Untitled - Facoltà Teologica di Sicilia

Annuario Accademico 2016-2017
Pubblicazione Annuale
della Facoltà Teologica di Sicilia
Foto: Guido Santoro
Realizzazione grafica: Andrea Abate
Stampa:
Lito-Tipografia Abate Michele - Paceco (TP)
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2016-2017
ANNUARIO ACCADEMICO
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DI SICILIA
«S. GIOVANNI EVANGELISTA»
Via Vittorio Emanuele 463 - Palermo
PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DI SICILIA
Via Vittorio Emanuele 463
90134 Palermo
Tel. 091.331648 - Fax 091.6111870
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Preside: [email protected]
Vice Preside: [email protected]
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Segretario: [email protected]
Ufficio di segreteria (Bianco Irene): [email protected]
Ufficio di segreteria (Geraci Maria): [email protected]
Direttore della biblioteca: [email protected]
Amministratore: [email protected]
PRE
SEN
TAZI
ONE
Sulla scia tracciata dal Concilio Vaticano II, in particolare dalla
sua costituzione Gaudium et spes, e in accoglienza e condivisione
delle tante sollecitazioni provenienti dall’illuminato e ispirato magistero papale – che continuamente ci spinge a rinnovare la vita ecclesiale e la prassi pastorale, additandoci il compito del dialogo e del
confronto con il mondo attuale, nel segno della misericordia e della
benevolenza – la Facoltà Teologica intende contribuire all’elaborazione di una riflessione teologica, destinata anche alla vita e alla pastorale delle Chiese di Sicilia. Ci sentiamo chiamati a elaborare una
più approfondita intelligenza della realtà ecclesiale, in grado di prendersi in carico l’umano odierno, con le sue tante luci e la sue tante
ombre, nella speranza di offrire una rinnovata via di salvezza per
l’uomo, pur nel contesto di una reciprocità di scambi con le culture,
le forme di società e gli attuali processi storici.
In questo anno accademico 2016-17, trentantaseiesimo della
sua attività didattica, la Facoltà, con i suoi 450 studenti e con i suoi
80 professori, prosegue il suo cammino lungo le linee direttrici di
ricerca teologica e di diaconia evangelizzatrice, prospettate già a cominciare da mons. Crispino Valenziano, primo preside, e dai suoi
successori: p. Basilio Randazzo, mons. Salvatore Di Cristina, mons.
Cataldo Naro, mons. Antonino Raspanti, mons. Rino La Delfa, cui
va sempre la grata riconoscenza di tutti noi. La Facoltà, difatti, con
la sua costante consapevolezza dellʼesigenza di un più ardito impegno di presentazione del Cristo di fronte ai grandi mutamenti culturali, accoglie lʼinvito di papa Francesco a una conversione integrale
e propone una riflessione teologica sul rapporto della Chiesa con il
mondo per ripensarne lʼidentità e la missione in totale riferimento
e dialogo con esso. Pertanto il tema dei corsi e dei seminari delle tre
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aree del II Ciclo della Facoltà per quest’anno accademico è La dualità
Chiesa-Mondo e la tensione unitaria verso il compimento.
Per la sua professione di fede in Gesù, la Chiesa mantiene un
suo profilo peculiare rispetto al mondo. Ciò non la aliena rispetto al
mondo stesso, giacché una sua costitutiva dimensione rimane storicamente un tutt’uno con esso, cioè sempre umilmente immersa
nel mondo, sempre diaconalmente presente al mondo. Se da una
parte essa può considerarsi “il regno di Cristo presente in mistero”,
dall’altra sentirà sempre anche la propria relatività rispetto al Regno
di Dio che germoglia e cresce nel mondo, del quale essa è solo l’inizio germinale. Questa impostazione apre la strada verso il superamento del vecchio dualismo, in direzione di una concezione unitaria
del destino del mondo. Pur affermando la sproporzione del dono
della grazia rispetto a ogni capacità e a ogni realizzazione umana, il
mondo e l’uomo non possono essere pensati, nel quadro della fede
cristiana, se non come destinati, nel disegno stesso della creazione,
alla ricapitolazione in Cristo di tutte le cose, al regno di Dio.
Si viene così ad approfondire lʼindirizzo generale di ricerca e
didattica del ciclo di specializzazione dello scorso anno accademico
che, in preparazione al Giubileo Straordinario della Misericordia, è
stato La Chiesa nel mondo “segno riconoscibileˮ della riconciliazione con
le articolazioni di riflessione teologica di ciascuna delle tre sezioni,
ecclesiologica, teologico-biblica e pastorale.
A introdurci nel compito educativo della Facoltà e degli Istituti
verso la Comunità ecclesiale è stato mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, che, per lʼinaugurazione dellʼanno accademico, ha pronunciato la prolusione dal
titolo La teologia: forma di carità intellettuale, ora pubblicata nella nostra rivista «Ho Theológos». Mons. Galantino ha evidenziato che
lʼindagine teologica della Facoltà, «è molto attenta agli aspetti del
dialogo interreligioso, alla teologia delle religioni e a quella della storia, come pure all’apporto delle scienze umane» e in tal senso accetta
«la sfida dell’incontro e del confronto, dell’ascolto e della valorizzazione della storia e di chi è diverso da noi».
Si sono susseguiti gli altri eventi accademici: la Giornata di studio sulla catechetica, Stili di misericordia. Il rivelarsi del Dio vivente
nel tempo e nella storia, nellʼanno giubilare ha voluto contribuire a
qualificare lʼelaborazione teologica, lʼesperienza cristiana, il cammino ecclesiale delle nostre comunità con l’acquisizione di un metodo
o, appunto, di stili di misericordia; in sintonia sempre con l’anno
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santo della misericordia il Convegno liturgico-pastorale ha inteso
studiare la tematica dell’Anno liturgico, anno della misericordia del Signore, trattando gli sviluppi storici, gli aspetti fondamentali dellʼanno
liturgico, le varie problematiche e le urgenze pastorali, per consentire alle comunità ecclesiali e a ogni cristiano di viverlo «come scuola
e tirocinio progressivo di fede e di vita»; in linea con queste riflessioni anche il seminario di studio sulla spiritualità, Il Signore si è ricordato della sua misericordia (Lc 1,54), attraverso il trittico biblico,
teologico, spirituale, ha investigato la testimonianza dei santi, «quale
fede viva nella misericordia infinita di Dio» e «fonte di speranza
senza limiti e di continua crescita nella carità»; in questo percorso
didattico culturale della Facoltà sono state inserite le lezioni-concerto
organizzate dal prof. Antonio Parisi con lʼausilio del maestro Giuseppe Liberto che ci ha proposto alcune sue composizioni incentrate
sul tema della misericordia; il Convegno su arte e teologia, Miseria
e misericordia nei linguaggi dell’arte, attraverso l’ascolto delle parole
della canzone d’autore, dell’opera cinematografica e della scena teatrale, ha approfondito un tema quanto mai attuale e significativo per
entrare in dialogo con gli uomini e la cultura del nostro tempo; il
percorso didattico-culturale «Settanta volte sette». Il perdono: oltre la
vendetta, al di sopra del castigo, curato e coordinato dal prof. Massimo
Naro, con lʼausilio dei moderatori dott. Giuseppe Di Caro e prof.
Francesco Romeo, ha elaborato unʼinterpretazione critica delle tematiche sulla misericordia emergenti da alcune opere cinematografiche, «invitando a riflettere teologicamente sul valore e sullʼimportanza del perdono, inteso e sperimentato come fattore di autentica
umanizzazione».
Altri due eventi accademici inerenti ai percorsi interni di ricerca nei rispettivi ambiti sono stati: il colloquio biblico Ripensare le origini. Il Libro dei Giudici, Tradizione, redazione, teologia – che fa parte
del progetto di studi sui Libri storici (Profeti anteriori) – ha offerto,
grazie anche alla presenza di professori provenienti da diverse prestigiose istituzioni accademiche, un nuovo paradigma nella riflessione unitaria sulla Parola di Dio così come ci giunge attraverso la
testimonianza del blocco dei libri storici dell’Antico Testamento; e
il convegno di patristica e di antichità cristiane L’estraneo. Inquietudini e mutazioni dell’alterità nella Chiesa e nella società (III-VII secolo),
quanto mai pertinente allo svolgimento degli eventi della società
contemporanea, siciliana ed extrainsulare, ha fornito proficui spunti
storici, antropologici e teologici, capaci di aiutarci nella ricerca di
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nuovi paradigmi di riferimento e di confronto.
Le due sessioni annuali di Fides quaerens sono state dedicate
a La riflessione sulla differenza sessuale nel contesto contemporaneo e al
rapporto Donna e uomo: identità in dialogo nel contesto contemporaneo.
Il primo incontro, riservato a esperti, ha offerto un contributo di
pensiero in preparazione al secondo appuntamento, aperto invece
anche a un pubblico più ampio, allo scopo di proseguire nell’esperienza di riflessione interdisciplinare e transdisciplinare su questioni che interpellano la coscienza dei credenti. Allʼincontro conclusivo
ha partecipato pure il gruppo studentesco – promosso e diretto dalla
prof.ssa Ina Siviglia e dalla prof.ssa Marida Nicolaci – che aveva già
organizzato una tavola rotonda, animata dal prof. Salvino Leone e
dal prof. Nello Dell’Agli, che sono intervenuti rispettivamente da un
punto di vista bioetico e medico e da un punto di vista psicologico.
Allʼattività dei convegni va connesso lʼincremento della ricerca
e della presentazione di libri, della rivista e delle varie pubblicazioni.
In occasione della presentazione del volume del cardinale Salvatore
Pappalardo, Sul cammino della verità. Messaggi e discorsi alla società
civile, raccolta postuma di interventi dal timbro culturale e socio-politico, la Facoltà è stata onorata dalla presenza del Signor Presidente
della Repubblica, on. prof. Sergio Mattarella, che come amico della
nostra istituzione accademica e dello stesso compianto cardinale ha
partecipato allʼiniziativa che ha illustrato il profilo culturale e l’intelligenza pastorale di mons. Pappalardo a vantaggio della Chiesa e
della società.
La rivista della Facoltà, «Ho Theológos», sottoposta a doubleblind peer review, ha ripreso gradualmente i propri ritmi di pubblicazione, garantendo la sua effettiva periodicità e una diffusione online tramite il suo ingresso con le riviste teologiche italiane nella risorsa Religion & Philosophy Collection.
Accanto alle nuove pubblicazioni delle collane “Storia e Cultura di Siciliaˮ e “Cattedra per l’Arte cristiana di Sicilia ˗ Rosario La
Ducaˮ, edite secondo i tipi dell’Editore Salvatore Sciascia, e della collana “Ho Theológos” edita da Città Nuova, segnaliamo i primi tre
volumi della nuova collana Στρώματα - Arazzi avviata presso lʼeditore Rubbettino. Il nome di tale collana rievoca l’impegno esemplarmente interdisciplinare e transdisciplinare tipico dello stile di Clemente Alessandrino ‒ del resto congeniale alla memoria culturale
del Meridione italiano, che fu un tempo la cosiddetta Magna Graecia
‒ ed esprime l’intento di dare sbocco editoriale a ricerche tematiche
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e disciplinari di vario genere, tutte però sviluppate a partire da un
punto di vista teologico o almeno in dialogo con le ragioni della teologia, la quale così si propone come una sorta di orizzonte ermeneutico il più ospitale possibile, nel servizio dell’autorivelazione di
Dio e della fede creduta, vissuta, celebrata e mediata dalla Chiesa
nello spazio-tempo della storia. È, inoltre, ormai prossima la pubblicazione, a cura del prof. Francesco Armetta, del Dizionario enciclopedico dei pensatori e dei teologi di Sicilia dallʼIX secolo a.C. al XVIII
secolo, che si configura come unʼenciclopedia degli uomini illustri e
compendio della cultura dellʼIsola per quei secoli.
Alcune novità hanno segnato lʼanno appena trascorso. Ricordo
anzitutto il cambio nellʼufficio di Gran Cancelliere. Il nuovo arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, è succeduto al cardinale
Paolo Romeo, che ha svolto questo ruolo garantendo i rapporti di
comunione con le Chiese di Sicilia e sostenendo il percorso di ricerca teologica e di diaconia evangelizzatrice nel seno della comunità ecclesiale. Interpretando il sentimento dellʼintera comunità accademica e di quanti in questi anni hanno partecipato alla vita della
Facoltà esprimo il più vivo ringraziamento al cardinale Romeo per
la dedizione e la cura con cui ha accompagnato il cammino della
istituzione accademica. Al nuovo Gran Cancelliere desidero assicurare la collaborazione dellʼintera comunità accademica e la gratitudine per il suo affetto, la sua vicinanza e lʼapprezzamento che già
ha espresso più volte, a partire dal giorno della sua nomina, quando,
nel Messaggio alla Chiesa di Palermo ha menzionato la Facoltà Teologica per l’alto profilo dell’apporto alle Chiese di Sicilia nel confronto
con i diversi ambiti della cultura.
Lʼaltra importante novità riguarda lʼavvicendamento nella vicepresidenza e nella direzione dellʼIstituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR). In adempimento degli Statuti il prof. Salvatore Vacca
ha lasciato lʼufficio di vicepreside che ha ricoperto per due trienni
consecutivi. A lui esprimo, a nome di tutta la comunità accademica,
il più vivo ringraziamento per lʼintenso e proficuo lavoro svolto in
questi anni e soprattutto per lʼimpegno profuso nella collaborazione
al riordino degli studi istituzionali per l’adeguamento al Processo
di Bologna e alla stesura del documento finale della Ratio studiorum
che esprime le linee direttrici dellʼordinamento degli studi e delle
attività scientifiche alla luce degli sviluppi della nostra istituzione
accademica. Al nuovo vicepreside prof. Giuseppe Trapani – che ha
appena completato due mandati quinquennali nella direzione
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dellʼISSR, svolti con attenzione, competenza e precisione – rivolgo
lʼaugurio sincero e fiducioso di buon lavoro. Anche al nuovo direttore dellʼIstituto, prof. Rosario Pistone, esprimo con altrettanto segni
di stima il mio più sentito compiacimento con lʼaugurio di un fruttuoso lavoro per la promozione della qualità accademica e formativa
nella rivisitazione della nuova mappa degli Istituti e nellʼadeguamento ai parametri richiesti dal Processo di Bologna.
Inoltre, è stato confermato il protocollo di intesa triennale, in
vigore dal 1998 ad oggi, con l’Accademia di Belle Arti di Palermo al
fine di un interscambio di collaborazioni per la realizzazione di attività culturali, formative e di ricerca. Si è rinnovato anche il protocollo di intesa con il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, attivo dal
2007, relativo al corso di laurea in musica per la liturgia. Si è stipulato pure un protocollo di intesa con l’Università degli Studi “Kore”
di Enna, con la responsabilità scientifica affidata alla prof.ssa Francesca Paola Massara, per la collaborazione nello sviluppo degli studi
concernenti il campo della storia, dellʼarcheologia, della storia
dellʼarte cristiana e medievale in Sicilia e nell’area mediterranea.
Si è resa poi necessaria la rivisitazione della nuova mappa degli
ISSR per diverse ragioni, tra cui la promozione della qualità accademica e formativa, la razionalizzazione delle forze economiche e
del personale docente, l’adeguamento ai parametri del Processo di
Bologna, la nuova Intesa per l’insegnamento della religione cattolica
e il riconoscimento civile dei titoli rilasciati. In Sicilia permangono
gli Istituti di Palermo e di Siracusa, mentre gli Istituti di Catania e
di Messina si accorperanno come Polo FAD a quello di Palermo e
Piazza Armerina a quello di Siracusa.
LʼISSR della Facoltà Teologica di Sicilia, suddiviso in un triennio di base e in un biennio di specializzazione, è finalizzato a preparare i docenti dell’insegnamento della religione cattolica presso
le scuole pubbliche italiane. Nell’anno accademico appena trascorso
gli studenti iscritti ordinari sono stati al triennio 120 e al biennio 82
per un totale di 202.
L’ISSR annualmente incentra la sua attenzione su un tema
destinato ad essere idealmente l’elemento catalizzatore e di riferimento, attorno a cui costruire l’annuale percorso di docenza e di
apprendimento. Nell’anno accademico 2015-16 il Collegio dei docenti dell’ISSR ha scelto di trattare La Chiesa segno e strumento della
misericordia di Dio a servizio della liberazione e promozione umana.
E nell’ambito di questo tema ha rivolto una particolare attenzione
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alla realtà quanto mai attuale dell’immigrazione verso l’Europa,
che vede l’Italia, e specialmente la Sicilia, direttamente interessate
e determina seri problemi per l’integrazione dei migranti con la
cultura e società occidentale. In tale ottica il 19 gennaio 2016 si è
svolto in Facoltà l’annuale Seminario dei docenti con la presentazione delle relazioni del prof. Pietro Cognato, Misericordia e giustizia nel “contesto” multi-relazionale in Europa, Italia, Sicilia e del prof.
Vito Impellizzeri, Cos’è la misericordia? Sua debolezza o potenza?
Le stesse tematiche – arricchite dal confronto che è scaturito in seno al Seminario dei docenti – sono state proposte per la Giornata
degli studenti, che annualmente li vede riuniti tutti assieme ai docenti per riflettere comunitariamente e sinergicamente sul tema.
In preparazione a questa Giornata, svoltasi in data 12 maggio, è
stato predisposto, come già per l’anno precedente, un questionario
per gli studenti, sul problema dell’immigrazione, tendente a verificarne la sensibilità, la presa di coscienza, la conoscenza del fenomeno e l’attenzione verso una pastorale adeguata da parte delle
comunità ecclesiali. I risultati del questionario, illustrati dallo studente Filippo Arena, non rilevano un’attenzione specifica alla problematica, una chiarezza di idee e una prassi relativa. Alla luce del
confronto tra i docenti il prof. Impellizzeri ha messo in luce il fenomeno della cultura e delle religioni, come crocevia per l’Europa
oggi e il prof. Cognato ha approfondito la relazione tra la misericordia e la giustizia nella Chiesa e nello Stato. Ha arricchito ulteriormente la riflessione il prof. Marcello Di Tora con un intervento
su Il cristianesimo in relazione agli immigrati islamici: un pericolo,
una sfida, un’opportunità? Quali risposte dalla Chiesa e dall’Occidente
cristiano?
Il 26 aprile si è tenuto il terzo Seminario pedagogico-didattito
rivolto agli studenti del biennio di specializzazione. Il tema in esso
affrontato è stato quello de Il ruolo del Docente della Religione Cattolica
nel contesto multiculturale e multireligioso nella Scuola Italiana oggi.
Le relatrici, le prof.sse Giarrizzo, Puleo, Isgrò, Lo Presti e i relatori,
i prof.ri Caronna e Mogavero, hanno prospettato, ciascuno dall’ambito del proprio insegnamento, il ruolo, le metodiche e i contenuti
opportuni per un insegnamento della religione cattolica inclusivo,
dialogante e tollerante verso tutti i credo religiosi presenti oggi nel
contesto culturale e religioso italiano.
Un’altra significativa esperienza è stata quella vissuta dagli studenti del secondo anno del triennio, che nell’ambito del previsto fiel-
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dwork hanno volto la loro attenzione alla realtà del mondo carcerario
seguendo un adeguato percorso di sensibilizzazione e di maturazione del fenomeno che si è concluso con la visita e con un dialogo
e confronto con un gruppo di carcerati presso il carcere di Pagliarelli.
Il nuovo anno 2016-17 si aprirà con un significativo atto accademico della Facoltà: il 12 ottobre nella Giornata di accoglienza degli
studenti ricorderemo mons. Cataldo Naro, preside della nostra Facoltà e arcivescovo di Monreale, nel decennale della scomparsa. Per
onorarne la figura e l’opera l’Aula Magna della Facoltà ospiterà un
incontro di studio, in cui interverrà mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali costituito da
papa Francesco per studiare il progetto di revisione della curia vaticana e del governo ecclesiale. Proprio su questo tema, che fu oggetto
di insistente riflessione di mons. Naro, il presule, già docente di ecclesiologia, ci intratterrà con una relazione su: Questione di coraggio?
La riforma della Chiesa. Una riflessione a partire dal ministero pastorale
di mons. Cataldo Naro.
Lʼinaugurazione del nuovo anno accademico si terrà il 9 novembre con la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons.
Corrado Lorefice e con la prolusione di mons. Pier Angelo Sequeri,
preside del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo IIˮ per studi su Matrimonio e Famiglia, che tratterà Il grembo famigliare dell’amore. Famiglia e Chiesa in Amoris laetitia. Seguiranno gli altri eventi accademici e le attività formative extracurriculari: le due sessioni annuali
del Fides quaerens; il Colloquio di spiritualità; il Colloquio di teologia
cattolica orientale; la Giornata di studio sulla catechetica; il Convegno liturgico pastorale; il Seminario di studio sulla spiritualità; il
Convegno di patristica e di antichità cristiane; il Convegno di studi
biblici; il Colloquio filosofico; il Convegno di teologia delle religioni;
il Convegno su arte e teologia; il Percorso didattico-culturale: «Vai e
fai anche tu lo stesso»: sette film sulla concretezza della misericordia.
In tal senso, nella continuità con le linee portanti dell’offerta
formativa e le dinamiche del suo sviluppo, la Facoltà persegue nell’impegno di elaborazione teologica aperta alla valorizzazione del
contesto specifico e della storia della Sicilia, alla sfida dell’incontro
e del confronto, dell’apertura e dell’uscita verso le periferie e verso
i luoghi esistenziali, in cui Dio si manifesta, rendendo così il discorso teologico capace di mediare il dirsi di Dio e al tempo stesso di recepire nuove istanze culturali e nuove urgenze pastorali. «In questo
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universo, composto da sistemi aperti che entrano in comunicazione
gli uni con gli altri, possiamo scoprire innumerevoli forme di relazione e partecipazione. Questo ci porta anche a pensare l’insieme
come aperto alla trascendenza di Dio, all’interno della quale si sviluppa. La fede ci permette di interpretare il significato e la bellezza
misteriosa di ciò che accade» (Laudato si’, 79). Intendendo il cammino del mondo come non estraneo alla storia della salvezza e comprendendo la salvezza di Cristo come una dinamica interna al disegno della creazione stessa, l’impostazione o la contrapposizione del
rapporto fra la Chiesa e il mondo si risolve sempre più nella tensione verso il compimento cristologico di tutte le realtà e la riflessione
teologica acquista sempre più una maggiore sensibilità pastorale e
missionaria, che è il compito primario della Chiesa.
Tale impegno di riflessione teologica e di sostegno alla missione evangelizzatrice delle Chiese di Sicilia sia illuminato dalla fede
di san Giovanni evangelista, patrono della Facoltà, che, conoscendo
il disegno di salvezza rivelato da Dio in Cristo Gesù, ha verso il mondo uno sguardo disincantato e tuttavia pieno di misericordia, compimento di conoscenza e di realizzazione della volontà del Padre.
Lʼofferta formativa e le attività extracurriculari della Facoltà Teologica di Sicilia possano contribuire a segnare il confronto della
Chiesa con il contesto attuale, per cogliere nella realtà in permanente sviluppo e negli aspetti inediti per la storia dell’umanità la potenziale aspirazione della creazione alla pienezza della realizzazione di
sé e l’esigenza di una “ecologia integrale”, nonché l’identità e la missione della Chiesa in dialogo con il mondo, la Chiesa stessa come
realtà estroversa, la tensione verso il compimento cristologico di tutte le realtà.
Avviandoci verso il nuovo anno rivolgo un cordiale saluto agli
Ecc.mi Vescovi, agli ordinari religiosi, ai colleghi, agli studenti, ai
tanti benefattori, agli amici della Facoltà e a tutti i destinatari dellʼAnnuario e auguro di cuore a tutti un buon lavoro nella fedeltà e nel
servizio alla nostra Chiesa.
Il Preside
Prof. don Francesco Lomanto
Anno accademico 2016-2017
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NOTIZIE
SULLA
FACOLTÀ
In risposta alla richiesta dei Vescovi delle Chiese di Sicilia,
la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha eretto la Facoltà
Teologica di Sicilia con sede a Palermo con il decreto 138-80-46
dell’8 dicembre 1980, segnando il 1° ottobre 1981 come data d’inizio delle attività accademiche. La data indicata volle commemorare la ricorrenza decennale della fondazione dell’Istituto Teologico da cui la Facoltà nasceva e l’undicesimo anniversario della
nomina ad Arcivescovo di Palermo del Card. Salvatore Pappalardo
che della Facoltà era il fondatore. Gli orientamenti della ratio della
nuova Istituzione si riallacciavano alla storia delle Chiese di Sicilia
per assumere i compiti che il concilio aveva dettato alla Chiesa.
Consapevole di svolgere un ruolo decisivo in un particolare cambiamento epocale, dialogando con il pensiero contemporaneo e
aprendosi al dialogo interreligioso ed ecumenico soprattutto con
le Chiese di rito orientale, senza rinnegare il forte radicamento
popolare che si manifesta soprattutto nella pietà popolare, il gruppo iniziale di docenti, ispirato fortemente alla Tradizione della
Chiesa antica, dei Padri della Chiesa e dell’aureo medioevo siculo-normanno, ha promosso questa iniziativa con una sua visione
di università in modo da provocare le Chiese locali a ricomprendersi nel mondo contemporaneo. La valorizzazione del patrimonio culturale, dell’arte sacra e della liturgia era una precisa scelta
di campo, che animava un preciso orientamento ecclesiologico.
La scelta della prospettiva ecclesiologica come chiave ermeneutica
per rileggere l’intero impianto teologico, oltre che per farne oggetto di specializzazione, è stata infatti il risultato di questa architettura teologica. Tale “prospettiva” era assunta, dunque, quale
principio strutturante del far teologia, tenendo conto che la Rivelazione del Dio Uno e Trino nel suo darsi ed essere ricevuto nella
fede è sempre e comunque anche l’accadere ecclesiale.
La Facoltà, in ottemperanza alle sue direttive istituzionali, si
è imposta plurime e variegate attività: dalla promozione della Biblioteca, incrementandone il patrimonio librario con la donazione
dei seguenti fondi librari: Marcatajo, La Duca, Caramella, Rocco
e Massaro-Tusa, alla sistemazione delle strutture e ai contatti con
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altri centri universitari ecclesiastici e civili isolani, nazionali e stranieri. Si è promossa un’intensa attività scientifica, coinvolgendo i
docenti in numerose iniziative. Si sono così sviluppate interessanti piste di ricerca che hanno interessato ambiti scientifici antichi e contemporanei: dall’area biblica a quella pastorale, da quella storica a quella odierna. E’ stata edita un’ampia produzione
scientifica dal Centro per lo studio della storia e della cultura di
Sicilia “Mons. A. Travia”, dal Dipartimento di Teologia delle Religioni, dalla Cattedra per l’arte cristiana di Sicilia “Rosario La Duca”. La Facoltà Teologica cura anche la pubblicazione di una Rivista quadrimestrale di scienze teologiche Ho Theológos in cui convergono i risultati della ricerca dei suoi docenti e i contributi
scientifici dei docenti collaboratori. Sono stati istituiti accanto all’indirizzo ecclesiologico, due altri indirizzi di specializzazione:
quello di Teologia biblica e quello di Teologia pastorale. E’ stato
messo a disposizione un complesso residenziale per l’accoglienza
dei docenti fuori sede.
Il secondo Gran Cancelliere, il Card. Salvatore De Giorgi, ha
risolto alcune situazioni burocratiche pendenti quali, ad esempio,
il comodato d’uso tra il Seminario Arcivescovile di Palermo e la
Facoltà Teologica in ordine alla sede della medesima e al complesso residenziale dei docenti.
La Facoltà ha svolto un’ampia ed assidua attività attraverso il
ministero della docenza, della ricerca scientifica e della diaconia
soprattutto verso le Chiese di Sicilia, ampliandone l’offerta formativa nelle diverse aree istituzionali. Sono stati regolarmente celebrati i convegni di studi sulla Liturgia, sulla Teologia delle Religioni, sull’Ecclesiologia, sulla Teologia biblica e pastorale.
La Facoltà ha inoltre stipulato una convenzione con l’Oasi
Maria SS. di Troina istituendo un Dipartimento di Antropologia
cristiana, con le Facoltà di Lettere, di Scienze della Formazione e
di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Palermo, con
l’Accademia di Belle Arti di Palermo e il Conservatorio “V. Bellini”
di Palermo, con la Facoltà di Teologia Cattolica dell’Università di
Tubinga, con l’Università “Ez-zitouna” di Tunisi, con la Facoltà di
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Lettere dell’Università di Isfahan, con l’adesione al Centro Mediterraneo di Studi Interculturali a Mazara del Vallo.
L’insegnamento nella Facoltà Teologica di Sicilia si articola
nei tre cicli accademici previsti dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana:
- I Ciclo o quinquennio istituzionale, che si conclude con il Baccellierato in S. Teologia;
- II Ciclo o biennio di specializzazione in Teologia dommatica (Ecclesiologia), Teologia biblica e Teologia pastorale, che si conclude con la Licenza in S. Teologia;
- III Ciclo, destinato alla ricerca, che si conclude con il Dottorato
in S. Teologia.
Un VI Anno teologico è offerto ai candidati agli Ordini.
Nella Facoltà è attivo l’Istituto Superiore di Scienze Religiose
(ISSR).
Sono attivi due Dipartimenti: il Dipartimento di Teologia delle
Religioni (DTR) e il Dipartimento di Studi Biblici (DSB), i cui corsi
si concludono con il Master in Studi Biblici.
La Facoltà organizza un Dipartimento di Propedeutica alla Teologia destinato agli studenti che debbono integrare il loro programma di Scuola Media Superiore, secondo quanto richiesto dagli Statuti per l’immatricolazione al I Ciclo.
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AGGREGAZIONE
AFFILIAZIONI
COLLEGAMENTI
CONVENZIONE
AGGREGAZIONE
Studio Teologico «S. Paolo» di Catania (14.9.1990)
Preside: d. P.M. Aliotta
Viale O. da Pordenone 24; 95126 Catania; tel. 095/7335048
e-mail: [email protected]
AFFILIAZIONI
Istituto Teologico «Mons. G. Guttadauro» di Caltanissetta
(15.2.1986)
Prefetto degli studi: d. C. Panepinto
Viale Regina Margherita 29; 93100 Caltanissetta;
tel. 0934/22378
e-mail: [email protected]
Studio Teologico «S. Gregorio Agrigentino» di Agrigento
(5.6.1993)
Prefetto degli studi: d. V. Cuffaro
Via Don Minzoni 19; 92100 Agrigento; tel. 0922/20226
COLLEGAMENTI
«San Metodio» di Siracusa (I e II Ciclo)
Direttore: d. D. Candido
Via della Conciliazione 6; 96100 Siracusa; tel. 0931/461936
e-mail: [email protected]
«San Luca» di Catania (I Ciclo)
Direttore: d. A. De Maria
Via Crociferi 36 b; 95124 Catania; tel. 095/313036
e-mail: [email protected]
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«Mario Sturzo» di Piazza Armerina (I Ciclo)
Direttore: d. P. Bellanti
Via La Bella 3; 94015 Piazza Armerina; tel. 0935/685714
e-mail: [email protected]
«S. Maria della Lettera» di Messina (I Ciclo)
Direttore: mons. C. Di Pietro
Via Ignatianum 23; 98121 Messina; tel. 090/346454
e-mail: [email protected]
CONVENZIONE
Istituto di Studi Bioetici «Salvatore Privitera» (9.10.2007)
Presidente: S. Leone
Via Vittorio Emanuele, 463; 90134 Palermo;
tel. 091/587194; fax 091/6129107;
e-mail: [email protected]
sito web: www.studibioetici.it
PROTOCOLLO DI INTESA
Tra la Facoltà Teologica e il Conservatorio V. Bellini di Palermo in
data 19 aprile 2016 è stato firmato un protocollo d’intesa che coinvolge le due istituzioni per l’istituzione di un «Corso di laurea in
Direzione di Coro e di Composizione Corale per la liturgia».
24
L’ISTITUZIONE
L’ISTITUZIONE
Gran Cancelliere
Commissione Episcopale
Autorità Accademiche
Officiali
Autorità Collegiali
Istituto Superiore di Scienze Religiose
Corpo docente della Facoltà
Corpo docente dell’Istituto Superiore di Scienze religiose
Studenti
Segreteria
Biblioteca
Amministrazione
Norme per l’iscrizione
Accordi di partneriato
Riconoscimento civile dei titoli rilasciati dalla Facoltà Teologica
L’ISTITUZIONE
GRAN CANCELLIERE
Presidente della Commissione
Episcopale per la Facoltà
Mons. CORRADO LOREFICE
Arcivescovo di Palermo
COMMISSIONE EPISCOPALE
Mons. SALVATORE GRISTINA
Arcivescovo di Catania
Mons. ANTONIO STAGLIANò
Vescovo di Noto
Mons. DOMENICO MOGAVERO
Vescovo di Mazara del Vallo
Mons. ANTONINO RASPANTI
Vescovo di Acireale
P. GIAMBATTISTA SPOTO
Ministro Provinciale - O.F.M. Conv. di Palermo
P. VINCENzO MARCHESE
Ministro provinciale - O.F.M. Capp. (Pr. di Pa)
AUTORITÀ ACCADEMICHE
Preside
Prof. d. FRANCESCO LOMANTO
Vice Preside
Prof. mons. GIUSEPPE TRAPANI
29
OFFICIALI
Segretario Generale
Prof. FRANCESCO ARMETTA
Direttore della Biblioteca
Prof.ssa FRANCESCA PAOLA MASSARA
AUTORITÀ COLLEGIALI
I.
Consiglio della Facoltà
ALCAMO GIUSEPPE
ALIOTTA PAOLO MAURIzIO
ARENA FILIPPO
ARMETTA FRANCESCO
BONO MARCO
CUCINOTTA FILIPPO SANTI
CUFFARO VINCENzO
LA DELFA ROSARIO
LEONE SALVINO
LOMANTO FRANCESCO
MASSARA FRANCESCA PAOLA
MOGAVERO FRANCO
NICOLACI MARIA ARMIDA
PANEPINTO CALOGERO
PARISI ANTONINO
PISTONE ROSARIO
PRIOLA SALVATORE
SCORDATO COSIMO
SIVIGLIA IGNAzIA
SPANò EMANUELE
TRAPANI GIUSEPPE
VACCA SALVATORE
VIOLA ANNA PIA
VULLO GIADA
30
L’ISTITUZIONE
II.
Collegio dei Docenti
ALCAMO GIUSEPPE
ARMETTA FRANCESCO
BELLIA GIUSEPPE
CERAMI CALOGERO
CUCINOTTA FILIPPO SANTI
DI MARCO LIBORIO
LA DELFA ROSARIO
LEONE SALVINO
LOMANTO FRANCESCO
LOMBINO VINCENzO
MESSINA DOMENICO
MURGANO VINCENzO
NICOLACI MARIA ARMIDA
PISTONE ROSARIO
SCORDATO COSIMO
SIVIGLIA IGNAzIA
TALLUTO VINCENzO
TORCIVIA CARMELO
TRAPANI GIUSEPPE
VACCA SALVATORE
VERSACI CIRINO
VIOLA ANNA PIA
III.
Consiglio di Amministrazione
LOMANTO FRANCESCO
BARBERA ANTONIO
MAGGIO ARIELA
MASSARA FRANCESCA PAOLA
PISTONE ROSARIO
SAMMARTINO SALVATORE
TRAPANI GIUSEPPE
zARBO NICOLA
31
IV.
Commissione per gli Istituti affiliati
TRAPANI GIUSEPPE, Vice Preside
LIPARI ANSELMO, delegato del Preside
PISTONE ROSARIO, docente
V.
Commissione per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose
TRAPANI GIUSEPPE, Vice Preside
LIPARI ANSELMO, docente
ALCAMO GIUSEPPE, docente
PISTONE ROSARIO, docente
VI.
Commissione per l’esame degli schemi di tesi di Licenza
TRAPANI GIUSEPPE, Vice Preside
NICOLACI MARIA ARMIDA, docente
SCORDATO COSIMO, docente
TORCIVIA CARMELO, docente
VII.
Commissione per l’esame degli schemi di tesi di Dottorato
TRAPANI GIUSEPPE, Vice Preside (coordinatore)
PISTONE ROSARIO, docente
SCORDATO COSIMO, docente
SIVIGLIA IGNAzIA, docente
32
L’ISTITUZIONE
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
Moderatore
Mons. CORRADO LOREFICE
Arcivescovo di Palermo
Gran Cancelliere della Facoltà
Direttore
Prof. p. PISTONE ROSARIO
Officiali
Prof. ARMETTA FRANCESCO, Segretario Generale
Prof.ssa MASSARA FRANCESCA PAOLA, Direttore della Biblioteca
Collegio dei Docenti
PISTONE ROSARIO
ARMETTA FRANCESCO
COGNATO PIETRO
CUFFARO VINCENzO
DELL’AGLI NELLO
DI TORA MARCELLO
GIARRIzzO MARIANGELA
IMPELLIzzERI VITO
MASSARA FRANCESCA PAOLA
NICOLACI MARIA ARMIDA
PARISI ANTONIO
PRIOLA SALVATORE
SPINOSA MARIA ANTONIETTA
TRAPANI VALERIA
33
CORPO DOCENTE DELLA FACOLTÀ*
I.
Docenti emeriti
IOVINO d. PAOLO - Cefalù
Esegesi del Nuovo Testamento
LIPARI d. ANSELMO - O.S.B.
Teologia della vita religiosa
Morale sociale (IT)
Teologia spirituale (IT)
SCORDATO d. COSIMO - Palermo
Teologia sacramentaria
«”Sacramentum mundi”: la Chiesa celebra la vita degli uomini
in Dio» (II Ciclo)
Seminario di metodologia II
Teologia sacramentaria (IT)
SORCI p. PIETRO - O.F.M.
Liturgia
Introduzione alla Liturgia (IT)
Liturgia sacramentaria (IT)
«L’altare del mondo: per una pastorale liturgica estroflessa» (II
Ciclo)
II.
Docenti stabili
ALCAMO d. GIUSEPPE - Mazara del Vallo
Catechetica
Catechetica (IT)
Catechetica (SSR)
* L’ordine dei
corsi di ciascun docente è alfabetico. I titoli in corsivo indicano la cattedra.
I titoli tra « » indicano i corsi propri dell’anno accademico corrente. I titoli in tondo indicano i corsi previsti dal piano di studio.
34
L’ISTITUZIONE
Introduzione al Cristianesimo (PR)
«Per una pastorale incarnata: discernimento e interpretazione
dei segni dei tempi» (II Ciclo)
Seminario di metodologia e tecniche del lavoro scientifico
(ISSR)
CUCINOTTA FILIPPO SANTI - O.F.M. Capp. (Pr. di ME)
Teologia orientale
«Le in-confondibili opere del Figlio e dello Spirito nella costituzione della Chiesa: l’Ecclesiologia di Vl. Loskj» (II Ciclo)
Teologia cattolica orientale (IT)
LA DELFA mons. ROSARIO - Piazza Armerina
Ecclesiologia
Ecclesiologia (IT)
Mariologia (IT)
«Prima del tempo e nel tempo: origine e missione della Chiesa» (II Ciclo)
LOMANTO d. FRANCESCO - Caltanissetta
Storia della Chiesa
Storia della Chiesa contemporanea (IT)
Storia delle Chiese di Sicilia (IT)
NICOLACI MARIA ARMIDA - Palermo
Esegesi del Nuovo Testamento
Esegesi del Nuovo Testamento 3 (IT)
Esegesi del Nuovo Testamento 1 (ISSR)
«“I Giudei”, “i discepoli” e “il mondo” nel Vangelo e nelle lettere di Giovanni» (II Ciclo)
Introduzione al Nuovo Testamento (IT)
PISTONE p. ROSARIO - O.P.
Esegesi del Nuovo Testamento
Esegesi del Nuovo Testamento 1 (IT)
35
«Identità dei credenti, giudizio e compimento; Ebrei; 1 Pietro»
(II Ciclo)
«”Non andate ai pagani, non andate ai samaritani”. Regno e
pratica gesuana nei Sinottici» (II Ciclo)
SIVIGLIA IGNAzIA - Palermo
Teologia dommatica
Antropologia teologica (IT)
«Chiesa e mondo nell’unico orizzonte dell’economia di salvezza» (II Ciclo)
TRAPANI mons. GIUSEPPE - Palermo
Cristologia
«Chiesa, regno di Cristo presente nella storia in mistero» (II
Ciclo)
Escatologia (IT)
Il Mistero di Cristo (IT)
VACCA p. SALVATORE - O.F.M. Capp. (Pr. di ME)
Storia della Chiesa
«Il rapporto tra Chiesa, il mondo e la salvezza nella riflessione
storica e teologica dei modernisti» (II Ciclo)
Storia della Chiesa antica (IT)
Storia della Chiesa medievale (IT)
VIOLA ANNA PIA - Trapani
Filosofia
«Dal corpo alla carne: l’originalità dell’essere uomo» (seminario IT)
Etica filosofica (IT)
Filosofia della conoscenza e logica (IT)
«La vita dell’uomo e il suo agire nel mondo» (II Ciclo)
Metafisica (IT)
36
L’ISTITUZIONE
III.
Docenti stabili associati dell’ISSR
DELL’AGLI d. SEBASTIANO - Ragusa
«Counselling pastorale e spiritualità: quale rapporto» (II Ciclo)
Psicologia (IT)
Psicologia della religione (ISSR)
DI TORA p. MARCELLO - O.P.
«Il rapporto ragione-fede secondo Tommaso d’Aquino» (seminario IT)
Teologia e cultura islamica (ISSR)
Teologia delle religioni (ISSR)
PARISI d. ANTONIO - Caltagirone
Teologia Morale
«Fondamenti teologici e antropologici di una “ecologia integrale”» (II Ciclo)
Teologia Morale Fondamentale (IT)
Teologia Morale Fondamentale (ISSR)
Teologia Morale religiosa (ISSR)
PRIOLA d. SALVATORE - Palermo
Antropologia della religione (ISSR)
Antropologia filosofica (IT)
Temi e problemi filosofici (IT)
IV.
Docenti incaricati IT
ARMETTA FRANCESCO - Palermo
Dottrine filosofiche
Storia della filosofia (ISSR)
Storia della filosofia (PR)
37
BELLIA d. GIUSEPPE - Catania
Teologia biblica
«Antiochia sull’Oronte: dall’ellenismo alla presenza cristiana»
(II Ciclo)
«Archeologia e geografia biblica 1: Introduzione e Gerusalemme» (II Ciclo)
«Dal confronto al compimento. In comunione con la storia:
da Atti all’Apocalisse» (II Ciclo)
Storia delle religioni (religioni asiatiche) (ISSR)
Teologia biblica (ISSR)
CERAMI d. CALOGERO - Cefalù
Patrologia
«“Intellectus eum quem invenit adhuc quaerit” (De Tr. xv, 2.2).
Dio uno e trino in Agostino» (seminario IT)
Patristica 1 (IT)
Patrologia (ISSR)
Seminario di Metodologia I (IT)
DI MARCO d. LIBORIO - Patti
Esegesi del Nuovo Testamento
Esegesi del Nuovo Testamento 3 (ISSR)
Esegesi del Nuovo Testamento 2 (IT)
Metodologia biblica (seminario IT)
«Rapporto Chiesa-autorità in Romani e in 1 Pietro» (II Ciclo)
LEONE SALVINO - Palermo
Morale sacramentaria
Bioetica (ISSR)
«L’”ecologia integrale” nel rapporto Chiesa-mondo» (II Ciclo)
Morale sacramentaria (IT)
38
L’ISTITUZIONE
LOMBINO d. VINCENzO - Agrigento
Patrologia
«Dio e Cesare. Origine e metamorfosi della relazione tra potere secolare e Chiesa (secc. I-VII)» (II Ciclo)
Patristica 2 (IT)
Patristica 3 (IT)
MESSINA d. DOMENICO - Cefalù
Liturgia
Teologia e liturgia sacramentaria (ISSR)
MURGANO mons. VINCENzO - Piazza Armerina
Diritto canonico
Diritto canonico 3 (IT)
Introduzione al Diritto canonico (IT)
«Rapporto tra Chiesa-Stato nella prospettiva giuridica. Dalla
contrapposizione alla cooperazione» (II Ciclo)
TALLUTO d. VINCENzO - Palermo
Diritto canonico
Diritto canonico 2 (IT)
Istituzioni di Diritto canonico (ISSR)
TORCIVIA d. CARMELO - Palermo
Teologia pastorale
«Per una teologia pastorale estroversa» (II Ciclo)
Teologia pastorale (IT)
VERSACI d. CIRINO - Patti
Esegesi dell’Antico Testamento
«”Come gazzella impaurita” (Is 13,14a) Israele e le nazioni negli oracoli profetici “sugli stranieri”» (II Ciclo)
Esegesi dell’Antico Testamento 1 (ISSR)
Esegesi dell’Antico Testamento 2 (IT)
Introduzione all’Antico Testamento (IT)
39
V.
Docenti incaricati ISSR
COGNATO PIETRO - Palermo
Bioetica (IT)
Teologia morale della persona (ISSR)
GIARRIzzO MARIANGELA - Piazza Armerina
Pedagogia generale (ISSR)
Pedagogia generale (IT)
Tecniche e dinamiche di gruppo (seminario ISSR/IT)
IMPELLIzzERI d. VITO - Mazara del Vallo
Introduzione alla Teologia (ISSR)
«La genesi e lo sviluppo pasquale della fede» (II Ciclo)
Teologia fondamentale (IT)
Teologia e scienze (ISSR)
SPINOSA MARIA ANTONIETTA - Cefalù
Estetica (IT)
Filosofia della natura e scienza (IT)
Filosofia del linguaggio (IT)
Filosofia sistematica 1 (ISSR)
Filosofia sistematica 2 (ISSR)
Seminario di metodologia filosofica (IT)
Teologia filosofica (IT)
TRAPANI VALERIA - Palermo
«La celebrazione del matrimonio cristiano nella società contemporanea: attualità del rito alla luce di Amoris Laetitia» (seminario IT)
Liturgia fondamentale (ISSR)
40
L’ISTITUZIONE
VI.
Assistenti IT
CIVILLERI d. SAVERIO - Palermo
Teologia biblica
Esegesi del Nuovo Testamento 2 (ISSR)
Introduzione alla Sacra Scrittura (ISSR)
CUFFARO d. VINCENzO - Agrigento
Esegesi dell’Antico Testamento
Esegesi dell’Antico Testamento 3 (ISSR)
Seminario di progettazione teologica (ISSR)
MOGAVERO d. FRANCO - Cefalù
Sociologia
Metodologia della didattica e multimedialità (seminario
ISSR/IT)
Sociologia (IT)
NARO d. MASSIMO - Caltanissetta
Teologia dommatica
Dialogo interreligioso (ISSR)
Il Mistero di Dio Uno e Trino (IT)
Introduzione alla Teologia (IT)
«“Weltanchauungen” teologiche: visioni del mondo nella teologia contemporanea» (seminario II Ciclo)
PASSARO d. ANGELO - Piazza Armerina
Esegesi dell’Antico Testamento
Esegesi dell’Antico Testamento 1 (IT)
Esegesi dell’Antico Testamento 3 (IT)
«Israele tra le genti. Da Giosuè a Giona» (seminario II Ciclo)
«Prima e Seconda Samuele. Tradizione, redazione, teologia»
(seminario II Ciclo)
41
RASPA d. CARMELO - Acireale
Esegesi del Nuovo Testamento
«Semantica di “mondo” e “compimento” (AT e NT)» (seminario II Ciclo)
SCRUDATO p. VINCENzO - O.F.M. Capp. (Pr. di PA)
Esegesi del Nuovo Testamento
«Il Greco della Lxx» (II Ciclo)
Ebraico (IT)
Greco biblico (IT)
Lingua greca (PR)
VII.
Docenti invitati
ALEO d. FRANCESCO - Catania
Metodologia 1 (seminario ISSR)
Storia della Chiesa antica e medievale (ISSR)
ALLEGRO GIUSEPPE - Trapani
Lettura di testi di filosofia antica e medievale (IT)
Lettura di testi di filosofia contemporanea (IT)
ANzALONE d. GIUSEPPE - Caltanissetta
Teologia spirituale (ISSR)
BARONE SALVATORE - Caltanissetta
Filosofia della religione (IT/ISSR)
Filosofia della storia (IT)
Lettura di testi di filosofia moderna (IT)
BILLECI d. SIMONE - Monreale
«“Gratia praesupponit naturam” nella teologia del xx secolo»
(seminario IT)
42
L’ISTITUZIONE
BRANCATO d. FRANCESCO - Caltagirone
«La Chiesa e la in rapporto al mondo. Per una “ecologia umana”» (II Ciclo)
CARONNA ANTONINO - Monreale
Didattica e legislazione dell’IRC (IT/ISSR)
CORSO DARIO - VARVERI LOREDANA - Palermo
«Teorie e modelli per le indagini dei contesti: indagine in un
contesto religioso» (seminario II Ciclo)
DE LUCA GASPARE - Palermo
Ecclesiologia e Mariologia (ISSR)
DI FIORE TULLIO - Palermo
Fenomeni religiosi contemporanei (ISSR)
DI PASQUALE MARIA RITA - Palermo
La celebrazione nei ritmi del tempo (IT)
DI STEFANO SANSALVATORE - Nicosia
Trinitaria (ISSR)
FERRO GAREL p. GIUSEPPE - I Ricostruttori nella preghiera
«Dal corpo al corpo di Cristo: l’incorporazione in Cristo a partire dai Padri» (II Ciclo)
GUCCIONE EUGENIO - Palermo
Filosofia politica (IT)
GUGLIELMO LARA - Napoli
«Da Giuseppe figlio di Mattia a Flavio Giuseppe: dalla resistenza
contro l’imperialismo romano a sostenitore della dinastia Flavia» (II Ciclo)
43
GULLETTA d. LETTERIO - Messina
«La risposta della comunità ecclesiale alle situazioni di sofferenza» (II Ciclo)
ISGRò GIULIA - Palermo
Tirocinio preservizio (ISSR/IT)
LEGRAND p. HERVé - Paris
«Fenomenologia sociale ed ermeneutica ecclesiologica a confronto nell’analisi di alcuni modelli storici della Chiesa» (II Ciclo)
LéTHEL fr. FRANçOIS-MARIE - ocd
«Disegno di salvezza e modelli storici di santità» (II Ciclo)
LIBERTO d. GIUSEPPE - Monreale
«I repertori musicali dei tempi liturgici: la formazione della
comunità eucaristica alla piena partecipazione» (II Ciclo)
LICCIARDI d. GIUSEPPE - Cefalù
Diritto Canonico 2 (IT)
LO BELLO d. ROSARIO A. - Siracusa
Antropologia teologica ed escatologia (ISSR)
«Apocalittica: percorsi teologici e storici» (II Ciclo)
LO PRESTI MARIA - Palermo
Laboratorio di didattica dell’IRC (ISSR/IT)
MANCUSO d. ANTONIO - Palermo
Morale religiosa (IT)
MASSARA FRANCESCA PAOLA - Palermo
Archeologia e storia dell’arte nella Sicilia cristiana (IT)
Cristianesimo e arte (ISSR)
44
L’ISTITUZIONE
MILITELLO CONCETTA - Palermo
«Ecclesiogenesi e soggettualità della Chiesa» (II Ciclo)
MORGANTE VINCENzO - Palermo
Dottrina sociale della Chiesa (IT)
NOTARI p. GIOVANNI - S.J.
Antropologia culturale (IT)
Sociologia della religione (ISSR)
PAGANINI SIMONE - Aachen
«Israele, JHWH e le nazioni nei testi legislativi della Torah»
(II Ciclo)
PALUMBO GIORGIO - Palermo
Ermeneutica filosofica (IT)
PANzARELLA d. SALVATORE - Cefalù
Esegesi dell’Antico Testamento 2 (ISSR)
PFEIFFER HEINRICH - S.J.
«La circolarità tra arte e fede» (II Ciclo)
PILERI BRUNO d. ANTONIO - Monreale
«Il rapporto Chiesa-Mondo nell’opera teologica di Tomáš Špidlík» (seminario II Ciclo)
Teologia ecumenica e teologie nell’ecumene (IT)
PITARRESI GASPARE - Palermo
Domande filosofiche contemporanee (ISSR)
PULEO FRANCESCA PAOLA - Palermo
Teoria della scuola e legislazione scolastica (ISSR)
45
ROMEO FRANCESCO - Palermo
Cristianesimo e letteratura (ISSR)
Grammatica italiana e scrittura creativa (PR)
SANSONE GIUSEPPINA - Piazza Armerina
«La giustificazione, dono immeritato della grazia. Verso una
comprensione condivisa della giustificazione nel dialogo tra
cattolici e luterani» (seminario IT)
«Nel corpo di Cristo il corpo mistico e il corpo cosmico. La proposta di Theilard de Chardin» (II Ciclo)
Teologia fondamentale (ISSR)
SOLLENA ANDREA - Monreale
Lingua latina (PR)
STABILE d. FRANCESCO MICHELE - Palermo
«L’Ecclesiologia dalle origini fino a Trento» (II Ciclo)
TAVOLACCI d. GIUSEPPE - Palermo
Cristologia (ISSR)
VITALE d. GIOVANNI - Monreale
Storia della Chiesa moderna (IT)
Storia della Chiesa moderna e contemporanea (ISSR)
VOLGGER d. DAVID - Roma
«Israele e i popoli nei salmi» (II Ciclo)
46
L’ISTITUZIONE
CORPO DOCENTE DELL’ISTITUTO SUPERIORE
DI SCIENZE RELIGIOSE
I.
Docenti stabili associati
DELL’AGLI NELLO
DI TORA MARCELLO
NICOLACI MARIA ARMIDA
PARISI ANTONIO
PRIOLA SALVATORE
II.
Docenti incaricati
COGNATO PIETRO
IMPELLIzzERI d. VITO
GIARRIzzO MARIANGELA
MASSARA FRANCESCA PAOLA
SPINOSA MARIA ANTONIETTA
TRAPANI VALERIA
III.
Docenti invitati
ALEO FRANCESCO
ANzALONE GIUSEPPE
ARMETTA FRANCESCO
BELLIA GIUSEPPE
CARONNA ANTONINO
CERAMI CALOGERO
CIVILLERI SAVERIO
COGNATO PIETRO
CUFFARO VINCENzO
DE LUCA GASPARE
DI FIORE SILVIO
DI MARCO LIBORIO
DI STEFANO SANSALVATORE
GIARRIzzO MARIANGELA
47
ISGRò GIULIA
LEONE SALVINO
LIPARI ANSELMO
LO BELLO ROSARIO A.
LO PRESTI MARIA
MESSINA DOMENICO
MOGAVERO FRANCO
NOTARI GIANNI
PITARRESI GASPARE
PULEO FRANCESCA PAOLA
ROMEO FRANCESCO
SANSONE GIUSEPPINA
TALLUTO VINCENzO
TAVOLACCI GIUSEPPE
VITALE GIOVANNI
48
L’ISTITUZIONE
STUDENTI
(dal Regolamento della Facoltà)
Gli studenti si distinguono in: 1. ordinari; 2. straordinari;
3. ospiti; 4. uditori.
1. Sono ordinari gli studenti che, forniti del titolo di studio richiesto per l’ammissione all’Università civile, tendono al conseguimento dei Gradi accademici (Laurea in Scienze religiose, Laurea Magistrale in Scienze Religiose, Baccellierato, Licenza, Dottorato).
2. Sono straordinari gli studenti che seguono corsi propedeutici,
dipartimentali o che, avendo un titolo di scuola media superiore che non dà accesso all’Università civile, si scrivono per conseguire un diploma di livello non accademico.
3. Sono ospiti gli studenti che, immatricolati in altre Facoltà o Istituto superiore di studi, integrano con corsi della Facoltà il loro
piano di studio.
4. Sono uditori coloro che sono ammessi di volta in volta a seguire
l’uno o l’altro corso della Facoltà.
Sono fuori corso gli studenti che non hanno completato gli
adempimenti previsti dal loro piano di studi. Essi per proseguire
il rapporto accademico sono tenuti alla relativa iscrizione annuale.
Tutti gli studenti, ad eccezione degli uditori, hanno l’obbligo
della frequenza e della partecipazione qualificata alle attività didattiche della Facoltà. Eventuali assenze vengono intese come giustificate; tuttavia un numero di assenze superiore di 1/3 delle ore
di lezione effettivamente svolte preclude il riconoscimento del corso stesso e la possibilità di sostenere il relativo esame.
Gli ospiti hanno diritto alla convalida dei corsi seguiti dopo
avere sostenuto l’esame con esito positivo.
Nessuna certificazione è esigibile dagli uditori per i corsi frequentati.
49
Gli esami hanno luogo nelle sessioni ordinarie di giugno,
settembre, febbraio. Essi vanno richiesti nei termini previsti dall’Annuario dell’anno.
La concessione di ogni ulteriore statino per lo stesso esame
è condizionato al pagamento della relativa tassa.
Lo studente almeno tre giorni prima della data prevista degli
esami può disdire la prenotazione. L’ottemperanza di questa disposizione esonera lo studente dalla prevista tassa per il duplicato
dello statino d’esame.
Gli studenti del I, II e III Ciclo e dell’ISSR non possono contemporaneamente essere iscritti ad altre Facoltà o Istituti universitari, pena la nullità dell’iscrizione.
Gli esami hanno carattere pubblico e sono diretti dal docente
della materia; in caso di esame ripetuto il docente è affiancato da
un commissario nominato dal Vice Preside.
Se l’esame ha esito positivo, il docente comunica la valutazione seduta stante al candidato, dopo averla segnata sull’apposito
statino; il candidato ha facoltà di accettare o no la valutazione; in
quest’ultimo caso l’esame verrà considerato come se non fosse
stato sostenuto.
In caso di esito negativo è consentita la ripetizione dell’esame. Se anche questo secondo esame risulta negativo, lo studente
è tenuto a rifrequentare il corso.
Non si possono frequentare le lezioni, né sostenere i relativi
esami se non si è in regola con l’Amministrazione.
50
L’ISTITUZIONE
DICHIARAZIONE DI ORIGINALITÀ DEL TESTO
Tutti gli scritti (elaborati per i singoli corsi e seminari, dissertazioni per il Baccalaureato in Teologia, tesi di Licenza in Teologia e tesi di Dottorato in Teologia, tesi per laurea in Scienze Religiose e per laurea magistrale in Scienze Religiose) devono essere
accompagnati dalla seguente dichiarazione di originalità:
Io sottoscritto _____________________________(nome e cognome),
matricola n. ____________________________________________
iscritto al _____ anno presso la Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista», nel consegnare l’elaborato per (l’espletamento del
corso, seminario o il conseguimento del titolo di Baccalaureato, Licenza, Dottorato, laurea in Scienze Religiose, laurea magistrale in Scienze Religiose) dal titolo:____________________________________
______________________________________________________
Dichiaro di essere l’autore dell’intero testo finale e che tale testo non è
stato consegnato, né in toto né in parte, per l’espletamento di altri corsi
o seminari, o per il conseguimento di un altro Titolo accademico o Diploma in qualsiasi Università o Istituto universitario.
In caso di plagio o falsa dichiarazione sono consapevole delle sanzioni
previste dalla Facoltà Teologica di Sicilia che comportano far l’altro
l’annullamento dell’esame e del titolo.
In fede
Firma del Segretario
Firma dello studente/ssa
————————————— —————————————
(solo per i gradi accademici)
Data,_____________________
NB: la dichiarazione va riprodotta e incorporata a margine di ogni lavoro
scritto; nelle tesi per i gradi accademici essa va inserita nella copia autografata
riservata alla Segreteria.
51
SEGRETERIA
Segretario Generale:
ARMETTA FRANCESCO
Addetti di Segreteria:
BIANCO IRENE
GERACI MARIA
zARBO NICOLò
La Segreteria è aperta al pubblico, dal 18 settembre al 30 giugno, da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore
15.00 alle ore 18.00. Riceve telefonate dalle ore 13.00 alle ore
14.00. Resta chiusa in agosto.
Nel mese di luglio e dal 1° al 15 settembre non si effettua servizio pomeridiano al pubblico.
Ogni studente dovrà lasciare in Segreteria recapito e numero
telefonico e comunicare tempestivamente eventuali variazioni.
Modifiche al presente Calendario e altre comunicazioni verranno
affisse in bacheca e pubblicate nel sito web della Facoltà.
BIBLIOTECA
Direttore della Biblioteca:
MASSARA FRANCESCA PAOLA
Addetti alla Biblioteca:
FAUCI GIUSEPPINA
GIORDANO ROSALIA PATRIzIA
LIBERTI GIUSEPPA
zARBO GIOVANNI
La biblioteca è finalizzata al raggiungimento dei fini specifici
della Facoltà in ordine alla ricerca scientifica e alle esigenze sia
52
L’ISTITUZIONE
dei docenti che degli studenti. È fornita delle principali collezioni,
riviste e repertori bibliografici e di opportuni cataloghi.
È aperta al pubblico:
- da ottobre a giugno: da lunedì a giovedì dalle ore 9.00 alle ore
19.00; venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00;
- a luglio dalle ore 8.30 alle ore 12.30;
- dal 1° al 15 settembre da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle ore
12.30; dal 16 al 30 settembre da lunedì a giovedì dalle ore 9.00
alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00; venerdì dalle ore
8.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00.
Resta chiusa in agosto.
L’ingresso è gratuito.
La Biblioteca fornisce servizio di fotocopie.
AMMINISTRAZIONE
Direttore amministrativo:
zARBO NICOLò
L’Amministrazione è aperta lunedì, mercoledì e venerdì dalle
ore 10.00 alle ore 12.00.
53
NORME PER L’ISCRIZIONE
(dal Regolamento della Facoltà)
I.
Immatricolazione
Presso la Facoltà funzionano annualmente:
1. il I Ciclo (IT), di cinque anni, o Corso Istituzionale di Teologia
per il conseguimento del Baccellierato;
2. il II Ciclo (AL), ciclico e di due anni, per il conseguimento della
Licenza;
3. il III Ciclo (AD) per il conseguimento del Dottorato;
4. l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) a partire dall’anno accademico 2007-2008 è di cinque anni: il I Ciclo di tre
anni è per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose; il
II Ciclo di due anni è per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose; il II Ciclo è articolato in due indirizzi:
pastorale-ministeriale e pedagogico-didattico.
5. il Dipartimento di Studi Biblici (DSB), di due anni, per il conseguimento del Master in Studi Biblici.
L’immatricolazione è condizionata all’accertamento da parte
della Facoltà dell’idoneità in atto del candidato a seguire utilmente
gli studi teologici, e consiste in un esame circa il grado di cultura
generale del candidato, le sue conoscenze relative alla fede e la
sua appartenenza ecclesiale. Il giudizio dell’apposita Commissione non è appellabile e impegna la Facoltà fino alla scadenza dell’anno accademico per il quale viene chiesta l’immatricolazione.
Per l’immatricolazione si richiedono:
1. domanda sull’apposito modulo fornito dalla Segreteria, entro i
termini previsti;
2. lettera di presentazione del proprio Ordinario o Superiore, o
di un suo delegato oppure, per i soli studenti non candidati agli
Ordini, del proprio parroco, la cui firma dovrà essere autenticata dalla Curia;
54
L’ISTITUZIONE
3. Diploma di Scuola Media Superiore, che dà accesso all’Università, in originale per gli studenti del I, II, III Ciclo e dell’ISSR,
anche in fotocopia autenticata per gli studenti del DSB;
4. autocertificazione o certificato di nascita;
5. tre fotografie formato tessera;
6. quietanza della tassa di immatricolazione.
Per l’immatricolazione al I Ciclo, coloro che non possono provare con documento autentico la conoscenza della Lingua greca,
della Lingua latina e della Storia della filosofia, sono tenuti, previamente, a sostenere esami in Facoltà.
Per l’immatricolazione al II Ciclo si richiede il Grado accademico del Baccellierato con qualifica non inferiore a bene probatus.
Per l’immatricolazione al III Ciclo si richiede il Grado accademico
della Licenza con qualifica non inferiore a cum laude probatus.
Per l’immatricolazione al I Ciclo dell’Istituto Superiore di Scienze
Religiose e al Dipartimento di Studi Biblici si richiede il Diploma
di Scuola Media Superiore che dà accesso all’Università.
Per l’immatricolazione al II Ciclo dell’Istituto Superiore di Scienze
Religiose si richiede la Laurea in Scienze Religiose.
II.
Iscrizione annuale
a) Studenti ordinari e straordinari
Per l’iscrizione annuale si richiedono:
1. domanda sull’apposito modulo fornito dalla Segreteria, entro
i termini previsti;
2. quietanza della tassa di iscrizione;
3. fotocopia della carta d’identità e del codice fiscale.
b) Uditori
Per l’iscrizione degli Uditori si richiedono:
1. domanda sull’apposito modulo fornito dalla Segreteria;
2. quietanza della tassa richiesta.
55
c) Ospiti
Per l’iscrizione degli Ospiti si richiedono:
1. domanda sull’apposito modulo fornito dalla Segreteria;
2. presentazione da parte di una Facoltà o di un Istituto Superiore;
3. quietanza della tassa richiesta.
III.
Tasse
a) I Ciclo
Per l’intero anno accademico € 1.000 suddivisi in:
€ 450 all’immatricolazione o all’iscrizione;
€ 275 entro il mese di gennaio 2017;
€ 275 entro il mese di marzo 2017.
56
b)
Ciclo
Per l’intero anno accademico € 1.200 suddivisi in:
€ 460 all’immatricolazione o all’iscrizione;
€ 370 entro il mese di gennaio 2017;
€ 370 entro il mese di marzo 2017.
c)
Ciclo
Per l’intero anno accademico € 1.000
€ 600 all’immatricolazione;
€ 200 entro il mese di gennaio 2017;
€ 200 entro il mese di marzo 2017.
Al II e al III anno all’atto dell’iscrizione € 550.
A partire dal IV anno e per ogni anno di f. c. all’atto dell’iscrizione € 250.
P.S. Gli studenti iscritti anteriormente all’anno accademico
2015-16 a partire dall’a.a. 2016-17 debbono pagare € 250 per
ogni anno di iscrizione.
Gli studenti ogni anno accademico debbono reiterare l’iscrizione con il relativo pagamento della tassa.
II
III
L’ISTITUZIONE
d) ISSR
Per l’intero anno accademico € 1.100 suddivisi in:
€ 500 all’immatricolazione o all’iscrizione;
€ 300 entro il mese di gennaio 2017;
€ 300 entro il mese di marzo 2017.
e) Dipartimento di Studi Biblici
Per l’intero anno accademico € 340 suddivisi in:
€ 170 all’immatricolazione o all’iscrizione;
€ 85 entro il mese di gennaio 2017;
€ 85 entro il mese di marzo 2017.
f) Corsi propedeutici
Per l’intero anno accademico € 560 suddivisi in:
€ 220 all’immatricolazione o all’iscrizione;
€ 170 entro il mese di gennaio 2017;
€ 170 entro il mese di marzo 2017.
g) VI Anno teologico
Per l’intero anno accademico € 400 suddivisi in:
€ 160 all’atto dell’immatricolazione o all’iscrizione;
€ 120 entro il mese di gennaio 2017;
€ 120 entro il mese di marzo 2017.
h) Uditori e Ospiti
€ 25 per ogni ora di lezione settimanale quadrimestrale.
i) Fuori corso (per soli esami)
€ 210 per il I, II Ciclo e l’ISSR.
l) Gradi accademici e Diplomi
Dottorato
Licenza
Baccellierato
Laurea in Scienze Religiose
Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Diploma
€ 500
€ 290
€ 230
€ 230
€ 230
€ 170
57
Le Tasse vanno pagate sul c/c postale n. 10456903, intestato
alla Facoltà Teologica di Sicilia.
Qualora si oltrepassi la data della scadenza indicata per il pagamento delle tasse, si sarà soggetti ad una morosità del 2% per
i primi trenta giorni di ritardo. Dopo i trenta giorni la morosità
sarà del 5%.
IV.
Diritti di Segreteria
Certificati:
- di iscrizione: € 2,50
- di Grado o di Diploma: € 10
- integrale: € 10
- con urgenza: €2,50
Fotocopia di documenti di Segreteria: € 0,10
Ammissione alla prova attitudinale: € 10
Duplicato dello statino di esame: € 5
V.
Assegno di studio
Gli studenti che desiderano usufruire di un assegno di studio
circa le tasse accademiche dovranno presentare domanda al Vice
Preside corredata dalla seguente documentazione entro e non oltre il 31 gennaio 2017:
1. Stato di famiglia;
2. Copia della Dichiarazione dei redditi modello ISEE del 2016
dell’intero nucleo familiare.
Nella domanda gli studenti potranno aggiungere quanto da
loro ritenuto valido a corredare la richiesta.
Per poter usufruire dell’assegno di studio occorre che gli studenti abbiano superato tutti gli esami previsti dell’anno in corso
(sessione di febbraio).
58
L’ISTITUZIONE
ACCORDI DI PARTNERIATO
La Facoltà Teologica ha firmato accordi di partneriato con le
seguenti istituzioni accademiche:
- Accademia di Belle Arti di Palermo;
- Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo;
- Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo;
- Facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Tubinga;
- Facoltà di Teologia di Lugano;
- Università Ez-zitouna di Tunisi;
- Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma;
- Università “Kore” di Enna.
59
RICONOSCIMENTO CIVILE DEI TITOLI
RILASCIATI DALLA FACOLTÀ TEOLOGICA
I titoli accademici di Baccellierato (Baccalaureato), Licenza e
Dottorato in S. Teologia rilasciati dalla Facoltà Teologica sono di diritto pontificio.
«I titoli accademici in teologia e nelle altre discipline ecclesiastiche, determinate d’accordo tra le Parti, conferiti dalle Facoltà
approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti dallo Stato» (art. 10,
2 della legge 25 marzo 1985, n. 121, pubblicata nel Suppl. ordinario alla «Gazzetta Ufficiale» n. 85 del 10 aprile 1985).
Con Decreto del Presidente della Repubblica, 2 febbraio
1994, n. 175, viene approvata l’Intesa Italia - S. Sede per il riconoscimento dei titoli accademici pontifici («Gazzetta Ufficiale» n.
62 del 16 marzo 1994):
«I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all’art. 1 (Teologia e Sacra Scrittura) conferiti dalle Facoltà approvate dalla S. Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli
interessati, rispettivamente come diploma universitario e come
laurea» (art. 2).
Inoltre i titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato
sono validi ai fini dell’insegnamento della religione cattolica nella
scuola pubblica secondo le nuove norme dell’Intesa tra M.P.I. C.E.I.
La Licenza e il Dottorato in S. Teologia sono riconosciuti validi
per:
1. L’immatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali
e liberi. Ai fini di esenzioni da frequenze e abbreviazioni di
corsi universitari, a discrezione delle Autorità Accademiche
(Circolare M.P.I. del 2 ottobre 1971, n. 3787).
2. L’abilitazione all’insegnamento nelle Scuole Medie di 1° grado,
meramente private, o legalmente riconosciute o pareggiate, dipendenti o meno da Enti Ecclesiastici o Religiosi. Tale riconoscimento viene concesso, mediante la Dichiarazione Ministeriale di Equipollenza al titolo statale, a coloro che hanno supera-
60
L’ISTITUZIONE
to, con esito positivo, due esami: uno di Italiano e uno di Storia
civile, presso una Facoltà o Istituto Universitario statale o libero
(art. 7 del R.D. del 6 maggio 1925, n. 1084).
3. L’ammissione ai Concorsi-Esami di Stato per il conseguimento
dell’Abilitazione o Idoneità all’insegnamento nelle Scuole o Istituti, parificati o pareggiati di istruzione Media di 1° e 2° grado,
dipendenti da Enti Ecclesiastici o religiosi, relativamente a
quelle discipline per le quali sono richieste le Lauree in lettere
o in Filosofia conseguite presso le Università statali o libere
(art. 31 della Legge 19 gennaio 1942, n. 86).
4. L’esercizio provvisorio dell’insegnamento nei tipi e gradi di
scuola di cui sopra (n. 3), in attesa del conseguimento delle corrispondenti abilitazioni per Esami di Stato (Nota Ministeriale
del 5 dicembre 1958 e successive estensioni: n. 411 del 10 novembre 1964; n. 498 del 29 novembre 1965; n. 429 del 15 novembre 1966).
Per le vidimazioni si richiede una domanda, nella quale si specifichi lo scopo cui servirà il Diploma o Attestato.
Le vidimazioni richieste per l’Italia sono le seguenti:
- Congregazione per l’Educazione Cattolica (Piazza Pio xII, 3 –
00100 Roma).
- Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico Vaticano).
- Nunziatura Apostolica in Italia (Via Po, 27 – 00100 Roma).
- Prefettura di Roma – Uff. legalizzazioni (Via IV Novembre,
119/A – 00100 Roma).
61
62
L’ORDINAMENTO
DEGLI STUDI
Dipartimento propedeutico al Corso istituzionale di Teologia
I Ciclo del Corso Istituzionale
VI Anno teologico
II Ciclo per la Licenza in Teologia
Sezione di Teologia dommatica (Ecclesiologia)
Sezione di Teologia biblica
Sezione di Teologia pastorale
Attività formative extra-curriculari
III Ciclo per il Dottorato in Teologia
Istituto Superiore di Scienze Religiose
3,63
DIPARTIMENTO PROPEDEUTICO
AL CORSO ISTITUZIONALE DI TEOLOGIA
DISCIPLINE
PR06 – Lingua latina 1
PR07 – Lingua latina 2
PR01 – Lingua greca
PR08 – Storia della filosofia 1
PR09 – Storia della filosofia 2
PR04 – Grammatica italiana e scrittura creativa 1
PR05 – Grammatica italiana e scrittura creativa 2
PR02 – Introduzione al Cristianesimo 1
PR03 – Introduzione al Cristianesimo 2
DIPARTIMENTO
PROPEDEUTICO
Per l’immatricolazione al I Ciclo, coloro che non possono provare con documento autentico la conoscenza della Lingua greca,
della Lingua latina e della Storia della filosofia sono tenuti, previamente, a sostenerne gli esami, ai quali ci si può presentare da
esterni o ci si può avvalere dei corsi del Dipartimento propedeutico.
Il Dipartimento propedeutico, oltre ai corsi di Lingua greca,
di Lingua latina e di Storia della filosofia, comprende altri due corsi: Introduzione al Cristianesimo e Grammatica italiana e scrittura
creativa.
Gli allievi iscritti al Dipartimento propedeutico, la cui frequenza non è obbligatoria, per accedere al I Ciclo dovranno sostenere con esito positivo gli esami dei cinque corsi; eventuali dispense dall’obbligo della partecipazione ai corsi di Introduzione
al Cristianesimo e di Grammatica italiana e scrittura creativa vengono concesse dal Vice Preside.
ECTS
6
6
12
6
6
3
3
3
3
65
PROGRAMMI DEI CORSI
Lingua latina (prof. A. SOLLENA)
Il corso si propone di introdurre alle strutture morfo-sintattiche
della lingua latina della classicità e di favorire l’acquisizione di
adeguate conoscenze lessicali al fine di facilitare lo sviluppo delle
capacità di analisi e comprensione del latino neotestamentario.
L’esposizione rigorosamente logica delle strutture formali della
lingua sarà corredata da numerose esemplificazioni tratte prevalentemente dai Vangeli e arricchita dalla proposta di esercizi sui
testi neotestamentari secondo il metodo Ørberg. La lettura, la
comprensione e l’analisi di testi liturgici scelti e di canti sacri completerà il percorso di studio.
Bibliografia: V. TANTUCCI, Urbis et orbis lingua, Bologna 1981; G.
DE MICHELI, Nuovo Cotidie Discere, Milano 2014; ID., Nuovo Cotidie Discere, Eserciziario 1-2, Milano 2014; NESTLE - ALAND, Novum Testamentum Graece et Latine, Nördlingen 1991.
Lingua greca (prof. V. SCRUDATO)
La lingua greca che interesserà il nostro corso non sarà quella classica, ma quella della koiné, impostasi come lingua franca con le
conquiste di Alessandro Magno. Grosso modo è la lingua del Nuovo Testamento. Si procederà in modo dinamico e progressivo, fornendo agli studenti gli elementi necessari a livello fonetico-morfologico perché possano pervenire ad una buona padronanza della
lingua in vista dell’esegesi dei testi neotestamentari. Si eviterà un
apprendimento mnemonico della lingua. Per questo motivo daremo ragione di tutti i processi e fenomeni linguistici, del perché di
una determinata forma, quali sono i passaggi che l’hanno determinata. In questo modo lo studente apprenderà la struttura della
lingua, il suo “funzionamento”, per cui procedendo sistematicamente, senza un grande sforzo mnemonico, mettendo insieme i
“pezzi” che va acquisendo sarà in grado di “costruirsi” la lingua.
Bibliografia: B. CORSANI, Guida allo studio del Greco del Nuovo Testamento, Roma 2001.
66
DIPARTIMENTO
PROPEDEUTICO
Storia della filosofia (prof. F. ARMETTA)
Il corso si presenta come un’introduzione allo studio delle problematiche filosofiche, che hanno avuto maggiore incidenza sulla
cultura occidentale, e dell’attività speculativa dei più importanti
filosofi europei. Il metodo espositivo, rigorosamente storico, consentirà allo studente di entrare in possesso di una visione complessiva dello sviluppo del pensiero occidentale dalle sue origini
ai nostri giorni e gli permetterà di orientarsi con consapevolezza
e intelligenza sulle tematiche filosofiche, che dovrà approfondire
nei suoi studi successivi.
Bibliografia: U. PERONE, Il racconto della filosofia. Breve storia della
filosofia, Brescia 2016; G. REALE - D. ANTISERI, La filosofia nel
suo sviluppo storico, Brescia 1988, voll. 3.
Grammatica italiana e scrittura creativa (prof. F. ROMEO)
La competenza linguistica è la precondizione indispensabile per
qualsiasi serio rapporto intellettuale con il mondo. Per competenza linguistica si intende la capacità di adoperare le parole con senso di discriminazione ed esattezza espressiva rendendoci immuni
dai vizi verbali e dalle incrostazioni di un dire opaco e senza leggi
(anche interiori), di costruire le frasi con consapevolezza semantica e finezza di dettagli, e di condurre i periodi con eleganza e vivezza sintattica, cioè prestando cura ai nessi tra le parti del discorso e conferendo un ritmo solido e attraente, ora melodico ora ardente, ora rapido ora meditativo, ora ossessivo ora incantatorio,
al proprio racconto o atto verbale descrittivo o critico. Ne trae giovamento la qualità stessa del pensiero, che diventa più articolato
e preciso e più idoneo a captare le vibrazioni delle idee e le sfumature delle cose. Il corso di “grammatica creativa” è volto a
emendare le cattive abitudini della scorretta pratica della scrittura
ma punta anche al prestigioso traguardo di una più raffinata consapevolezza comunicativa. Infine, si prefigge di istigare e favorire
una scrittura più visiva, in grado di “incarnare” le idee e i sentimenti, di dare incandescente concretezza all’immaginazione e di
far maturare il linguaggio fino a un grado di “prensilità” tale da
67
rendere quanta più giustizia possibile alla ricchezza del Creato.
Bibliografia: T. LANDOLFI, Le più belle pagine, Milano 2001; G. TOMASI DI LAMPEDUSA, Il Gattopardo, Torino 1959; I. SVEVO, La
coscienza di Zeno, Milano 1997; G. Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, Torino 1956; I. SILONE, L’avventura di un povero cristiano, Milano 2009.
Introduzione al Cristianesimo (prof. G. ALCAMO)
Il corso ha lo scopo di preparare gli allievi allo studio delle discipline teologiche, attraverso la formazione di un retroterra culturale che tenga conto dei contenuti fondamentali del cristianesimo
espressi, essenzialmente, nella Professione di Fede della Comunità cristiana. Questo consentirà agli studenti di intraprendere
più agevolmente l’iter accademico, avviandosi ad un graduale approfondimento dei temi attenzionati nei diversi ambiti di riflessione teologico-filosofica.
Bibliografia: B. SESBOüé, Credere, Brescia 2000; K. RAHNER, Corso
fondamentale sulla fede, Cinisello Balsamo 1990; J. RATzINGER,
Introduzione al cristianesimo, Brescia 1969.
68
I CICLO DEL CORSO ISTITUZIONALE
1. PIANO DI STUDIO
DISCIPLINE
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
I ANNO
ECTS
ITU101 − Antropologia culturale
3
ITS101 − Ebraico
6
ITF105 – Ermeneutica filosofica
3
ITF104 – Filosofia della scienza e della natura
3
ITF103 − Filosofia della conoscenza e logica
6
ITT101 − Introduzione alla Teologia
5
ITF106 – Lettura di testi di filosofia antica
e medievale
3
ITF102 – Metafisica
6
ITR101 − Patristica 1
5
ITU102 − Psicologia
3
ITU103 − Sociologia
3
ITH101 − Storia della Chiesa antica
3
ITT103 − Teologia fondamentale
6
ITF101 – Seminario di Metodologia filosofica
3
ITT102 − Seminario: Metodologia I
3
69
II ANNO
DISCIPLINE
70
ECTS
ITF201 – Antropologia filosofica
6
ITT201 − Ecclesiologia
6
ITF202 – Etica filosofica
3
ITF204 – Filosofia del linguaggio
3
ITF203 – Filosofia politica
3
ITS201 - Greco biblico
5
ITD201 - Introduzione al Diritto canonico
3
ITS204 - Introduzione al Nuovo Testamento
5
ITS203 - Introduzione all’Antico Testamento
5
ITL201 - Introduzione alla liturgia
3
ITF205 - Lettura di testi di filosofia moderna
3
ITR201 - Patristica 2
3
ITH201 - Storia della Chiesa medievale
5
ITM201 - Teologia morale fondamentale
3
ITS202 - Seminario: Metodologia biblica
3
III ANNO
ECTS
ITD301 - Diritto canonico: Il popolo di Dio
3
ITS302 - Esegesi del Nuovo Testamento:
Sinottici e Atti
5
ITS301 - Esegesi dell’Antico Testamento:
Pentateuco e Libri storici
5
ITF302 - Filosofia della religione
3
ITT301 - Il Mistero di Cristo
6
ITT302 - Il Mistero di Dio Uno e Trino
6
ITL301 - La celebrazione nei ritmi del tempo
3
ITF303 - Lettura di testi di filosofia
contemporanea
3
ITI301 - Seminario di metodologia della
didattica e multimedialità
6
ITM301 - Morale religiosa
3
ITR301 - Patristica 3
3
ITU301 - Pedagogia generale
6
ITH301 - Storia della Chiesa moderna
3
ITF301 - Teologia filosofica
3
- Seminari
6
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
DISCIPLINE
71
IV ANNO
DISCIPLINE
ITT401 - Antropologia teologica
9
ITM403 - Bioetica
3
ITP401 - Catechetica
3
ITI401 - Didattica e legislazione dell’I.R.C.
6
ITD401 - Diritto canonico: I beni temporali,
le sanzioni
3
ITM402 - Dottrina sociale della Chiesa
3
ITS401 - Esegesi dell’Antico Testamento:
Libri profetici
5
ITS402 - Esegesi del Nuovo Testamento:
Corpus paolino, Lettere di Pietro,
Giacomo e Giuda
5
ITF401 - Filosofia della storia
3
ITM401 - Morale sociale
3
ITH401 - Storia della Chiesa contemporanea
3
ITH402 - Storia delle Chiese di Sicilia
3
ITF402 - Temi e problemi filosofici
3
ITM404- Teologia spirituale
3
ITI403 - Tecniche e dinamiche di gruppo
6
- Seminari
72
ECTS
6
V ANNO
ECTS
ITH501 – Archeologia e storia dell’arte
nella Sicilia cristiana
3
ITD501 - Diritto canonico: il matrimonio
6
ITT503 - Escatologia
3
ITS501 - Esegesi dell’Antico Testamento:
Libri sapienziali
5
ITS502 - Esegesi del Nuovo Testamento:
Corpus giovanneo
5
ITF501 - Estetica filosofica
3
ITL501 - Liturgia sacramentaria
5
ITT501 - Mariologia
3
ITM501 - Morale sacramentaria
3
ITT505 - Teologia ecumenica e teologie
nell’ecumene
3
ITT504 - Teologia cattolica orientale
6
ITP501 - Teologia pastorale
3
ITT502 - Teologia sacramentaria
6
ITI501 - Laboratorio di didattica dell’I.R.C.
