzioni a cui tali patologie possono andare incontro; dovrà saper gestire la fase avanzata
della malattia di Parkinson sia dal punto di vista farmacologico sia indirizzando il paziente
verso tecniche di trattamento chirurgico (stimolazione cerebrale profonda, somministrazione
di levodopa intradigiunale).
Scarica