6
ITT506 - Seminario di Metodologia II
1,5
- Seminari
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
DISCIPLINE
6
73
2. SEMINARI
- I anno:
ITT102 - Metodologia I (C. CERAMI)
- II anno: ITS202 - Metodologia biblica (L. Di MARCO)
- III anno: ITSS31 - Il rapporto ragione-fede secondo S. Tommaso d’Aquino (M. DI TORA)
ITSS32 - Intellectus eum quem invenit adhuc quaerit
(De Tr. xV, 2.2). Dio uno e trino in Agostino (C. CERAMI)
- IV anno: ITSS41 - Gratia praesupponit naturam nella teologia
del xx secolo (S. BILLECI)
ITSS42 - Dal corpo alla carne: l’originalità dell’essere
uomo (A.P. VIOLA)
- V anno: ITSS51 - La celebrazione del matrimonio cristiano
nella società contemporanea: attualità del rito alla luce di Amoris Laetitia (V. TRAPANI)
ITSS52 - La giustificazione, dono immeritato della
grazia. Verso una comprensione condivisa della giustificazione nel dialogo tra cattolici e luterani (G. SANSONE)
ITSS53 - Metodologia II (C. SCORDATO)
74
AVVERTENzA
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Come previsto per i seminari, anche i seguenti corsi, stabilmente, non sono soggetti ad esami finali, ma ad accertamento della preparazione, secondo le modalità indicate dai docenti:
- Archeologia e storia dell’arte nella Sicilia cristiana
- Lettura di testi di filosofia antica e medievale
- Lettura di testi di filosofia contemporanea
- Lettura di testi di filosofia moderna
- Seminario di metodologia filosofica
- Storia della Chiesa di Sicilia
75
3. PROGRAMMI DEI CORSI E DEI SEMINARI
I anno
ITU101 - Antropologia culturale (prof. G. NOTARI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; semestrale; II
semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Obiettivo del corso è stimolare, attraverso le teorie e le pratiche
dell’antropologia, la conoscenza dell’alterità culturale. In tal senso,
si offrono gli strumenti per la lettura della diversità contemporanea delle culture soffermandosi, in particolare, sugli attuali contesti urbani globalizzati. Durante il percorso didattico gli studenti
apprendono, anche praticamente, a entrare in contatto con i diversi codici culturali facendone emergere la struttura simbolica e
le attribuzioni di senso.
Contenuti
Il corso è articolato in due parti: la prima verte su concetti e teorie
fondamentali della disciplina e sui principali metodi di ricerca,
evidenziandone le prospettive interdisciplinari e gli sviluppi contemporanei; la seconda, monografica, verte su una questione antropologica di attualità. Nella prima parte sono trattati: il concetto
antropologico di cultura, etnocentrismo, relativismo e diversità
culturali; i principali approcci teorici; le riflessioni sull’identità
culturale; i codici culturali, le pratiche rituali e gli apparati simbolici; la dimensione normativa della cultura; metodo etnografico
e osservazione partecipante. Nella seconda parte si affronta il tema
delle situazioni di confine e marginalità che si realizzano nello
spazio urbano e che si riflettono nel quotidiano delle esperienze
biografiche. L’approccio a tale tema avviene sia a livello teorico sia
a livello empirico attraverso la realizzazione da parte degli studenti
di una ricerca sul campo.
76
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Metodo
I contenuti sono trattati attraverso lezioni frontali durante le quali
è stimolata la partecipazione attiva degli studenti. Nella seconda
parte del corso gli studenti realizzano una ricerca sul tema del
confine culturale attraverso interviste a testimoni privilegiati e
l’analisi di queste. È previsto un esame orale alla fine del semestre
con elaborazione di un dossier composto da: a) una rilettura critica dei contenuti della disciplina; b) le note di lettura redatte durante il corso; c) la ricerca sul campo.
Bibliografia
U. FABIETTI - R. MALINGHETTI - V. MATERA, Dal tribale al globale.
Introduzione all’antropologia, Milano 2012; A. STAID, I dannati della metropoli, etnografie dei migranti ai confini della legalità, Milano
2014. Letture consigliate: C. GEERTz, Antropologia interpretativa,
Bologna 1988. Ulteriore materiale didattico e indicazioni bibliografiche facoltative sono fornite agli studenti nel corso delle lezioni.
ITS101 - Lingua ebraica (prof. V. SCRUDATO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; annuale; I semestre e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Introdurre gli studenti progressivamente nella lingua dell’AT, dall’impatto non sempre facile trattandosi di una lingua “altra” rispetto a quelle occidentali, a noi note. Gli alunni verranno aiutati
a rendersi conto che le strutture che la caratterizzano sono abbastanza semplici e che con una normale applicazione si possono
dominare senza eccessive difficoltà. Così potranno pervenire ad
una familiarità con la lingua ebraica, che permetta loro un approccio “sereno” all’ebraico biblico, soprattutto in vista dell’Esegesi.
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Contenuti
Seguiremo l’impostazione delle Grammatiche classiche sia per
quanto riguarda la fonetica che la morfologia. La Fonetica. Le consonanti: pronunzia, gutturali. Le vocali: lunghe per natura e per
posizione, vocali brevi e semivocali. Segni vocalici: Lo shewa semplice e composto, quiescente e mobile. Distinzione tra vocali immutabili e vocali soggetti a mutazione. Qamez e qamez Hatuf. Le
“matres lectionis”. Il sistema vocalico ebraico: elisione delle vocale, allungamento delle vocali, abbreviazione delle vocali, produzione delle vocali. Daghesh, mappiq, maqqef, le sillabe. II Morfologia: A. I prefissi dei nomi: L’articolo determinativo, La particella
interrogativa he. Le preposizioni be, ke, le, min.Il waw copulativo
B. I pronomi: pronomi personali autonomi, pronomi personali
suffissi, pronomi relativi, dimostrativi e interrogativi. C. I sostantivi: numero e genere, stato assoluto e stato costrutto, declinazione
dei sostantivi, i sostantivi ed i pronomi suffissi, i sostantivi segolati
regolari, segolati ‘ain/waw, ‘ain/yod e ‘ain/’ain. Sostantivi maschili
terminanti con he, preceduti da segol. D. Gli aggettivi, gli avverbi,
le preposizioni, numerali. E Particelle copulative, disgiuntive, avversative, interrogative e negative. F Il verbo: Verbi stativi e attivi,
Perfetto, imperfetto, imperativo, Participio, infinito costrutto e infinito assoluto, Qualità dell’azione (azione regolare, intensiva e
causativa), Verbi con le gutturali, Verbi con i suffissi, Verbi deboli,
Waw inversivo.
Metodo
Si procederà progressivamente, dando ragione dei vari fenomeni
che caratterizzano la lingua ebraica; Fenomeni che, essendo una
costante, una volta acquisiti, si potranno facilmente individuare.
In questo modo gli alunni si renderanno conto di come “funziona” la lingua, evitando un approccio prettamente mnemonico. A
partire da elementi di base (per esempio, per quanto riguarda il
verbo: radice, pre-formanti, suffissi e prefissi) ed illustrando il loro
modo di “combinarli”, sarà possibile per lo studente come “ri-costruirsi” concettualmente la lingua. Questo metodo sarà di grande
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
utilità per affrontare senza grossa fatica lo studio dell’Ebraico ed
in modo particolare il capitolo dei verbi, soprattutto quello molto
complicato dei verbi “deboli”. Il contatto continuo con il TM, attraverso un’analisi dettagliata e puntuale sia negli esercizi in classe che nel lavoro svolto a livello personale, sarà determinate nel
raggiungere i nostri obiettivi.
Bibliografia
J. WEINGREEN, Grammatica di Ebraico Biblico, Milano 2011; G. Deiana - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico biblico, Roma
1993; P. JOüON, Grammaire de l’Hébreu biblique, Roma 1923; P. JOüON - T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew, Roma 2000; D.
MITTLER, Grammatica Ebraica, Bologna 2004; P. REyMOND, Dizionario di Ebraico e Aramaico Biblici, Roma 2001.
ITF105 - Ermeneutica filosofica (prof. G. PALUMBO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende presentare l’ermeneutica filosofica come ambito
di ricerca e come orientamento di pensiero che influenza fortemente il dibattito filosofico-culturale contemporaneo, grazie al
modo nuovo in cui ha posto al centro dell’attenzione l’attitudine
interpretante del comprendere umano, riscoprendone i tratti più
basilari e coinvolgenti, e interrogandone gli aspetti più enigmatici.
Il confronto con le tematiche affrontate dall’ermeneutica filosofica
– che assumono diverse declinazioni in autori quali Gadamer, Pareyson, Ricoeur – stimola a interrogarsi soprattutto su due punti
nodali strettamente connessi: il compito essenziale di liberare la
relazione interpretativa che intratteniamo con il senso dell’essere
da riduzioni oggettivistiche e/o soggettivistiche; il rapporto problematico che intercorre, nell’esperienza della verità, tra finitezza
esistenziale, esigenze della ragione, idea di trascendenza. Obiet-
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tivo del corso diventa allora non solo accrescere la conoscenza del
pensiero contemporaneo, ma altresì aiutare gli studenti a maturare una consapevolezza critica riguardo al modo adeguato in cui
vanno impostate alcune questioni essenziali: cosa implica ritenere
ogni nostra conoscenza affetta da un inevitabile limite prospettico? come possono conciliarsi mediazione interpretativa e apertura
ontologica? come è possibile armonizzare l’affermazione di verità
e valori “assoluti” con l’assetto pluralistico-dialogico del vero nonché con il carattere inconclusivo del “colloquio che noi siamo”?
come sfuggire alla falsa alternativa tra dogmatismo e relativismo?
infine, come può delinearsi, in un quadro di reciproche sollecitazioni tra filosofia e teologia, un’“ermeneutica aperta all’istanza della metafisica”? (Fides et ratio, n. 95).
Contenuti
Dapprima si metteranno in luce le principali tappe storiche che
hanno segnato la riflessione sull’attività interpretativa dalla classicità greca fino alle versioni contemporanee dell’ermeneutica filosofica. Poi si forniranno notizie sintetiche su alcuni protagonisti
del pensiero ermeneutico contemporaneo. Infine si tratterà di affrontare alcune principali problematiche che girano intorno al
rapporto tra tensione interpretativa e fruizione della verità. I contenuti del corso comprenderanno alcuni cenni sulla storia dell’ermeneutica dall’antichità ai giorni nostri. L’analitica esistenziale di
Heidegger e la svolta ontologica dell’ermeneutica contemporanea.
La portata universale e radicale della prospettiva ermeneutica secondo alcuni protagonisti di questo indirizzo di pensiero: H.G.
Gadamer, L. Pareyson, P. Ricoeur. Tematiche da focalizzare con
riferimenti specifici a Gadamer: la costitutiva storicità e linguisticità del comprendere umano; il rapporto tra atteggiamento interpretativo, coinvolgimento nella “cosa stessa”, apertura a ciò che,
in molti modi, è “altro”; il circolo ermeneutico che lega interprete
e interpretandum; il nesso tra autorità, tradizione, razionalità critica; la dialettica di domanda e risposta che anima il gioco interpretativo; identità, riconoscimento del limite, apertura all’altro.
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Tematiche da focalizzare con riferimenti specifici a Pareyson: l’interpretazione come rapporto libero e responsabile tra l’originalità
personale e la verità inoggettivabile; la compresenza della dimensione espressiva e della dimensione rivelativa nel comprendere
umano storicamente situato; la necessità di superare dogmatismo
e relativismo, riconoscendo il darsi plurale e inesauribile della verità universale. Tematiche da focalizzare con riferimenti specifici
a Ricoeur: l’ermeneutica dell’“io sono” e le sfide della cultura contemporanea; il confronto con i maestri del sospetto (Marx, Nietzsche, Freud) in ordine alla demolizione degli idoli e alla liberazione dei simboli. Questioni cruciali da esaminare facendo vedere
come ricevano soluzioni diverse nelle varie declinazioni dell’ermeneutica filosofica: quale relazione ha l’esperienza interpretativa
della verità ontologica con il paradigma della metafisica classica,
con la linea del soggettivismo moderno, e con la crisi postmoderna di ogni criterio stabile del vero? Lo sforzo, tipico dell’ermeneutica, di dare orientamento sapienziale ed etico al cammino umano
di finitezza, come si rapporta all’idea di fondamenti ontologici e
di misure reggenti di verità non relativizzabili alla finitezza stessa?
Quali rilevanti contributi e quali posizioni discutibili si possono
scorgere nel modo in cui, all’interno del dibattito ermeneutico, si
articola la relazione tra identità soggettiva, coscienza del limite,
apertura all’altro? Come la prospettiva ermeneutica può aiutare a
tenere insieme l’unità e la pluralità della verità nell’ambito della
ricerca filosofica e in quello del dialogo interreligioso? Sarà infine
tratteggiato il rapporto tra ermeneutica, esegesi biblica, riflessione
teologica.
Metodo
Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali che vanno articolando le diverse unità didattiche coniugando il riferimento ad autori
particolarmente rappresentativi dell’orientamento ermeneutico e
la focalizzazione critica delle principali questioni di fondo riguardanti il rapporto tra mediazione interpretativa e verità. Si cercherà
di dare luogo a momenti di lettura comune di brani tratti dai testi
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in programma, al fine di mettere concretamente alla prova e migliorare l’attitudine a familiarizzare con l’argomentare filosofico.
Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni, che si esplica anche
nel personale contribuito alle discussioni, agli studenti è richiesto
di elaborare, come sbocco di un lavoro svolto per piccoli gruppi,
brevi relazioni su particolari parti del programma da presentare
oralmente durante le ultime quattro ore del percorso didattico. Ci
sarà poi, nella sessione ordinaria degli esami, la prova finale in
forma di colloquio con ciascuno degli studenti sulla base di domande poste dal docente riguardanti le tematiche affrontate nelle
lezioni e i contenuti offerti dai testi in programma.
Bibliografia
N. ABBAGNANO, G. FORNERO, L’Ermeneutica e Gadamer, in Filosofia,
vol. 3 b, Milano 2009, pp. 442-457; H.G. GADAMER, Verità e metodo,
Milano 1982, pp. 312-437; L. PAREySON, Verità e interpretazione, Milano 1982, pp. 35-90; P. RICOEUR, Il conflitto delle interpretazioni,
Milano 1977, pp. 17-37, 455-481; C. CIANCIO, Unità e pluralità della
verità nelle religioni e nelle filosofie, in «Giornale di Metafisica», n.
1-2 (2011) pp. 27-44; C. CIANCIO, Povertà del relativismo e universalità
della ragione ermeneutica, in L. Savarino (a cura di), Laicità della ragione, razionalità della fede? Torino 2008, pp. 171-183; C. CIANCIO,
Fede, laicità e ragione ermeneutica, in G. Miligi, G. Perazzoli (a cura
di), Laicità e filosofia, Milano 2010, pp. 103-114; F. BOTTURI, Per
un’ermeneutica aperta all’istanza della metafisica, in G. Sgubbi, P.
Coda (a cura di), Il risveglio della ragione, Roma 2000, pp. 113-135.
ITF 104 - Filosofia della natura e scienza (prof.ssa M.A. SPINOSA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende mettere a tema la riflessione filosofica sulla natura
e sulla conoscenza scientifica, sollevando le questioni storiche,
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
teoriche e metodologiche essenziali ad esse relative. Si punta l’attenzione sul fondamento degli essenti fisici per comprendere
l’implicazione tra scienza, ontologia e metafisica e di ciascuna di
queste discipline con la teologia. Ciò nella prospettiva di un’indagine possibile intorno all’uni-versum che si rivela quale kosmos allo
studio e per la mente dell’uomo in ricerca.
Contenuti
Il corso cura di introdurre alla esplorazione di un versante tematico in continua e costante evoluzione; svolge precipui nodi concettuali connessi alla problematica emergente nelle discipline in
questione trattando dei corpi fisici, del loro proprio dinamismo,
delle loro peculiari caratteristiche, dell’ordine che regola la natura,
espresso da leggi; si offre una essenziale riflessione sulla logica
della spiegazione scientifica, che insegna la lingua in cui l’universo è scritto.
Bibliografia
L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura, Città del Vaticano
2008. Consigliata: L. CARUANA, Fondamenti filosofici delle scienze
naturali, Roma 2003; J. LOSEE, Filosofia della scienza, Milano 2016;
A. OLIVEIRO, Prima lezione di neuroscienze, Roma-Bari 2011.
ITF 103 - Filosofia della conoscenza e logica (prof.ssa A.P. VIOLA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Obiettivo del corso è quello di mostrare la qualità propria dell’uomo di essere apertura all’evento della parola e della parola vera.
Con la conoscenza degli strumenti essenziali del processo conoscitivo e logico-argomentativo, si tenderà a sapere formulare e distinguere i ragionamenti corretti da quelli scorretti, oltre a cogliere
l’orizzonte ampio del sapere e della ricerca della verità. 83
Contenuti
Il corso si articolerà in due parti: la prima parte sarà attenta al rapporto fra l’esercizio della ragione e l’espressione della parola attraverso gli elementi strettamente logici quali la definizione e articolazione del concetto, della proposizione e dell’argomentazione;
la seconda entrerà in maniera storica e speculativa all’interno delle
domande circa le condizioni di possibilità, il metodo, i contenuti
e il valore della conoscenza.
Metodo
Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali che mireranno ad
accertare, con la partecipazione diretta ed attiva degli allievi, l’effettiva recezione dei contenuti e delle problematiche affrontate.
Le indicazioni bibliografiche assegnate durante il corso, stimoleranno l’esercizio concreto della comprensione della domanda filosofica permettendo allo studente di rendere più puntuale e contestualizzato il percorso. L’apprendimento sarà verificato attraverso il confronto diretto in classe e la prova d’esame sarà nella forma
orale. Bibliografia
S. VANNI ROVIGHI, Elementi di filosofia, Brescia 2002, vol. I; A.P.
VIOLA, Elementi di filosofia della conoscenza, Trapani 2001; testi scelti fra le opere di Platone, Aristotele, Tommaso d’Aquino, Heidegger. Testi consigliati per l’approfondimento: M. Spano - D. Vinci
(a cura di), L’uomo e la parola. Pensiero dialogico e filosofia contemporanea, Trapani 2007. ITT101 - Introduzione alla Teologia (prof. M. NARO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso introduce all’acquisizione delle informazioni utili per avviarsi allo studio “generale” della teologia. Perciò esso costituisce
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
il momento in cui la «teologia si fa oggetto di se stessa», esercitandosi come «autoriflessione» (K. Rahner), prima ancora di articolarsi nelle sue diverse branche. Lo scopo è di aiutare chi inizia
il curriculum teologico a comprendere che la teologia cristiana non
è una semplice variante della tradizione filosofica greco-occidentale o una mera riproposizione della sensibilità religiosa biblicoebraica, bensì il sapere critico che riguarda il Dio di Gesù Cristo.
Contenuti
Diviso in tre parti, il corso si propone di elaborare i propri contenuti secondo questa articolazione: 1. Cos’è la teologia cristiana; 2.
Come si fa teologia; 3. Figure e modelli epocali di teologia. La parte
epistemologica è imperniata sull’interrogativo circa la “natura”
della teologia cristiana: ci si chiede “che cosa è” la teologia, rievocando l’evoluzione semasiologica del termine stesso “teologia”
nell’orizzonte plurisecolare della storia della cultura, ripercorrendo il rapporto di integrazione/distinzione/divaricazione tra ragione e fede in forza di cui la teologia si è configurata nelle diverse
epoche culturali, per giungere a definirla come una conoscenza
critica che rende ragione della fede. Nella parte metodologica interviene la domanda circa il “come formale” della teologia, per descriverne il metodo e la criteriologia fondamentale. Nella parte
storica si assume la domanda circa il “come concreto” della teologia, per illustrarne l’origine e gli sviluppi lungo i secoli.
Metodo
Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali e il dialogo tra docente e studenti. Oltre a una partecipazione assidua alle lezioni e
all’interazione col docente, allo studente è richiesto di redigere un
elaborato, entro l’arco del semestre, su un tema approfondito con
letture personali previamente concordate col docente.
Bibliografia
Testi di studio: P. CODA, Teo-logia. Epistemologia e metodologia teologica, Milano-Roma 2005; oppure R. FISICHELLA, G. POzzO, G.
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LAFONT, La teologia tra rivelazione e storia. Introduzione alla teologia
sistematica, Bologna 2007. Testi di approfondimento consigliati:
M. NARO, Dio: chi è, dov’è? Considerazioni per una theologia amoris,
in «Nova et Vetera», (1/2000) pp. 27-42; ID., Fides et ratio: distinzione, divaricazione, integrazione, in «Nova et Vetera», (2/2001)
pp. 43-65; ID., La frammentazione come travaglio epistemologico della
teologia nel Novecento, in «Ho Theológos», 20 (2/2002) pp. 163184; ID., Riflessioni sparse per una nuova logos-theologia, in «Ho
Theológos», 27 (2/2009) pp. 221-232.
ITF106 - Lettura di testi di filosofia antica e medievale (prof.
G. ALLEGRO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Attraverso la lettura di testi di autori particolarmente significativi
del periodo storico al quale si fa riferimento, il corso intende consentire allo studente di cogliere i modelli di pensiero e le domande
fondamentali della riflessione filosofica, come si sono costituiti
nella cultura occidentale. Parimenti si cercherà di offrire gli elementi essenziali per la contestualizzazione storico-culturale della
domanda filosofica che intercetta la riflessione teologica.
Contenuti
I Sofisti, Platone e Aristotele, Le Scuole post-aristoteliche, Il Neoplatonismo, Agostino e la filosofia cristiana, Anselmo d’Aosta e
la ricerca della verità divina, La Scolastica e Tommaso D’Aquino.
Metodo
Il corso, che avrà necessariamente uno stile seminariale, si articola attraverso la lettura in classe e personale da parte dello studente di alcuni testi particolarmente importanti degli autori sopra
indicati. L’approccio critico ai testi proposti terrà conto degli stru-
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menti offerti dal corso di Metodologia filosofica. Al temine del
corso è richiesta la preparazione di un elaborato di circa 6 pagine
su un tema concordato con il docente.
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Bibliografia
G. CAMBIANO - M. MORI, Tempi del pensare, Storia e antologia della
filosofia, vol. I. Età antica e medievale, Roma-Bari 2012; M. VEGETTI
- L. FONNESU - F. FERRARI - S. PERFETTI - E. SPINELLI, Filosofia: autori
e testi, vol. I. L’età antica e medievale, Città di Castello 2012.
ITF102 - Metafisica (prof.ssa A.P. VIOLA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende porre l’attenzione sulla domanda dell’essere nell’articolazione storica e speculativa più incisiva nella storia della
filosofia. La domanda sulla realtà implicherà il riconoscimento di
uno spessore e una differenza d’essere che consentirà di comprendere le basi razionali dell’apertura alla trascendenza.
Contenuti
Dopo la contestualizzazione sul senso e il permanere della domanda metafisica, il corso prenderà in esame le questioni fondamentali quali: 1. L’orizzonte ontologico in Platone e Aristotele. 2.
La ricerca dell’essere in Heidegger. 3. L’orizzonte metafisico: dall’ente allo spirito (ente come presenza; il fondamento; l’esistere;
la dialettica dell’ente; lo spirito). 3. Analisi critica del metodo filosofico: induzione, deduzione, intuizione; il metodo trascendentale; il metodo riflessivo. 4. Lo stupore: Platone - Aristotele - Heidegger. 5. La differenza ontologica: sostanza, essenza e quiddità,
accidente, forma e materia, individuazione. 6. L’analogia. 7. I trascendentali dell’essere. 8. L’atto e la persona: dallo stupore allo
scacco e alla responsabilità.
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Metodo
Il corso prevede lezioni frontali. Gli argomenti saranno presentati
attraverso l’esposizione della questione, chiarendone termini e
contesti, e l’approfondimento speculativo mostrando le implicazioni per la riflessione antropologica e teologica. Gli allievi, attraverso brevi interventi di qualche minuto in classe, saranno coinvolti nella riformulazione delle questioni in un linguaggio il più
possibile comprensibile e fruibile oggi. Pertanto la partecipazione
attiva in classe è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi. L’esame è previsto in forma orale.
Bibliografia
Testi di studio: P. GILBERT, La semplicità del principio. Introduzione
alla metafisica, Casale Monferrato 1992; ID., Corso di metafisica. La
pazienza d’essere, Casale Monferrato 1997 (passi scelti); Dizionario
filosofico. Testi consigliati per l’approfondimento: A. MOLINARO,
Lessico di metafisica, Cinisello Balsamo 1998.
ITR101 - Patristica 1 (prof. C. CERAMI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Con lo studio delle fonti della patristica, ci si propone di formare
nello studente un sapere teologico capace di restituire l’unità dei
vari ambiti della scienza teologica, presente nei primi tre secoli.
In questo modo lo studente sarà capace di cogliere l’intima connessione tra Scrittura, Tradizione, Liturgia e vita ecclesiale e attingere stimoli e fecondità per la sua formazione spirituale e teologica.
Contenuti
Il corso introdurrà allo studio dei Padri dei primi secoli fornendo
gli strumenti storico-critici della scienza patristica. Saranno pre-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
sentati i Padri della Chiesa attraverso l’approccio sociale e storico-ecclesiale, si ripercorreranno le tappe più importanti dello sviluppo del pensiero patristico dei primi tre secoli. Dopo aver parlato dello statuto epistemologico della Patrologia, si passerà a trattare i seguenti argomenti: letteratura subapostolica (Didachè,
Clemente Romano, Ignazio di Antiochia, Policarpo di Smirne, Papia di Gerapoli, Epistola dello Pseudo-Barnaba, Pastore di Erma),
apocrifa, martiriale, apologetica (Quadrato, Aristide di Atene, Giustino, Taziano, Teofilo di Antiochia, A Diogneto, Melitone di Sardi), eretica (gnosticismo, marcionismo, monarchianesimo, montanismo), antieretica (Ireneo di Lione, Ippolito); le scuole cristiane
di Alessandria e Antiochia (Filone, Panteno, Clemente, Origene,
Gregorio il Taumaturgo, Metodio, Paolo di Samosata e Malchione,
Luciano di Antiochia, Doroteo di Antiochia, Panfilo di Cesarea),
la Didascalia degli Apostoli; letteratura latina (Minucio Felice, Tertulliano, Cipriano, Novaziano, Arnobio, Lattanzio).
Metodo
Verranno offerti gli strumenti utili per eventuali approfondimenti
tematici al fine di avere una visione integrale della letteratura, della storia e della teologia dei primi tre secoli. Il docente, infatti, offrirà allo studente un elenco di opere degli autori dei primi tre secoli, con la possibilità di scelta. Dell’opera letta è richiesta la stesura di una nota di cinque pagine da consegnare entro la fine di
dicembre. L’esame finale verterà oltre che sullo studio del manuale, anche sull’opera letta dallo studente. Particolare importanza è
data alla partecipazione attiva in classe.
Bibliografia
Lettura obbligatoria: J. QUASTEN, Patrologia, Casale Monferrato
1980, vol. I, pp. 1-6; 11-14; 26-27; 29-32; 34-41 (Didachè); pp. 4460 (Clemente R.); pp. 64-73 (Ignazio di A.); pp. 76-80 (Policarpo);
pp. 81-98 (Papia-Ps.Barnaba-Pastore di Erma); pp. 101-142 (lett.
Apocrifa); pp. 157-165 (lett. Martiriale); pp. 166-199 (lett. Apologetica); pp. 208-222 (Teofilo di Antiochia - Melitone - Diogneto);
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pp. 224-246 (lett. Eretica); pp. 255-279 (Ireneo); pp. 283-368 (Clemente-Origene); pp. 385-410 (scuola antiochena); pp. 421-459 (Ippolito); pp. 464-481 (Novaziano); pp. 493-634 (Tertulliano, Cipriano, Arnobio, Lattanzio). Letture consigliate per l’approfondimento: A. DI Berardino - G. Fedalto - M. Simonetti (a cura di),
Letteratura patristica, Cinisello Balsamo 2007; E. CATTANEO - G.
DE SIMONE - C. DELL’OSSO - L. LONGOBARDO, Patres Ecclesiae. Una
introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, Trapani 2008; E.
PRINzIVALLI - M. SIMONETTI, La teologia degli antichi cristiani (secoli
I-V), Brescia 2012; M. SIMONETTI, Antiochia cristiana (secoli I-III),
Roma 2016.
ITU102 - Psicologia (prof. N. DELL’AGLI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Si vogliono trasmettere alcuni elementi basilari della psicologia
contemporanea, per conseguire un duplice scopo: 1) aiutare gli allievi a comprendere come essa vede la persona e le sue relazioni
dal punto di vista sistemico, relazionale, evolutivo e psicocorporeo;
2) aiutarli a maturare alcune chiavi di lettura che aiutino a cogliere
con intelligenza psicologica l’aspetto umano delle dinamiche ecclesiali.
Contenuti
Facendo riferimento soprattutto alla psicoterapia della Gestalt,
all’Analisi Transazionale e alla terapia sistemica e rivisitando la
tradizione terapeutica ebraico-cristiana, si offriranno alcuni concetti essenziali riguardanti la comprensione del mistero dell’uomo
dal punto di vista psicologico. I temi concretamente trattati saranno i seguenti: 1) Concetti base della psicoterapia della Gestalt,
dell’Analisi Transazionale, della terapia sistemica e della tradizione terapeutica ebraico-cristiana. 2) Dinamiche relazionali e cono-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
scenza di sé; intelligenza interiore ed intelligenza relazionale 3)
Famiglia di origine, famiglia interna e famiglia attuale. 4) Vissuti
psicocorporei, eros ed aggressività. 5) Conflitti e loro gestione. Assertività e prosocialità. 6) Ferite psichiche e possibili percorsi di
guarigione. 7) Patologie psichiche e discernimento spirituale. 8)
Leadership, servizio, relazione di aiuto ed animazione comunitaria. 9) Rapporto tra psicologia e teologia. 10) Il pastoral counseling.
Metodo
Le lezioni frontali del professore saranno accompagnate da discussioni critiche degli allievi in piccoli gruppi (con relative domande da riportare), onde favorire l’assimilazione personale degli
argomenti trattati. A fine corso è previsto un esame scritto di verifica.
Bibliografia
N. DELL’AGLI, Lectio divina e lectio humana. Un nuovo modello di accompagnamento spirituale, Bologna, 2012 (IV ed.); ID., Parola, Eucaristia e guarigione, Bologna, 2008.
ITU103 - Sociologia (prof. F. MOGAVERO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si prefigge di fornire strumenti che aiutino a stimolare la
curiosità e la ricerca per porsi degli interrogativi sulle società in
cui viviamo; sviluppare la consapevolezza che la conoscenza accurata della realtà è fondamentale per dare una risposta a questi
interrogativi. Il corso di sociologia, valorizzando l’apporto dell’antropologia culturale e della psicologia, aiuta ad approfondire le domande della fede dell’uomo di oggi legandole alle istanze e ai problemi fondamentali della società contemporanea. Analizzare e
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comprendere i contesti sociali favorisce la creazione di percorsi
pastorali capaci di consegnare la fede all’uomo del nostro tempo.
Contenuti
Dopo una breve introduzione sullo studio della storia della sociologia si tratta la questione dei valori e del cambiamento sociale.
La seconda parte del corso mostrerà le diverse risposte che la ricerca sociologica ha fornito sui cambiamenti che hanno interessato: famiglia e matrimonio; giovani e religione; devianza e criminalità; comunicazione e mondo della rete. Dopo una breve introduzione su origini e oggetto della sociologia, il corso tratta i
seguenti argomenti: 1. La questione dei valori e del cambiamento
sociale: il concetto di valore; il concetto di cambiamento sociale;
approccio nichilista; approccio fondamentalista; approccio dialettico. 2. Famiglia e matrimonio: definizione di famiglia; parentela
e discendenza; esogamia ed endogamia; monogamia e poligamia;
tipi di famiglia monogamica; la nascita della famiglia moderna;
il declino della famiglia coniugale nei paesi occidentali; la convivenza. 3. Adolescenti e giovani: adolescenza e maturità; adolescenza e comunicazione familiare; alcune criticità dell’adolescenza;
giovani religione e sessualità; giovani cattolici e associazionismo
ecclesiale; le giornate mondiali della gioventù; disagio giovanile e
suicidio; il nutrimento culturale mediatico dei giovani; i giovani
e la notte; giovani e satanismo. 4. La religione: sacro e profano;
esperienza religiosa; tipi di religione; movimenti e istituzioni religiose; il processo di secolarizzazione; le interpretazioni sociologiche della religione; magia e movimenti magici; New Age. 5.
L’Italia cattolica nell’epoca del pluralismo: il sentimento religioso
in Italia; la pratica religiosa in Italia; la rilevanza pubblica del cattolicesimo italiano; il pluralismo religioso in Italia; 6. Controllo
sociale, devianza e criminalità: concetto di devianza; studio della
devianza; le teorie della criminalità; forme di criminalità; gli autori
dei reati e le loro caratteristiche, devianza e sanzioni. 7. Cultura
linguaggio e comunicazione: concetto di cultura; funzione e forme di linguaggio; tipi di linguaggio; le comunicazioni di massa;
92
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
l’influenza dei media. 8. Il mondo della Rete; le attività dei ragazzi
italiani online; relazioni online e contatti offline; la mediazione
dei genitori e degli insegnanti; l’alfabetizzazione digitale dei genitori e la sicurezza dell’esperienza online dei figli.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali del professore aperte all’interazione degli allievi. Saranno proposte piste di
ricerca personalizzate su argomenti del corso che destano particolare interesse. Verranno fornite indicazioni per l’approfondimento bibliografico di temi specifici. Visioni di video e film. Particolare importanza è data alla puntualità e alla partecipazione attiva alle lezioni. Allo studente è richiesto di consegnare entro
gennaio 2015 un elaborato di ricerca di almeno 30 pagine, curando la metodologia accademica secondo i principi della Facoltà, corredato di adeguata bibliografia e note di riferimento, su tema personalmente concordato col docente riguardo un argomento del
corso che l’allievo intende ulteriormente approfondire.
Bibliografia
A. BAGNASCO - M. BARBAGLI - A. CAVALLI, Elementi di sociologia, Bologna 2004; F. GARELLI, La Chiesa in Italia, Bologna 2007; G. Mascheroni (a cura di), I ragazzi e la rete. La ricerca EU kids Online e
il caso Italia, Brescia 2012.
ITH101 - Storia della Chiesa antica (prof. S. VACCA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo, a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Lo studente viene aiutato a comprendere il valore dello studio della storia e, precipuamente, della storia della Chiesa in rapporto al
sapere antropologico e teologico; inoltre viene formato a leggere
ed interpretare in modo adeguato le fonti storiche. Assumendo la
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categoria ecclesiologica della Chiesa come “Popolo di Dio”, si intende fornire allo studente una proposta di metodo e di strumenti
che lo aiutino nella riflessione ed indagine sulla presenza e attività
della Chiesa, inserita nella storia, rilevabili con i rigorosi criteri
della metodologia storica. Il corso tenta inoltre di presentare una
ricostruzione storica sintetica, ma completa del vissuto della Chiesa in età antica.
Contenuti
La storia e la storicità sono dimensioni antropologiche fondamentali e categorie connaturali della fede cristiana, della Chiesa di Cristo e della teologia. Il corso introduce inizialmente lo studente alla
comprensione della storia come disciplina in relazione al suo metodo, contenuto e scopo e allo studio della storia della Chiesa come
disciplina storica e teologica; poi sviluppa il rapporto di tale disciplina con la storiografia religiosa e la teologia; infine presenta le
nuove prospettive di ricerca sulla storia della Chiesa. La trattazione comprende i seguenti argomenti: le tradizioni e le tendenze
del cristianesimo delle origini; l’incontro del cristianesimo con il
mondo giudaico, romano e greco; la missione di Pietro e di Paolo;
le persecuzioni nei primi secoli; il martirio dei primi cristiani; la
Chiesa imperiale da Costantino al Concilio di Calcedonia (312451); lo sviluppo della riflessione teologica: lo gnosticismo, le eresie e gli scismi; i primi quattro concili ecumenici; la vita interna
della Chiesa: evangelizzazione, organizzazione ecclesiastica, liturgia, fede e spiritualità; il monachesimo orientale ed occidentale.
Metodo
Lo studente, attraverso le lezioni frontali, viene accompagnato nella lettura ed interpretazione delle fonti storiche e nell’acquisizione
di una conoscenza critica e completa della storia della Chiesa in
età antica. A conclusione del corso lo studente è tenuto a sostenere
un esame orale secondo il calendario degli esami previsto dalla
segreteria della Facoltà. La storia della Chiesa, come disciplina,
costituisce un terreno di dialogo e di confronto con le scienze an-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
tropologiche e teologiche. Storia/storicità si pongono infatti come
dimensioni e connotazioni essenziali e fondamentali della Rivelazione divina, della costituzione umana, del divenire della Chiesa, della teologia e del domma.
Bibliografia
Bibliografia essenziale: Storia della Chiesa, diretta da H. Jedin, Milano 1988, voll. I-III; Nuova Storia della Chiesa, diretta da R. Aubert,
Torino 19933, vol. I.
ITT103 - Teologia fondamentale (prof. V. IMPELLIzzERI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
All’interno dell’obiettivo generale del 1 anno «l’uomo e la domanda della fede», si determina, per il corso di Teologia fondamentale,
il compito nodale (obiettivo generale del corso) di raggiungere una
conoscenza dell’evento della Rivelazione con la quale il Dio di Gesù il Cristo «nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici […] per invitarli e ammetterli alla comunione con sé» (Vaticano
II, Dei Verbum, 2); un secondo specifico obiettivo è di comprendere
adeguatamente il compito e la modalità della trasmissione e della
interpretazione della Rivelazione nella Chiesa; un terzo obiettivo
è quello di definire in modo credibile una teologia della fede; infine il quarto obiettivo è di porsi come auditus temporis verso il
pluralismo religioso e il dialogo con la scienza e la cultura. Il conseguimento di questi quattro obiettivi specifici decide la costruzione del percorso e la scelta dei contenuti del corso di una proposta di Teologia fondamentale intesa non solo come teologia della Rivelazione e teologia della fede, ma anche come teologia dalla
Rivelazione e dalla fede, capace di corrispondere così a quanto la
Scrittura, anima di tutta la ricerca teologica, afferma nella 1 Pt 3,15:
«Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a ri-
95
spondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in
voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto».
Contenuti
Introduzione: la Teologia fondamentale tra storia e modelli; il valore teologico dell’apologetica cattolica con le tre demonstrationes.
La costituzione Dei Filius del Vaticano I e il suo influsso. Il rinnovamento della Teologia fondamentale con la costituzione Dei Verbum; l’enciclica Fides et ratio e l’esortazione post sinodale Verbum
Domini. 1. La rivelazione cristiana e la risposta della fede; la Rivelazione di Dio e il suo disegno di salvezza; la Parola di Dio e la
Cristologia della Parola; La Rivelazione in eventi e parole, la sua
preparazione nella creazione e nell’Antico Testamento culminata
in Gesù Cristo, mediatore e pienezza di tutta la rivelazione: il carattere definitivo e inclusivo della rivelazione cristologica; l’atto di
fede nell’AT e nel NT; l’atto di fede come adesione personale, libera e ragionata, a Dio che si rivela in Cristo Gesù; la fede come
forma singolare di conoscenza: i segni della Rivelazione alla luce
di Cristo. 2. Trasmissione e interpretazione della Rivelazione; La
tradizione viva della Chiesa; la predicazione apostolica della traditio
Iesu, la regula fidei e il nucleo vivificante della traditio apostolorum;
il rapporto fra tradizione e scrittura, verità rivelata ed enunciati
della fede: le formule di fede e la loro importanza nello sviluppo
dottrinale. La Sacra Scrittura nella Chiesa. Canonicità, ispirazione
e interpretazione della Scrittura: rilevanza teologica e problematiche connesse. I sensi della Sacra Scrittura secondo la PCB (1993)
e il modo in cui la tradizione viva rende operanti le sacre lettere
per far risuonare la viva vox evangelii nella Chiesa e nel mondo. Il
rapporto fra Scrittura e teologia: “la Scrittura come l’anima della
teologia”. L’interpretazione teologica della Scrittura a partire dall’unità delle Sacre Scritture, dalla tradizione vivente della Chiesa
e dall’analogia della fede. Il magistero e la teologia nella Chiesa. Il
rapporto tra teologia e magistero: il magistero come testimonium
fidei e la teologia come intellectus fidei: la loro interrelazione e servizio alla fede di tutto il popolo di Dio. 3. La credibilità della Rive-
96
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
lazione in Gesù Cristo: La credibilità come proposta di senso teologico, storico e antropologico; la ricerca storica sulla “memoria
Iesu”; il mistero di Gesù di Nazareth, i suoi titoli: Messia-Cristo,
Figlio dell’Uomo, Figlio, Signore. In Gesù Cristo, universale concretum personale, tutta la rivelazione salvifica è data e compiuta nel
frammento; la sua valenza antropologica e soteriologica universale; la risurrezione di Gesù di Nazareth; la testimonianza pasquale del NT e il suo linguaggio; i ‘segni’ della realtà dell’evento pasquale: le cristofanie come rivelazione; la tomba vuota come segno
aperto; la missione come inizio della comunità ecclesiale. Gli oculi
cordis illuminati e la fides oculata come accesso all’evento pasquale.
La Chiesa sacramento di Cristo nel mondo. Il “luogo” della Chiesa
nel credere: il passaggio da motivo di credibilità a sacramento di
salvezza. Necessità della Chiesa: la Chiesa, in continuità e diversamente da Cristo, come universale concretum sacramentale. Il “luogo” della Chiesa nel credere: la testimonianza e il martirio come
vie per la credibilità ecclesiale. 4. La TF auditus temporis. La funzione salvifica delle religioni secondo il paradigma cristologico inclusivo. Il rapporto tra fede e cultura. Il rapporto tra scienza della
fede e scienze naturali.
Metodo
A causa del suo oggetto proprio, l’evento della rivelazione e la sua
credibilità, le lezioni vengono condotte secondo il metodo “integrato” tra apologetica e sistematica, con la scelta precisa della
Scrittura come anima di tutta la Teologia e della Tradizione, padri,
dogmi, teologi, come luogo vivo della fede. Particolare attenzione
viene data alla questione della credibilità e del senso, tra fede e ragione, tra filosofia e teologia, optando decisamente per le categorie
della storicità e della mediazione. In modo da presentare in modo
completo una teologia della Rivelazione e della fede secondo la
costituzione conciliare Dei Verbum, considerata vera bussola per
tutto il percorso. Peculiare considerazione viene data anche all’identità del destinatario contemporaneo della proposta della fede
e alla teologia fondamentale come auditus temporis, soprattutto in
97
questo contesto postmoderno ecclesiale di non facile evangelizzazione. Il metodo integrato di apologetica e sistematica e le categorie di storicità e di mediazione, pongono il trattato in strettissima relazione sia con il corso di Introduzione alla Teologia, come
teologia della fede; sia con i corsi sistematici di Ecclesiologia, Trinitaria, Cristologia, a causa dell’evento della Rivelazione; sia con
le scienze umane, e in particolare con la filosofia, per la questione
della credibilità; sia con le scienze storiche teologiche, per la questione della storicità e la trasmissione della Rivelazione, e infine
con le scienze bibliche per il suo approfondire la questione delle
Sacre Scritture e il fare teologia dalla Rivelazione; come auditus
temporis la pongono in relazione con le scienze naturali e con una
corretta teologia cristiana delle religioni, oltre che con la teologia
pastorale per il dialogo con la cultura. Le lezioni frontali saranno
accompagnate da uno “schema dei punti chiave” dell’argomento
trattato, completato con riferimenti bibliografici, o con citazioni
da fonti della Scrittura e della Tradizione. Lo studio delle lezioni
attraverso un manuale e gli appunti deve essere completato dalla
lettura personale di un testo di un teologo, concordato direttamente con il docente, e su cui comporre una breve nota di lettura, di
massimo tre pagine, da consegnare entro la fine del II semestre.
La valutazione finale terrà conto tanto della partecipazione attiva
e corretta alle lezioni, con il raggiungimento della conoscenza adeguata degli argomenti sviluppati nel corso delle lezioni verificato
attraverso il colloquio di esame finale del corso su punti indicati
in un tesario, quanto della rielaborazione personale attraverso le
prove previste e lo studio creativo.
Bibliografia
Documenti: Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione dommatica sulla Divina Rivelazione Dei Verbum; Giovanni Paolo II,
Lettera enciclica sul rapporto fede ragione fides et ratio; Benedetto
xVI, Esortazione post sinodale sulla Parola di Dio, Verbum Domini.
Testi di studio (a scelta dello studente): S. PIÈ NINOT, La teologia
fondamentale, Brescia 2010; G. Lorizio (a cura di), Teologia Fondamentale, 1-2 voll., Roma 2010; A. TONIOLO, Cristianesimo e Verità.
98
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Corso di teologia fondamentale, Padova 2004; J. WICKS, La divina
rivelazione e la sua trasmissione, Roma 1999. Testi consigliati per
l’approfondimento: H. NEWMANN, La grammatica dell’assenso, Milano 2005; K. RAHNER, Uditori della Parola, Roma 2000; H.U. VON
BALTHASAR, Solo l’amore è credibile, Roma 1982; Teologia della storia,
Brescia 1959; H. de LUBAC, Storia e Spirito, Milano 1985, pp. 321363; La divina rivelazione e il senso dell’uomo, Milano 1985; C. THEOBALD, Sulle orme della Dei Verbum, Bologna 2011; y. CONGAR, La
Tradizione e la vita della Chiesa, Roma 2003; R. LATOURELLE, A Gesù
attraverso i vangeli, Assisi 1979.
ITF 101 - Seminario di metodologia filosofica (prof.ssa M.A.
SPINOSA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario intende avviare lo studente all’esercizio metodico del
pensare, “all’opera del filosofo”: fino a che egli apprezzi la peculiarità della ricerca speculativa quale itinerario volto a dare nomi
all’intero in modo da approssimarne un senso valido per tutti e
significativo esistenzialmente per ciascuno.
Contenuti
Si tenta di tratteggiare un profilo dell’esercizio del logos incentrato
sul domandare; si prendono in esame modalità differenti di
espressione del pensare, nonché di scrittura, in filosofia. Si tratta
del ruolo della ricerca speculativa nel sistema del sapere, fino a
fornire una prospettiva critica circa il rapporto filosofia/teologia
nel contesto contemporaneo.
Metodo
Gli incontri prendono le mosse da una presentazione fatta dal docente sul tema di volta in volta in questione e offerta in modo da
99
sollecitare una costante interazione con gli studenti in merito. La
verifica è affidata alla partecipazione attiva al dialogo in aula e alla
produzione di un elaborato scritto: si richiede una “nota di lettura”
che verta su un’opera tra quelle appositamente selezionate dal docente, redatta in maniera tale da raccogliere le tappe salienti dell’itinerario svolto assieme.
Bibliografia
M.A. SPINOSA, Il gioco delle perle di vetro. Il ruolo della filosofia nel
sistema del sapere, in M.A. Spinosa - A.P.Viola (a cura di), Credere
senza smettere di pensare, Trapani 2016, pp. 95-106; A.P. VIOLA,
L’esercizio filosofico nella formazione teologica, in ib., pp. 21-39; A.
RIGOBELLO, Perché la filosofia, Brescia 1988; P. GILBERT, Le ragioni
della sapienza, Roma 2010. Per la nota di lettura: un testo a scelta
tra: P. HADOT, La filosofia come modo di vivere, Torino 2008; E. HUSSERL, Il destino della filosofia, Roma 2014; M. HEIDEGGER, Cos’è filosofia, Milano 2005; M. MERLEAU-PONTy, Elogio della filosofia, Milano
2008; J-F. LyOTARD, Perché la filosofia è necessaria, Milano 2013.
ITT102 - Seminario di Metodologia (prof. C. CERAMI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario risponde alla domanda sulla natura della teologia,
propone suggerimenti e indicazioni sulle modalità di studio e di
ricerca in teologia, offre un primo repertorio di strumenti a livello
generale predisponendo alla metodologia delle singole discipline
teologiche. Gli orientamenti di carattere generale e le proposte nei
differenti ambiti del lavoro scientifico intendono fornire le componenti basilari della metodologia introducendo all’attività scientifica e abilitando alle diverse tappe per la realizzazione di una
monografia e alla conoscenza dei processi euristici ed ermeneutici
propri della ricerca teologica.
100
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Contenuti
Si illustrano anzitutto temi e questioni che avviano alla metodologia del lavoro scientifico: riflessioni di epistemologia intorno
alla teologia; studio universitario; lavoro scientifico; diversi tipi
di metodo delle scienze umane e teologiche; tipi di lavoro scientifico; tipi di sussidi: biblioteche, archivi e centri di documentazione. Si prendono inoltre in esame le tappe principali per la preparazione e la realizzazione di un lavoro scientifico: scelta del tema; ricerca bibliografica; progetto personale di lavoro; raccolta
della documentazione; organizzazione del materiale; elaborazione della documentazione; stesura e presentazione di una monografia scientifica. Vengono distinti i diversi ambiti di ricerca: filosofico, teologico, storico; e vengono precisati i caratteri fondamentali dei principali tipi di lavoro scientifico: seminario
accademico; rassegna bibliografica e recensione; relazione e conferenza. Infine si offre una guida nella presentazione corretta del
lavoro indicando gli aspetti tecnici e formali per una corretta citazione bibliografica.
Metodo
Il seminario viene condotto attraverso lezioni frontali, dialogo con
gli studenti e scambio dei punti di vista; visite guidate in biblioteca
e in archivio, esercitazioni varie. Oltre alla partecipazione attiva
alle lezioni e alle esercitazioni in classe, si richiede allo studente
la stesura esemplificativa di una monografia scientifica e una prova scritta in forma di questionario nell ultima sessione del seminario sui presupposti, sulle parti e sugli aspetti tecnici e formali
di un lavoro scientifico.
Bibliografia
J.M. PRELLEzO - J.M. GARCíA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, Roma 20014; G. Lorizio - N. Galantino (a cura di),
Metodologia Teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, Cinisello Balsamo 1994.
101
II anno
ITF 201 - Antropologia filosofica ( prof. S. PRIOLA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone d’introdurre gli allievi alla conoscenza delle tematiche proprie dell’antropologia filosofica, ponendo l’attenzione
sulla correttezza della formulazione della domanda sull’uomo al
fine d’individuare ciò che l’uomo è in se stesso. Mettendo a tema
modelli e paradigmi della riflessione antropologica, s’intende raggiungere l’obiettivo di stimolare e sviluppare negli allievi una capacità di riflessione critica e di approfondimento personale che
consenta loro, nel confronto dialettico con le teorie antropologiche
contemporanee, di fondare solidamente e articolare sapientemente le tesi che tentano di dire lo specifico dell’uomo.
Contenuti
Il corso è articolato in sei tappe, ciascuna delle quali cerca di mettere a fuoco, attraverso un excursus storico-teoretico, i contenuti
essenziali della disciplina intorno ai seguenti nuclei tematici: La
fondazione dell’antropologia filosofica, La costituzione del soggetto umano, La struttura cognitiva del soggetto umano, L’agire libero del soggetto umano, Il soggetto umano in relazione, Il soggetto
umano tra precarietà ed eternità. L’apprendimento di tali note dominanti è orientato al confronto diretto con le categorie fondamentali del pensiero filosofico sull’uomo e sul suo mondo.
Metodo
Lo svolgimento del corso è previsto in lezioni frontali secondo un
modulo storico-teoretico che, in modo sistematico, intende stimolare gli allievi a partecipare attivamente ad ogni fase del percorso
per consentire loro un facile apprendimento, un’appropriata co-
102
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
noscenza e un adeguata competenza circa le questioni, di volta in
volta, poste sul tavolo della riflessione e del confronto che s’intende offrire in aula. Oltre alle letture obbligatorie, agli allievi saranno
proposti testi specifici volti a favorire l’approfondimento di quelle
tematiche che riterranno più affini alla propria sensibilità e caratterizzanti il proprio percorso accademico. Al termine del corso è
prevista una verifica in forma di colloquio sul programma e sulle
letture obbligatorie.
Bibliografia
J. GEVART, Il problema dell’uomo, Introduzione all’antropologia filosofica, Leuman 19958, pp. 5-260; E. CORETH, Antropologia filosofica,
Brescia 20046, pp. 9-47; A. CAMPODONICO, Chi è l’uomo? Un approccio integrale all’Antropologia filosofica, Soveria Mannelli 2007,
pp. 3-53; A. PETAGINE, Profili dell’umano, Lineamenti di Antropologia
Filosofica, Milano 2007, pp. 175-199; O. TOLONE, Plessner, Heidegger
e l’antropologia filosofica, introduzione a H. PLESSNER, Antropologia
filosofica, Brescia 2009-2010, pp. 5-38. Testi consigliati: G. MORRA,
Il quarto uomo. Postmodernità o crisi della modernità? Roma 1992;
C. TAyLOR, Radici dell’io, La costruzione dell’identità moderna, Milano
1993; S. PALUMBIERI, L’uomo, questa meraviglia. L’uomo, questo paradosso. Antropologia filosofica, Roma 1999-2000, voll. 2; C. PERI,
L’uomo è un altro come sé stesso. Saggio sui paradigmi in antropologia,
Caltanissetta-Roma 2002; V. RASINI, L’essere umano. Percorsi dell’antropologia filosofica contemporanea, Roma 2008.
ITT201 - Ecclesiologia (prof. R. LA DELFA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende: aiutare gli allievi nell’acquisizione degli strumenti adeguati per accostare unitariamente e armonicamente il complesso dogmatico della teologia in prospettiva ecclesiologica; in-
103
trodurre ad una riflessione sistematica sulla Chiesa, avvalendosi
della sintesi che ne offre il Concilio nel rispetto degli ambiti biblico, patristico, storico, teologico fondamentale e dogmatico; richiamare l’importanza che l’ecclesiologia esercita nell’assunzione
di modelli pratici di conduzione della vita ecclesiale.
Contenuti
La riflessione si svolge in prospettiva storica e sistematica. Circa
la comprensione della Chiesa vengono tematizzati: la fondazione
biblica; l’auto-comprensione secondo i modelli storici e teologici
che si sono susseguiti dai Padri fino all’età moderna; il rinnovamento ecclesiologico; l’ecclesiologia del Concilio; la riflessione
post-conciliare; le ricerche e gli orientamenti contemporanei; gli
sviluppi magisteriali. Nella sistematica ecclesiologica, si affrontano: 1. Identità teologica della Chiesa (Mistero della Chiesa; Origine
trinitaria della Chiesa; Immagini bibliche; Note e proprietà essenziali; Dimensione sacramentale). 2. Costituzione della Chiesa (Dimensione pneumatica; Struttura gerarchica e carismatica; Ministerialità; Comunione e comunità; Istituzione; Chiesa particolare
e Chiesa universale; Profezia, sacerdozio, regalità). 3. Missione
della Chiesa e Chiesa in missione (Chiesa e Regno; Evangelizzazione; Appartenenza e incorporazione; Chiesa, Chiese e comunità
cristiane; Chiesa e religioni; Chiesa e mondo). 4. Tensione escatologica della Chiesa ed Ecclesiologia mariologica.
Metodo
Le lezioni frontali rispettano un modulo storico-sistematico teso
a rileggere in senso ermeneutico le affermazioni del Concilio sulla
Chiesa e a valorizzare il particolare contributo che all’ecclesiologia
porgono le discipline a carattere biblico, patristico, storico-teologico, dogmatico e pratico. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni e nella discussione, allo studente è richiesto di sostenere un
esame, in forma di colloquio sui contenuti del corso e le letture
richieste.
104
Bibliografia
Costituzione dommatica sulla Chiesa, Lumen Gentium; M. KEHL,
La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, Cinisello Balsamo 1995; A. DULLES, Modelli di Chiesa, Padova 2005.
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
ITF202 - Etica filosofica (prof.ssa A.P. VIOLA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti 3 ECTS.
Obiettivo
Il corso pone la domanda filosofica sul ‘come’ e sul ‘perché’ dell’agire umano attraverso l’analisi degli elementi costitutivi dell’uomo: intelligenza, volontà, libertà e coscienza. Questo permetterà
di riflettere sull’uomo come soggetto responsabile di sé e degli altri.
Contenuti
Dopo una breve contestualizzazione della riflessione etica nella
sua differenza con la teologia morale, il corso prevede i seguenti
contenuti: 1. I livelli del discorso etico: etica descrittiva; etica normativa. 2. Atteggiamento e comportamento. 3. Il soggetto morale
e la libertà; livelli dell’agire umano: scelta, sforzo, consenso 4. Il
valore morale nell’agire umano; la libertà e l’impegno morale; Obbligazione: esercizio della libertà dinanzi al valore morale. 5. Essenza del valore morale e norma della coscienza morale: Interpretazione archeologica; Autonomia della libertà; Carattere trascendente ed immanente dell’obbligo morale; La trascendenza
dell’altro. 6. La legge naturale e la coscienza personale: “Natura”
umana e legge “naturale”. 7. La coscienza.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali che permetteranno, oltre all’esposizione dei contenuti, la contestualizzazione nel tempo odierno
del senso della riflessione etica. Le diverse prospettive etiche sa-
105
ranno analizzate anche nei loro risvolti concreti affinché lo studente possa formulare in maniera critica il giudizio etico in vista
del Bene da realizzare. L’esame finale avrà la forma orale.
Bibliografia
A. LéONARD, Il fondamento della morale. Saggio di etica filosofica, Cinisello Balsamo 1994. Testi consigliati per l’approfondimento: S.
PRIVITERA, “Coscienza”, “Etica descrittiva”, “Etica normativa”, in
F. Compagnoni - G. Piana - S. Privitera (a cura di), Nuovo dizionario di Teologia morale, Cinisello Balsamo 1990.
ITF204 - Filosofia del linguaggio (prof.ssa M.A. SPINOSA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende cogliere l’importanza del linguaggio non solo come strumento di cui dispone l’uomo, ma anche e soprattutto come dimensione privilegiata attraverso la quale accedere al senso
dell’essere, all’essere del senso. La riflessione promossa dalla disciplina si accredita come interessante opportunità offerta allo studente affinché sia in grado di esplorare la scena filosofica, attraverso le contrade che più si approssimano alla ricerca teologica,
impegnata nello studio di una Rivelazione che, come quella cristiana, visita e interpella la comunità dei credenti mediante il linguaggio e nel linguaggio, grazie alla Parola che si fa carne.
Contenuti
La prima fase del percorso si svolge in assetto seminariale, muovendo da un testo filosofico cardine relativamente all’importanza
del linguaggio come modo, forma di vita dell’uomo nel mondo.
In una seconda fase, più articolata, si tratta della storia delle teorie
circa il linguaggio; si offrirà una rassegna delle prospettive filosofiche più emblematiche sulla questione, fino ad intercettare il cro-
106
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
cevia della svolta linguistica del pensiero contemporaneo sia in
area “analitica” che “continentale”: ciò in ragione di poter fornire
allo studente una trattazione della disciplina che ne compendi il
percorso essenziale. Tappe del corso: 1. In dialogo con M. Heidegger; 2. filosofia, filosofie del linguaggio, scienze del linguaggio; 2.
essere, pensiero, linguaggio; 3. l’età antica (Platone, Aristotele,
Plotino, ellenismo, Agostino); 4. La fase medievale (Anselmo,
Abelardo, Tommaso, Ockham); 5. Lo snodo della Modernità (Vico,
Cartesio, Hobbes, Leibniz, Locke, Hume, Hegel); 6. La svolta contemporanea (Heidegger, Wittgenstein, De Saussurre, Ryle, Austin,
Russell, Frege, Gadamer, Derrida, Chomsky, Ricoeur); 7. L’intreccio orizzontale e verticale del logos.
Metodo
La riflessione viene condotta in prima battuta in forma dialogica
attorno all’ascolto di un testo classico sul tema, poi prevalentemente attraverso lezioni frontali. Prerequisiti: le nozioni fondamentali del corso istituzionale di filosofia della conoscenza (intenzionalità, analogia; questione degli universali) in prospettiva
di una torsione antropologica delle stesse (tematica della corporeità; problematica del rapporto sensi/senso).Oltre ad una partecipazione attiva alle lezioni, è richiesto di sostenere un colloquio
finale su un tema approfondito a scelta dallo studente e su domande poste dal docente sui contenuti del corso nella sessione
ordinaria di esami.
Bibliografia
M. HEIDEGGER, Da un colloquio nell’ascolto del Linguaggio, in ID., In
cammino verso il linguaggio, Milano 1959, pp. 83-124; P. RICOEUR,
Filosofia e linguaggio, Milano 1994; G. SANS, Al crocevia della filosofia contemporanea, Roma 2010, pp. 239-316. Consigliata: E. BENVENISTE, Essere di parola. Semantica, soggettività, cultura, Milano
2009; M. RUGGENINI, Logos. La verità dei discorsi, in ID., Dire la verità. Noi siamo qui forse per dire…, Milano 2006, pp. 94-120.
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ITF203 - Filosofia politica (prof. E. GUCCIONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso di «Filosofia politica» si propone di indagare la peculiare
dimensione politica dell’uomo e mettere l’allievo in condizione di
porsi dinanzi e all’interno della comunità civile come soggetto
consapevole, capace di distinguere, comprendere e valutare i principi fondamentali e le categorie che regolano questo aspetto dell’esistenza intorno a cui si costruisce un pensiero politico. A tal
fine saranno approfondite alcune grandi figure del pensiero politico, che, nel corso dei secoli, hanno riflettuto e scritto su talune
fondamentali problematiche, le cui soluzioni, in gran parte, costituiscono l’odierno patrimonio politico e culturale dell’umanità
e i cui processi di pensiero sottendono alla intelligenza di temi e
situazioni attuali.
Contenuti
Lo studio trarrà spunto dalle principali dottrine filosofico-politiche
del periodo antico (greco e romano), medievale, moderno e contemporaneo allo scopo di focalizzarne i principi ispiratori, i concetti e
i modelli, chiedendosi quale sia la giustificazione per una strutturazione della convivenza umana e per l’esistenza di una qualsiasi forma di governo. In particolare, riguarderà i fondamenti
sottesi alle teorie riguardanti l’origine della società e dello Stato,
le forme di Stato, le forme di governo e loro degenerazioni, i progetti ideali di Stato, la concezione romana del diritto, la relazione
tra la città dell’uomo e la città di Dio, il problema della giustizia,
il problema della resistenza passiva e attiva, il rapporto tra religione e politica, il concetto di sovranità, lo Stato moderno, la relazione tra potere-autorità-libertà, il rapporto tra società civile e Stato,
il rapporto tra politica e storia. Particolare attenzione sarà riservata, come parte speciale, alla filosofia politica di Antonio Rosmini
e alla politologia e alla sociologia storicista di Luigi Sturzo.
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Metodo
Alcuni tra i principali pensatori e le loro teorie politiche (Platone,
Aristotele, Cicerone, Sant’Agostino, San Tommaso d’Aquino, Machiavelli, Locke, Hobbes, Kant, Hegel, Marx, Rosmini, Sturzo) saranno studiati tenendo sempre presente il contesto storico e il linguaggio politico. Il tutto nella prospettiva interdisciplinare del corso, che oltre a inserirsi all’interno della riflessione teologica con
riguardo all’uomo come soggetto, autore di sé e interlocutore di
Dio, tiene desta la contiguità con l’etica, il diritto, la storia, ecc.
Saranno possibili momenti di discussione al fine di rendere chiaro e completo l’apprendimento degli argomenti trattati. La valutazione del corso verrà determinata dall’esame orale che verterà
sui contenuti delle lezioni e sulle letture indicate dal docente e assegnate durante il corso.
Bibliografia
Testi base consigliati: R. GATTI, Filosofia politica - Gli autori, i concetti, i problemi, Brescia 2011; U. MURATORE, Conoscere Rosmini,
Stresa, 2008. Supporti antologici distribuiti dal docente per via
telematica: ARISTOTELE, passi scelti da Politica, a cura di R. Laurenti, Bari, 1993, pp. 1-13, 221-240 (Introduzione alla politica - Elementi della società - Teoria dello Stato). S. TOMMASO D’AQUINO,
passi scelti da De regimine principum e da Summa theologica, in F.
Valentini (Antologia a cura di), Politica, vol. I, Firenze 1969, pp.
317-326 (Il governo). J. LOCKE, passi scelti da Secondo trattato del
Governo civile, in F. Valentini (antologia a cura di), Politica, vol. I,
cit., pp. 750-761 (Stato di natura, la proprietà e il suo fondamento,
il contratto, il fine della società politica, forma di società politica,
i poteri della società politica, sovranità popolare, resistenza al tiranno). A. ROSMINI, passi scelti da Filosofia del diritto, in M.F.
Sciacca (a cura di), La persona, il diritto e la società, Milano, 1970,
pp. 25-32 e 72-81 (La persona, il diritto, la funzione essenziale dello Stato). L. STURzO, Teorie politiche dei cattolici, in Scritti storicopolitici (1926-1949), Roma 1984, pp. 223-239.
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ITS201 - Greco Biblico (prof. V. SCRUDATO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivo
Rendere familiare gli studenti col Greco del NT, che rispetto al
Greco classico presenta delle peculiarità. Grosso modo è la lingua
che si impone ovunque, dopo la conquista politica e culturale di
Alessandro Magno, e diventata la lingua comune, appunto detta
“Koiné”. Ma quello che la rende particolare ed un po’ “barbara”
anche all’orecchio di un ellenofono abituato alla “Koiné”, sono i
tanti “semitismi” disseminati abbondantemente in tutto il testo
greco del NT. Un fatto del resto spiegabilissimo: Questi “semitismi” sono mediati spesso dalla Lxx (Il testo della Bibbia quasi sempre citato nel NT) o dovuti al fatto che chi scrive, anche se scrive
in greco, pensa con categorie semitiche.
Contenuto
Verranno evidenziate le peculiarità grammaticali e sintattiche del
greco del NT, dando ampio spazio soprattutto alle strutture, sintattiche e lessicali, della lingua ebraica riproposte in greco. Si pensi all’asindeto, alla paratassi, all’uso del kai eghéneto, al verbo essere costruito con la preposizione eis e l’accusativo; alla congiunzione condizionale ei che si carica dei diversi significati di im
ebraico o all’influsso della particella aramaica di con le sue molteplici funzioni; e, ancora, all’anacoluto, alla resa in greco della forma enfatica dell’infinito assoluto ebraico, all’uso pleonastico del
pronome personale; alla confusione tra la proposizione finale e
quella consecutiva, etc.
Metodo
Si lavorerà soprattutto sul testo Greco del NT. Attraverso un’approfondita e puntuale analisi dei testi, si evidenzieranno, nel con-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
creto, gli elementi caratterizzanti di questo Greco un po’ “barbaro”, in modo tale che gli alunni potranno averne una certa dimestichezza ed una buona padronanza, strumento indispensabile
per l’esegesi. Questo approccio caratterizzerà sia il lavoro svolto
in classe, sia quello svolto a livello personale.
Bibliografia
M. zERWICK, Graecitas biblica, Roma 1966; F. BLASS - A. DEBRUNNER, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Brescia 1982;
M.R. CALABRESE DE FEO, La Lingua dei Greci, Firenze 2007; B. CORSANI, Guida allo studio del Greco del Nuovo Testamento, Roma 1997;
F. zORELLI, Lexicon Gaecum Novi Testamenti, Roma 1990.
ITD201 - Introduzione al Diritto Canonico (prof. V. MURGANO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso vuole introdurre alla conoscenza generale del Diritto della
Chiesa, evidenziando la peculiarità del Diritto Canonico sulla base
dell’ecclesiologia del Vaticano II.
Contenuti
La prima parte, molto sintetica, prende avvio dalla nozione di Diritto ed evidenzia il rapporto tra Diritto e persona. La seconda parte, più articolata, tratta il tema della natura e della funzione del
Diritto nella Chiesa. La terza parte, presenta un excursus storico,
trattando lo sviluppo delle fonti sin dai primi secoli, per giungere
alla codificazione del 1983, evidenziando il legame tra il Codice e
il Concilio Vaticano II. La quarta parte presenta le norme generali,
con particolare riferimento alla legge, alla consuetudine, alle persone fisiche e giuridiche e alla potestà di governo.
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Metodo
Il corso introduce gli alunni alla ricerca ed allo studio delle fonti.
Il corso, ponendosi nel piano delle materie introduttive, interagisce in modo particolare con l’ecclesiologia, per quanto riguarda la
riflessione sulla Chiesa, e con la Storia della Chiesa antica, per
quanto riguarda lo sviluppo delle fonti.
Bibliografia
AA.VV., Il Diritto nel mistero della Chiesa, Roma 1986, vol. 1, 2; G.
GHIRLANDA, Il Diritto nella Chiesa mistero di comunione, Roma
1990; P. LOMBARDIA, Lezioni di Diritto Canonico. Introduzione, Diritto Costituzionale, parte generale, Milano 1985.
ITS204 - Introduzione al Nuovo Testamento (prof.ssa M.A.
NICOLACI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Obiettivo complessivo del corso è introdurre alla lettura scientifica
degli scritti del NT nella loro dimensione storica, letteraria e teologica. Si offriranno, a tal fine, gli strumenti metodologici, concettuali e bibliografici per accompagnare gli studenti nella ricostruzione e comprensione dell’evento comunicativo da cui si generano, alla luce del quale si comprendono e dentro il quale
continuano a parlare efficacemente i singoli testi e la loro totalità
come raccolta canonica: l’annunzio apostolico del Vangelo che suscita la fede e raduna la chiesa (cf. DV 17). Obiettivi specifici di
apprendimento: 1) conoscenza delle tappe salienti della storia del
giudaismo sotto il dominio romano (63 a.C. - 135 d.C.) nelle sue
principali dimensioni sociali, culturali e religiose; 2) capacità di
contestualizzare, dal punto di vista storico, letterario e teologico,
ciascuno degli scritti del NT nella storia di genesi e sviluppo delle
prime comunità cristiane nel mondo giudaico ed ellenistico; 3)
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
conoscenza e comprensione del significato dei singoli libri in rapporto all’intero canone neotestamentario; 4) comprensione del
messaggio dei singoli libri in relazione al processo comunicativo
che li ha generati e capacità di assumerlo e tradurlo nel processo
di ricezione e trasmissione del kerygma nel tempo presente.
Contenuti
Conformemente a quanto richiesto in uno studio organico e accurato della Scrittura come «anima» e «fondamento perenne della
teologia» (DV 24), il corso di Introduzione, propedeutico ai corsi
di Esegesi del NT, è posto al secondo anno quale base solida e imprescindibile alla comprensione teologica del mistero dell’autorivelazione di Dio in Cristo, evento di cui gli scritti del NT «restano
testimonianza perenne e divina» (DV 17). Dopo aver precisato
obiettivi e collocazione del corso all’interno del piano di studi
dell’area biblica (introduzione), una sua prima parte sarà dedicata
a illustrare le radici bibliche e il significato della nozione di «Nuovo Testamento» come evento e compimento delle Scritture di
Israele e la sua successiva applicazione a “titolo” della raccolta degli scritti considerati ispirati e normativi per i cristiani. Di ciascuno dei quattro generi letterari maggiori che la costituiscono (Vangeli, Atti, Lettere, Apocalisse) saranno illustrate le caratteristiche
peculiari, la finalità comunicativa e il background storico-letterario. Un rapido e mirato excursus sulla parabola storica del «medio
giudaismo», dentro la quale eventi e testo neotestamentari vanno
collocati e compresi, chiuderà la prima parte del corso. Nella seconda parte del corso i singoli libri del NT saranno presentati sotto
il profilo storico, letterario e teologico e secondo i tradizionali raggruppamenti unitari (vangeli sinottici e Atti degli apostoli, epistolario paolino e lettera agli Ebrei, lettere cattoliche, letteratura giovannea).
Metodo
Nelle lezioni frontali, l’integrazione e la coerente applicazione dei
metodi diacronici e sincronici caratterizzeranno lo studio e la pre-
113
sentazione dei diversi testi assunti nella loro forma finale e canonica. Tramite un confronto continuo con gli studenti nel dibattito
in aula si verificherà con continuità il grado di apprendimento
delle nozioni offerte e l’assimilazione dell’epistemologia propria
della disciplina in oggetto.
Bibliografia
R. PISTONE, Il Nuovo Testamento. Linee introduttive, Napoli 2006;
A. SCHöKEL ET ALII, La Bibbia nel suo contesto, Brescia 1994, pp.
42-48, 52-55, 85-87, 96-98, 237-311; M. Ebner - S. Schreiber (edd.),
Introduzione al Nuovo Testamento, Brescia 2012, pp. 8-60.
ITS203 - Introduzione all’Antico Testamento (prof. C. VERSACI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende introdurre ad una conoscenza generale e scientifica dell’ambiente letterario veterotestamentario nelle sue varie articolazioni; vuole anche proporre un approccio teologico ai rispettivi testi biblici e ai grandi temi in essi presenti, così da inserirsi
opportunamente nel percorso di studio previsto per il secondo anno. È, infatti, la comunità di Israele, nel cui seno sono fiorite le
Scritture, che costituisce lo sfondo teologico paradigmatico della
futura nascita della Chiesa, luogo della fede.
Contenuti
L’organizzazione del corso prevede due tempi. Nel primo si presentano le questioni attinenti le fonti per la conoscenza dell’ambiente dell’AT, la storia del testo biblico, le grandi Istituzioni dell’Israele antico ed un ampio excursus storico. Nella seconda parte
si esaminano i testi biblici e il loro contesto letterario, con particolare attenzione alla formazione e alla trasmissione delle singole
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
opere o gruppi di opere. La presentazione dei testi tiene conto sia
della loro forma attuale e della corrispondente disposizione canonica sia della lettura unitaria dell’intero corpus delle Scritture dell’AT. Nella prima parte vengono fornite le coordinate basilari per
l’introduzione scientifica nel mondo dell’Antico Testamento. I
punti che si affrontano sono i seguenti: 1. Le questioni terminologiche essenziali (foedus/testamentum); 2. L’Antico Testamento e
l’identità cristiana; 3. L’organizzazione e l’ermeneutica del Canone
delle Scritture ebraiche 4. L’organizzazione e l’ermeneutica del
Canone cristiano dell’AT; 4. Le fonti per la conoscenza dell’ambiente dell’Antico Testamento; 5. La storia del testo ebraico; 6. Le
lingue bibliche veterotestamentarie; 7. La formazione del testo; 8.
I testimoni diretti e le antiche versioni; 9. Cenni sull’itinerario
storico dell’Israele antico secondo la suddivisione condivisa delle
epoche principali (premonarchica, monarchica, esilica, di restaurazione, ellenistica e romana). Nella seconda parte si prendono in
considerazione i grandi corpi letterari dell’Antico Testamento e le
problematiche letterarie e teologiche attinenti i rispettivi singoli
libri, secondo la seguente tematizzazione abituale: 1. Il Pentateuco
e la sua formazione; 2. La Letteratura Storica; 3. La Letteratura e
il fenomeno profetico; 4. La Letteratura sapienziale.
Metodo
Nelle lezioni frontali la presentazione della materia è sviluppata
mediante il ricorso a testi specifici: alcuni documenti extrabiblici
e biblici per la ricostruzione della storia d’Israele e della formazione del testo della Scrittura; quattro pericopi bibliche per l’introduzione e lo studio delle rispettive sezioni in cui si articolano
le Scritture veterotestamentarie. Lo studio delle Istituzioni d’Israele, delle varie fasi della storia del popolo, l’impianto organizzativo
e teologico dei singoli testi biblici è affidato alla ricerca personale
dello studente. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni e alla
discussione inerente i singoli testi presentati, allo studente è richiesto di redigere delle esercitazioni durante lo svolgimento del
corso su testi, temi ed argomenti biblici inerenti allo sviluppo del
115
mondo veterotestamentario e della sua storia. Gli studenti devono
sostenere una prova finale, nella sessione ordinaria degli esami,
in forma di colloquio, su un argomento approfondito dallo studente e su domande poste dal docente circa i contenuti e i testi
del corso. Si richiede agli studenti la conoscenza delle questioni
attinenti il Canone, l’Ispirazione della Scrittura, le informazioni
basilari circa la geografia biblica e la redazione di esercitazioni
scritte, non più di cinque, che dovranno essere presentate ciascuna entro le successive due settimane a partire dalla data della lezione in cui rispettivamente sono state comunicate. Particolare
importanza è data alla partecipazione attiva in classe, alla lettura
personale dei testi biblici e alla discussione.
Bibliografia
Testo di studio: E. zENGER, Introduzione all’Antico Testamento, Brescia 2005, pp. 13-45, 283-493, 495-629, 767-882. Lettura consigliata: M. NOBILE, Teologia dell’Antico Testamento, Torino 2001.
ITL201 - Introduzione alla Liturgia (prof. P. SORCI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso presenta il fondamento antropologico e storico-salvifico
del celebrare cristiano, lo sviluppo storico dalle origini al Vaticano
II, le strutture fondamentali e la riflessione teologica sulla liturgia, in vista di una partecipazione consapevole, attiva, piena e
fruttuosa.
Contenuti
Il corso si articola in due momenti: storico e sistematico. Il primo
momento, dopo aver abbozzato la definizione “descrittiva” e precisato il metodo di studio della liturgia, analizza il fenomeno rituale, il fondamento biblico del culto cristiano e delle sue struttu-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
re. Studia quindi il nascere e il differenziarsi delle forme liturgiche (famiglie liturgiche orientali e occidentali). Successivamente
presenta la storia della liturgia romana attraverso le diverse epoche culturali: dall’origine alla sua inculturazione in ambiente franco germanico, dalla riforma gregoriana alla riforma tridentina,
dalla nascita del movimento liturgico sino alla Sacrosanctum Concilium del Vaticano II e alla sua attuazione. La seconda parte studia
la struttura e le leggi fondamentali della celebrazione liturgica:
l’assemblea (la sua natura, i suoi ministeri e le sue relazioni con
la Chiesa locale e universale); il dialogo tra Dio e il suo popolo (i
sistemi di lettura, i lezionari e la proclamazione delle Scritture);
il segno e le leggi del simbolismo liturgico, la tipologia dei segni,
il luogo del culto, il suo significato e la sua articolazione come
emerge dal Rito della Dedicazione. Sviluppa quindi una riflessione teologica sulla liturgia quale atto della Chiesa, esercizio del sacerdozio di Cristo, attuazione del mistero pasquale per opera dello
Spirito Santo. Propone infine la riflessione sul rapporto tra lex
orandi e lex credendi, e sui principi della pastorale liturgica e spiritualità liturgica.
Metodo
Il corso in conformità a Sacrosanctum Concilium 16 e Optatam totius 16 si avvale di una metodologia interdisciplinare: prende le
mosse dal fondamento antropologico della ritualità, percorre lo
sviluppo del rito cristiano dalla Scrittura alla riflessione del Vaticano II, espone il significato teologico, la prassi celebrativa che
scaturisce dalla riforma liturgica e i risvolti pastorali e spirituali
delle strutture fondamentali della liturgia. Allo studente, oltre
alla frequenza e alla partecipazione attiva alle lezioni, è richiesto
l’esame orale sui contenuti del corso e un breve elaborato scritto
di approfondimento su un tema indicato dal docente all’inizio
del corso.
Bibliografia
Manuale: Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilum; A. ADAM - W. HAUNERLAND, Corso di Liturgia, Brescia 2013
117
(capp. I-VII, xIV). Letture di approfondimento consigliate: G. BONACCORSO, La liturgia e la fede. La teologia e l’antropologia del rito,
Padova 2010; P. GRELOT, La liturgia nel Nuovo Testamento, Roma
1992; A.G. Martimort (a cura di), La Chiesa in preghiera. Introduzione alla liturgia, Brescia 1984; A. ELBERTI, Il culto cristiano in Occidente. Storia e fondamenti, Napoli 2015; Liturgia, a cura di A.M.
Triacca, D. Sartore, C. Cibien, Cinisello Balsamo 2001 (voci afferenti al corso); P. SORCI, Paschale mysterium. Studi di liturgia, Roma
2014, pp. 17-48; 109-141; 215-232; M. METzGER, L’Église dans l’Empire romain. Le culte, Roma 2015, vol. I.
ITF205 - Lettura di testi di filosofia moderna (prof. S. BARONE)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’allievo: 1) conosce i principali momenti della filosofia moderna;
2) conosce il pensiero dei maggiori autori della filosofia moderna
attraverso lo studio dei loro testi; 3) riflette criticamente sul dialogo
tra cristianesimo e filosofia moderna.
Contenuti
Nella parte introduttiva del corso si affronteranno due questioni:
quella dell’inizio della filosofia moderna e quella del rapporto tra
cristianesimo e filosofia moderna. Si approfondiranno poi i principali momenti della filosofia moderna: Umanesimo, Rinascimento, Empirismo, Razionalismo, Illuminismo e Criticismo. In
questo ambito una particolare attenzione sarà rivolta all’influenza
della rivoluzione scientifica sulla nascita e sugli sviluppi della filosofia moderna. Si passerà quindi alla lettura dei testi dei maggiori autori della filosofia moderna. Questa parte del corso si svilupperà attorno a tre tematiche generali: Conoscenza, Uomo, Dio,
ognuna delle quali sarà approfondita affrontando diversi temi par-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
ticolari. Con questo percorso tematico gli allievi saranno stimolati
a confrontare il pensiero di più autori su un tema particolare, sulla
base dei testi che verranno letti e commentati. Infine il corso si
concluderà riflettendo su alcune linee di interpretazione storiografica della filosofia moderna e su alcuni esempi di dialogo critico ma costruttivo tra cristianesimo e filosofia moderna.
Metodo
Gli obiettivi del corso si realizzeranno attraverso le seguenti metodologie didattiche: lezione frontale, lettura e commento di testi,
produzione di schemi e mappe concettuali, ricerca bibliografica
su autori e temi, discussione guidata. Il raggiungimento degli
obiettivi da parte degli allievi si verificherà con un esame scritto.
Bibliografia
Testo di studio: C. CAMBIANO - M. MORI, Tempi del pensiero. Storia
e antologia della filosofia, vol. II. Età moderna, Roma-Bari 2013. A
questo volume si affianca una dispensa (programma, percorso
tematico, scritti sulla filosofia moderna e brani di opere non contenuti nel testo di studio), che il docente darà all’inizio delle lezioni.
ITR202 - Patristica 2 (prof. V. LOMBINO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si prefigge di introdurre alla teologia patristica e in particolare riguardo ai dogmi dibattuti nel periodo preso in considerazione e alle soluzioni prese dai grandi concili. Inoltre è previsto
che lo studente raggiunga anche una conoscenza adeguata della
spiritualità dei Padri greci, specialmente del monachesimo tardoantico.
119
Contenuti
Il corso è dedicato ai Padri della Chiesa di area greca. Il periodo
considerato parte dall’epoca constantiniana e si conclude con la
teologia giustinianea al secondo Concilio di Costantinopoli (553).
Saranno affrontati i seguenti argomenti: il contesto storico dell’Impero romano, da Costantino a Giustiniano; la vita della Chiesa
e le problematiche teologiche; i concili svoltisi nell’arco di tempo
considerato e i relativi dibattiti teologici; la vita, le opere, il pensiero teologico dei singoli Padri; monachesimo, aree di sviluppo
e relativa produzione letteraria. Lo studio dei Padri: attualità teologica; 1. Eusebio di Cesarea; 2. La questione ariana: Ario/ Alessandro/ Nicea e sviluppi della crisi ariana; 3. Eusebio di Nicomedia;
Marcello di Ancira; Basilio di Ancira; 4. Atanasio; 5. Nascita del
monachesimo: Antonio; Pacomio; Macario l’Egiziano; Macario
l’Alessandrino; Evagrio Pontico; Palladio; Isidoro di Pelusio; Apophthegmata Patrum; 6. Cirillo di Gerusalemme; 7. Questione macedoniana e soluzioni del Concilio Costantinopolitano I; 8. I Padri
Cappadoci: Basilio/ Gregorio di Nazianzo/ Gregorio di Nissa; Anfilochio d’Iconio; Asterio d’Amasea; 9. Padri siriaci: Afraate ed
Efrem; 10. Problema apollinarista; 11. Concili di Efeso e Calcedonia.
12. Scrittori di Siria e crisi ariana: Eustazio di Antiochia; Aezio;
Eunomio di Cizico; 13. Scuola antiochena: Diodoro di Tarso, Teodoro di Mopsuestia, Nestorio, Teodoreto di Cirro, S. Giovanni Crisostomo, Proclo di Costantinopoli, Gennadio di Costantinopoli.
14. Scuola Alessandrina: 1. Didimo, Teofilo di Alessandria, Cirillo
di Alessandria. 15. Letteratura antieretica: Epifanio, manicheismo
e Tito di Bostra. 16. Storici ecclesiastici di Costantinopoli: Socrate
e Sozomeno; 17. Concili cristologici: Calcedonia e Constantinopolitano II; 18. Autori postcalcedonensi: Severo d’Antiochia, Dionigi
l’Areopagita, Giustiniano, Leonzio di Costantinopoli.
Metodo
Lezioni frontali. Lo studente approfondirà uno scritto patristico,
che potrà esporre in classe oppure in sede di esami. L’esame verterà sul programma. Lo studente dovrà mostrare di avere studiato
120
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
l’argomento richiesto, di saperlo esporre e di saper creare collegamenti con altri ambiti della storia e della teologia. Per la votazione d’esame, si terrà in considerazione anche la presenza creativa durante le lezioni.
Bibliografia
Manuali: J. QUASTEN, Patrologia. Dal Concilio di Nicea a quello di
Calcedonia, Casale Monferrato 1980, vol. II; G. BOSIO - E. DAL COvolo - M. MARITANO, Introduzione ai Padri della Chiesa, Strumenti
Corona Patrum, Torino 1993-1995, voll. III-IV; C. Moreschini - E.
NORELLI, Manuale di letteratura cristiana antica greca e latina, Brescia 1999; E. Prinzivalli (cur.), Storia del cristianesimo, vol. I. L’età
antica (secoli I-VII), Roma 2015. Testi ausiliari: Dizionario Patristico
e di Antichità Cristiane, Casale Monferrato 1983 e 1988, voll. I-III;
J. RATzINGER, Natura e compito della Teologia, Milano 1993, pp. 143161; M. Simonetti (a cura di), Il Cristo, Milano 1986, vol. II; C. Mohrmann (a cura di), Vita di Antonio, Milano 1974; B. SESBOüé - J.
WOLINSKI, Storia dei dogmi. Il Dio della salvezza. I-VIII secolo, Casale
Monferrato 1996, pp. 237-253.
ITH201 - Storia della Chiesa medievale (prof. S. VACCA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso, introducendo lo studente alle controversie teologiche, alle
problematiche storiche, alle tematiche di pensiero e agli sviluppi
istituzionali della Chiesa in epoca medievale, attraverso l’approccio alle fonti e la trattazione manualistica, tenta di offrirgli elementi di critica storica in modo tale che sappia interrogare gli avvenimenti del passato e i processi di pensiero per individuarne significati in cui rinvenire le ragioni del presente della Chiesa
contemporanea.
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Contenuto
Il corso propone un excursus sul volto reale che la Chiesa ha assunto in età medievale. Esso inizia con una esposizione tematica
sul concetto di “età medievale” e la sua periodizzazione; la riscoperta del medioevo e la sua attualità: linee di emergenza; in seguito sviluppa le seguenti tematiche: la presenza della Chiesa all’epoca delle invasioni dei popoli germanici; Gregorio Magno
(590-604); l’Islam e il cristianesimo; l’opera missionaria tra i germani e gli slavi; Roma e Costantinopoli dopo il V secolo: l’eresia
monotelita, la lotta iconoclasta e lo scisma di Fozio; Chiesa e Stato
in età carolingia e ottoniana; le origini dello Stato pontificio; il secolo x: luci ed ombre; la cosiddetta riforma gregoriana; lo scisma
tra Oriente ed Occidente; le crociate e gli ordini religiosi militari;
la lotta tra Regnum et Sacerdotium e la formazione della Christianitas nei suoi aspetti religiosi ed istituzionali; il movimento laicale,
monastico, canonicale ed ereticale; le novitates; i concili lateranensi; le università e la teologia; apogeo del papato; gli ordini mendicanti; Bonifacio VIII; il conciliarismo.
Metodo
Il corso privilegia la lettura e l’interpretazione delle fonti in modo
tale che lo studente sia messo nelle condizioni di avere una conoscenza adeguata e diretta degli eventi, dei personaggi e delle idee
inerenti al periodo storico studiato. Gli argomenti sono presentati
attraverso lezioni frontali con l’accostamento alle fonti e con una
trattazione manualistica. A conclusione del corso lo studente è tenuto a sostenere un esame orale secondo il calendario degli esami
previsto dalla segreteria della Facoltà. Il Medioevo segna storicamente l’origine dell’attuale struttura ecclesiastica e della riflessione teologica sistematica. L’esposizione degli argomenti, mantenendosi in dialogo con le scienze filosofiche e teologiche, focalizza
a livello storico, teologico e disciplinare gli aspetti fondativi ed essenziali degli eventi, dei sistemi di pensiero e delle strutture ecclesiastiche sorti e sviluppati in età medievale. Si tratta di decisivi
momenti storici, ecclesiali e teologici che si pongono tanto remoti
122
da noi quanto centrali per lo sviluppo istituzionale, teologico e disciplinare della Chiesa contemporanea.
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Bibliografia
Storia della Chiesa, diretta da H. Jedin, Milano 1990, voll. III-IV.
ITM201 - Teologia morale fondamentale (prof. A. PARISI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso è orientato alla comprensione delle strutture della decisione morale e delle categorie morali fondamentali, in un itinerario di riflessione sistematica sui fondamenti della verità morale,
nella luce della rivelazione cristiana, prefiggendosi di aiutare a
comporre la domanda di senso, già precedentemente esplorata in
prospettiva etico-filosofica, in direzione più marcatamente morale-religiosa.
Contenuti
La riflessione più specificamente teologica è preceduta da una breve ricognizione delle istanze e delle questioni etico-filosofiche, come presupposto e apertura all’indagine teologica, sulla scorta di
quei contributi che insistono nella direzione della coniugazione
di etica filosofica e teologica. L’elaborazione dei contenuti del corso seguirà, come tracciato di fondo, il percorso tematico dell’enciclica Veritatis splendor. Nella prima parte del corso ci si soffermerà sui presupposti antropologici dell’agire morale, sulla natura
del bene morale, sui sistemi etici e sulla mediazione tra fede e ragione morale. Successivamente, nell’orizzonte della rivelazione
biblica e alla luce del Vangelo, si guarderà al rapporto tra verità di
fede e verità morale, ovvero tra mistero di Cristo e agire morale,
alla coscienza come regola di moralità e come punto d’incontro
tra libertà e legge morale, al rapporto tra opzione fondamentale e
123
comportamenti concreti, al senso del peccato e al bisogno della
conversione e alla dimensione ecclesiale della moralità cristiana.
Metodo
Sono previste, unitamente alle lezioni frontali e allo studio individuale, alcune letture di approfondimento, che verranno concordate con il docente all’inizio del corso. È richiesto un esame finale
in forma di colloquio.
Bibliografia
Lettera enciclica Veritatis splendor; C. zUCCARO, Teologia Morale
fondamentale, Brescia 2013. Testo consigliato: S. PRIVITERA, Il volto
morale dell’uomo. Avvio allo studio dell’etica filosofica e teologica, Palermo 19992.
ITS202 - Seminario di metodologia biblica (prof. L. DI MARCO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Lo scopo principale del Seminario di metodologia biblica è quello
di permettere allo studente di diventare un “buon lettore” di un
testo biblico, capace di approcciarsi ad esso con “prudenza, pazienza e finezza” (Nietzche), evitando un approccio diretto e ingenuo. Alla fine del seminario ciascun studente, apprese le metodologie esegetiche maturate nel corso della storia, dovrebbe acquisire una conoscenza teorica e una competenza in grado di
permettergli una lettura linguistica, storica e teologica delle Scritture.
Contenuti
Dopo un’iniziale presentazione dei problemi di critica testuale e
della traduzione di un testo biblico, saranno presentati i diversi
124
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
metodi d’interpretazione oggi usati dagli esegeti, seguendo la classica distinzione tra lettura sincronica e diacronica. Del metodo
sincronico sarà dapprima indicato il modo di delimitare un testo,
di metterlo in rapporto col suo contesto prossimo e remoto, di coglierne l’unità e la significatività. Per questo si forniranno i criteri
(sintattici, semantici, narrativi, retorici) per individuarne la coerenza e la struttura delle parti che lo compongono. Del metodo
storico critico (analisi diacronica) si presenteranno le varie “critiche”: letteraria, delle tradizioni e delle fonti, della redazione, dei
generi letterari.
Metodo
Man mano che si prosegue nella presentazione delle varie metodologie, saranno attivati dei laboratori guidati in classe e delle
esercitazioni personali, con lo scopo di far diventare le conoscenze
teoriche acquisite delle vere competenze ermeneutiche. Un esame
orale o un lavoro scritto serviranno a verificare il grado di acquisizione dei vari contenuti e delle capacità da parte dello studente.
Bibliografia
W. STENGER, Metodologia biblica, Brescia 1991.
III anno
ITD301 - Diritto Canonico: Il popolo di Dio (prof. V. TALLUTO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Offrire una conoscenza generale delle dinamiche di partecipazione personale dei fedeli all’interno dell’ordinamento canonico della
Chiesa.
125
Contenuti
Il corso si propone un approccio generale al libro II del Codice di
Diritto Canonico: il popolo di Dio. Esso espone e integra i principi
teologici fondamentali, e in specie ecclesiologici, del libro II. Quindi, articola i seguenti contenuti: La Chiesa come popolo di Dio.
La comunione ecclesiale – appartenenza al popolo di Dio. I fedeli.
Obblighi e diritti di tutti i fedeli. Obblighi e diritti dei fedeli laici.
I ministri sacri. Le prelature personali. Le associazioni dei fedeli.
La costituzione gerarchica della Chiesa. La suprema autorità della
Chiesa. Le Chiese particolari e i loro rappresentanti. Gli istituti di
vita consacrata e le Società di Vita apostolica. Gli istituti religiosi.
Gli istituti secolari. Le società di vita apostolica.
Metodo
Una prima parte del corso intende offrire i fondamenti antropologici ed ecclesiologici della Chiesa-Popolo di Dio, presentando le
diverse vocazioni-missioni nella Chiesa e gli ordini fondamentali
di persone che da esse scaturiscono: laici, ministri sacri, vita consacrata. Si approfondiranno le tematiche circa la natura del laicato;
la natura del ministero sacro, puntualizzando ciò che attiene all’aspetto della formazione e della distinzione in tre gradi del sacramento dell’ordine; infine, la natura della vita consacrata, con
una particolare attenzione alla teologia e alla disciplina dei consigli evangelici. Si intende, inoltre, proporre una presentazione teologico-canonica della potestà di servizio e di governo nella Chiesa,
la sua origine e il suo esercizio, in riferimento agli organi di governo, sia personali che di partecipazione e corresponsabilità, a
livello universale e particolare. Il corso si presenta come una riflessione teologica sui diversi istituti canonici, in modo da evidenziare il ruolo del diritto nel mistero di comunione della Chiesa.
Bibliografia
Nuovo Dizionario di Diritto canonico, Cinisello Balsamo 1993;
AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, Roma 1988-1992, voll. 3;
AA.VV., Corso istituzionale di diritto canonico, Milano 2005; G.
126
GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio
di diritto ecclesiale, Cinisello Balsamo-Roma 2006.
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
ITS302 - Esegesi del Nuovo Testamento 1: Sinottici e Atti (prof.
R. PISTONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Duplice è l’obiettivo del corso: a) abilitare gli studenti all’uso delle
metodologie diacroniche e sincroniche nel rispetto delle peculiarità storiche, letterarie e teologiche proprie dei vangeli sinottici e
degli Atti degli apostoli; b) permettere loro di leggere l’annunzio
del Kerygma-Evangelo dal punto di vista della testimonianza sinottica e, conseguentemente, in base alla storia e all’esperienza
viva di fede dei diversi ambienti ecclesiali da cui i testi sinottici
promanano.
Contenuti
Dopo una breve introduzione, dedicata a enucleare sotto l’aspetto
formale e contenutistico alcuni tratti distintivi della letteratura sinottica e, in particolare, dell’opera lucana, ci si dedicherà allo studio analitico di singole pericopi scelte di anno in anno dai Vangeli
e dagli Atti degli Apostoli.
Metodo
Il corso prevede: analisi di pericopi selezionate in lingua originale, durante le lezioni frontali; studio personale di pericopi in
traduzione, su Commentari consigliati dal docente. Per essere
ammessi alla frequenza del corso, occorre aver frequentato il seminario di Metodologia biblica e i corsi di Introduzione al Nuovo
Testamento e di Greco biblico. Per sostenerne l’esame, è necessario avere concluso i suddetti corsi e il seminario con esito di verifica positivo. Gli obiettivi di apprendimento sopra indicati sa-
127
ranno verificati con un esame orale finale, nella sessione ordinaria, in cui lo studente darà prova di saper leggere esegeticamente i testi studiati (sia quelli in greco sia quelli in traduzione)
e di aver letto e assimilato la bibliografia assegnata per l’approfondimento.
Bibliografia
I commentari esegetici suggeriti per la preparazione delle singole
pericopi. Una monografia relativa al contenuto del corso sarà indicata durante la prima lezione.
ITS301 - Esegesi dell’Antico Testamento: Pentateuco e Libri storici (prof. A. PASSARO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Venendosi a collocare dopo il corso di Introduzione all’AT, del Seminario di Metodologia biblica, e dei corsi di Ebraico biblico, il corso
a) intende introdurre all’esercizio dell’analisi esegetica su testi narrativi del Pentateuco e dei Libri storici; b) aiuta lo studente a cogliere ed elaborare la prospettiva teologica a partire dall’analisi attenta dei testi, secondo metodologie e approcci diversi, in un percorso euristico che va dall’analisi letteraria a quella delle tradizioni
e della redazione.
Contenuti
Studio di pericopi riconducibili a unità di contenuto, scelte di anno in anno, in relazione con la tematica generale del terzo anno.
La rivelazione anticotestamentaria del Dio creatore e del Dio dei
padri, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, presente e operante
nella storia di Israele. Si darà perciò rilievo all’approfondimento
di alcune categorie teologiche: creazione; alleanza; Legge, nel quadro di riferimento della Storia della salvezza; ecc.
128
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Metodo
Il corso prevede: analisi di pericopi selezionate in lingua originale,
durante le lezioni frontali (Gen 2-3; Gen 15; Gen 18; Es 20,1-21;
Gs 24); studio personale di pericopi in traduzione, su Commentari consigliati dal docente (Gen 1; Gen 11; Es 3; Es 24; 1Sam 3;
Gdc 9). Per essere ammessi alla frequenza del corso, occorre aver
frequentato il seminario di Metodologia biblica e i corsi di Introduzione all’Antico Testamento e di Ebraico biblico. Per sostenerne l’esame, è necessario avere concluso i suddetti corsi e il seminario con
esito di verifica positivo. Gli obiettivi di apprendimento sopra indicati saranno verificati con un esame orale finale, nella sessione
ordinaria, in cui lo studente darà prova di saper leggere esegeticamente i testi studiati (sia quelli in ebraico sia quelli in traduzione) e di aver letto e assimilato la bibliografia assegnata per l’approfondimento.
Bibliografia
A seconda delle pericopi scelte, verranno di volta in volta indicati
i Commentari delle diverse Collane scientifiche e/o qualche articolo di approfondimento in lingua italiana. Come richiesta viene
indicata la lettura di due monografie in lingua italiana relative al
contenuto del corso: G. CASTELLO, Genesi 1-11. Introduzione e commento alla storia biblica delle origini, Trapani 2013 (con esclusione
delle pp. 161-174); G. FISCHER, Teologie dell’Antico Testamento, Cinisello Balsamo-Roma 2015, pp. 13-95.
ITF302 - Filosofia della religione (prof. S. BARONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numeri di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’allievo conosce: 1) lo statuto della filosofia della religione; 2) i temi, le problematiche e gli approcci metodologici che caratterizza-
129
no la filosofia della religione; 3) le problematiche legate allo studio
dell’esperienza mistica nella filosofia della religione.
Contenuti
Si approfondirà anzitutto la questione dello statuto della filosofia
della religione (storia della disciplina, distinzioni e collegamenti
con altre discipline che studiano la religione, oggetto della disciplina e approcci metodologici). Si svolgerà poi un ampio percorso
articolato in tre momenti: fenomenologico, ermeneutico e criticoveritativo, con il fine di approfondire rispettivamente l’essenza, il
valore e la verità della religione. All’interno di questo percorso si
darà un’attenzione particolare ai seguenti temi: il totalmente altro
tra trascendenza e immanenza (R. Otto); il riempimento dell’atto
religioso (M. Scheler); il simbolo come unità tautegorica (L. Pareyson); la religione come presenza (M. Buber); la persona e la religazione (x. zubiri); il sacro come condizione fondamentale dell’esistenza umana (J.B. Lotz); fenomenologia, rivelazione e fenomeno saturato (J.-L. Marion). Di questi autori si leggeranno alcuni
brani tratti dalle loro opere. Infine, dopo aver passato in rassegna
i principali autori che nel Novecento hanno realizzato un approccio
filosofico alla mistica, si proporrà una riflessione sul rapporto filosofia-mistica e sull’identità della filosofia della mistica, considerata
come un ambito particolare della filosofia della religione.
Metodo
Gli obiettivi del corso si realizzeranno attraverso le seguenti metodologie didattiche: lezione frontale, lettura e commento di testi,
produzione di schemi e mappe concettuali, ricerca bibliografica
su autori e temi, discussione guidata. Il raggiungimento degli
obiettivi da parte degli allievi si verificherà con un esame in forma
di colloquio.
Bibliografia
Testi di studio: C. GRECO, L’esperienza religiosa, Cinisello Balsamo
2004; B. MCGINN, Approcci filosofici alla mistica, in ID., Storia della
130
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
mistica cristiana in Occidente, Genova 1997, vol. I, pp. 396-442;
S. BARONE, Il problema del rapporto filosofia-mistica e l’identità della
filosofia della mistica in Aniceto Molinaro, in «Aquinas», 54 (2011)
pp. 7-42; ID., La relazione di creazione tra metafisica e mistica. Molinaro interprete di Eckhart, in «Ho Theológos», 32 (2014) pp. 361394. A questi testi si affianca una dispensa (programma, schemi,
tavole cronologiche e schede tematiche con brani di opere), che
il docente darà all’inizio delle lezioni. Testi consigliati per l’approfondimento: A. AGUTI, Filosofia della religione, Brescia 2013;
A. FABRIS, Filosofia delle religioni, Roma 2012; J. MARTíN VELASCO,
Il fenomeno mistico, Milano 2001-2003, voll. 2; G. Colombo - M.
Paolinelli - E. zambruno (a cura di), Filosofia e mistica, Milano
2011.
ITT301 - Il Mistero di Cristo (prof. G. TRAPANI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; annuale; I
e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il Corso intende avviare l’allievo allo studio, critico ed intelligente,
di Gesù Cristo, in dipendenza dalla fede della Chiesa, relativamente alla sua identità e missione salvifica, ponendo in continuità critica i dati biblici, quelli patristici e dogmatici, alla luce della rilettura teologica del xx secolo. Ponendosi in dialogo con altre interpretazioni oggi in campo nel contesto culturale odierno, il Corso
si prefigge di fornire l’allievo i contenuti e le ermeneutiche atte a
precisare la figura di Gesù Cristo nella sua realtà storica e nella
sua interpretazione da parte della fede credente.
Contenuti
La riflessione si attua in due momenti: il primo il percorso storico; il secondo di approfondimento teologico sistematico. Dopo
un’introduzione di natura storico-epistemologica, il corso intende contestualizzare Gesù Cristo secondo le attese e le realizza-
131
zioni dell’A. T. e nel giudaismo. Quindi dal N. T. mira a cogliere
parole ed eventi che manifestano l’autocoscienza di Gesù distinguendola dall’interpretazione fornita dalla Tradizione apostolica;
presenta l’interpretazione dei Padri, delle scuole cristologiche,
dei Concili; la cristologia maturata nel periodo della scolastica
medievale; spunti cristologici dell’epoca moderna. Nella seconda
parte il corso intende, in modo sistematico, fare interagire il dato
cristologico con quello antropologico, trinitario, ecclesiologico,
escatologico, ecc.; quindi indagare su aspetti della figura di Gesù
(scienza e coscienza; virtù, ecc.) e, in prospettiva soteriologica,
rileggere gli eventi del mistero pasquale; per finire l’acquisizione
problematica del dato cristologico nel contesto odierno.
Metodo
La riflessione procede con le lezioni frontali, che, nella prima parte, con l’ausilio delle scienze esegetiche e dell’ermeneutica, tende
a porre in evidenza i dati biblici, patristici e conciliari, attraverso
i quali ricostruire i dati dogmatici della fede. Nella seconda parte
del corso si effettueranno le evidenze teologiche e sistematiche
necessarie per completare la comprensione di Gesù Cristo. Insieme alla partecipazione attiva in classe e nelle discussioni, allo studente è richiesto di sostenere un esame, in forma di colloquio sui
contenuti del corso e le letture richieste.
Bibliografia
A. AMATO, Gesù il Signore. Saggio di cristologia, Bologna 1999; M.
BORDONI, Gesù di Nazaret. Presenza, memoria, attesa, Brescia 1988;
M. SERENTHà, Gesù Cristo ieri, oggi, sempre. Saggio di Cristologia,
Torino 1982.
ITT302 - Mistero di Dio Uno e Trino (prof. M. NARO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
132
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Obiettivi
Il corso intende illustrare la dogmatica trinitaria come discorso
ecclesiale sul Dio di Gesù Cristo argomentato teologicamente.
L’espressione “Dio di Gesù Cristo” indica sia l’oggetto materiale
sia l’oggetto formale della teologia trinitaria: si tratta, infatti, non
dell’idea del “divino”, ma del Dio che si è rivelato nella storia comune degli uomini con la potenza del suo Santo Spirito e nella
vicenda pasquale del suo Figlio eterno incarnato; e di questo Dio
si parla sub luce evangelii, a partire cioè da quello che Egli stesso
dice di Sé in Cristo Gesù. Si tratta di mostrare che il monoteismo
cristiano è propriamente trinitario, perché non si limita a professare l’unicità del Dio biblico ma si spinge ad affermare l’unità agapica del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Contenuti
Diviso in due parti, storico-ermeneutica e sistematica, il corso si
sviluppa secondo questa articolazione: 1. Profilo epistemologico e
assetto metodologico della teologia trinitaria; 2. La rivelazione trinitaria di Dio; 3. Sviluppo della dogmatica e della teologia trinitarie; 4.
Per una teorica trinitaria. La parte storico-ermeneutica studia lo
sviluppo della dottrina trinitaria muovendo dalla rivelazione auroralmente tripersonale di Dio nell’AT per giungere alle definizioni dogmatiche formulate nei concili d’epoca patristica e ripensate
nella Scolastica medievale, passando attraverso le incipienti teologizzazioni neotestamentarie dell’identità filiale di Gesù. La parte
sistematica rivisita la dottrina trinitaria in dialogo con la cultura
contemporanea e con gli altri grandi monoteismi.
Metodo
Il corso, che si sviluppa attraverso lezioni frontali, muove dalla
consapevolezza secondo cui la dogmatica trinitaria è come la sintassi dell’intera teologia cristiana, una sorta di grammatica fondamentale che permette di declinare in senso unitario tutte le branche del sapere teologico. Oltre a una partecipazione assidua alle
lezioni e all’interazione con le sollecitazioni del docente, allo studente è richiesto di sostenere l’esame finale in forma di colloquio.
133
Bibliografia
Testi di studio: A. STAGLIANò, Il mistero del Dio vivente. Per una
teologia dell’Assoluto trinitario, Bologna 2002; oppure P. CODA,
Dalla Trinità. L’avvento di Dio tra storia e profezia, Roma 2011. Testi
di approfondimento consigliati: M. NARO, Fede trinitaria e monoteismo, in AA.VV., Il Dio di Gesù Cristo e i monoteismi, Roma 2003,
pp. 335-361; ID., «Noi abbiamo creduto all’Amore». Ebraismo, cristianesimo, islam: tre monoteismi? in AA.VV., Il dialogo possibile,
Caltanissetta-Roma 2005, pp. 97-120; ID., Trinità e Chiesa, in Dizionario di Ecclesiologia, Roma 2010, pp. 1465-1475.
ITL301 - La celebrazione nei ritmi del tempo (prof.ssa M.R. DI
PASQUALE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Condurre alla conoscenza-consapevolezza che la Chiesa, nel tempo che intercorre tra la pasqua di Cristo, pienezza di rivelazione,
e la parusia, nello svolgersi dell’anno liturgico, celebrazione dei
misteri che culminano e si originano dal mistero pasquale, si inserisce sempre più profondamente nel dinamismo storico-salvifico di lode e di ringraziamento. Facilitare la conoscenza dell’origine, della struttura e degli elementi fondamentali per scoprire come
la liturgia delle ore celebra nell’arco del giorno, a volerne abbracciare tutte le ore, la lode perenne che nello Spirito Cristo Sposo, associando a Sé la Chiesa Sposa, innalza al Padre. Il raggiungimento
di tali obiettivi sarà dimostrabile da parte dell’allievo tramite la conoscenza e la fruizione dell’eucologia fondamentale delle domeniche, delle solennità e delle feste cristiane e dei testi, biblici ed
eucologici, delle ore delle quattro domeniche del salterio.
Contenuti
Il corso si articola in due parti, l’anno liturgico e la liturgia delle
ore, nel loro continuo riferimento al tempo come cairòs che si ma-
134
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
nifesta in massimo grado nella celebrazione pasquale annuale e
settimanale ampliata nella lode oraria giornaliera. Dopo una premessa sul valore antropologico del tempo e della festa, si studiano
le feste liturgiche nell’A. T. nel loro significato memoriale, mostrando come in Cristo trovano compimento non soltanto gli
eventi salvifici, ma anche i riti destinati a celebrarli. Dalla Pasqua
nasce e si sviluppa l’anno liturgico cristiano. La parte analitica studia in dettaglio la domenica, pasqua settimanale, il ciclo pasquale
(quaresima, triduo pasquale, cinquantina pasquale), il ciclo della
manifestazione (avvento, natale ed epifania), il culto della Beata
Vergine e dei Santi. La seconda parte esamina la preghiera oraria
della Chiesa. Si analizza l’origine dei vari sistemi di preghiera oraria (cattedrale e monastica), la storia del Breviario Romano, sino
alla riforma del Vaticano II. Partendo dai Principi e Norme della liturgia delle ore si studia la dimensione trinitaria, cristologica, ecclesiologica e antropologica della liturgia delle ore, gli elementi fondamentali che la compongono, e le modalità per una celebrazione
partecipata e fruttuosa.
Metodo
La lezione frontale si svolge attraverso il riferimento alla diversa
tipologia di testi. Per quanto concerne le feste dell’anno liturgico
i testi biblici, che in ciascuna di esse vengono proclamati, riferiscono l’evento storico-salvifico contestualizzandone l’azione rituale e i testi eucologici traducono in preghiera tale evento ritualizzandolo. Per la sistematizzazione di ogni festa nell’arco dei primi
secoli si citano testi patristici e nello svolgersi storico di ciascuna
di esse si colgono luci ed ombre attraverso testi eucologici e magisteriali. Per quanto riguarda la liturgia delle ore, dai testi biblici
ed eucologici originari si passa ad analizzare i contesti patristici e
medievali per giungere all’esame dei testi della liturgia delle ore
postconciliare.
Bibliografia
AA.VV., Anamnesis, vol. VI. L’anno liturgico, Casale Monferrato
1989, pp. 71-259; V. RAFFA, La liturgia delle ore. Presentazione sto-
135
rica, teologica e pastorale, Milano 1990, pp. 36-52, 63-85, 106-189.
Indicazioni sui testi consigliati per l’approfondimento saranno
dati dal docente in classe.
ITF303 - Lettura di testi di filosofia contemporanea (prof. G.
ALLEGRO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Attraverso gli autori più significativi del pensiero contemporaneo
si intende cogliere i modelli di pensiero e le domande fondamentali della riflessione filosofica. Il corso intende offrire gli elementi
essenziali per accostarsi, all’interno di una adeguata contestualizzazione storico-culturale e in dialogo con le altre discipline filosofiche, alla domanda filosofica che interpella il pensiero teologico
contemporaneo.
Contenuti
Saranno presi in esame alcuni fra gli autori più rappresentativi
dell’età contemporanea: Hegel e il pensiero teologico dell’idealismo; Kierkegaard; I “maestri del sospetto”: Marx, Nietzsche e
Freud; Feuerbach; Husserl; Heidegger: ontologia e temporalità;
Gadamer e l’ermeneutica; l’esistenzialismo: Marcel, Jaspers, Sartre; Edith Stein, Ricoeur; lo spiritualismo e Bergson; tradizione
ebraica e filosofia: Rosenzweig, Buber, Lévinas, Arendt; Jonas: filosofia ed ecologia; Wittgenstein, Popper e l’epistemologia contemporanea; la riflessione sociologica e psicologica nel Novecento;
lo storicismo novecentesco; il pragmatismo; la neoscolastica e Maritain; postmodernità e pensiero debole: sfide etiche, globalizzazione e riflessione filosofica.
Metodo
Il corso si snoda attraverso la lettura e il commento di alcuni testi
più significativi di autori dell’Ottocento e del Novecento filosofico,
136
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
preceduta da una presentazione sintetica che offre i riferimenti
storico-culturali e gli strumenti critici. Sarà dato ampio spazio
all’interazione e a modalità e tecniche di apprendimento cooperativo. Sarà fatto uso di esercitazioni scritte, di test di verifica e di
test valutativi. In particolare allo studente sarà richiesto di sostenere una o più prove scritte in itinere e una prova finale che consisterà nella somministrazione di un test o nella preparazione di
un elaborato. Sarà data particolare rilevanza alla partecipazione
attiva e all’impegno personale.
Bibliografia
G. FORNERO - S. TASSINARI, Le filosofie del Novecento, Milano 2002;
G. CAMBIANO - M. MORI, Tempi del pensare. Storia e antologia della
filosofia, vol. III. Età contemporanea, Roma-Bari 2012. Dispense e
schede di lettura fornite durante il corso.
ITM301 - Morale religiosa (prof. A. MANCUSO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso vuole esplicitare l’intrinseca ricaduta morale della dimensione religiosa della persona umana e presentare la teologia morale sotto la chiave di lettura delle beatitudini e delle virtù (teologali e cardinali). Gesù, venuto per dare compimento alla Legge,
la libera da ogni legalismo e la ripropone secondo le sue esigenze
radicali e interiori e nel riproporre il Decalogo lo illumina e lo
completa alla luce dell’amore e delle beatitudini. Per progredire
nell’Amore di Dio, allora, un buon cristiano deve essere guidato
nello scoprire la verità di Cristo nella propria vita e nel viverla di
conseguenza. La “vita virtuosa” e “beata”, in quanto sequela di
Cristo e partecipazione della comunione divina, esige di essere testimoniata e promossa tra gli uomini e trova espressione nella religione e nel culto stimolandone l’esercizio.
137
Contenuti
Il corso si propone di riflettere sulla struttura essenzialmente
religiosa della morale cristiana. Dopo avere inquadrato la morale religiosa all’interno di tutto il percorso della teologia morale, si procederà nell’approfondimento delle beatitudini, delle
virtù teologali e cardinali, del culto, della devozione e dell’adorazione.
Metodo
Oltre alle lezioni frontali e allo studio individuale, lo studente è
tenuto a dimostrare con un piccolo elaborato (3 pp.) di avere letto
e compreso uno degli argomenti o delle letture consegnate durante il corso. Per il resto degli argomenti lo studente sarà tenuto
a sostenere l’esame finale in forma di colloquio.
Bibliografia
M. COzzOLI, Etica teologale. Fede, carità, speranza, Cinisello Balsamo 2010; R. GERARDI, La gioia dell’amore. Riflessioni sull’ordo amoris
per una teologia della vita cristiana, Città del Vaticano 2015; A. PARISI, Capaci di Dio. Morale e pienezza di vita, Trapani 2009; M.
COzzOLI, Per una teologia morale delle virtù e della vita buona, Città
del Vaticano 2002; G. PIANA, In novità di vita, vol. IV. Morale della
religiosità, Assisi 2016; T. GOFFI, G. PIANA, Corso di Morale, vol. V.
Liturgia. Etica della religiosità, Brescia 1995; M. SODI, Il culto cristiano tra teologia e dimensione pedagogico-educativa, in AA.VV., Il
soggetto della celebrazione liturgica, a cura di P. Sorci, Caltanissetta-Roma 1998, pp. 15-57. Altre letture saranno indicate durante le
lezioni. ITR301 - Patristica 3 (prof. V. LOMBINO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
138
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Obiettivi
Il corso si prefigge che gli studenti raggiungano una conoscenza
adeguata della letteratura e della teologia patristica d’Occidente
dei secoli IV-VI. Il livello di tale conoscenza dovrà esser sufficiente
ad affrontare la lettura e la comprensione di articoli e studi monografici patristici oppure a formulare un elaborato di teologia.
Contenuti
Il corso tratterà innanzi tutto degli aspetti storici, letterari e teologici introduttivi alla teologia patristica latina. Quindi si procederà
con lo studio dei singoli teologi. Si tratteranno: l’arianesimo in occidente: rappresentanti e avversari. Il donatismo e i suoi protagonisti. Scisma luciferiano. Ambrogio e l’Ambrosiaster. Priscillianesimo. Le traduzioni e i traduttori: Girolamo e Rufino d’Aquileia.
Agostino d’Ippona. Pelagio e pelagianesimo. Poeti latini. Leone
Magno. Il monachesimo occidentale: le Gallie. Brevi accenni a
Gregorio Magno.
Metodo
L’insegnamento si svolgerà con lezioni frontali, con lezioni con
uso di PowerPoint, con lezioni con ausilio di strumenti audiovisivi. Si accompagneranno gli studenti nella lettura dei testi dei Padri. Si richiederà l’approfondimento personale di un testo patristico.
Bibliografia
Patrologia, a cura di A. DI Berardino, Casale Monferrato 1978. Per
alcuni temi si consiglia: C. MORESCHINI - E. NORELLI, Storia della
letteratura cristiana antica greca e latina, Brescia 2002, vol. I, t.1-2.
La bibliografia per i singoli Padri e per altre tematiche loro afferenti sarà fornita nel corso delle lezioni.
ITU301 - Pedagogia generale (prof.ssa M.W. GIARRIzzO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
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Obiettivi
Il corso intende presentare la pedagogia come disciplina che contempla, nella prospettiva di un organico sistema di saperi, la relazione istruzione - educazione - formazione nell’intero arco della
vita umana. Si propone di promuovere nello studente conoscenze
e competenze in ordine ai principi teorici e alla dimensione prassica su cui essa si fonda. Per tale ragione vengono presi in considerazione approcci pedagogici diversificati, proponendo le coordinate per la costituzione di modelli di intervento educativo fruibili nella pratica educativa immediata.
Contenuti
Il corso articola i propri contenuti in tre parti: 1. Identità della Pedagogia; 2. Dimensione ecologica dello sviluppo e della conoscenza; 3. Istituzioni educative. La prima parte traccia il percorso che
ha portato la Pedagogia a definire la propria specificità epistemologica, prendendo in considerazione l’influenza del modello empirista e neopositivista, i contributi del dibattito filosofico degli
anni ’70 sulla razionalità e l’apporto derivato dal “paradigma della
complessità”; si sofferma, inoltre, sull’assetto epistemologico mediante esplicitazione dell’oggetto di studio, dei metodi di ricerca
e dei principali approcci della Pedagogia. La seconda parte costituisce un momento dedicato alla riflessione sui rapporti che legano il discorso pedagogico agli altri saperi che concernono l’individuo: viene trattato il tema dello sviluppo, dall’infanzia alla vecchiaia, in funzione della relazione soggetto - società - cultura. La
terza parte si occupa dell’analisi del sistema formativo, alla luce
dei cambiamenti della società odierna, e del ruolo delle agenzie
educative, nell’ottica dell’agire pedagogico.
Metodo
Le lezioni frontali faranno da sfondo alla riflessione sui processi
formativi, volta all’analisi dei fini e dei mezzi del sistema istruzione - educazione - formazione e alla progettazione educativa, condotta attraverso la duplice dimensione critico-analitica e critico-
140
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
trasformativa propria della pedagogia. Oltre alla partecipazione
attiva durante l’intero percorso, agli studenti si richiede, a metà
semestre, la lettura, l’esposizione orale e la discussione in classe
dei capitoli segnalati concernenti la pratica educativa e di sostenere una prova finale sui contenuti del corso nella sessione ordinaria degli esami.
Bibliografia
F. FRABBONI, F. PINTO MINERVA, Introduzione alla pedagogia generale, Roma-Bari, 2012; D. GRzADzIEL - M. PELLEREy, Educare. Per
una pedagogia intesa come scienza pratico-progettuale, Roma 2011.
ITH301 - Storia della Chiesa moderna (prof. G. VITALE)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende fornire un quadro generale dell età della riforma
e dell assolutismo per cogliere temi e sviluppi nodali della vita
della Chiesa in epoca moderna. Lo studente dovrà acquisire il significato degli eventi, dei movimenti spirituali, del pensiero teologico e delle idee-guida della riforma, delle correnti culturali, delle dinamiche ecclesiali e degli indirizzi pastorali con la possibilità
di penetrare nelle questioni dogmatiche attraverso la via della loro
genesi nel campo storico.
Contenuti
Il corso comprende due parti: la Chiesa nell’età delle riforme e
nell’età dell’assolutismo. Si propone di elaborare i contenuti intorno alle seguenti aree disciplinari: 1. L’età delle riforme; 2. Il Concilio di Trento; 3. L’assolutismo e il giurisdizionalismo; 4. Le correnti
religiose del Sei e Settecento. La prima parte del corso presenta il
contesto storico delle riforme dei secoli xV e xVI: 1. Le cause che
favorirono l’emergere e il diffondersi della riforma protestante; 2.
141
La dottrina e l’opera dei riformatori Lutero, Calvino, zwingli; 3.
Lo scisma e la riforma in Inghilterra; 4. I filoni riformatori all’interno della Chiesa pretridentina: gerarchia ecclesiastica, vita religiosa e associazionismo laicale; 5. La celebrazione del Concilio di
Trento con i fermenti che lo seguirono nel tempo del “grande disciplinamento. La seconda parte del corso tratta la condizione della Chiesa in regime assolutistico e nei vari Stati confessionali moderni: 1. I caratteri generali dell’Assolutismo e il giurisdizionalismo confessionale; 2. La vita interna della Chiesa; 3. Il poderoso
sforzo missionario extra-europeo dal Cinquecento al Settecento;
4. Le correnti religiose: giansenismo e gallicanesimo; 5. La Chiesa
e l’illuminismo.
Metodo
Gli argomenti vengono presentati attraverso lezioni frontali, secondo il modulo storico-critico volto a fornire criteri, interpretazioni e chiavi di lettura delle varie tematiche affrontate. Lo studio
si avvarrà anche di alcune dispense o schemi forniti dal docente.
Oltre al manuale segnalato in bibliografia, durante le lezioni saranno indicati agli studenti testi e articoli utili per l’approfondimento dei temi trattati. Si richiede la partecipazione attiva in classe, l’approfondimento di un tema, sulla base di un orientamento
tematico comune, che costituirà l’oggetto di un confronto in classe
verso la fine del corso, e una prova finale in forma di colloquio
sui contenuti del corso.
Bibliografia
G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Brescia
1995, voll. I-II.
ITF301 - Teologia filosofica (prof.ssa M.A. SPINOSA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti 3 ECTS.
142
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Obiettivi
Il corso intende lasciar avvertire l’urgenza e l’esigenza indifferibili
del “far questione” di Dio; tenterà di destare la consapevolezza
che il mistero di Dio, anzi Dio stesso come mistero, costituisca la
ragione – prima e ultima – che motiva la persistenza dell’interrogarsi dell’uomo. Si offre una riflessione che ricapitoli le possibili
strategie che la ricerca filosofica ha elaborato indagare l’esistere o
per dire l’essenza di Dio: per fare – di tale Dio – l’esperienza del
pensare e nel pensare.
Contenuti
Si propone uno schizzo del contesto filosofico contemporaneo in
cui situare l’interrogativo su Dio, la domanda di Dio; si procede a
presentare le strategie (argomenti-vie-prove) messe a punto dal pensiero per indagare circa il problema dell’esistenza di Dio e per articolare il linguaggio che ne identifichi adeguatamente gli attributi
(entitativi-operativi); coniugando trascendente immanenza ed immanente trascendenza, oltre lo scacco del male, si tenta infine di
intercettare Dio attraverso il nome che possa custodire la differenza di una Alterità che, singolarmente, ci si consegna in “dono”
mentre ci attrae a sé.
Metodo
La riflessione viene condotta prevalentemente attraverso lezioni
frontali, che dispongono al dialogo in classe. Prerequisiti: le nozioni fondamentali del corso istituzionale di metafisica (tematica
della relazione essenza-esistere; questione dell’analogia; le nozioni
fondanti del corso istituzionale di filosofia della conoscenza: intenzionalità della conoscenza; circolo dell’apriori e dell’aposteriori
nell’argomentare; i passaggi nodali della storia del pensiero in merito alla questione nell’opera di Agostino - Anselmo - Tommaso Kant - Blondel - Nietzsche - Heidegger). Oltre ad una partecipazione attiva alle lezioni, è richiesto un colloquio finale su un tema
approfondito a scelta dallo studente e su domande poste dal docente sui contenuti del corso nella sessione ordinaria di esami.
143
Bibliografia
L. ROMERA, L’uomo e il mistero di Dio. Corso di teologia filosofica, Roma 2008; S. BONGIOVANNI, Lasciar-essere: riconoscere Dio nel pensare, Trapani 2007; V. MELCHIORRE, Breviario di Metafisica, Brescia
2011, pp. 29-58; M.A. SPINOSA, La “prova” della modernità. Kant e
l’argomento ontologico, in «Ho Theológos», 18 (2000) pp. 389-401;
H. DE LUBACH, Sulle vie di Dio, Milano 2008. Consigliata: R. KEARNEy, Ana-teismo. Tornare a Dio dopo Dio, Roma 2012; B. FORTE,
Confessio teologi. Ai filosofi, Napoli 1995; E. CORETH, Dio nel pensiero
filosofico, Brescia 2004.
Seminari
16ITSS31 - “Intellectus eum quem invenit adhuc quaerit” (De
Tr. XV, 2.2). Dio uno e trino in Agostino (prof. C. CERAMI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: seminario; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
La teologia agostiniana è progressiva e aperta, nel senso che è in
costante avanzamento e sempre alla ricerca della conoscenza più
profonda del mistero di Dio uno e trino. Agostino non si accontenta della semplice fede iniziale, che considera un itinerario di
crescita e maturazione della coscienza intellettuale e della vita morale. Il De Trinitate di Agostino è l’opera che ha orientato in maniera nuova e decisiva il pensiero teologico e filosofico dell’Occidente, come ha affermato Pierre Hadot. Il seminario tenterà con
la lettura del De Trinitate e dei Dialogi filosofici di presentare le linee fondamentali della dottrina trinitaria agostiniana, pervasa dal
desiderio di cercare la verità.
Contenuti
Il seminario sarà introdotto da lezioni frontali che presenteranno
la figura e l’opera del tractator divinarum Scripturarum. Dopo l’in-
144
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
troduzione alla teologia di Agostino, ci si soffermerà ad analizzare
alcune opere: De quantitate animae, De moribus ecclesiae catholicae,
De genesi contra Manichaeos, De musica, De vera religione, Ep. 11 a
Nebridio, De fide et symbolo. Si passerà quindi allo studio del De
Trinitate (composizione dell’opera, destinatari, fonti), un opus laboriosum formato da due parti principali, come sostiene Basil Studer: una parte più dogmatica (libri 1-8) e una parte più speculativa
(libri 9-15). Nella prima parte si tratta di un’esposizione del contenuto (1-4) come pure di una discussione sulla formulazione della fede trinitaria (5-7/8). Nella seconda parte, invece, l’autore cerca
di cogliere in modo più profondo il mistero del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo a partire dalla vita interiore dell’uomo. Agostino si è impegnato a trovare Dio per sé e per gli altri, attraverso
l’exercitatio mentis, giungendo ad affermare che l’uomo è immagine di Dio Trinità quando pensa a Dio (memoria Dei), lo conosce
(intelligentia Dei) e lo ama (amor in Deum). Solo colui che crede
all’incarnazione del Verbo e alla sua profonda umiliazione sulla
croce può salire al punto più alto della conoscenza di Dio. Incarnandosi, Egli è diventato il mediatore tra Dio e gli uomini: uguale
al Padre per l’unità della divinità, uguale a noi per l’assunzione
dell’umanità: Ipse Filius Dei, Verbum Dei et idem ipse Mediator Dei
et hominum Filius hominis, aequalitas Patris per divinitatis unitatem
et particeps noster per humanitatis susceptionem (De Tr. 4, 8, 12). Egli
è mediatore di unità, perché ci ha raccolti dalla dispersione, unendoci a sé; mediatore di libertà, perché solo la verità rende liberi;
mediatore di vita, perché prendendo su di sé il male della morte,
ci ha donato la vita vera. L’analisi del xV libro porterà a fare una
sintesi dell’intera opera che per Agostino ha un unico scopo: mostrare che l’unico Dio creatore è Trinità non solo a chi crede in
forza dell’autorità della Scrittura, ma anche a chi chiede intelligenza per mezzo di qualche ragione.
Metodo
Il seminario sarà diviso in due parti: una prima parte introduttiva
presenterà la figura e l’opera di Agostino d’Ippona, attraverso lo
145
studio di alcuni Dialoghi e del De Trinitate, una seconda parte nella
quale agli alunni sarà richiesto l’approfondimento di un tema e
la stesura di un elaborato da concordare col docente.
Bibliografia
AGOSTINO, La Trinità, introduzione di A. Trapè - M.F. Sciacca, traduzione di G. Beschin, Roma 1987; N. CIPRIANI, La teologia di
Sant’Agostino. Introduzione generale e riflessione trinitaria, Roma
2015; ID., I Dialogi di Agostino. Guida alla lettura, Roma 2013; R.
WILLIAMS, De Trinitate, in A. Fitzgerald (a cura), Agostino. Dizionario enciclopedico, Roma 2007, pp. 1396-1406; B. STUDER, Dio
Salvatore nei Padri della Chiesa, Roma 1986; ID., Durch Geschichte
zum Glauben. Zur Exegese und zur Trinitätslehre der Kirchenväter,
Roma 2006; Id., Augustinus, De Trinitate. Eine Einführung, Paderborn 2005; P. SGUAzzARDO, Unità e Trinità in Dio secondo Agostino
d’Ippona, in Path 11 (2012), pp. 327-346.
16ITSS32 - Il rapporto ragione-fede secondo Tommaso d’Aquino (prof. M. DI TORA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: seminario; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Uno dei capitoli più affascinanti e controversi in teologia è quello
di «fornire giustificazione razionale per la credibilità umana della
fede» (P. Sequeri), secondo l’esortazione di 1 Pt 3,15 che è divenuta
il motto della teologia fondamentale. Perché ciò si possa realizzare
è cruciale stabilire quali siano i rapporti epistemologici tra la ragione e la fede, quale il contributo della ragione nell’atto della fede
e, di conseguenza, nello stesso approccio teologico alla rivelazione. Il seminario si propone di approfondire il valore del pensiero
dell’Aquinate (Giovanni Paolo II, Fides et ratio [FR], 43-44, 57-61,
77-78), illustrandone l’originalità e l’attualità del contributo, che
sarà sviluppato all’interno dell’apporto delle posizioni della teolo-
146
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
gia fondamentale contemporanea. In tal senso saranno individuate continuità e diversità di approccio al tema, così da valorizzare
e da integrare antiche e nuove prospettive. Il seminario, così, intende approfondire i termini di questi rapporti, nei quali ragione
e fede si rafforzano a vicenda (Francesco, Lumen fidei, 32), contribuendo così anche a chiarificare le ragioni per le quali il sapere
teologico, nella sua dimensione di intelligenza della fede (FR 6566, 97), necessita dell’apporto della filosofia (FR 62, 77) giacché
si configura come «la ragione applicata al dato della Rivelazione»
(A. Stagnitta), anche laddove la teologia pretendesse di poter fare
a meno del supporto filosofico (FR 77). La ragione non è certo la
causa della fede, né esaurisce la comprensione del Mistero rivelato. E tuttavia essa non è estranea alla fede, dal momento che il
credente è un soggetto (comunitario) che non può rinunciare a
pensare; né è estranea alla teologia, dal momento che fornisce
una qualche forma di filtro alla rivelazione senza il quale si scadrebbe in un vacuo e vano fideismo che riduce la fede a mito e
superstizione (FR 48). Se, infatti, la ragione non potesse dire nulla
su Dio, ed il credente-teologo dovesse dipendere unicamente dalla
rivelazione per conoscerlo – per cui il «massimo a cui si può giungere è sapere quel che Dio non è e credere in quel che Dio è» (P.
Stefani) –, questa, nelle diverse religioni, può presentare i contenuti più bizzarri – è il caso delle credenze dei pastafariani, i quali,
in buona sostanza, ritengono che Dio sia un piatto di spaghetti
con due polpette – o violenti (come ha evidenziato il discorso di
Benedetto xVI a Ratisbona il 12 settembre 2006), senza che questi
possano essere messi in discussione. Dunque, ragione e fede sono
irriducibili e irrinunciabili; «la ragione e la fede sono le due ali
con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione
della verità» (FR, Proemio).
Contenuti
Nella sezione riguardante il docente, saranno sviluppate le principali tematiche attinenti al rapporto fede/ragione: 1. La natura
della fede; 2. I praeambula fidei (esistenza di Dio, immortalità del-
147
l’anima, legge morale naturale) e la credibilità della rivelazione;
3. Il servizio ancillare della filosofia alla teologia (FR 77): chiarificazione dei concetti teologici; soluzioni dei dubbi e difesa del dato
rivelato; sistemazione architettonica degli articoli di fede; 4. L’aiuto
offerto dalla fede alla ragione nella sua ricerca del vero.
Metodo
Seguendo l’impostazione classica, il seminario è diviso in due parti. Una parte introduttiva del docente centrata sul pensiero tommasiano in ordine alla chiarificazione del rapporto ragione e fede,
fondato sul rapporto perfettivo della grazia sulla natura (FR 43,
75), e sulle principali ricadute in tutti i settori della teologia (dall’antropologia all’etica, dalla spiritualità alla dottrina sociale della
chiesa). Una seconda parte che lascia spazio al lavoro degli studenti, i quali, approfondendo un tema tra quelli trattati, presenteranno e discuteranno in classe una tesina di ricerca.
Bibliografia
Manuali, contributi e documenti magisteriali: G. BARzAGHI, Dio
e ragione. La teologia filosofica di S. Tommaso d’Aquino, Bologna
1996; BENEDETTO xVI, Discorso ai rappresentanti del mondo scientifico nell’aula Magna dell’Università di Regensburg (12.9.2006), in
«L’Osservatore Romano, 14.9.2016, pp. 6-7; M. DI TORA, La credibilità della rivelazione: Tommaso d’Aquino e l’attuale teologia fondamentale, in «Ho Theológos», 24 (2006) pp. 257-283; U. GALEAzzI,
Il coraggio della ragione. Tommaso d’Aquino e l’odierno dibattito filosofico, Roma 2012; é. GILSON, Il tomismo. Introduzione alla filosofia
di san Tommaso d’Aquino, Milano 2010; GIOVANNI PALO II, Lettera
enciclica Fides et Ratio (14.9.1998); G. Lorizio (a cura di), Teologia
fondamentale, Roma 2004-2005, voll. 4; W. Kern - H.J. Pottmeyer
- M. Seckler (a cura di), Corso di teologia fondamentale, Brescia
1990, voll. 4; R. GARRIGOU-LAGRANGE, La sintesi tomistica, a cura
di M. Bracchi, Prefazione di A. Livi, Verona 2015; A. LIVI, Filosofia
e Teologia, Bologna 2009; P. SEQUERI, Fede e saperi in prospettiva
teologico-fondamentale, in «Aquinas», 57 (2014) pp. 317-329; M.A.
148
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Spinosa - A.P. Viola (a cura di), Pensare senza smettere di credere.
Filosofia e ricerca teologica oggi, Trapani 2016; P. STEFANI, Frammenti su Dio. Parole della filosofia, eccedenza della fede, in «Il Regno.
Attualità», 4 (2015) pp. 284-285; G. VENTIMIGLIA, Tommaso d’Aquino, Brescia 2015.
IV anno
ITT401 - Antropologia teologica (prof.ssa I. SIVIGLIA)
Orario di ricevimento: da concordare; tipo di corso: obbligatorio;
livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre; numero
dei crediti: 9 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende fare acquisire agli alunni una corretta e approfondita conoscenza dell’antropologia teologica, connotata dal fondamento trinitario, dal cristocentrismo e da una esplicita visione
pneumatologica. L’iter contenutistico permetterà agli allievi di fare
emergere l’originalità della visione cristiana dell’uomo, anche nel
confronto con altre matrici culturali, filosofiche e religiose. L’alunno dovrà essere in grado di conoscere il proprium della proposta
antropologica cristiana, enucleato attraverso lo studio analitico di
varie tematiche e di diversi autori, scelti per costruire una visione
olistica della ‘persona’ come esse ad, essere in relazione, in comunione-con, innestata, per Cristo e in Cristo, nella vita nuova secondo lo Spirito e nella Chiesa, corpo di Cristo-Capo.
Contenuti
L’insegnamento della materia sarà caratterizzato da una attenzione interdisciplinare, quindi debitamente collegata ad altre
materie teologiche (v. teologia trinitaria, Cristologia, Mariologia,
ecclesiologia, sacramentaria ed escatologia). Esso sarà organizzato in cinque unità tematiche: I) La contestualizzazione della
materia nell’ambito storico e culturale, con una significativa attenzione al confronto tra la visione antropologica della moder-
149
nità e quella della post-modernità. Lo statuto epistemologico sarà presentato a partire dalla categoria fondante dell’ad immagine
e somiglianza, che proietta il suo compimento verso l’evento
dell’Incarnazione. Questa prospettiva esige l’approfondimento
del rapporto fondativo tra cristologia e antropologia. Tali argomenti
saranno trattati dall’inizio dell’anno accademico fino all’inizio
delle vacanze natalizie. II) La realizzazione in Cristo, per Cristo
e con Cristo dell’esistenza umana, iscritta nella predestinazione
di tutta l’umanità alla filiazione divina, nel superamento del doppio
ordine di natura e soprannatura. Il fine della vita degli uomini,
sarà presentato nella Comunione agapica delle creature umane
redente con la SS. Trinità. Queste tematiche verranno affrontate
dalla ripresa delle lezioni fino alla fine del I semestre. III) La
Creazione, vista nel suo rapporto intrinseco con l’Alleanza: dalla
protologia all’escatologia, in prospettiva dinamico-evolutiva,
nell’articolazione dell’antropologia biblica, vetero e neo-testamentaria, in chiave trinitaria. L’argomento sarà sviluppato dall’inizio
del II semestre fino alle vacanze pasquali. IV) Il peccato originale
e la giustificazione saranno esaminati nelle loro molteplici sfaccettature: esegetica, patristica e storico-dommatica, con l’approfondimento dei testi del Magistero, in particolare dei documenti
tridentini e del Vaticano II, fino alle visioni sistematiche dei teologi contemporanei. V) La grazia sarà presentata come origine e
compimento dell’antropologia cristiana, a confronto con la prospettiva orientale, nel suo sviluppo biblico, patristico, storico e
sistematico, inclusivo delle virtù teologali. I due temi verranno
approfonditi dalla ripresa dopo le vacanze pasquali alla fine del
II semestre.
Metodo
Il metodo che verrà assunto è quello storico-critico, coniugato con
quello teologico-sistematico a partire dalla fondazione biblica dei
vari temi, dalla acquisizione del pensiero patristico e dai documenti magisteriali, per giungere attraverso le diverse tappe del
pensiero teologico, antico e moderno, ad una visione antropolo-
150
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
gico-teologica il più possibile organica, seppure correttamente approfondita nelle sue singole parti e collegata, in chiave interdisciplinare, con le altre discipline afferenti. Dunque sarà privilegiato
il metodo deduttivo e analitico per giungere ad una sintesi ampia
ed armonica. A tal fine sarà offerta agli studenti la possibilità di
un approccio diretto e guidato alle fonti bibliche, patristiche e magisteriali. Uno spazio di tempo specifico sarà dedicato all’approfondimento di alcune tematiche, con metodo induttivo, scelte anche dagli studenti (il senso del tempo, il soffrire e il morire, il rapporto uomo-donna, il problema ecologico…). Alla fine del I
semestre si realizzerà una verifica con elaborato scritto sugli argomenti trattati, che poi non costituiranno oggetto dell’esame orale alla fine del corso, ma che con esso contribuirà alla definizione
del giudizio, facendo la media numerica. Sarà richiesta agli allievi
una partecipazione attiva ai momenti di approfondimento nel dialogo in classe, oltre naturalmente alla presenza qualificata e puntuale a tutte le lezioni.
Bibliografia
F.G. BRAMBILLA, Antropologia teologica, Brescia 2005; I. SANNA,
L’antropologia cristiana tra modernità e post-modernità, Brescia
2001, pp. 44-145 e 253-409. Consigliata: S. AGOSTINO, Natura e
grazia, Roma 1981; TOMMASO D’AQUINO, Alcune quaestiones tratte
dalla Summa Teologica, P. Tito - S. Centi (a cura di), Bologna 1987;
K. RAHNER, Saggi di antropologia soprannaturale, Roma 1965; ID.,
Nuovi Saggi, Roma 1975; H DE LUBAC, Il mistero del soprannaturale, Milano 1978; y. CONGAR, Lutero, La fede e la riforma, Bologna
1974; M. FLICK - z. ALSzEGHy, Il peccato originale, Brescia 1974;
AA.VV., Dossier sulla giustificazione, a cura di A. Maffeis, Brescia
2000.
ITM403 - Bioetica (prof. P. COGNATO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
151
Obiettivi
Il corso intende presentare in termini introduttori il profilo disciplinare della riflessione etica applicata al valore della vita, che
prende il nome di bioetica. Il tentativo principe è quello di far acquisire all’allievo gli strumenti adeguati per affrontare le principali
questioni relative alla fondazione del valore vita e alle sue implicazioni normative. Nel perseguire tale tentativo si vuole promuovere la capacità di leggere un qualsiasi caso bioetico come espediente per ricostruire i paradigmi interpretativi che ne animano
le interpretazioni e le soluzioni date, ponendo una particolare attenzione, data la tipologia istituzionale dell’insegnamento, al ruolo
che assume il rapporto fede e morale in ambito decisionale. In
forza di ciò il corso si preoccupa anche di mettere a tema l’assoluta
importanza del dialogo tra i vari scibili, che concorrono ad interessarsi, direttamente o indirettamente, dell’agire umano in ordine al valore vita (la medicina, le tecnologie, la filosofia, la psicologia, il diritto), e la teologia.
Contenuti
Il corso si propone di esporre i propri contenuti, innanzitutto, intorno ai due grandi ambiti bioetici: 1. Bioetica di inizio vita; 2. Bioetica di fine vita; in secondo luogo, il corso vuole elaborare, alla luce
degli argomenti affrontati nei due grandi ambiti bioetici, alcune
categorie che concorrono ad elaborare una bioetica fondamentale.
In un primo momento saranno, dunque, affrontati i seguenti argomenti: interruzione volontaria della gravidanza; procreazione
medicalmente assistita; biotecnologie; pratica eutanasica; accanimento terapeutico; cure palliative. In un secondo momento, infine, saranno fissati alcuni punti epistemologicamente rilevanti: la
normatività in bioetica; l’importanza di una teoria dei valori; l’antropocentrismo etico; le generazioni future come specificità bioetica; la prospettiva teologica in bioetica.
Metodo
La riflessione viene condotta secondo un modulo interdisciplinare-casistico teso a rileggere in senso ermeneutico la storia della
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
disciplina come storia del prendersi cura della vita intesa agli inizi
come ponte tra la cultura tecno-scientifica e la cultura umanistica;
in seguito come fenomeno culturale di vastissime proporzioni e di
esiti difficilmente calcolabili; infine come questione di identità del
singolo e della comunità civile.
Bibliografia
S. LEONE, Bioetica e Teologia morale, Palermo 2013; P. COGNATO,
Etica teologica. Persona e ragionamento morale, Palermo 2014. Testi
consigliati per l’approfondimento: S. PRIVITERA, La questione bioetica. Nodi problematici e spunti risolutivi, Acireale 1999; G. FORNERO
- M. MORI, Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto,
Firenze 2012.
ITP401 - Catechetica (prof. G. ALCAMO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si prefigge, nella logica del servizio alla parola di Dio, di
aiutare gli studenti a focalizzare gli elementi dell’annuncio ecclesiale del Vangelo, in modo sistematico e graduale, in funzione della comprensione dell’importante azione educativa e pastorale della
Chiesa.
Contenuti
Ad una introduzione che permetta di cogliere il significato dei seguenti termini: Kerigma - Evangelizzazione - Catechesi - Omelia,
fa seguito una breve storia della catechesi: dai Padri al concilio Vaticano II. Segue la presentazione delle azioni ecclesiali: missionaria, catecumenale, pastorale e di presenza nel mondo. Indi, viene
presentato l’impianto catechistico della Chiesa italiana: dal Rinnovamento della catechesi agli Orientamenti per l’annuncio e la
catechesi in Italia “Incontriamo Gesù”. Infine, nell’ultima parte,
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si pone l’attenzione sul metodo nella catechesi: tecniche di animazione - strumenti - sussidi.
Metodo
La riflessione viene condotta secondo il modulo storico-sistematico teso a rileggere lo sviluppo dell’azione catechetica dentro il
contesto della Chiesa italiana.
Bibliografia
Oltre ai Documenti del Magistero e ai testi del Catechismo per la
vita cristiana della CEI, G. ALCAMO, La Catechesi in Sicilia. Tra il
Concilio Vaticano II e il giubileo del 2000, Messina-Torino 2006; ID.,
La “sicura bussola” della Chiesa. La recezione del Concilio Vaticano
II e i convegni ecclesiali nelle Chiese siciliane, Trapani 2008. Inoltre
si consiglia: E. ALBERICH, La catechesi oggi. Manuale di catechetica
fondamentale, Leumann-Torino 2001; Istituto di Catechetica (a cura di), Andate e insegnate. Manuale di Catechetica, Leumann-Torino
2002; L. MEDDI, Catechesi. Proposta e formazione della vita cristiana,
Padova 2004; R. REzzAGHI, Il sapere della fede. Catechesi e nuova
evangelizzazione, Bologna 2012.
ITI401 - Didattica e legislazione dell’IRC (prof. A. CARONNA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017 I e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di dimostrare la legittimità di un curricolo di
religione cattolica nella scuola italiana, non soltanto dal punto di
vista normativo ma anche da quello epistemologico attraverso le
scienze dell’educazione, al fine di riconoscere tale curricolo alla
luce delle finalità della scuola e dei risultati della ricerca pedagogica contemporanea. A tal proposito la didattica sarà presentata
sia come pratica di trasmissione culturale, sia come riflessione
sui fenomeni di progettazione e attuazione dell’azione educativa
154
della scuola, per mettere l’allievo nelle condizioni di sapere collocare l’IRC nel quadro delle finalità della scuola italiana, padroneggiandone gli aspetti costituzionali e legislativi.
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Contenuti
Il corso sarà articolato in due parti, una storica ed un’altra legislativo-didattica. Esso aiuterà a tratteggiare il profilo dell’insegnante
di religione, confrontando quadri di riconoscimento e modalità
di presenza della disciplina nella scuola europea, nonché analizzando le legittimazioni e la fisionomia dell’insegnamento della
religione nella scuola italiana. Nella prima parte si presenteranno
le linee storiche della scuola italiana, con particolare riferimento
all’IRC, e l’articolazione del sistema scolastico italiano. Si esporrà
il passaggio dal “Programma” alla “Programmazione” dell’attività
didattica, e la Programmazione curricolare nei diversi ordini e
gradi scolastici in riferimento sia ai modelli che ai metodi didattici
per l’IRC. Nella seconda parte del corso si entrerà nello specifico
dello status del docente di RC in riferimento alla valutazione, alla
presenza dell’IRC nella scuola dell’autonomia, alla scelta e all’organizzazione didattica di tale disciplina. Si concluderà il percorso
con l’analisi dei titoli di qualificazione, idoneità e nomina d’Intesa
nonché, dal punto di vista esperienziale, con la costruzione di una
UD per i diversi ordini e gradi scolastici secondo le “Indicazioni
nazionali”.
Metodo
Il corso prevede una metodologia di tipo euristico, per ricerca e
scoperta. Nello svolgimento di tutte le attività si seguiranno i metodi della didattica orientativa, per promuovere il coinvolgimento
costante dei discenti e valorizzare le loro conoscenze pregresse,
le esperienze di studio e gli interessi personali. Si alterneranno
lezioni frontali ed interattive, brainstorming, cooperative learning,
esercitazione autonoma e guidata, tutoring, problem solving. La valutazione finale prevede la somministrazione di un test semistrutturato (quesiti a risposta multipla e aperta) nonché la stesura di
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una Unità di Apprendimento secondo i criteri che verranno stabiliti in base ai contenuti del corso.
Bibliografia
Manuale: T. CARONNA - E.M. D’ANGELO - P. Goriziano, Dalla legislazione scolastica ad una didattica innovativa. L’IRC nei percorsi modulari interdisciplinari, Pisa 2014. Testi di approfondimento consigliati: S. CICATELLI, Conoscere la scuola. Ordinamento, didattica e legislazione, Brescia 2004; M. GENNARO, Didattica generale, Milano 2006;
N. INCAMPO, Vademecum dell’Insegnante di Religione Cattolica, Brescia 2011; G. zUCCARI, L’insegnamento della religione cattolica. Aspetti
psicopedagogici e strategie metodologico-didattiche, Torino 2003.
ITD401 - Diritto Canonico. I beni temporali, le sanzioni (prof.
G. LICCIARDI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Si intende offrire una conoscenza generale dell’ordinamento canonico sui beni temporali, partendo dalla teologia e dalla prassi
secolare della Chiesa mettendo l’accento sull’esegesi dei canoni
del Libro V del CIC. Per quanto riguarda le sanzioni l’obiettivo è
quello di rendere gli studenti capaci di interpretare il testo del Codice, sì da acquisire una capacità di valutazione critica autonoma.
Contenuti
Il corso sarà suddiviso in due sezioni. Nella prima si tratterà dei
beni temporali della Chiesa. Si presenteranno gli aspetti di maggiore interesse nella gestione del patrimonio ecclesiastico offrendo un approccio teorico-pratico. In particolare, il corso sarà incentrato sui seguenti punti: il concetto di bene ecclesiastico; il Diritto
della Chiesa ai beni temporali, loro fini; il Diritto e il dovere dei
fedeli di sovvenire alle necessità della Chiesa; l’Acquisto dei beni;
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
l’Amministrazione dei beni ecclesiastici; i Contratti in genere e
l’alienazione in specie; le Pie volontà e le pie fondazioni. La seconda parte sarà dedicata allo studio del diritto penale canonico
(Libro VI del CIC). Durante le lezioni verrà esaminata attentamente sia la parte generale che quella speciale dei canoni dedicati al
diritto penale, e quindi sia la parte afferente i delitti e le pene in
genere (cann. 1311-1363), sia quella concernente le pene per i singoli delitti (cann. 1364-1399).
Metodo
Esposizione esegetica sui canoni interessati; applicazione dei
principi a esempi ipotetici di realtà concreta. Si ritiene importante
il coinvolgimento degli studenti durante le lezioni in forma di domande e risposte.
Bibliografia
V. DE PAOLIS, I beni temporali della Chiesa, Bologna 1995; V. DE
PAOLIS - D. CITO, Le sanzioni nella Chiesa, Città del Vaticano 2000.
Letture consigliate per l’approfondimento: L. MISTO, I beni temporali della Chiesa, in Gruppo Italiano Docenti di Diritto Canonico
(a cura di), Il Diritto nel mistero della Chiesa, vol. III, Pontificia Università Lateranense, Roma 2004, pp. 361-441; Gruppo Italiano Docenti di Diritto Canonico (a cura di), I beni temporali della chiesa,
Milano 1997; CONFERENzA EPISCOPALE ITALIANA, Istruzione in materia amministrativa, Roma 2005; C. PAPALE, Il processo penale canonico. Commento al Codice di Diritto Canonico. Libro VII, Parte IV,
Città del Vaticano 2007.
ITM402 - Dottrina sociale della Chiesa (prof. V. MORGANTE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Lo sviluppo della riflessione condotta dal magistero ecclesiale su
quei principi della morale cristiana che attiene ai maggiori ambiti
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della vita sociale, economica e politica della persona umana, trova
nella Dottrina sociale della Chiesa l’ambito più adeguato da cui
valutare soluzioni rilevanti e delineare prospettive significative circa la vita sociale della persona organizzata attraverso il lavoro e
l’intesa politica. Il corso intende fornire agli allievi chiavi di lettura,
desunte da tale autorevole quanto specifica tradizione magisteriale, allo scopo di verificarne l’intrinseca ragionevolezza e la piena
aderenza al dettato evangelico e così abilitare a una lettura della
situazione presente criticamente informata dai principi e dal pensiero della fede.
Contenuti
Il corso offre un’introduzione generale ai principi, alla “Dottrina
sociale della Chiesa”, curando la presentazione dello sviluppo
del pensiero cristiano sociale e del delinearsi dell’insegnamento
sociale della Chiesa. Se ne esamineranno la definizione, lo scopo, il metodo, i limiti, le opportunità e le questioni permanenti
e attuali. In particolare vengono esposti i principali riferimenti
alla natura della Dottrina sociale della Chiesa: la sua dimensione
storica, teorica e pratica. Rilevanza critica è data agli elementi
che ne innervano la metodologia, ovvero la ricerca dei “principi
permanenti, dei criteri di giudizio e delle direttive di azione”.
Tema centrale nello studio della Dottrina sociale è l’ordinamento
sociale giusto. Si tratta di individuare quei criteri oggettivi di
giudizio che aiutino a valutare gli ordinamenti socio-politici esistenti e di prospettare quelle linee d’azione utili alla loro trasformazione o riforma. Essa pertanto abbraccia quel settore specifico dell’insegnamento della Chiesa, che sostenendosi sul fondamento della fede, applica le norme della legge morale ai
problemi sociali e politici. Gode così di un sostrato epistemologico singolare: non può essere realisticamente pensata come un
sistema a priori, costituito da principi teorici, ma si sviluppa come capacità pensante della fede a confronto con la sua istanza
di dover rendere ragione con la forza del Vangelo dinanzi ad
aspetti del vivere sociale. Essa ha «a cuore di mettere sempre
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
meglio in luce i fondamenti biblici, le significazioni etiche e le
motivazioni antropologiche che sostengono la dottrina morale
e la visione dell’uomo proposte dalla Chiesa». Suo referente critico è pertanto la teologia dogmatica, specialmente i temi che
condivide con l’ecclesiologia, la cristologia e l’antropologia.
L’ambito disciplinare dal quale si staglia è invece quello che attiene alla dimensione morale della Chiesa e all’etica stessa per
il fatto che implichi anche una dimensione normativa, che è per
il bene della persona e della società; tale dimensione richiede
uno sforzo per meglio comprenderne il significato e le ricadute
positive.
Metodo
Attraverso lezioni frontali e lo studio si avvierà la ricerca delle implicazioni ermeneutiche di ordine biblico, dogmatico e morale
che strutturano i principali documenti della Dottrina sociale, non
disancorata dall’analisi delle singole istanze antropologiche ed
eventi storici che lungo l’evolversi della storia sollecitano uno sviluppo della coscienza ecclesiale nel suo rapporto con le cose create
e nella tensione verso il compimento.
Bibliografia
P. CONSIGLIO DELLA GIUSTIzIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, Città del Vaticano 2004; AA.VV., Sviluppo dei popoli, sviluppo della persona. A quarant’anni dalla Populorum progressio e a vent’anni dalla Sollicitudo rei socialis, Milano
2008. Testi per l’approfondimento: CENTRO RICERCHE PER LO STUDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA, Dizionario di dottrina
sociale della Chiesa, Scienze sociali e Magistero, Milano 2004; G.
CREPALDI, Dio e gli dei. Dottrina sociale della Chiesa: percorsi, Siena
2009; M. Simone (a cura di), Il bene comune oggi. Un impegno
che viene da lontano, Atti della xLV Settimana Sociale dei Cattolici
italiani, Bologna 2008; M. TOSO, Verso quale società? Roma
2000.
159
ITS401 - Esegesi dell’Antico Testamento: Libri Profetici (prof.
C. VERSACI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso introduce alla lettura esegetica di alcuni testi biblici tratti
dalla letteratura profetica, per avviare ad una conoscenza specifica
e dettagliata dei principali temi ricorrenti nei libri dei Profeti e offrire una lettura teologica dei libri del corpus propheticum, così da
inserirsi opportunamente nel percorso di studio previsto per il
quarto anno. La redenzione dell’uomo operata da Cristo, realizza,
infatti, il profondo anelito alla salvezza integrale del singolo e del
popolo, come emerge negli scritti dei Profeti.
Contenuti
Il corso si articola in due parti. La prima presenta la questione del
fenomeno profetico in Israele. Nella seconda parte si esaminano
esegeticamente alcuni testi tratti dalla letteratura profetica. Nella
prima parte s’inquadra la questione del fenomeno profetico in
Israele sia nel contesto religioso delle culture circonvicine sia nelle
dimensioni più strettamente letterarie dei rispettivi libri biblici. I
punti tematici che si affrontano riguardano: 1. La letteratura biblica relativa ai profeti 2. La composizione storico-letteraria dei testi profetici 3. La disposizione canonica dei libri profetici 4. Le forme della letteratura profetica 5. La persona del profeta 6. La formazione e il “mondo” dei profeti 7. I profeti di azione 8. Cenni
sulla vita e le opere dei grandi profeti. Nella seconda parte si esaminano esegeticamente alcuni testi profetici, seguendo un indirizzo metodologico sincronico che privilegia la comprensione unitaria dei singoli libri dei profeti. La lettura esegetica proposta è
condotta sul testo ebraico e per ogni pericope tiene conto della situazione letteraria attuale, del probabile contesto storico d’origine
e della dimensione teologica.
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali nelle quali
si svolge l’analisi esegetica di alcune pericopi analizzate in lingua
ebraica; altri testi in traduzione sono studiati personalmente dall’allievo. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni e nella presentazione esegetica dei testi, allo studente è richiesto di preparare
in lingua originale i testi biblici presentati nelle lezioni e di redigere delle esercitazioni durante lo svolgimento del corso su testi
biblici e tematiche teologiche inerenti allo sviluppo del pensiero
profetico nella Scrittura. Gli studenti devono sostenere una prova
finale, nella sessione ordinaria degli esami, in forma di colloquio,
su un testo biblico approfondito dallo studente e su domande poste dal docente circa i contenuti e i testi del corso. È indispensabile
la conoscenza basilare della lingua ebraica biblica e la lettura diretta e personale dei testi biblici profetici.
Bibliografia
Testo di studio: J.L. SICRE DIAz, Profetismo in Israele. Il Profeta, i
Profeti, il messaggio, Roma 1995, pp. 117-222, 274-385, 390-580.
Lettura consigliata: B. MARCONCINI ET ALII., Profeti e apocalittici,
Torino 2007.
ITS402 - Esegesi del Nuovo Testamento: Corpus paolino, Lettere di Pietro, Giacomo e Giuda (prof. L. DI MARCO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
L’obiettivo del corso è permettere agli studenti di acquisire, attraverso l’approccio sincronico e diacronico del testo biblico, la capacità di leggere esegeticamente brani del corpus paolinum e di alcune lettere cattoliche, cogliendone le problematiche storiche e
redazionali, le preoccupazioni pastorali, le strategie retorico argomentative, gli originali contenuti teologici. Questo tipo di lettura
161
abiliterà a individuare i diversi accenti teologici delle varie tradizioni ecclesiali primitive e a sintonizzarsi con le problematiche
che ne animavano la vita e il confronto. Il corso intende, infine,
stimolare ad un paragone tra i moderni stili di vita cristiana personale ed ecclesiale e quelli della comunità cui i primi scritti apostolici erano indirizzati.
Contenuti
Dopo una breve introduzione sulla forma epistolare della maggior
parte degli scritti del Nuovo Testamento, sulle sue peculiarità di
stile comunicativo, saranno ricordate sinteticamente l’ambientazione geografica e storica, le principali problematiche letterarie e
teologiche di ciascuna lettera, di cui si presentano una o più pericopi. Seguirà la lettura esegetica di alcuni brani scelti secondo la
seguente scansione: soluzione di eventuali problemi di critica testuale, analisi letteraria e stilistica della pericope, studio attento
del suo lessico, principali temi teologici presenti.
Metodo
Ai fini di una corretta interpretazione dei vari testi sarà necessario
utilizzare sia la lettura sincronica che quella diacronica. Ciò permetterà di studiare in una pericope: l’unità letteraria, la peculiarità
lessicale, la struttura, il rapporto con il contesto, l’eventuale dipendenza da precedenti tradizioni, il genere letterario, lo stile,
l’originalità di pensiero. Il lavoro in classe sarà scandito da: lettura
e traduzione dalla lingua originale con attenzione al lessico e alla
sintassi, studio di eventuali nodi critico-testuali, analisi delle singole locuzioni, focalizzazione di punti teologici rilevanti, sintesi
teologica finale. Infine si passerà ad un confronto con le affermazioni e il pensiero di grandi autori classici e moderni che hanno
commentato quegli stessi brani, per sottolineare eventuali punti
di divergenza o di sintonia dal punto di vista del metodo e delle
conclusioni. Il lavoro prevede delle lezioni frontali e lo studio personale dello studente su diversi commentari, monografie o articoli
proposti.
162
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Bibliografia
G. PULCINELLI, Paolo, scritti e pensiero. Introduzione alle lettere di
Paolo, Cinisello Balsamo 2013; M. NICOLACI, La salvezza viene dai
Giudei. Introduzione agli scritti giovannei e alle lettere cattoliche, Cinisello Balsamo 2014; G. Barbaglio, La teologia di Paolo, Bologna
1999; M. Nicolaci, Giacomo, Alba 2012; P. PERRKINS, I e II Pietro,
Giacomo e Giuda, Torino 2016.
ITF401 - Filosofia della storia (prof. S. BARONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’allievo conosce: 1) lo statuto della filosofia della storia; 2) i temi,
le problematiche e gli approcci metodologici che caratterizzano la
filosofia della storia; 3) le problematiche legate al rapporto tra storia e trascendenza.
Contenuti
Attraverso la lettura e il commento dell’opera di K. Löwith Significato e fine della storia, anzitutto si approfondirà la duplice tesi che
la filosofia della storia «è cristiana nella sua origine e anticristiana
nel suo risultato». Successivamente le tesi del filosofo bavarese,
quella sui presupposti teologici della filosofia della storia e quella
sul fallimento della filosofia della storia che nel tempo si è costruita attorno alla visione biblica della storia, ma che infine s’identifica
in una filosofia della storia che secolarizza l’escatologia cristiana,
verranno messe in discussione sulla base delle riflessioni espresse
da G. Pasquale nel volume Oltre la fine della storia. All’interno di
questo percorso storiografico e teoretico, gli allievi avranno modo
di approfondire sia le principali concezioni della filosofia della storia, sia i concetti di tempo, coscienza storica, progresso, sviluppo,
secolarizzazione, secolarismo e senso della storia, sia la problematicità del rapporto tra storia e trascendenza.
163
Metodo
Gli obiettivi del corso si realizzeranno attraverso le seguenti metodologie didattiche: lezione frontale, lettura e commento di testi,
produzione di schemi e mappe concettuali, ricerca bibliografica
su autori e temi, discussione guidata. Il raggiungimento degli
obiettivi da parte degli allievi si verificherà con un esame in forma
di colloquio.
Bibliografia
K. LöWITH, Significato e fine della storia. I presupposti teologici della
filosofia della storia, Milano 2015; G. PASQUALE, Oltre la fine della
storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Milano 2004. Testi consigliati per l’approfondimento: R. BODEI, Filosofia della storia, in P.
Rossi (a cura di), La filosofia, Torino 1995, vol. I, pp. 461-494; S.
Procacci (a cura di), Filosofia e teologia della storia di fronte alla sfida
del nichilismo, Soveria Mannelli 2002; G. PASQUALE, La ragione della storia. Per una filosofia della storia come scienza, Torino 2011.
ITM401 - Morale sociale (prof. A. LIPARI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Obiettivo del corso è elaborare un itinerario di riflessione sistematica sui fondamenti stessi della teologia morale sociale. Per
questo esso si prefigge di illustrare la vocazione sociale alla luce
del mistero della salvezza (creazione, redenzione), del fenomeno
della globalizzazione, e dell’impianto ecclesiale. Da qui una teologia morale sociale sulla base del Mysterium Salutis, tenendo conto della società planetarizzata orientata alla prioritaria scelta dei
poveri e al vissuto sociale della comunità ecclesiale. Su questo versante determinante e significativo l’apporto offerto dalla agiografia
di ieri e di oggi. Il corso si raccorda con la dottrina sociale del magistero della Chiesa, e per questo approfondisce in modo partico-
164
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
lare le encicliche Sollicitudo rei socialis e Caritas in veritate, prende
poi in considerazione ed esamina il Compendio della dottrina sociale della Chiesa. Illustrata la dottrina circa la virtù della giustizia
e l’applicazione fatta dai Padri e da Tommaso d’Aquino, passa in
rassegna il tema relativo ai diritti universali e inalienabili della
persona, e riflette sull’impegno della comunità ecclesiale in ordine
alla diffusione del Regno, al vissuto nella verità, alla promozione
dei valori della pace, all’equa distribuzione della giustizia, al rispetto dell’ambiente nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
Contenuti
Il vissuto sociale della comunità ecclesiale che apre alla storia della
salvezza, alla situazione della globalizzazione, e all’impegno di essere Chiesa e di vivere secondo il dettato evangelico leggendo e
scoprendo i segni della giustizia. Un approfondito esame del magistero sociale della Chiesa leggendo criticamente la Sollicitudo
Rei Socialis e la Caritas in veritate nonché il Compendio della dottrina sociale della Chiesa. L’impianto del corso tiene conto del mysterium salutis e della società planetarizzata; si raccorda con l’insegnamento biblico-patristico del concetto di giustizia; esamina ad
ampio raggio la tematica dei diritti universali ed inalienabili, della
pace a livello mondiale. Considera la problematica in ordine alla
verità, alla vita, alla distribuzione equa della ricchezza.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali volte ad illustrare le varie tematiche afferenti alla trattazione della morale
sociale. È previsto un elaborato di fine semestre. Particolare importanza è data all’ attiva partecipazione in classe e al dialogo nonché alla personale ricerca: allo studente è richiesto di sostenere
un esame in forma di colloquio sui contenuti del corso e le specifiche letture indicate.
Bibliografia
A.M. BAGGIO, Lavoro e dottrina sociale cristiana, Roma 2005, pp.
13-117; B. SORGE, Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa, Bre-
165
scia 2006, pp. 17-27; D. TETTAMANSI, Non c’è futuro senza solidarietà, Milano 2009, pp. 5-133; M. VIDAL, Manuale di etica teologica,
vol. III. Morale sociale, Assisi 1997, pp. 1065-1070; M. Mantovani
- S. Thuruthiyl (a cura di), Quale globalizzazione? L’uomo planetario
alle soglie della mondialità, Roma 2000, pp. 11-34; W. KERBER, Etica
sociale. Verso una morale rinnovata dei comportamenti sociali, Milano
2002, pp. 195-206; S. Leone - S. Privitera (a cura di), Nuovo dizionario di bioetica, Roma 2004; H. WEBER, Teologia morale speciale.
Questioni fondamentali della vita cristiana, Milano 2003, pp. 27-44;
A. LIPARI, La struttura portante dell’enciclica Caritas in veritate, in
«Ho Theológos», 27 (2009) pp. 283-293.
ITH401 - Storia della Chiesa contemporanea (prof. F. LOMANTO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di fornire una conoscenza degli eventi, delle
questioni e dei movimenti politici e intellettuali in relazione alla
storia civile, del rinnovamento teologico, delle missioni e della crisi modernista e della vita interna della Chiesa privilegiando le dinamiche ecclesiali generali e gli indirizzi centrali della S. Sede.
Mette in contatto con la dimensione storica della vita della Chiesa
per cogliere il significato autentico degli eventi, dei movimenti
spirituali, delle correnti culturali, delle dinamiche ecclesiali e degli
indirizzi pastorali dando così allo studente la possibilità di potere
innervare e problematizzare lo studio della teologia.
Contenuti
Il corso comprende due parti: la Chiesa nell’età del liberalismo e
nell’età contemporanea. Si propone di elaborare i contenuti intorno alle seguenti aree disciplinari: 1. L’età del liberalismo; 2. Il Concilio Vaticano I; 3. L’età del totalitarismo; 4. Il Concilio Vaticano II.
166
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Ripercorre le vicende della Chiesa dalla Rivoluzione francese al
Concilio Vaticano II. La prima parte tratta: 1. Le conseguenze della
Rivoluzione francese; 2. La Chiesa e il regime liberale; 3. La Chiesa e il liberalismo; 4. La questione romana fino al 1870; 5. Il Sillabo di Pio Ix; 6. Il Concilio Vaticano I; 7. La questione sociale e lo
sviluppo del movimento cattolico. La seconda parte analizza: 1. La
questione romana dopo il 1870; 2. Il progresso delle scienze teologiche e la crisi modernista; 3. La Chiesa di fronte alla prima
guerra mondiale; 4. La Chiesa e il fascismo: Patti Lateranensi e
conflitto; 5. La Chiesa e il nazismo: Concordato e conflitto; 6. La
Chiesa durante la seconda guerra mondiale; 7. Il Concilio Vaticano II.
Metodo
La riflessione storica viene proposta mediante lezioni frontali secondo il modulo storico-critico volto a fornire criteri e chiavi di
lettura delle varie tematiche affrontate. Lo studio si avvarrà anche
di alcune dispense o schemi forniti dal docente. Oltre al manuale
segnalato in bibliografia, durante le lezioni saranno indicati agli
studenti testi e articoli utili per l’approfondimento dei temi trattati. Si richiede la partecipazione attiva in classe, l’approfondimento di un tema, sulla base di un orientamento tematico comune, che costituirà l’oggetto di un confronto in classe verso la
fine del corso e una prova finale in forma di colloquio sui contenuti del corso.
Bibliografia
G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Brescia
1995, voll. III-IV.
ITH402 - Storia delle Chiese di Sicilia (prof. F. LOMANTO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
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Obiettivi
Il corso offre una conoscenza generale della storia delle Chiese di
Sicilia per sostenere la memoria credente, contribuire a coltivare
il senso della propria identità e formare al compito ecclesiale di
trasmissione del vangelo secondo le sfide dei tempi nuovi. La conoscenza della dimensione storica della vita delle Chiese di Sicilia,
che costituisce in sé una risorsa culturale e teologica, permetterà
di cogliere in profondità la realtà delle comunità ecclesiali, i modelli di pietà popolare e la concreta esperienza di fede di personalità, associazioni ecclesiali e comunità religiose nel loro rapporto
con le vicende generali e con i riflessi locali di movimenti spirituali, correnti culturali, dinamiche ecclesiali e nuovi indirizzi della
cultura cattolica.
Contenuti
Il corso presenta la storia generale delle Chiese di Sicilia per enucleare la loro fisionomia e identità, per rilevare l’antico e fruttuoso
legame con l’Oriente cristiano, per cogliere il singolare regime di
governo della Chiesa, l’impronta prevalentemente tridentina del
cristianesimo e la dimensione popolare della pietà. Tratta: 1. L’organizzazione ecclesiastica nel primo millennio, l’influsso della
cultura bizantina e la conquista musulmana; 2. La vita delle Chiese di Sicilia dall’età normanna al Concilio di Trento; 3. L’episcopato
siciliano e la cura pastorale dal Concilio di Trento all’Unità d’Italia;
4. La fine della Legazia Apostolica e dell’ecclesiologia regalista, la
nascita del movimento cattolico, le conferenze episcopali siciliane;
5. Gli istituti religiosi, l’organizzazione dei seminari, i concili plenari siculi; 6. Il rapporto e il conflitto con il fascismo; 7. L’azione
della Chiesa siciliana nel secondo dopoguerra; 8. La rottura del
silenzio della Chiesa sulla mafia; 9. Modelli del ministero presbiterale; 10. Figure di santità in età contemporanea.
Metodo
Il corso si articola in lezioni cattedrali, in lettura e interpretazione
di fonti storiche con particolare attenzione ai problemi della strut-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
tura organizzativa, ai contenuti di fede, all’ideale sacerdotale, alla
prassi sacramentale e alla pietà popolare. Per avviare lo studente
all’indagine storica e indurlo all’acquisizione della capacità sintetica e critica, si richiede, oltre alla partecipazione attiva in classe e
ai momenti di discussione, un elaborato di 10-12 pagine su un tema da consegnare alla fine del corso.
Bibliografia
G. zito (a cura di), Storia delle Chiese di Sicilia, Città del Vaticano
2009; F.F. D’Arcais (a cura di), La Chiesa di Sicilia dal Vaticano I
al Vaticano II, Caltanissetta-Roma 1994.
ITF402 - Temi e problemi filosofici (prof. S. PRIOLA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende analizzare criticamente quelle prospettive filosofiche che pongono questioni alla riflessione teologica, al fine di
condurre gli allievi a rintracciare i fondamenti razionali e ad esercitare un’intelligenza critica su alcuni temi comuni ai diversi ambiti di ricerca filosofica e teologica, attraverso un’accurata ricerca
e un dialettico confronto.
Contenuti
I contenuti del corso saranno affrontanti ed elaborati intorno a sei
aree tematiche: La condizione creaturale dell’uomo; L’essere umano come persona; L’uomo: un essere in relazione; L’homo faber;
La libertà e la responsabilità; Il problema del male e della morte.
Metodo
Il corso verrà svolto con lezioni frontali nell’intento di stimolare
gli allievi a una partecipazione attiva e critica, per consentire loro
un facile apprendimento, un’appropriata conoscenza e un ade-
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guata competenza circa le questioni prese in esame. Al termine
del corso è previsto un elaborato scritto, compreso tra 15 e 20 pagine su un tema concordato con il docente.
Bibliografia
G. L. Brena (a cura di), Mysterium iniquitatis. Il problema del male,
Roma 2000, pp. 313-368; F. Ferraresi (a cura di), Figure della libertà. Le dottrine, i dibattiti e i conflitti, Bologna 2004, pp. 3-38; S. LEONE - S. PRIVITERA, Il significato della morte, Roma 1995, pp. 5-45; R.
MANCINI - F. FALAPPA - C. CANULLO - S. LABATE, Per un’antropologia
della creaturalità, Trapani 2009, pp. 10-90; S. PRIOLA, L’essere umano come persona in E. Stein e J. Maritain, Roma 2003, pp. 168-198;
A. MALO, Il senso antropologico dell’azione: paradigmi e prospettive,
Roma 2004, pp. 118-180. Testi consigliati: E. BERTI - C. ROSITTO F. VOLPI, Antologia di filosofia. Dall’antichità ad oggi, Roma-Bari
2012; C. CALTAGIRONE, Diventare ciò che si è. La prospettiva etica come principio di umanizzazione, Roma 2008; R. GATTI, Il chiaroscuro del mondo. Il problema del male tra moderno e post-moderno, Roma
2002; E. MORIN, L’uomo e la morte, Roma 2002.
ITM402 - Teologia spirituale (prof. A. LIPARI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Obiettivo del corso è elaborare un itinerario di sistematica riflessione sui fondamenti della vita spirituale secondo i criteri dettati
dallo statuto epistemologico; l’uomo in Cristo e quindi la sua costituzione ecclesiologico-pneumatologica è piattaforma su cui
impiantare la vita secondo lo Spirito. Il corso si prefigge quindi
di raccordare la teologia con la spiritualità, promuovere il primato
dello spirituale nel vissuto della comunità cristiana, scoprire l’altezza della vocazione in Cristo, aprire agli orizzonti della perfezione e della santità, dialogare col mondo della agiografia e co-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
gliere le istanze di esemplarità che da essa scaturisce. Esso intende illustrare la bellezza della vita cristiana impegnata sul progetto mistico-ascetico in vista della comunione con la santa Trinità.
Contenuti
Partendo dal bisogno di spiritualità e focalizzato il dinamismo del
mistero pasquale in ordine alla vita secondo lo Spirito, il corso intende analizzare le strutture della spiritualità. In evidenza viene
posta la dottrina del Concilio Vaticano II relativamente al dettato
biblico-liturgico-sacramentale come base portante dell’edificio spirituale e delle figure della spiritualità “declinate al plurale”. Passato in rassegna poi lo statuto epistemologico e le varie definizioni
della teologia spirituale, si elabora l’itinerario stesso del vissuto
cristiano per sottolineare la necessaria risposta all’appello dell’evangelo, dello Spirito e della Chiesa; l’esperienza agiografica costituisce un costante riferimento ed una chiara ermeneutica per
incarnare nell’oggi specifici modelli. Di rilievo l’impostazione sacramentale della spiritualità: la mistica e ascesi come unico progetto del vissuto cristiano; la realtà ecclesiale come paradigma per
incarnare la santità.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali volte ad illustrare la realtà epistemologica della disciplina unitamente all’itinerario storico soggiacente e le sue specifiche definizioni. Di rilievo la focalizzazione del Concilio Vaticano II relativamente alla
costituzione della spiritualità cristiana strutturalmente fondata
sul dato rivelato, e sulla dinamica sacramentale. Oltre alla partecipazione attiva alle lezioni, allo studente è richiesto di elaborare
in maniera scientificamente valida, una particolare tematica afferente alla disciplina ed una prova finale in forma di colloquio su
un argomento approfondito dallo studente e su domande poste
dal docente, sui contenuti del corso nella sessione ordinaria di
esami. È previsto un elaborato ed un esame alla fine del semestre.
171
Particolare importanza è data all’ attiva partecipazione in classe e
al dialogo nonché alla personale ricerca.
Bibliografia
CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, Cinisello Balsamo 2002, pp.
72-97; F. BRESSAN, Lo sfondo mistico della teologia. La lezione breve
di Anselm Stolz, Padova 2004, pp. 150-178; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Assisi 2003;
A. STAGLIANò, Teologia e spiritualità. Pensiero critico ed esperienza
cristiana, Roma 2006, pp. 7-239; E. BOLIS, Modelli di vita spirituale
nella storia della spiritualità, in AA.VV., Invito alla teologia, vol. I.
Teologia morale e spirituale, Milano 1999, pp. 147-167.
Seminari
16ITSS41 - “Gratia praesupponit naturam” nella teologia del
XX secolo (prof. S. BILLECI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: seminario; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario si propone di recuperare il significato assegnato all’assioma scolastico Gratia praesupponit naturam nella riflessione
dei più significativi teologi del xx secolo valutando, inoltre, la proposta all’interno del dibattito teologico tra cattolici e riformati, in
ambito filosofico e col mondo delle scienze naturali contemporaneo.
Contenuti
Dopo un breve excursus storico circa la storia dell’assioma scolastico Gratia praesupponit naturam, si analizzerà il punto nodale
della controversia registrata negli ultimi anni 40 e nei 50 del secolo scorso, in cui fondamentali apparvero le pubblicazioni di
Henri de Lubac (tra le quali ricordiamo l’opera Surnaturel. Études
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
historique del 1946 e la rielaborazione dei testi Le mystère du surnaturel e Augustinisme e théologie moderne del 1965). Rispetto ad
un’impostazione delubachiana, sostenuta da una ricostruzione
storica, che intendeva recuperare la tesi dell’autentica tradizione
cattolica, ed una riflessione teoretica, che intendeva portare un
contributo alla elaborazione di un’antropologia cristiana, una diversa modalità di approccio si coglierà nella riflessione dei più significativi teologi del xx secolo: Karl Rahner, Hans Urs von Balthasar, Eberhard Jüngel, Joseph Ratzinger.
Metodo
La riflessione verrà condotta attraverso lezioni frontali del docente
aperte all’interazione degli allievi. Dopo la presentazione del progetto e del metodo di lavoro, verrà chiesto a ciascun allievo di scegliere e approfondire un autore. Seguirà lo studio personale in vista dell’esposizione in classe, secondo il metodo che verrà indicato
all’inizio del corso.
Bibliografia
G. COLOMBO, Del Soprannaturale, Milano 1996.
16ITSS42 - Dal corpo alla carne: l’originalità dell’essere uomo
(prof.ssa A.P. VIOLA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: seminario; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario si propone di mettere al centro dell’attenzione filosofica e teologica l’uomo nella sua originale modalità d’essere
una carne vivente: vita che si esprime attraverso una corporeità
che non si identifica con la mera fisicità. Tale riflessione punta a
dare un orizzonte speculativo al mistero della resurrezione della
carne.
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Contenuti
Saranno presentate le matrici della filosofia del corpo (Platone,
Cartesio, la fenomenologia contemporanea) in dialogo con la proposta filosofica di Michel Henry per una fenomenologia dell’Incarnazione.
Metodo
Secondo la metodologia propria del seminario saranno dedicate
alcune ore di lezione alla presentazione della questione sull’identità dell’uomo a partire dall’analisi critica della filosofia del corpo.
Saranno assegnate precise letture ai singoli studenti che relazioneranno in classe. Il frutto della lettura e presentazione in classe
costituirà l’elaborato che sarà consegnato alla fine del seminario.
Bibliografia
A.P. VIOLA, Dal corpo alla carne, Caltanissetta- Roma 2005; altri
testi saranno indicati a partire dall’approfondimento proposto.
V anno
ITH501 - Archeologia e Storia dell’Arte nella Sicilia cristiana
(prof. F.P. MASSARA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di guidare alla conoscenza dei fondamenti
dell’archeologia e dell’arte cristiana, introducendo alla ricca problematica connessa alla sua formazione, con particolare riguardo alla Sicilia. Il percorso comprenderà anche lo sviluppo di
competenze metodologiche per la ricerca archeologica e storicoartistica.
Contenuti
Descrizione: Lo studio si articolerà attorno a nuclei significativi
(gangli storici e artistici, modelli monumentali e centri di irradia-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
zione, eminenti personalità, importanti svolte nelle scelte iconografiche) cercando di evidenziare criticamente gli elementi fondamentali che hanno guidato, nelle diverse epoche, il rapporto tra
arte e fede, declinato all’interno del territorio e del contesto storico-ecclesiale. Contenuti: Il corso offre un itinerario di comprensione delle linee fondamentali dell’archeologia e della storia
dell’arte nella Sicilia cristiana, esplorandone canoni architettonici,
scelte figurative, temi privilegiati, coordinate ermeneutiche e peculiarità stilistiche, in stretta connessione con le fonti bibliche e
patristiche e con la riflessione teologica antica e moderna.
Metodo
Metodologie didattiche e attività di apprendimento previste: Lo studio
verrà guidato secondo il metodo storico-critico, accostandosi ai fondamentali strumenti dell’indagine archeologica, iconologica e storico-artistica. Sono previste lezioni frontali, accompagnate da elaborati di ricerca e schedature sperimentali di opere e monumenti
da discutere in aula. Metodi e criteri di accertamento del profitto: è
prevista la redazione, la consegna e la discussione in aula di un elaborato di ricerca su un tema concordato (15 pagg., Times New Roman 12, inter. 1.5, compresa bibliografia), composto secondo rigorosa metodologia scientifica (bibliografia, note a piè di pagina, ecc.).
Bibliografia
F.P. MASSARA, I mosaici paleocristiani e bizantini della Sicilia: osservazioni iconografiche, in Sur les traces du Christianisme antique en
Sicile et en Tunisie, Palermo 2007, pp. 164-171; Archeologia Cristiana. Coordinate storiche, geografiche e culturali (secc. I-V), a cura di
P. Filacchione - C. Papi, Roma 2015. Bibliografia specifica e tematica di riferimento verrà fornita durante il corso.
ITD501 - Diritto Canonico 3: Il matrimonio (prof. V. MURGANO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
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Obiettivi
Il corso si propone di presentare i fondamenti biblici e la riflessione teologica sul matrimonio nel suo sviluppo storico, di approfondire le categorie espressive sotto il profilo teologico-giuridico,
per cogliere le peculiarità del Diritto matrimoniale canonico, di
evidenziare il carattere e le finalità pastorali della normativa canonica.
Contenuti
La prima parte, presenta il dato biblico sul matrimonio ed evidenzia lo sviluppo della riflessione teologica e giuridica, con particolare riferimento alla riflessione patristica, al contributo delle scuole di Parigi e di Bologna ed alla dottrina tridentina. Focalizza una
particolare attenzione alla dottrina del Vaticano II. La seconda parte tratta la normativa codiciale partendo dai canoni introduttivi,
presentando la natura del consenso e i suoi vizi, gli impedimenti
dirimenti, la forma canonica, i matrimoni misti, lo scioglimento
del vincolo e la convalidazione del matrimonio. La terza parte tratta della normativa concordataria e delle cause di nullità matrimoniale.
Metodo
Il corso si sviluppa con il metodo giuridico della ricerca e dell’analisi delle fonti, con particolare riferimento al Codice di diritto canonico ed agli accordi di Villa Madama. Relazione con l’intero piano
di studi del corso istituzionale: Il corso, interagisce in modo particolare con la liturgia sacramentale, per quanto riguarda gli aspetti
celebrativi inerenti la forma canonica, e con la morale sacramentale, per quanto riguarda la dinamica essenziale del matrimonio
in facto esse.
Bibliografia
AA.VV., Il Diritto nel mistero della Chiesa, Roma 19922, vol. III. Lettura consigliata: AA.VV., Matrimonio canonico fra tradizione e rinnovamento, Bologna 1985; Il matrimonio canonico in Italia, a cura
176
di E. Cappellini, Brescia 1984; M. MARCHESI, Diritto canonico complementare. La normativa C.E.I., Bologna 1992; J. PRADER, Il matrimonio in Oriente e Occidente, Roma 1992.
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
ITT503 - Escatologia (prof. G. TRAPANI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il Corso intende avviare l’allievo ad una visione organica dell’escatologia, nei suoi aspetti collettivi e universali ed individuali, alla
luce della Scrittura, dei Padri e della Tradizione ecclesiale, in particolare i dati magisteriali. Alla luce poi della riflessione teologica
contemporanea si evidenzieranno le attuali proposte in campo
nella acquisizione dei dati escatologici frutto di diverse ermeneutiche. L’allievo sarà condotto così a maturare una propria prospettiva critica di lettura dei dati escatologici e a formulare una sua
proposta.
Contenuti
La riflessione si svolge in prospettiva genetico-storica e tematicosistematica. Nella prima parte, il Corso dopo la storia del trattato,
affronta la disputa con la cultura e le scienze degli ultimi secoli;
quindi ricerca i fondamenti biblici dell’AT e neotestamentari; visita i dati patristici e della teologia medievale. Nella seconda parte
si affrontano con fare analitico e sistematico i temi classici della
escatologia collettiva e universale e quelli inerenti alla escatologia
individuale. Nel fare ciò emergeranno le diverse riletture teologiche proposte nel xx secolo in ordine ai dati fondamentali dell’escatologia collettiva e individuale.
Metodo
Nelle lezioni frontali si presenteranno, con una ermeneutica pertinente, i dati relativi agli sviluppi teologici e magisteriali del-
177
l’escatologia e quindi si aiuterà l’allievo ad una acquisizione sistematica dei dati escatologici alla luce della fede credente e della
metodologia teologica. Oltre alla partecipazione attiva in classe
si richiederà all’allievo di sostenere un esame in forma di colloquio sui contenuti del corso e le letture richieste.
Bibliografia
RUIz DE LA PEñA, L’altra dimensione, Roma 1981; C. POzO, Teologia
dell’aldilà, Roma 1983.
ITS501 - Esegesi dell’Antico Testamento: Libri sapienziali (prof.
A. PASSARO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso: a) intende introdurre all’esercizio dell’analisi esegetica
su testi poetici del Salterio e del Pentateuco sapienziale, e alla cosiddetta letteratura didattica dell’AT.; b) aiuta lo studente a cogliere ed elaborare la prospettiva teologica a partire dall’analisi attenta
dei testi, secondo metodologie e approcci diversi, in un percorso
euristico che va dall’analisi letteraria a quella delle tradizioni, della redazione e dei contesti storici generativi dei testi.
Contenuti
Studio di pericopi riconducibili a unità di contenuto, scelte di anno in anno, in relazione con la tematica generale del quinto anno.
La preghiera di Israele e la preghiera della Chiesa; la riflessione
sapienziale sull’esperienza umana alla luce dell’intelligenza della
fede; la ripresa e la riscrittura delle tradizioni di Israele; la finzione
storica come strumento per l’elaborazione della propria identità
storica.
Metodo
Il corso prevede: analisi dei pericopi selezionate in lingua originale, durante le lezioni frontali (Sal 3; 7-8; 88; Gb 9,1-35; Qo 12,9-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
14; Sap 16); studio personale di pericopi in traduzione, su Commentari consigliati dal docente (Sal 22; 23; 45; 46; Gb 42,1-6; Qo
8,16–9,6; Prv 1). Per essere ammessi alla frequenza del corso, occorre aver frequentato il seminario di Metodologia biblica e i corsi
di Introduzione all’Antico Testamento e di Ebraico biblico. Per sostenerne l’esame, è necessario avere concluso i suddetti corsi e il seminario con esito di verifica positivo. Gli obiettivi di apprendimento sopra indicati saranno verificati con un esame orale finale,
nella sessione ordinaria, in cui lo studente darà prova di saper leggere esegeticamente i testi studiati (sia quelli in ebraico/greco sia
quelli in traduzione) e di aver letto e assimilato la bibliografia assegnata per l’approfondimento.
Bibliografia
A seconda delle pericopi scelte, verranno di volta in volta indicati
i Commentari delle diverse Collane scientifiche e qualche articolo
di approfondimento in lingua italiana. Come richiesta viene indicata la lettura di due monografie in lingua italiana relative al contenuto del corso: G. Bellia - A. Passaro (a cura di), Il Libro della Sapienza. Tradizione, redazione, teologia, Roma 2004, pp. 11-130, 157232, 271-347; E. Bons - A. Passaro (a cura di), Dai Salmi al Salterio,
Trapani 2013.
ITS502 - Esegesi del Nuovo Testamento: Corpus giovanneo
(prof.ssa M.A. NICOLACI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
L’obiettivo generale del corso è duplice: a) abilitare gli studenti
all’uso delle metodologie diacroniche e sincroniche nel rispetto
delle peculiarità storiche, letterarie e teologiche proprie degli scritti giovannei; b) permettere loro di rileggere tutto l’evento cristologico e l’annunzio del kerygma-evangelo dal punto di vista della
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«testimonianza» giovannea e, conseguentemente, in base alla storia e all’esperienza viva di fede dell’ambiente ecclesiale cui si devono e in cui sono stati accolti e trasmessi questi scritti. Obiettivi
di apprendimento specifico del corso sono: a) acquisire familiarità
con la lingua e lo stile degli scritti giovannei; b) saper applicare la
metodologia diacronica e sincronica all’esegesi di un qualunque
testo giovanneo compiendo, nel modo e nell’ordine corretto, le
operazioni esegetiche di volta in volta richieste e facendo uso critico dei commentari e di altri strumenti bibliografici; c) capacità
di individuare le prospettive teologiche peculiari degli scritti giovannei e di metterle opportunamente in relazione a quelle degli
altri blocchi letterari e teologici del NT.
Contenuti
Dopo una breve introduzione, dedicata a enucleare sotto l’aspetto
formale e contenutistico alcune tratti caratterizzanti e unificanti
l’opera giovannea, ci si dedicherà allo studio analitico di singole
pericopi scelte dal Vangelo, dalle Lettere e dall’Apocalisse.
Metodo
Durante le ore di lezione frontale, l’analisi esegetica sarà condotta
sui testi nella lingua originale; sarà invece cura degli studenti preparare, con l’ausilio della bibliografia suggerita dal docente, l’analisi di altre pericopi in traduzione italiana. L’integrazione dei metodi diacronici e sincronici sarà determinante nella pratica esegetica ai fini di una più ampia ermeneutica teologica dei testi
giovannei. In relazione ai testi evangelici, inoltre, la critica storica
affiancherà l’analisi letteraria e l’analisi narrativa per una comprensione articolata e complessa della testimonianza giovannea
a Gesù di Nazareth. Verifica: gli obiettivi di apprendimento sopra
indicati saranno verificati con un esame orale finale, nella sessione ordinaria, in cui lo studente darà prova di saper compiere l’esegesi dei testi giovannei studiati (sia quelli in greco sia quelli in
lingua italiana) e di aver letto e assimilato la bibliografia assegnata
per l’approfondimento della teologia giovannea.
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Bibliografia
I commentari esegetici suggeriti per la preparazione delle singole
pericopi; una monografia relativa al contenuto del corso: R. BAUCKHAM, La teologia dell’Apocalisse, Brescia 1994; R.E. BROWN, Introduzione al Vangelo di Giovanni, Brescia 2007; J. LIEU, La teologia
delle Lettere di Giovanni, Brescia 1993; D. MOODy SMITH, La teologia
del Vangelo di Giovanni, Brescia 1998; M. NICOLACI, «La salvezza
viene dai Giudei». Introduzione agli Scritti giovannei e alle Lettere
cattoliche, Cinisello Balsamo 2014.
ITF501 - Estetica (prof.ssa M.A. SPINOSA)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’Estetica si offre come dis-corso filosofico per viam Pulchritudinis:
per-corso che cerca di intercettare il vincolo tra il materiale e lo
spirituale, il legame reciproco dei sensi con il senso, fino ad incrociare l’implicarsi di immanenza e trascendenza. Un corso di
estetica situato a compimento degli studi di filosofia ed a conclusione degli studi del I ciclo istituzionale di teologia non può non
affidare il compito di pensare, di queste discipline, la problematica
e perciò inesauribilmente feconda prossimità: puntando a che lo
studente argomenti intorno alla bellezza come modo eminente
del darsi dell’essere e del dirsi di Dio all’uomo.
Contenuti
Il corso elabora una “teoria” della bellezza attraverso una riflessione sull’arte, accostando la parabola storico-critica delle tappe
più significative dell’estetica (I parte) ad una prospettiva speculativa che provi a cogliere la bellezza come “trascendentale” (II parte). Le lezioni accompagnano nella rimeditazione di quanto la bellezza, a motivo della sua valenza analogica, continua fondamentalmente a “evocare” nel corso della vicenda del pensiero: sia
181
esplicitamente, “pro-vocando” a partire dal suo modo di darsi
nell’opera d’arte, sia implicitamente, “in-vocando” il nesso ultimo
con una teologia che ha da annunziare la fede in Gesù Cristo, Verbo fattosi carne, dono a noi dal Padre, grazie al suo santo Spirito.
Si tratta di: 1. Estetica come filosofia, filosofia come estetica; 2.
Poetica ed estetica; 3. Bello di natura, bello d’arte, essere bello; 4.
Il Bello e il Brutto; 5. Il Bello: oggettivo, soggettivo, trascendentale?
6. Valenza dell’affettività umana; 7. Una filosofia “dal” sentimento? 8. Fenomenologia, ermeneutica, metafisica del Bello; 9. La lezione di Platone, Aristotele, Kant, Kierkegaard, Nietzsche, Heidegger, Adorno, Gadamer, Ricoeur; 10. Teologia estetica e/o estetica teologica: una riflessione filosofica; 11. Perchè i poeti? Ciò che
nell’opera è in opera.
Metodo
La riflessione viene condotta prevalentemente attraverso lezioni
frontali, che dispongono al dialogo in classe. Potrà farsi uso della
multimedialità per favorire l’approccio fenomenologico nella trattazione delle unità didattiche. Prerequisiti: le nozioni fondamentali del corso istituzionale di metafisica (tematica della relazione
essenza-esistere; problematica dei trascendentali; questione dell’analogia).Oltre ad una partecipazione attiva alle lezioni, è richiesto un colloquio finale su un tema approfondito a scelta dallo studente e su domande poste dal docente sui contenuti del corso nella sessione ordinaria di esami.
Bibliografia
R. BODEI, Le forme del bello, Bologna 1995; P. GILBERT, Corso di Metafisica. Pazienza d’essere, Milano 1997, pp. 309-321; M.A. SPINOSA,
Per viam pulchritudinis: l’itinerario metafisico di Virgilio Melchiorre,
in «Laurentianum», 53 (2012) pp. 233-305; L. STEFANINI, Estetica,
Roma 1952, pp. 66-77, 93-105, 108-111; H.U. von BALTHASAR, Gloria, Milano 1971, vol. IV, 355-371. Consigliata: B. FORTE, La porta
della bellezza, Brescia 2001; M. HEIDEGGER, Sentieri interrotti, Firenze 1990; M.A. SPINOSA, La filosofia, passione del pensare. Spunti
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
da L’Homme faillible di P. Ricoeur, in Aa.Vv., Impense adlaboravit.
Scritti in onore del cardinale S. Pappalardo, Palermo 1999, pp. 301312; C. VALENzIANO, Scritti di estetica e di poetica. Su l’arte di qualità
liturgica e i beni culturali di qualità ecclesiale, Bologna 2000; M. NARO, Dentro ogni cosa mostrare Dio. Chiesa e artisti insieme per educare
alla fede: tematiche, indicazioni, prospettive nel magistero contemporaneo in «Parola e Tempo», 12 (2013) pp. 265-282.
ITL501 - Liturgia sacramentaria (prof. P. SORCI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di fare acquisire agli allievi la comprensione
dei Sacramenti come azioni di Cristo e della Chiesa, memoriale
attuativo del mistero pasquale nella vita del credente per l’edificazione della Chiesa come corpo di Cristo e popolo di Dio, per formare i laici a un servizio intelligente e competente, e i candidati
al ministero ordinato alla preparazione e alla presidenza delle celebrazioni liturgiche.
Contenuti
Il corso comprende una breve introduzione generale che richiama
e approfondisce i contenuti della liturgia fondamentale studiati al
secondo anno del corso istituzionale. Sulla base della SC 5-8.59 i
sacramenti sono presentati come memoriale, azione di grazie e
attuazione del mistero pasquale e rinnovazione della nuova alleanza, la cui celebrazione suppone la fede, la manifesta e la nutre.
In essi, attraverso i simboli rituali, per l’azione dello Spirito Santo,
nella Chiesa, Cristo opera attraverso il santo ministero, per attuare
il mistero pasquale nella vita del credente in modo da edificare la
Chiesa. In questa prospettiva sono presentate le sette azioni sacramentali: l’Iniziazione cristiana: L’Eucaristia, memoriale della
morte e risurrezione, grande sacramento e centro di tutti i sacra-
183
menti; i sacramenti dell’iniziazione: Battesimo, Confermazione e
prima Eucaristia; i sacramenti della guarigione: Penitenza e Unzione degli Infermi; i sacramenti del servizio e della comunione
ecclesiale: Ordine e Matrimonio. Di esse il corso cerca di rintracciare le radici delle strutture celebrative nel Nuovo Testamento
con le loro prefigurazioni veterotestamentarie; ricostruisce lo sviluppo storico attraverso le epoche culturali, in rapporto con le conseguenti riflessioni teologiche e la prassi pastorale; studia i nuovi
rituali secondo i Praenotanda, e la celebrazione per ritus et preces,
confrontati, nei tempi limitati concessi al corso, con i riti delle altre famiglie liturgiche e con le prassi rituali delle Chiese della Riforma, per cogliere i significati teologici, le indicazioni rituali e
pastorali, le problematiche odierne, le possibilità di adattamento,
le implicanze per la vita spirituale. Il corso per la sua ricaduta anche pastorale, infine, presenta alcuni sacramentali: la Professione
religiosa, la Consacrazione delle vergini, le Esequie e il Benedizionale.
Metodo
Il corso in conformità a Sacrosanctum Concilium 16 e Optatam
totius 16 si avvale di una metodologia interdisciplinare, in particolare quella storico-sistematica, e dell’analisi linguistica del vari
Ordines. Le lezioni frontali, sulla base del fondamento antropologico e delle radici bibliche di ciascuna azione sacramentale percorrono lo sviluppo rituale e teologico a partire dalla prassi e dalla
mistagogia patristica, l’evoluzione nei contesti culturali delle varie epoche, sino agli Ordines nati dalla riforma del Vaticano II.
Questi vengono comparati con i riti della altre Chiese d’Oriente
e d’Occidente ed esaminati per ritus et preces al fine di coglierne
il contenuto teologico, le implicazioni antropologiche, le attuazioni pastorali e le implicanze spirituali. L’apprendimento verrà
verificato mediante l’esame orale e la discussione di un breve elaborato scritto di approfondimento su uno dei temi trattati nel
corso.
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Bibliografia
Manuale: Praenotanda ai rituali dei diversi sacramenti; A. ADAM W. HAUNERLAND, Corso di Liturgia, Brescia 2013 (capp. VIII-xVIII).
Letture di approfondimento consigliate: P. SORCI, Paschale mysterium. Studi sui sacramenti, Rom 2014; A.P.L. (a cura di), Celebrare
il mistero di Cristo, vol. II. La celebrazione dei sacramenti, Roma
1996; Liturgia, a cura di A.M. Triacca, D. Sartore, C. Cibien, Cinisello Balsamo 2001 (voci relative ai singoli sacramenti); M. METzGER, L’Église dans l’Empire romain, Le culte, Roma 2015, vol. I; L.M. CHAUVET, L’umanità dei sacramenti, Bose 2010; C. GIRAUDO, In
unum corpus. Trattato mistagogico sulla eucaristia, Cinisello Balsamo 2001; H. HOLPING, Il mio corpo dato per voi. Storia e teologia
dell’eucaristia, Brescia 2015.
ITT501 - Mariologia (prof. R. LA DELFA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Condurre l’allievo alla conoscenza delle verità di fede che riguardano la Madre del Signore mostrandone il nesso con i temi tutti
della teologia, già acquisiti (ad es.: l’ecclesiologia e l’antropologia)
o caratteristici del V anno (ad es.: l’estetica e la sacramentaria).
Contenuti
Rivisitata l’immagine di Maria così come ci giunge dalla tradizione religiosa e dalla pietà popolare, il corso presta attenzione allo
sviluppo del discorso di fede sulla Madre del Signore, dalle più
antiche espressioni patristiche sino alle formulazioni conciliari e
post-conciliari. Messo a tema il senso e la specificità del trattato e
delle sue riformulazioni nel contesto della riflessione post-conciliare, ci si interroga infine su Maria dei Vangeli e sulla corrispondenza o meno dei “ritratti” di lei in essi elaborati rispetto alle proposte e ai modelli storico-dommatici sin qui sviluppati. Il corso si
185
articola nel modo seguente: 1. L’immagine di Maria nella tradizione religiosa e nella pietà popolare (nomi, feste, immagini, pie pratiche mariane. Apparizioni, miracoli, santuari. Maria: risposta psico-socio-antropologica alla domanda di un femminile divino? Maria e la mistica della femminilità. Maria volto femminile di Dio.
Maria e le donne: l’ambiguità di un modello); 2. Lo sviluppo del
discorso di fede sulla Madre del Signore (le più antiche espressioni patristiche; i concili del primo millennio: Maria Theotokos (451)
e Aeiparthenos (553); le acquisizioni del secondo millennio: Maria
“Immacolata” (1854) e “Assunta” (1950); Il Vaticano II; gli sviluppi
post-conciliari). 3. La Maria della storia (La donna nel mondo antico. La donna nel mondo ebraico. È possibile ritrovare la Maria
della storia?); 4. La Maria delle Scritture (la testimonianza di Marco; Maria nel Vangelo di Matteo; il ritratto teologico di Luca; il ritratto teologico di Giovanni; Maria la donna di Ap 12?); 5. La mariologia nella storia della teologia (nascita del trattato e sua organizzazione sino a OT, l’insegnamento della mariologia dalle
Normae Quaedam a Sapientia Christiana, la Lettera della Congregazione dell’educazione cattolica sull’insegnamento della mariologia, il documento della PAMI La Madre del Signore); 6. Gli orientamenti attuali della mariologia (indirizzo storico-dommatico,
femminista, narrativo, sociale, affettivo, per viam pulchritudinis).
Metodo
Si rifletterà mediante strumenti audiovisivi, schemi sintetici, dialogo in classe, visita insieme a un santuario mariano ed elaborazione di una scheda critica relativa a una chiesa o santuario emblematico della realtà mariana della diocesi di appartenenza. Si
richiede un avviamento metodologico alla lettura critica dei testi
(schedatura analitica e sintetica, bibliografia, ecc.). I 6 punti del
programma suggeriscono i ritmi didattici (4 ore per argomento).
L’esperienza di “Mariologia sul campo” potrebbe essere collocata
all’inizio o a metà corso. È importante la presenza attiva e la puntualità da parte degli studenti.
186
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Bibliografia
C. MILITELLO, Mariologia, Casale Monferrato, 1991; EAD., Maria
con occhi di donna, Casale Monferrato 1999; EAD., Nostra Donna
coronata di dodici stelle, Roma 1999. Saggi consigliati per l’approfondimento: S. DE FIORES, “Mariologia”, in G. CANOBBIO, P. CODA
(a cura di), La teologia del secolo XX. Un bilancio. 2. Prospettive sistematiche, Roma 2003, pp. 561-622 (bibl.); R. LA DELFA, “Maria e
Chiesa”, in G. Calabrese, Ph. Goyret, O.F. Piazza (a cura di), Dizionario di Ecclesiologia, Roma 2010, pp. 838-852 (bibl.).
ITM501 - Morale sacramentaria (prof. S. LEONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Lo studente, alla fine del corso, dovrà: conoscere le principali tematiche dell’etica sessuale e matrimoniale; i principali documenti
del Magistero relativi alle suddette tematiche. Dovrà essere in grado di risolvere sul piano della risposta morale le possibili conflittualità che possono insorgere in tali ambiti.
Contenuti
Il corso si propone di affrontare le tematiche che, nell’antica manualistica moral-teologica, erano oggetto del trattato de sexto pracepto. Per ogni argomento verrà offerta una panoramica socio-fenomenologica del problema, verrà quindi analizzato il problema
così come presentato o fondato nella Sacra Scrittura e poi rielaborato dalla tradizione moral-teologica fino al Magistero. Verranno infine offerte delle prospettive di ricaduta pastorale. Si prevede
la trattazione dei problemi relativi alla morale sessuale e matrimoniale: Morale biblica della sessualità; sviluppo storico-ecclesiale
della morale sessuale; omosessualità; sessualità prematrimoniale;
procreazione responsabile; divorziati risposati e convivenze; prospettive e sviluppi futuri della morale sessuale.
187
Metodo
Lezioni frontali; ausilio di sussidi audiovisivi se e quando possibile; partecipazione interattiva alle lezione. Potranno essere adottate, su base volontaria e al di là dell’orario delle lezioni eventuali
attività integrative (proiezione di film, visite guidate, ecc.). Si richiede una buona conoscenza della Teologia morale fondamentale. Si conclude con un unico esame di verifica orale finale. Il corso esporrà il programma sopra esposto ma potrà trattare anche
eventuali tematiche richieste dagli studenti e non previste nella
pianificazione iniziale. Richiede puntualità alle lezioni e possibilità, oltre ai consueti appunti, di eventuale registrazione delle lezioni per esclusivo uso interno. Agli esami è possibile portare o
consultare schemi preparati dall’allievo.
Bibliografia
S. LEONE, Sessualità e persona, Bologna 2012, del quale verranno
studiate le parti indicate dal docente. Letture consigliate per l’approfondimento: M. FAGGIONI, Sessualità, matrimonio e famiglia,
Bologna 2001; C. zUCCARO, Morale sessuale, Bologna 2002.
ITT504 - Teologia cattolica orientale (prof. F.S. CUCINOTTA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Conformemente al dettato della S. Congregatio pro Institutione
Catholica, Lettera circolare del 6 gennaio 1987 – secondo il quale:
«La grande eredità teologica dell’Oriente deve rappresentare una
parte sostanziale di tutti quei trattati che essa ha particolarmente
sviluppato e approfondito, sia per arricchire il curriculum degli
studi del Rito latino, sia per promuovere una più profonda conoscenza delle Chiese orientali». Oggetto del corso è la presentazione di una proposta sistematica, metodica e critica della teologia
orientale cattolica al fine di offrire all’utenza occidentale la possi-
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I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
bilità di leggere, dalla prospettiva orientale assunta quale significativo e complementare referente critico, la pienezza del comune
tràdito confessato, celebrato, pensato. Ponendosi alla conclusione
dell’intero ciclo istituzionale il corso intende proporsi quale naturale referente critico della teologia dogmatica occidentale e al contempo contribuire ad una visione sintetica della teologia dogmatica cattolica.
Contenuti
Il corso si struttura in tre parti delle quali la prima sviluppa i seguenti temi: l’introduzione all’Oriente cristiano, il Mistero di Dio
e il Mistero di Cristo; la seconda affronta questioni scelte dell’Antropologia, l’Escatologia e la Theotokologia; mentre oggetto della
terza è: la natura eucaristica della Chiesa e la Sacramentaria.I principali contenuti del corso, suddivisi nelle già indicate parti, saranno i seguenti: I. Dalla trinità delle Persone al mistero di Dio. 1.
L’insegnamento e lo studio della teologia orientale; 2. Il Mistero
di Dio e di Cristo; 3. La Pneumatologia e la questione del Filioque.
II. Temi di antropologia teologica. 1. La Creazione e l’essere creato;
2. Dal peccato originale alle tuniche di pelle; 3. Dalla vita spirituale
alla Deificazione; 4. La Theotokologia 5. L’escatologia cosmica e individuale. III. Temi di sacramentaria. 1. I Sacramenti di iniziazione; 2. I Sacramenti di istituzione; 3. I Sacramenti di terapia; 4. Gli
“altri” sacramenti: il monachesimo e le icone.
Metodo
Ogni unità tematica si divide in quattro complementari momenti.
Il primo di questi è l’introduzione alla questione che comprende
l’esplicitazione dei punti di non ritorno acquisiti dalla teologia occidentale all’interno della sua speculazione che divengono al tempo stesso i referenti critici per la riflessione orientale e i punti di
partenza per la nostra riflessione. Il secondo momento presenta
i fondamenti dogmatici: dai sette concili ecumenici fino al Vaticano II, con particolare attenzione soprattutto a quello di Firenze,
in considerazione della questione della sua legittimità e proble-
189
matica ricezione in seno all’Oriente cristiano non cattolico. Il terzo
momento (l’Auditus fidei), procedendo dalle eredità patristica e bizantina giungerà fino agli attuali orientamenti della teologia ortodossa contemporanea e ai contributi del dialogo ecumenico sia
tra orientali come anche con le tradizioni occidentali. Il quarto
momento (l’Intellectus fidei), dopo una creativa rivisitazione dei topoi propri alla gnoseologia teologica orientale (liturgici, mistagogici, canonici, iconografici e catechetici), offrirà linee di prospettive sistematiche frutto della creativa fedeltà alla tradizione orientale. La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali con
l’ausilio della didattica audio-visiva e di una dispensa curata dal
docente contenente testi antologici e schemi didattici. Allo studente è richiesto di sostenere un esame scritto alla fine del corso,
nella sessione ordinaria degli esami.
Bibliografia
VL. LOSSKy, La teologia mistica della Chiesa d’Oriente, Bologna 1985;
J. MEyENDORFF, La Teologia bizantina, Casale Monferrato 1984; C.
yANNARAS, La fede dell’esperienza ecclesiale, Brescia 1993; T. SPIDLIK,
L’idea russa. Un’altra visione dell’uomo, Roma 1995. Dispensa a cura
del docente con testi antologici e schemi didattici.
ITP501 - Teologia pastorale (prof. C. TORCIVIA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso permette allo studente di leggere le attuali prassi pastorali
e di predisporre generali linee prospettiche. Lo studente così è abilitato a conoscere e ad esercitare, seppur in termini ancora generali, un adeguato strumentario metodologico teorico-pratico per
l’analisi critica della prassi ecclesiale; acquisisce altresì una buona
conoscenza dei modelli ecclesiale-pastorali oggi esistenti.
190
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Contenuti
Il corso segue un’impostazione ermeneutica. esso, pertanto, si articola nelle seguenti parti: 1. Il contesto culturale odierno del far
teologia; 2. messa a punto delle attuali precomprensioni del fatto
pastorale nella Chiesa; analisi delle permanenti tracce di cristianità e dei punti nodali della pastorale evangelizzatrice e missionaria; 3. linee fondamentali della storia della teologia pastorale attraverso lo studio dei due autori-fondatori (Rautenstrauch e Schleiermacher) e degli autori classici del Novecento (Arnold, Liégé, K.
Rahner); 4. epistemologia della disciplina (oggetto materiale, oggetto formale e metodo); 5. i modelli ecclesiale-pastorali e le attuali
prospettive teologico-pastorali: il primo annuncio, la Chiesa comunità-fraternità, la parrocchia, la laicità, la lettura antropologica
della Scrittura.
Metodo
Le metodologie didattiche usate comprendono: lezioni frontali,
didattica seminariale, dibattiti in aula, relazioni scritte sulle diverse prassi pastorali esistenti, schede di letture. Il programma del
corso con l’esposizione dei singoli argomenti correlato alle date
delle lezioni previste viene offerto agli studenti durante la prima
ora di lezione. Si chiede agli studenti la presenza, la puntualià e
la correttezza dei comportamenti, ma soprattutto una profonda
interazione con i contenuti proposti e con la dialogicità corale del
modo di far lezioni.
Bibliografia
CH. TAyLOR, Incanto e disincanto, Bologna 2014; C. TORCIVIA, La
Parola edifica la comunità, Trapani 2008; ID., E se domani... Oltre
le paure di una Chiesa nostalgica, Trapani 2013. Letture consigliate
a scelta: S. DIANICH - C. TORCIVIA, Le forme del popolo di Dio tra
comunità e fraternità, Cinisello Balsamo 2012, pp. 105-203; C.
TORCIVIA, Il perdono. La via del bene tra giustizia e amore, Trapani
2014.
191
ITT505 - Teologia ecumenica e teologie nell’ecumene (prof. A.
PILERI BRUNO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Introdurre alla teologia ecumenica, assumendo il Concilio Vaticano II come referente critico ed ermeneutico; delineare le implicazioni pastorali prodotte da tale apertura.
Contenuti
«Promuovere il ristabilimento dell’unità fra tutti i cristiani è uno
dei principali intenti del sacro Concilio Vaticano II» (Unitatis Redintegratio n. 1). A partire da questa espressione magisteriale, il
corso intende mettere a disposizione degli allievi chiavi ermeneutiche con cui accostare letture e maturare un raffronto, teologicamente fondato, con le articolazioni della fede nelle diverse confessioni cristiane. Il corso intende abilitare ad uno studio ragionato che, avendo come referente critico la teologia cattolica ed i
suoi dati di fede, consenta di conoscere, ed accostare consapevolmente, le molteplici istanze derivanti da altri percorsi della riflessione teologica. Una trattazione tematica servirà a cogliere continuità e discontinuità con il tradito della fede cattolica e della sua
teologia ed a condurre allo sviluppo della capacità critica per un
discernimento opportuno delle nozioni della fede.
Metodo
Il corso si articolerà su lezioni frontali, utilizzo di strumenti multimediali, cooperative learning, brainstorming.
Bibliografia
P. NEUNER, Breve manuale dell’Ecumene, Brescia 1986; CONSIGLIO
ECUMENICO DELLE CHIESE FEDE E COSTITUzIONE, Confessare una sola
fede. Una spiegazione ecumenica del credo, Bologna 1993; AA.VV.,
192
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
Da Basilea a Graz. Il movimento ecumenico e la salvaguardia del
creato, Padova 1998; G. CERETI, Molte chiese cristiane un’unica Chiesa di Cristo. Corso di ecumenismo, Brescia 1992; G. SEMBENI, Direttorio ecumenico 1993: sviluppo dottrinale e disciplinare, Roma 1997;
T.F. ROSSI, Manuale di ecumenismo, Brescia 2012.
ITT502 - Teologia sacramentaria (prof. C. SCORDATO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Obiettivo del corso è rispondere alla duplice domanda: perché celebrare? e perché celebrare col settenario sacramentale? La risposta è nella messa a tema del senso cristiano della celebrazione rituale, in quanto ‘sporgente’ dall’evento del Cristo; e nella focalizzazione del valore del settenario inteso come l’insieme delle azioni
rituali nelle quali la comunità cristiana celebra l’autodonazione di
Dio in Gesù Cristo e nello Spirito e il compiersi della esistenza
cristiana nell’articolazione della vita ecclesiale. Di fronte al dato di
fatto delle celebrazioni sacramentali, l’allievo dovrà mostrare di
avere acquisito le ragioni profonde che ne rendono conto come
dato di principio, ovvero deve comprendere come non sarebbe
plausibile la vita cristiana senza la sua qualificazione sacramentale.
Contenuti
Il corso comprende tre momenti. L’indagine biblica (I) mostra
l’origine della vita sacramentale dalla vita di Gesù culminante
nel mistero pasquale e pentecostale; l’evento Cristo nello Spirito
implica il suo realizzarsi nella vita della comunità umana. L’indagine storico-teologico e dogmatica (II) ricostruisce i diversi paradigmi di comprensione dei sacramenti e le acquisizioni di carattere dottrinale (e rituale) maturate nella vita della Chiesa fino
al Concilio Vaticano II e al conseguente rinnovamento dei riti. La
193
riflessione sistematica (III) prende avvio dal tema della festa rituale per specificarne la qualità anamnetica ed epicletica, che caratterizza il settenario sacramentale. Precisato il simbolismo del
settenario sacramentale (3 + 4) e l’intrecciarsi dei sacramenti intorno all’Eucaristia, segue l’analisi teologica dei tre sacramenti
costitutivi della vita cristiana (l’iniziazione cristiana), dei due sacramenti della cura (penitenza-riconciliazione e unzione degli
infermi), e dei due sacramenti del servizio alla comunità (ministero ordinato e matrimonio). Il primo incontro ha carattere introduttivo e approda alla peculiarità del trattato di sacramentaria
e alla sua collocazione nel contesto delle varie discipline teologiche. Seguono quindi le tre indagini biblica, storico-dogmatica e
sistematica. L’indagine biblica è scandita in tre unità; la prima individua nella persona di Gesù e nei debarim del regno di Dio il
momento originante e fondante dei sacramenti; la seconda analizza in che modo l’evento del Cristo nello Spirito fin dall’inizio
viene recepito e assimilato dalla comunità cristiana nella fede
(speranza e carità) attraverso le celebrazioni sacramentali; la terza presenta le diverse elaborazioni offerte dai singoli autori del
Nuovo Testamento. L’indagine storico-dogmatica è organizzata in
quattro unità, cui corrispondono, in qualche modo, i diversi paradigmi interpretativi della vita sacramentale. La prima unità è
riservata all’epoca patristica; la seconda all’epoca medievale; la
terza all’epoca moderna con particolare attenzione alla crisi della
Riforma protestante e, soprattutto, alla dottrina sui sacramenti
del Concilio di Trento; la quarta all’epoca contemporanea. L’indagine sistematica è divisa in due grandi parti. La prima parte,
sulla linea della tradizionale riflessione sui sacramenti in genere,
ricostruisce l’orizzonte di comprensione che renda pensabile e
fruibile nel nostro tempo la vita sacramentale: la festa, il rito, il
linguaggio, la comunicazione…; il tutto specificato dalla qualità
anamnetica ed epicletica della sacramentalità cristiana. La seconda parte è riservata all’analisi dei singoli sacramenti e comprende
diverse unità. La prima unità è riservata all’analisi teologica dell’iniziazione cristiana (Rica), compresa come dato unitario e co-
194
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
stitutivo della vita cristiana, con approfondimento particolare dell’Eucaristia. La seconda unità comprende l’analisi teologica dei
due sacramenti della cura, penitenza-riconciliazione e unzione
degli infermi è dà rilevanza alla ricomprensione olistica dell’esperienza della salvezza nell’orizzonte della salute-salvezza
escatologica (salus). La terza unità tematizza il valore teologico
del ministero ordinato, dando particolare attenzione alla corretta
impostazione dell’ordine (episcopato, presbiterato, diaconato) e
focalizzando la peculiarità del servizio alla comunione della comunità nelle sue diverse articolazioni. La quarta unità propone
l’analisi teologica del matrimonio sottolineando la circolarità tra
il tema nuziale della Scrittura e il suo esito sacramentale nella
vita della coppia.
Metodo
Il metodo è sistematico nel suo insieme in quanto la proposta è
costruita secondo una intenzionalità che chiama in causa il reciproco co-implicarsi dei diversi aspetti (biblico, storico, teorico);
nelle singole parti, però, esso si specifica secondo le esigenze delle
discipline interessate; particolare attenzione è riservata alle acquisizioni delle scienze bibliche, della storia della teologia e di una
corretta ermeneutica dei testi magisteriali. Le lezioni frontali hanno il compito di offrire il panorama generale delle tre parti (biblica, storica, sistematica); alla fine di ogni parte è previsto un colloquio, che consenta di verificare i contenuti essenziali di ciascuna
parte, facendo riferimento alla bibliografia indicata. Per la parte
storica, in particolare, è previsto l’uso dell’antologia, concordando
con ogni studente quale delle quattro unità (dell’excursus storicoteologico) intenda privilegiare e scegliendo un congruo numero
di testi antologici (circa 50 pp.). La conoscenza della dottrina e dei
canoni del Concilio di Trento è essenziale all’excursus nella sua dimensione dogmatica. Per ogni singola parte lo studente può scegliere un breve saggio di approfondimento, che potrà presentare
sia oralmente che in un breve elaborato (da 3 a 6 pp.); ciò qualifica
ulteriormente il percorso assecondando eventuali interessi perso-
195
nali. All’inizio del corso ogni studente viene invitato a scrivere una
definizione-descrizione di sacramento in generale e di un sacramento in particolare; nel colloquio conclusivo (il terzo) lo studente
viene invitato a riformulare le definizioni cercando di rilevare il
possibile cammino di maturazione sollecitato dal corso. Il corso,
nei limiti del possibile, fa seguito a quello di liturgia sacramentaria. Lo studente sarà invogliato a collocare i tre colloqui alla fine
di ogni parte in modo da far tesoro dello svolgimento delle lezioni
frontali.
Bibliografia
C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, voll. I-III, Trapani 2007; I,
pp. 43-244; II, pp. 106-252, con la scelta di brani antologici da C.
Scordato - S. Di stefano (a cura di), Il settenario sacramentale, vol.
IV, Antologia dei testi, Trapani 2008, III, pp. 17-36, 61-84, 89-146,
153-168, 169-182, 183-199, 214-232, 233-258. Lo studente può scegliere anche A. GRILLO - M. PERRONI - P.R. Tragan (a cura di), Corso
di teologia sacramentaria, voll. I-II, Brescia 2000; oppure C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal ‘mysterion’ al ‘sacramentum’, Bologna 1989; AA.VV., Sacramentaria speciale, vol. I-II, Bologna 2003-2004.
ITT506 - Seminario di metodologia II (prof. C. SCORDATO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 1,5 ECTS.
PROGRAMMA DEL SEMINARIO: 1. Cosa è l’elaborato del baccellierato;
2. Come si imposta; 2.1 la bibliografia adeguata; 2.2 come raccogliere il materiale; 2.3 come elaborarlo; 3. Stesura del testo; 3.1 i
criteri; 3.2. norme grafiche
Bibliografia
J.M. PRELLEzO - J.M. GARCíA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, Roma 20014; G. Lorizio - N. Galantino (a cura di),
196
Metodologia Teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, Cinisello Balsamo 1994.
Seminari
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
16ITSS51 - La giustificazione, dono immeritato della grazia.
Verso una comprensione condivisa della giustificazione nel dialogo tra cattolici e luterani (prof.ssa G. SANSONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: seminario; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Si intende ripercorrere l’itinerario lungo e difficile che, nel dialogo
tra cattolici e luterani, ha progressivamente condotto alla Dichiarazione congiunta del 1999, in cui si afferma di essere in grado di
enunciare una comprensione comune della dottrina della giustificazione. Ciò per approfondire la elaborazione del tema, da parte
di Lutero, e la formulazione dogmatica del concilio di Trento, fermandosi sui punti più controversi; evidenziare gli aspetti attualmente condivisi; cogliere le prospettive aperte dal documento e
individuare gli ostacoli non ancora superati.
Contenuti
A partire dalla disamina dei documenti ufficiali che hanno segnato le tappe più significative del dialogo, si osserva come la dottrina
della giustificazione, con i suoi fondamenti biblico-teologici e le
sue implicazioni sul modo di intendere la funzione salvifica della
chiesa, abbia occupato un posto centrale nel processo di separazione tra la chiesa cattolica e le chiese riformate e, nel tempo, abbia assunto un ruolo di fondamentale importanza nel dialogo luterano-cattolico ufficiale. Ciò ponendo in evidenza la diversità dei
presupposti antropologici e privilegiando la prospettiva soteriologica.
197
Metodo
Alcune lezioni frontali della docente, che prevedono l’interazione
degli studenti, avviano un processo guidato di ricerca sul tema
della giustificazione, a cominciare dai differenti punti di vista cattolico e luterano. Ognuno degli studenti concorda con la docente
il proprio ambito di ricerca personale, i cui esiti saranno successivamente esposti e discussi in aula. A conclusione del seminario,
è prevista una elaborazione scritta, sintetica e complessiva, in cui
raccogliere i dati emergenti dallo studio personale e dal confronto
in aula.
Bibliografia
P. CIAVELLA, Come avere pace con Dio: Martin Lutero sulla giustificazione per fede, Firenze 2011; F. FERRARO e W. JOURDAN, Per grazia
soltanto. L’annuncio della giustificazione, Torino 2005; F. Ferraro e
P. Ricca (a cura di), Il consenso cattolico-luterano sulla dottrina della
giustificazione, Torino 1999; O.H. PESCH, Azione della grazia di Dio
come giustificazione e santificazione dell’uomo, in Mysterium Salutis,
Brescia 1975, vol. Ix, pp. 296-407.
16ITSS52 - La celebrazione del matrimonio cristiano nella società contemporanea: attualità del rito alla luce di Amoris Laetitia (prof.ssa V. TRAPANI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: seminario; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario si prefigge lo scopo di aiutare lo studente (sia nel ruolo di ministro ordinato che di operatore pastorale) ad un utilizzo
del Rito del Matrimonio nella sua edizione per la chiesa in Italia,
in relazione alle condizioni esistenziali, di vita spirituale ma anche
sociale, delle coppie che chiedono il matrimonio sacramentale. La
scelta di una forma rituale differente per celebrare lo stesso sacramento è infatti dettata dal legame necessario tra fede vissuta e
198
I CICLO DEL
CORSO ISTITUZIONALE
fede celebrata. Tale assunto è valido per ogni azione liturgica, e
nel caso del seminario in questione, la scelta del rito del matrimonio si colloca nell’orizzonte più ampio che scaturisce, sulla scia
del magistero recente sul tema, di educare alla necessità di coniugare il dato rituale con le istanze pastorali, nella capacità di leggere
i segni dei tempi.
Contenuti
Per realizzare i predetti obiettivi si procederà ad una breve analisi
del contesto socio-culturale attuale rispetto alla famiglia ed al matrimonio, così come illustrato dal magistero recente ed in particolar modo dall’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, di cui saranno ripercorsi i contenuti chiave e gli studi in merito più significativi. Quindi lo studente sarà guidato ad una
rilettura analitica del rito del matrimonio per la Chiesa in Italia,
alla luce delle necessità pastorali poste in essere dalla società
odierna.
Metodo
Il seminario si svolgerà secondo una triplice modalità di interazione tra docente e studente. Inizierà con un numero di ore dedicate alle lezioni frontali, alle quali seguiranno dei laboratori di ricerca in biblioteca sotto la guida dell’insegnante, al termine dei
quali ciascun allievo esporrà oralmente in aula il risultato della
propria personale ricerca sul tema assegnatogli dal docente. Al
termine del seminario, l’ultimo giorno di lezione, ogni allievo dovrà infine presentare un elaborato scritto, che sintetizzi quanto
appreso dalle lezioni frontali, unitamente ai frutti della propria
personale ricerca frutto del laboratorio. La suddetta metodologia
richiede una frequenza assidua e costante di tutti gli allievi. La valutazione sarà così effettuata: 30% presenza in aula e partecipazione ai laboratori; 30% esposizione orale; 40% elaborato scritto
finale. Relazione con lo studio della teologia: Il seminario contribuisce ad evidenziare la relazione di reciprocità che intercorre tra
discipline teologiche diverse, ma sopratutto di riconoscere la li-
199
turgia come fonte per l’elaborazione della riflessione teologica,
tanto sul versante teologico-pastorale che ecclesiologico. Viene
messo altresì in evidenza il rapporto che intercorre tra la liturgia
e la teologia pastorale in modo diretto e non come semplice ricaduta della prima sulla seconda.
Bibliografia
PAPA FRANCESCO, Esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia sull’amore nella famiglia, 19 marzo 2016, AAS; V. TRAPANI, La
celebrazione del matrimonio cristiano, Padova 2009. Altra bibliografia sarà reperita dagli studenti in fase di ricerca.
200
VI ANNO TEOLOGICO
VI ANNO
TEOLOGICO
Realizzata attraverso lezioni frontali e attività di laboratorio,
l’offerta formativa del VI Anno teologico prevede otto corsi. Caratterizzata da un forte spessore pratico, la proposta ha lo scopo di
evidenziare il legame originario e permanente della vita e dell’agire della Chiesa (annuncio, celebrazione e servizio) con la teologia.
Essa è particolarmente rivolta agli allievi del VI Anno di teologia e a quanti, avendo compiuto il ciclo di studi per il Baccellierato
in S. Teologia, essendo stati già ordinati, volessero fruirne.
Ciascun corso ha la durata di 10 ore frontali cui è aggiunto il
tempo dedicato ad attività pratiche correlative svolte nelle parrocchie o agenzie ecclesiali alle quali gli allievi sono destinati dalle
loro Chiese e si conclude con un progetto pratico realizzato in accordo con il docente. Per la partecipazione ai corsi vengono riconosciuti 6 crediti ECTS spendibili nel II Ciclo degli studi della Facoltà Teologica di Sicilia.
L’OFFERTA DIDATTICO-FORMATIVA
La catechesi nella vita della Parrocchia (prof. G. ALCAMO)
Il corso si propone di orientare i partecipanti a pensare alla catechesi come un servizio alla Parola e al Popolo di Dio, in seno alla
vita concreta della comunità parrocchiale, armonizzando la concreta azione pastorale con le indicazioni del Magistero. In particolare illustrerà i criteri per la scelta e la formazione dei catechisti;
gli elementi della programmazione per la catechesi di Iniziazione
Cristiana e le diverse forme di catechesi degli adulti.
Indicazioni bibliografiche: UFFICIO CATECHISTICO NAzIONALE, La
formazione dei catechisti nella comunità cristiana (2006); G. RUTA, Programmare la catechesi tra teoria e pratica, Leumann
1996; L. SORAVITO, Rievangelizzare gli adulti. In margine alla
terza nota della CEI, Leumann 2004.
201
La predicazione biblica: spunti di omiletica (prof. R. L A
DELFA)
Il corso è pensato per introdurre i partecipanti a esercitare con disinvoltura e padronanza l’arte della predicazione, sviluppando uno
stile fedele alla testimonianza biblica, liturgicamente aderente e
coerente con la dimensione della fede e delle loro capacità personali. Verranno presentati modelli, tecniche e strumenti adatti alla
preparazione e alla presentazione di un’omelia. Sono previste due
esercitazioni seguite da analisi e discussione critica.
Indicazione bibliografica: C. BISCONTIN, Predicare oggi. Perché e come, Brescia 2001.
L’“ars celebrandi”. Dal libro liturgico alla celebrazione (prof.
P. SORCI)
Il corso prende in considerazione la celebrazione eucaristica, il
culto del mistero eucaristico, il battesimo, il matrimonio, l’unzione degli infermi e il rito esequiale. Suo intento è aiutare i candidati
al presbiterato ad acquisire uno stile di presidenza che favorisca
il più possibile la partecipazione consapevole, attiva, piena e fruttuosa dei fedeli.
Indicazioni bibliografiche: F. FERRARIS, Regia delle celebrazioni liturgiche, Cinisello Balsamo 2001; P. DE CLERCK, Liturgia viva,
Bose 2008; CENTRO DI PASTORALE LITURGICA FRANCESE, Ars celebrandi, Bose 2008.
La direzione spirituale (prof. C. AQUINO)
Nel corso viene evidenziata la perenne attualità della direzione
spirituale e la sua importanza nel contesto contemporaneo della
vita della Chiesa, come una delle principali strutture dell’azione
pastorale. Attraverso una rassegna dei metodi dettati dagli spirituali e a partire dalla lettura di testi classici, i partecipanti rifletteranno sugli atteggiamenti necessari per evitare il rischio di un dirigismo che limiti l’autonomia della persona, per far prevalere nella direzione spirituale il carattere di accompagnamento discreto,
202
basato sulla fiducia e l’apertura di cuore, la capacità di discernere,
di stimolare e sostenere la crescita nel fervore della carità.
La bibliografia sarà consigliata dal docente durante gli incontri.
La prassi giuridica (prof. V. MURGANO)
VI ANNO
TEOLOGICO
Il corso si propone, attraverso esercitazioni pratiche, di far conoscere ai partecipanti elementi di prassi giuridica relativi alla preparazione ai sacramenti, in particolare ai sacramenti dell’Iniziazione Cristiana e del matrimonio, con specifico riferimento alla
normativa codiciale e al Decreto generale della CEI sul matrimonio canonico.
Indicazione bibliografica: AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa,
Roma 1992, vol. III.
Il ministero in situazioni di emergenza (prof. P.A. CAVALERI)
Il corso si svolge in sintonia con le finalità di sintesi, approfondimento e rielaborazione in prospettiva pastorale delle riflessioni
elaborate nel precedente itinerario teologico, privilegiando i criteri
fondamentali messi a fuoco su “attenzione alla persona”, “presenza e prossimità”, “relazione interpersonale e di aiuto”, nell’ottica
“testimoniale” della vita della comunità cristiana illuminata dagli
insegnamenti della Chiesa. Nella complessa e variegata realtà delle emergenze, l’attenzione si soffermerà in particolare su quelle
situazioni che investono maggiormente il vissuto delle nostre comunità e quindi la pastorale (famiglia provata da problemi di malattia terminale, malattia mentale, Alzheimer, bambino con malattia
cronica, dipendenze e alcolismo, perdita del lavoro, usura, carcere, maltrattamento, ecc.). Con appropriate scelte metodologiche fra lezioni
e lavoro suggerito, gli argomenti saranno affrontati anzitutto coinvolgendo la persona dell’operatore pastorale e nella più ampia interconnessione fra approfondimenti teologici, psico-pedagogici,
pastorali finalizzati all’incremento della formazione personale e
al conseguente rinnovamento della prassi.
Indicazioni bibliografiche: CEI - COMMISSIONE PER LA DOTTRINA
DELLA FEDE, Lettera ai cercatori di Dio, Milano 2009; La relazio-
203
ne di aiuto. Il counseling tra psicologia e fede, a cura di T. Andrea,
Padova 2009; A. MICHELE, Prendersi cura. Custodire la persona
nel tempo della malattia, Milano 2009. Suggerimenti del docente.
Storia delle Chiese di Sicilia (prof. F. LOMANTO)
Per servire meglio le Chiese di Sicilia, oggi, bisogna anche conoscerne la storia, quel cammino ricco di memoria che a partire dalla diffusione del cristianesimo con la fondazione delle prime sedi
episcopali, gli antichi insediamenti monastici, le celebri cattedrali
medievali, il ricco patrimonio culturale, la testimonianza di carità
e l’ininterrotta fioritura di santità sigilla una identità forte di appartenenza e di carattere. La memoria si propone anche come
straordinaria risorsa e premessa indispensabile a un’aggiornata
storia della loro fisionomia contemporanea. Enucleando alcune
peculiarità che hanno disegnato la fisionomia e l’identità della
Chiesa di Sicilia nel tempo, il corso si propone di appurare l’antico
e fruttuoso legame con l’Oriente cristiano; l’invasione araba, la riduzione della presenza cristiana e l’espulsione dei musulmani
dalla Sicilia; il singolare regime di governo della Chiesa: la Legazia
Apostolica; la Sicilia cristiana come storia essenzialmente urbana;
un cristianesimo di segno prevalentemente tridentino; la dimensione fortemente popolare della pietà.
Indicazioni bibliografiche: Contesto storico generale: Storia delle
Chiese di Sicilia, a cura di G. zito, Città del Vaticano 2009. La
bibliografia specifica inerente agli eventi storici, ai personaggi
e alle questioni storiografiche viene offerta di volta in volta dal
docente.
Il canto liturgico (prof. G. LIBERTO)
Considerando già acquisite le indicazioni in proposito della costituzione Sacrosanctum Concilium del Vaticano II, dei documenti
magisteriali sulla musica sacra e sul canto liturgico, dei Principi e
Norme del Messale Romano e dei Principi e Norme della Liturgia delle
Ore, il corso si propone di introdurre i futuri presbiteri alla cono-
204
VI ANNO
TEOLOGICO
scenza e all’applicazione delle principali forme musicali per la liturgia (inni, antifone, acclamazioni, responsori, ecc.), orientandone la scelta in relazione all’assemblea celebrante e alle sue potenzialità esecutive, e di fornire alcuni specifici elementi tecnici
per una corretta interpretazione e un coerente utilizzo del repertorio di canti affidato al presidente dell’assemblea nell’ambito delle diverse tipologie celebrative.
Indicazioni bibliografiche: C. VALENzIANO, L’anello della sposa, Roma 2005; G. LIBERTO, A mensa esultanti cantiamo, Roma 1983.
Una bibliografia più dettagliata e alcuni strumenti di lavoro
saranno segnalati durante lo svolgimento del corso.
205
II CICLO PER LA LICENZA IN TEOLOGIA
Nella Facoltà Teologica sono attivi tre bienni di specializzazione: Teologia dommatica (indirizzo ecclesiologico, con possibile caratterizzazione mariologica), Teologia biblica e Teologia pastorale
(con possibile indirizzo in Antropologia e Counseling pastorale).
Le sezioni comprendono corsi comuni alle tre specializzazioni
(attività formative di base) e corsi propri di ciascuna sezione. I primi
avviano all’apprendimento del metodo in teologia e all’assunzione
critica di alcuni contenuti fondamentali; i secondi si distinguono
in corsi fondamentali (attività formative caratterizzanti) e corsi speciali (attività formative integrative). I fondamentali mettono in rilievo
il significato proprio delle tematiche di ciascuna sezione. Gli speciali, organizzati per aree disciplinari, approfondiscono le articolazioni interne e le problematiche attuali di ciascuna sezione.
I corsi comuni, i fondamentali e i seminari di ciascuna sezione
sono obbligatori. Sono opzionali i corsi speciali. Lo studente può
includere nel proprio piano di studio, come corsi speciali, anche
corsi fondamentali e speciali di un’altra sezione. È obbligatorio scegliere almeno quattro seminari nell’arco del biennio.
Per essere ammessi all’esame di licenza, gli studenti dovranno:
a) frequentare e superare gli esami di un numero di corsi e di seminari per un totale di 32 (equivalente a 96 crediti), dei quali almeno 4 comuni, 8 fondamentali e 4 seminari, e a scelta i corsi speciali propri o di altre aree. Ogni corso è di 3 crediti; b) prendere
parte attiva e qualificata a convegni, giornate di studio, seminari,
tavole rotonde, organizzati dalla Facoltà per un totale di 10 crediti;
c) svolgere attività formative libere proposte a, e autorizzate preventivamente dal Vice Preside (come ad es. corsi di lingua che si
svolgono in Facoltà su richiesta degli studenti, ricerche, partecipazione a convegni esterni, ecc.) per il valore di 6 crediti; d) dimostrare una conoscenza sufficiente di due lingue straniere tra le più
diffuse in ambito scientifico (inglese, tedesco, francese, spagnolo).
Il biennio del II Ciclo si conclude con la discussione pubblica
di una dissertazione che dimostri la competenza acquisita dal can-
206
II CICLO PER LA
LICENZA IN TEOLOGIA
didato nel settore di specializzazione e la capacità di mettere in
atto il metodo della ricerca scientifica. Per l’elaborazione della tesi
vengono assegnati 8 crediti ETCS.
Al fine di favorire la formazione permanente in vista di un più
qualificato servizio apostolico, la Facoltà iscrive pure a singoli corsi
o gruppi di corsi delle tre sezioni studenti uditori senza obbligo
né di frequenza né di esami.
A partire dall’anno accademico 2010-11, per espressa disposizione della Congregazione per l’educazione cattolica, in vista di
uniformare gli studi superiori della specializzazione alle esigenze
imposte dal processo di Bologna, le offerte formative delle tre aree
specialistiche della Facoltà comportano delle modifiche nel numero complessivo dei crediti ETCS richiesti per l’espletamento
dell’itinerario di studi e nella loro distribuzione. Viene infatti chiesto ai nuovi iscritti di ottenere nell’arco del biennio 120 crediti
così distribuiti:
- 4 corsi comuni alle tre specializzazioni (attività formative di base
obbligatorie a tutte le sezioni): 12 crediti
- 8 corsi fondamentali (attività formative caratterizzanti obbligatorie a ciascuna sezione): 24 crediti
- 16 corsi speciali (attività formative integrative da scegliersi liberamente tra quelle offerte): 48 crediti
- 4 seminari (attività formative per la ricerca e l’elaborazione di testi):
12 crediti
- partecipazione a convegni della Facoltà (attività formative extracurriculari della Facoltà): 10 crediti
- altre attività formative liberamente scelte dallo studente e riconosciute dal Vice Preside: 6 crediti
- Tesi ed esame di licenza: 8 crediti
Questo assetto si applica anche agli studenti iscritti prima dell’anno accademico 2010-2011, in via di conclusione del biennio e degli
studi di specializzazione, per i quali è decaduto il loro diritto a
conservare il precedente assetto al termine dell’anno accademico
2012-2013 (febbraio 2014).
N. B. I corsi e i seminari non vengono attivati qualora il numero
degli iscritti sia inferiore a otto.
207
SEZIONE DI TEOLOGIA DOMMATICA
(ECCLESIOLOGIA)
PROGRAMMI DEI CORSI
Corsi comuni
16LEAC01- Fenomenologia sociale ed ermeneutica ecclesiologica a confronto nell’analisi di alcuni modelli storici della Chiesa
(prof. H. LEGRAND)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: comune; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Agli occhi della storia come della sociologia, la Chiesa è una realtà
pienamente mondana, plasmata dalla diversità delle culture che
essa ha attraversato nel corso del tempo. La storicizzazione contemporanea delle origini della Chiesa, delle espressioni della sua
fede e delle sue pratiche è sovente vissuta come un “vacillamento
delle fondamenta” dai fedeli colti. Per superare questa tensione
tra la Chiesa come realtà umana e come realtà della fede, il corso
vorrà offrire dei solidi strumenti di riflessione teologica. Appoggiandosi su LG 8 esso coniugherà un approccio della Chiesa come
pienamente mondana e simultaneamente come realtà di grazia,
che “non è di questo mondo”. Questo doppio approccio (senza
confusione e senza separazione), lontano dell’essere relativismo
aiuterà la Chiesa a misurare la sua fedeltà al Vangelo nella diversità dei cambiamenti che la destinano in questo mondo senza pertanto conformarvisi (Rm 12,2).
Contenuti
Cercando dei criteri giusti per la vita della Chiesa in questo mondo
(nella tensione tra troppo e troppo poco di adattamento) il corso
208
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
procederà attraverso “studi di casi”. Primo caso: il Codice del 1917,
sempre pregnante. Ha voluto modellare coscientemente l’istituzione ecclesiale sul diritto laico dell’epoca. Questo spirito del tempo
ne ha ostruito così l’ecclesiologia di comunione, la sinodalità, la
conciliarità, che si sarebbe potuta interpretare come democratizzazione secondo il nuovo spirito del tempo. Altro caso: dopo il superamento dell’era costantiniana, come ripensare l’articolazione
tra il Vangelo, la morale e le leggi civili, come sembra applicarvisi
il papa Francesco in Occidente. Altro luogo di tensione tra la Chiesa e il mondo: la revisione dello statuto dei cristiani nella Chiesa.
Questo statuto, ereditato da un simbolismo androcentrico, proviene dalla storia o dal Vangelo? Altro luogo di tensione: la storicizzazione dei conflitti confessionali ha condotto a degli avvicinamenti ecumenici inediti (il papa commemorando l’anniversario
della Riforma di Lutero a Lund!), cosa che pone con forza la questione della verità e della sua pluriformità nella storia della Chiesa
(cf. abolizione degli anatemi reciproci e “consensus differenziato”
tra luterani e cattolici). Questi studi di casi delle relazioni tra Chiesa, società e culture pongono la questione di una teologia della storia della Chiesa: non la si costruirà più giustamente, a beneficio
del suo presente, a partire del suo avvenire escatologico piuttosto
che del suo passato?
Metodo
Il metodo induttivo adottato permetterà di evitare le teorizzazioni
troppo precoci e di elaborare una concettualità critica a partire dei
dossier esplorati: i termini come tradizione, storicità, storicizzazione, ermeneutica, inculturazione, secolarizzazione, pluralismo,
ecumenismo, unità ecclesiale, fondamentalismo, aggiornamento
e riforma andranno ad essere testati concretamente nella loro pertinenza e nei loro limiti. Gli studenti ne dovranno guadagnare in
autonomia di fronte alle ideologie veicolate attraverso dei termini
rimasti vaghi e trovarsi incoraggiati a praticare delle analisi, possibilmente pluridisciplinari, arricchiti dalla loro fede come dalle
loro attitudini pastorali in questi tempi di cambiamenti culturali
209
e sociali considerevoli in questo mondo dove la Chiesa ha vissuto
sin qui. L’esame si farà in due parti. Lo studente proporrà un riassunto organizzato delle sue letture e delle sue acquisizioni e tratterà una questione.
Bibliografia
La bibliografia italiana sarà distribuita sul posto.
16LEAC02 - Dio e Cesare. Origine e metamorfosi della relazione tra potere secolare e Chiesa (secc. I-VII) (prof. V. LOMBINO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: comune; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende introdurre gli studenti alla conoscenza del rapporto Chiesa-Impero nei Padri. Tale concezione risulta di capitale
importanza per la società occidentale europea, che deve alla tradizione cristiana l’attuale autonomia dei due ambiti – religioso/ecclesiale e politico – nella società. Nel suo significato politico moderno, il laicismo, ovvero il pensiero che religione e autorità politica siano realtà indipendenti, «è, in senso profondo, un’idea
cristiana» (Bernard Lewis). Ad essa si giunse dopo un travaglio
teologico ed ecclesiale, avviato nei suoi fondamenti in epoca patristica. Ci si ripropone di fornire gli ambiti, le tematiche e gli strumenti per la ricerca storico-teologica attuale.
Contenuti
Le tematiche delle lezioni coglieranno le mutazioni teologiche e
storico-sociali del rapporto tra le due realtà evocate dal binomio
“Cesare e Dio”, a partire dal I secolo e fino alla comparsa dei regni
barbarici. Si prenderanno in esame i testi di Matteo 22,21 e di Rm
13,1-7, considerati nel loro contesto storico. Quindi si passeranno
in rassegna i vari ambiti in cui il rapporto Chiesa-Impero si è
strutturato: 1. Teologie politiche pre- e postnicene: gli apologisti,
210
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Origene, Eusebio di Cesarea, Ambrosiaster, Ambrogio, Agostino,
Leone Magno, papa Gelasio, Giustiniano. 2. Politica religiosa imperiale nel IV secolo; 3. L’imperatore e i concili; 4. La legislazione
religiosa dell’Impero cristiano: il Codex Theodosianus; 5. Il primato
pietrino e il potere imperiale: patriarcato e pentarchia. 6. Il sacerdozio dell’imperatore a Costantinopoli. 7. Un caso particolare e
problematico: Chiesa-Stato nel Regno dei Vandali.
Metodo
Le lezioni prevedono lo studio del percorso storico e teologico suesposto, attraverso l’esame dei singoli autori patristici e della letteratura moderna al riguardo. Gli argomenti saranno introdotti con
lezioni sul contesto letterario delle fonti. Le lezioni si svolgeranno
con colloqui frontali e a volte con uso di PowerPoint. È previsto
che, durante le lezioni, lo studente affronti qualche tematica a sua
scelta con elaborato scritto, dal quale si avvierà il colloquio d’esame finale onnicomprensivo.
Bibliografia
R. FARINA, L’impero e l’imperatore cristiano in Eusebio di Cesarea. La
prima teologia politica del cristianesimo, zürich 1966; G. DAGRON,
Empereur et prêtre. Étude sur le «césaropapisme» byzantin, Paris
1996; L. DE GIOVANNI, Chiesa e Stato nel Codice Teodosiano, Napoli
1997; E. Dal Covolo - R. Uglione (a cura di), Cristianesimo e istituzioni politiche. Da Costantino a Giustiniano, Roma 1997; M. RIzzI,
Cesare e Dio. Potere spirituale e potere secolare in Occidente, Bologna
2009; P. BROWN, La formazione dell’Europa cristiana. Universalismo
e diversità, Roma-Bari 2006; G. Filoramo (a cura di), Teologie politiche a confronto, Brescia 2005; é. GILSON, Le metamorfosi della città
di Dio, Firenze 2010; P. VEyNE, Quando l’Europa è diventata cristiana (312-294). Costantino, la conversione, l’impero, Milano 2010; P.
MARAVAL, Les Fils de Constantin, Paris 2013; G. CONTICELLO, La théologie byzantine et sa tradition, Turnhout 2015, vol. II/1; V. Lombino
- A. Rotondo (a cura di), I cristiani e la città, Trapani 2016. Per i
singoli autori e specifiche tematiche, la bibliografia sarà fornita
nel corso delle lezioni.
211
Corsi fondamentali
16LEAF01 - L’Ecclesiologia dalle origini fino a Trento (prof.
F.M. STABILE)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017, I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’allievo deve essere in grado di cogliere l’evolversi della autocoscienza della chiesa e delle modalità culturali e storiche con cui
ha costruito la sua rappresentazione teologica e sociale. Conoscere
le dottrine ecclesiogiche e sapere cogliere le motivazioni del loro
affermarsi e del loro declinare. Collegare quindi fatti storici e culture con i modelli ecclesiologici.
Contenuti
Il corso è diviso in due parti e si svolge nell’arco di un biennio. Si
propone come una storia delle dottrine ecclesiologiche da S. Agostino al concilio Vaticano II. La prima parte da S. Agostino fino al
concilio di Trento, la seconda parte da Trento al Vaticano In questo
anno sarà svolta la prima parte del corso. Necessaria la conoscenza
della ecclesiologia di Agostino che ha avuto un grandissimo influsso sul pensiero ecclesiologico medievale. Nodo comunque rilevante del corso è la comprensione della svolta ecclesiologica nella chiesa latina a partire dalla riforma gregoriana. La conoscenza
dell’evoluzione dei processi storici sia sul piano politico che sociale è parte integrante per capire la rilevanza dottrinale e giuridica
del papato nella chiesa latina che si afferma lungo il medioevo, le
contestazioni ereticali e pauperistiche, lo sviluppo della scolastica
e la grande crisi agli albori dell’evo moderno delle concezioni universalistiche e organiche della chiesa. La formazione di un trattato
teologico, la crisi del papato medievale, le teorie conciliariste, i
concili di Costanza e di Basilea e il ruolo dei teologi favorevoli o
contrari alla plenitudo potestatis papale alla vigilia del concilio di
Trento concluderanno il corso.
212
Metodo
Metodologie didattiche e attività di apprendimento: introduzioni
e contestualizzazioni da parte del docente; presentazione dell’argomento da parte di un allievo a turno; colloqui con il docente;
elaborati liberi di approfondimento; colloquio di esame finale
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Bibliografia
Testo di riferimento: y. CONGAR, L’Eglise de Saint Augustin à l’époque
moderne, Paris 1970. Testi di consultazione: G. ALBERIGO, Cardinalato e collegialità. Studi sull’ecclesiologia tra l’XI e il XIV secolo, Firenze 1969; H. FRIES, Mutamenti dell’immagine della Chiesa ed evoluzione storico-dogmatica, in Mysterium Salutis, vol. VII. L’evento salvifico nella comunità di Gesù Cristo, Brescia 1972, pp. 267-346; A.
ANTON, El misterio de la Iglesia. Evolution historica de las ideas e cclesiologica, vol. II. De la apologetica de la Iglesia-sociedad a la teologia
de la Iglesia-misterio en el Vaticano II y en nel posconcilio, Madrid
1987; E. MALNATI, La Chiesa. Sviluppo storico dell’ecclesiologia, Piemme 1998.
16LEAF02 - Prima del tempo e nel tempo: origine e missione
della Chiesa (prof. R. LA DELFA)
Orario di ricevimento: mercoledì 9:30-11.30; tipo di corso: fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-17; I semestre numero
di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende guidare gli allievi nell’acquisizione degli strumenti adeguati per accostare ermeneuticamente il senso dogmatico
dell’espressione: Creationem praecedit, in tempore manifesta apparet, adoperata nella Lettera, Communionis notio della Congregazione per la Dottrina della Fede (1992). Questa si porge nella forma
di un assioma e, come tale, avrebbe lo scopo di fornire il punto di
partenza di un quadro teorico di riferimento per trattare dell’origine e missione della Chiesa, che, concepita da Dio prima della
creazione, esiste prima di essa e si manifesta nel tempo come
213
creatura dello Spirito. Nell’apodosi di fatto viene ricalcato l’inizio
interiore della Chiesa nel tempo. Di questo si interessa principalmente l’ecclesiologia. Al di là di ogni rilevamento empirico, essa
riconduce l’intellectus alla forza dello Spirito Santo, autore della
Chiesa. L’obiettivo del corso consiste perciò nel creare un habitus
teologico per il quale parlare della Chiesa sia innanzi tutto parlare
di Dio. La teologia infatti subordina il discorso della Chiesa al discorso su Dio.
Contenuti
La riflessione ruota intorno al bisogno di verificare e tradurre teoreticamente il rapporto tra origine e missione della Chiesa. In seguito al Sinodo del 1985, sono emersi due significativi documenti
magisteriali, la lettera del 1992, Communionis notio, e il Motu proprio, Apostolos suos di Giovanni Paolo II del 1998 che ne ribadisce
il concetto. L’insegnamento dei due documenti in esame può sintetizzarsi a partire dalle seguenti affermazioni, che «la Chiesa universale nel suo essenziale mistero, è una realtà ontologicamente e
temporalmente previa ad ogni singola Chiesa». E che per lo stesso
motivo, in maniera speculare, «il Collegio episcopale non è da intendersi come la somma dei Vescovi preposti alle Chiese particolari, né il risultato della loro comunione, ma, in quanto elemento
essenziale della Chiesa universale, è una realtà previa all’ufficio
di capitalità sulla Chiesa particolare». Oggetto del corso saranno
in particolare le reazioni di alcuni teologi a questo insegnamento,
con le quali hanno manifestato delle difficoltà nella sua comprensione. La maggior parte di queste sembra derivare dalla percezione che la tendenza a sottolineare la priorità della Chiesa universale
possa in qualche modo contrapporsi all’impegno con cui si è cercato di portare a maturazione la riscoperta della Chiesa particolare
operata dal Vaticano II. Non di meno, viene anche ritorto, la polarizzazione del problema sul rapporto Chiesa particolare-Chiesa
universale non consente di reimpostare il discorso in maniera teologicamente plausibile, con il pericolo di rimanere incagliati nella
considerazione esclusiva dell’immagine empirica delle Chiese nel-
214
la loro relazione reciproca e nella loro conflittualità, cancellando
la Chiesa come tema teologico, col rischio di vedere la Chiesa ancorata alle semplici organizzazioni umane.
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Metodo
Il nostro studio coglie l’importanza di correlare i due aspetti emersi nel raffronto tra Communionis notio e Apostolos suos come occasione formidabile per distinguere anche la necessità, metodologicamente parlando, di un orizzonte metafisico del discorso ecclesiologico. L’indispensabile riferimento alla Rivelazione, pone
l’ecclesiologia nel bisogno di poggiare la propria speculazione su
solide basi noetiche capaci di cogliere e sapientemente discernere
le strutture fondamentali dell’essere e perciò di rendere ragione
della verità della Rivelazione. La specularità dottrinale dei due documenti alla fine costituisce un invito rivolto all’ecclesiologia a superare e andare oltre gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali
dei fenomeni, per ricomprenderli nella prospettiva di una matrice
alla cui luce la storia stessa assume un significato difficilmente
afferrabile. I due avverbi adoperati dalla Lettera, ontologice e temporaliter, si offrono come spunti per un richiamo a sviluppare questo tipo di sensibilità, la quale non esula dai confini della fede, ma
ne rappresenta la cifra, essendo la teologia pensiero della fede.
Pertanto le lezioni frontali rispetteranno un modulo riflessivo teso
a rileggere in senso ermeneutico le affermazioni magisteriali sulla
Chiesa e a valorizzarne il particolare contributo ecclesiologico.
Bibliografia
CONGREGAzIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lettera Communionis notio (28 maggio1992), in AAS 85 (1993) pp. 838-850; GIOVANNI PAOLO II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), in AAS
90 (1998) pp. 650-651; AA.VV., “Communionis notio”. Lettera e commenti, Città del Vaticano 1994; AA.VV., Il Concilio Vaticano II. Recezione e attualità alla luce del Giubileo, a cura di R. Fisichella, Cinisello Balsamo 2000: specialmente F. OSCARIz, Primato di Pietro
ed ecumenismo; H.J. POTTMEyER, Dal Sinodo del 1985 al Grande Giu-
215
bileo dell’anno 2000; J. RATzINGER, L’ecclesiologia della Costituzione
“Lumen Gentium”; K. MCDONNEL, The Ratzinger-Kasper Debate: The
Universal Church and local Churches, in «Theological Studies», 63
(2000) pp. 227-250; A. CATTANEO, La priorità della Chiesa universale
sulla Chiesa particolare, in «Antonianum» 77 (2002) pp. 503-539;
A. MIRALLES, Le Conferenze dei Vescovi: lettura teologica del Motu
proprio Apostolos suos, in «Annales theologici» 13 (1999) pp. 293294; ID., La dimensione universale e particolare dell’episcopato, in
AA.VV., I Vescovi e il loro ministero, a cura di Ph. Goyret, Città del
Vaticano 2000, pp. 57-58. Altri riferimenti per la lettura saranno
consigliati lungo il corso.
16LEAF03 - Ecclesiogenesi e soggettualità della Chiesa (prof.ssa
C. MILITELLO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Condurre lo studente di ecclesiologia alla migliore comprensione
dell’ecclesiogenesi e del suo necessario radicarsi nel tempo, nello
spazio, nella cultura. Solo in questa prospettiva la Chiesa può riconoscersi solidale al mondo creato e assolvere il suo dover essere
quale sacramentum mundi.
Contenuti
La Chiesa accade nella interazione sinergica di Parola Spirito Carisma Ministero. In particolare è la sinergia di Spirito e Parola – lo
attesta il NT – a rendere possibile la comunità ecclesiale e a disegnarne l’identità profetica, sacerdotale, regale. Lo statuto teologico
dell’ecclesiogenesi è attivato però anche da elementi altri: spaziotempo e cultura. È in essi che la Chiesa incontra il “mondo”. Anzi
è essa stessa “mondo” poiché il suo habitat è quello stesso “creato”
che accoglie le creature tutte. L’interazione degli elementi “propri”
dell’ecclesiogenesi con gli elementi “altri”, a un tempo propri e
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II CICLO
ECCLESIOLOGIA
compartiti, disegna la soggettualità delle Chiese e, nelle Chiese,
discerne e attua le soggettualità di quanti le costituiscono. Le Chiese sono esse stesse, nella unità della “cattolica”, un “soggetto culturale”. Hanno cioè una funzione propria nel “corpo delle Chiese”
in corrispondenza a ciò che caratterizza il gruppo umano che le
costituisce e in seno al quale vivono. E, in ciascuna Chiesa locale,
i singoli fedeli hanno una funzione propria, in corrispondenza al
dono da ciascuno ricevuto, sia esso d’indole profetica, sacerdotale,
regale. Il discernimento e la qualità culturata delle soggettualità
intra, extra, trans ecclesiali costituisce la sfida in atto per una Chiesa che attesti la sua indole di sacramentum mundi e sia perciò situata, dialogica, sinodale, estroversa. Contenuti del corso. L’ecclesiogenesi; 1.1. costitutivi teologici (Spirito Parola Carisma Ministero); 1. 2. costitutivi antropologici (spazio tempo cultura); 2. La
Chiesa locale come soggetto culturale; 2.1. soggettualità profetica;
2.2. soggettualità sacerdotale; 2.3. soggettualità regale; 3. Le soggettualità della/nella Chiesa locale; 3.1. carismi intra / extra /trans
ecclesiali; 3.2. ministeri intra / extra / trans ecclesiali; 4. Per una
Chiesa sacramentum mundi: 4.1. istanze di contestualità; 4.2. istanze dialogiche; 4.3. istanze sinodali; 4.4. istanze di estroversione.
Metodo
Schede tematiche. Bibliografia mirata. Partecipazione attiva degli
allievi anche con letture critiche afferenti i temi affrontati. Prerequisiti: Corso di metodologia (avviamento alla lettura critica dei
testi - schedatura analitica e sintetica, bibliografia, ecc.). Ecclesiologia di base. Calendario o programma del corso (scadenze previste): I 4 punti del programma suggeriscono i ritmi didattici (6 ore
per ognuno). Criteri disciplinari condivisi: Presenza e puntualità;
correttezza e rispetto reciproco degli allievi stessi tra loro e verso
il docente.
Bibliografia
C. MILITELLO, La Chiesa “il Corpo crismato”, Bologna 2013 (bibl.);
EAD., “L’ecclesiogenesi e i suoi modelli”, in G. Pasquale - C. Dotolo
(a cura di), Amore e Verità, Città del Vaticano 2011, pp. 597-622.
217
16LEAF04 - “Sacramentum mundi”: la Chiesa celebra la vita
degli uomini in Dio (prof. C. SCORDATO)
Orario di ricevimento da concordare con gli studenti; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso, premesse alcune chiarificazioni sul dibattito postconciliare intorno all’uso del termine sacramentum, approfondisce il
rapporto Chiesa-mondo a partire dal dato della celebrazione sacramentale in quanto capace di interpretare il senso del mondo
nella complessità inscindibile della creazione, della storia, della
società (globalizzata). Detto rapporto è di reciproca co-implicazione in quanto che la Chiesa da un lato, vive nel mondo e fa parte
della sua storia; dall’altro lato, lo interpreta dall’interno celebrandone la realizzazione alla luce dell’evento del Cristo; il settenario
sacramentale in quanto celebrazione rituale del mistero pasquale-pentecostale include la creazione, la storia umana come luogo
della libertà dei singoli e dei popoli, anticipandone il compimento
nell’assimilazione della vita trinitaria.
Contenuti
Il corso è articolato in tre momenti. Il primo indaga sul termine
sacramentum per ripercorrerne, sinteticamente, lo sviluppo fino
al Concilio Vaticano II e al dibattito conseguente per approdare
alla possibilità di una sua accezione analogica; parimenti indaga
sul termine mundus dalla sua accezione biblica a quella conciliare.
Il secondo momento rilegge la relazione Chiesa-mondo ripensandola a partire dal fatto che la celebrazione sacramentale è propter
homines e propter mundum; la triplice dimensione cosmica, storico-salvifica ed escatologica della sacramentalità settiforme è la modalità congruente al compiersi dell’evento del Cristo nel mondo.
Il terzo momento cerca di approfondire il senso della co-implicazione Chiesa-mondo esplicitandola nella dinamica ellittica tra assunzione, distinzione, tensione.
218
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Metodo
Tutta l’impostazione è sistematica e quindi va colta nella circolarità organica del percorso; i tre momenti, però, richiedono modalità diversa di approccio; il primo momento, per lo più storico-teologico, comporta la ricognizione dei passaggi più significativi del
termine sacramentum nella storia della sacramentaria; il secondo
momento, più sintetico, rilegge la celebrazione rituale nella complessità delle sue diverse componenti, andando oltre la schematica
comprensione dell’ilemorfismo sacramentale (materia e forma)
per cogliere la circolarità tra la vita del mondo e la vita di Dio; il
terzo momento è esplicitativo della ricomprensione del rapporto
Chiesa-mondo. Con gli studenti viene concordata la possibilità
dell’analisi di uno degli autori significativi del dibattito contemporaneo (K. Rahner, E. Schillebeeckx, G. Colombo, G. Canobbio).
Bibliografia
C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Trapani 2007-2008, voll.
4; L.M. CHAUVET, L’umanità dei sacramenti, Magnano 2010; M.
BELLI, Caro veritatis cardo. L’interesse della fenomenologia francese per
la teologia dei sacramenti, Milano 2013.
Corsi speciali
16LEAS01 - La genesi e lo sviluppo pasquale della fede (prof.
V. IMPELLIzzERI)
Orario di ricevimento da concordare con gli studenti; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’obiettivo del corso è rendere ragione del fatto che la risurrezione
di Gesù rende possibile un vero incontro con il Risorto proprio in
virtù del suo essere un momento intrinseco alla manifestazione
di quella forma unica di agape che costituisce l’oggetto e il fondamento dell’atto di fede mediante il quale il credente accoglie l’an-
219
nuncio del Kerygma. Consapevoli che l’agape divina realizza la
salvezza proprio grazie e solo grazie alla rivelazione nella risurrezione di Gesù.
Contenuti
Il percorso sviluppa un orizzonte ermeneutico teologico dell’evento della risurrezione in tre prospettive: 1. seguendo le orme delle
pagine del teologo Han Uns Von Balthasar in Teologia della storia,
legge teologicamente le apparizioni del Risorto nei vangeli e il testo fondamentale della Prima Lettera ai Corinzi; 2 analizza lo sviluppo e i nodi principali della riflessione teologico-fondamentale
sulla risurrezione di Gesù lungo la storia, evidenziando le fasi della ricerca sul Gesù storico: old quest, no quest, new quest, third
quest; 3 infine rivela come l’auto donazione incondizionata di Dio
in Cristo non finisce con la morte di Gesù sulla croce, in quanto
la risurrezione costituisce un momento intrinseco e necessario
della rivelazione cristologica che si realizza proprio attraverso tale
auto donazione. La risurrezione rivela che questa totalità è infinita.
Metodo
Le lezioni si svolgeranno con dinamiche diverse secondo i tre momenti ermeneutici del per-corso: lectio bibliche teologiche, secondo quanto insegna Dei Verbum n. 24: la Scrittura anima di tutta
la teologia; verifica, secondo le diverse tappe del Gesù storico, delle
fonti sulla risurrezione; confronto con alcuni teologi contemporanei sul tema della risurrezione nell’orizzonte della teologia fondamentale. I partecipanti al corso inoltre dovranno scegliere come
studio personale uno tra i testi indicati come classici.
Bibliografia
Classici: H.U. VON BALTHASAR, Teologia dei tre giorni, Brescia 1990;
G. O’COLLINS, Gesù risorto. Un’indagine biblica, storica e teologica
sulla risurrezione di Cristo, Brescia 2000; J. MOLTMANN, Il Dio Crocifisso, Brescia 2002; B. SESBOüE, Gesù l’unico mediatore, Cinisello
Balsamo 1991, vol. I; E. SCHILLEBEECKx, Gesù. La storia di un viven-
220
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
te, Brescia 1976. Studi: G. BARBAGLIO, Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica, Bologna 2002; F.G. BRAMBILLA, Il Crocifisso Risorto.
Risurrezione di Gesù e fede dei discepoli, Brescia 1998; G. ROSSé, La
Risurrezione di Gesù, Bologna 2016; M. MARCHESELLI, Avete qualcosa da mangiare? Un pasto. Il risorto. La comunità, Bologna 2006;
E. MARANGI, La Risurrezione come locus theologicus, Assisi 2011; E.
CASTELLUCCI, Davvero il Signore è risorto, Assisi 2005.
16LEAS02 - Chiesa, regno di Cristo presente nella storia in mistero (prof. G. TRAPANI)
Orario di ricevimento da concordare con gli studenti; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Posto che il sintagma “Regno di Dio” è un’espressione che sta ad
indicare l’irrompere rivelativo e salvifico di Dio nella storia a favore degli uomini, il Corso mira a far prendere coscienza allo studente dell’articolata relazione tra Dio e l’uomo, tra trascendenza
e immanenza, tra storia della salvezza e storia degli uomini, in
specie la storia della cultura occidentale in atto nell’oggi storico.
La recezione teologica, quella filosofica, quella culturale nelle sue
varie determinazioni, metteranno in evidenza le luci e le ombre
di questo dinamico ed articolato rapporto tra Dio e gli uomini,
rapporto che è venuto ad instaurarsi escatologicamente a partire
dall’evento di Gesù Cristo, Mediatore tra Dio e gli uomini, la cui
azione accade storicamente tematicamente nella storia, vita ed
azione della Chiesa in relazione agli uomini. Il Corso metterà anche in evidenza la complessa articolazione tra cristianesimo e storia e cultura europea ed occidentale in questi ultimi secoli a partire
dalla modernità.
Contenuti
Il Corso, dopo un approccio biblico, patristico e della riflessione
teologica nella storia della Chiesa di questo bimillennio cristiano
221
e non, intende approfondire la recezione teologica del sintagma
“Regno di Dio”, insieme a quella filosofica così come si è andata
esplicitando dopo la modernità. In particolare, dall’interno del
contesto di una riflessione che muove dalla teologia politica, il
Corso attenzionerà la riflessione teologica di diversi teologi e filosofi, tra i quali K. Rahner, J.B. Metz, W. Pannenberg, J. Moltmann
e di pensatori come E. Gilson.
Bibliografia
Si rimanda lo studente alla lettura delle tante voci su Regno di
Dio, sulla relazione Chiesa-Stato, Chiesa-società, Cristianesimo
e storia e sulla teologia politica presenti nei Dizionari ed Enciclopedie offerte dalla pubblicistica del nostro tempo. Lo studente
potrà attenzionare personalmente la produzione delle opere delle figure sopra menzionate in relazione alla tematica del Corso.
In ogni caso, durante lo svolgimento del Corso, se ne offrirà specifica bibliografia. Per un primo approccio cf. R. Gibellini, Teologia politica, in ID., La teologia del XX secolo, Brescia 1992, pp.
321-344.
16LEAS03 - Le in-confondibili opere del Figlio e dello Spirito
nella costituzione della Chiesa: l’Ecclesiologia di Vl. Lossky
(prof. F.S. CUCINOTTA)
Orario di ricevimento da concordare con gli studenti; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il mistero insondabile della Chiesa è fondato sulla duplice economia divina – l’opera di Cristo e l’opera dello Spirito Santo, le due
persone della Trinità inviate nel mondo – per questo essa è una
nell’ipostasi del Cristo e molte ipostasi nello Spirito Santo. Oggetto del corso è la rilettura critica della riflessione di Vladimir Lossky
sui due aspetti della Chiesa (l’opera di Cristo e l’opera dello Spirito) e sul doppio fondamento dell’ecclesiologia (la Cristologia e la
222
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Pneumatologia): «È merito di Lossky di essere stato tra i primi ad
attrarre l’attenzione dei teologi latini su questo aspetto fondamentale del rinnovamento teologico [la elaborazione di una teologia
coerente dello Spirito Santo]. È stato il messaggio che egli ci ha
trasmesso in nome della Chiesa ortodossa di cui intendeva essere
assolutamente il fedele testimone» (E. Lanne).
Contenuti
Momenti figure e paradigmi della teologia russa nella diaspora
del xx secolo. La vicenda biografica, l’itinerario speculativo, la produzione teologica e le strutture fondamentali del pensiero di Vladimir Lossky. L’ecclesiologia della Teologia mistica della Chiesa
d’Oriente: la natura della Chiesa resa una dal Cristo e molteplice
dallo Spirito. Interpretazioni ortodosse e cattoliche dell’Ecclesiologia di Lossky.
Metodo
Durante il corso verranno esposte le tesi principali presenti nei
testi di studio al fine di introdurre gli allievi alla conoscenza diretta
del pensiero teologico di Vl. Lossky sia nel suo dinamico processo
di evoluzione interna come anche nel suo critico modellarsi in ordine ai diversi referenti tanto ad intra come anche ad extra della
tradizione ortodossa in genere e della questione ecclesiologica in
particolare. La riflessione verrà condotta attraverso lezioni frontali
con l’ausilio della didattica audio-visiva e di una dispensa curata
dal docente contenente testi antologici e schemi didattici. Allo studente è richiesto di sostenere un esame orale alla fine del corso,
nella sessione ordinaria degli esami.
Bibliografia
Opere di LOSSKy Vl.: La teologia mistica della Chiesa d’Oriente - La
visione di Dio, Bologna 1985; Conoscere Dio, Magnano (BI) 1996;
A immagine e somiglianza di Dio, Bologna 1999. Dispensa a cura
del docente con testi antologici e schemi didattici.
223
16LEAS04 - Chiesa e mondo nell’unico orizzonte dell’economia di salvezza (prof.ssa I. SIVIGLIA)
Orario di ricevimento da concordare con gli studenti; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivo
Il corso intende presentare lo sviluppo di due categorie conciliari
– Chiesa e mondo – che costituiscono oggetto specifico della Costituzione pastorale Gaudium et Spes. Le lezioni prenderanno l’avvio dalla conoscenza del dibattito che ha preceduto e accompagnato
la stesura del testo conciliare citato. Un espresso obiettivo è quello
di raggiungere con chiarezza una visione ecclesiologica capace di
superare ogni sorta di dualismo, nel suo costituirsi statutariamente
missionaria e dialogica, nell’incontro con le culture altre, con le
strutture e le istituzioni sociali di ogni tempo e di ogni luogo.
Contenuti
Verrà analizzata la categoria evangelica intrinsecamente unificante di Regno, con la sua dimensione storica e storico-salvifica, che
si costruisce nel qui ed ora dell’esistenza di ogni uomo e di ogni
donna – in prospettiva radicalmente comunitaria – e che si proietta immancabilmente verso l’eschaton, verso, cioè, la pienezza
del compimento, a partire dal frattempo tra vita nel tempo e vita
senza e oltre il tempo. Si individuerà nel fondamento crtistologico-pneumatico e cristocentrico il binario percorribile per saldare
teologicamente le due aree – Chiesa e mondo – in questione. Si
vedrà allora come intendere, alla luce dello studio, la soggettualità
regale dei Christifideles in una Chiesa sinodale, che cammina col
mondo. Verrà chiarito, infine, il senso di una laicità ben fondata,
sana e costruttiva, come anche le sue possibili derive negative sul
piano concettuale e storico.
Metodo
Si lavorerà leggendo criticamente in parallelo altri documenti conciliari (p.e. Ecclesiam suam di Paolo VI), per constatare la coerenza
224
e congruità dei due ambiti e/o viceversa, l’inadeguatezza di carattere teologico e pastorale di un dualismo quasi insanabile tra Chiesa e mondo, senza un orizzonte unico di salvezza. Lo sviluppo progressivo delle valenze semantiche sarà analizzato sia in senso diacronico che sincronico.
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Bibliografia
D. CHENU, La Chiesa nel mondo. I segni dei tempi, Milano 1965; z.
ALzEGHy ET ALII, La Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo
contemporaneo, Torino 1966; N. GALANTINO, Il Concilio 20 anni dopo. Il rapporto Chiesa-mondo, Roma 1986; G. ALBERIGO, Storia del
Concilio Vaticano II, Bologna 1995, voll. 5; P. NEUER, Per una teologia del Popolo di Dio, Brescia 2016.
16LEAS05 - Nel corpo di Cristo il corpo mistico e il corpo
cosmico. La proposta di Teilhard de Chardin (prof.ssa G.
SANSONE)
Orario di ricevimento da concordare con la docente; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Si intende mostrare come le intuizioni di Teilhard de Chardin si
prestino per avviare una riflessione sulla dualità chiesa-mondo e
la loro comune tensione verso il compimento, alla luce del mistero
di Cristo. E ciò riflettendo sul suo aver prospettato la possibilità di
interpretare il divenire dell’universo in connessione con la progressiva costruzione del Corpo cosmico, e dunque nel contesto di una
visione dell’intero universo in continua evoluzione verso il «punto
omega», che per lui coincide con il Cristo totale. In tal senso, è possibile vedere come Chiesa e mondo si situano nell’orizzonte di un
unico evento salvifico, che li precede e li sovrasta e dal quale Dio è
il promotore. E la dualità chiesa mondo, di cui facciamo storicamente esperienza, può apparire come un fatto contingente, destinata a risolversi nel mistero di Cristo, il quale rende possibile
225
l’unione universale dello spirito con la materia; come una dualità
protesa verso l’unità, che la chiesa, biologicamente costituita come
il philum del Cristo, rende sacramentalmente presente nel mondo.
In questa prospettiva, e attraverso il costante riferimento al legame
intrinseco che Teilhard ha evidenziato tra Corpo di Cristo, Corpo
mistico e corpo cosmico, possono inoltre delinearsi i fondamenti
teologici per una più piena comprensione del concetto di “ecologia
integrale” esposto nel magistero di papa Francesco.
Contenuti
Dopo avere illustrato la vita e le opere di Teilhard de Chardin, adeguatamente contestualizzate, si procede a una rivisitazione del suo
pensiero, imperniato sulla convergenza del Corpo mistico e del
Corpo cosmico nel Corpo di Cristo. E ciò riflettendo principalmente sui seguenti punti, tra loro strettamente connessi: 1. il mondo
in evoluzione è orientato in avanti e in alto verso il «punto omega»;
2. la salvezza dell’evoluzione passa attraverso Cristo, nel cui mistero spirito e materia si costituiscono nell’unità; 3. alla luce dello
stesso mistero, la chiesa, mentre tende verso il proprio compimento, rappresenta sacramentalmente questa unità, specialmente nella
celebrazione eucaristica, considerata nella sua dimensione cosmica; 4. al centro dell’universo, il Sacerdote che celebra comunica a
ogni essere il frammento del Corpo mistico, nel suo compiersi. Una
valutazione critica e la messa a punto delle suggestioni provenienti
dalle intuizioni di Theilhard de Chardin concludono il corso.
Metodo
Si procede con lezioni frontali in cui è prevista la partecipazione
attiva degli studenti. Tali lezioni esplicano i punti indicati nei contenuti, i quali sono tutti sistematicamente ricondotti al tema del
corso, annunziato dal titolo.
Bibliografia
Fonti: P. TEILHARD DE CHARDIN, Il cuore della materia, Brescia
2007; ID., Il fenomeno umano, Brescia 1995; ID., Inno dell’Universo,
226
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Brescia 2011; ID., L’ambiente divino, Brescia 1994; ID., La vita cosmica. Scritti del tempo di guerra (1916-1919), Milano 1971. Studi:
H. DE LUBAC, Il pensiero religioso del padre Teilhard de Chardin, Brescia 1967; ID., Teilhard de Chardin missionario del nostro tempo, Brescia 2004; R. LATOURELLE, Teilhard de Chardin al centro universale
di convergenza, in L’uomo e i suoi problemi alla luce di Cristo, Assisi
1982, pp. 115-201; C. SCORDATO, Il mistero-sacramento del mondo in
Teilhard de Chardin, in ID., Mondo numero immaginario. Saggi sui
sacramenti, Palermo 1988, pp. 103-131; ID., La dimensione cosmica
dell’Eucaristia in Teilhard de Chardin, in Mondo numero immaginario, cit., pp. 194-218; V. Sorce (a cura di), Teilhard de Chardin. Una
proposta di senso per il futuro dell’umanità, Caltanisseta-Roma 2012.
16LEAS06 - La Chiesa in rapporto al mondo. Per una “ecologia umana” (prof. F. BRANCATO)
Orario di ricevimento da concordare con la docente; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il Concilio Vaticano II ha voluto “illustrare” ai cristiani e al mondo
intero la natura e la missione universale della Chiesa. All’inizio
di Lumen Gentium ha anche affermato che «le presenti condizioni
del mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa, affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari
vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo» (LG 1). Nel tempo presente queste parole rivelano una profondità per molti versi inedita poiché oggi, più che
in passato, è divenuto chiaro che la Chiesa può crescere nella comprensione di sé e della sua missione nel mondo contemporaneo
nella misura in cui si impegna anche nell’approfondimento del
significato delle realtà terrestri in ordine alla salvezza e all’avvento
del Regno. La Chiesa, infatti, riconosce che le realtà terresti e
l’umana società sono rette da leggi e da valori propri, che l’uomo
deve gradatamente scoprire, usare e ordinare, in quanto «è dalla
227
stessa loro condizione di creature che le cose tutte ricevono la loro
propria consistenza, verità, bontà, le loro leggi proprie e il loro ordine; e tutto ciò l’uomo è tenuto a rispettare, riconoscendo le esigenze di metodo proprie di ogni singola scienza o tecnica» (Gaudium et Spes 36). Ispirata da questa convinzione la Chiesa agisce
nel mondo e per il mondo in vista della piena instaurazione del
regno escatologico di Dio. Il corso, pertanto, intende riflettere sul
mistero della Chiesa quale “luogo” in cui la salvezza realizzata dal
mistero di Cristo si rende presente e visibile nel mondo e nella
storia, nell’attesa, però, di raggiungere l’eschaton parusiaco quando
Dio sarà “tutto in tutti” (cf. 1 Cor 15,28).
Contenuti
La giustificazione del peccatore, ovvero la sua riconciliazione con
Dio, con gli altri uomini e con l’intero creato, è opera del Signore
misericordioso e giusto ed è la primizia del rinnovamento di tutte
le cose, l’inizio dei cieli nuovi e della nuova terra. La chiesa si pone
a servizio della realizzazione di questo piano divino di salvezza al
cui centro è posto l’uomo, ma che è destinato anche all’universo
materiale. Partendo dalla testimonianza della Scrittura, passando
per la riflessione dei Padri e grazie al contributo dei maggiori teologi della tradizione e di alcuni dei principali teologi contemporanei (da M.D. Chenu a J. Ratzinger, da J. Moltmann a W. Pannenberg, da H. Küng a J.B. Metz, ecc.), senza tralasciare il fondamentale apporto del magistero contemporaneo, verranno
delineate le ragioni per cui non è possibile optare soltanto per uno
di due importanti assiomi – il primo di natura ecclesiologia e l’altro di natura cosmologica, entrambi di natura soteriologica -, “Extra ecclesiam nulla salus”, “Extra mundum nulla salus”, senza
pregiudicare da un lato la comprensione della natura della Chiesa
e della sua missione nel mondo e, dall’altro, il corretto rapporto
che l’uomo è chiamato a stabilire con il creato.
Bibliografia
J. RATzINGER (Benedetto xVI), Per una ecologia dell’uomo, a cura di
M. Milvia Morciano, Città del Vaticano 2016; J. MOLTMANN, Futuro
228
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
della creazione, Brescia 19932; G. FROSINI, Babele o Gerusalemme.
Teologia delle realtà terrestri, Bologna 2007, vol. I; ID., Per un mondo
nuovo. La Chiesa inizio e serva del Regno, Bologna 2010; M.D. CHENU, La Chiesa nel mondo, Milano 1965; E. SCHILLEBEECKx, Il mondo
e la Chiesa, Roma 1969. Ulteriore bibliografia sarà indicata durante le lezioni.
16LEAS07 - Apocalittica: percorsi teologici e storici (prof. R.A.
LO BELLO)
Orario di ricevimento da concordare con la docente; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso affronta l’indagine critica e approfondita delle fonti e degli
studi dell’apocalittica riguardo ad ambiti circoscritti e storiograficamente rilevanti per le ricerche attuali di storia del cristianesimo;
offre di esaminare la formazione di alcuni dei più importanti testi
apocalittici cristiani, comprendendone l’origine, la storia dei gruppi religiosi che li hanno elaborati, le istanze teologiche al testo
consegnate.
Contenuti
L’apocalittica, e come genere letterario e come visione religiosa
della realtà, è comunemente considerata della teologia occidentale
alla stregua di un parente un po’ scomodo. Tuttavia nel Nuovo Testamento, oltre al libro dell’Apocalisse, esistono molti passi riferibile al genere apocalittico. Tra gli studiosi della Bibbia l’interesse
per tale letteratura si accese in particolare agli inizi dell’Ottocento.
Oggi alcuni teologi provano nuovamente a comprenderne il significato sotteso (J.B. Metz, D. Tracy, G. Ruggeri). Inoltre è innegabile come grandi movimenti apocalittici interni alla storia del
cristianesimo ne abbiano condizionato la religiosità, gli eventi, le
strutture, la genesi di forme di vita religiosa. Lungo la rassegna e
l’analisi dei testi, sarà evidenziato dal punto di vista teologico co-
229
me la proiezione della vicenda umana, individuale e collettiva, di
un determinato momento storico, sull’orizzonte dell’eternità mette in gioco il concetto decisivo di ogni prospettiva apocalittica e
millenarista: il nesso costitutivo tra rivelazione, chiesa, giustizia,
violenza escatologica, ma soprattutto come torni continuamente
a proiettarsi sull’orizzonte della storia e di questo mondo l’ombra
lunga di un al di là che avanza la pretesa di poter dire la parola ultima su di questi. Una particolare attenzione sarà riservata alle
teologie della storia che si si sono volute veicolare attraverso questi
scritti.
Metodo
Su un piano metodologico gli studenti saranno invitati a: conoscere i principali strumenti bibliografici, opere di consultazione,
collezioni di testi; imparare a leggere criticamente fonti scritte e
iconografiche; familiarizzarsi con gli orientamenti degli studi e le
attuali linee di ricerca della storiografia e della teologia riguardo
all’apocalittica.
Bibliografia
Appunti delle lezioni, comprensivi dei materiali (testi, cartine e
immagini) distribuiti dal docente. F-J. MURPHy, Apocalypticism in
the Bible and Its World: A Comprehensive Introduction, Grand Rapids (USA) 2012; The Continuum history of Apocalypticism, a cura
di B.J. McGinn, New york 2003; G.L. POTESTà, Escatologia, apocalittica, millenarismo, in Atlante del cristianesimo, vol. I. Dalle origini
alle chiese contemporanee, Torino 2006, pp. 314-335; R.A. LO BELLO,
Resistenza profetica. Arnaldo di Villanova e Frati minori, Milano
2014; G. ESSEN, Storia, escatologia, teologia, in G. Alberigo - G. Ruggieri - R. Rusconi (a cura di), Il Cristianesimo. Grande atlante, vol.
III. Le dottrine, Torino 2006, pp. 1284-1305; M. DE CERTEAU, Debolezza del credere. Fratture e transiti del cristianesimo, Troina 2006:
Profezia, filosofia e prassi politica, a cura di G. Garfagnini e A. Rodolfi, Firenze 2013; Profeti e profetismi, a cura di A. Vauchez, Bologna 2014
230
16LEAS08 - Dal corpo al corpo di Cristo: l’incorporazione in
Cristo a partire dai Padri (prof. G. FERRO GAREL)
Orario di ricevimento da concordare con la docente; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
Obiettivi
A partire dagli scritti dei Padri, il corso intende proporre una riflessione sulla dimensione della corporeità in relazione all’evento
della Chiesa, come corpo di Cristo che si estende nel tempo e nello
spazio. In particolare, esso si prefigge di illustrare il contributo
che all’edificazione del corpo di Cristo apportano il corpo individuale e il corpo comunitario quando associano la loro esistenza
al mistero pasquale e alla grazia di Cristo.
Contenuti
Il corso esamina anzitutto l’apporto del corpo individuale al corpo
di Cristo e l’incidenza al riguardo del dinamismo di purificazione
del cuore, che mette in moto la grazia del battesimo. Considera
quindi l’apporto al corpo di Cristo del corpo comunitario, impegnato, nelle diverse aggregazioni della vita civile e della Chiesa, a
realizzare la concordia dei singoli individui e a impedire la frammentazione delle volontà individuali. In particolare, il corso intende soffermarsi sulla relazione organica tra la trasparenza del
corpo individuale e del corpo comunitario allo Spirito Santo e la
crescita dell’incorporazione in Cristo. Successivamente – ma la
sezione coprirà un’ampia parte del corso – il corso vuole approfondire la vocazione del corpo di Cristo a incorporare tutti i fedeli
di Cristo e tutti gli uomini che, individualmente e insieme agli altri, associano la loro esistenza nel corpo al mistero pasquale e infine l’intera creazione. Il movimento di pensiero del corso attinge
alle fonti dei padri e del monachesimo delle origini, non di segno
univoco, e le passa al vaglio delle acquisizioni del Concilio Vaticano II e dei suoi sviluppi.
231
Metodo
Il corso si svolge attraverso lezioni frontali. Allo studente viene richiesta una partecipazione attiva alle lezioni, per assicurare la quale è necessario che egli segua e assimili, volta a volta, i parziali traguardi del corso. Al termine del corso, lo studente sostiene un
esame orale, in forma di colloquio, su domande poste dal docente.
Verrà chiesto agli studenti di dar prova in modo sintetico del percorso analitico compiuto durante il corso, operando opportuni collegamenti all’interno del percorso proposto.
Bibliografia
N. CIPRIANI, Molti e uno solo in Cristo. La spiritualità di Agostino,
Roma 2009; R. CORONELLI, Incorporazione alla Chiesa e comunione.
Aspetti teologici e canonici dell’appartenenza alla Chiesa, Roma
1999; S. MAzzOLINI, Chiesa e salvezza. L’extra Ecclesiam nulla salus in epoca patristica, Città del Vaticano 2008. Le fonti saranno
segnalate durante il corso.
Seminari
16LEASS1 - Weltanschauungen teologiche: visioni del mondo
nella teologia contemporanea (prof. M. NARO)
Orario di ricevimento da concordare con la docente; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario intende studiare le concezioni teologiche del “mondo” che nel Novecento hanno preparato l’insegnamento conciliare
sul rapporto tra realtà ecclesiale e realtà mondana o che dallo stesso magistero conciliare hanno preso l’abbrivo.
Contenuti
A cavallo tra la fine del II sec. e l’inizio del III, in un documento cristiano passato alla storia della teologia col titolo Scritto a Diogneto,
232
II CICLO
ECCLESIOLOGIA
si comincia a parlare della parádoxos politeía quale stile tipicamente
evangelico di chi abita ancora nella città terrena e al contempo partecipa già della cittadinanza celeste, vivendo così l’impegno a diventare fedele all’essere umano per rimanere fedele a Dio e, anzi,
per annunciare la fedeltà di Dio stesso alla sua alleanza col genere
umano e col creato intero. La consapevolezza credente che sta a
fondamento di questa riflessione era già custodita nel Nuovo Testamento ed è stata tematizzata dapprima in epoca patristica e poi
ancora nel successivo prosieguo della storia della teologia e della
spiritualità. I teologi del Novecento la recuperano a loro volta e a
partire da essa rielaborano una vera e propria teologia del mondo,
che trova sbocco nel magistero conciliare sul rapporto tra Chiesa
e mondo, mentre pure a partire dal concilio viene declinata in molteplici e talvolta disparate prospettive, dalla cosiddetta nuova teologia politica alla teologia della secolarità consacrata, passando per
le teologie della secolarizzazione e per le teologie della liberazione.
Più recentemente sono state indagate altre prospettive, in direzione ecologica ed etico-culturale, che dal punto di vista magisteriale
trovano nell’enciclica Laudato si’ un nuovo punto di riferimento.
Proprio al vasto orizzonte contemporaneo il seminario rivolge l’attenzione, prendendo in considerazione la lezione di teologi come
R. Guardini e P. Teilhard de Chardin, i più citati nella menzionata
enciclica di papa Francesco, ma anche come P. Tillich, P. Florenskji, D. Bonhoeffer, F. Gogarten, K. Rahner, H.U. von Balthasar,
E. Schillebeeckx, e ancora come altri autori più vicini a noi, quali
per esempio E. Jüngel, J. Moltmann, J.B. Metz, H. Küng.
Metodo
Il seminario si sviluppa come lavoro fatto insieme da parte degli
studenti e del docente: ad alcune lezioni introduttive, proposte dal
docente agli studenti, seguirà il confronto orientativo che permette a ciascun studente di scegliere l’autore e i testi da approfondire
personalmente in biblioteca o in altra sede. Secondo calendario
concordato insieme ci si riunisce anche affinché ciascun studente
faccia relazione del proprio lavoro e presenti il proprio elaborato.
233
Bibliografia
Nelle lezioni introduttive il docente proporrà agli studenti degli
itinerari bibliografici relativi ad autori che si possono ormai considerare “classici contemporanei” del pensiero teologico pre e
post-conciliare.
16LEASS2 - Il rapporto Chiesa-Mondo nell’opera teologica di
Tomáš Špidlík (prof. A. PILERI BRUNO)
Orario di ricevimento da concordare con la docente; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Scopo del seminario sarà evidenziare la risposta che a tale problematica diede il teologo moravo Tomáš Špidlík a partire dall’intreccio della sua vicenda biografica ed intellettuale.
Contenuti
L’evento della nascita della comunità cristiana all’interno della società degli uomini pone inevitabilmente il segno di una differenza, tra coloro che vi appartengono e coloro che non ne fanno parte,
che nel corso della storia non è mancata di assumere il tratto della
dualità auto-escludente. Nonostante il pericolo della radicalizzazione del dualismo Chiesa-Mondo insidi la riflessione della Chiesa fin dai primi secoli, è altrettanto vero quanto l’evento cristiano
informi di sé tutta la tradizione occidentale permeandone la cultura e la vita pubblica. Al tempo stesso la cultura moderna-contemporanea si sviluppa a partire da una certa idea di religione che
non è collegata all’idea di vita pubblica, perché la cultura delle
scienze politiche che si sviluppa in questo periodo pone la religione essenzialmente come un fatto privato: silete theologi in munere
alieno (Algerico Gentili). Da questo assunto nascono gli stati moderni europei e le derive laiciste che segnano il nostro tempo. È
possibile uscire da questo vicolo cieco?
234
Metodologia
Il seminario si articolerà su lezioni frontali, la lettura critica delle
fonti riguardanti Tomáš Špidlík, l’utilizzo di strumenti multimediali, cooperative learning, brainstorming.
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
Bibliografia
T. ŠPIDLíK, L’idea russa. Un’altra visione dell’uomo, trad. di S. Morra,
Roma 1995; T. ŠPIDLíK ET ALII, Lezioni sulla Divinoumanità, Roma
1995; ID., Miscellanea, vol. I. Alle fonti dell’Europa, Roma 2004; ID.,
Una conoscenza integrale. La via del simbolo, Roma 2010.
235
SEZIONE DI TEOLOGIA BIBLICA
PROGRAMMI DEI CORSI
Corsi comuni
16LEAC01 - Fenomenologia sociale ed ermeneutica ecclesiologica a confronto nell’analisi di alcuni modelli storici della Chiesa (prof. H. LEGRAND)
Per la ratio vedi sezione di Ecclesiologia
16LEAC02 - Dio e Cesare. Origine e metamorfosi della relazione tra potere secolare e Chiesa (secc. I-VII) (prof. V. LOMBINO)
Per la ratio vedi sezione di Ecclesiologia
Corsi fondamentali
16LBAF01 - “Come gazzella impaurita” (Is 13,14a). Israele e
le nazioni negli oracoli profetici “sugli stranieri” (prof. C. VERSACI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende studiare alcune sezioni testuali tratte da specifiche
collezioni profetiche in cui figurano i nomi di nazioni straniere e
che in genere vengono catalogate come Oracoli contro i Popoli. Si
tratta di scrutare dei testi, soprattutto quelli della sezione isaiana
di 13-23, che forniscono gli elementi base circa i rapporti d’Israele
verso le nazioni e lo statuto del popolo di fronte a Dio. Escludendo
una posizione aprioristicamente repulsiva nei riguardi degli stranieri, tali oracoli propongono una lettura teologica della storia in
cui sono ribaltate le prerogative indiscusse d’Israele e criticati gli
236
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
stessi paradigmi di “estraneità” nei confronti di Dio e del suo disegno. In definitiva, si tratti di testi nei quali emerge la dialettica
fra “l’opzione” di Dio verso Israele e la pluriforme posizione divina nei riguardi degli “stranieri”. Si affronteranno le pericopi in
cui s’intrecciano annunci di giudizio, decisioni di condanna e appelli all’alleanza. Si cercheranno di cogliere le linee essenziali profetiche che attestano il travagliato cammino d’Israele verso i popoli, fra chiusure invalicabili, spiragli inattesi e giudizi condivisi.
Siccome tale genere di collezione è attestato anche in diverse collezioni profetiche (Ger 46-51; Ez 25-32; Am 1-2), verranno studiate
anche alcune pericopi tratte da tali sezioni. Il corso s’inserisce nel
percorso di studio per il conseguimento della licenza ad indirizzo
biblico; evidenzia, infatti, le dinamiche essenziali dei testi profetici
in riferimento all’uomo, alla sua vita, alle sue relazioni, preludio
della grande chiamata alla salvezza di tutte le genti.
Contenuti
Lo studio dei testi scelti terrà conto di tre prospettive specifiche:
l’aspetto formale del brano; contestuale; tematico. Il corso si articola in due parti. La prima studia i tratti essenziali delle collezioni
profetiche “sugli/contro” i popoli. La seconda parte si concentra
su alcune pericopi di queste raccolte, che presentano il giudizio
profetico sulle nazioni inteso sia come condanna storica sia come
appello alla “conoscenza” di Dio, condizione indispensabile per
una corretta lettura della storia e per il fondamento di un nuovo
percorso di salvezza. Si esaminano esegeticamente le seguenti sezioni testuali: Is 13,1-22; 14,4b-20; 19,16-25; Ger 46. La lettura esegetica proposta è condotta sul testo ebraico e per ogni pericope
tiene conto della situazione letteraria attuale, del probabile contesto storico d’origine e della dimensione teologica.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali nelle quali
si svolge l’analisi esegetica delle pericopi analizzate in lingua
ebraica; altri testi in traduzione sono studiati personalmente dall’allievo. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni e nella pre-
237
sentazione esegetica dei testi, allo studente è richiesto di preparare
in lingua originale i testi biblici presentati nelle lezioni e di redigere una personale traduzione e delle note attinenti la critica testuale della rispettiva pericope analizzata. Gli studenti devono sostenere una prova finale, nella sessione ordinaria degli esami, in
forma di esame scritto, su un testo biblico approfondito dallo studente e su domande poste dal docente circa i contenuti e i testi
del corso, delineati nel tesario fornito durante le lezioni. È richiesta la conoscenza basilare della lingua ebraica biblica e della storia
antica d’Israele e la lettura dei testi biblici corrispondenti. Le traduzioni e le note testuali richieste allo studente devono essere presentate da tutti per iscritto, all’inizio della lezione nella quale si
accede al rispettivo testo. Particolare importanza è data alla partecipazione attiva in classe, alla preparazione personale dei testi biblici e alla discussione.
Bibliografia
Testo di studio: J.L. SICRE, Profetismo in Israele. Il Profeta, i Profeti,
il messaggio, Roma 1995, 151-166, 361-362, 472-520. Letture consigliate: C. DI SANTE, Lo straniero nella Bibbia saggio sull’ospitalità,
Troina (En) 20062, pp. 42-65; R. GOLDENBERG, The Nations that
know thee not. Ancient Jewish Attitudes towards other Religions,
Sheffield 1997, 9-27; B. GOSSE, «Oracles contre les nations et
structures comparées des livres d’Isaïe et d’Ezéchiel», BN 54
(1990) pp. 19-21.
16LBAF02 - “I Giudei”, “i discepoli” e “il mondo” nel Vangelo
e nelle Lettere di Giovanni (prof.ssa M.A. NICOLACI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di iniziare gli studenti alla semantica polivalente dei sintagmi in oggetto nel modo specifico in cui sono usati
238
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
nel IV Vangelo e nell’epistolario giovanneo. Il fine ultimo da raggiungere, studiandone la semantica, è quello di ricostruire induttivamente le coordinate essenziali della soteriologia giovannea a
partire dalla correlazione strutturale tra l’autorivelazione divina, la
relazione tra i soggetti che ne sono protagonisti e l’esperienza salvifica del suo accadere ‘processuale’ (tanto nel senso metaforicogiudiziale quanto nel senso storico-dinamico del termine). Nella
storia ed esperienza di fede della comunità giovannea e negli scritti che in parte la riflettono, in fondo, la questione in gioco è comprendere «come la salvezza possa essere raggiunta» (U. von Wahlde) e in che modo essa riguardi «tutti» gli uomini, potenziali
uditori e accoglitori, nella fede, della Parola divenuta carne.
Contenuti
Secondo Giovanni, la storia della relazione del Dio unico con le
creature in Gesù è giunta efficacemente al suo compimento escatologico per la salvezza piena o la «vita» del «mondo». La salvezza
donata in lui ha due dimensioni, entrambe dialettiche. Dal punto
di vista ‘spaziale’ della sua estensione, essa presuppone e valorizza
la distinzione tra Israele e le nazioni, tra «giudei» e non giudei –
siano essi «samaritani», «greci» o «romani» – ma anche la oltrepassa introducendone un’altra trasversale e verticale, non più di
natura etnico-religiosa ma personale e teologale, quella che passa
per l’accoglienza di fede verso il Logos divenuto carne. La dialettica
tra universalità e particolarità della salvezza che, pur venendo da
«i Giudei» (Gv 4,22), riguarda non solo «i Giudei» (Gv 5,34) ma
«il mondo» tutto (cf. Gv 3,16s; 4,42; 6,51; 12,47; 17,23; 1 Gv 4,14),
si trasforma nella dialettica tra la destinazione universale della rivelazione salvifica in Gesù e la particolarità, individualità anzi,
della risposta del tutto personale di ogni «credente» che si impegna a «rimanere» fino in fondo nella sua parola (cf. 8,31s; 15,410); una risposta che, grazie all’atto di «scrittura» testimoniale del
«noi» giovanneo, resta perennemente attesa e auspicata per ogni
generazione di «lettori». Quanto detto sarà mostrato analiticamente nel corso mediante: a) un rapido excursus sulle occorrenze
239
e valenze del lessico specifico della «salvezza» negli scritti giovannei indicati; b) l’analisi semantica dei sintagmi presi in esame; c)
lo studio esegetico della formula soteriologica «non solo per… ma
anche per…» (Gv 11,52; 17,20; 1 Gv 2,2), che ben esprime la dialettica tra particolarità e universalità della salvezza nella concezione giovannea, e, contestualmente, delle pericopi in cui viene utilizzata.
Metodo
In relazione alle diverse tappe dell’indagine esegetica, saranno
usati rispettivamente il metodo dell’analisi semantica e dell’analisi
narrativa o retorica, integrati necessariamente dai risultati più affidabili dell’indagine diacronica sui testi giovannei e sul loro background storico, culturale e religioso.
Bibliografia
J. ASHTON, Comprendere il Quarto Vangelo, Città del Vaticano 2000
(nuova edizione inglese: Understanding the Fourth Gospel. New Edition, New york 2007); C. BENNEMA, «A Comprehensive Approach
to Understanding Character in the Gospel of John», in C.W. Skinner (ed.), Characters and Characterization in the Gospel of John,
Bloomsbury, London -New york 2013, pp. 36-56; D. GARRIBBA - A.
GUIDA, Giovanni e il giudaismo. Ricerca recente e questioni aperte,
Trapani 2010; M. MARCHESELLI, «Antigiudaismo nel Quarto Vangelo? Presentazione e bilancio degli orientamenti recenti nella ricerca esegetica», in RivB LVII (2009) pp. 399-478; Id., «Il profilo
narrativo del personaggio ‘i giudei’ in Gv 1-12», in L. Daniel
Chrupcala (ed.), Redescovering John. Essays on the Fourth Gospel in
Honour of Frédéric Manns, Milano 2013, pp. 283-301; M. NICOLACI,
Egli diceva loro il Padre. I discorsi con i Giudei a Gerusalemme in Gv
5-12, Roma 2007; EAD., «Giudei, greci e romani nel Vangelo secondo Giovanni», in HoTh xxV/3 (2007) pp. 403-431; EAD., La
salvezza viene dai Giudei. Introduzione agli scritti giovannei e alle lettere cattoliche, Cinisello Balsamo 2014; B. OLSSON, A Commentary
on the Letters of John. An Intra Jewish Approach, Eugene (OR) 2013;
240
U.C. VON WAHLDE, The Gospel and the Letters of John, Grand Rapids
2010, voll. 1-3.
16LBAF03 - Identità dei credenti, giudizio e compimento:
Ebrei; 1Pietro (prof. R. PISTONE)
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo;a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
16LBAF04 - Dal confronto al compimento. In comunione con
la storia: da Atti all’Apocalisse (prof. G. BELLIA)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’autorivelarsi di Dio nelle Scritture, si compie nella storia e con
la storia. È una storia di salvezza, vista però non con gli occhi rapaci e miopi dei potentati ma con lo sguardo indifeso degli ultimi,
degli esclusi, dei perdenti in cui si riconosce il volto inattraente
del Dio crocefisso. Ne deriva una coerente visione della politica
come coscienza cristiana della storia da leggere non con parametri
concettuali o attraverso la mediazione di antropologie compiacenti. Il potere deve essere compreso come riflesso razionale dell’amore di Dio che in Cristo si è fatto piccolo e povero, manifestandosi compartecipe di chi non ha volto per essere riconosciuto
e ricordato. È possibile così tracciare un percorso scritturistico di
progressiva e sempre più consapevole comunione del cristiano
con la storia cui è chiamato nel viaggio verso il bene comune,
com’è dato di cogliere dall’iniziale confronto delle chiese apostoliche con signorie e principati fino al giudizio di compimento
dell’Apocalisse.
Contenuti
Il corso si svilupperà secondo una dinamica biblico-teologica che
indagherà il senso vero della politica nel Nuovo Testamento co-
241
me impegno responsabile del cristiano interessato non all’esercizio o alla ricerca del potere ma all’arte di coordinare le diverse
relazioni sociali con la legittima autorità politica per orientarla
verso il bene comune. Questo implica una coerente visione universalista e pluralista dell’umanità, in netto contrasto con ogni
concezione idolatrica e imperialistica dell’autorità di governo.
Una mirata ricognizione del sentire cristiano delle origini permetterà di esplorare le illuminanti linee costitutive della concezione evangelica del potere, inteso e realizzato da Cristo come
vero servizio. La riflessione biblico-teologica si articolerà in due
momenti. Attraverso il recupero dell’eredità profetica d’Israele
si analizzerà dapprima il formarsi della coscienza politica del
cristiano come appare dal vangelo e in particolare dalla libera
sottomissione esposta dalla riflessione teologica di Paolo e dal
confronto leale con il potere offerto da Luca in Atti. In seguito
si rifletterà sulla concezione critica di resistenza allo statalismo
del visionario di Patmos come necessario completamento al
“conservatorismo” delle generazioni precedenti. Emergerà una
continuità teologica nel riconoscimento di un legittimo e provvidenziale ordine politico umano voluto dal creatore, accanto
all’evidente discontinuità cristocentrica conosciuta dalla comunità cristiana delle origini che nell’Apocalisse condanna la parodia del modello trinitario creduto e sperimentato dalla pneumatologia della comunità giovannea.
Metodo
Le lezioni di teologia biblica saranno condotte con il metodo frontale e cureranno, oltre all’aspetto esegetico dei brani presi in esame, anche le risonanze sistemiche e i tentativi di sintesi teologica
conosciuti dalla pluralistica e complementare riflessione cristiana
delle origini. Inoltre gli studenti sono chiamati a integrare, con
letture personali concordate col docente, quanto esposto nel corso
delle lezioni. Si richiede quindi una partecipazione continuata e
attiva, in vista del tradizionale esame finale.
242
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
Bibliografia
Per lo studio esegetico si rinvia ai più validi commentari delle Lettere di Paolo, di Atti e dell’Apocalisse, mentre i testi di approfondimento biblico-teologico saranno presentati dal docente nel corso
delle lezioni.
Corsi speciali
16LBAS01 - Israele, JHWH e le nazioni nei testi legislativi della Torah (prof. S. PAGANINI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Riconoscere a partire dall’analisi di testi scelti, origini, tendenze
e sviluppi della teologia relativa al rapporto tra Israele e le nazioni
all’interno della narrazione e della legislazione del Pentateuco
Contenuti
La Torah costituisce la base teologica e ideologica dell’identità del
popolo di Israele. Questa Identità nasce e si sviluppa sia attraverso
una riflessione interna sia anche – e soprattutto – mediante una
demarcazione nei confronti della realtà esterna al popolo. La legislazione all’interno della torah (codice dell’alleanza, codice deuteronomico, legge di santità) testimonia e presenta questi sviluppi,
che saranno oggetto dell’analisi.
Metodo
Lezione con presentazioni Power-Point ed esercizi di esegesi in
gruppi su testi scelti. Brevi presentazioni degli studenti, ProblemBased-Lerning
Bibliografia
K. BERGE, «National identity and popular sentiment in Genesis
and Exodus», in Enigmas and images. Studies in honor of Tryggve N.
243
D. Mettinger, Hg. von Göran Eidevall - Blazenka Scheuer, Winona
Lake IN 2011, pp. 37-52; H. CAzELLES, «Israel among the nations»,
in «Pacifica», 2 (1989) pp. 47-60; S. GROSBy, «Religion and nationality in antiquity. The worship of yahweh and ancient Israel»,
in ID., Biblical ideas of nationality. Ancient and modern, Winona
Lake, IN 2002, pp. 13-51; R.P. KNIERIM, «Israel and the nations in
the land of Palestine in the Old Testament», in The task of Old Testament theology. Substance, method, and cases, Hg. von Rolf P.
Knierim, Grand Rapids, MI 1995, pp. 309-321; S. RIECKER, Ein
Priestervolk für alle Völker. Der Segensauftrag Israels für alle Nationen
in der Tora und den Vorderen Propheten, Verl. Kath. Bibelwerk,
Stuttgart 2006; G. BRAULIK, «The destruction of the nations and
the promise of return: hermeneutical observations on the book of
Deuteronomy», in «Verbum et Ecclesia», 25 (2004) pp. 46-67.
16LBAS02 - Rapporto Chiesa-autorità in Romani e 1 Pietro
(prof. L. DI MARCO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Teofilo d’Antiochia (ca.170 d.C.) così si esprimeva a proposito del
culto all’imperatore di Roma: «Onorerò l’imperatore: non lo adorerò, ma per lui pregherò. Solo il Dio reale, il Dio vero adorerò,
sapendo che da lui l’imperatore è stato fatto […]. Onora l’imperatore amandolo, ubbidendogli, pregando per lui: facendo così, farai
il volere di Dio». Le origini di questo rifiuto del culto imperiale e
la professione di sincera lealtà nei suoi confronti affondano in due
testi del NT: Rm 13,1-7 e 1 Pt 2,13-17. Che a loro volta si richiamano
al detto gesuano di Mc 12,17: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». In un periodo come il nostro segnato da una profonda disistima nei confronti del mondo politico
e da un’assenza preoccupante di riflessione sul rapporto tra Vangelo e politica, sarà interessante scoprire come due autorevolissi-
244
mi scritti della letteratura neotestamentaria hanno in maniera originale impostato il rapporto Stato-credenti, mentre in tutto il mondo vigeva una concezione spiccatamente teocratica del potere imperiale.
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
Contenuti
Dopo aver ripreso alcune delle problematiche introduttive della
lettera ai Romani e della prima Petri (epoca e luogo di composizione, destinatari, struttura, temi teologici principali), si focalizzerà il ruolo che le pericopi Rm 13,1-7 e 1 Pt 2,13-17 hanno nel corpo dei rispettivi scritti e le preoccupazioni teologico-pastorali che
hanno spinto gli autori ad affrontare una questione così importante per l’esistenza delle prime comunità cristiane. Lo studio
dell’ambiente vitale delle rispettive comunità destinatarie e l’analisi del lessico teologico delle due pericopi permetteranno di cogliere il pensiero di Paolo e dell’autore di 1 Pt sul rapporto tra i
credenti e lo stato nel contesto storico.
Metodo
Il metodo più usato sarà quello dell’analisi retorica, in modo da
cogliere il processo argomentativo degli autori, la loro capacità di
convincere i destinatari e muoverli a partecipare alle loro convinzioni teologiche. Di ogni pericope sarà messa in evidenza la struttura interna, la connessione tra le parti del discorso, l’unità lessicale e di pensiero. La lettura esegetica dei termini teologici più rilevanti permetterà di comprendere il pensiero teologico dei
mittenti su una problematica così delicata e sempre attuale per
ogni comunità cristiana.
Bibliografia
F. VOUGA, Dio o Cesare. La politica e il Nuovo Testamento, Milano
2009; R. PENNA, Lettera ai Romani, Bologna 2007, vol. III; C.E.B.
CRANFIELD, La Lettera di Paolo ai Romani (capitoli 9-16), Torino
2000; P. PERKINS, I e II Pietro, Giacomo e Giuda, Torino 2015.
245
16LBAS03 - «Non andate ai pagani, non andate ai samaritani». Regno e pratica gesuana nei Sinottici (prof. R. PISTONE)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
16LBAS04 - Israele e i popoli nei salmi (prof. D. VOLGGER)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L´obiettivo del corso è lo studio e l’analisi dei salmi che sono rilevanti per il tema «Israele e i popoli».
Contenuti
Dopo una breve introduzione al tema nell’AT e allo studio dei salmi in generale si procede con l’analisi dei singoli salmi rilevanti prima singolarmente (p. es. Sal 1-2) e poi nel loro contesto (Sal 12 all’inizio del salterio; legami con i salmi alla fine del salterio,
alla fine del primo libro dei salmi, etc).
Metodo
Nella prima parte è prevista una lezione frontale, nella seconda
parte una discussione con gli studenti sull’impostazione e l’argomentazione di alcune proposte di ricerca.
Bibliografia
G. BARBIERO, «The Structure of Psalm 111», in N. Calduch-Benages
(ed.), Wisdom for Life. Essays offered to honor Prof. Maurice Gilbert,
SJ on the occasion of his 80th Birthday, Berlin-Boston 2014, pp. 321339; ID., Il regno di JHWH e del suo messia. Salmi scelti dal primo libro del salterio, Roma 2008; S. BAzyLI SKI, «Venite adoremus Dominum Regem (Salmo 95)», in The Biblical Annals 5.1 (2015), pp.
37-57; W.P. Brown (a cura di), The Oxford Handbook of the Psalms,
246
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
Oxford 2014; E. Bons - A. Passaro (a cura di), Dai Salmi al Salterio.
Orientamenti per letture nuove, Trapani 2014; B. JANOWSKI, Konfliktgespräche mit Gott. Eine Anthropologie der Psalmen, NeukirchenVluyn 2003; N. LOHFINK - E. zENGER, Der Gott Israels und die Völker.
Untersuchungen zum Jesajabuch und zu den Psalmen, Stuttgart
1994; T. LORENzIN, I Salmi. Nuova versione, introduzione e commento, Milano 2000; G. RAVASI, Il libro dei Salmi. Commento e attualizzazione, Bologna 1985, voll. I-III; K. SEyBOLD, Poetica dei Salmi, Brescia 2007; E. zENGER, «Il libro dei salmi», in E. zenger (a cura di),
Introduzione all´Antico Testamento, Brescia 2005; E. zENGER, «Der
Gott Abrahams und die Völker. Beobachtungen zu Psalm 47», in
M. Görg - A.R. Müller (edd.), Die Väter Israels. Beiträge zur Theologie
der Patriarchenüberlieferungen im Alten Testament. Festschrift für Josef
Scharbert zum 70. Geburtstag, Stuttgart 1989, pp. 413-430; E.
zenger (Hg.), The Composition of the Book of Psalms, Leuven 2010.
16LBAS05 - Da Giuseppe figlio di Mattia a Flavio Giuseppe:
dalla resistenza contro l’imperialismo romano a sostenitore della
dinastia flavia (prof.ssa L. GUGLIELMO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso persegue l’obiettivo di avviare gli studenti a uno studio
critico delle opere di Flavio Giuseppe, fonte principale per la ricostruzione della storia della Palestina del I secolo d.C., a partire dal
quale individuare il rapporto tra Giuseppe e i romani prima e dopo la sua cattura e desumere il sistema concettuale e interpretativo
della sua versione della storia del popolo giudaico per approdare
al tema delle relazioni giudei-genti in generale e giudei-romani
in particolare
Contenuti
Oggetto di lezione sarà primariamente lo studio della sua autobiografia accompagnato da una disamina della letteratura accade-
247
mica su alcune questioni principali. I nuclei tematici che verranno
affrontati saranno: metodologie della ricerca storica; uso e abuso
di Giuseppe; la tradizione manoscritta e le edizioni a stampa di
Guerra giudaica, Antichità giudaiche, Autobiografia e Contro Apione;
Giuseppe e la sua autocomprensione; lo storico giudeo e i partiti
del suo tempo; gli esordi della sua carriera; la strenua opposizione
condotta da Giovanni di Giscala; Giuseppe e Giusto di Tiberiade;
il tragico epilogo come capo della resistenza antiromana; i rapporti con la dinastia flavia; il metodo storiografico della Guerra
giudaica e delle Antichità giudaiche.
Metodo
Per favorire l’acquisizione delle competenze la didattica applicata
sarà laboratoriale, ossia l’impiego di fonti primarie con studio cooperativo e condiviso. Per agevolare gli apprendimenti e il lavoro
di gruppo si potrà fare ricorso a una piattaforma di e-learning.
Bibliografia
M.A. Berlin - J.A. Overman (edd.), The First Jewish Revolt. History
and Ideology, London-New york 2002; F. Calabi (a cura di), Flavio
Giuseppe. Contro Apione, 1820, 2007; S.J.D. COHEN, Josephus in
Galilee and Rome. His Vita and Development As a Historian, Leiden
1979; W. DEN HOLLANDER, Josephus, the Emperors, and the City of
Rome. From Hostage to Historian, Boston 2014; J. Edmondson - S.
Mason - J. Rives (edd.), Flavius Josephus and Flavian Rome, Oxford
University Press, Oxford 2005; G. Hata - L. Feldman (edd.), Josephus, Judaism and Christianity, Leiden 1987; G. Jossa (ed.), FLAVIO
GIUSEPPE, Autobiografia, Napoli 1992; S. Mason, Giuseppe Flavio e
il Nuovo Testamento, Torino 2001; S. MASON, Josephus, Judea, and
Christian Origins Methods and Categories, Peabody, MA 2009; S.
Mason (ed.), Flavius Josephus. Translation and Commentary, Leiden-Boston 2000-2014, voll. 10; E. Migliario (a cura di), GIUSEPPE
FLAVIO, Autobiografia, Milano 1994; L. Moraldi (a cura di), Giuseppe Flavio. Antichità giudaiche, Torino 2006, voll. 2; F. Parente - J.
Sievers (edd.), Josephus and History of the Greco-Roman Period. Es-
248
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
says in Memory of Morton Smith, Leiden 1994; J. Pastor - P. Stern
- M. Mor (edd.), Flavius Josephus. Interpretation and History, Leiden-Boston 2011; z. Rodgers (ed.), Making History. Josephus and
Historical Method, Leiden-Boston 2007; J. Sievers - G. Lembi
(edd.), Josephus and Jewish History in Flavian Rome and Beyond,
Leiden 2005; H.ST.J. THACKERAy, Josephus. The Man and the Historian, New york 1967; P. VIDAL-NAQUET, Il buon uso del tradimento.
Flavio Giuseppe e la guerra giudaica, Res Gestae, Milano, 2013; G.
Vitucci (a cura di), FLAVIO GIUSEPPE, Guerra giudaica, Milano 1995.
16LBAS06 - Archeologia e geografia biblica 1: Introduzione e
Gerusalemme (prof. G. BELLIA)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il contributo della ricerca archeologica all’interpretazione della
Scrittura è diventato un punto di riferimento credibile e complementare per la conoscenza del dato biblico. Nella cultura materiale
della Terra Santa e dei popoli vicini, si possono cogliere le tracce
di una presenza che conferisce ai luoghi della Parola il valore di
segno di una storicità attestata autonomamente, da comparare
con le fonti documentarie. Lo studente è chiamato a conoscere le
moderne tecniche di scavo e la loro validità epistemologica, per
rapportare geo-storicamente le conoscenze archeologiche acquisite con il contesto storico-antropologico degli eventi narrati.
Contenuti
Dalla consapevolezza del valore autonomo e confluente del sapere
archeologico, il corso svilupperà due diverse questioni. Nella prima parte si darà una conoscenza sintetica dell’evolversi della disciplina archeologica dell’area siro-palestinese negli ultimi cento
anni, tracciando un panorama storico delle metodologie di scavo
adottate, precisandone l’evoluzione, la finalità, il valore e i limiti
249
all’interno dell’attuale ricerca storico-biblica. Nella seconda si studierà in modo monografico la cultura materiale della città santa
di Gerusalemme, come si può ricostruirla dagli scavi degli ultimi
decenni. Si presenterà il percorso storico che va dalla seconda età
del ferro fino all’epoca bizantina, approfondendo in particolare
l’archeologia del periodo erodiano e proto-cristiano che ancora
non cessa di donarci nuove e sorprendenti conoscenze del mondo
della Bibbia. Per conoscere il valore storico della cultura materiale
si deve prima acquisire la consapevolezza che l’archeologia è una
disciplina fondata su una solida base epistemologica. Avere strumenti valutativi in grado di collaborare con l’apporto delle scienze
umane è quanto mai necessario per un confronto con le memorie
bibliche tramandate dai testi della tradizione ebraico-cristiana. La
storia archeologica di Gerusalemme sarà l’occasione per una verifica oggettiva e non ideologica dei risultati fin qui conseguiti.
Metodo
Le lezioni saranno condotte con metodo frontale ma si avvarranno
anche di strumenti adeguati di antropogeografia, di storia siro-palestinese e di archeologia. Inoltre si utilizzeranno filmati e documentari che permettano di pervenire a una conoscenza essenziale
delle metodologie di scavo e dei diversi contesti spazio-temporali
portati in luce dai recenti scavi a Gerusalemme. Si richiede pertanto una frequenza costante alle lezioni per eventuali elaborati o
schede da svolgere su testi e ricerche particolari e in vista dell’esame finale che sarà condotto in forma dialogica su un soggetto scelto dallo studente, oltre che sui vari argomenti affrontati dal docente nel corso delle lezioni.
Bibliografia
Indicazioni bibliografiche: G. BELLIA, La «nuova archeologia biblica:
dalla svolta epistemologica all’antropologia storica, in «Ho Theológos», 15 (1996) pp. 205-252, 369-419; P.R.S. MOREy, Un secolo di
archeologia biblica, Milano 1998; I. FINKELSTEIN, N.A. SILBERMAN,
Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito, Roma 2002; A.G.
250
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
VAUGHN - A. E. KILLEBREW, Jerusalem in Bible and archaeology: the
First Temple period, Atlanta 2003; W.G. DEVER, Who Were the Early
Israelites and Where Did They Come From? Grand Rapids, MI,
2003; J. MURPHy-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeologica, Bologna 2014; D. MANACORDA, Prima lezione di archeologia,
Bari 2004; P. MATTHIAE, Prima lezione di Archeologia Orientale,
Roma-Bari 2006; R. Francovich - D. Manacorda (a cura di), Dizionario di archeologia, Bari 2005; B. PIxNER, Con Gesù a Gerusalemme. I suoi primi e ultimi giorni, Rosh Pina 2005; D. BAHAT,
Atlante di Gerusalemme. Archeologia e storia, Padova 2011; E. Netzer,
L’architettura di Erode. Il grande costruttore, Padova 2012.
16LBAS07 - Antiochia sull’Oronte: dall’ellenismo alla presenza
cristiana (prof. G. BELLIA)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’intento principale del corso semestrale è di far conoscere la realtà storico-culturale, letteraria e religiosa di Antiochia sull’Oronte,
una delle metropoli più rappresentative dell’epoca ellenistica e romana che ha visto l’impiantarsi e la crescita delle prime comunità
cristiane. Con la conoscenza dello specifico contesto storico-antropologico, gli alunni saranno messi in grado di conseguire
un’informazione adeguata della città, fondata da Seleuco I Nicatore nel 300 a.C., che conobbe un rapido sviluppo fino a diventare
con Pompeo nel 69 a.C., la capitale della nuova provincia romana
di Siria e, all’inizio dell’era cristiana, il luogo propulsore della prima evangelizzazione. Antiochia, conosciuta per il venerato santuario oracolare di Apollo, diviene già nel secondo secolo, il centro
d’irradiazione e di riferimento di tutta la cristianità fino al V secolo, com’è descritto dalla Tabula Peutingeriana dove è equiparata
per importanza a Roma e a Costantinopoli.
251
Contenuti
Antiochia, ubicata in una zona fertilissima e ridente, all’incrocio
delle più importanti vie commerciali provenienti dal lontano
Oriente e dal Mezzogiorno, aperta alle vie del Mediterraneo con
il porto di Seleucia, ebbe un rapidissimo sviluppo socio-economico, divenendo capitale del regno seleucida e in seguito, sotto i romani, che ne compresero l’importanza commerciale e strategica
facendone una celebrata metropoli. Con l’acquisizione delle conoscenze basilari della ricca e raffinata cultura materiale e con
l’uso della metodologia storico-antropologica si avranno gli strumenti adeguati per conoscere e valutare le ragioni e le tappe dello
sviluppo storico-culturale che faranno della città, chiamata “la
grande” e “la bella”, la culla della fede cristiana. Dalla fondazione
ellenistica alle successive e differenti forme d’inculturazione, operate dalla presenza romana e cristiana, si esporranno i tratti essenziali degli eventi storicamente rilevanti delle diverse epoche.
In un secondo momento si affronterà, con un’analisi critica, il valore delle testimonianze e delle documentazioni letterarie e religiose pervenute, con particolare riferimento ai personaggi e ai
protagonisti emergenti e più espressivi delle varie congiunture
storico-culturali.
Metodo
Le lezioni saranno condotte con il metodo frontale e cureranno
l’aspetto archeologico e storico delle conoscenze acquisite, avendo
cura di collocarle nel loro specifico contesto storico-sociale, in vista
di una valutazione criticamente fondata. Allo studente è chiesto
di approfondire la conoscenza con i testi, di volta in volta, indicati
dal docente, per integrare con alcune letture quanto esposto nelle
lezioni. Per questo si raccomanda un’assidua frequenza in vista
dell’esame finale.
Bibliografia
Testi di approfondimento consigliati: G. DOWNEy, A History of Antioch in Syria from Seleucus to the Arab Conquest, Princeton 1961;
252
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
R.E. BROWN - J.P. MEIER, Antiochia e Roma, chiese madri della cattolicità antica, Assisi 1987; G. UGGERI, Antiochia sull’Oronte: profilo
storico e urbanistico, in Atti del V Simposio di Tarso, Tarsus 1997,
Roma 1998, pp. 301-330; L. Padovese (a cura), Atti dell’VIII Simposio
Paolino. Paolo tra Tarso e Antiochia. Archeologia/storia/religione, Roma 2004 che ospita i saggi di: G. Uggeri, «Una metropoli dell’Oriente tra pagani e cristiani», pp. 83-106; F. Manns, «Les Juifs
d’Antioche», pp. 107-137; A. Destro - M. Pesce, «Plurality of Christian Groups at Antioch in the First Century: The Constellation
of Texts», pp. 138-156; M.G. MARA, «Antiochia: città delle prime
volte», pp. 165-171; E. J. SCHNABEL, Early Christian Mission, Downers Grove 2004; M.G. zAMBON, D. BERTOGLI, O. GRANELLA, Antiochia sull’Oronte: “... dove i discepoli furono chiamati cristiani...”,
Fidenza 2005; E. MENA SALAS, También a los Griegos (Hch 11, 20),
Factores del inicio de la misión a los gentiles en Antioquía de Siria,
Salamanca 2006; D. MARGUERAT, Gli Atti degli apostoli. 1 (1-12), Bologna 2011; R. PENNA, Le prime comunità cristiane: persone, tempi,
luoghi, forme, credenze, Roma 2011; E. K. BROADHEAD, Jewish Ways
of Following Jesus, Tubingen 2010; J.D.G. DUNN, Gli albori del cristianesimo. Gli inizi a Gerusalemme: 1 La prima fase; 2 Paolo apostolo
dei gentili; 3 La fine degli inizi, Brescia, 2012; M. WILSON, Biblical
Turkey: A Guide to the Jewish and Christian Sites of Asia Minor, Taksim 20143, pp. 71-82; P. BIzzETTI, Turchia. Guida biblica, patristica,
archeologica e turistica, Bologna 2014, pp. 106-122; S. GUIJARRO,
La prima evangelizzazione nella Chiesa delle origini, Bologna 2015,
pp. 97-119.
16LBAS08 - Il Greco della LXX (prof. V. SCRUDATO)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; Tipo di corso:
speciale, livello del corso: II ciclo; a.a. 2016/17; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di aiutare gli studenti a prendere contatto con
questa “traduzione” (spesso non si tratta di una semplice tradu-
253
zione, ma di un’interpretazione ed attualizzazione del testo ebraico), di grande rilievo nell’orizzonte degli studi biblici e indispensabile per l’ermeneutica e la comprensione del NT. Si cercherà soprattutto di rendere “familiare” per gli studenti il “greco particolare” ( qualcuno direbbe “barbaro”), che la Lxx presenta.
Contenuti
Verranno evidenziati le peculiarità grammaticali e sintattiche del
greco della Lxx. Sarà dato ampio spazio agli influssi della lingua
ebraica nel testo greco sia a livello lessicale che a livello sintattico
(Si pensi alla paratassi, alle proposizioni nominali, all’uso delle
preposizioni ricalcate sul modello ebraico, ai neologismi, alle
strutture semitiche riportate in greco, etc.). Verrà tenuto presente
anche il rapporto tra la Lxx ed il NT, soprattutto per quanto riguarda le citazioni.
Metodo
Sarà protagonista il testo della Lxx. Si procederà a partire dal testo biblico e attraverso una sua analisi attenta e puntuale si evidenzieranno le peculiarità ai diversi livelli che questa lingua
presenta.
Bibliografia
CONyBEARE-STOCK, Grammar of Septuagint Greek; HELBING, Grammatik der LXX. Laut-und Wortlehre, Goettingen 1907; Cimosa, Guida allo studio della Bibbia greca, Roma 1995; L. VERNARD, Citations
de l’Ancien Testament dans le Nouveau Testament; in “Dictionnaire
de la Bible, a Supplément”, II, Paris 1934, coll. 23-51; M. HARL, La
Bible grecque des Septante, Paris 1994; N.F. MARCOS, La Bibbia dei
Settanta, Brescia 2000.
254
Seminari
16LBASS1 - Semantica di “mondo” e “compimento” (AT e
NT) (prof. C. RASPA)
II CICLO
TEOLOGIA BIBLICA
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario si propone di fornire agli studenti la conoscenza del
lessico riguardante le realtà di “mondo” e “compimento” nella
Scrittura, al fine di comprendere l’identità di Israele e della Chiesa
in relazione ad esse.
Contenuti
Il seminario prevede l’analisi esegetica dei testi in cui compaiono
i lessemi ebraici e greci legati alle realtà di “mondo” e “compimento”.
Metodo
Il seminario si apre con una lezione introduttiva sul tema e prosegue con l’illustrazione esemplare dell’esegesi di uno o due testi. Agli alunni è chiesto di studiare esegeticamente un brano biblico tra quelli proposti dal docente e di riferirne i risultati in
un’esposizione orale della durata di 15 minuti e, alla fine del Seminario, mediante la presentazione di un lavoro scritto consistente in 10-15 cartelle massimo, redatte secondo le norme metodologiche redazionali della Facoltà. Prerequisiti per la partecipazione al corso: Conoscenza dell’ebraico biblico e del greco
biblico. Calendario del corso: in base al numero degli studenti
iscritti, le ultime 6 ore o 4 ore di lezione sono riservate all’esposizione orale dei risultati dello studio personale secondo un turno che si stila all’interno del seminario stesso tra i partecipanti.
A conclusione del Seminario si è tenuti a presentare un elaborato
scritto secondo le caratteristiche delineate alla voce Metodologia.
255
Criteri condivisi: partecipazione attiva in classe con domande,
osservazioni, interventi.
Bibliografia
P. BEAUCHAMP, L’Uno e l’Altro Testamento, Brescia 2000 (reprints);
ID., L’uno e l’Altro Testamento. Compiere le Scritture, Milano 2001,
voll. 2 (reprint). Lessici dell’AT e del NT.
16LBASS2 - Israele tra le genti. Da Giosuè a Giona (prof. A. PASSARO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; Ii semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il Seminario vuole tentare una riflessione complessiva su un tema
a cui la teologa biblica ha dedicato poco spazio: la dinamica tra
l’elezione, e dunque l’esclusività di Israele e la storia che ha imposto al popolo eletto di “stare” tra le genti.
Contenuti
Saranno studiate alcune pericopi dal libro di Giosuè e dal libro di
Giona per individuare le diverse declinazioni dell’elezione che nell’autocoscienza di Israele corre il rischio di una deriva relativa.
Metodo
Il seminario si articolerà in una serie di incontri di carattere introduttivo; a cui ne seguiranno altri in cui ogni singolo studente
presenterà e discuterà in classe i risultati della sua ricerca.
Bibliografia
A. PASSARO, «Israel and the yoëv ha’areî: The “unresolved tension” in the book of Joshua. Between fulfilment and non-fulfilment», in P. Merlo - A. Passaro (a cura di), Testi e contesti. Studi in
onore di Innocenzo Cardellini nel suo 70° compleanno, Bologna
256
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
2016, pp. 31-39; A. Passaro - G. Bellia (a cura di), Giosuè e Giudici.
Tradizione, redazione, teologia, Trapani 2016 (sub proelo); C. Termini (a cura di), L’elezione di Israele: origini bibliche, funzione e ambiguità di una categoria teologica. Atti del XIII Convegno di Studi Veterotestamentari (Foligno, 8-10 settembre 2003), Bologna 2005. I Commentari scientifici ai libri di Giosuè e di Giona.
16LBASS3 - Primo e Secondo libro di Samuele. Tradizione, redazione, teologia (prof. A. PASSARO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il Seminario è pensato come introduzione al Convegno Biblico
dell’aprile 2017 che indagherà i due libri di Samuele.
Contenuti
Verranno messe in risalto alcune questioni che riguardano il valore di fonte storica dei libri di Samuele, la loro composizione letteraria, il loro sviluppo testuale attraverso l’analisi del TM, della
Lxx e di Qumran. Verranno valutati criticamente anche gli approcci e i metodi recenti a questi libri molto importanti per il tentativo
di scrivere la storia di Israele e definire i contorni dell’identità del
popolo.
Metodo
Il seminario si articolerà in una serie di incontri di carattere introduttivo; seguiranno alcuni incontri in cui ogni singolo studente
presenterà i risultati della sua ricerca condotta su pericopi indicate
dal docente.
Bibliografia
W. Dietrich - C. Edenburg - Ph. Hugo (edd.), The Books of Samuel.
Stories - History - Reception History, Leuven 2016.
257
SEZIONE DI TEOLOGIA PASTORALE
PROGRAMMI DEI CORSI
Corsi comuni
16LEAC01 Fenomenologia sociale ed ermeneutica ecclesiologica
a confronto nell’analisi di alcuni modelli storici della Chiesa
(prof. H. LEGRAND)
Per la ratio vedi sezione di Ecclesiologia
16LEAC02 Dio e Cesare. Origine e metamorfosi della relazione
tra potere secolare e Chiesa (secc. I-VII) (prof. V. LOMBINO)
Per la ratio vedi sezione di Ecclesiologia
Corsi fondamentali
16LPAF01 - Per una teologia pastorale estroversa (prof. C.
TORCIVIA)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende mettere a fuoco l’identità dinamica della teologia
pastorale attraverso il ricorso alla categoria relazionale della estroversione.
Contenuti
Dopo una memoria storica delle diverse autocomprensioni della
teologia pastorale, sarà sviluppata l’idea di estroversione in ecclesiologia e in teologia pastorale. La tesi di fondo che sarà dimostrata è che una teologia pastorale è estroversa quando si lascia interrogare dalle questioni che riguardano tutti gli uomini e i saperi
da loro prodotti. Le questioni riguardanti le figure e le strutture
258
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
ecclesiali sono così affrontate a partire dalla loro natura “strumentale”. Sotto questa luce, sono affrontati alcuni temi: l’annuncio del
Vangelo tra istanze biblico-teologiche e istanze antropologico-esistenziali; la laicità dello Stato come interlocutrice per la teologia e
la pastorale; la compagnia degli uomini come luogo di rivelazione
di Dio; le “periferie”.
Metodo
Le metodologie didattiche usate comprendono: lezioni frontali,
didattica seminariale, dibattiti in aula, schede di letture. Il programma del corso con l’esposizione dei singoli argomenti correlato alle date delle lezioni previste viene offerto agli studenti durante la prima ora di lezione. Si chiede agli studenti la presenza,
la puntualità e la correttezza dei comportamenti, ma soprattutto
una profonda interazione con i contenuti proposti e con la dialogicità corale del modo di far lezioni.
Bibliografia
Letture richieste: S. DIANICH, Chiesa e laicità dello Stato. La questione teologica, Milano 2011; ID., La Chiesa cattolica verso la sua riforma, Brescia 2014; A. RICCARDI, Periferie. Crisi e novità per la Chiesa, Milano 2016; C. TORCIVIA, La Parola edifica la comunità. Un
percorso di teologia pastorale, Trapani 2008; P.M. zULEHNER, Teologia pastorale, vol. IV. Futurologia pastorale, Brescia 1992.
16LPAF02 - Per una pastorale incarnata: discernimento e interpretazione dei segni dei tempi (prof. G. ALCAMO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso ha come obiettivo quanto il Concilio Vaticano II ha indicato nella Gaudium et Spes e che Papa Francesco ha rilanciato con
il suo magistero: «Per svolgere questo compito, è dovere perma-
259
nente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli
alla luce del vangelo, così che, in un modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini
sul senso della vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto.
Bisogna infatti conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo
nonché le sue attese, le sue aspirazioni e la sua indole spesso
drammatiche» (GS 4).
Contenuti
Il corso si propone di far cogliere lo sviluppo concettuale dei due
termini – discernimento e segni dei tempi - dal Concilio ad oggi.
Dentro questo binario l’azione pastorale della Chiesa viene esplicitata come “cura materna” rivolta ad ogni uomo che vive in un
determinato territorio. Si vuole documentare che la pastorale ecclesiale non può essere un’azione decontestualizzata e omologante, bensì una “prossimità” solidale che apre alla speranza della
vita piena. Far acquisire la capacità profetica di valutare i tempi in
cui viviamo e per restare saldi nella verità del Vangelo cambiare il
modo di porgerla, evitando ogni forma di conformismo che pone
fuori dalla storia della salvezza.
Metodo
Le lezioni frontali, lo studio individuale. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni e nella discussione, allo studente è richiesto
di sostenere un esame, in forma di colloquio sui contenuti del
corso e le letture richieste.
Bibliografia
Oltre ai documenti del Magistero, la bibliografia sarà indicata lungo lo svolgersi del corso.
16LPAF03 - Fondamenti teologici e filosofici di una “ecologia
integrale” (prof. A. PARISI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
260
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
Obiettivi
Sulla scorta delle indicazioni dell’Esortazione Apostolica Evangelii
Gaudium, il corso intende proporre una riflessione sugli interrogativi riguardanti il rispetto della dignità dell’uomo e il modo di
regolare il processo evolutivo, alla luce di tutte le implicazioni morali che le tante acquisizioni scientifiche implicano, nella consapevolezza che non c’è vero progresso né vero ordine sociale senza
un concetto forte di persona.
Contenuti
Il magistero attuale, ma anche il meno recente, invita a guardare
alla relazione società-benessere senza perdere di vista la ricerca
della massima integrazione con le coordinate antropologiche ed
etiche. Sollecitazioni medesime pervengono molteplici anche dal
versante etico-filosofico, soprattutto da quelle correnti di pensiero
che esaltano il riferimento alla persona. In quest’ottica, fede e riflessione teologica, in dialogo con le dinamiche etico-culturali,
possono diventare prezioso strumento interpretativo della problematica ecologica, in quanto riportano a un’idea di sviluppo legata
a una visione integrale dell’uomo.
Metodo
Sono previste, unitamente alle lezioni frontali e allo studio individuale, alcune letture di approfondimento che consentiranno di
aprire piste di ricerca e di riflessione, di cui si farà una relazione.
Oltre alla partecipazione attiva e critica è richiesto un esame in
forma di colloquio.
Bibliografia
PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIzIA E DELLA PACE, Compendio
della Dottrina Sociale della Chiesa, Città del Vaticano 2004; S. BASTIANEL, Moralità personale nella storia. Temi di morale sociale, Trapani 2011; W. KERBER, Etica sociale. Verso una morale rinnovata dei
comportamenti sociali, Cinisello Balsamo 2002; M. TOSO, Welfare
Society. L’apporto dei pontefici da Leone XIII a Giovanni Paolo II, Ro-
261
ma 1995; G. VITTADINI, Liberi di scegliere. Dal Welfare State alla Welfare Society, Città di Castello 2002.
16LPAF04 - Il rapporto tra la Chiesa, il mondo e la salvezza nella riflessione storica e teologica dei modernisti (prof. S. VACCA)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
fondamentale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Con il termine “modernisti” si individuava un gruppo di cattolici
intellettualmente inquieto che, negli anni d’inizio Novecento, ha
rappresentato un momento drammatico nella storia della Chiesa
contemporanea. La complessità dell’evento culturale non ci permette ancora di avere una esauriente e completa visione storica
del modernismo. I modernisti, approfondendo la dimensione spirituale, profetica ed escatologica della Chiesa, fermamente ancorati alla predicazione evangelica del Regno di Dio, in sintonia con
il progresso delle scienze positive e storiche, proponevano, ringiovanendola, una Chiesa dello Spirito, attenta animatrice del progresso del genere umano e promotrice di una nuova società; leggevano la storia come tomba e culla, gestazione dolorosa, momento drammatico di rigenerazione di un mondo che stava per
iniziare. L’obiettivo del corso è quello di cogliere il pensiero dei
modernisti. Si intende, precipuamente, individuare le idee, le correnti di pensiero e i personaggi del mondo culturale modernista,
in ordine al rapporto tra la Chiesa, il mondo e la storia della salvezza. Il corso vuole ulteriormente riflettere sulle matrici ideali e
culturali, sui caratteri, sugli svolgimenti, esiti e risvolti storici di
un dibattito che ha seriamente e, per lungo tempo, compromesso
gli studi all’interno della Chiesa ed ha profondamente segnato i
rapporti tra la Chiesa e il mondo culturale contemporaneo.
Contenuti
Il corso ricostruisce prima il contesto storico e culturale della
Chiesa tra Otto-Novecento; poi legge e interpreta le opere dei sin-
262
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
goli modernisti a partire dai seguenti argomenti: 1) Il rapporto tra
la storia, la storia della salvezza e la teologia. I modernisti unirono
intimamente nel disegno di Dio l’uomo, la creazione e il Regno
di Dio. Nella storia, nella storia umana e nella storia della salvezza,
intimamente intrecciate, essi compresero il compimento del mistero di Dio; nel loro pensiero si intrecciarono edificazione del
mondo ed incremento del Regno di Dio, valori umani e gratuità
evangelica; compresero la storia della salvezza come attesa escatologica ed esperienza di fede. Avvalendosi della nuova metodologia dell’ermeneutica biblica, i modernisti svilupparono il rapporto tra la Trinità e la storia e interpretarono l’attesa escatologica
della Chiesa nei suoi rapporti con il mondo; inoltre assunsero la
storia come luogo teologico. 2) La riflessione teologica. Per i modernisti Dio Salvatore e Dio Creatore, il Signore della natura e il Signore della salvezza erano lo stesso Dio. Essi intrecciarono la storia umana con la storia della salvezza, la redenzione con la creazione; compresero l’incarnazione come santificazione e
glorificazione di tutto l’uomo e di tutta la materia; intesero la teologia come esperienza mistica e concreto cammino di fede, non
identificarono la teologia con le categorie metafisiche, la speculazione filosofica e il sistema teologico scolastico. 3) La predicazione
del Regno di Dio. Il Regno di Dio venne identificato con il Regno
dello Spirito, la profezia e gli uomini contemplativi. La predicazione gioiosa dell’avvento del Regno di Dio costituì per i modernisti il contenuto specifico del fatto cristiano. Il Regno di Dio annunciato da Cristo rivestì un valore essenzialmente escatologico.
Gesù predicò il Regno futuro. L’attesa del Regno era dominata da
preoccupazioni etiche che, a parere dei modernisti, erano state
tradite dalla tradizione concreta del cristianesimo. Il messaggio
cristiano non si identificava con la dottrina cristiana, la prassi liturgica e l’organizzazione della Chiesa. Queste realtà erano viste
come semplice evoluzione storica. A parere dei modernisti, la vitalità della predicazione evangelica aveva sfidato tutte le posizioni
della dialettica umana, tutte le possibilità del successo terreno,
tutte le consuetudini delle normali leggi riconosciute e seguite
dalla scienza sociologica. 4) Il cristianesimo nella storia dell’umanità.
263
In opposizione ad alcuni studiosi che, in nome della critica storica, vedevano nella storia del cristianesimo un’interrotta degenerazione del primitivo ed essenziale messaggio, i modernisti, invece, compresero la storia come il veicolo salutare ed inviolabile
del movimento scaturito dal Vangelo; sostennero una genuina
continuità spirituale nella storia cristiana: il messaggio di Gesù
era stato trasmesso fedelmente nella traiettoria del cattolicesimo.
Il Vangelo e il cristianesimo costituivano quanto di più alto vi fosse nella società contemporanea. Questa doveva essere assolutamente debitrice al Vangelo e al cristianesimo. 5) La Chiesa e l’anelito alla riforma. I modernisti fusero cristologia ed escatologia,
identificarono ecclesiologia ed etica, Chiesa e mondo; rimproverarono alla Chiesa del tempo angustia di visuali, extranaturalità
di precetti, anacronismi di disciplina, caducità di strumenti pedagogici, insostenibilità di contenuto dogmatico; mossi dal proposito di aggiornare le strutture e la cultura della Chiesa, presentarono una grande varietà e ricchezza di sfumature intellettuali ed
esigenze scientifiche a livello filosofico, biblico, teologico, ecclesiologico, sociale e politico. 6) Gioacchino da Fiore e Francesco di
Assisi furono stimati importanti figure di riferimento ed eloquenti
esemplificazioni storiche della dimensione profetica della Chiesa
e dell’anelito ecclesiale di ritornare al Vangelo e alla Chiesa delle
origini.
Metodo
La vita, il pensiero e l’attività dei modernisti costituiscono elementi ermeneutici essenziali per comprendere e ricostruire il clima
culturale del tempo e il riflesso storico delle loro idee nella storia
della Chiesa contemporanea. La lettura critica ed una adeguata ermeneutica, in riferimento alle opere dei modernisti, aiuteranno
ulteriormente a cogliere e raccogliere i contenuti del corso. In vista della valutazione finale, il docente, all’inizio del corso, presenta
agli studenti una proposta di ricerca e di studio concernenti fatti,
autori, idee circa il modernismo e i modernisti. Lo studente può,
a scelta, sviluppare in forma di elaborato una delle proposte indicate. Il testo non deve presentarsi meno di quindici pagine. Nella
264
sessione ordinaria degli esami l’elaborato viene discusso, esaminato e valutato come esame finale del corso.
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
Bibliografia
Contesto generale: M. GUASCO, Modernismo. I fatti, le idee, i personaggi, Cinisello Balsamo 1995; A. zAMBARBIERI, Il cattolicesimo tra
crisi e rinnovamento. Ernesto Buonaiuti ed Enrico Rosa nella prima
fase della polemica modernista, Brescia 1979; L. BEDESCHI, Interpretazione e sviluppo del modernismo cattolico, Milano 1975; P. SCOPPOLA, Crisi modernista e rinnovamento cattolico in Italia, Bologna 1969;
E. POULAT, Storia, dogma e critica nella crisi modernista, Brescia 1967;
Modernismo. Cappuccini tra riformismo e antimodernismo, in «Laurentianum», 46 (1-3/2005). La bibliografia specifica inerente ai singoli modernisti viene offerta dal docente durante il corso.
Corsi speciali
16LPAS01 - L’“ecologia integrale” nel rapporto Chiesa-mondo
(prof. S. LEONE)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Lo studente, alla fine del corso, dovrà: - conoscere le principali tematiche affrontate nella Laudato sii; - conoscere i principali documenti del Magistero relativi alle suddette tematiche; essere in grado di risolvere sul piano della risposta morale le problematiche
che il documento affronta
Contenuti
Alla luce della Laudato sii (in particolare dei capp. 4 e 5) il corso di
propone di evidenziare, nella nuova e più ampia accezione del termine “ecologia” che propone papa Francesco, alcuni nodi critici:
il rapporto con l’ambiente e le sue implicanze socio-politiche, il
265
patrimonio storico-culturale, il vissuto della quotidianità, le dimensioni etiche della qualità della vita, le ripercussioni sul bene comune. La dimensione “ecologica” della esistenza investe così una
nuova antropologia in cui l’umano si confronta con le realtà circostanti da un lato essendone egli stesso parte integrante superando così l’esasperato antropocentrismo dei scoli passati; dall’altro riscoprendosi pur sempre come realtà altra creata da Dio come
sua immagine a custodia e crescita del creato. La chiesa, “esperta
in umanità” si trova pienamente coinvolta in questo processo superando antiche antitesi dialettiche ma, al tempo stesso evitando
facili omologazioni. La binomialità “nel mondo-ma non del mondo” riscopre così un suo più profondo e innovativo significato.
Metodo
Il corso verrà strutturato sulla base di una lettura commentata dei
capp. 4-5 arricchita da ulteriori apporti che si svilupperanno nel
corso nel colloquio con gli studenti
Bibliografia
Il manuale di riferimento fondamentale: S. LEONE, Sessualità e persona, Bologna 2012 del quale verranno studiate 300 pagine (su
un totale di circa 500). Si consiglia inoltre la lettura di S. LEONE,
Nuovo manuale di Bioetica, Roma 2007; M. FAGGIONI, Sessualità,
matrimonio e famiglia, Bologna 2001; C. zUCCARO, Morale sessuale,
Bologna 2002.
16LPAS02 - L’altare del mondo: per una pastorale liturgica
estroflessa (prof. P. SORCI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ects.
Obiettivi
Il corso prende spunto da un’affermazione di papa Francesco
nell’enciclica Laudato si’, n. 236: «Anche quando viene celebrata
266
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
sul piccolo altare di una chiesa di campagna, l’Eucaristia è sempre
celebrata, in certo senso, sull’altare del mondo», che si ispira al
celebre libro di Teilhard de Chardin. Messa sul mondo (1923). La
liturgia, esercizio del sacerdozio di Cristo, unico mediatore tra Dio
e gli uomini, e della Chiesa sua sposa e suo corpo e popolo sacerdotale, per la glorificazione di Dio e la santificazione degli uomini,
implica per se stessa un rapporto empatico con il mondo e l’intera
realtà cosmica. Questo rapporto, molto vivo nella liturgia dei primi secoli, come dimostra tra l’altro la preghiera universale presente sin dai testi del NT, nelle più antiche fonti liturgiche, subì
un appannamento con l’avvento della societas christiana, quando
si ebbe una identificazione tra Chiesa e mondo, per andare smarrito nel clima della restaurazione tra l’inizio del secolo xIx e i primi
decenni del xx, quando la Chiesa si sentì costretta a contrapporsi
al mondo visto come nemico. Il movimento liturgico beneficando
del rinnovamento ecclesiologico, biblico ed ecumenico, con la riscoperta della Chiesa come regale sacerdozio e sacramento di salvezza, ha rimesso in luce la vocazione della Chiesa come diaconia
a Dio e al mondo, e la liturgia come fonte e culmine della vita e
dell’intera azione della Chiesa. La riforma liturgica ha avviato una
prassi conseguente, ma il cammino si rivela lungo e non privo di
difficoltà. Il corso si propone di illustrare, sulla base dei documenti liturgici, il variare della coscienza di tale rapporto attraverso i
secoli sino al concilio Vaticano II e alla riforma liturgica da esso
voluta, per proporre linee di una prassi liturgica inculturata, che
oltre che servizio di Dio sia servizio dell’uomo.
Contenuti
Il corso, dopo un excursus di carattere storico che puntualizza i
passaggi epocali dal NT sino alla Sacrosanctum Concilium, si sofferma sul dibattito intorno all’inculturazione della liturgia a partire da SC 37-40 e dalla Istruzione della Congregazione del Culto
divino Varietates legitimae, analizza: i riti dell’iniziazione cristiana
degli adulti, nei quali la Chiesa si realizza come Chiesa missionaria e come Chiesa madre, la preghiera universale nella storia e
267
nella prassi delle diverse Chiese, come espressione dell’attenzione
alla società civile e ai problemi del mondo, i formulari delle “messe per circostanze diverse” che manifestano l’autocoscienza della
Chiesa del nostro tempo e la sua passione per il mondo e i suoi
problemi, la vicenda della restaurazione del diaconato, come icona
della vocazione della Chiesa al servizio degli uomini, soprattutto
dei poveri e dei sofferenti, la cura pastorale degli infermi attraverso i secoli e la prassi odierna del sacramento dell’Unzione nelle
diverse Chiese, come espressione della compassione della Chiesa
verso le umane infermità, il benedizionale, celebrazione del rapporto della Chiesa con il lavoro umano e con le realtà create, alla
luce dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, le problematiche
relative all’adattamento dell’anno liturgico alle condizioni del nostro tempo nelle diverse regioni, la ricerca di una nuova alleanza
tra la liturgia e le arti, che costituiscono l’espressione più alta della
cultura e della sensibilità dell’uomo.
Metodo
Lezioni frontali e la richiesta di un elaborato scritto per l’approfondimento di qualcuno dei temi affrontati che sarà valutato in
sede di esami orali.
Bibliografia
P. SORCI, Pascale mysterium. Studi di liturgia, Roma 2014; P. Sorci
(a cura di), Con-patire e con-risorgere. Il sacramento dell’Unzione degli
infermi, Roma 20015; Av.Vv., La preghiera dei fedeli: universale? in
«Rivista Liturgica», 97 (2010/6); A. CHUPUNCO, Liturgie del futuro.
Processi e metodi dell’inculturazione, Genova 1991; S. DIANICH, La
Chiesa e le sue chiese. Teologia e architettura, Cinisello Balsamo
2008; J. GELINEAU, La liturgia domani. L’evoluzione delle assemblee
cristiane, Brescia 1978; A. HAMMAN, Vita liturgica e vita sociale, Milano 1969; M. PAIANO, Liturgia e società nel novecento. Percorsi del
movimento liturgico dinanzi ai processi di secolarizzazione, Roma
2000; K. PECKLERS, Liturgia. La dimensione storica e teologica del
culto cristiano. Le sfide di oggi e di domani, Brescia 2007; S. zARDO-
268
NI,
I diaconi nella Chiesa. Ricerca storica e teologica sul diaconato,
Bologna 1983.
16LPAS03 - La risposta della comunità ecclesiale alle situazioni
di sofferenza (prof. L. GULLETTA)
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Riaffermare la fede che la comunità dei cristiani avverte la necessità del dialogo e della solidarietà con il genere umano e la
sua storia (GS 1). Richiamare gli elementi costituiti dell’agire ecclesiale con particolare riferimento agli insegnamenti conciliari
e postconciliari. Panoramica di metodologie per leggere e individuare situazioni di sofferenza. Individuare le molteplici modalità in cui la persona manifesta la propria sofferenza e aspettative. Richiamare vari approcci psicologici di lettura, ascolto e
intervento in dialogo con la riflessione pastorale. Aprire prospettive di sperimentazione mirata per un intervento pastorale concreto ispirandosi alle “opere di misericordia corporale e spirituale”.
Contenuti
Il corso sviluppa prevalentemente sei unità concentrate, valorizzando l’articolazione tematica e la scansione temporale delle due
ore al mattino e delle due pomeridiane. Il piano di lavoro sarà ulteriormente focalizzato e definito d’intesa con gli studenti. 1. Introduzione e focalizzazione diretta e complessiva delle fonti e delle riflessioni basilari in riferimento agli obiettivi del corso; Metodologie per individuare, leggere, considerare e selezionare opzioni
efficaci delle situazioni di sofferenza; facilitazioni e insufficienza
di modelli del “problem-solving”. 2. Quali sono le risorse della comunità cristiana da investire in risposta alle situazioni di sofferenza? Come far emergere, individuare, qualificare, progettare
269
queste risorse? Quali scelte, alleanze, integrazioni per proporre
risposte efficaci? 3. Sofferenze specifiche in ambito familiare: indigenza; solitudini e disagi; dipendenze vecchie e nuove; malati
cronici e terminali; lutto. 4. Forme di devianze. 5. Vittime dell’usura; vittime di violenza e di maltrattamento in famiglia. 6. Linee di
progettazione di interventi.
Metodo
Anzitutto lezioni frontali che, valorizzando presenza, puntualità,
competenze di ciascuno, conducono ogni studente alla lettura,
alla riflessione e alla rielaborazione personale. Lo svolgimento del
corso richiede la partecipazione attiva nel gruppo, la rilettura critica di documenti, testi, esperienze. In base alle lezioni frontali e
alle letture obbligatorie, ad ogni studente si richiede: prima della
conclusione del corso, un elaborato scritto (word, pdf, ppt, ecc.)
su di un’esperienza pastorale d’intesa con il docente; negli esami,
un colloquio sul tema approfondito personalmente e alcune domande poste da docente.
Bibliografia
PAPA FRANCESCO, Evangelii Gaudium; ID., Amoris Laetitia; SzENTMáRTONI MIHáLy, Camminare insieme. Psicologia pastorale, S. Paolo
Edizioni 2001; LEN SPERRy, Psicologia, ministero e comunità. Riconoscere, guarire e prevenire le difficoltà nell’azione pastorale, Roma
2007. Altri suggerimenti durante il corso.
16LPAS04 - Rapporto Chiesa-Stato nella prospettiva giuridica.
Dalla contrapposizione alla cooperazione (prof. V. MURGANO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di presentare i diversi sistemi di rapporto Chiesa-Stato per evidenziare lo sviluppo dei modelli giuridici di rela-
270
zioni, approfondendo il quadro normativo che scaturisce dalle indicazioni conciliari.
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
Contenuti
Il corso parte dalla presentazione dei diversi sistemi di rapporto
Chiesa – Stato e passa poi a considerare lo specifico quadro delle
relazioni Chiesa – Stato in Italia, ponendo particolare attenzione
al dato normativo unilaterale e patrizio. In particolare partendo
dallo Statuto Albertino si esamina lo specifico dei rapporti tra le
due istituzioni in Italia, con lo studio dell’iter che dal Concordato
giunge agli accordi di Villa Madama, alla luce della normativa Costituzionale e delle indicazioni del Concilio Vaticano II. Verrà evidenziato il passaggio da una concezione dei rapporti tra Comunità
politica e Chiesa improntata ad una visione dualistica e verticistica
ad una concezione di sana cooperatio. Si evidenzieranno i princìpi
di indipendenza e di autonomia e il comune impegno a servizio
della vocazione personale e sociale degli stessi uomini (cf. GS 76).
Verranno esaminate, infine, alcune categorie nelle quali il principio di sana cooperatio è più facilmente evidente: diritti umani, libertà religiosa, giustizia e pace, ecologia.
Metodo
Il corso si sviluppa con il metodo giuridico della ricerca e dell’analisi delle fonti, con particolare riferimento al Concordato del 1929
ed agli accordi di Villa Madama.
Bibliografia
L. SPINELLI, Diritto Ecclesiastico. Parte Generale, Torino 19872; A.
VITALE, Corso di Diritto Ecclesiastico. Ordinamento giuridico e interessi religiosi, Milano 200510; F. FINOCCHIARO, Diritto Ecclesiastico,
Bologna 201512; G. DALLA TORRE, Il primato della coscienza. Laicità
e libertà nell’esperienza giuridica contemporanea, Roma 1992; ID.,
La riforma della legislazione ecclesiastica. Testi e documenti per una
ricostruzione storica, Bologna 1985.
271
16LPAS05 - La vita dell’uomo e il suo agire nel mondo
(prof.ssa A.P. VIOLA)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Le piste di riflessione tracciate nell’enciclica Laudato si, orientano
ad una lettura dell’uomo colto nella sua relazione responsabile
con il mondo. Se «l’antropocentrismo moderno ha finito per collocare la ragione tecnica al di sopra della realtà» (LS 115), e se da
più parti si dichiara la fine dell’umanesimo, occorre ritornare a
pensare l’uomo perché «non si può prescindere dall’umanità. Non
ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano
nuovo. Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia […] Non
si può esigere da parte dell’essere umano un impegno verso il
mondo, se non si riconoscono e non si valorizzano al tempo stesso le sue peculiari capacità di conoscenza, volontà, libertà e responsabilità» (LS 118).
Contenuti
Le sollecitazioni magisteriali contenute nell’Enciclica Laudato si,
nonché le riflessioni maturate nel contesto del Convegno di Firenze, circa la necessità di pensare l’uomo nella sua radice d’essere e nella relazione con il mondo, verranno poste in dialogo con
il pensiero antropologico contemporaneo a partire dalla riflessione di Hannah Arendt.
Metodo
Dopo la presentazione dell’orizzonte culturale e delle matrici di
pensiero in cui si origina e matura la riflessione antropologica
contemporanea, si passerà alla presentazione critica, e contestualizzata ai nostri giorni, dei testi che ancora oggi sono fecondi per
la riflessione filosofica e teologica.
272
Bibliografia
Il testo H. ARENDT, Vita activa. La condizione umana, Milano 2012,
farà da sfondo all’articolazione del corso.
II CICLO
TEOLOGIA PASTORALE
16LPAS06 - Disegno di salvezza e modelli storici di santità
(prof F.-M. LéTHEL)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’intenzione di questo corso è di considerare il rapporto tra Chiesa
e Mondo dal punto di vista della santità, nella duplice prospettiva
dell’Evangelizzazione del Mondo e della Riforma della Chiesa.
Contenuti
1. La nuova insistenza del Concilio Vaticano II sulla Santità è la
grande luce per la vita e la missione della Chiesa nel mondo odierno. Perfezione della carità di Cristo nel dono dello Spirito Santo,
la Santità della Chiesa risplende perfettamente in Maria (Lumen
Gentium, VIII), illuminando tutto il Popolo di Dio in cammino. La
vocazione universale alla santità (Lumen Gentium, V) è vissuta all’interno della Chiesa simul sancta et semper purificanda (Lumen
Gentium, I, n. 8). Così, la santità della Chiesa è sempre tra il già e
il non ancora. Il rapporto tra Chiesa e mondo, cioè l’intera umanità
e l’intera creazione, va dunque ripensato da questo punto di vista
della santità. La Chiesa è nel mondo, ma il mondo è anche nella
Chiesa come realtà di peccato, ciò che esige la sua continua Riforma. 2. Nel quadro della teologia dei santi, ci proponiamo di affrontare questo tema in un percorso storico, partendo dalla grande
prospettiva di sant’Ireneo di Lione, alla fine del II secolo, la prospettiva della Ricapitolazione di tutte le cose in Cristo, sviluppata nel contesto della giovane, umile e povera Chiesa, perseguitata e minacciata dall’eresia (la gnosi). Con la conversione al cristianesimo
dell’Impero Romano e di molti popoli, la Chiesa si trova in una
273
situazione diversa, carica di ambiguità e di nuove minacce riguardo alla sua autenticità evangelica, con un grande potere politico, economico e culturale, soprattutto nel Medioevo. Da Francesco d’Assisi
a Caterina da Siena, molti santi s’impegnano per l’urgente Riforma
della Chiesa, perché “la casa del Signore è tutta in rovina” e “la sua
sposa è lebbrosa”! Tuttavia, alcuni meccanismi “mondani” funzionano senza essere mai criticati (neanche dai santi), come l’uso
del “braccio secolare” da parte della Chiesa per eliminare gli eretici.
Dopo esser perseguitata, la Chiesa diventa a sua volta persecutrice
dei cristiani e perfino dei santi, come si può vedere nel drammatico Processo di santa Giovanna d’Arco (1431), quando il potere ecclesiastico condanna al rogo una santa laica impegnata nel mondo. Più tardi, lo stesso meccanismo di persecuzione cristiana si
verificherà ugualmente nei paesi cattolici e protestanti, per esempio nel martirio del grande umanista inglese san Thomas More
(1535). Il cammino sarà lungo per giungere con il Vaticano II al
pieno riconoscimento della libertà religiosa. Infine, santa Teresa di
Lisieux, Patrona delle Missioni e Dottore della Chiesa, manifesta
un nuovo volto della Chiesa riguardo al mondo moderno, nella grande
luce della Misericordia Infinita di Cristo Salvatore di tutti gli uomini.
Metodo
Il lavoro, nelle lezioni e nello studio personale, farà sempre riferimento alle fonti. È uno studio che ha sempre bisogno di essere
sostenuto da un forte impegno personale e comunitario nella preghiera e nel servizio ecclesiale. L’esame si farà in forma di colloquio sulla base di un breve elaborato scritto, fatto personalmente
dallo studente.
Bibliografia
F.-M. LéTHEL, La Luce di Cristo nel Cuore della Chiesa. Giovanni Paolo II e la teologia dei santi, Città del Vaticano 2011; S. IRENEO DI LIONE, Contro le eresie, e gli altri scritti, Milano 1997; Fonti Francescane,
Padova; SANTA CATERINA DA SIENA, Il Dialogo, ed. critica a cura di
G. Cavallini, Siena 1995; R. PERNAUD, M.V. CLIN, Giovanna d’Arco,
274
Roma 1987; TERESA DI GESù BAMBINO, Storia di un’anima, con prefazione di Benedetto xVI e presentazione di F.-M. Léthel, Roma
2010.
III CICLO PER IL
DOTTORATO IN TEOLOGIA
16LPAS07 - Counselling pastorale e spiritualità: quale rapporto? (prof. N. DELL’AGLI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende aiutare gli allievi a costruire ponti tra i contributi
della psicologia contemporanea e quelli della spiritualità cristiana.
La psicologia contemporanea (quale espressione significativa del
mondo di oggi) presenta delle tematiche che risultano insieme
interessanti e provocatorie per la comunità credente: ascolto del
corpo, intelligenza emotiva, autorealizzazione, riconoscimento
della soggettività, promozione dell’assertività e della autonomia
individuale, possibilità di pienezza affettivo-sessuale, necessità di
attraversare determinati stadi evolutivi… Può la spiritualità cristiana confrontarsi creativamente (e non in modo difensivo o arrendevole) con tali tematiche? Viceversa la spiritualità cristiana ha
delle tematiche proprie che risultano ostiche al mondo contemporaneo e di cui esso tuttavia ha paradossalmente bisogno per custodire i processi di umanizzazione e di maturazione dell’adultità:
ascesi, rinunzia a se stessi, dono di sé, sacrificio, cura dell’appartenenza, altruismo, servizio, importanza della meditazione… Sono
riscontrabili tali tematiche nella psicologia di oggi? Se sì, in che
modo? E in che maniera possono essere presentate in un modo
dialogico?
Contenuti
Si proporranno alcune chiavi di lettura proprie della psicologia
contemporanea: la svolta relazionale e l’intersoggettività, l’intelligenza emotiva e il lavoro sui pensieri automatici, l’ascolto del cor-
275
po in relazione, il senso dell’evoluzione nel ciclo della vita con
particolare riferimento all’adultità. Si vedrà in che modo possono
essere assunte nel pastoral counselling quale forma di accompagnamento dei credenti che vuole facilitare il compimento dell’umano in orizzonte di fede. Si proporranno poi alcuni scritti san
francescani e dei padri del deserto, facendoli entrare in dialogo
con la psicologia di oggi, onde sondarne la valenza terapeutica e
formativa oggi. Si proporrà un modello di integrazione corpomente-spirito. Si rifletterà sul pastoral counselling come ambito
della teologia pastorale che integra una duplice ermeneutica: psicologica e spirituale.
Metodo
Le lezioni frontali del docente saranno accompagnate da discussioni critiche degli allievi in gruppi (con relative domande da riportare), onde favorire l’assimilazione personale degli argomenti
trattati. A fine corso è previsto un esame scritto di verifica.
Bibliografia
E. BOSETTI - N. DELL’AGLI, Un Dio che prima sposa e poi fidanza. Il
Cantico, l’erose la vita, III edizione, Assisi 2016; E. BOSETTI - N.
DELL’AGLI, L’altra metà della chiesa. Per la reciprocità donna-uomo
nella pastorale, II edizione, Assisi 2016.
16LPAS08 - La circolarità tra arte e fede (prof. H. PFEIFFER)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
speciale; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Far conoscere come la fede crea un nuovo tipo di arte e come una
tale arte è capace di creare la fede ed è da stabilire il rapporto tra
monumento e documenti, tra scritti cristiani e arte cristiana nelle
diverse epoche sin dai primi secoli fino ad oggi.
276
III CICLO PER IL
DOTTORATO IN TEOLOGIA
Contenuti
Verrà osservata come l’evangelizzazione ha cercato di esprimersi
con immagini secondo modelli veterotestamentari e di arte pagana. Non sono da tralasciare i monumenti che furono trovati a
Pompei. Essi sono tutti databili tra i danni lasciati dal terremoto
del 66 dell’era cristiana e l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La
questione della presenza dei cristiani è discussa, ma sempre affascinante. Nel Medioevo l’arte è sempre più penetrata con la fede
cristiana. L’arte delle cattedrali è da considerare come la più genuina espressione della fede cristiana in un Dio trascendente, ma
anche maestoso. Nel Rinascimento e nel naturalismo sono scoperte le qualità del Figlio e del Figlio incarnato. L’arte del Barocco
invece è da considerare come l’arte dello Spirito Santo, quasi
un’espressione di una pentecoste proiettata in tutto un periodo
della storia. Poi segue un lungo tempo di profonda crisi nella fede
che si rispecchia anche nei diversi stili che si susseguono. Il Neoclassicismo, espressione della critica della fede con la ragione. Il
Museo come ”chiesa estetica”. I “Nazareni”, L’art sacré moderne,
ultimi sviluppi.
Metodo
Il metodo seguito consiste nel paragone tra le opere d’arte e tra i
scritti che riflettano la fede nei diversi secoli e nel paragone tra le
opere d’arte dei diversi secoli. Si impara così d’osservare e di distinguere tutti i dettagli nelle singole opere d’arte.
Bibliografia
H. PFEIFFER, L’immagine di Cristo nell’arte, Roma 1986; L’arte della
fede. Esempi scelti, in Il Volto dei Volti Cristo XVII, Gorle 2013, pp.
169-175 (tutti i volumi Il Volto dei Volti Cristo, sin dal 1997 servono
con le loro tavole come illustrazioni per tutte le epoche); K. Gallwitz (a cura di), I Nazareni a Roma, Catalogo della mostra presso
la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Roma 1981; H.
SEDLMAyR, Verlust der Mitte, Salzburg-Wien 1948 (Perdita del centro.
Le arti figurative dei secoli XIX e XX come sintomo e simbolo di un’epoca,
277
1983, Milano 1975); P. RéGAMEy, Art sacré du XX siècle, Paris 1952:
Devant l’Art profane de Marie-Alain Couturier, André-Jean Festugière, Régine Pernoud et Pie Raymond 1950.
Seminari
16LPASS1 - I repertori musicali dei tempi liturgici: la formazione della comunità eucaristica alla piena partecipazione
(prof. G. LIBERTO)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende declinare il valore di santità/santificazione del
canto nella liturgia della Chiesa, con particolare riferimento alla
celebrazione del mistero cristiano nella sua manifestazione più
piena, qual è l’Eucaristia, attraverso un’accurata analisi dei repertori e delle forme liturgico-musicali di esso espressive, per comprenderne la struttura, la pertinenza e il significato.
Contenuti
Nella celebrazione liturgica parola e gesti, ascolto e visione, ritmi
e melodie sono realtà teandriche, cioè eventi che armonizzano in
concordia divinità e umanità. La celebrazione liturgica è il tempo-spazio, l’alveo sorgente-culmine di Dio con gli uomini e degli
uomini con Dio. Il canto della preghiera liturgica diventa espressivo di questa realtà, esperienza viva e misteriosa dell’incontro
“cuore a cuore” con Dio. Questa concordia tra Dio e l’uomo si realizza e si manifesta in maniera sublime attraverso l’arte musicale:
solo chi ama ex toto corde può veramente cantare il canto dell’agape
e della misericordia.
Metodo
Oltre alle lezioni frontali sono previsti confronti diretti con speri-
278
mentazioni liturgico-musicali. Si richiede un esame in forma di
colloquio.
ECTS
III CICLO PER IL
DOTTORATO IN TEOLOGIA
Bibliografia
CONCILIO VATICANO II, Costituzione Sacrosanctum Concilium; G.
LIBERTO, Parola fatta canto, Città del Vaticano 2010; C. VALENzIANO,
L’anello della sposa, Roma 2005.
16LPASS2 - Teorie e modelli per le indagini dei contesti: indagine in contesto religioso (proff. D. CORSO - L. VALVERI)
Orario di ricevimento: da concordare con gli allievi; tipo di corso:
seminario; livello del corso: II ciclo; a.a. 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso mira a fornire nel discente una conoscenza delle principali metodologie degli strumenti di statistica e psicologia di comunità indispensabili allo studio della comunità. In particolare il
corso si concentra sulla differenza tra percezione soggettiva dei
fenomeni e misurazione e analisi oggettiva. Inoltre, obiettivo del
corso, è quello di fare maturare una conoscenza critica di alcuni
fenomeni legati alla psicologia di comunità attraverso l’uso della
principale metodologia d’indagine statistica. La realizzazione di
un piccolo elaborato di ricerca e diverse attività in intinere consentiranno di verifica il progressivo raggiungimento degli obiettivi
del corso.
Contenuti
Il corso si compone di momenti di approfondimento tematico teorico e momenti di esercitazione pratica in aula ed eventualmente
anche sul campo. Lo scopo è di approfondire i diversi aspetti legati
all’analisi quali-quantitativa, non solo su un piano formale, ma
anche pratico ed operativo. Per questo motivo il corso è suddiviso
in due moduli principali: il primo, dedicato alle analisi qualitative,
alla metodologia della statistica descrittiva e alla lettura dei dati
279
macro; il secondo, dedicato alle analisi qualitative, ai metodi di
analisi dei gruppi e agli strumenti di psicologia di comunità. A
fare da cerniera tra i due moduli sarà l’esperienza del photovoice
utile a comprendere ed intervenire nei contesti in cui si opera,
attivando la partecipazione di quanti vivono in quello specifico
ECTS
contesto. Si tratta di un metodo efficace di riconoscimento delle
variabili storiche, sociali e culturali di una data situazione, ma
anche una possibilità per avanzare richieste e andare oltre i problemi, progettando il nuovo, tramite delle azioni di intervento sociale che nascono proprio dalle istanze e dalle esperienze emerse
con il racconto fotografico e validate dai dati quantitativi e qualitativi. Il seminario prevede una prima parte teorica di approfondimento delle tematiche enunciate nella sezione “Obiettivi” ed
una seconda parte pratica, che vedrà la realizzazione di piccolo
elaborato di ricerca (massimo 20 pagine) frutto di lavoro di gruppo o individuale. Prima parte 1. Il territorio e la sua rappresentazione; 2; Dalla percezione alla misurazione; 3. L’indagine fotografica e quella statistica; 4. Leggere il contesto tramite immagini
e tramite i dati statistici; 5. I Principali strumenti di statistica descrittiva; 6. Metodologie di stesura di un rapporto d’analisi. Seconda parte: 1. Lo studio di comunità: fondamenti teorici e pratici; 2. L’empowerment; 3. Il Lavoro di rete; 4. Il senso di comunità;
5. La Fase di esplorazione fotografica; 6. L’analisi partecipata; 7.
L’azione sociale.
Metodo
Le modalità didattiche privilegiate per il raggiungimento degli
obiettivi sono: Lezione frontale; Esercitazioni in aula e visite sul
campo; Lettura dei capitoli segnalati con relative pagine nel testo
di studio. Consegna entro la fine del corso di un elaborato di ricerca di almeno (20 pagine) di pagine relativo all’argomento di ricerca discusso con il docente. Presentazione, l’ultimo giorno di
lezione, alla classe degli elementi salienti del lavoro di ricerca. Partecipazione attiva alle lezioni e alla discussione. Calendario o programma del corso. Consegnare entro un settimana dalla data di
280
III CICLO PER IL
DOTTORATO IN TEOLOGIA
chiusura del corso il lavoro di ricerca che può essere individuale
o di gruppo. Criteri disciplinari condivisi. Data la tematica e la modalità didattica è richiesta la massima frequenza possibile
e una
ECTS
partecipazione attiva al corso attraverso il confronto continuo con
il docente. L’accertamento del profitto mirerà a verificare che il discente abbia appreso durante il corso: Una buona padronanza del
linguaggio specifico del corso e della metodologia; Una capacità
di lettura critica del territorio tramite la strumentazione usata durante il corso; Sapere lavorare in gruppo; Gestire le dinamiche di
gruppo
Bibliografia
C. Novara - L. Varveri (in press) (a cura di), Piazza, comunità, connessioni. Creazione di processi partecipativi, Roma; D. CORSO, La dinamica dei matrimoni: evidenze empiriche ed analisi quantitative, in
D. Corso (a cura di) Matrimoni e Convivenze. Realtà e rappresentazioni a Palermo, Trapani 2013.
281
III CICLO PER IL DOTTORATO IN TEOLOGIA
Il III Ciclo conclude il percorso accademico degli studi teologici
ed è finalizzato al conseguimento della piena maturità scientifica
e didattica dello studente in vista del Dottorato.
Si articola in un programma di approfondimento dell’ambito
di indagine scelto dal candidato attraverso corsi e ricerche per un
totale di 18 ECTS: a) una parte dei crediti viene assegnata alla ricerca personale del candidato; b) una parte alla frequenza di alcuni
corsi finalizzati in modo specifico all’approfondimento del campo
di indagine, tra cui un corso ad hoc di “Metodologia della ricerca
scientifica e teologica”; c) una parte ad attività di ricerca, richiedenti ad esempio spostamenti presso altri centri accademici o biblioteche specializzate.
Tale programma, opportunamente concordato tra il direttore
della tesi e la vicepresidenza, è organizzato in modo quanto più
possibile funzionale all’elaborazione della dissertazione dottorale,
che costituisce l’elemento di valutazione principale della maturità
scientifica del candidato.
Prima di accedere alla difesa della dissertazione dottorale il
candidato dovrà inoltre dimostrare la propria competenza in una
terza lingua straniera.
Sono ordinariamente direttori della dissertazione i professori
stabili della Facoltà Teologica di Sicilia.
Per l’approvazione della Tesi di dottorato si segue il seguente
iter:
Il candidato concorda con il direttore l’argomento della sua ricerca. Egli, quando ha dimostrato sistematica comprensione del
tema e padronanza del metodo di ricerca, secondo il giudizio del
direttore, elabora un progetto di lavoro. In seguito il direttore sottopone il progetto della dissertazione dottorale al vicepreside. Questi valuta e fa valutare il progetto proposto; poi, convoca la commissione per l’esame degli schemi di Tesi di dottorato e il direttore
della Tesi per discutere in modo collegiale il progetto. Approvato
282
III CICLO PER IL
DOTTORATO IN TEOLOGIA
il progetto della dissertazione, il tema della dissertazione dottorale
viene trasmesso in Segreteria e si comunica al collegio dei docenti;
mentre il candidato presenta un’ampia e ragionata ricerca bibliografica sull’argomento della dissertazione, da mettere a disposizione della Biblioteca.
Da questo momento il candidato è iscritto come dottorando.
Il tema della dissertazione dottorale resterà a disposizione del candidato per cinque anni. Esso potrà essere rinnovato su richiesta
del Direttore.
La commissione nomina il I correlatore. Il candidato elabora
la stesura della Tesi sotto la guida del direttore e il sostegno del I
correlatore. Il direttore, quando il dottorando ha già elaborato la
Tesi, consegna al vicepreside la stesura completa della medesima.
Il vicepreside valuta il testo della Tesi e, in vista della difesa pubblica, sceglie il II correlatore. Il dottorando, ricevuta l’approvazione
definitiva, deposita in Segreteria cinque copie firmate dal direttore
della Tesi in attesa della data della difesa pubblica.
283
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
1. PIANO DI STUDIO DEL TRIENNIO
I ANNO
DISCIPLINE
284
ECTS
ISS101 - Esegesi del Nuovo Testamento 1:
Vangeli sinottici e Atti
5
ISF101 - Filosofia sistematica 1 (conoscenza,
metafisica e teodicea)
7
ISS102 - Introduzione alla Sacra Scrittura
7
IST101 - Introduzione alla Teologia
3
ISR101 - Patrologia
6
ISH101 - Storia della Chiesa antica e medievale
6
ISF102 - Storia della filosofia
7
IST103 - Teologia fondamentale
6
ISM101 - Teologia morale fondamentale
5
IST102 - Seminario di Metodologia
3
ISI103 - Giornata interdisciplinare
1
ISS103 - Gruppi di lettura
1
ISI105 - Tutoraggio
1
ISI106 - Dossier di lavoro
3
II ANNO
ECTS
IST202 - Cristologia
6
IST203 - Ecclesiologia e Mariologia
7
ISS201 - Esegesi dell’Antico Testamento 1:
Libri storici
5
ISS202 - Esegesi del Nuovo Testamento 2:
Corpo paolino
5
ISF201 - Filosofia sistematica 2
(antropologia, etica)
6
ISD201 - Istituzione di diritto canonico
5
ISL201 - Liturgia fondamentale
6
ISM202 - Teologia morale della persona
5
IST201 - Trinitaria
6
ISM201 - Teologia morale religiosa
5
ISI202 - Dossier di lavoro
3
ISI203 - Elaborato
1
ISI204 - Giornata interdisciplinare
1
ISI207 - Fieldwork
1
ISI206 - Tutoraggio
1
ISI205 - Gruppi di lettura
1
ISSR
DISCIPLINE
285
III ANNO
DISCIPLINE
286
IST301 - Antropologia teologica ed escatologia
6
ISS302 - Esegesi del Nuovo Testamento 3:
Corpo giovanneo
8
ISS303 - Esegesi dell’Antico Testamento 2:
Libri profetici
5
ISS301 - Esegesi dell’Antico Testamento 3:
Libri sapienziali
5
ISF301 - Le domande filosofiche contemporanee
3
ISH301 - Storia della Chiesa moderna
e contemporanea
5
ISS304 - Teologia biblica
5
ISL301 - Teologia e Liturgia sacramentaria
5
IST304 - Teologia e scienze umane
3
ISM301 - Teologia morale e dottrina sociale
della Chiesa
6
IST302 - Seminario di metodologia e tecniche
del lavoro scientifico
3
ISI301 - Dossier di lavoro
3
ISI302 - Giornata interdisciplinare
1
ISI303 - Tutoraggio
1
2. PIANO DI STUDIO DELL’INDIRIZZO PEDAGOGICODIDATTICO
I ANNO
ISSU106 - Antropologia della religione
6
ISSM101 - Bioetica
5
ISSP01 - Catechetica
3
ISSU101 - Fenomeni religiosi contemporanei
5
ISSU104 - Pedagogia generale
6
ISSU105 - Psicologia della religione
6
ISSU102 - Storia delle religioni
(religioni asiatiche)
5
ISSI103 - Seminario di metodologia della
didattica e multimedialità
6
ISST101 - Seminario di progettazione teologica
3
ISSU103 - Teologia e cultura islamica
5
ISSI104 - Teoria della scuola e legislazione
scolastica
3
ISSI101 - Elaborato 1
3
ISSI102 - Elaborato 2
3
ISSR
DISCIPLINE
287
II ANNO
DISCIPLINE
288
ISSH201 - Cristianesimo e arte
5
ISSU201 - Cristianesimo e letteratura
6
ISSU202 - Dialogo interreligioso
3
ISSI201 - Didattica e legislazione dell’I.R.C.
6
ISSF201 - Filosofia della religione
3
ISSI202 - Laboratorio di didattica dell’I.R.C.
6
ISSU203 - Seminario: tecniche e dinamiche
di gruppo
6
ISSU204 - Sociologia della religione
6
ISSU205 - Teologia delle religioni
5
ISSM201 - Teologia spirituale
3
ISSI203 - Tirocinio preservizio
9
- Tesi finale
6
PROGRAMMI DEI CORSI DEL TRIENNIO
I
anno
ISS101 - Esegesi del Nuovo Testamento 1: Vangeli sinottici e
Atti (prof.ssa M.A. NICOLACI)
ISSR
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende fornire gli strumenti per un approccio corretto
ai testi dei tre Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli offrendo
un saggio di lettura di pericopi scelte che possa permettere ai
partecipanti di acquisire familiarità con i metodi scientifici di indagine su di essi, di gustarne la ricchezza e la complessa articolazione e di percepire il valore storico e il significato teologico
della testimonianza in essi resa all’uomo Gesù, riconosciuto nella fede della Chiesa annunziante «Cristo» e «Figlio di Dio».
Obiettivi specifici di apprendimento sono: a) acquisire familiarità
con il linguaggio e le prospettive teologiche specifiche di ciascun
testo sinottico; b) saper leggere criticamente una pericope tratta
dai Vangeli di Mt, Mc e dall’opera lucana, compiendo le operazioni basilari per la comprensione storica, letteraria e teologica
dei testi.
Contenuti
Nella prima parte del corso si affronteranno le questioni inerenti
alla interpretazione storico-critica del NT e di Sinottici-Atti in particolare e si offriranno le nozioni fondamentali della metodologia
esegetica (L’esegesi scientifica dei vangeli nella prospettiva credente: alcuni spunti da DV 17-20; Lo studio scientifico di un testo
sinottico: metodi storico-critici e metodi sincronici; Le tappe dello
studio esegetico di un testo). Nella seconda parte, si presenteranno la questione sinottica (il fenomeno sinottico e le sue spiega-
289
zioni nella storia della ricerca) e la fisionomia letterario-teologica
dei singoli scritti (Mt, Mc e opera lucana). Si offriranno poi dei
saggi di lettura esegetica dei testi.
Metodo
Durante le ore di lezione frontale, l’analisi esegetica sarà condotta
sui testi in traduzione italiana e saranno integrati i metodi di analisi diacronica e sincronica. Sarà cura degli studenti preparare, oltre alle pericopi esaminate in aula col docente, una pericope a scelta da concordare con il docente, per studiare la quale sarà loro assegnata una bibliografia essenziale di riferimento.
Bibliografia
a. Sulla prima parte del corso. B. MAGGIONI, «Esegesi biblica», in
P. Rossano, G. Ravasi, A. Girlanda (a cura di), Nuovo Dizionario
di Teologia Biblica, Cinisello Balsamo 1988, pp. 497-507; W. EGGER, Metodologia del NT, Bologna 1991, pp. 7-17; M. LàCONI ET ALII,
Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli, Torino 2001, pp. 39-132. b. Sulla
seconda parte del corso. D. Marguerat (a cura di), Introduzione al
Nuovo Testamento, Torino 2004, pp. 11-136; J. GNILKA, Teologia del
Nuovo Testamento, Brescia 2004, pp. 129-216. Una bibliografia di
approfondimento per l’esegesi delle pericopi, l’elaborazione del
paper o la stesura della nota di lettura sarà fornita dal docente all’inizio del corso.
ISF101 - Filosofia sistematica 1 (prof.ssa M.A. SPINOSA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Perché lo “studio” delle Scienze della religione si coltivi quale autentico desiderio di sapere, la filosofia si offre, in questa iniziale
modulazione sistematica, come compagna di un itinerario che,
attraverso l’amore della sapienza, intercetta la prospettiva teologica
290
di una sapienza dell’amore. Lo studente viene guidato ad indagare
la domanda filosofica nel suo “istituirsi” a motivo della questione
della conoscenza, nel suo“costituirsi” intorno alla questione dell’essere, nel suo venire- per così dire- “restituita” a se stessa, proprio grazie al darsi della questione di Dio: il Mistero che unicamente e ultimamente “rende ragione” del persistente interrogarsi
dell’uomo.
ISSR
Contenuti
In tre tappe, il percorso didattico, attingendo ai contributi speculativi più vitali della tradizione filosofica occidentale, intende fornire, in un compendio sistematico, gli elementi per orientarsi nel
pensare, nel meditare sull’attitudine e l’attività dello spirito umano
in continua e costante ricerca di una “alleanza” con il reale. Il corso si snoderà nei seguenti passaggi: 1. Introduzione: la filosofia e
«il domandare, pietà del pensare»; modelli di domanda (il senso comune-la scienza-la filosofia-la teologia). 2. La questione del conoscere: 2.1 Conosciamo? I termini del problema, il problema dei termini (sapere-conoscere-riflettere-pensare-meditare) e la Critica
dello scetticismo; 2.2 La prospettiva di un “realismo critico”: intenzionalità e oggetto formale della conoscenza; 2.3 Tesi sulla conoscenza: come conosciamo (sensibilità- intelletto-ragione); 2.4
Temi della conoscenza: cosa conosciamo (verità-evidenza-certezza-errore); 2.5 L’ esperienza filosofica della sorpresa. 3. La questione dell’essere: 3.1 Che cos’è la metafisica?; 3.2 L’ente e lo spirito
(la domanda più ampia, più profonda, più originaria); 3.3 Il metodo in metafisica (induzione, deduzione, metodo dialettico, metodo trascendentale, metodo riflessivo); 3.4 Ontologia (sostanza;
essenza, quiddità, esistere; accidente; forma e materia; l’individuazione) 3.5 Principio, fondamento e atto d’essere; 3.6 I trascendentali, linguaggio dell’essere come dono. 4. La questione di Dio:
4.1 “Dire” Dio (teologia filosofica, filosofia della religione, filosofia
religiosa); 4.2 Dio: problema e mistero; 4.3 L’esistenza di Dio (argomenti a posteriori- argomento a priori); 4.4 L’essenza di Dio (la
via analogica). 5. Conclusione: «Perché i filosofi?». Risposta ai teo-
291
logi. 5.1 Il gusto della sapienza (H.U.von Balthasar: educarsi alla
“quadruplice differenza”).
Metodo
L’itinerario problematico/tematico verrà proposto con un approccio sistematico e storico. Le lezioni privilegeranno lo stile espositivo-esplicativo, via via sollecitando il coinvolgimento dialogico
dello studente. Si richiedono adeguate informazioni circa lo sviluppo delle vicende del pensiero occidentale dalle origini al nostro
tempo. Oltre ad una partecipazione attiva alle lezioni, è richiesto
di elaborare, entro aprile, un testo scritto di massimo 3 pagine
(una nota di lettura su un’opera a scelta e/o un paper – sia esso reflection paper-essay paper-research paper) e di sostenere un colloquio
finale su un tema approfondito a scelta dallo studente e su domande poste dal docente sui contenuti del corso nella sessione
ordinaria di esami.
Bibliografia
P. GILBERT, La semplicità del principio. Introduzione alla metafisica,
Casale Monferrato 1992; V. MELCHIORRE, Breviario di Metafisica,
Brescia 2011, pp. 29-58; A. MOLINARO, Lessico di Metafisica, Milano
1998; S. VANNI-ROVIGHI, Elementi di filosofia, Brescia 1987, vol. I,
pp. 133-158. Testi consigliati per l’approfondimento: V. MELCHIORRE, La via analogica, Milano; P. GILBERT, Le ragioni della sapienza;
M.A. SPINOSA, La filosofia, passione del pensare. Spunti da L’Homme
faillible di P. Ricoeur, in AA.VV., Impense adlaboravit. Scritti in onore
del cardinale S. Pappalardo, Palermo 1999, pp. 301-312.
ISS102 - Introduzione alla Sacra Scrittura (prof. S. CIVILLERI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo i corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 8 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende introdurre alla conoscenza degli elementi fondamentali per l’approccio scientifico alla Sacra Scrittura, quale fonte
292
per la conoscenza della Rivelazione. Il testo della Bibbia viene dimostrato con i criteri storico-letterari insiti alla composizione ed
alla recezione nella comunità credente. Il tentativo del corso è l’acquisizione ragionata della fonte prima della riflessione teologica
(DV 24) al fine di una lettura autentica di essa, liberata da una visione insufficiente sia dal punto di vista fideista che dal punto di
vista della opposizione al valore storico.
ISSR
Contenuti
Diviso in tre parti, il corso presenta prima la riflessione teologica
sulla Scrittura a la Rivelazione, poi le questioni introduttive all’AT
e quindi quelle al NT. Nella prima parte, dedicata alla riflessione
teologica sulla Sacra Scrittura si affronta a partire dal documento
conciliare Dei Verbum la questione del rapporto tra la Scrittura e
la Rivelazione, in quanto testimonianza privilegiata dell’evento
della manifestazione di Dio gestis verbisque; quindi si affronta la
descrizione teologica delle tre parti dell’AT, Torah, Profeti e Sapienza, e della Rivelazione compiuta nell’evento Gesù di Nazareth.
Nella seconda parte si analizza l’AT descrittivamente a partire dal
canone ebraico e cristiano, per poi certificare l’esistenza del testo
attraverso le testimonianze manoscritte, e quindi si passa alla presentazione del contenuto dei libri e delle principali problematiche
relative alla loro composizione. La terza parte del corso è dedicata
al NT visto nella storia della sua formazione attraverso le testimonianze dei padri della Chiesa, la storia del canone, i pronunciamenti magisteriali; quindi ampio spazio viene dato alla studio delle testimonianze manoscritte, della lingua in cui i testi sono composti, per èpoi analizzare i libri dal punto di vista storico-letterario.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali secondo
un modulo storico-sistematico finalizzato all’acquisizione dei
principi e nozioni fondamentali per un approccio maturo alla Sacra Scrittura. Oltre alla partecipazione attiva alle lezioni e nella discussione, allo studente è richiesto di sostenere una verifica scritta
293
a conclusione di ogni parte del corso, ed una prova finale, in forma
di colloquio su domande poste dal docente, sui contenuti del corso
nella sessione ordinaria degli esami. È prevista una verifica scritta
alla fine di ogni parte del corso. Particolare importanza è data alla
partecipazione attiva in classe e alla discussione.
Bibliografia
Letture obbligatorie: V. MANNUCCI, Introduzione alla Sacra Scrittura, Brescia 1981; E. zenger (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, Brescia 2005, pp. 9-97, 136-149; D. MARGUERAT, Introduzione al Nuovo Testamento, Torino. Letture consigliate: J.A. SOGGIN,
Introduzione all’Antico Testamento, Firenze 1987; R. RENDTORFF, Introduzione all’Antico Testamento, Torino, 1990; G. VON RAD, Teologia
dell’Antico Testamento, Brescia 1992; J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco.
Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Brescia 1996; C. WESTERMANN, Genesi, Casale Monferrato 1989; S. CHILDS, Esodo, Casale Monferrato 1995.
IST101 - Introduzione alla Teologia (prof. V. IMPELLIzzERI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Sono 1. Generale: il corso si propone di inserire gli alunni nel
complesso e articolato mondo della teologia. 2. Specifico: inizia
ad un metodo inter-trans-disciplinare dell’esercizio teologico che
comprenda: - l’unità del sapere teologico, - l’essenziale del discorso
teologico, - l’esperienza di Dio che si fa disponibile nella sequela
di Gesù come comunità dei suoi discepoli. 3. Pedagogico: mostrare come l’atto del credere sia plasmato, in sé e sino in fondo, da
Colui in cui si crede. Di qui il filo rosso che disegna il percorso
delle lezioni: dalla fede come risposta responsabile, al suo Oggetto, o meglio al suo Soggetto: Dio che si dice in Gesù Cristo, così
dicendo se stesso e noi in sé.
294
ISSR
Contenuti
Introduzione: credere oggi nel contesto post-moderno; la svolta
teologica del Vaticano II. Evento pasquale e genesi della fede: la pasqua; Gesù Cristo unico mediatore e pienezza di rivelazione; lo
Spirito del Risorto; Parola, sacramento e Chiesa; la storia tra verità
e salvezza; Parola di Dio, rivelazione e teologia. Il compito della teologia: la teologia dei Padri; la teologia come scienza nel medioevo;
la teologia in età moderna; la teologia nel 900. Il sapere teologico:
statuto epistemologico, metodo, linguaggio della teologia; la teologia nell’orizzonte scientifico contemporaneo; il sapere teologico
e la sua articolazione disciplinare nella proposta della Facoltà Teologica di Sicilia e dell’ISSR di Palermo.
Metodo
Le lezioni frontali daranno particolare spazio nelle prime lezioni
allo scambio orientato e guidato tra gli studenti sulla propria esperienza di fede nel contesto postmoderno e sulla coscienza credente che vuole affacciarsi al sapere teologico. In un secondo momento le lezioni frontali saranno improntate ad un primo incontro
con l’unità e l’essenzialità del sapere teologico; la terza parte delle
lezioni frontali saranno improntate con il metodo di fare esercizio
teologico a Palermo. Accanto allo studio di un testo scelto dallo
studente, tra quelli indicati, sarà richiesto anche la lettura di un
breve saggio, concordato tra lo studente e il docente, di cui offrire
una breve nota di lettura prima dell’esame orale, di massimo 2
pagine. L’esame orale invece si svolgerà rendendo ragione di una
delle 12 tesi delle lezioni, 4 per tappa, che esprimono l’intero percorso teologico, in tre tappe, realizzato durante il semestre.
Bibliografia
y. CONGAR, Teologia. Una riflessione storica e speculativa sul concetto
di teologia cristiana, Roma 2011; R. FISICHELLA - G. POzzO - G. LA
FONT, La Teologia tra rivelazione e storia, Bologna 1997; P. CODA,
Teo-logia. La Parola di Dio nelle parole dell’uomo, Roma 2004; R.
BATTOCCHIO, La Teologia. Introduzione, Casale Monferrato 1991.
295
Testi consigliati per l’approfondimento: P. CODA, Dio che dice Amore. Lezioni di teologia, Roma 2007; M. TENACE, Cristiani si diventa.
Dogmi e vita nei primi tre concili, Roma 2013; R. MANCINI, Per un
cristianesimo fedele. La gestazione del mondo nuovo, Assisi 2011; G.
VATTIMO - P. SEQUERI - G. RUGGERI, Interrogazioni sul cristianesimo.
Cosa possiamo attenderci dal Vangelo? Roma 2013.
ISR101 - Patrologia (prof. C. CERAMI)
Orario di ricevimento: da concordare col docente; tipo di corso:
obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Con lo studio delle fonti della patrologia ci si propone di formare
nello studente un sapere teologico capace di restituire l’unità dei
vari ambiti della scienza teologica, presente nei primi cinque secoli. In questo modo lo studente sarà capace di cogliere l’intima
connessione tra Scrittura, Tradizione, Liturgia e vita ecclesiale e
attingere stimoli e fecondità per la sua formazione spirituale e
teologica.
Contenuti
Il corso introdurrà allo studio dei Padri dei primi secoli fornendo
gli strumenti storico-critici della scienza patristica. Saranno presentati i Padri della Chiesa attraverso l’approccio sociale e storico-ecclesiale, si ripercorreranno le tappe più importanti dello sviluppo del pensiero patristico dei primi cinque secoli. Dopo aver
parlato dello statuto epistemologico della Patrologia, si studieranno i seguenti argomenti: la letteratura subapostolica (Didachè,
Clemente Romano, Ignazio di Antiochia, Policarpo di Smirne, Papia di Gerapoli, Epistola dello Pseudo-Barnaba, Pastore di Erma),
apocrifa, martiriale, apologetica (Giustino, Taziano, Teofilo di Antiochia, A Diogneto, Melitone di Sardi), eretica (gnosticismo, marcionismo, monarchianesimo, montanismo), antieretica (Ireneo
di Lione, Ippolito); le scuole cristiane di Alessandria e Antiochia
296
ISSR
(Filone, Panteno, Clemente, Origene, Paolo di Samosata e Malchione, Luciano di Antiochia); letteratura latina (Tertulliano, Cipriano di Cartagine); la controversia ariana e il Concilio di Nicea;
Eusebio di Cesarea, Atanasio, Didimo il Cieco, i Padri Cappadoci
(Basilio il Grande, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa); la
letteratura antiochena (Diodoro di Tarso, Teodoro di Mospsuestia,
Giovanni Crisostomo); la letteratura latina (Ilario di Poitiers, Ambrogio di Milano, Girolamo, Agostino d’Ippona, Leone Magno).
Metodo
Verranno offerti gli strumenti utili per eventuali approfondimenti
tematici al fine di avere una visione integrale della letteratura, della storia e della teologia dei primi cinque secoli. Il docente, infatti,
offrirà allo studente un elenco di opere degli autori con la possibilità di scelta. Dell’opera letta è richiesta una nota di lettura di
cinque pagine da presentare a conclusione del primo semestre.
Particolare importanza è data alla partecipazione attiva in classe.
È prevista una verifica scritta a conclusione del primo semestre
sulla letteratura subapostolica e apologetica e un esame orale nella
sessione ordinaria di giugno sull’opera letta dallo studente e sul
manuale.
Bibliografia
Testi per lo studio: G. PETERS, I Padri della Chiesa, Roma 2007,
vol. I, pp. 8-23, pp. 53-111, 119-151, 159-226 (Padri Apostolici); pp.
245-268 (Giustino); pp. 280-298 (A Diogneto); pp. 301-349; 362400 (Ireneo - Tertulliano - Ippolito); pp. 403-485 (Cipriano - Clemente - Origene); G. PETERS, I Padri della Chiesa, Roma 2007, vol.
II, pp. 5-62 (Concilio di Nicea - Atanasio - Ilario); pp. 64-139 (Padri
Cappadoci); pp. 167-194 (Giovanni Crisostomo); pp. 209-326
(Ambrogio - Girolamo - Agostino - Leone Magno). Letture consigliate per l’approfondimento: A. Di Berardino - G. Fedalto - M. Simonetti (a cura di), Letteratura patristica, Cinisello Balsamo 2007;
N. CIPRIANI, I Dialogi di Agostino. Guida alla lettura, Roma 2013;
V. GROSSI, La Chiesa di Agostino. Modelli e simboli, Bologna 2012;
297
E. PRINzIVALLI - M. SIMONETTI, La teologia degli antichi cristiani (secoli I-V), Brescia 2012; E. Prinzivalli (a cura di), Storia del Cristianesimo, vol. I. L’età antica (secoli I-VII), Roma 2015; J. LIéBAERT - M.
SPANNEUT - A. zANI, Introduzione generale allo studio dei Padri della
Chiesa, Brescia 1998; M. SIMONETTI - E. PRINzIVALLI, Storia della
letteratura cristiana antica, Casale Monferrato 1999; M. SIMONETTI,
Antiochia cristiana (secoli I-III), Roma 2016.
ISH101 - Storia della Chiesa antica e medievale (prof. F. ALEO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-17; I semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso tratterà delle fonti e dei principali strumenti della ricerca
storica; dei fini della storia e della storiografia; dei caratteri della
conoscenza storica; del suo metodo e della sua ricerca.
Contenuti
Diviso in due parti, metodologica e sistematica, il corso si propone
di elaborare i propri contenuti intorno alle seguenti aree disciplinari: 1. Metodo e fine della Storia e della Storia della Chiesa; 2. Problematiche delle origini; 3. Problematiche dottrinali; 4. Problematiche
d’inculturazione; 5. Problematiche politiche, ecclesiastiche e civili. Nella prima parte, metodologica, vengono tematizzati: le origini della
storia e della storiografia; l’origine della storiografia ecclesiastica;
il problema del Gesù storico; le origini del Cristianesimo; la vita
quotidiana dei primi cristiani; la riflessione teologica. Nella seconda parte, sistematica, si affrontano 1. Le persecuzioni; 2. La
“svolta costantiniana” del 313; 3. L’ “impero cristiano” del IV secolo;
4. Le eresie; 5. I Concili; 6. Il Monachesimo; 7. Il mondo cristiano
dal V al IV secolo; 8. La Christianitas; 9. Papato ed Impero; 10. Gli
ordini mendicanti; 11. Il Conciliarismo. Ci si avvarrà delle fonti e
dei documenti delle origini cristiane, in vista di una prospettiva
storiografica “dal basso”, a partire dal Popolo di Dio. Il Medioevo
298
ISSR
sarà esaminato criticamente nella sua periodizzazione, nei suoi
caratteri e nei suoi principali problemi storiografici. Allo studente
è richiesta la partecipazione attiva alle lezioni, la scelta di uno studio fra la Bibliografia fornita dal docente, per una Nota di Lettura,
un Paper oppure un Elaborato scritto annuale, in vista di una prova
finale, in forma di colloquio, con domande poste dal docente sui
contenuti del corso, nella sessione ordinaria degli esami. Particolare importanza è data alla partecipazione attiva in classe e alla discussione.
Bibliografia
A. FRANzEN, Breve storia della Chiesa, Brescia 200911; dispense e
appunti del docente. J. COMBy, Per leggere la storia della Chiesa, vol.
I. Dalle origini al XV secolo, Roma 1986; altre letture e testi nella Bibliografia consigliata dal docente.
ISF102 - Storia della filosofia (prof. F. ARMETTA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I E II semestre;
numero di crediti: 7 ECTS.
Obiettivi
Per la validità di ogni sapere storico è imprescindibile il riferimento a due coordinate di orientamento: lo spazio e il tempo. Per tale
ragione il corso, che intende ripercorrere le tappe principali di tutta la storia della filosofia in modo necessariamente sintetico, seguirà la dinamica indicata da queste due coordinate. In questo
modo lo spazio-tempo diviene la via d’accesso alle coordinate concettuali, mediante le quali, con gli allievi, si cercherà di ricostruire
sinotticamente sia la complessità del sapere filosofico che i suoi
nodi problematici.
Contenuti
Il corso è articolato in quindici tappe, ciascuna delle quali prende
in esame un momento dello sviluppo storico della filosofia occi-
299
dentale, focalizzando i contenuti essenziali della disciplina intorno ai seguenti nuclei tematici: Le prime scuole della filosofia greca
tra il VII e il VI sec. a.C.; Le scuole filosofiche greche tra il V e il IV
sec. a.C.; Le scuole filosofiche dell’età ellenistica e romana III sec.
a.C.- II sec. d.C.; La prima filosofia cristiana IV-VI; La filosofia araba
medievale x-xI sec.; La scolastica medievale aristotelica Ix-xIII sec.;
La scolastica medievale platonica, neoplatonica e agostiniana xIxIII sec.; La filosofia medievale dopo Tommaso d’Aquino xIII-xIV
sec.; La filosofia rinascimentale xV-xVI sec.; La filosofia moderna
xVI-xVIII sec.; La filosofia illuminista francese e l’idealismo tedesco
xVII-xVIII sec.; La reazione all’idealismo xVIII-xIx sec.; La filosofia
positivista xIx sec.; La filosofia del primo Novecento dopo la crisi
del positivismo; La filosofia nei primi decenni del secondo Novecento.
Metodo
Lo svolgimento del corso è previsto in lezioni frontali che, tenendo
conto delle coordinate spazio-temporali, in modo sistematico, intende stimolare gli allievi a partecipare attivamente ad ogni fase
della rivisitazione storica del pensiero filosofico occidentale. Per
un verso le coordinate spaziali aiuteranno gli studenti a definire
univocamente i luoghi e i movimenti geografici della filosofia, attraverso l’utilizzo di cartine, tavole e mappe, per altro verso le coordinate temporali consentiranno loro di definire una cronologia
che abbia senso dal punto di vista filosofico, interessando sia l’ambito tematico, sia quello biografico, sia quello bibliografico. Durate
il corso agli allievi saranno richieste alcune letture obbligatorie di
opere filosofiche selezionate. Il corso si concluderà con una verifica in forma di colloquio sul programma e sulle letture obbligatorie.
Bibliografia
U. PERONE, Il racconto della filosofia. Breve storia della filosofia, Brescia 2016; M. PANCALDI - M. TROMBINO - M. VILLANI, Atlante della
filosofia, Gli autori e le scuole, Le parole - Le opere, Milano 2007. In
300
alternativa: G. REALE - D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, Brescia 1988, voll. 3.
IST103 - Teologia fondamentale (prof.ssa G. SANSONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
ISSR
Obiettivi
Il corso intende delineare i fondamenti di una teologia in grado
di esprimere la capacità della Rivelazione cristiana di innestarsi
fruttuosamente nelle diverse culture, e dunque chiarire il senso e
il valore della verità rivelata attraverso il confronto della proposta
salvifica con le verità della scienza, della filosofia e delle religioni.
Contenuti
Si articola in più parti: nella prima si presentano la storia, lo statuto teologico e i metodi propri della teologia fondamentale. Nella
seconda si considera la Rivelazione, quale evento cristologico-trinitario che interpella l’uomo nella storia; si riflette sulle ragioni
per credervi e sul processo di mediazione e trasmissione attraverso la Scrittura e la Tradizione, intesa come vita della Chiesa interamente animata dallo Spirito di Cristo. Nella terza ci si occupa
della fede come dimensione teologica e antropologica di accesso
al mistero di Dio che si rivela. Una breve ed essenziale introduzione alla teologia delle religioni conclude il corso.
Metodo
Con un procedimento tendente a coordinare gli aspetti dogmatico
e apologetico della disciplina, il corso si sviluppa mediante lezioni
frontali, attraverso cui guidare gli studenti verso una presa di coscienza della ragionevolezza del dato rivelato e della sua proposta
salvifica; nonché verso l’acquisizione delle capacità necessarie per
comunicare il messaggio cristiano in maniera adeguata al contesto storico-culturale in cui sono chiamati a operare. Durante tali
301
lezioni sono perciò previsti gli interventi da parte degli studenti,
secondo le modalità stabilite dal professore. Oltre la partecipazione attiva alle lezioni, agli studenti si richiede di sostenere un esame in forma di colloquio sui contenuti del corso.
Bibliografia
G. TANzELLA-NITTI, Lezioni di teologia fondamentale, Roma 2007.
Testi di approfondimento: W. Kern - H.J. Pottmeyer - M. Seckler
(edd.), Corso di teologia fondamentale 2,Trattato sulla Rivelazione,
Brescia 1990; S. PIÈ-NINOT, La teologia fondamentale.«Rendere ragione della speranza» (1Pt 3,15), Brescia 20073.
ISM101 - Teologia morale fondamentale (prof. A. PARISI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso è orientato alla comprensione delle strutture della decisione morale e delle categorie morali fondamentali, in un itinerario di riflessione sistematica sui fondamenti della verità morale,
nella luce della rivelazione cristiana, prefiggendosi di aiutare a
comporre la domanda di senso in direzione morale-religiosa.
Contenuti
La riflessione teologica è preceduta da una breve esplorazione delle istanze e delle questioni etico-filosofiche, come presupposto e
apertura all’indagine teologica, sulla scorta di quei contributi che
insistono nella direzione della coniugazione di etica filosofica e
teologica. L’elaborazione dei contenuti del corso seguirà, come
tracciato di fondo, il percorso tematico dell’enciclica Veritatis splendor. Nella prima parte del corso ci si soffermerà sui presupposti
antropologici dell’agire morale, sulla natura del bene morale, sui
sistemi etici e sulla mediazione tra fede e ragione morale. Successivamente, nell’orizzonte della rivelazione biblica e alla luce del
302
Vangelo, si guarderà al rapporto tra verità di fede e verità morale,
ovvero tra mistero di Cristo e agire morale, alla coscienza come
regola di moralità e come punto d’incontro tra libertà e legge morale, al rapporto tra opzione fondamentale e comportamenti concreti, al senso del peccato e al bisogno della conversione e alla dimensione ecclesiale della moralità cristiana.
ISSR
Metodo
Sono previste, unitamente alle lezioni frontali e allo studio individuale, alcuni approfondimenti; lo studente è tenuto a produrre
un elaborato su un tema del corso (paper) o una nota di lettura (di
3 pp.) su un testo di approfondimento. L’attiva partecipazione e
gli opportuni confronti critici durante le lezioni avranno peculiare
importanza. Oltre all’elaborato scritto (paper o nota di lettura) si
richiede l’esame finale in forma di colloquio.
Bibliografia
Lettera enciclica Veritatis splendor; C. zUCCARO, Teologia Morale
fondamentale, Brescia 2013. Testo consigliato: S. PRIVITERA, Il volto
morale dell’uomo. Avvio allo studio dell’etica filosofica e teologica, Palermo 19992, pp. 99-153, 197-310. Di parte di questo testo può essere redatta nota di lettura.
IST102 - Seminario di Metodologia (prof. F. ALEO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario di Metodologia intende avviare gli studenti all’apprendimento dei principi della ricerca scientifica, mettendoli in
grado di riconoscere la differenza fra riviste, studi e monografie e
di scrivere un lavoro scientifico, secondo la sua propria metodologia, con l’osservanza delle norme redazionali.
303
Contenuti
Avvalendoci di vari manuali e testi, fra i quali Il Metodo in Teologia
di B. Lonergan, si getta lo sguardo sull’epistemologia e sullo statuto delle scienze umane, per porle in dialogo con la Teologia. Ci
si soffermerà sulla conoscenza dei principali strumenti della ricerca scientifica come Dizionari, Enciclopedie, Dizionari Enciclopedici, Lessici, Manuali, Rassegne Bibliografiche, ecc.. Si illustreranno, inoltre, i criteri e le norme redazionali e la composizione
d’un articolo o d’un libro (copertina, frontespizio, introduzione,
indice, suggerimenti di lettura trasversale).
Metodo
Sono quattro le forme distinte di esercitazioni seminariali previste: uno schema di Tesi di Laurea; una recensione critica di uno
studio; una scelta ragionata di riviste specializzate; una ricerca lessicale di un termine teologico. Allo studente è richiesta la scelta e
la presentazione di una fra le quattro esercitazioni proposte,
nell’ultima lezione del Seminario, alla fine del secondo semestre.
Calendario o programma del Seminario. Una prova scritta in classe della durata di due ore, relativa all’applicazione delle norme redazionali della Facoltà Teologica di Sicilia ed una visita guidata
alla Biblioteca della Facoltà. Particolare importanza è data alla partecipazione attiva in classe.
Bibliografia
Dispense ed appunti del docente. Testi o letture consigliate: G. Lorizio - N. Galantino (a cura di), Metodologia teologica. Avviamento
allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, Cinisello Balsamo 1994;
J.M. PRELLEzO - J.M. GARCIA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, Roma 1998; B.J.F. LONERGAN, Il metodo in Teologia,
Roma 2001; G. zITO, Metodologia. Note per lo studio, la ricerca e la
redazione del lavoro scientifico, Città del Vaticano 2012.
304
II anno
IST202 - Cristologia (prof. G. TAVOLACCI)
Orario di ricevimento venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00; tipo
di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e
II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
ISSR
Obiettivi
«Ma voi, chi dite che io sia?» (Mc 8,29). Tale interrogativo posto
da Gesù di Nazaret ai suoi discepoli interpella la coscienza credente di ogni tempo e di qualsiasi latitudine. Esso si pone come
pungolo permanente in vista di una risposta che trova nella riflessione dell’ultimo concilio ecumenico un approdo imprescindibile,
allorché viene affermato che «solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo» (GS 22). Alla luce di
tale consapevolezza, il corso intende far luce su un’altra domanda
che potrebbe essere così formulata: Che senso ha parlare di Gesù
Cristo oggi? Di fronte alle varie forme di contrapposizione critica
o alla denuncia della sterilità stessa della questione, la cristologia,
come rifrazione critica della fede della chiesa su Gesù Cristo, è
chiamata ad intraprendere il cammino di una giustificazione della
“pretesa” cristiana. In tal modo, la riflessione sul mistero del Verbo incarnato sarà in grado di comprendere la forma e il senso del
servizio da rendere agli uomini del nostro tempo.
Contenuti
Muovendo dalla consapevolezza di voler porre in un fecondo e
virtuoso circolo ermeneutico il kerigma e il dogma circa il mistero di Cristo, i contenuti offerti potrebbero sinteticamente essere racchiusi in tre grandi aree: la prima biblica, in cui a partire
da necessari excursus veterotestamentarii si giungerà alla cristologia neotestamentaria, rintracciando nella risurrezione di Gesù
il cuore dell’annuncio della prima comunità cristiana; la seconda
storica, in essa partendo dalla riflessione dei Padri si porrà particolare attenzione ai primi sette concili ecumenici e alla loro
305
precipua trattazione e sistematizzazione in ambito cristologico;
la terza sistematica, nella quale sarà tematizzata la vicenda storica di Cristo, sfociata nel mistero pasquale, come anche verranno rivisitati i titoli di Cristo e verrà offerta un’analisi circa le implicazioni ontologiche della vicenda e dell’azione salvifica di Cristo. Infine, come sfondo dell’intera trattazione di carattere
sistematico, verrà preso in esame come il mistero dell’incarnazione sia un evento dello Spirito e, dunque, come quella pneumatologica sia la dimensione propria di ogni autentica cristologia.
Metodo
La metodologia seguita è quella che mira ad una feconda interazione tra l’auditus fidei e l’intellectus fidei. Pertanto, ogni questione
verrà sviluppata a partire da un’imprescindibile rivisitazione dei
punti fermi acquisiti dalla riflessione teologica, per giungere all’offerta di prospettive sistematiche che possano dare i necessari
criteri, ermeneutici e gnoseologici, atti a motivare la “pretesa” cristiana di confessare Gesù come il Cristo. Il corso viene sviluppato
attraverso le lezioni frontali, nonché con l’ausilio dei necessari e
utili supporti di carattere informatico e multimediale. Insieme
alla partecipazione attiva in classe e alla feconda interazione con
le sollecitazioni del docente, allo studente viene richiesto di sostenere l’esame finale in forma di colloquio sui contenuti del corso
e la bibliografia in esso presentata.
Bibliografia
A. AMATO, Gesù il Signore. Saggio di cristologia, Bologna 20087; M.
BORDONI, Gesù di Nazaret. Presenza, memoria, attesa, Brescia
20107; B. FORTE, Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia. Saggio di una cristologia come storia, Cinisello Balsamo 200710; M.
GRONCHI, Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, Brescia
2008; W. KASPER, Gesù il Cristo, Brescia 201312; M. SERENTHà, Gesù
Cristo ieri, oggi e sempre. Saggio di cristologia, Leumann 20056.
306
IST 203 - Ecclesiologia e Mariologia (prof. G. DE LUCA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
ISSR
Obiettivi
Il corso intende offrire agli studenti gli strumenti necessari per
lo studio e la comprensione della teologia della Chiesa attraverso
la conoscenza dei principali orientamenti della riflessione ecclesiologica corrente al fine di individuarne la natura, la costituzione
e la missione. A tal fine gli allievi saranno sollecitati ad una rielaborazione critica dei contenuti a partire dalla conoscenza di punti
nodali dell’insegnamento del Vaticano II e della loro rilevanza per
l’odierna vita e missione della Chiesa universale e delle Chiese locali. Lo studio della mariologia è strettamente legato al precedente
in quanto Maria modello e tipo della Chiesa, ne fa trasparire il mistero.
Contenuti
Il corso comprende due sezioni, la prima dedicata all’ecclesiologia,
la seconda alla mariologia. Nella prima elabora una riflessione
storico-critico-sistematica sulla Chiesa e ripercorre il processo di
autocomprensione della Chiesa dalle origini al Concilio Vaticano
II. Il corso verrà così articolato: A) Parte storica 1. Una introduzione metodologica; la Chiesa nella terminologia biblica: Qahal-Jaweh, Laos tou Teou. Gli orientamenti attuali dell’ecclesiologia. Il
metodo di studio.2. La Chiesa nella Antica Alleanza: la promessa
e la creazione del popolo di Dio; il popolo di Dio nella terra promessa e nel messaggio profetico. 3. La Chiesa nella Nuova Alleanza (Mt, Mc, opera lucana, opera paolina, opera giovannea, lettere cattoliche e apocalisse). 4. La riflessione sulla Chiesa lungo i
secoli (i Padri, il rapporto Chiesa-impero, Chiesa e riforma, le eresie ecclesiologiche, il Concilio Vaticano I). 5. L’ecclesiologia del Vaticano II. B) Parte sistematica 1. La Chiesa-mistero, origine trinitaria della Chiesa. 2. La Chiesa popolo di Dio. I laici. 3. I tratti ca-
307
ratteristici della Chiesa: unità, santità, cattolicità, apostolicità. 4.
Ministeri e carismi nella Chiesa: il servizio della comunione (gerarchia e religiosi). 5. Il primato del vescovo di Roma o ministero
petrino. 6. La chiesa locale o diocesana, la parrocchia. 7. Il compito
perenne della Chiesa: missione ed evangelizzazione. 8. L’indole
escatologica della Chiesa e l’ecclesiologia in chiave mariologica.
Nella seconda, quella mariologica, si tratterà: 1. Natura della mariologia. 2. Maria nella Sacra Scrittura. 3. Maria nella Tradizione
e nei quattro concili ecumenici. 4. I dogmi mariani. 5. Analisi e
commento dell’VIII capitolo della Lumen gentium. 6. Maria nel magistero pontificio post-conciliare da Paolo VI a Giovanni Paolo II.
Metodo
Il sapere teologico verrà mediato di norma mediante le lezioni
frontali promuovendo una didattica interattiva al fine di stimolare
negli studenti una partecipazione attiva e fruttuosa relativa alle
questioni poste. In itinere verranno consigliate delle letture obbligatorie per una visione completa degli ambiti disciplinari e in
funzione dell’esame finale del corso. È previsto un esame orale
nella sezione ordinaria di esami. Prima del termine delle lezioni
gli studenti sono tenuti a presentare una nota di lettura o un paper.
Bibliografia
Costituzione dommatica sulla Chiesa, Lumen Gentium; Mysterium
salutis, Brescia 1981, voll. VII-VIII; C. MILITELLO, La Chiesa «il Corpo
Crismato». Trattato di ecclesiologia, Bologna 2003; J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Assisi 1988; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, Cinisello Balsamo
1995; J. WERBICK, La Chiesa. Un progetto ecclesiologico per lo studio
e la prassi, Brescia 1990; S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Brescia 2002; B. FORTE, Maria, la donna icona del mistero. Saggio di mariologia simbolico-narrativa, Cinisello Balsamo 1988; S.
DE FIORES, Maria, Madre di Gesù. Sintesi storico-salvifica, Bologna
2002; M. HAUKE, Introduzione alla Mariologia, Lugano 2008.
308
ISS201 - Esegesi dell’Antico Testamento: Libri Storici (prof. C.
VERSACI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
ISSR
Obiettivi
Il corso introduce alla lettura esegetica di alcuni testi biblici tratti
dal corpo degli Scritti Storici dell’Antico Testamento, al fine di avviare ad una conoscenza specifica e dettagliata dei principali temi
ricorrenti nel Pentateuco e nei seguenti libri della Storia d’Israele.
L’intento del corso è di aprire ad una lettura teologica di questa
parte iniziale e fondamentale della Scrittura, così da inserirsi opportunamente nel percorso di studio previsto per il secondo anno.
La redenzione dell’uomo operata da Cristo realizza, infatti, il profondo anelito alla salvezza integrale del singolo e del popolo, predisposta nell’alleanza fra Dio e Israele e di cui il Pentateuco costituisce il documento sorgivo.
Contenuti
Il corso si articola in due parti. La prima presenta i dati del Pentateuco e la questione della sua formazione letteraria. Nella seconda parte si esaminano esegeticamente alcuni testi tratti dal
Pentateuco e dalla letteratura degli Storici. Nella prima parte si
studiano i vari blocchi letterari tenendo conto della loro formazione, trasmissione e collocazione all’interno del Canone biblico. I
punti tematici che si affrontano riguardano: 1. Introduzione metodologica alla studio del Pentateuco 2. Organizzazione canonica
ed ermeneutica teologica 3. I dati letterari del Pentateuco 4. La
storia della ricerca sulla formazione del Pentateuco 5. L’opera storiografica deuteronomistica 6. Presentazione dei dati e delle tradizioni storico-letterarie 7. L’ipotesi della formazione dei vari corpi
storici dell’AT e i principali indirizzi ermeneutici attuali. Nella seconda parte si esaminano esegeticamente alcuni testi seguendo
un indirizzo metodologico sincronico che privilegia la compren-
309
sione unitaria dei singoli libri del Pentateuco e degli Storici e la
loro congruenza al corpo letterario cui appartengono.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali nelle quali
si svolge l’analisi esegetica di alcune pericopi analizzate in traduzione; altri testi biblici in traduzione sono studiati personalmente
dall’allievo. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni e nella
presentazione esegetica dei testi, allo studente è richiesto di preparare i testi biblici presentati nelle lezioni e di redigere delle esercitazioni durante lo svolgimento del corso su testi biblici e tematiche teologiche inerenti ai grandi temi teologici del Pentateuco e
degli scritti storici. Gli studenti devono sostenere una prova finale,
nella sessione ordinaria degli esami, in forma di colloquio, su un
testo biblico approfondito dallo studente e su domande poste dal
docente circa i contenuti e i testi del corso. Si richiede la conoscenza basilare e diretta dei testi biblici mediante lettura personale
ed alcune esercitazioni, non più di tre, che dovranno essere presentate ciascuna entro le successive due settimane a partire dalla
data della lezione in cui rispettivamente sono state comunicate.
Particolare importanza è data alla partecipazione attiva in classe,
alla preparazione personale dei testi biblici e alla discussione.
Bibliografia
Testo di studio: M. TàBET, Introduzione al Pentateuco e ai libri storici
dell’Antico Testamento, Roma 2001, pp. 31-67, 69-76, 149-172, 173187, 188-196, 197-206, 209-213, 279-288. Lettura consigliata: J.
BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della
Bibbia, Brescia 1996.
ISS202 - Esegesi Nuovo Testamento 2: Corpus paolino (prof.
S. CIVILLERI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
310
ISSR
Obiettivi
Il corso intende introdurre alla lettura delle tredici lettere della letteratura cosiddetta paolina, quale fonte significativa per la conoscenza del compimento della Rivelazione nel cristianesimo. Il testo delle lettere viene analizzato con i criteri storico-letterari insiti
alla composizione dei testi, i quali presentano la teologia cristiana
all’epoca della prima predicazione, come pure la vita di fede e le
deficienze delle prime chiese. Il tentativo del corso è la conoscenza
della recezione della predicazione del Cristo nella predicazione
della Chiesa e la conseguente amministrazione della vita secondo
il dono della Rivelazione, a partire dal ministero apostolico.
Contenuti
Diviso in due parti, il corso presenta prima una introduzione alla
vita ed all’opera di Paolo, contestualizzato nel suo tempo, poi vengono studiate esegeticamente alcune missive dell’Apostolo o parti
di esse per poterne acquisire il pensiero teologico. Nella prima
parte, dedicata allo studio della vita e dell’opera letteraria dell’apostolo Paolo, si analizza la figura dell’apostolo a partire dalla fonte
dell’epistolario e dalla fonte di Atti al fine, contestualizzando storicamente e geograficamente, di ricostruire il quadro biografico e
culturale, ellenistico ed ebraico. Nella seconda parte la produzione
letteraria sarà analizzata dal punto di vista letterario con particolare attenzione alle caratteristiche di ogni interlocutore dell’Apostolo, singolo o comunitario. L’epistolario, indagato complessivamente ed analiticamente nelle pericopi fondamentali, metterà in
luce la lingua dell’autore, le tecniche retoriche della presentazione
del messaggio, l’organizzazione teologica del pensiero, le radici
giudaiche ed ellenistiche per giustificare una buona comprensione della produzione paolina.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali secondo
un modulo storico-sistematico finalizzato all’acquisizione dei
principi e nozioni fondamentali per un approccio maturo alla co-
311
noscenza di Paolo e della sua produzione letteraria canonica neotestamentaria. Oltre alla partecipazione attiva alle lezioni e nella
discussione, allo studente è richiesto di sostenere una verifica
scritta a conclusione di ogni parte del corso, ed una prova finale,
in forma di colloquio su domande poste dal docente, sui contenuti
del corso nella sessione ordinaria degli esami. È prevista una verifica scritta alla fine di ogni parte del corso. Particolare importanza è data alla partecipazione attiva in classe e alla discussione.
Bibliografia
J. MURPHy-O’CONNOR, Vita di Paolo, Brescia 2003. Letture consigliate: A. George - P. Grelot (edd.), Le Lettere Apostoliche, Roma
1993; R. FABRIS - G. BARBAGLIO, Le Lettere di Paolo, Roma 1980;
AA.VV., Scritti delle origini cristiane, Bologna 1992; AA.VV., I Libri
biblici, Casale Monferrato 2005.
ISF201 - Filosofia sistematica 2 (Antropologia ed etica)
(prof.ssa M.A. SPINOSA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
L’uomo è da sempre questione a se stesso, perché ogni volta differente, altro in se stesso. Il corso cerca di rintracciare il riverbero speculativo di tale discorso, muovendosi tra le esigenze delle scienze
umane e l’istanza della teologia. La riflessione filosofica, col metodo che le è proprio, elabora dunque la domanda circa il costitutivo differire dell’uomo per cui egli si trova tra materia e spirito, si
mostra essente in relazione, comprende come persona, si rivela nel
mistero della comunione con l’Altro. Si tenta una antropologia filosofica in prospettiva estetica: che provi a raccogliere, nel verso del
filosofo «una poesia appena cominciata è l’uomo» (M. Heidegger,
Dell’esperienza del pensare), l’eco della Parola che “crea” e “ricrea”.
312
ISSR
Contenuti
Il corso si snoda nei seguenti passaggi: 1. Introduzione: la questione dell’uomo - L’uomo in questione; 2. Antropo-filosofia; 2.1.
L’uomo “tra” materia e spirito (il conoscere - il volere - l’affettività);
2.2. Dimensioni dell’esistenza umana (corporeità e sessualità-storicità; socialità: linguaggio e politica; spiritualità: lavoro-arte-religiosità); 2.3. Frontiere dell’esistenza umana (l’esperienza della libertà: il male; l’esperienza della vita: la morte); 3.Antropo-metafisica; 3.1. L’uomo come persona; 4. Conclusioni aperte: una
antropologia in prospettiva estetica? Antropologia e Teologia
Metodo
L’itinerario problematico/tematico viene proposto con un approccio sistematico e storico. Le lezioni privilegiano lo stile espositivo-esplicativo, via via sollecitando il coinvolgimento dialogico dello
studente. Si richiedono adeguate informazioni circa lo sviluppo
delle vicende del pensiero occidentale dalle origini al nostro tempo. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni è richiesto di elaborare un testo scritto di massimo 3 pagine (una nota di lettura
su un opera a scelta o un paper - sia esso reflection/essay/research
paper) e di sostenere un colloquio finale su un tema approfondito
a scelta dallo studente e su domande poste dal docente sui contenuti del corso nella sessione ordinaria di esami.
Bibliografia
S. PALUMBIERI, L’uomo meraviglia e paradosso. Trattato sulla costituzione, con-centrazione e condizione antropologica, Città del Vaticano
2006; M.A. SPINOSA, La metafora dell’abbraccio: per una ontologia
della relazione. Il contributo dell’Estetica, in AA.Vv., Credere senza
smettere di pensare, Trapani 2016, pp. 73-91. Consigliata: E. CORETH, Antropologia filosofica, Brescia 1983; C. PERI, L’uomo è un altro
come se stesso. Saggio sui paradigmi in Antropologia, CaltanissettaRoma 2000; V. MELCHIORRE, Essere e parola. Idee per una antropologia metafisica, Milano 1990; M.A. SPINOSA, Il darsi dell’umano,
l’umano come darsi. L’antropologia poetica di C. Brancusi, in «Ho
Theológos», 32 (1-2/2014) pp. 123-142.
313
ISD201 - Istituzioni di diritto canonico (prof. V. TALLUTO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Offrire una conoscenza generale delle dinamiche di partecipazione personale dei fedeli all’interno dell’ordinamento canonico della
Chiesa, per un più fruttuoso svolgimento dei compiti dell’apostolato. Il corso si presenta come una riflessione teologica sui diversi
istituti canonici, in modo da evidenziare il ruolo del diritto nel mistero di comunione della Chiesa.
Contenuti
Il corso si propone un approccio generale all’ermeneutica del testo
del Codice di Diritto Canonico. Il diritto inserito nella vita della
Chiesa, studiato a partire dal ministero della comunione e da una
definizione giuridica della natura della Chiesa. Il fondamento teologico del diritto canonico. Il passaggio dalla disciplina del codice
del 1917 al codice del 1983. La produzione del diritto e l’attività
amministrativa della Chiesa. I soggetti dell’ordinamento canonico: le persone fisiche e giuridiche; gli uffici ecclesiastici e la potestà di governo. I fedeli nella Chiesa e il loro status; La definizione
di laico e la sua natura; I chierici, la natura dell’ordine e suoi requisiti; La vita consacrata nella Chiesa; Le associazioni dei fedeli.
La costituzione gerarchica della Chiesa: la potestà del Romano
Pontefice e il Primato: la potestà del Collegio Episcopale e il suo
esercizio. La Chiesa particolare: natura e missione. La Parrocchia:
natura ed elementi costitutivi. La missione sacerdotale della Chiesa: i sacramenti e la comunione ecclesiale. Il matrimonio canonico: natura e definizione. L’amministrazione della Giustizia e le
sanzioni nella Chiesa.
Metodo
Il corso intende offrire i fondamenti antropologici ed ecclesiologici
del diritto canonico, inteso come specifico approccio alla vita ec-
314
ISSR
clesiale, al fine di concretizzare una migliore azione ministeriale
e pastorale della comunità di fede. Tenteremo, da principio una
lettura dogmatico-concettuale dell’ordinamento canonico, consolidando il fenomeno giuridico all’interno del più ampio orizzonte
antropologico, per poi condurre gli alunni a un approccio sistematico con il più ampio contesto del testo della Legge e del Magistero,
al fine di percepire l’animus giuridico della Chiesa e la legge come
strumento pastorale. Ci aiuterà il ricorso, a seconda dei casi, a una
lettura esegetica dei canoni, per comprendere più da vicino la natura di singoli istituti giuridici e la volontà del legislatore.
Bibliografia
Nuovo Dizionario di Diritto canonico, Cinisello Balsamo 1993;
AA.VV., Corso istituzionale di diritto canonico, Milano 2005; G.
GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio
di diritto ecclesiale, Cinisello Balsamo-Roma 2006.
ISL201 - Liturgia fondamentale (prof.ssa V. TRAPANI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre allo studio della liturgia, a partire
dai fondamenti antropologici e biblici della celebrazione, per giungere all’acquisizione delle dimensioni teologiche portanti dell’azione rituale. Lo studente sarà guidato alla lettura del dato rituale per coglierne lo spessore storico-salvifico, così da inquadrare
la liturgia come azione di Cristo e della Chiesa per la redenzione.
Contenuti
Il corso offre una sintesi storica del culto cristiano dalle origini
giudaiche fino ai nostri giorni, rivolgendo una particolare attenzione al movimento liturgico e alla riforma del concilio Vaticano
II, per approdare all’analisi degli elementi costitutivi dell’azione
315
liturgica. Presterà attenzione ai soggetti ecclesiali della celebrazione, alla Parola, ai linguaggi rituali, agli spazi e al tempo dell’azione rituale (presenterà in sintesi anno liturgico e liturgia delle
ore). Esporrà i principi essenziali e costitutivi della teologia della
celebrazione liturgica alla luce della costituzione dogmatica Sacrosanctum Concilium e secondo il pensiero di alcuni tra i principali esponenti della riforma liturgica (O. Casel, C. Vagaggini, S.
Marsili), non mancando di proporre una valutazione critica in merito all’applicazione della riforma liturgica secondo il magistero
recente e il dibattito teologico-liturgico contemporaneo.
Metodo
Il corso di svolgerà principalmente con l’uso di lezioni frontali,
durante le quali saranno proposti allo studente anche spunti di riflessione e di confronto con il docente sui temi di teologia liturgica
esposti. La presenza alle lezioni è ritenuta pertanto indispensabile.
Lo studente dovrà inoltre, in vista dell’esame, studiare, oltre al manuale prescelto, la bibliografia specifica indicata durante il corso
(articoli di approfondimento relativi a tematiche di attualità non
contemplate ancora dalla manualistica).
Bibliografia essenziale
AA.VV., Anàmnesis. Introduzione storico-teologica alla Liturgia, vol.
I. La liturgia. Panorama storico generale II, Torino 1974; M. AUGE,
L’anno liturgico è Cristo stesso presente nella sua Chiesa, LEV 2009;
O. CASEL, Il mistero del culto cristiano, Città di Castello 19854; A.
GRILLO, Introduzione alla teologia liturgica. Nuova edizione, Padova
2011; La Chiesa in preghiera, vol. I. Principi della liturgia, a cura di
A.G. Martimort, Brescia 1987; P.I.L., Scientia liturgica, vol. I. Introduzione alla liturgia, vol. II. Liturgia fondamentale, Casale Monferrato 1998.
ISM302 - Teologia morale della persona (prof. P. COGNATO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
316
ISSR
Obiettivi
Il corso intende presentare la riflessione teologico-morale che si
interessa degli ambiti della vita fisica e della sessualità. Il tentativo
principe è quello di far acquisire all’allievo gli strumenti adeguati
per affrontare le principali questioni relative alla fondazione del
valore vita e alle sue implicazioni normative. Nel perseguire tale
tentativo si vuole promuovere la capacità di leggere i contesti operativi in questione come espedienti per evidenziare gli elementi
moralmente rilevanti e le argomentazioni che vengono praticate
per la formulazione dei giudizi morali. Molta importanza viene
posta al ruolo che assume il rapporto fede e morale in ambito decisionale.
Contenuti
Il corso si propone di esporre i propri contenuti, innanzitutto, intorno a tre grandi ambiti bioetici: 1. Etica della comunicazione; 2.
Etica della vita fisica; 3. Etica sessuale e matrimoniale. Il corso vuole
elaborare, alla luce dei contesti operativi trattati, alcune categorie
che concorrono a definire una teologia morale che assuma il conflitto valoriale come luogo precipuo della sua riflessione. Saranno
trattati i seguenti argomenti: verità e veracità, aborto, procreazione, eutanasia, trapianti d’organo, suicidio, omosessualità, transessualità, amore coniugale, fedeltà matrimoniale, matrimonio e
coppie di fatto. I suddetti argomenti offriranno la possibilità di
fissare alcuni punti epistemologicamente importanti: l’autonomia
morale quale autocomprensione della teologia morale; la dimensione normativa della teologia morale; la fondamentalità di una
teoria dei valori; la questione semantico-concettuale quale preliminare momento per la comprensione dei nodi problematici della
teologia morale; la tematizzazione della natura del rapporto fedemorale quale oggetto della teologia morale.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali secondo
un modulo casistico. Risulta centrale e di fondamentale impor-
317
tanza la partecipazione attiva alle lezioni, finalizzata all’apprendimento del ragionamento morale. È prevista una prova finale, in
forma di colloquio, su tutti i contenuti del corso nella sessione ordinaria degli esami.
Bibliografia
P. COGNATO, Etica teologica. Persona e ragionamento morale, Palermo 2014; M. VIDAL, Manuale di etica teologica. Morale della persona
e bioetica teologica, Assisi 1995, vol. II, parte I, pp. 106-173.
ISM301 - Teologia morale e dottrina sociale della Chiesa
Il corso quest’anno non sarà svolto perché passa dal II anno al III
anno. Gli allievi del II anno seguiranno il corso di Trinitaria del III
anno.
ISM201 - Teologia morale religiosa (prof. A. PARISI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti 5 ECTS.
Obiettivi
Scopo del corso è orientare alla comprensione del rapporto dialettico che intercorre tra religione e morale, al fine di rilevare le
linee orientative del comportamento cristiano.
Contenuti
Il corso si propone di riflettere intorno alla cosiddetta “morale religiosa”, con una articolazione che comprende un momento biblico, per cogliere la struttura essenzialmente religiosa della morale cristiana alla luce della storia della salvezza, e un’indagine
teologica in ordine al rapporto religione-morale nell’ambito della
teologia contemporanea, con particolare riferimento all’etica delle
virtù e allo stretto legame esistente tra vita teologale e vita morale.
Dopo una riflessione previa sulla natura essenzialmente religiosa
dell’uomo e sulla religione come virtù, ci si soffermerà sul con-
318
cetto e sulle definizioni di virtù (teologali e cardinali), con una indagine biblico-teologica riguardante ciascuna delle virtù teologali
e le relative implicanze nella vita morale del credente.
ISSR
Metodo
Oltre alla partecipazione alle lezioni frontali e allo studio individuale, lo studente è tenuto a produrre un elaborato su un tema
del corso (paper) o una nota di lettura (di 3 pp.) su un testo di approfondimento. Saranno opportunamente valutati la partecipazione attiva alle lezioni e il confronto critico in classe. Lo studente
è inoltre tenuto a sostenere un esame finale in forma di colloquio.
Bibliografia
Lettera apostolica Dies Domini; M. COzzOLI, Etica teologale. Fede
carità speranza, Cinisello Balsamo 20033; A. PARISI. Capaci di Dio.
Morale e pienezza di vita, Trapani 2009.
III anno
IST301 - Antropologia teologica ed escatologia (prof. R.A. LO
BELLO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende rispondere alla domanda: chi è l’uomo alla luce
della Rivelazione? Per riflettervi in modo analitico e sistematico
si farà ricorso ai contenuti teologici, concettuali e terminologici
sottesi ai tradizionali trattati di antropologia soprannaturale. In
primo luogo andranno ripresi i temi della grazia e del peccato alla
luce del NT. Poi si rifletterà attentamente sulla questione del “soprannaturale” non solo per la portata storica del dibattito quanto
più per il significato valoriale e metodologico che riveste. Lo snodo
rivela dunque la sua persistente attualità e il valore strategico nel-
319
l’impostazione dell’antropologia teologica postconciliare. Infine
si esamineranno le cose ultime credute dalla fede cristiana, mostrando come la creaturalità umana sia orientata salvificamente
in Cristo a ciò che è definitivo. In tal modo il superamento della
morte, l’avvento storico ed escatologico del Regno di Dio, la risurrezione entrano sin da ora nella vita dei cristiani e si offrono come
filtro di lettura che giudica la storia personale e collettiva in attesa
della Parusia e della Gerusalemme celeste.
Contenuti
Il corso è diviso in due parti. La prima sezione propone il programma di antropologia teologica: 1. L’antropologia della Chiesa primitiva: la nozione di “grazia” nel Nuovo Testamento. Peccato originale
e giustificazione in Paolo II. 2. La dottrina della grazia: l’antropologia cristiana tra il I e il II secolo; l’“altro” Agostino: la retratactio
del De doctrina cristiana e la sua fenomenologia della grazia indebita; l’antropologia di Tommaso D’Aquino: peccato, grazia e giustificazione; il matrimonio paradisiaco: lo sfondo agostiniano della
dottrina tomista; la giustificazione del peccatore in Martin Lutero;
l’interpretazione di san Paolo da parte di K. Barth. 3. Il mistero del
soprannaturale: la remota origine della vicenda; Baio e Giansenio;
la difesa dell’ortodossia affidata all’“ordine naturale”. De Lubac e la
distruzione dell’edificio a due piani; le soluzioni proposte dai “Novatori”. 4. Dall’iperottimismo postconciliare al pontificato di Giovanni Paolo II. 5. Tradizionalismo, tradizionalismi anticonciliari e
pensiero ‘teocon’. 6. La recente doma- nda sull’identità umana:
Umanesimo e fine dell’umanesimo; da Pico della Mirandola al Novecento. 7. «La vita assume un carattere umano soltanto nella sottrazione al proprio significato biologico» (Heidegger) e «La nuova
oscurità» (Habermas). 8. La “non chiarezza” attuale, il caos e l’angoscia. La seconda parte concerne il trattato sui Novissimi: 1.. La
nozione di escatologia. Breve storia del trattato; l’escatologia contemporanea 2. Le dimensioni fondamentali dell’escatologia cristiana: la nozione del tempo. Origine e sviluppo dell’escatologia nel
NT. Profetismo e apocalittica. Relazione tra la risurrezione e la pa-
320
rusia. La resurrezione dei morti. Il problema dello stato intermedio:
da Tommaso d’Aquino al Catechismo della Chiesa Cattolica. La vita
eterna e la morte eterna. 3. Excursus sull’apocalittica cristiana
ISSR
Metodo
Il corso prevede delle lezioni frontali da parte del docente con spazio dato alle domande degli studenti. Durante la lezione ogni studente avrà a disposizione uno schema con i principali punti della
esposizione e con i riferimenti bibliografici dei contenuti esposti.
Al termine del corso è prevista la lettura e il commento insieme
di alcuni brani per verificare l’apprendimento e per aiutare la lettura personale dei testi di antropologia teologica e dell’escatologia.
L’esame orale, alla fine del corso, include la nota di lettura o il paper presentati in precedenza.
Bibliografia
F.L. LADARIA, Antropologia teologica, Casale Monferrato 1995; R.
RUIz DE LA PEñA, L’altra dimensione, Roma 1981; C. POzO, Teologia
dell’aldilà, Roma 1972.
ISS302 - Esegesi del Nuovo Testamento 3: Corpo giovanneo
(prof. L. DI MARCO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 8 ECTS.
Obiettivi
La finalità del corso consiste nello studio di diverse pericopi degli
scritti giovannei. Si tenterà di fornire gli strumenti necessari e
adeguati per una conoscenza diretta dei testi che la tradizione attribuisce all’apostolo Giovanni, in modo da permettere agli allievi
lo stile dell’autore, le costanti lessicali e letterarie delle sue opere,
le sue preoccupazioni teologiche, il modo di rapportarsi alle comunità cui scrive, la sua peculiarità nel contesto del pensiero teologico delle prime comunità cristiane.
321
Contenuti
Trattate le questioni introduttive di ciascun scritto giovanneo, seguirà la lettura esegetica di alcune pericopi, ponendo particolare
attenzione al contesto in cui si trovano, al lessico che le contraddistingue, alle tensioni religiose ed ecclesiali che vi si colgono, al
particolare accento teologico, cristologico ed ecclesiologico che
contengono.. Si tenterà inoltre di sottolineare i rapporti esistenti
tra l’opera principale del corpus, il Vangelo di Giovanni, e ciascuno
degli altri scritti sotto l’aspetto terminologico, lo sviluppo storico,
la continuità-discontinuità teologica.
Metodo
Per ciascuna pericope sarà utilizzato sia il metodo di lettura sincronica che diacronica, in modo da cogliere il suo significato sotto
diversi punti di vista: delimitazione, unità, contestualizzazione,
problematiche letterarie, redazionali, stilistiche. Il lavoro in classe
sarà scandito da: lettura del testo, analisi sintattico-lessicale, struttura letteraria, focalizzazione dei temi teologici, sintesi finale. Gli
studenti potranno verificare sui diversi commentari di autori moderni, monografie e articoli loro indicati, le ipotesi proposte e i risultati raggiunti, in modo da scoprire convergenze o divergenze
rispetto al lavoro fatto in classe.
Bibliografia
M. NICOLACI, La salvezza viene dai Giudei. Introduzione agli scritti
giovannei e alle lettere cattoliche, Cinisello Balsamo 2014; M. FOSSATI, Lettere di Giovanni, Lettera di Giuda, Milano 2012; U. VANNI,
“Il simbolismo dell’Apocalisse”, in «Gregorianum», 61 (1980) pp.
461-506; C. DOGLIO, Apocalisse, Alba 2012.
ISS303 - Esegesi Antico Testamento 2: Libri profetici (prof. S.
PANzARELLA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre, 5
ECTS.
322
Obiettivi
Il corso si prefigge di dare una conoscenza generale della profezia
ebraica, nella sua complessa articolazione durante i diversi periodi
della storia d’Israele, fino alle premesse della sua evoluzione nelle
prime comunità cristiane.
ISSR
Contenuti
La struttura del corso è basata su due parti principali. La prima è
dedicata a questioni propriamente introduttive, relativamente al
profetismo ebraico nelle diverse tappe che ne caratterizzano la nascita e lo sviluppo. Si tratta, innanzitutto, di individuare gli elementi costanti e quelli varianti per tentare di ricostruire la figura
del profeta in rapporto alla chiamata, all’esercizio del suo ministero nelle congiunture storiche proprie, alle forme attraverso le
quali esso è attuato. In secondo luogo si presentano i dati biografici relativi ai principali profeti e i tratti essenziali della predicazione di ciascuno di essi, facendo riferimento alla nascita dei libri
profetici e ai loro contenuti.
La seconda parte del corso è dedicata alla lettura diretta di alcune
pericopi, emblematiche dei principali generi letterari e delle tematiche più rilevanti all’interno della letteratura profetica.
Metodo
Il corso si svolge con lezioni frontali. L’indagine delle pericopi prevede l’integrazione di metodologie diacroniche e sincroniche adeguate alle caratteristiche dei testi analizzati. L’esegesi dei brani si
articola sulla lettura, la delimitazione, l’analisi sintattica e semantica, il rilevamento della struttura e delle tematiche, la sintesi conclusiva. Agli studenti è anche richiesto di approfondire alcuni testi, con la medesima metodologia adottata durante le lezioni e con
l’apporto dei commentari indicati di volta in volta.
Bibliografia
Per la parte introduttiva: J.M. ABREGO DE LACy, I libri profetici, Brescia 1996; J.L. DICRE DIAz, Profetismo in Israele. Il Profeta, i Profeti,
323
il messaggio, Roma 1995. Per il commento ai brani: L. ALONSO
SCHöKEL - J.L. DICRE DIAz, I Profeti, Roma 19963.
ISS301 - Esegesi AT 3: Libri Sapienziali (prof. V. CUFFARO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di condurre lo studente ad un approccio diretto
con la letteratura sapienziale biblica. L’obiettivo prioritario è quello
di trasmettere una conoscenza completa di questa letteratura, considerata intanto nelle sue analogie e nelle sue diversità peculiari,
rispetto alle tradizioni sapienziali del Vicino Oriente Antico. La
maturazione dell’approccio ai libri sapienziali prevede una duplice
direzione: storico-letteraria e teologica. I destinatari del corso sono
perciò guidati, innanzitutto, verso la presa di coscienza del testo
sacro come testo letterario, individuando le sue strutture e i suoi
generi letterari. La dimensione storica ed evolutiva si osserva, in
modo particolarmente chiaro, nel concetto biblico di “sapienza”,
che si presenta con diverse connotazioni semantiche e teologiche
nelle diverse fasi dello sviluppo di tale tradizione. Mediante l’approccio esegetico si possono cogliere gli elementi utili a un possibile orientamento di datazione, per ciascun testo o sezione, ma
ci si inoltra anche verso lo spessore teologico del testo. Sotto questo profilo, il tentativo di una visione globale del messaggio teologico ed etico di ogni singolo libro sapienziale, costituisce il momento finale di sintesi, che si inserisce, a sua volta, nel contesto
più ampio dell’unità dei due Testamenti.
Contenuti
Il corso si compone di due parti, rispettivamente dedicate ai libri
sapienziali e alla letteratura lirica. Esso si sviluppa su due binari
paralleli, quello storico-letterario e quello etico-teologico. Il primo
si occupa di precisare le tappe di redazione di ogni libro sapien-
324
ISSR
ziale, la sua epoca, le questioni relative alla paternità letteraria, la
disposizione delle parti e i criteri delimitanti. Il secondo, intende
esporre gli aspetti contenutistici di ogni singolo libro, cioè il suo
messaggio complessivo, raggruppato intorno ai suoi nuclei tematici principali. La prima parte è dedicata ai libri sapienziali comunemente accettati come tali: Proverbi, Giobbe, Qoelet, Siracide e
Sapienza. Dopo uno sguardo generale alle letterature sapienziali
del Vicino Oriente Antico, si precisa, in primo luogo, la differenza
tra letteratura sapienziale e tradizione sapienziale, individuando
i caratteri distintivi della sapienza biblica, riconoscibili anche in
testi dall’indole poetica, quali ad esempio i Salmi, il Cantico dei
cantici e Lamentazioni. I cinque libri sapienziali succitati vengono
trattati nell’ordine cronologico indicato dalle loro datazioni. Ciascun libro è presentato a livello storico-letterario, ponendo le questioni della paternità, epoca di redazione, unità, struttura letteraria. La lettura esegetica, permette poi di scendere nel dettaglio di
ogni singolo libro, secondo una scelta che intende focalizzare le
pericopi di maggiore importanza, in vista della comprensione del
messaggio complessivo del libro in questione; in modo specifico:
dal libro dei Proverbi: la personificazione della sapienza: Pr 8,1-36;
dal libro di Giobbe: inno alla sapienza: Gb 28,1-28; dal libro di Qoelet: la giovinezza e la vecchiaia: Qo 11,7-12,8; dal libro del Siracide:
le prerogative della sapienza: Sir 24,1-32; dal libro della Sapienza:
Sap 8,2-16: il rapporto sponsale con la Sapienza. Ciascuno di questi libri, viene infine ripreso, nel tentativo di delinearne un tracciato contenutistico complessivo. La scelta pratica, a riguardo, consiste nell’individuazione dei nuclei tematici principali di ciascuno,
ovvero: 1. le prospettive etiche di Proverbi; 2. il mistero della sofferenza
del giusto e la visuale del governo universale di Dio in Giobbe; 3. la ricerca della felicità in Qoelet e le contrastanti soluzioni proposte dall’autore; 4. il patrimonio tradizionale e la sintesi del Siracide. La seconda parte è dedicata alla letteratura lirica: Salmi, Cantico, Lamentazioni. Si tratta di libri poetici con chiari influssi di tematiche
sapienziali. Di ogni libro viene presentata la struttura letteraria e
il messaggio teologico. In questa sezione viene tributata partico-
325
lare attenzione al libro dei Salmi, di cui si toccano diverse questioni: nomenclatura, datazione, proposte di suddivisione, generi
letterari, la classificazione di Gunkel, l’ipotesi di Mowinckel, e come sintesi teologica, la definizione di alcune linee di teologia dei
Salmi: le immagini di Dio, la teologia del culto, l’uomo dinanzi
all’universo. Saggio di esegesi: Salmo 22, l’abbandono di Dio e la
fiducia dell’orante.
Metodo
Il corso si svolge con lezioni frontali, esponendo sia gli aspetti storico-letterari che quelli teologici di ciascun libro sapienziale secondo un percorso parallelo. Ogni testo viene trattato, infatti, a
due livelli: prima come opera letteraria e poi come testimonianza
della fede di una determinata comunità. L’esame delle pericopi è
compiuta in parte col metodo esegetico storico-critico e in parte
con quello strutturalista. Il testo originale viene richiamato in quei
punti in cui la traduzione italiana non rende del tutto le sfumature
dell’originale. Allo studente è richiesta una partecipazione attiva
alle lezioni e l’approfondimento di un tema sapienziale specifico,
scelto sulla base di una lista fornita dal docente, da cui prenderà
le mosse l’esame finale in forma di colloquio, per poi estendersi
ai contenuti del corso.
Bibliografia
A. Bonora - M. Priotto (a cura di), Libri sapienziali e altri scritti, Torino 1997; V.M. ASENSIO, Libri sapienziali e altri scritti, Introduzione
allo studio della Bibbia, Brescia 1997; M. GILBERT, La Sapienza del
cielo, Roma 2005; R. LAVATORI - L. SOLE, L’amai più della luce. Lettura di Sapienza 1-9, Bologna 2013. La bibliografia ulteriore sarà
offerta durante il corso.
ISF301 - Domande filosofiche contemporanee (prof. G. PITARRESI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
326
ISSR
Obiettivi
Il corso si propone di far acquisire una conoscenza di base storica
generale e un approfondimento delle tematiche, dei dibattiti e degli autori della scena filosofica contemporanea. Lo studente sarà
condotto ad esplorare, attraverso la familiarizzazione dei differenti
stili di indagine quali la fenomenologia, l’ermeneutica, la storia
dei concetti, le motivazioni delle ‘domande filosofiche contemporanee’ e il configurarsi del pensare stesso come domandare. Il discorso teologico potrà così innestarsi nel contesto di ciò che, ‘il
nostro tempo’ dà da pensare.
Contenuti
Dopo aver presentato il panorama della temperie culturale contemporanea, che Husserl esprime metaforicamente e magistralmente nell’opera La crisi delle scienze europee, si proseguirà ad una
ricognizione degli interrogativi filosofici che intercorrono dalla fine delle “grandi narrazioni”, sino al “nuovo senso di percorrenza”,
il pensiero debole. Tappe del percorso: 1. l’arte del domandare, ossia del pensare; 2. la “scuola del sospetto” e il progetto del pensiero
debole; 3. la donna,“altra” fondamentale: l’esplosione del femminismo; 4. il novecento politico di Hannah Arendt; 5. la condizione
postmoderna; 6. che ne è ormai di Dio in filosofia? La domanda
radicale “inattuale”; 7. “filosofi per l’Europa”: nuovi “margini” e
altre declinazioni della filosofia.
Metodo
Il corso si svilupperà attraverso lezioni frontali nell’intento di stimolare gli allievi a una partecipazione attiva e a una conoscenza
critica degli argomenti trattati. Allo studente è richiesto di sostenere una prova finale sugli argomenti trattati nella sessione ordinaria degli esami.
Bibliografia
G. REALE - D. ANTISERI, I grandi filosofi, vol. II. Da Marx a Popper,
Brescia 2013; G. CAMBIANO - M. MORI, Tempi del pensiero. Storia e
327
antologia della filosofia, vol. III. Età contemporanea, Roma-Bari 2012;
P. GILBERT, La crisi della ragione contemporanea, in «La Civiltà Cattolica», 141 (1990/IV) pp. 559-572; F. BREzzI, Piccolo manuale di
etica contemporanea, Roma 2012. Consigliata: G. FORNERO - S.
TASSINARI, Le filosofie del Novecento, Milano 2004; G. SAVAGNONE,
Theoria. Alla ricerca della filosofia, Brescia 1991; O. GUARALDO, Il
Novecento di Hannah Arendt. Un lessico politico, Verona 2008; L.
ALICI - F. TOTARO, Filosofi per l’Europa. Differenze in dialogo, Macerata 2006; J.-F. LyOTARD, La condizione postmoderna. Rapporto sul
sapere, Milano 2002; J. HABERMAS, Tra scienza e fede, Bari 2008.
ISH301 - Storia della Chiesa moderna e contemporanea (prof.
G. VITALE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende fornire un quadro generale dell età della riforma,
dell assolutismo, del liberalismo, del totalitarismo e del secondo
dopoguerra per cogliere temi e sviluppi nodali della vita della
Chiesa fra epoca della cristianità e secolarizzazione. Lo studente
dovrà acquisire il significato degli eventi, dei movimenti spirituali,
delle correnti culturali, delle dinamiche ecclesiali e degli indirizzi
pastorali con la possibilità di penetrare nelle questioni dogmatiche
attraverso la via della loro genesi nel campo storico.
Contenuti
Il corso comprende quattro parti: I. La Chiesa nell’età della Riforma; II. La Chiesa nell’età dell’Assolutismo; III. La Chiesa nell’età del
liberalismo; IV. La Chiesa nell’età del totalitarismo e del secondo dopoguerra. Prima parte: 1. Le cause della riforma protestante; 2. La
riforma di Martin Lutero, la diffusione del protestantesimo in
Germania e il conflitto con l’impero fino alla pace di Augusta; 3.
Giovanni Calvino e l organizzazione della Chiesa ginevrina; 4.
328
ISSR
Lo scisma e la riforma in Inghilterra; 5. Aspetti generali della riforma cattolica e della controriforma; 6. Il Concilio di Trento. Seconda parte: 1. I caratteri generali dell’Assolutismo; 2. Il Giurisdizionalismo confessionale; 3. Il Giansenismo; 4. Il Gallicanesimo; 5. La Chiesa e l’Illuminismo. Terza parte: 1. Le conseguenze
della Rivoluzione francese; 2. La Chiesa e il regime liberale; 3. La
Chiesa e il liberalismo; 4. La Questione romana fino al 1870; 5.
Il Sillabo di Pio Ix; 6. Il Concilio Vaticano I. Quarta parte: 1. La
Questione romana dopo il 1870; 2. La Chiesa e la Questione sociale; 3. La crisi modernista; 4. La Chiesa di fronte alla prima
guerra mondiale; 5. La Chiesa e il fascismo; 6. La Chiesa e il nazismo; 7. La Chiesa durante la seconda guerra mondiale; 8. Il
Concilio Vaticano II.
Metodo
Gli argomenti vengono presentati attraverso lezioni frontali, secondo il modulo storico-critico volto a fornire criteri, interpretazioni e chiavi di lettura delle varie tematiche affrontate. Lo studio
si avvarrà anche di alcune dispense o schemi forniti dal docente.
Oltre al manuale segnalato in bibliografia, durante le lezioni saranno indicati agli studenti testi e articoli utili per l’approfondimento dei temi trattati. È prevista una prova finale in forma di
colloquio sui contenuti del corso nella sessione ordinaria degli
esami. Si richiede la partecipazione attiva in classe e ai momenti
di discussione.
Bibliografia
G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Brescia
1995, voll. I-IV.
ISS304 - Teologia biblica (prof. G. BELLIA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
329
Obiettivi
Il corso di Teologia biblica vuole fornire allo studente, alla fine del
triennio, gli strumenti necessari per giungere a una lettura integrale e unitaria dei due Testamenti, fatta in Cristo, in continuità
con la tradizione e all’interno del proprio contesto ecclesiale. Il
corso vuole anche introdurre all’ermeneutica dell’esegesi spirituale e alla conoscenza della lectio divina, secondo l’intendimento specifico dello statuto epistemologico del Dipartimento biblico della
nostra Facoltà.
Contenuti
La messa a punto dello statuto epistemologico più confacente della teologia biblica, condotto con una leale tensione cristologica all’interno della propria dimensione ecclesiale, chiarisce quali sono
i cardini di una TB rinnovata, chiamata a ricondurre a unità l’universo scritturistico. È un esercizio di intelligenza della fede che
tenta di ricomporre il ricco e variegato mosaico dei libri ispirati e
dei differenti contenuti in una trama unitaria che riconosce in Cristo il senso e il compimento di tutte le Scritture. Il corso si articolerà in due parti: una di carattere teoretico, l’altra di esercitazione
pratica. Nella prima, partendo dalla natura teandrica della Parola
di Dio, si chiarirà l’identità e la funzione della TB; si ripercorrerà
quindi in breve la storia travagliata di questa disciplina, mostrandone i modelli emergenti e i percorsi metodologici propri che la
TB compie all’interno della struttura canonica. Nella seconda parte si tratterà il tema della Scriptura secundum Scripturas, proponendo alcuni tentativi concreti di lettura biblico-teologica su cui
esercitarsi.
Metodo
Le lezioni, condotte con il metodo frontale, prevedono, accanto alla riflessione teorica e sistematica della disciplina, esercitazioni
su pericopi, brani e versetti da interpretare secondo la metodologia biblico-teologica adottata. Gli studenti sono quindi chiamati a
fare esercizi di lettura dei testi scritturistici, presentando schede
330
di lettura ed elaborati, in sintonia con lo statuto proprio della teologia biblica. È necessaria quindi un’assidua e puntuale frequenza
alle lezioni, per entrare in una riflessiva modalità di lettura biblico-teologica. Nell’esame finale, condotto in forma dialogica, oltre
a essere interrogato sui vari argomenti del corso, lo studente presenterà, su un brano concordato in precedenza con il docente, la
sua proposta di lettura.
ISSR
Bibliografia
Manuali: PCB, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Città del
Vaticano 1993; P. IOVINO - G. BELLIA, L’insegnamento della Sacra
Scrittura. L’iter metodologico della Facoltà teologica di Sicilia, in «Ho
Theológos», 17 (3/1999) pp. 375-390; P. BEAUCHAMP, Teologia biblica, in AA.VV., Iniziazione alla pratica della teologia, vol. I. Introduzione, Brescia 1986, pp. 197-254; B.S. CHILDS, Teologia Biblica.
Antico e Nuovo Testamento, Casale Monferrato 1998, pp. 19-67; G.
DE VIRGILIO, La teologia biblica. Itinerari e traiettorie, Padova 2014.
Testi di approfondimento consigliati: E. Franco (a cura di), La teologia biblica, Roma 1989; G. Angelini (a cura di), La rivelazione attestata. La bibbia fra testo e teologia, Milano 1998; J.A. FITzMyER,
La Sacra Scrittura anima della teologia, Milano 1998; G. VOS, Teologia biblica, Caltanissetta 2005; G. SEGALLA, Teologia biblica del
Nuovo Testamento, Leumann 2006; G. BELLIA, Il contesto umano
della parola, Roma 2012.
ISL301 - Teologia e Liturgia sacramentaria (prof. D. MESSINA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il primo obiettivo del corso è di introdurre gli studenti nella comprensione teologica e liturgica del settenario sacramentale della
Chiesa. Secondo obiettivo è quello di offrire agli studenti gli stru-
331
menti scientifici per cogliere la “sacramentalità diffusa” che promana dai Sette Sacramenti nel vissuto ecclesiale e in relazione
con il mondo.
Contenuti
Il corso si divide in tre parti: Introduzione; analisi sistematica del
settenario sacramentale; prospettive della sacramentalità. Nell’Introduzione saranno presentate anzitutto le questioni fondamentali
relative alla teologia sacramentaria a partire dalla prassi ecclesiale
secondo il rapporto lex credendi - lex orandi - lex vivendi. Successivamente si rifletterà sulla categoria di “Sacramento” così come
emerge dai documenti conciliari del Vaticano II per poi declinare
i dinamismi sacramentali. L’analisi sistematica del Settenario sacramentale presenterà ciascun sacramento dal punto di vista biblico,
patristico, liturgico e quindi teologico. Di ogni sacramento si individuerà in Cristo l’evento originante e istitutivo; si traccerà sinteticamente lo sviluppo storico della prassi ecclesiale liturgica dalle origini sino all’attuale forma celebrativa secondo il rito romano.
I sacramenti saranno analizzati secondo la seguente suddivisione:
I sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo - Cresima - Eucaristia); i sacramenti della guarigione (Penitenza e Unzione degli
infermi); i sacramenti del servizio (Ordine e Matrimonio). Le prospettive della sacramentalità prenderanno in considerazione il rapporto tra i Sacramenti e i Sacramentali con alcune esemplificazioni (Benedizionale, Esequie…); la dinamica pasquale della vita sacramentale; la prospettiva ecclesiale sacramentale; la provocazione
antropologica che irrompe dai Sacramenti, la tensione escatologica dei Sacramenti per viam pulchritudinis.
Metodo
La riflessione sacramentaria sarà condotta attraverso lezioni frontali secondo il metodo storico- critico e comparativo. Gli attuali
Ordines con i loro Praenotanda e le loro ritualità, saranno oggetto
di particolare analisi e approfondimento affinché emerga nello
studio e sia garantita nella prassi la naturale relazione tra lex oran-
332
die lex credendi. Agli studenti è richiesta la partecipazione attiva
alle lezioni. Inoltre ogni studente farà la lettura e l’analisi di un
saggio di teologia liturgica il cui elenco sarà indicato all’inizio del
corso. Infine l’esame consisterà nel colloquio finale su un argomento scelto a piacere dallo studente e su domande poste dal docente riguardanti il programma svolto durante il corso e sul saggio
di teologia liturgica scelto.
ISSR
Bibliografia
Letture richieste: M. FLORIO - C. ROCCHETTA, Sacramentaria speciale, vol. I. Battesimo, Confermazione, Eucaristia, Bologna 2004;
M. FLORIO - NKINDJI - G. CAVALLI - R. GERARDI, Sacramentaria speciale, vol. II. Penitenza, unzione degli infermi, ordine, matrimonio,
Bologna 2003. Lettura consigliata: L.-M. CHAUVET, Della mediazione. Quattro studi di teologia sacramentaria fondamentale, Assisi-Roma 2006.
IST204 - Teologia e scienze (prof. V. IMPELLIzzERI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di ripercorrere le tappe e gli aspetti principali
del rapporto tra scienze e teologia. Esso intende offrire l’opportunità di cogliere l’interesse e l’attualità delle questioni riguardanti
le relazioni tra scienze e teologia soffermandosi sulle più importanti e interessanti espressioni della loro mutua e reciproca relazionalità al fine di rendere intellegibile il senso dell’uomo e del
cosmo. Attraverso l’analisi di alcuni modelli euristici tra i programma di ricerca delle scienze e quelli della teologia e mediante
una retrospettiva dei loro reciproci rapporti, il corso intende cogliere la possibilità di nuova modalità di rapporto utile sia alla teologia, sia alle scienze.
333
Contenuti
Il corso assume un approccio tematico che si focalizza soprattutto
sugli argomenti più importanti e non su un autore particolare. Le
fonti principali includono i lavori degli autori maggiori e gli argomenti della ricerca scientifica e teologica contemporanea. Alla fine
del corso, gli studenti dovranno avere una comprensione dettagliata e sistematica degli argomenti sviluppati durante il corso.
Contenuti del corso: Senso, ambito, livelli e metodo dell’attività
scientifica. Teologia e scienze nella storia. Scienza e naturalismo
nel xx secolo. Dio e l’evoluzione. La scienza e la persona umana.
Il progetto dell’universo. Dio e l’universo. Scienza, religione ed
etica.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali secondo
un modulo ermeneutico-speculativo, che tuttavia intende offrire
largo spazio alla partecipazione attiva degli studenti. Oltre alla partecipazione attiva alle lezioni, allo studente è richiesto di redigere
una breve nota di lettura su testi consigliati dal docente. Esame
orale sulle letture obbligatorie, in forma di colloquio su domande
poste dal docente sui contenuti del corso nella sessione ordinaria
degli esami.
Bibliografia
C. CALTAGIRONE, Scienze e teologia. Incontri e scontri ai confini della
conoscenza, Bologna 2002; F. CONIGLIARO, Evoluzione e creazione.
Saggio su una quaestio disputata del nostro tempo, Palermo 2011; D.
LAMBERT, Scienze e teologia figure di un dialogo, Roma 2006; M.
SANCHEz SORONDO, I papi e la scienza nell’epoca contemporanea, Milano-Città del Vaticano 2009; B. SWEETMAN, Religione e scienza.
Una introduzione, Brescia 2014; G. TANzELLA-NITTI, Teologia e
scienza. Le ragioni di un dialogo, Milano 2003.
ISM202 - Teologia morale e dottrina sociale della Chiesa
Il corso quest’anno non sarà effettuato perché passa dal
anno.
334
II
al
III
IST301 - Trinitaria (prof. S. DI STEFANO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Il corso, che il prossimo anno, passerà al II anno, quest’anno sarà
seguito anche dagli allievi del II anno.
ISSR
Obiettivi
Lo scopo del corso è quello di introdurre lo studente alla conoscenza teologica della fede cristiana nel Dio Uno e Trino. L’approfondimento teologico che propone è dato seguendo gli ambiti biblico, patristico, storico e dogmatico della teologia trinitaria. Il corso insiste sull’importanza del recupero del mistero di Dio come
Trinità da parte della coscienza ecclesiale; questo recupero risulta,
nell’approfondimento teologico contemporaneo, una urgenza di
fede e di comunione, da non trascurare e da esplicitare in direzione di una ricomprensione del tema trinitario che si concretizzi
in «prassi» e «sequela» rinnovati. Il Dio Trinità, Padre-Figlio-Spirito Santo, rivelato da Gesù di Nazareth, rappresenta la «pienezza»
di qualunque sentire e vivere ecclesiale, di questo lo studente dovrà prendere consapevolezza.
Contenuti
Il corso è suddiviso in due parti: uno storico-ermeneutico ed uno
sistematico-teologico. I contenuti sono elaborati secondo le seguenti aree didattico-tematiche: 1. Il compito della teologia nel
dire all’uomo e alla Chiesa di «oggi» la Trinità; 2. Gesù Cristo «rivelatore del Mistero di Dio»: la formulazione trinitaria della fede
nella comunità apostolica primitiva alla luce del Nuovo Testamento; 3. La «preistoria trinitaria» di Dio e la rilettura cristiana dell’Antico Testamento; 4. Il consolidamento e lo sviluppo della trinitaria nell’epoca patristica, con attenzione alle più diffuse eresie
trinitarie e agli esiti teologico-dogmatici dei Concili di Nicea I e
Costantinopolitano I; 5. L’approfondimento della Trinità lungo il
percorso storico della riflessione teologica della Chiesa; 6. La co-
335
scienza trinitaria della Chiesa e il recupero del volto trinitario di
Dio; 7. Problematiche del dire teologicamente la Trinità con la fede e i linguaggi dell’uomo contemporaneo: la necessità di nuove
categorie e di nuova testimonianza; 8. La Croce del Figlio: visibilità
«eterna» ed «efficace» dell’amore di Dio Trinità.
Metodo
Il corso viene condotto attraverso lezioni frontali. In molti casi si
insisterà per una elaborazione intrecciata dei contenuti storicoermeneutici e sistematico-teologici, proposti in una circolarità didattica che li esplicita entrambi con più efficacia. Allo studente è
richiesta una partecipazione alle lezioni che sia assidua e attiva,
proponendosi con domande e riflessioni pertinenti che ne mostrino il grado di maturazione raggiunto.
Bibliografia
A. STAGLIANò, Il mistero del Dio vivente. Per una teologia dell’Assoluto
trinitario, Bologna 2002; L.F. LADARIA, La Trinità mistero di comunione, Milano 2004.
IST302 - Seminario di metodologia e tecniche del lavoro scientifico (prof. G. ALCAMO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: I Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario si propone di accompagnare gli alunni ad esercitarsi
nell’acquisire una completa preparazione per l’elaborazione del
lavoro di tesi.
Contenuti
Dando per conosciuti i presupposti del lavoro scientifico, si punta
l’attenzione sulle diverse tappe che comporta la realizzazione di
un saggio scritto metodologicamente corretto.
336
Metodo
Dopo una introduzione generale, ciascuno degli alunni deve dare
prova scritta di avere assimilato quanto in teoria il docente presenta.
ISSR
Bibliografia
B.J.F. LONERGAN, Il metodo in teologia, Roma 2001; J.M. PRELLEzO
- J.M. GARCIA ET ALII, Invito alla ricerca. Metodologia e tecniche del
lavoro scientifico, Roma 2010; D. VINCI, Introduzione alla metodologia della ricerca scientifica, Cagliari 2012.
337
PROGRAMMI DEI CORSI DEL BIENNIO:
INDIRIZZO PEDAGOGICO-DIDATTICO
I anno
ISSU106 - Antropologia della religione (prof. S. PRIOLA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio, livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I E II semestre;
numero di crediti 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso ha l’obiettivo di preparare gli allievi ad acquisire le competenze teoriche, analitiche e metodologiche essenziali per conoscere e comprendere le grandi tradizioni religiose attraverso la rilevazione, l’analisi e l’interpretazione dei fenomeni sociali e culturali connessi a tali tradizioni. Così s’intende favorire negli allievi
l’acquisizione di una capacità critica di riflessione che li abiliti a
riconoscere e leggere vecchi e nuovi fenomeni religiosi che si organizzano e strutturano nel complesso panorama religioso del nostro tempo.
Contenuti
Saranno esplorati alcuni temi specifici di ricerca attorno a cui si è
costruita l’antropologia della religione: Dalla sociologia del sacro
all’antropologia religiosa; Il nuovo spirito antropologico; L’homo
religiosus e la sua esperienza del sacro; Struttura e morfologia del
sacro; Riti e simboli celesti; Il sole e i culti solari; La luna e la mistica lunare; La theosis umana nella dialettica simbolica acqua-fuoco; Le pietre: epifanie, segni e forme; La terra, la donna e la fecondità; La vegetazione. Simboli e riti di rinnovamento; L’agricoltura
e i culti di fertilità; Lo spazio sacro; Il tempo sacro e il mito dell’eterno ricominciare; Morfologia e funzione dei miti; La struttura
dei simboli.
Metodo
Il corso si svolgerà in lezioni frontali che, in modo sistematico,
consentirà di dotare gli studenti di una griglia interpretativa con
338
ISSR
la quale approcciare il variegato mondo religioso contemporaneo.
Agli allievi è richiesta la frequenza regolare e una partecipazione
attiva ad ogni fase del percorso. Oltre alle letture obbligatorie, sarà
proposto loro qualche approfondimento su alcune tematiche di
particolare interesse antropologico, che contribuirà a caratterizzare l’itinerario formativo specialistico nella sua globalità. Al termine del corso è prevista una verifica in forma di colloquio sul
programma e sulle letture obbligatorie.
Bibliografia
M. ELIADE, Trattato di storia delle religioni, Torino 2001; AA.VV., Le
origini e il problema dell’Homo Religiosus, Milano 1989. Testi consigliati: E. DURKHEIM, Le forme elementari della vita religiosa, Roma
2005; R. OTTO, Il sacro, Milano 2009; J. RIES, Alla ricerca di Dio,
la via dell’antropologia religiosa, Milano 2009; A. DESTRO, Antropologia e religioni, Brescia 2005; M. MENICOCCI, Antropologia delle
religioni. Introduzione alla storia culturale delle religioni, Pavia
2008.
ISSM101 - Bioetica (prof. S. LEONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Lo studente, alla fine del corso, dovrà conoscere le principali tematiche della Bioetica e i principali documenti del Magistero relativi alla stessa. Dovrà pure essere in grado di risolvere sul piano
della risposta morale le possibili conflittualità che possono insorgere nell’applicazione concreta dei principi bioetici di ordine generale.
Contenuti
Il corso si propone di affrontare le principali tematiche della Bioetica con particolare attenzione alle prospettive e caratterizzazione
339
specificamente teologiche della disciplina data la tipologia del corso in cui è inserita. I contenuti sono: Bioetica fondamentale; Bioetica dell’inizio vita (inizio vita e attuale contesto socio culturale,
statuto dell’embrione; procreazione medicalmente assistita); Bioetica di fine vita (fine vita e attuale contesto socio-culturale, eutanasia, accanimento terapeutico, proporzionalità delle cure, stati
vegetativi, direttive anticipate, dignità e umanizzazione della morte); Bioetica e teologia del dolore.
Metodo
Lezioni frontali; ausilio di sussidi audiovisivi se e quando possibile; partecipazione interattiva a lezione. Potranno essere adottate,
su base volontaria e al di là dell’orario delle lezioni eventuali attività integrative (proiezione di film, visite guidate, ecc.). Si richiede
la conoscenza della Teologia morale fondamentale e della Morale
della persona. È previsto un unico esame. Il corso esporrà il programma sopra esposto ma potrà trattare anche eventuali tematiche richieste dagli studenti e non previste nella pianificazione iniziale. Richiede puntualità alle lezioni, possibilità, oltre ai consueti
appunti, di eventuale registrazione delle lezioni per esclusivo uso
interno. Agli esami è possibile portare o consultare schemi preparati dall’allievo. È ritenuta importante la partecipazione attiva
alle lezioni.
Bibliografia
S. LEONE, Bioetica e teologia morale, Palermo 2013, verranno studiate le pagine segnalate dal docente. Letture consigliate per l’approfondimento: S. LEONE, Nuovo Manuale di Bioetica, Roma 2007;
E. SGRECCIA, Manuale di Bioetica, Milano 20075, voll. 2.
ISSP01 - Catechetica (prof. G. ALCAMO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
340
ISSR
Obiettivi
Il corso si prefigge, nella logica del servizio alla parola di Dio, di
aiutare gli studenti a focalizzare gli elementi dell’annuncio ecclesiale del Vangelo, in modo sistematico e graduale, in funzione della comprensione dell’importante azione educativa e pastorale della
Chiesa. Inoltre, vuole mostrare differenze e punti di incontro con
l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole statali di ogni ordine e grado, escluse le università.
Contenuti
Ad una introduzione che permetta di cogliere il significato del termine Catechesi, fa seguito la presentazione dell’impianto catechistico della Chiesa italiana: dal Rinnovamento della catechesi
alla lettera ai cercatori di Dio. Infine, si pone l’attenzione sul metodo nella catechesi e sul ruolo complementare all’Insegnamento
della Religione per educare alla vita cristiana.
Metodo
La lezione frontale viene condotta secondo il modulo storico-sistematico teso a rileggere lo sviluppo dell’azione catechetica dentro
il contesto della Chiesa italiana. La valutazione degli alunni verrà
realizzata con un esame finale che verifica la conoscenza del percorso catechistico postconciliare e l’assimilazione dei contenuti.
Bibliografia
Oltre ai Documenti del Magistero e ai testi del Catechismo per la
vita cristiana della CEI, si indica come testo base: G. ALCAMO, La
Catechesi in Sicilia. Tra il Concilio Vaticano II e il giubileo del 2000,
Messina-Torino 2006. Inoltre, si consiglia la conoscenza dei seguenti manuali: E. ALBERICH, La catechesi oggi. Manuale di catechetica fondamentale, Torino 2001; Istituto di Catechetica (a cura di),
Andate e insegnate. Manuale di Catechetica, Torino 2002; L. MEDDI,
Catechesi. Proposta e formazione della vita cristiana, Padova 2004;
R. REzzAGHI, Il sapere della fede. Catechesi e nuova evangelizzazione,
Bologna 2012; G. zUCCARI, L’insegnamento della religione cattolica.
Manuale per la formazione degli IdR, Torino 2003.
341
ISSU101 - Fenomeni religiosi contemporanei (prof. T. DI FIORE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di raggiungere i seguenti obbiettivi: 1. Conoscere il vasto fenomeno della nuova religiosità contemporanea,
meglio definita come Movimenti Religiosi Alternativi ( e/o Nuovi
Movimenti Religiosi) e/o sètte con l’ausilio delle scienze umane;
2. Presentare la riflessione del Magistero della Chiesa sul fenomeno nelle sue linee portanti per una corretta lettura teologica e
pastorale; 3. Acquisire una corretta comprensione del linguaggio
proprio della teologia sul fenomeno; 4. Esaminare i rapporti di
contrapposizione e/o vicinanza con la dottrina cristiana.
Contenuti
Il corso è suddiviso in 2 parti, rispettivamente: la prima affronta
le questioni generali sul fenomeno inteso globalmente, mentre la
seconda parte entra nel merito delle singole questioni attraverso
un’analisi teologico sistematica. La prima parte dedicata alle questioni generali è volta all’acquisizione di un corretto linguaggio
teologico ed una corretta metodologia di lavoro e ricerca sul fenomeno così sviluppata: 1. Classificazione e terminologia; 2. Tecniche di reclutamento e sostegno pastorale al fuoriuscito; 3. Riflessioni magisteriali e approcci pastorali al fenomeno. La seconda
parte in continuità con la prima entra nello specifico dei vari fenomeni analizzandoli sotto il profilo dottrinale alla luce delle recenti acquisizioni e riflessioni teologiche. La seconda parte è così
suddivisa: 1. Satanismo, magia e demonologia; 2. Movimenti di
matrice cristiana; 3. Movimenti gnostico-esoterici; 4. Fenomeni
di matrice orientale; 5. Il fenomeno delle rivelazioni private; 6.
Movimenti del potenziale umano; 7. Proposta sistematica per un
approccio al fenomeno.
342
ISSR
Metodo
Metodologie didattiche e attività di apprendimento previste. La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali e con supporto
di tecnologie informatiche atte a rendere più immediata l’acquisizione dei contenuti trattati. Il corso si completa con una prova
finale, in forma di colloquio su di un tema approfondito dallo studente e su domande poste dal docente relative ai contenuti del
corso. Sono da considerarsi importati ai fini della valutazione finale che avverrà in forma di colloquio orale, la partecipazione attiva alle lezioni e alle discussioni, nonché la puntualità.
Bibliografia
A. CONTRI, Patologia del sacro. La proliferazione delle sette nel mondo contemporaneo, Rimini 2007; T. DI FIORE, Massoneria e Chiesa
Cattolica. Dall’incompatibilità alla condizioni per un confronto, Palermo 2013, pp. 31-120, 182-188; ID., Magia e satanismo, la deriva
della società contemporanea, Palermo 2014; M. DI TORA, Cristianesimo e religiosi, Napoli 2008, pp. 293-320; A. SUH, Le rivelazioni private nella vita della Chiesa, Bologna 2000, pp. 29-56, 253282. Oltre ai documenti del magistero che saranno citati durante
il corso.
ISSU104 - Pedagogia generale (prof.ssa M.W. GIARRIzzO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende presentare la pedagogia come disciplina che contempla, nella prospettiva di un organico sistema di saperi, la relazione istruzione - educazione - formazione nell’intero arco della
vita umana. Si propone di promuovere nello studente conoscenze
e competenze in ordine ai principi teorici e alla dimensione prassica su cui essa si fonda. Per tale ragione vengono presi in considerazione approcci pedagogici diversificati, proponendo le coor-
343
dinate per la costituzione di modelli di intervento educativo fruibili nella pratica educativa immediata.
Contenuti
Il corso articola i propri contenuti in tre parti: 1. Identità della
Pedagogia; 2. Dimensione ecologica dello sviluppo e della conoscenza; 3. Istituzioni educative. La prima parte traccia il percorso che ha portato la Pedagogia a definire la propria specificità
epistemologica, prendendo in considerazione l’influenza del
modello empirista e neopositivista, i contributi del dibattito filosofico degli anni ’70 sulla razionalità e l’apporto derivato dal
“paradigma della complessità”; si sofferma, inoltre, sull’assetto
epistemologico mediante esplicitazione dell’oggetto di studio,
dei metodi di ricerca e dei principali approcci della Pedagogia.
La seconda parte costituisce un momento dedicato alla riflessione sui rapporti che legano il discorso pedagogico agli altri saperi
che concernono l’individuo: viene trattato il tema dello sviluppo,
dall’infanzia alla vecchiaia, in funzione della relazione soggetto
- società - cultura. La terza parte si occupa dell’analisi del sistema formativo, alla luce dei cambiamenti della società odierna,
e del ruolo delle agenzie educative, nell’ottica dell’agire pedagogico.
Metodo
Le lezioni frontali faranno da sfondo alla riflessione sui processi
formativi, volta all’analisi dei fini e dei mezzi del sistema istruzione - educazione - formazione e alla progettazione educativa, condotta attraverso la duplice dimensione critico-analitica e criticotrasformativa propria della Pedagogia. Oltre alla partecipazione
attiva durante l’intero percorso, agli studenti si richiede, a metà
semestre, la lettura, l’esposizione orale e la discussione in classe
dei capitoli segnalati concernenti la pratica educativa e di sostenere una prova finale sui contenuti del corso nella sessione ordinaria degli esami.
344
Bibliografia
F. FRABBONI - F. PINTO MINERVA, Introduzione alla pedagogia generale, Roma-Bari, 2012; D. GRzADzIEL - M. PELLEREy, Educare. Per
una pedagogia intesa come scienza pratico-progettuale, Roma 2011.
ISSU105 - Psicologia della religione (Prof. N. DELL’AGLI)
ISSR
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Si vogliono trasmettere alcuni elementi basilari riguardanti lo studio dell’atteggiamento religioso dal punto di vista psicologico. Ciò
al fine di conseguire lo scopo seguente: aiutare gli allievi a sviluppare chiavi di lettura utili per osservare la condotta religiosa in relazione ai dinamismi relazionali, evolutivi e psicocorporei propri
degli esseri umani.
Contenuti
Si chiarirà cosa può significare un approccio psicologico all’atteggiamento religioso. 1. Orizzonte epistemologico della psicologia
della religione. 2. Contributi di diversi autori per uno studio psicologico della religiosità. 3. Adultità psichica e adultità nella fede.
4. Religione, cura di sé, ricerca del bene e del benessere. 5. Il fondamentalismo. 6. Bisogni psicologi e morale religiosa. 6. Valenza
terapeutica di alcune tradizioni ebraico-cristiane. 7. Accompagnamento terapeutico, accompagnamento formativo ed accompagnamento spirituale.
Metodo
Le lezioni frontali del professore saranno accompagnate da discussioni critiche degli allievi in piccoli gruppi (con relative domande da riportare), onde favorire l’assimilazione personale degli
argomenti trattati. A fine corso è previsto un esame scritto di verifica.
345
Bibliografia
E. FIzzOTTI, Introduzione alla psicologia della religione, Milano 2008
(capp. 1, 2); N. DELL’AGLI, Parola, Eucaristia e guarigione, Bologna
2004; E. BOSETTI - N. DELL’AGLI, Un Dio che prima sposa e poi fidanza. Il cantico, l’eros e la vita, Assisi, 2015.
ISSU102 - Storia delle religioni (prof. G. BELLIA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso vuole offrire una guida essenziale allo studio interdisciplinare delle religioni considerate sotto il duplice aspetto storico
e fenomenologico. In particolare intende prospettare una chiave
interpretativa comparata e unitaria delle religioni dell’Estremo
Oriente per avere una conoscenza critica e rispettosa delle esperienze religiose dei popoli considerati nel loro specifico contesto
socio-culturale. Il corso vuole anche favorire il dialogo concreto
che le confessioni cristiane possono intrattenere con osservanze
e tradizioni religiose che l’imponente fenomeno migratorio rende
quanto mai attuale nel nostro tempo.
Contenuti
Il corso si articola in due parti di diversa estensione: nella prima
si studia criticamente il fatto religioso come esperienza colta nella
sua valenza antropologica universale di evento pre-logico e prerazionale presente in tutte le culture; nella seconda parte, più estesa, si affronta lo studio sincronico e diacronico delle grandi religioni dell’Estremo Oriente. Le religioni, nella prima parte, saranno studiate nell’ottica propria delle discipline che hanno affrontato
criticamente l’esperienza religiosa presentando, brevemente, l’approccio fenomenologico, filosofico, sociologico e psicologico. In
un secondo tempo, preferendo la metodologia storico-fenomenologica, si studieranno le principali religioni dell’Asia meridionale
346
e orientale: induismo, buddismo, sikhismo, taoismo, confucianesimo e shintoismo.
ISSR
Metodo
Le lezioni, che saranno condotte con il tradizionale metodo frontale, si avvarranno anche di filmati, di confronti e di ricerche specifiche che permettano di approdare alla comprensione delle forme culturali generalizzate (testi fondanti, credenze, riti, tradizioni,
osservanze e istituzioni), così come sono determinate dai diversi
contesti spazio-temporali. Si darà la possibilità di integrare l’aspetto strutturale con la conoscenza documentata di lontani universi
religiosi, quanto mai ricchi e complessi. Si richiede pertanto una
puntuale frequenza alle lezioni, attiva e critica, che faciliterà e preparerà l’esame finale, condotto in forma dialogica su un tema scelto dallo studente e sui vari argomenti del corso con domande poste dal docente.
Bibliografia
G. Filoramo (a cura di), Storia delle religioni, vol. IV. Religioni dell’India e dell’Estremo Oriente, Roma-Bari 1996; ID., Che cos’è la religione. Temi, metodi, problemi, Torino 2004; G. SFAMENI GASPARRO,
Introduzione alla storia delle religioni, Roma-Bari 2011; F. Lenoir E
y. Tardan-MASQUELIER (a cura di), La Religione, vol. III. La storia India. Estremo Oriente. Religioni indigene, Torino 2001. Testi di approfondimento consigliati: S. Piano (a cura di), Le grandi religioni
dell’Asia. Orizzonti per il dialogo, Milano 2010; G. Lorizio (a cura
di), Religione e religioni. Metodologie e prospettive ermeneutiche, Padova 1998; G.R. FRANCI, L’induismo, Bologna 2005: ID., Il buddismo, Bologna 2004; A. ANDREINI - M. SCARPARI, Il daoismo, Bologna 2007; T. LIPPIELLO, Il confucianesimo, Bologna 2009.
ISSI103 - Seminario di metodologia della didattica e multimedialità (prof. F. MOGAVERO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
347
Obiettivi
Il seminario si prefigge di fornire gli strumenti basilari relativi
alla formazione nel settore delle comunicazioni dei futuri educatori ed operatori pastorali. Si preoccuperà di approfondire specialmente gli elementi portanti della comunicazione religiosa e della
comunicazione di gruppo. Il corso cercherà di far cogliere agli allievi anche con esercitazioni pratiche le differenze tra la Radio, la
TV, la Stampa ed Internet come canali di informazione di attualità. Al termine del seminario, gli allievi dovrebbero aver conseguito
la conoscenza delle possibili linee di comportamento per un uso
critico dei mass media, sia come emittenti che come destinatari,
con particolare riferimento alle nuove tecnologie della comunicazione.
Contenuti
Il seminario parte da un’introduzione generale sul ruolo dei mass
media e i loro effetti nel contesto sociale odierno. Agli allievi verranno forniti gli strumenti per la redazione di notizie secondo i
canoni dell’ “informazione pura” e per la stesura di articoli di cronaca, commenti di attualità, interviste, recensioni, schede di analisi di film da utilizzare per cineforum . Particolare attenzione sarà
prestata al mondo della Rete e alle dinamiche relative ai moduli
comunicativi di Internet. L’ultima parte del seminario analizzerà
la figura del leader e le dinamiche comunicative dei gruppi. In
particolare i contenuti del seminario riguarderanno: 1. Il carattere
sociale dell’esperienza mediale. Attaccamento e dipendenza. 2.
Consumo dei media in base a genere, età, sesso, status sociale,
atteggiamento “conservatore” - atteggiamento “ribelle”. Le attività
dei ragazzi italiani online. L’importanza del contesto familiare e
scolastico. Il pubblico della programmazione religiosa. 3. Rapporto emittente/pubblico. Risposte e feedback. 4. Le mediazioni dei
mass media: la musica per i giovani. Le soap opera per gruppi di
donne. 5. La struttura narrativa dei mass media: come disegnare
un racconto o una parabola per coinvolgere l’audience. 6. Come
si legge un quotidiano. Spazi di informazione e spazi di opinione.
348
ISSR
La prima pagina di un quotidiano. Titolazione e testo. Vocabolario
della titolazione giornalistica. 7. La redazione della notizia. Il lead
e l’informazione pura. Articolo di cronaca. Intervista. Editoriale.
Commento giornalistico sull’attualità: esplicativo, giudicativo e
propositivo. Le condizioni redazionali formali del commento giornalistico. 8. Fonti informative: definizione e classe. Le agenzie e
il loro funzionamento. 9. Il cineforum come luogo di dialogo tra
fede e cultura. Visione ed analisi di qualche produzione cinematografica. Ideazione, organizzazione e programmazione di un cineforum. 10. Analisi della presenza religiosa nel Web. Classificazione dei siti Web religiosi. 11. Condizioni fondamentali per essere
animatori-educatori. Analisi delle diverse tipologie di leader. Il leader e l’empatia. Il leader e il gruppo. Il leader e la comunicazione
col singolo. Il conflitto nel gruppo: vantaggi e svantaggi, le cause,
tipi di conflitto, come evitare il conflitto negativo. Il gruppo solidale e le sue caratteristiche.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali del professore aperte all’interazione degli allievi. Le pratiche di seminario
si baseranno su letture teoriche preparatorie ed interventi esplicativi sul giornalismo e i suoi generi. Gli studenti saranno invitati
a produrre varie esercitazioni e commenti propri che saranno visionati e corretti durante lo svolgimento delle lezioni. Verranno
fornite indicazioni per l’approfondimento bibliografico di temi
specifici. Visioni di video e film seguiti dalla produzione, da parte
degli allievi, di schede di lettura di analisi e critica. Oltre alla partecipazione attiva e puntuale alle lezioni, allo studente sarà richiesto la produzione di lavori scritti, relative alle pratiche di seminario, da inviare via email al docente entro la fine del mese di maggio e che contribuiranno a definire la valutazione finale.
Bibliografia
R. CARMAGNANI - M. DANIELI, Leaders nel servizio. Appunti per la
formazione degli animatori dei gruppi ecclesiali, Roma 2000; J.
349
LyNCH, Il profumo dei limoni. Tecnologia e rapporti umani nell’era di
Facebook, Torino 2012; D. MCQUAIL, Sociologia dei media, Bologna
2000; G. RIOTTA, Il Web ci rende liberi? Politica e vita quotidiana
nel mondo digitale, Torino 2013.
ISST101 - Seminario di progettazione teologica (prof. V. CUFFARO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il seminario di progettazione teologica si propone di guidare lo
studente verso l’elaborazione di una voce di un dizionario biblico,
teologico o biografico, che lo studente stesso sceglierà tra il ventaglio di possibilità proposte dal docente nella fase preparatoria
del lavoro. Una voce di dizionario differisce da qualunque altro
elaborato scientifico su un punto essenziale: qualunque contributo costituisce l’opera di uno studioso, mentre la stesura di una voce
è un’opera da fornire allo studioso. Un contributo scientifico può
essere parziale, ma una voce di dizionario deve essere completa
nel suo genere. Tenuto conto dell’indole di un tale lavoro, lo studente potrà esercitarsi nell’aggiornamento delle bibliografie, nella
ricostruzione dello stato presente della ricerca, nonché nella stesura originale della voce in questione. Un tal genere di lavoro implica, inoltre, una capacità di sintesi e, al tempo stesso, di completezza, di cui lo studente dovrà dare prova, in modo tale che la
presentazione della voce sia insieme sintetica ma non priva di
aspetti sostanziali.
Contenuti
Il lavoro seminariale consisterà nella scelta libera di una voce,
o una sezione di essa, tra alcuni dizionari biblici, teologici o biografici, d’intesa col docente. Le aree possibili sono quelle dei dizionari in uso nel lavoro di ricerca: teologia biblica, dommatica,
350
ISSR
morale, liturgia, spiritualità, mariologia, pastorale, o il dizionario enciclopedico dei pensatori. Lo studente sceglierà di redigere una voce come se dovesse inserirla in uno specifico dizionario, tenendo conto del fatto che una medesima voce può comparire in più dizionari, assumendo, però, in ciascuno di essi,
aspetti e tonalità differenti, in ragione della natura del dizionario medesimo in cui deve essere pubblicata. Sotto questo profilo, lo studente curerà con molta attenzione la coerenza tra lo
sviluppo della voce scelta, ovvero la sua specifica angolatura, e
la natura del dizionario, che fa da sfondo alla sua redazione. La
stesura della voce dovrà poi svolgersi nel quadro dello stato attuale della ricerca, con una bibliografia quanto più aggiornata
possibile.
Metodo
Sul piano metodologico, il lavoro si svolgerà complessivamente
in tre tappe: nella prima, saranno presentati i vari dizionari teologici con la loro peculiare specificità. Verranno precisati: il criterio di scelta della voce, il modo di comporre la voce scelta, l’uso
metodologico delle citazioni e la modalità di composizione della
bibliografia. In una seconda tappa, in intesa col docente, gli studenti sceglieranno ciascuno la voce da trattare, se da soli o in
gruppo, e in quale dizionario, dal momento che la natura del dizionario determina poi l’angolatura specifica da cui va trattata la
voce. Dopo avere fatto una verifica bibliografica sui relativi dizionari, ciascuno inizierà la redazione del lavoro seminariale,
aggiornando la bibliografia. Secondo l’ampiezza della voce, gli
studenti potranno scegliere di lavorare in gruppo, sviluppando
ciascuno un aspetto specifico della voce scelta. In tal modo, una
voce può essere suddivisa in più nuclei tematici. Le voci di minore entità possono essere trattate, invece, da un solo studente.
La terza tappa consiste nella presentazione dei contributi e nella
discussione in aula. La valutazione è comunque data al singolo
studente, anche quando si tratta di un lavoro di gruppo.
351
Bibliografia
La bibliografia di questo lavoro seminariale, in vista della elaborazione della voce, si basa innanzitutto su quella riportata dalle
voci dei dizionari più recenti, secondo la scelta di ciascuno studente. Successivamente, i repertori bibliografici e le bibliografie
riportate dalle monografie inerenti possono opportunamente
completare l’aggiornamento della bibliografia della voce scelta.
ISSU103 - Teologia e cultura islamica (prof. M. DI TORA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Per diverse ragioni l’islam rappresenta una sfida peculiare per il
cristianesimo e/o per le nostre società occidentali: a. sotto il profilo sociologico, per l’alto numero di seguaci, per il sempre più
massiccio fenomeno dell’immigrazione, con la connessa questione dell’integrazione (apprendimento della lingua, storia, cultura
e valori della Costituzione); b. sotto il profilo giuridico, per la nota
acquisizione della distinzione tra migranti economici e rifugiati,
per le diverse anime delle sigle islamiche che pone la questione
della loro effettiva rappresentanza, tanto che la loro competizione
non ha ancora permesso di raggiungere un’Intesa con lo Stato
italiano; per l’influenza crescente di gruppi salafiti che si propongono di islamizzare la società, piuttosto che modernizzare l’islam
con la formazione di un “islam europeo”; c. sotto il profilo religioso, perché non si autocomprende solo come religione islamica,
bensì come trinomio di religione, cultura e Stato; inoltre, esso si
presenta cronologicamente “dopo” il cristianesimo e in linea di
continuità con esso, ma anche con la pretesa di consegnare la rivelazione ultima e definitiva all’umanità, la quale corregge e supera gli errori del cristianesimo. L’obiettivo del corso è rispondere
a queste sfide ed offrire un’analisi globale e unitaria dell’islam
come religione, come sistema socio-politico (religione di legge),
352
come sapienza (filosofia islamica) e spiritualità (sufismo), individuando e valorizzando quei fattori che possano contribuire a
favorire il dialogo e la conoscenza, nel rispetto delle rispettive
identità.
ISSR
Contenuti
Il corso viene distribuito secondo quattro sezioni. Una parte storica
si dedicherà all’ambiente socio-religioso della penisola arabica
preislamica, alla figura e alla predicazione di Muhammad, alla primitiva comunità islamica guidata dai primi quattro califfi “ben diretti”. Saranno offerti elementi di grammatica araba. Nella seconda
parte si affronterà il tema dello sviluppo delle fonti della dottrina
(il Corano, la Sunna del Profeta Muhammad, il consenso della comunità e il ragionamento analogico) e dei fattori che hanno determinato l’elaborazione dell’ortodossia sunnita nel suo cammino
formativo (secoli VII-Ix), passando per l’esperienza del sufismo.
Nella terza parte gli studenti saranno introdotti ad una panoramica
sugli aspetti più rilevanti dell’islàm contemporaneo (wahhabismo,
salafismo, modernismo, radicalismo, primavere arabe e Isis). Particolare attenzione sarà dedicata alle origini dottrinali e sociologiche della rilettura contemporanea della categoria di jihâd. Infine,
nella quarta parte, saranno illustrati gli elementi di affinità e di
differenziazione tra la tradizione islamica ed il cristianesimo, soprattutto per quel che riguarda la figura di Gesù, così da evidenziare la specificità della rivelazione cristiana e la sua valenza salvifica.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali secondo
un’articolazione storica e sistematica. Oltre a una partecipazione
attiva alle lezioni e nella discussione, allo studente è richiesto di
approfondire il tema della cristologia coranica, col materiale bibliografico fornito dal docente. L’esame, in forma di colloquio,
consisterà in una discussione su alcuni argomenti del programma, volta ad accertare la conoscenza e la comprensione delle ma-
353
terie oggetto del corso, nonché sul contenuto dello studio monografico affidato allo studente.
Bibliografia
Testi di studio (a scelta dello studente): G. ABDEL-KARîM, Islam.
Storia universale, Abbadessa, Palermo 2007; A. BAUSANI, L’Islam,
Milano 1999; P. BRANCA, Introduzione all’Islam, Cinisello Balsamo
1995; CENTRO FEDERICO PEIRONE, L’Islàm. Storia, dottrina, rapporti
con il cristianesimo, Leumann 2004; G. Filoramo (a cura di), Islam,
Roma-Bari 1999. Testi consigliati per l’approfondimento: S.A. ALDEEB ABU-SAHLIEH, Il diritto islamico. Fondamenti, fonti, istituzioni,
a cura di M. Arena, Roma 2008; M. BORRMANS, Gesù Cristo e i Musulmani del XX secolo. Testi coranici, catechismi, commentari, scrittori
e poeti musulmani di fronte a Gesù, Cinisello Balsamo 2000; C.
Cardia - G. Dalla Torre (a cura di), Comunità islamiche in Italia.
Identità e forme giuridiche, Torino 2015; D. COOK, Storia del jihad.
Da Maometto ai nostri giorni, a cura di R. Tottoli, Torino 2007; A.
CILARDO, Il diritto islamico e il sistema giuridico italiano. Le bozze
d’intesa tra la Repubblica Italiana e le associazioni islamiche italiane,
Napoli 2002; M. Crociata (a cura di), Per un discernimento cristiano
sull’islam. Storia e teologia, Roma 2006; A.T. KHOURy, I fondamenti
dell’Islam. Un’introduzione a partire dalla fonte: il Corano, Bologna
1999; M. INTROVIGNE, Il fondamentalismo. Dalle origini all’Isis, Milano 2015; B. NAAMAN - E. SCOGNAMIGLIO, Cristiani e musulmani
in dialogo. Storia, Teologia, Spiritualità, Torino 2015; A. Pacini (a
cura di), Le religioni e la sfida del pluralismo. Alla ricerca di orizzonti
comuni, Milano 2009; G. RIzzARDI, Il linguaggio religioso dell’Islâm,
Milano 2004; R. ROBUSCHI, Islàm e cristianesimo. Una comune fede? Una comune etica? Milano 2015; C.W. TROLL, Distinguere per
chiarire. Come orientarsi nel dialogo islamo-cristiano, Brescia 2009;
ID., Domande islamiche, risposte cristiane, Brescia 2010.
ISSI104 - Teoria della scuola e legislazione scolastica (prof.ssa
F.P. PULEO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
354
ISSR
Obiettivi
Al termine del corso l’allievo raggiunge i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze culturali e professionali relativi alla disciplina. Tali traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle
competenze attese: co-costruisce una teoria della scuola sulla base
degli elementi di base padroneggiati al termine del corso di pedagogia generale seguito al terzo anno ed è capace di collocare il sistema scolastico italiano nell’ambito dei principi costituzionali,
del pluralismo istituzionale (il sistema formativo policentrico e
integrato), nonché degli orientamenti pedagogici della pastorale
scolastica della CEI; sa orientarsi nella complessità delle diverse
posizioni culturali circa l’idea delle funzioni della scuola nella società contemporanea; sulla base dei principi fondamentali del diritto costituzionale e amministrativo è in grado di padroneggiare
la struttura e l’identità della scuola italiana sia globalmente che
nei suoi specifici segmenti; è capace di comprendere il significato
innovativo di un atto normativo primario (leggi, decreti).
Contenuti
Per il raggiungimento delle competenze sopra descritte si propongono all’allievo i seguenti “oggetti”: Dal bisogno educativo al processo istituente della scuola come istituzione “storica”; Scolarizzazione e descolarizzazione: il dibattito attuale; La scuola nella
Costituzione e nelle principali leggi di delega successive n. 477/73,
n. 59/97, n. 53/03: democratizzazione, autonomia, le norme generali. Il curricolo di scuola e il Piano dell’Offerta Formativa; gli
alunni con bisogni educativi speciali; la struttura attuale della
scuola dell’infanzia e dei due cicli di istruzione dopo il riordino
normativo del 2008 fino al 2013.
Metodo
Una progettazione didattica per competenze è condizionata dalla
consistenza numerica degli allievi della classe, oltre che dagli altri
condizionamenti (la forte diversità nella formazione scolastica
pre-accademica). Pertanto sarà favorita la costruzione di un am-
355
biente di apprendimento di tipo cooperativo ed un assetto didattico seminariale che consenta, per quanto possibile, momenti di
lavoro di gruppo (i gruppi “bisbiglio”). Le difficoltà insite nello
studio della legislazione scolastica potranno essere affievolite mediante il ricorso al metodo del “documents study” e del “case analysis”. L’apprendimento sarà facilitato dalla costruzione di una mappa concettuale sulla normativa primaria a partire dalla legge sull’autonomia scolastica. La verifica del raggiungimento dei
traguardi di sviluppo delle competenze potrà essere effettuata o
mediante il consueto colloquio finale (per gli allievi dell’ISSR) o
mediante una sintetica descrizione critica scritta di un Piano di
Offerta Formativa di una istituzione scolastica, statale o paritaria,
a scelta dell’allievo (per gli allievi del corso istituzionale). Si richiedono conoscenze elementari di informatica che consentano il reperimento dei documenti normativi in internet.
Bibliografia
G. MALIzIA - C. NANNI, Il sistema educativo italiano di istruzione e
di formazione, Roma 2010; N. BOTTANI, Requiem per la scuola? Bologna 2013; V. OLIVA - V. GULì, Innovazione e sperimentazione nella
scuola tra normativa e didattica, Roma 2009.
II anno
ISSH201 - Cristianesimo e arte (prof.ssa F.P. MASSARA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il corso offre un itinerario di conoscenza e comprensione delle
linee fondamentali della Storia dell’Arte Cristiana, introducendo
alle articolate problematiche iconografico-iconologiche ed alle
principali questioni storico-critiche. Il percorso comprenderà anche lo sviluppo di competenze metodologiche per la lettura
356
dell’opera d’arte, per la ricerca storico-artistica e critico-bibliografica.
ISSR
Contenuti
Lo studio si propone di esplorare, attraverso esempi artistici e monumentali significativi, temi e percorsi dell’arte cristiana, con particolare attenzione alla Sicilia ed alle relazioni con l’area mediterranea. L’indagine sulla nascita e l’evoluzione di simboli e figurazioni teofaniche presenterà modelli e schemi di trasformazione
artistica, sottolineando anche la connessione con le fonti bibliche
e patristiche, con la riflessione teologica e con il contesto culturale
coevo, nonché il rapporto committente/artista/destinatario finale.
Particolare attenzione verrà data all’aspetto comunicativo, didattico/catechetico dell’arte nel contesto cristiano.
Metodo
Lo studio verrà guidato secondo il metodo storico-critico, accostandosi ai fondamentali strumenti dell’indagine storico-artistica
ed iconografica, con particolare attenzione ai riferimenti alle fonti
bibliche, patristiche e del pensiero cristiano antico e moderno. Sono previste lezioni frontali e in situ.
Bibliografia
T. Verdon (ed.), Arte e catechesi. La valorizzazione dei beni culturali
in senso cristiano, Firenze 2002, pp. 1-79; G.C. ARGAN, Storia dell’arte italiana, Firenze 1984, voll. I-IV (temi selezionati); F. BISCONTI, La decorazione delle catacombe romane, in F. BISCONTI - V. FIOCCHI NICOLAI - D. MAzzOLENI, Le catacombe cristiane di Roma, Regensburg 1998, pp. 70-144; P. DE VECCHI - E. CERCHIARI, Arte nel
Tempo, Milano 2000, 3 voll. (temi selezionati); B. ROCCO, I mosaici
delle chiese normanne in Sicilia. Sguardo teologico, biblico, liturgico
in «Ho Theológos», I, 1974, nn. 2-3, pp. 173-219; 1976, nn. 11-12,
pp. 121-174; 1978, n.17, pp. 9-108; 1978, n.20, pp. 77-110; ID., La
chiesa della Martorana in Palermo, connubio secolare tra arte e liturgia, 1979, in «Ho Theológos» 1979, n. 21, pp. 35-46. Testi di con-
357
sultazione: L. Sarullo (a cura di), Dizionario degli artisti siciliani:
Pittura, scultura, architettura, Palermo 1993; F. Bisconti (cura e
intr. di), Temi di Iconografia Paleocristiana, Pontificia Commissione
di Archeologia Sacra, Città del Vaticano 2000. Bibliografia specifica e tematica di riferimento verrà fornita durante il corso.
ISSU201 - Cristianesimo e letteratura (prof. F. ROMEO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso muove dall’assunto di una suggestiva eppure reale analogia tra tratti e atteggiamenti del cristianesimo e vocazioni e comportamenti della letteratura (sintetizzabili in tre ordini di somiglianze: la spiccata dimensione paradossale; la predilezione per il
concreto e per l’esemplificazione; la enfasi sul rituale) – oltre che
dal presupposto della qualità germinativa della Bibbia rispetto alla
storia della letteratura. E il corso, sullo sfondo, rimarcherà queste
affinità. Si incaricherà poi, in primo piano (per così dire), di indagare il metodo e i contenuti di una serie sia di autori cristiani sia
di autori non cristiani ma le cui opere siano dedicate a temi e problemi e personaggi riconducibili al cristianesimo. Un altro compito che si dà (autonomo e nello stesso tempo utile a un consolidamento dei precedenti) è quello di sensibilizzare gli allievi al concetto e all’esperienza della Forma: fornendo l’attrezzatura
intellettuale ed estetica per apprezzare i valori dello stile e della
struttura delle opere, le virtù e le risorse del linguaggio espressivo.
Contenuti
Il corso si articolerà in un due fasi. Una prima fase si servirà un
materiale più frammentario (estratti da brani di romanzi, brevi
racconti, singole poesie, parti più narrative di saggi, porzioni di
diari), per poter spaziare tra vari procedimenti tecnici e differenti
prospettive, in modo da creare familiarità con le operazioni più
358
ISSR
importanti del linguaggio letterario, e troverà il tempo per tracciare la ricostruzione essenziale di una possibile “storia della letteratura cristiana”; una seconda parte si installerà più stabilmente
e si immergerà nell’analisi di tre libri considerati particolarmente
ragguardevoli e rappresentativi del connubio possibile tra cristianesimo e letteratura, in funzione di una maggiore messa a fuoco
e anzi di una messa a punto delle nozioni e dei meccanismi osservati e studiati nella prima parte. Nella prima fase, si prenderanno in esame, attraverso la lettura in aula dei brani e delle opere
selezionate, alcuni elementi cardine della forma letteraria, e segnatamente: l’incipit e l’excipit - l’architettura dei romanzi – la
metafora e la similitudine – l’asse visivo - il ritmo e il montaggio
– l’ingegno e la fantasia lessicale – la fattualità – la descrizione –
il punto di vista. Nella seconda fase, ci si concentrerà soprattutto
sui riferimenti biblici contenuti in due romanzi (sulla attitudine
della letteratura di camuffarli e svilupparli), e sulla vocazione metalinguistica (la riflessione della letteratura su se stessa) e la rappresentazione di un personaggio di credente, entrambi questi ultimi aspetti da esplorare nel terzo dei libri selezionati.
Metodo
Fulcro del corso saranno le lezioni frontali caratterizzate dalla lettura e dall’analisi dei brani e delle opere da parte del docente, che
si impegnerà a procurare le fotocopie dei testi agli allievi. Il docente interpellerà gli studenti in tutte le occasioni di riflessione
invitando loro a formulare plausibili ipotesi interpretative (sulla
base delle coordinate previamente fornite) e a inferire alcune conclusioni in merito alla forma delle opere basandosi sugli indizi
erogati durante il corso. Il docente stimolerà gli allievi a condurre
i loro ragionamenti tenendo conto di criteri estetici, così come verranno man mano illustrati e definiti, e a integrare le osservazioni
fatte in sede di presentazione e di commento dei brani con le cognizioni che gli alunni stessi già possiedono in materia teologica
e filosofica. Sarà molto apprezzato ogni contributo personale, che
esprima cioè una singolarità, una tenacia e una fantasia nel rap-
359
porto con il testo. È prevista una sola prova finale orale, in cui si
chiederà ai candidati di impiegare quell’equipaggiamento esegetico e critico che verrà somministrato nell’arco delle lezioni, sfruttando anche gli esiti delle conversazioni sui temi in questione alimentati durante il corso dalle domande del docente. È prevista la
visione di un film (probabilmente tratto da uno dei romanzi commentati) la cui analisi insisterà su alcuni dei temi trattati ed estendibili dalla forma letteraria a quella cinematografica.
Bibliografia
Si lavorerà sulle fotocopie dei brani prelevati dai testi che saranno
man mano scelti e quindi non si prescrive l’adozione di un manuale o di altro libro; tuttavia si consiglia l’acquisto di uno tra questi due romanzi: I Consolatori di M. Spark o Gilead di M. Robinson.
ISSU202 - Dialogo interreligioso (prof. M. NARO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II ciclo; a.a.: 2016-17; I semestre; numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso intende mostrare in che senso il dialogo interreligioso
può essere un “luogo teologico”, a partire da cui si può pensare
una teologia del dialogo o, anche, praticare il dialogo – con persone di altre tradizioni religiose – come un vero e proprio esercizio
teologico.
Contenuti
Il corso consta di cinque parti: 1. Tentativo di delineare un profilo
epistemologico del dialogo interreligioso; 2. Disamina delle risorse
teologiche del dialogo; 3. Motivazioni e forme del dialogo interreligioso nel Magistero; 4. Dialogo interreligioso ed esigenze dell’IRC; 5.
Una possibile meta: la disponibilità trans-dialogica. Nella prima
parte si studia il crocevia disciplinare in cui si colloca il dialogo
360
ISSR
interreligioso all’interno della riflessione teologica, chiarendo
cos’è “religione” e se il cristianesimo lo sia; nondimeno si rievocano le metamorfosi della teologia contemporanea e la conseguente valorizzazione dei cosiddetti “contesti” in cui la teologia
cristiana è chiamata concretamente a misurarsi con le necessità
del confronto interreligioso. La seconda parte si concentra sulla
valenza dell’alterità, del paradigma trinitario e della portata “soggettuale” della verità, che s’impersona in Cristo. La terza parte
passa in rassegna gli insegnamenti magisteriali. La quarta parte
accenna alle trasformazioni socio-culturali in cui l’IRC deve calibrare i riferimenti alle religioni. La quinta parte spiega il dialogo interreligioso come “possibilità” da perseguire “necessariamente”.
Metodo
Il corso ha un andamento sistematico e si avvale sia delle conoscenze teologico-fondamentali sia delle conoscenze specificamente relative alla teologia delle religioni acquisite in precedenza dagli
studenti. Oltre a una partecipazione assidua alle lezioni e all’interazione con le sollecitazioni del docente, allo studente è richiesto
di sostenere l’esame finale in forma di colloquio.
Bibliografia
M. NARO, Portarsi dentro l’altro, portarsi l’altro. Teologia del dialogo
interreligioso, in Id. (a cura di), Ero forestiero e mi avete ospitato.
Umanesimo e migrazioni nel Mediterraneo, Soveria Mannelli 2016,
pp. 91-136; E. SCOGNAMIGLIO, Dia-Logos. Per una teologia del dialogo
(II), Cinisello Balsamo 2012, pp. 13-68, 96-249; F. Gioia (a cura
di), Dialogo interreligioso nell’insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica dal concilio Vaticano II a Giovanni Paolo II, Città del Vaticano
2006; M. NARO, Noi abbiamo creduto all’amore. Ebraismo, cristianesimo, islam: tre monoteismi? in Id. (a cura di), Il dialogo possibile,
Caltanissetta-Roma 2005, pp. 97-120; C.C. CANTA, La scuola e la
sfida del dialogo interreligioso, ib., pp. 149-175.
361
ISSI201 - Didattica e legislazione dell’IRC (prof. A. CARONNA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il corso si propone di dimostrare la legittimità di un curricolo di
religione cattolica nella scuola italiana, non soltanto dal punto di
vista normativo ma anche da quello epistemologico attraverso le
scienze dell’educazione, al fine di riconoscere tale curricolo alla
luce delle finalità della scuola e dei risultati della ricerca pedagogica contemporanea. A tal proposito la didattica sarà presentata
sia come pratica di trasmissione culturale, sia come riflessione
sui fenomeni di progettazione e attuazione dell’azione educativa
della scuola, per mettere l’allievo nelle condizioni di sapere collocare l’IRC nel quadro delle finalità della scuola italiana, padroneggiandone gli aspetti costituzionali e legislativi.
Contenuti
Il corso sarà articolato in due parti, una storica ed un’altra legislativo-didattica. Esso aiuterà a tratteggiare il profilo dell’insegnante
di religione, confrontando quadri di riconoscimento e modalità
di presenza della disciplina nella scuola europea, nonché analizzando le legittimazioni e la fisionomia dell’insegnamento della
religione nella scuola italiana. Nella prima parte si presenteranno
le linee storiche della scuola italiana, con particolare riferimento
all’IRC, e l’articolazione del sistema scolastico italiano. Si esporrà
il passaggio dal “Programma” alla “Programmazione” dell’attività
didattica, e la Programmazione curricolare nei diversi ordini e
gradi scolastici in riferimento sia ai modelli che ai metodi didattici
per l’IRC. Nella seconda parte del corso si entrerà nello specifico
dello status del docente di RC in riferimento alla valutazione, alla
presenza dell’IRC nella scuola dell’autonomia, alla scelta e all’organizzazione didattica di tale disciplina. Si concluderà il percorso
362
con l’analisi dei titoli di qualificazione, idoneità e nomina d’Intesa
nonché, dal punto di vista esperienziale, con la costruzione di una
UD per i diversi ordini e gradi scolastici secondo le “Indicazioni
nazionali”.
ISSR
Metodo
Il corso prevede una metodologia di tipo euristico, per ricerca e
scoperta. Nello svolgimento di tutte le attività si seguiranno i metodi della didattica orientativa, per promuovere il coinvolgimento
costante dei discenti e valorizzare le loro conoscenze pregresse,
le esperienze di studio e gli interessi personali. Si alterneranno
lezioni frontali ed interattive, brainstorming, cooperative learning,
esercitazione autonoma e guidata, tutoring, problem solving. La valutazione finale prevede la formulazione di un Modulo Didattico
ed un colloquio orale sui contenuti del corso.
Bibliografia
T. CARONNA - E.M. D’ANGELO - P. GORIzIANO, Dalla legislazione
scolastica ad una didattica innovativa. L’IRC nei percorsi modulari
interdisciplinari, Pisa 2014. Testi di approfondimento consigliati:
S. CICATELLI, Conoscere la scuola. Ordinamento, didattica e legislazione, Brescia 2004; M. GENNARO, Didattica generale, Milano
2006; N. INCAMPO, Vademecum dell’Insegnante di Religione Cattolica, Brescia 2011; G. zUCCARI, L’insegnamento della religione cattolica. Aspetti psicopedagogici e strategie metodologico-didattiche, Torino 2003.
ISSF201 - Filosofia della religione (prof. S. BARONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
L’allievo conosce: 1) lo statuto della filosofia della religione; 2) i temi, le problematiche e gli approcci metodologici che caratterizza-
363
no la filosofia della religione; 3) le problematiche legate allo studio
dell’esperienza mistica nella filosofia della religione.
Contenuti
Si approfondirà anzitutto la questione dello statuto della filosofia
della religione (storia della disciplina, distinzioni e collegamenti
con altre discipline che studiano la religione, oggetto della disciplina e approcci metodologici). Si svolgerà poi un ampio percorso
articolato in tre momenti: fenomenologico, ermeneutico e criticoveritativo, con il fine di approfondire rispettivamente l’essenza, il
valore e la verità della religione. All’interno di questo percorso si
darà un’attenzione particolare ai seguenti temi: il totalmente altro
tra trascendenza e immanenza (R. Otto); il riempimento dell’atto
religioso (M. Scheler); il simbolo come unità tautegorica (L. Pareyson); la religione come presenza (M. Buber); la persona e la religazione (x. zubiri); il sacro come condizione fondamentale dell’esistenza umana (J.B. Lotz); fenomenologia, rivelazione e fenomeno saturato (J.-L. Marion). Di questi autori si leggeranno alcuni
brani tratti dalle loro opere. Infine, dopo aver passato in rassegna
i principali autori che nel Novecento hanno realizzato un approccio
filosofico alla mistica, si proporrà una riflessione sul rapporto filosofia-mistica e sull’identità della filosofia della mistica, considerata
come un ambito particolare della filosofia della religione.
Metodo
Gli obiettivi del corso si realizzeranno attraverso le seguenti metodologie didattiche: lezione frontale, lettura e commento di testi,
produzione di schemi e mappe concettuali, ricerca bibliografica
su autori e temi, discussione guidata. Il raggiungimento degli
obiettivi da parte degli allievi si verificherà con un esame in forma
di colloquio.
Bibliografia
Testi di studio: C. GRECO, L’esperienza religiosa, Cinisello Balsamo
2004; B. MCGINN, Approcci filosofici alla mistica, in ID., Storia della
364
ISSR
mistica cristiana in Occidente, Genova 1997, vol. i, p. 396-442; S.
BARONE, Il problema del rapporto filosofia-mistica e l’identità della filosofia della mistica in Aniceto Molinaro, in «Aquinas», 54 (2011)
pp. 7-42; ID., La relazione di creazione tra metafisica e mistica. Molinaro interprete di Eckhart, in «Ho Theológos», 32 (2014) pp. 361394. A questi testi si affianca una dispensa (programma, schemi,
tavole cronologiche e schede tematiche con brani di opere), che il
docente darà all’inizio delle lezioni. Testi consigliati per l’approfondimento: A. AGUTI, Filosofia della religione, Brescia 2013; A. FABRIS, Filosofia delle religioni, Roma 2012; J. MARTíN VELASCO, Il fenomeno mistico, Milano 2001-2003, voll. 2; G. Colombo - M. Paolinelli - E. zambruno (a cura di), Filosofia e mistica, Milano 2011.
ISSI202 - Laboratorio di didattica dell’I.R.C. (prof.ssa M. LO
PRESTI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; annuale; I e
II semestre; numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il laboratorio intende far acquisire delle competenze nell’ambito
dell’utilizzo di codici comunicativi, di metodologie per la didattica,
delle tecnologie e di diversi tipi di sussidi; vuole avviare alla produzione di materiale per la didattica per contesti diversi; evidenziare i nuclei tematici fondamentali per un’articolazione coerente
dei contenuti in ogni grado di scuola. Contenuti
Il corso è annuale, ha un impianto laboratoriale che parte dai seguenti contenuti: 1. Dai programmi dell’86-87 alle Indicazioni Nazionali; 2. I libri di testo; 3. Programmazione e Unità di Apprendimento; 4. Modelli didattici; 5. Apprendere ad apprendere; 6. Metacognizione; 7. Mappe concettuali; 8. Cooperative learning; 9.
Storytelling; 10. Utilizzo delle tecnologie nella didattica; 11. Le risorse nel web; 12. La Bibbia a scuola.
365
Metodo
Parallelamente allo svolgersi del tirocinio, dalla riflessione sulle
Indicazioni Nazionali si andrà alla progettazione e realizzazione
di unità di apprendimento, valutando e sperimentando metodologie diverse e l’uso delle tecnologie nell’ambito della didattica.
Saranno proposti esempi e casi dai quali prendere spunto per progettare. Calendario o programma del corso: durante lo svolgimento del corso gli allievi saranno chiamati a cimentarsi con alcune
fasi di una programmazione, a realizzare due unità di apprendimento, a ricercare e ad approntare del materiale didattico, a presentare i lavori prodotti e l’esperienza nelle classi in cui svolgono
il tirocinio. Criteri organizzativi: particolare importanza è data alla
partecipazione in classe ed alla produzione del materiale richiesto
durante lo svolgimento del corso.
Bibliografia
SERVIzIO NAzIONALE PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, Insegnamento della religione cattolica, Brescia 2006; G. zUCCARI, L’insegnamento della religione cattolica. Aspetti psicopedagogici
e strategie metodologico-didattiche, Torino 2003. Altre indicazioni
per la sperimentazione delle tecnologie nella didattica saranno date nel corso dell’anno.
ISSU203 - Seminario: Tecniche e dinamiche dei gruppi
(prof.ssa M.W. GIARRIzzO)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il seminario intende presentare lo studio dei gruppi considerandone la fenomenologia contingente, al fine di proporre la cornice
teorica di riferimento della realtà gruppo e, soprattutto, di favorire
nello studente la capacità di leggere, interpretare e gestire correttamente la complessità e la specificità dei gruppi e di influenzarne
consapevolmente le dinamiche.
366
ISSR
Contenuti
Il seminario si articola in due parti teorico-prassiche: 1. Inquadramento dei gruppi; 2. Passaggio dalla classe al gruppo e dal gruppo
classe al gruppo di lavoro. La prima parte propone di delineare i
piccoli gruppi approfondendo i seguenti temi: distinzione piccoli
gruppi – gruppi sociali; aspetti strutturali; rapporto individuogruppo; elementi di dinamica dei gruppi. La seconda parte focalizza la riflessione sul gruppo-classe inteso come gruppo di lavoro,
quale risorsa atta a favorire nello scolaro l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze concernenti il “sapere”, il “saper essere”
ed il “saper fare”. Nel merito, si individuano i metodi di intervento
educativo e le maggiori tecniche che consentono allo studente del
seminario di sperimentarne l’efficacia nell’ambito del proprio
gruppo classe, contestualmente alla riflessione sulle dinamiche
contingenti che possono dispiegarsi e alla relativa gestione.
Metodo
La specificità pragmatica del seminario è connotata dal dialogo
continuo tra riflessione e prassi, a partire dal quale si promuove
nello studente la capacità di leggere le dinamiche gruppali e di
ipotizzare interventi che possano favorire la costruzione del gruppo classe come gruppo di lavoro, luogo d’elezione per i processi
di apprendimento e di socializzazione. Sono, dunque, previste lezioni frontali ed esercitazioni di gruppo nell’ambito delle quali
allo studente si richiede: partecipazione attiva; a metà percorso
del seminario, svolgimento di un esame scritto sui contenuti delle
dispense fornite dal docente, che verterà sulla visione-analisi di
un film; in seguito, approfondimento, esposizione orale e discussione in aula dei capitoli segnalati con relative pagine, con ricorso
alla metodologia del Cooperative Learning.
Bibliografia
G. VENzA, Dinamiche di gruppo e tecniche di gruppo nel lavoro educativo e formativo, Milano 2010.
367
ISSU204 - Sociologia della religione (prof. G. NOTARI)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
Il percorso didattico proposto offre agli studenti strumenti teorici
ed empirici per l’analisi delle molteplici manifestazioni del fenomeno religioso nella società contemporanea. L’obiettivo del corso,
infatti, è introdurre gli studenti alla comprensione dei cambiamenti della religiosità, con un’attenzione particolare al contesto
italiano.
Contenuti
Il corso tratta, nella prima parte, i principali autori e concetti della
Sociologia della religione soffermandosi sul ruolo della religione
come creatrice di reti sociali e fonte di significati e su aspetti quali:
la posizione delle istituzioni nella pratica religiosa, la crescente
secolarizzazione, l’ateismo, il silenzio indifferente, i movimenti
ecclesiali e religiosi, le “nuove religioni”. Temi trattati sono: lo studio dei principali autori e le relative teorie (le forme religiose di
Durkheim, le ricerche di Weber su religione e società, l’approccio
macrosociologico di Parsons, la religiosità in Simmel); la secolarizzazione della società e il pluralismo religioso (Berger e Luckmann, la religione come “funzione” in Luhmann, l’approccio di
Bourdieu); le manifestazioni del fenomeno religioso in Italia. La
seconda parte del corso approfondisce il concetto di “analfabetismo religioso” soffermandosi sulle cause e le manifestazioni del
fenomeno.
Metodo
I contenuti sono trattati attraverso lezioni frontali durante le quali
è stimolata la partecipazione attiva degli studenti. Nella seconda
parte del corso gli studenti applicano gli strumenti dell’analisi sociologica alle indagini sulla religiosità esercitandosi in una “ricer-
368
ca sul campo” attraverso la somministrazione di interviste a testimoni privilegiati e l’analisi di queste. È previsto un esame orale
alla fine del semestre con elaborazione di un dossier finale composto da: a) una rilettura critica dei contenuti della disciplina; b)
le note di lettura redatte durante il corso; c) la ricerca sul campo.
ISSR
Bibliografia
R. CIPRIANI, Nuovo manuale di Sociologia della Religione, Roma
2009; A. Meloni (a cura di), Rapporto sull’analfabetismo religioso in
Italia, Bologna 2014. Lettura consigliata: R. CARTOCCI, Geografia
dell’Italia cattolica, Bologna 2011. Ulteriore materiale didattico e
indicazioni bibliografiche facoltative sono fornite agli studenti nel
corso delle lezioni.
ISSU205 - Teologia delle religioni (prof. M. DI TORA)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; II semestre;
numero di crediti: 5 ECTS.
Obiettivi
Il pluralismo religioso delle nostre società occidentali interpella
la coscienza credente, chiamata ad interrogarsi sul significato delle religioni diverse dal cristianesimo a partire dalla propria esperienza di fede in Gesù Cristo. Le questioni sollevate dalla presenza e dal confronto con i seguaci di altre religioni sono diverse ed
articolate; da qui scaturiscono metodi di approccio differenti. Di
tutte dovrà farsi carico la teologia delle religioni, disciplina che
si è costituita formalmente come scienza autonoma rispetto alla
teologia fondamentale – di cui è una branca, condividendone perciò istanze e prospettive – intorno agli anni ’70 del secolo scorso.
Anzitutto le religioni mettono in discussione il dato centrale della
fede cristiana su Gesù Cristo quale salvatore di tutti gli uomini,
dal momento che si propongono come sistemi e vie alternative
di rivelazione e di salvezza. Questa prima istanza richiede un approccio di studio di matrice apologetico-fondamentale e comparati-
369
vistica, al fine di mostrare gli argomenti fenomenologico-razionali che conducano alla fede (o la rafforzino) in Cristo ed alla specificità della fede cristiana nel quadro della storia religiosa dell’umanità. Un secondo blocco di questioni, che ora si muovono
nel quadro della fede, non solo sollecita la teologia a ripensare i
suoi contenuti rivisitandoli (anche) in chiave comparativa (C. Geffré), ma soprattutto interpella i credenti su una serie di interrogativi che attendono una risposta conforme al dato della rivelazione: il tema della natura religiosa dell’uomo e del cristianesimo
come religione, e nel contempo come superamento di essa; l’unicità del mistero salvifico e rivelativo di Cristo in rapporto con le
religioni; il significato della presenza delle religioni nel disegno
salvifico di Dio; l’unicità della chiesa e della sua missione salvifica; il significato della presenza e dell’attività universale dello Spirito Santo che «non toccano solo gli individui, ma la società e la
storia, i popoli, le culture, le religioni» (RM 28). Questa sezione
è quella che può essere considerata come la teologia generale delle
religioni. Il mondo religioso ci apre all’incontro con l’altro, testo
ad una maggiore conoscenza reciproca con i seguaci di altre fedi
al fine di una più fattiva collaborazione per la promozione dei valori umani e della giustizia (il dialogo interreligioso). Da qui la
necessità di una teologia speciale delle religioni che, da un lato, accosti dottrine ed esperienze religiose per metterne in evidenza
analogie ma anche differenze con la rivelazione cristiana e, dall’altro, svolga un discernimento teologico (cf. 1 Ts 5,21) delle singole religioni teso a collocarle dentro l’economia cristiana e a
comprenderle con le categorie della fede. Il quadro che si dischiude, pertanto, ci presenta una serie di obiettivi e compiti di cui
questa disciplina è chiamata a farsi carico: una teologia generale
delle religioni, una speciale ed una apologetico-fondamentale; infine, un confronto con l’empirica prassi del dialogo interreligioso
così da ricavare nuove sollecitazione per la riflessione credente.
Il corso si propone di affrontare queste tematiche e di offrirne
una risposta unitaria e organica.
370
ISSR
Contenuti
Il contenuto del corso viene distribuito in tre sezioni: una parte
positiva, una sistematica ed una monografica Nella sezione positiva saranno trattate le seguenti tematiche: 1. lo statuto epistemologico della teologia delle religioni; 2. il contesto dello spazio laico
come ambito del pluralismo religioso; 3. l’evoluzione storica della
disciplina, a partire dalla Scrittura, passando per i Padri e dal magistero medievale e moderno, fino al Vaticano II e al successivo
magistero della Chiesa. Alla luce degli elementi emersi, nella seconda parte, sistematica, si tratteggeranno le risposte armoniche
e sistematiche ai grandi temi che sono oggetto della teologia generale delle religioni: 1. la dimensione religiosa dell’uomo; 2. la
valenza salvifica e rivelativa delle religioni; 3. lo Spirito Santo e le
religioni; 4. la missione salvifica della Chiesa; 5. le religioni nel
disegno salvifico di Dio. La sezione monografica intende avviare
una riflessione di teologia speciale delle religioni, conducendo
uno studio sistematico su alcuni argomenti: 1. l’origine e la dimensione ragionevole della religione; 2. le rappresentazioni di
Dio nelle religioni; 3. la categoria di salvezza; 4. lo specifico dell’etica cristiana.
Metodo
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali. Oltre ad
una partecipazione attiva alle lezioni e nella discussione, allo studente è richiesto di approfondire tematiche di teologia apologetica
delle religioni, individuando così elementi di continuità e di discontinuità tra il cristianesimo e le diverse manifestazioni religiose. L’esame, in forma di colloquio, consisterà in una discussione
sia su alcuni argomenti del programma, volta ad accertare sia la
conoscenza e la comprensione delle materie oggetto del corso, sia
sul contenuto dello studio monografico dello studente.
Bibliografia
Documenti magisteriali: COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAzIONALE, Il cristianesimo e le religioni, in «Il Regno documenti», 42/3
371
(1997) pp. 75-89; CONGREGAzIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE,
Dominus Iesus, in «Il Regno documenti», 45/17 (2000) pp. 529536; GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Redemptoris missio
(7.12.1990). Testi di studio: M. DI TORA, Il cristianesimo a confronto con le grandi religioni (induismo, buddhismo e islàm) e le sètte. Le ragioni della fede cristiana (cf. 1 Pt 3,15), Napoli 2008; ID.,
La teologia delle religioni e i suoi principali nodi teologici. Considerazioni metodologiche e teoretiche, in «Ho Theológos», 27 (2009)
pp. 3-40; ID., La teologia delle religioni. Linee storiche e sistematiche,
Palermo 2014. Letture consigliate per l’approfondimento: A.
AMATO, Gesù il Signore. Saggio di cristologia, Bologna 20087, pp.
581-612; E. CASTELLUCCI, Annunciare Cristo alle genti. La missione
dei cristiani nell’orizzonte del dialogo tra le religioni, Bologna 2008;
M. Crociata (a cura di), Gesù Cristo e l’unicità della mediazione,
Milano 2000; Id. (a cura di), Teologia delle religioni. Bilanci e prospettive, Milano 2001; Id. (a cura di), Teologia delle religioni. La
questione del metodo, Roma 2006; M. GRONCHI, Trattato su Gesù
Cristo Figlio di Dio Salvatore, Brescia 2008, pp. 954-1002; M. Naro (a cura di), La teologia delle religioni oltre l’istanza apologetica,
Roma 2013.
ISSM201 - Teologia spirituale (prof. G. ANzALONE)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I semestre;
numero di crediti: 3 ECTS.
Obiettivi
Il corso si prefigge di delineare lo statuto alto della vita cristiana,
nel solco della logica paolina della “vita nuova nello Spirito”. Nel
panorama complesso della società globale i venti di spiritualismo
nulla hanno a che spartire con la visione fontale della teologia spirituale cristiana. Lo spirituale-teologico, infatti, sgorga dal costato
squarciato del crocifisso Signore e solo nella prospettiva dello Spirito del Cristo Risorto è possibile declinare il vissuto esperienziale
cristiano nel solco della Chiesa.
372
ISSR
Contenuti
Il corso si declina attraverso due sezioni: una diacronica e una
sincronico-analitica. La prima parte delinea una grammatica e
uno sviluppo diacronico lungo il crinale dell’evoluzione della
storia della spiritualità, a partire dalla dimensione biblico-patristica fino a giungere, attraverso i contributi della teologia medievale e di epoca moderna, all’oggi della Chiesa. La seconda
parte analizza i modelli e le figure di spiritualità più significative
che hanno lasciato il segno nel solco della storia, fino a tratteggiare una sorta di mosaico-della-spiritualità, riflesso della doxa
trinitaria.
Metodo
Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali che comportano l’interazione tra docente e studente. Nella prima parte della lezione
il docente offre un quadro di riferimento globale entro cui lo studente interverrà successivamente in maniera critica, dialogica e
creativa. Oltre a una partecipazione assidua delle lezioni, allo studente è richiesto di svolgere l’esame finale in forma di colloquio
su domande sui contenuti del corso e su una figura di spiritualità
che gli sta particolarmente a cuore. Agli studenti è richiesta una
partecipazione attiva e creativa alle lezioni, attraverso una serie di
proposte bibliografiche per l’approfondimento personale, affinché
ciascuno alla fine sia in possesso di una sua weltanschauung, criticamente ed ecclesiologicamente fondata.
Bibliografia
D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale,
Assisi 2007. Testi di approfondimento consigliati: K. WAAIJMAN,
La spiritualità. Forme, fondamenti, metodi, Brescia 2007; AA.VV.,
Corso fondamentale di Spiritualità, a cura dell’Istituto di Spiritualità
di Münster, Brescia 2006; S. PINCKAERS, Le fonti della morale cristiana, Milano 1985; G. ANzALONE, Etica della tenerezza, San Cataldo (Caltanissetta) 1998.
373
ISSI203 - Tirocinio preservizio (prof.ssa G. ISGRò)
Orario di ricevimento da concordare col docente; tipo di corso: obbligatorio; livello del corso: II Ciclo; a.a.: 2016-2017; I e II semestre;
numero di crediti: 6 ECTS.
Obiettivi
L’attività di tirocinio consente al futuro docente di religione cattolica di seguire un itinerario professionalizzante. L’insegnamento
è una professione complessa che mette in campo azioni multiple,
pertanto lo studente deve: 1. Acquisire consapevolezza del profilo
professionale del docente di Religione Cattolica. 2. Imparare a progettare, condurre e valutare un itinerario didattico in accordo con
il/i docente/i della scuola accogliente. Preparare perciò delle situazioni educative di apprendimento: a) osservando e analizzando
la realtà formativa di una classe/sezione; b) curando la parte disciplinare presente nelle situazioni d’apprendimento; b) scegliendo attività funzionali alle competenze da far acquisire all’alunno;
c) trovando in esse aspetti interdisciplinari. 3. Imparare ad agire
un metodo d’insegnamento consono ai diversi stili di apprendimento adeguando la prassi didattica ai bisogni affettivi e relazionali degli alunni. 4. Preparare lo scenario delle situazioni (ambiente d’apprendimento) curandone ogni aspetto: orari, organizzazione degli spazi, fasi di lavoro, strumenti e metodologie
educative e didattiche. 5. Imparare ad agire momenti di
ricerca/azione attraverso la modifica delle variabili del contesto
sulla base del feedback. 6. Documentare le fasi del proprio lavoro
e trarne spunto per una riflessione in itinere e finale come strategia per ottimizzare i propri interventi e per confrontarsi con i colleghi dell’équipe.
Contenuti
Il tirocinio mette a contatto lo studente con il contesto professionale reale dell’insegnamento e dell’apprendimento dell’IRC,
aiutandolo ad assumerne criticamente i nodi didattici, relazionali ed istituzionali. Per questo il luogo privilegiato in cui esso
374
ISSR
si svolge sono le scuole che, previo accordo con la Facoltà, accolgono gli studenti in classe dove essi potranno, in un primo
tempo, osservare l’insegnante di IRC durante lo svolgimento
della sua lezione ed agire e sperimentare, in un secondo tempo,
alcune attività di insegnamento con gli allievi. In questo processo lo studente viene seguito da un docente supervisore che lo
guida ad esplicitare i nodi problematici, a ricercarne ipotesi di
soluzione, a decifrare, ordinare e a riprogettare dati e processi
della complessa azione educativa confrontandoli con le conoscenze disciplinari apprese. L’osservazione della realtà scolastica, la documentazione di quanto osservato e la successiva riflessione alla luce dei fondamentali criteri metodologico-didattici,
costituiscono l’itinerario di professionalizzazione e il contenuto
fondamentale dell’attività di tirocinio. Le discipline che gli studenti hanno nel piano di studi del Corso di laurea (Scienze teologiche, Pedagogia, Psicologia e Didattica) saranno oggetto di
analisi durante il tirocinio come fondamento della costruzione
dell’identità professionale insieme ai DPR11/02/2010 e
20/08/2012 relativi alle Indicazioni per l’insegnamento della
religione cattolica.
Metodo
L’attività di tirocinio è organizzata secondo un modello di apprendimento laboratoriale che si articola in progettazione e conduzione di attività in classe, attività metacognitiva e autoanalisi, verifica
e colloquio col supervisore su tutte le fasi del tirocinio, documentazione dell’esperienza attraverso la redazione del diario di bordo.
Fasi del tirocinio: 1) Attività di tirocinio indiretto (in Facoltà) propedeutico al tirocinio diretto (in classe); 2) Progettazione e conduzione di attività in classe; 3) Criteri di progettazione di una situazione e analisi delle variabili; in classe: osservazione-studio del
contesto; In itinere: monitoraggio supervisore; 4) Verifica: a. in
classe-sezione (Situazione agita in classe-sezione osservata da insegnanti e colleghi. Riflessione: autoanalisi); b. col supervisore su
tutte le fasi del tirocinio; 5) Documentazione e colloquio indivi-
375
duale con il supervisore su tutte le fasi del tirocinio, 6) Consegna
della relazione.
Criteri organizzativi
Il tirocinio comprende 125 ore articolate in 30 ore di tirocinio indiretto, 90 ore di attività diretta nelle scuole e 5 ore per la valutazione finale. Figure di riferimento per il tirocinante sono: ilsupervisore gli studenti alle diverse classi e scuole e formalizzando il
progetto di tirocinio dei singoli studenti; b) provvedere alla formazione del gruppo di studenti attraverso le attività di tirocinio
indiretto e l’esame dei materiali di documentazione prodotti dagli
studenti nelle attività di tirocinio; c) supervisionare e valutare le
attività del tirocinio diretto e indiretto. Il tutor d’aula (docente di
religione che accoglie il tirocinante) che ha il compito di orientare
gli studenti rispetto agli assetti organizzativi e didattici della scuola e alle diverse attività e pratiche in classe, di accompagnare e
monitorare l’inserimento in classe e la gestione diretta dei processi di insegnamento degli studenti tirocinanti. I docenti chiamati a svolgere i predetti compiti sono designati dai dirigenti scolastici preposti alle scuole convenzionate tra i docenti in servizio
con contratto a tempo indeterminato nelle medesime istituzioni.
I tirocinanti terranno un “Diario di bordo”, strumento fondamentale del processo di formazione, per: 1) fissare e tenere una memoria delle esperienze del processo di formazione; 2) rievocare,
riesaminare e riflettere sui processi, i vissuti e le esperienze; 3) sistematizzare e approfondire conoscenze, considerazioni, riflessioni e generalizzazioni; 4) verificare e valutare il percorso compiuto, eventualmente per rivedere, correggere e riprogrammare
momenti particolari. Il supervisore di tirocinio può richiederne
qualche estratto allo scopo di monitorare le attività svolte o che
venga consegnato unitamente alla bozza della relazione (il diario
non costituisce oggetto di valutazione). Lo studente a conclusione
del tirocinio redige un testo (relazione di tirocinio) in cui riprende
criticamente l’esperienza fatta. E’ un elaborato originale che, oltre
all’esposizione delle attività svolte dal tirocinante, deve evidenziare
376
ISSR
la capacità del medesimo di integrare le competenze acquisite nell’attività svolta in classe e le conoscenze in materia psico-pedagogica, con le competenze acquisite nell’ambito della didattica disciplinare e, in particolar modo, nelle attività di laboratorio. Al termine dell’anno di tirocinio si svolge l’esame conclusivo che ne
costituisce parte integrante e che consiste: a) nella valutazione dell’attività svolta durante il tirocinio; b) nell’esposizione orale di un
percorso didattico su un tema scelto dalla commissione; c) nella
discussione della relazione finale di tirocinio.
Metodi e criteri di accertamento del profitto
Il voto verrà così definito: puntualità e presenza in aula fino alla
fine della lezione, partecipazione attiva in classe, puntualità di
consegna delle esercitazioni richieste (ad es. compilazione periodica di questionari, schede metacognitive o piccoli elaborati su tematiche inerenti il tirocinio, simulate e così via), alla redazione
del diario di bordo: 20% (a questi aspetti verrà data particolare
importanza); attività svolta a scuola dallo studente: 10% assegnato
dal docente accogliente; relazione finale di tirocinio: 30%; esame
finale: 40%.
Bibliografia
Testi richiesti per lo studio: G. ISGRò, Il senso del tirocinio, Palermo
2006. Testi di approfondimento consigliati: PENNAC, Diario di
scuola, Milano 2008; M. RECALMATI, L’ora di lezione, Torino 2014.
377
DIPARTIMENTI
Dipartimento di Studi Biblici
Dipartimento di Teologia delle religioni
Centro “Mons. A. Travia” per lo studio
della storia e della cultura di Sicilia
Cattedra per l’Arte cristiana di Sicilia - Rosario La Duca
Pubblicazioni della Facoltà
DIPARTIMENTO DI STUDI BIBLICI
DIPARTIMENTI
Il Dipartimento di Studi Biblici (DSB) è stato voluto dalla Facoltà in risposta alla diffusa richiesta di una conoscenza approfondita della Scrittura. A più di quarant’anni dal Vaticano II, questa richiesta rimane uno dei tratti più significativi della vita della
Chiesa del nostro tempo.
A quanti sono interessati ad un accostamento globale e, nello
stesso tempo, più diretto alla Scrittura, il DSB propone un ampio
ventaglio di occasioni di studio, integrative anche dei corsi accademici, che consentono una più completa comprensione, oltre
che del testo biblico, anche delle culture, dei tempi e dei luoghi
scelti dalla Parola per la sua incarnazione. In particolare promuove corsi di aggiornamento, seminari, lezioni pubbliche, viaggi di
studio, visite archeologiche.
Attualmente il DSB cura, in maniera stabile, un viaggio di
studio in Terrasanta e/o nel Vicino Oriente e un corso sulla Lectio
divina (3 crediti); e, ad anni alterni, un corso su Itinerari biblicoarcheologici (3 crediti). La partecipazione a ciascuno dei viaggi di
studio organizzati dal DSB è valutata 3 crediti.
Gli iscritti al DSB compilano, con l’approvazione del Vice Preside, un personale piano di studio, attingendo a quei corsi di studi
biblici che sono dati nel I Ciclo istituzionale, nel II Ciclo di specializzazione e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.
Quanti frequentano, nell’arco di un biennio, un totale di corsi
per l’ammontare di 64 crediti (equivalenti ad 8/9 ore settimanali),
superando le relative prove, sono ammessi alla preparazione, sotto
la guida di un docente della Facoltà, di un elaborato scritto che
permette di conseguire il Master in Studi Biblici.
381
DIPARTIMENTO DI TEOLOGIA DELLE RELIGIONI
Il Dipartimento di Teologia delle religioni è stato istituito nel
1998 con convenzione tra la Facoltà e i coniugi Giuseppe Di Piazza e Silvana Boscarino. Attualmente è diretto dal prof. p. Marcello
Di Tora.
Il Dipartimento promuove lo studio e la riflessione, specificatamente teologica, sul fenomeno religioso nel mondo contemporaneo, in particolare sulle grandi religioni. A tal fine attiva, annualmente, corsi di insegnamento all’interno dei piani di studio
sia del I Ciclo Istituzionale e del II Ciclo di specializzazione che
dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e, inoltre, organizza
un convegno di studi su tematiche connesse con lo studio teologico delle religioni. I corsi, primariamente destinati agli studenti
ordinari della Facoltà, sono aperti anche ad un pubblico più vasto.
È, perciò, possibile iscriversi ad essi e frequentarli, senza obbligo
di esami, come studenti uditori.
Con questa sua struttura di ricerca e di insegnamento la Facoltà intende dare un contributo, sul piano della riflessione e su
quello della formazione, all’analisi, dal punto di vista cristiano,
dell’esperienza religiosa nel mondo d’oggi.
382
CENTRO “MONS. A. TRAVIA” PER LO STUDIO
DELLA STORIA E DELLA CULTURA DI SICILIA
DIPARTIMENTI
Il Centro, istituito d’intesa con l’Arciconfraternita S. Maria
Odigitria dei Siciliani in Roma, si propone lo studio della ricca tradizione culturale e specificamente cristiana, ecclesiale e teologica
della Sicilia. È retto da un direttore nella persona del titolare della
cattedra di Storia del cristianesimo in Sicilia istituita, assieme al
Centro, nella Facoltà. L’annuale programmazione delle attività è
affidata ad un comitato scientifico presieduto dal direttore e composto da quattro membri nominati dal Gran Cancelliere per un
triennio e riconfermabili.
Attualmente fanno parte del comitato: il prof. Salvatore Vacca,
direttore, il dott. Vincenzo Giaccotto, la prof.ssa Carmelina Chiara
Canta, il prof. Massimo Naro, il prof. Vincenzo Lombino.
Oltre le attività di insegnamento e di ricerca legate alla cattedra di Storia del cristianesimo in Sicilia, il Centro organizza in Roma, in collaborazione con l’Arciconfraternita S. Maria Odigitria
dei Siciliani, seminari, convegni, corsi e conferenze. Cura inoltre
la pubblicazione di due collane di studi e di ricerche e di un proprio «Notiziario».
I corsi annualmente attivati nella Facoltà attorno alla cattedra
di Storia del cristianesimo in Sicilia sono destinati agli studenti ordinari della stessa Facoltà, ma possono essere frequentati da un
pubblico più vasto. È perciò possibile iscriversi ad essi, senza obbligo d’esami, come studenti uditori.
383
CATTEDRA PER L’ARTE CRISTIANA DI SICILIA ROSARIO LA DUCA
La Cattedra si propone lo studio e la ricerca nel campo dell’arte sacra con particolare attenzione a quella siciliana, per evidenziarne soprattutto il sostrato teologico che ne ha guidato le
realizzazioni o la loro connessione con il cristianesimo. Tale finalità sarà conseguita dalla Cattedra mediante: alcuni insegnamenti
sia all’interno della Facoltà, sia presso altre istituzioni religiose o
civili; l’organizzazione di convegni, conferenze, ecc.; la pubblicazione degli studi che essa stessa promuoverà o da altri proposti;
la creazione di rapporti con istituzioni, organismi e studiosi che
abbiano analoghe finalità; l’eventuale pubblicazione del patrimonio del prof. La Duca. La cattedra è denominata “Cattedra per l’Arte cristiana di Sicilia - Rosario La Duca”. Il patrimonio librario e
documentale del prof. La Duca, ubicato in via Reggia zecca 8, costituisce il “Fondo Rosario La Duca”.
Per il triennio 2015-2018 fanno parte del Direttorio i professori: C. Scordato (direttore), F. Armetta, F.P. Massara (bibliotecario), F. Lomanto.
384
PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ
DIPARTIMENTI
- «Ho Theológos». Rivista quadrimestrale. Nuova serie.
- ho theológos - collana della Facoltà Teologica di Sicilia - Città
Nuova - Roma
- «Dissertazioni». Collana.
- «Studi». Collana (presso l’editore Sciascia).
- «Storia e cultura di Sicilia». Collana del Centro “Mons. A. Travia” per lo studio della storia e della cultura di Sicilia (presso
l’editore Sciascia).
- «Cattedra per l’Arte cristiana di Sicilia - Rosario La Duca». Collana del Centro “Mons. A. Travia” per lo studio della storia e della cultura di Sicilia (presso l’editore Sciascia).
- «Semi». Collana (presso l’editore «Il Pozzo di Giacobbe»).
- «Sussidi». Collana (presso l’editore Lussografica).
- «Notiziario» del Centro “Mons. A. Travia” per lo studio della
storia e della cultura di Sicilia.
- «Strw’ mata - Arazzi» (Rubbettino).
385
386
CALENDARIO
E SCADENZE
Orario giornaliero delle lezioni
Calendario mensile delle lezioni e delle scadenze
Sessione speciali di esami
Orario settimanale delle lezioni
387
ORARIO GIORNALIERO DELLE LEZIONI
Le lezioni hanno il seguente orario giornaliero:
- 8.30-9.15; 9.20-10.05; 10.15-11.00; 11.05-11.50
- 15.15-16.00; 16.05-16.50; 17.00-17.45; 17.50-18.35
CALENDARIO
E SCADENZE
Le lezioni hanno il seguente svolgimento settimanale:
- per il I Ciclo: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì pomeriggio, venerdì mattino;
- per il II Ciclo: martedì, mercoledì e giovedì mattino e pomeriggio;
- per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose: lunedì, martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì pomeriggio;
- per il Dipartimento di Studi Biblici: martedì, mercoledì e giovedì.
389
CALENDARIO MENSILE DELLE LEZIONI
E DELLE SCADENZE
OTTOBRE
1
2
3
4
5
6 7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
31
390
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L I semestre - Inizio delle lezioni del I Ciclo e dell’ISSR
M Inizio delle lezioni del II Ciclo
M Lezioni - Commemorazione di S.Ecc. C. Naro nel decennale della sua scomparsa
G Lezioni
V Lezioni - Presentazione del Documento della Commissione luterano-cattolica
S
D
L Lezioni M Lezioni - Inizio lezioni dei corsi propedeutici
M Lezioni
G Lezioni
V Lezioni
S
D
L Lezioni
M Lezioni
M Lezioni
G Lezioni
V Lezioni
S
L Lezioni
NOVEMBRE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
M
M
G
V
S
D
L
M
M
Celebrazione di tutti i santi - Vacanza
Commemorazione dei defunti - Vacanza
Lezioni
Lezioni
CALENDARIO
E SCADENZE
Lezioni
Lezioni
Lezioni - Consiglio della Facoltà - Inaugurazione dell’anno accademico
10 G Lezioni
11 V Lezioni
12 S
13 D
14 L Lezioni
15 M Lezioni - Collegio dei Docenti
16 M Lezioni
17 G Lezioni 18 V Lezioni
19 S
20 D
21 L Lezioni
22 M Lezioni - Collegio dei Docenti dell’ISSR
23 M Lezioni
24 G Lezioni - Fides quaerens
25 V Lezioni
26 S
27 D
28 L Lezioni
29 M Lezioni
30 M Lezioni
391
DICEMBRE
1 G Lezioni - Visita ad una Diocesi di Sicilia - Inizio richiesta
online di esami
2 V Lezioni
3 S
4 D 5 L Lezioni
6 M Lezioni
7 M Lezioni 8 G Immacolata Concezione della B.V. Maria - Vacanza
9 V Lezioni
10 S
11 D
12 L Lezioni
13 M Lezioni
14 M Lezioni
15 G Lezioni - Auguri natalizi
16 V Lezioni
17 S
18 D
19 L
20 M
21 M
22 G
23 V
24 S
25 D Natale del Signore
26 L
27 M S. Giovanni Evangelista
28 M
29 G
30 V
31 S
392
GENNAIO
D S. Madre di Dio
L
M
M
G V Epifania del Signore
S
D
L Lezioni
M Lezioni
M Lezioni
G Lezioni
V Lezioni - Fine richiesta online - Presentazione delle Tesi
dei Gradi accademici
14 S
15 D
16 L Lezioni
17 M Lezioni
18 M Lezioni
19 G Lezioni
20 V Lezioni
21 S
22 D
23 L
24 M Inizio Iscrizione online degli esami
25 M Fine Iscrizione online degli esami
26 G
27 V
28 S
29 D
30 L Esami
31 M Esami
CALENDARIO
E SCADENZE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
393
FEBBRAIO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
394
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami
Gradi Accademici
Gradi Accademici
Lezioni - Inizio del II semestre
Lezioni Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni - Colloquio di Spiritualità
Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni
MARZO
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
Le ceneri - Vacanza
Lezioni
Lezioni Lezioni
Lezioni - Collegio dei Docenti
Lezioni
Lezioni
Lezioni - I Colloquio di Teologia Cattolica Orientale
Lezioni
Lezioni Lezioni Lezione
Lezioni - Giornata di Catechetica
Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni - Fides quaerens
Lezioni
CALENDARIO
E SCADENZE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni
Lezioni - Convegno di Patristica
395
APRILE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
396
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
Convegno di Patristica
Lezioni - Inizio richiesta online di esami
Lezioni - Consiglio della Facoltà
Lezioni
Lezioni - Auguri pasquali
Lezioni - Convegno di studi biblici
Convegno di studi biblici
delle Palme
di Pasqua
Lezioni
Vacanza
Lezioni
Lezioni - Colloquio filosofico
Lezioni
MAGGIO
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
L Vacanza
M Lezioni
M Lezioni
G Lezioni
V Lezioni - Convegno di Teologia delle religioni
S
D
L Lezioni
M Lezioni -Collegio Docenti
M Lezioni
G Lezioni
V Lezioni -Fine richiesta online di esami - Presentazione
delle Tesi dei Gradi accademici
S
D
L Lezioni
M Lezioni - Collegio dei Docenti dell’ISSR
M Lezioni G Lezioni
V Lezioni - Fine del II semestre
S
D
L
M Inizio Iscrizione online di esami
M Fine Iscrizione online di esami
G
V
S
D
L
M
M
CALENDARIO
E SCADENZE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
397
GIUGNO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
398
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
Convegno su Arte e Teologia
Festa della Repubblica
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami Esami Esami - Collegio allargato dei Docenti della Facoltà
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami
Esami
Gradi accademici
Gradi accademici
Gradi accademici
LUGLIO
S Inizio richiesta online di esami
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S S. Rosalia
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L Consegna Dossier ISSR
CALENDARIO
E SCADENZE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
399
SETTEMBRE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
400
V Apertura
S
D
L
M
M Fine richiesta online di esami - Presentazione delle Tesi
dei Gradi accademici
G
V
S
D
L
M Inizio Iscrizione online di esami
M Fine Iscrizione online di esami
G
V
S
D
L Esami
M Esami
M Esami
G Esami - Prova test attitudinale scritto (8.30)
V Esami
S
D
L Esami
M Esami
M Esami
G Gradi accademici
V Gradi accademici - Prova orale test attitudinale (8.30)
S
ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
1. CORSI PROPEDEUTICI ALLA TEOLOGIA
ora
8,30
9,20
10,15
11,05
MARTEDÌ
Storia della filosofia (prof. ARMETTA)
Storia della filosofia (prof. ARMETTA)
Lingua greca (prof. SCRUDATO)
Lingua greca (prof. SCRUDATO)
ora
8,30
9,20
10,15
11,05
MERCOLEDÌ
Lingua greca (prof. SCRUDATO)
Lingua greca (prof. SCRUDATO)
Lingua latina (prof. SOLLENA)
Lingua latina (prof. SOLLENA)
ora
8,30
9,20
10,15
11,05
GIOVEDÌ
Storia della filosofia (prof. ARMETTA)
Storia della filosofia (prof. ARMETTA)
Grammatica creativa (prof. ROMEO)
Grammatica creativa (prof. ROMEO)
ora
8,30
9,20
10,15
11,05
VENERDÌ
Lingua latina (prof. SOLLENA)
Lingua latina (prof. SOLLENA)
Introduzione al Cristianesimo (prof. ALCAMO)
Introduzione al Cristianesimo (prof. ALCAMO)
CALENDARIO
E SCADENZE
18 ottobre 2016 - 19 maggio 2017
401
2. CORSO ISTITUZIONALE DI TEOLOGIA
I SEMESTRE:
ORA
I ANNO
dal 10 ottobre 2016 al 20 gennaio 2017
II ANNO
III ANNO
IV ANNO
V ANNO
LUNEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Patristica 1
(Cerami)
Patristica 1
(Cerami)
Storia della Chiesa 1
(Vacca)
Storia della Chiesa 1
(Vacca)
Filosofia politica
(Guccione)
Filosofia politica
(Guccione)
Antropologia filosofica
(Priola)
Antropologia filosofica
(Priola)
Lingua ebraica
(Scrudato)
Lingua ebraica
(Scrudato)
Seminario di filosofia
(Spinosa)
Seminario di filosofia
(Spinosa)
Ecclesiologia
(La Delfa)
Ecclesiologia
(La Delfa)
Introduzione D.C.
(Murgano)
Introduzione D.C.
(Murgano)
Introd. teol./Patristica 1
(Naro/Cerami) [1]
Introd. teol./Patristica 1
(Naro/Cerami) [1]
Conoscenza e logica
(Viola)
Conoscenza e logica
(Viola)
Etica filosofica
(Viola)
Etica filosofica
(Viola)
Introduzione al N.T.
(Nicolaci)
Introduzione al N.T.
(Nicolaci)
Filosofia della natura
(Spinosa)
Filosofia della natura
(Spinosa)
Conoscenza e logica
(Viola)
Conoscenza e logica
(Viola)
Introd. N.T./Introd. A.T.
(Nicolaci/Versaci) [2]
Introd. N.T./Introd. A.T.
(Nicolaci/Versaci) [2]
Seminario biblico
(Di Marco)
Seminario biblico
(Di Marco)
Introduzione Teologia
(Naro)
Introduzione Teologia
(Naro)
Sociologia
(Mogavero)
Sociologia
(Mogavero)
Introduzione all’A.T.
(Versaci)
Introduzione all’A.T.
(Versaci)
Esegesi del N.T. 1
(Pistone)
Esegesi del N.T. 1
(Pistone)
Esegesi dell’A.T. 1
(Passaro)
Esegesi dell’A.T. 1
(Passaro)
Temi e problemi
(Priola)
Temi e problemi
(Priola)
Antrop. teologica
(Siviglia)
Antrop. teologica
(Siviglia)
Seminario
(V. Trapani)
Seminario
(V. Trapani)
Morale sacramentaria
(Leone)
Morale sacramentaria
(Leone)
Diritto canonico 2
(Licciardi)
Diritto canonico 2
(Licciardi)
Antrop. teologica
(Siviglia)
Antrop. teologica
(Siviglia)
Lit. sacr. / Es. N.T. 3
(Sorci/Nicolaci) [4]
Lit. sacr. / Es. N.T. 3
(Sorci/Nicolaci) [4]
Escatologia
(Trapani)
Escatologia
(Trapani)
Storia della Chiesa 4
(Lomanto)
Storia della Chiesa 4
(Lomanto)
Esegesi del N.T. 2
(Di Marco)
Esegesi del N.T. 2
(Di Marco)
Esegesi del N.T. 3
(Nicolaci)
Esegesi del N.T. 3
(Nicolaci)
Mariologia
(La Delfa)
Mariologia
(La Delfa)
Filosofia della storia
(Barone)
Filosofia della storia
(Barone)
Didattica legislazione
(Caronna)
Didattica legislazione
(Caronna)
Teologia pastorale
(Torcivia)
Teologia pastorale
(Torcivia)
Estetica
(Spinosa)
Estetica
(Spinosa)
Catechetica
(Alcamo)
Catechetica
(Alcamo)
Teologia spirituale
(Lipari)
Teologia spirituale
(Lipari)
Teologia Orientale
(Cucinotta)
Teologia Orientale
(Cucinotta)
Liturgia sacramentale
(Sorci)
Liturgia sacramentale
(Sorci)
Tirocinio preservizio
(Isrgò) [5]
Tirocinio preservizio
(Isrgò) [5]
MARTEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Es. A.T. 1 / Es. N.T. 1
(Passaro/Pistone) [3]
Es. A.T. 1 / Es. N.T. 1
(Passaro/Pistone) [3]
Pedagogia
(Giarrizzo)
Pedagogia
(Giarrizzo)
MERCOLEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Celebrazione
(Di Pasquale)
Celebrazione
(Di Pasquale)
Pedagogia
(Giarrizzo)
Pedagogia
(Giarrizzo)
GIOVEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Seminario
(Di Tora)
Seminario
(Di Tora)
VENERDÌ
8.30
9.20
10.15
11.15
15.15
16.05
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
402
Patristica 3
(Lombino)
Patristica 3
(Lombino)
Mistero di Cristo
(Trapani)
Mistero di Cristo
(Trapani)
NARO: dal 12 ottobre al 16 novembre; CERAMI: dal 23 novembre al 18 gennaio.
NICOLACI: dal 13 ottobre al 17 novembre; VERSACI: dal 24 novembre al 19 gennaio.
PASSARO dall’11 ottobre al 15 novembre; PISTONE: dal 22 novembre al 17 gennaio.
SORCI: dall’11 ottobre al 15 novembre; NICOLACI: dal 22 novembre al 17 gennaio.
ISGRò: 14, 21, 28 ottobre; 11, 18, 25 novembre; 2 dicembre.
2. CORSO ISTITUZIONALE DI TEOLOGIA
II SEMESTRE:
ORA
I ANNO
dall’13 febbraio al 19 maggio 2017
II ANNO
III ANNO
IV ANNO
V ANNO
Dottr. Soc. Chiesa
(Morgante)
Dottr. Soc. Chiesa
(Morgante)
Bioetica
(Cognato)
Bioetica
(Cognato)
Seminario
(Sansone)
Seminario
(Sansone)
Esegesi dell’A.T. 3
(Passaro)
Esegesi dell’A.T. 3
(Passaro)
Seminario
(Billeci)
Seminario
(Billeci)
Antropolog. teologica
(Siviglia)
Antropolog. teologica
(Siviglia)
Seminario/Es. dell’A.T. 3
(Scordato/Passaro) [3]
Seminario/Es. dell’A.T. 3
(Scordato/Passaro) [3]
Teologia ecumenica
(Pileri Bruno)
Teologia ecumenica
(Pileri Bruno)
Seminario
(Viola)
Seminario
(Viola)
Storia Chiese Sicilia
(Lomanto)
Storia Chiese Sicilia
(Lomanto)
Teologia sacramentale
(Scordato)
Teologia sacramentale
(Scordato)
Diritto canonico 3
(Murgano)
Diritto canonico 3
(Murgano)
Esegesi dell’A.T. 2
(Versaci)
Esegesi dell’A.T. 2
(Versaci)
Didattica legislazione
(Caronna)
Didattica legislazione
(Caronna)
Diritto canonico 3
(Murgano)
Diritto canonico 3
(Murgano)
Teologia sacramentale
(Scordaro)
Teologia sacramentale
(Scordaro)
Es. N.T. 2 /Es. A.T. 2
(Di Marco/Versaci) [2]
Es. N.T. 2 /Es. A.T. 2
(Di Marco/Versaci) [2]
Morale Sociale
(Lipari)
Morale Sociale
(Lipari)
Teoria della scuola
(Puleo)
Teoria della scuola
(Puleo)
Teologia Orientale
(Cucinotta)
Teologia Orientale
(Cucinotta)
Archeologia...
(Massara)
Archeologia...
(Massara)
Tirocinio preservizio
(Isgrò) [4]
Tirocinio preservizio
(Isgrò) [4]
LUNEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Psicologia
(Dell’Agli)
Psicologia
(Dell’Agli)
Seminario
(Cerami)
Seminario
(Cerami)
Filosofia del linguaggio
(Spinosa)
Filosofia del linguaggio
(Spinosa)
Antropologia filosofica
(Priola)
Antropologia filosofica
(Priola)
Morale religiosa
(Mancuso)
Morale religiosa
(Mancuso)
Teologia filosofica
(Spinosa)
Teologia filosofica
(Spinosa)
Lingua ebraica
(Scrudato)
Lingua ebraica
(Scrudato)
Ermen. filosofoca
(Palumbo)
Ermen. filosofoca
(Palumbo)
Ecclesiologia
(La Delfa)
Ecclesiologia
(La Delfa)
Greco bibl./St. Chiesa 2
(Scrudato/Vacca) [1]
Greco bibl./St. Chiesa 2
(Scrudato/Vacca) [1]
Antrop. culturale
(Notari)
Antrop. culturale
(Notari)
Metafisica
(Viola)
Metafisica
(Viola)
Greco biblico
(Scrudato)
Greco biblico
(Scrudato)
Storia della Chiesa 2
(Vacca)
Storia della Chiesa 2
(Vacca)
Testi filos. ant. e med.
(Allegro)
Testi filos. ant. e med.
(Allegro)
Teologia fondamentale
(Impellizzeri)
Teologia fondamentale
(Impellizzeri)
Teologia morale fond.
(Parisi)
Teologia morale fond.
(Parisi)
Testi di filos. moderni
(Barone)
Testi di filos. moderni
(Barone)
Metafisica
(Viola)
Metafisica
(Viola)
Teologia fondamentale
(Impellizzeri)
Teologia fondamentale
(Impellizzeri)
Introduzione alla liturgia
(Sorci)
Introduzione alla liturgia
(Sorci)
Patristica 2
(Lombino)
Patristica 2
(Lombino)
MARTEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Cristologia
(Trapani)
Cristologia
(Trapani)
Diritto canonico 1
(Talluto)
Diritto canonico 1
(Talluto)
MERCOLEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Il Mistero di Dio
(Naro)
Il Mistero di Dio
(Naro)
Seminario
(Cerami)
Seminario
(Cerami)
GIOVEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Filosofia della Relig.
(Barone)
Filosofia della Relig.
(Barone)
Testi filos. contemp.
(Allegro)
Testi filos. contemp.
(Allegro)
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
[1]
[2]
[3]
[4]
Il mistero di Dio
(Naro)
Il mistero di Dio
(Naro)
Storia della Chiesa 3
(Vitale)
Storia della Chiesa 3
(Vitale)
CALENDARIO
E SCADENZE
VENERDÌ
8.30
SCRUDATO: dal 14 febbraio al 21 marzo; VACCA: dal 28 marzo al 16 maggio.
DI MARCO: dal 17 febbraio al 24 marzo; VERSACI: dal 31 marzo al 19 maggio.
SCORDATO: dal 14 febbraio al 21 marzo; PASSARO: dal 28 marzo al 16 maggio.
ISGRò: 17, 24 febbraio; 3, 10, 17, 24 marzo.
403
3. II CICLO PER LA LICENZA IN TEOLOGIA
A. Sezione di Ecclesiologia
I SEMESTRE:
ORA
8.30
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
17.00
17.50
dall’11 ottobre 2016 al 19 gennaio 2017
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
STABILE
STABILE
LA DELFA
LA DELFA
IMPELLIZZERI
IMPELLIZZERI
SCORDATO
SCORDATO
GIOVEDÌ
TRAPANI
TRAPANI
CUCINOTTA
CUCINOTTA
LOMBINO
LOMBINO
[1] MILITELLO: dal 17 novembre 2015 al 13 gennaio 2016;
II SEMESTRE:
ORA
8.30
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
17.00
17.50
[1]
[2]
[3]
[4]
404
MARTEDÌ
PILERI BRUNO (Seminario)
PILERI BRUNO (Seminario)
MILITELLO (1)
MILITELLO (1)
LEGRAND (2)
LEGRAND (2)
SANSONE
SANSONE
dal 14 febbraio al 18 maggio 2017
MERCOLEDÌ
LO BELLO
LO BELLO
SIVIGLIA
SIVIGLIA
FERRO GAREL
FERRO GAREL
MILITELLO (1)
MILITELLO (1)
MILITELLO: dal 14 febbraio al 9 marzo.
LEGRAND: dal 28 febbraio al 6 aprile.
BRANCATO: dal 16 febbraio 23 marzo.
NARO: dal 30 marzo al 18 maggio.
GIOVEDÌ
LEGRAND (2)
LEGRAND (2)
BRANCATO [3] NARO (Seminario) [4]
BRANCATO [3] NARO (Seminario) [4]
BRANCATO [3] NARO (Seminario) [4]
BRANCATO [3] NARO (Seminario) [4]
MILITELLO (1)
MILITELLO (1)
B. Sezione di Teologia biblica
I SEMESTRE :
ORA
8.30
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
17.00
17.50
dall’11 ottobre 2016 al 19 gennaio 2017
MARTEDÌ
PISTONE (“Non andate...)
PISTONE (“Non andate...)
PASSARO (Sem.: 1-2 Samuele...)
PASSARO (Sem.: 1-2 Samuele...)
MERCOLEDÌ
BELLIA (Archeologia...)
BELLIA (Archeologia...)
SCRUDATO
SCRUDATO
DI MARCO
DI MARCO
GIOVEDÌ
BELLIA (Dal dialogo al...)
BELLIA (Dal dialogo al...)
VERSACI
VERSACI
RASPA (Seminario) [1]
RASPA (Seminario) [1]
LOMBINO
LOMBINO
[1] RASPA: il seminario inizierà il 20 ottobre.
II SEMESTRE:
ORA
8.30
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
17.00
17.50
dal 14 febbraio al 18 maggio 2017
MERCOLEDÌ
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
BELLIA (Antiochia...)
BELLIA (Antiochia...)
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
PISTONE (Identità dei credenti...)
PISTONE (Identità dei credenti...)
GIOVEDÌ
LEGRAND [3]
LEGRAND [3]
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
PAGANINI [2] VOLGGER [4]
NICOLACI
NICOLACI
GUGLIELMO: 7, 21, 28 marzo; 2, 9, 16 maggio,
PAGANINI: 14, 15, 16 marzo; 4, 5, 6 aprile.
LEGRAND: dal 28 febbraio al 6 aprile.
VOLGGER: 29, 30 marzo; 10, 11, 17, 18 maggio.
CALENDARIO
E SCADENZE
[1]
[2]
[3]
[4]
MARTEDÌ
PASSARO (sem.: Israele...)
PASSARO (sem.: Israele...)
GUGLIELMO [1] PAGANINI [2]
GUGLIELMO [1] PAGANINI [2]
LEGRAND [3]
LEGRAND [3]
GUGLIELMO [1] PAGANINI [2]
GUGLIELMO [1] PAGANINI [2]
405
C. Sezione di Teologia pastorale
I SEMESTRE: dall’11 ottobre 2016 al 19 gennaio 2017
ORA
8.30
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
17.00
17.50
MARTEDÌ
LEONE
LEONE
CORSO - VARVERI (Seminario)
CORSO - VARVERI (Seminario)
MERCOLEDÌ
VACCA
VACCA
GULLETTA [1]
GULLETTA [1]
GULLETTA [1]
GULLETTA [1]
GIOVEDÌ
TORCIVIA
TORCIVIA
PARISI
PARISI
LOMBINO
LOMBINO
[1] GULLETTA: dal 12 ottobre al 23 novembre.
II SEMESTRE:
ORA
8.30
9.20
10.15
11.05
15.15
16.05
17.00
17.50
MARTEDÌ
DELL’AGLI
DELL’AGLI
SORCI
SORCI
LEGRAND [1] ALCAMO [1]
LEGRAND [1] ALCAMO [1]
LETHèL [2]
LETHèL [2]
dal 14 febbraio al 18 maggio 2017
MERCOLEDÌ
LETHèL [2]
LETHèL [2]
LIBERTO (seminario) [3]
LIBERTO (seminario) [3]
LETHèL [2]
LETHèL [2]
PFEIFFER
PFEIFFER
GIOVEDÌ
LEGRAND [1] ALCAMO [1]
LEGRAND [1] ALCAMO [1]
LIBERTO (seminario) [3]
LIBERTO (seminario) [3]
VIOLA
VIOLA
MURGANO
MURGANO
[1] LEGRAND: dal 28 febbraio al 6 aprile; ALCAMO: 14, 16, 21, 23 febbraio; 27 aprile; 2, 4, 9, 11,
16, 18 maggio
[2] LETHéL: 21, 22 febbraio; 14, 15 marzo; 4, 5 aprile; 9, 10 maggio.
[3] LIBERTO: dal 29 marzo al 18 maggio.
406
4. ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
I SEMESTRE:
dal 10 ottobre 2016 al 20 gennaio 2017
TRIENNIO
ORA
I ANNO
II ANNO
BIENNIO
III ANNO
I ANNO
II ANNO
LUNEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Storia della Chiesa 1
(Aleo)
Storia della Chiesa 1
(Aleo)
Sem. di metodologia
(Aleo)
Sem. di metodologia
(Aleo)
Cristologia
(Tavolacci)
Cristologia
(Tavolacci)
Teol. morale persona
(Cognato)
Teol. morale persona
(Cognato)
Domande filosofiche
(Pitarresi)
Domande filosofiche
(Pitarresi)
Teologia e Liturgia
(Messina)
Teologia e Liturgia
(Messina)
Storia della Chiesa 1
(Aleo)
Storia della Chiesa 1
(Aleo)
Introd. alla teologia
(Impellizzeri)
Introd. alla teologia
(Impellizzeri)
Istituzione di D.C.
(Talluto)
Istituzione di D.C.
(Talluto)
Liturgia fondamentale
(V. Trapani)
Liturgia fondamentale
(V. Trapani)
Introduzione alla SS.
(Civilleri)
Introduzione alla SS.
(Civilleri)
Patrologia
(Cerami)
Patrologia
(Cerami)
Ecclesiologia
(De Luca)
Ecclesiologia
(De Luca)
Teol. person. /Istit. D.C.
(Cognato/Talluto) [2]
Teol. person. /Istit. D.C.
(Cognato/Talluto) [2]
Introduzione alla SS.
(Civilleri)
Introduzione alla SS.
(Civilleri)
Storia della filosofia
(Armetta)
Storia della filosofia
(Armetta)
Liturgia fondamentale
(V. Trapani)
Liturgia fondamentale
(V. Trapani)
Trinitaria
(Di Stefano)
Trinitaria
(Di Stefano)
Introd. SS./Storia filos.
(Civilleri/Armetta) [1]
Introd. SS./Storia filos.
(Civilleri/Armetta) [1]
Eccelsiologia
(De Luca)
Eccelsiologia
(De Luca)
Teol. e cult. islamica
(Di Tora)
Teol. e cult. islamica
(Di Tora)
Sem. progettazione
(Cuffaro)
Sem. progettazione
(Cuffaro)
Laboratorio didattica
(Lo Presti)
Laboratorio didattica
(Lo Presti)
Letteratura cristiana
(Romeo)
Letteratura cristiana
(Romeo)
Pedagogia
(Giarrizzo)
Pedagogia
(Giarrizzo)
Antrop. della religione
(Priola)
Antrop. della religione
(Priola)
Teologia spirituale
(Anzalone)
Teologia spirituale
(Anzalone)
Pedagogia
(Giarrizzo)
Pedagogia
(Giarrizzo)
St. relig./Teol. Islam
(Bellia/Di Tora) [4]
St. relig./Teol. Islam
(Bellia/Di Tora) [4]
Letteratura cristiana
(Romeo)
Letteratura cristiana
(Romeo)
Dialogo interreligioso
(Naro)
Dialogo interreligioso
(Naro)
Storia delle religioni
(Bellia)
Storia delle religioni
(Bellia)
Semin. multimediale
(Mogavero)
Semin. multimediale
(Mogavero)
Cristianesimo e arte
(Massara)
Cristianesimo e arte
(Massara)
Didattica legislazione
(Caronna)
Didattica legislazione
(Caronna)
MARTEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Teol. Lit./Teol. Biblica
(Messina/Bellia) [3]
Teol. Lit./Teol. Biblica
(Messina/Bellia) [3]
Esegesi N.T. 3
(Di Marco)
Esegesi N.T. 3
(Di Marco)
MERCOLEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Teologia e scienze
(Impellizzeri)
Teologia e scienze
(Impellizzeri)
Sem. metodologia
(Alcamo)
Sem. metodologia
(Alcamo)
16.05
17.00
17.50
Esegesi N.T. 3
(Di Marco)
Esegesi N.T. 3
(Di Marco)
Trinitaria
(Di Stefano)
Trinitaria
(Di Stefano)
CALENDARIO
E SCADENZE
GIOVEDÌ
15.15
VENERDÌ
15.15
16.05
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
Esegesi del N.T. 3
(Di Marco)
Esegesi del N.T. 3
(Di Marco)
Tirocinio / Crist. arte
(Isgrò/Massara) [5]
Tirocinio / Crist. arte
(Isgrò/Massara) [5]
ARMETTA: dal 14 ottobre al 18 novembre; CIVILLERI: dal 25 novembre al 20 gennaio.
COGNATO: dal 12 ottobre al 16 novembre; TALLUTO: dal 23 novembre al 18 gennaio.
MESSINA: dall’11 ottobre al 15 novembre; BELLIA: dal 24 novembre al 17 gennaio.
BELLIA: dal 12 ottobre al 16 novembre; DI TORA: dal 23 novembre al 18 gennaio.
ISGRò: 21, 28 ottobre; 11, 18, 25 novembre; 2 dicembre; 20 gennaio: MASSARA: 4 novembre;
9, 16 dicembre; 13, 14 gennaio.
407
II SEMESTRE:
dal 13 febbraio al 19 maggio 2017
TRIENNIO
ORA
I ANNO
BIENNIO
II ANNO
III ANNO
I ANNO
II ANNO
LUNEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Patrologia
(Cerami)
Patrologia
(Cerami)
Storia della Filosofia
(Armetta)
Storia della Filosofia
(Armetta)
Esegesi N.T. 2
(Civilleri)
Esegesi N.T. 2
(Civilleri)
Cristologia
(Tavolacci)
Cristologia
(Tavolacci)
Esegesi dell’A.T. 3
(Cuffaro)
Esegesi dell’A.T. 3
(Cuffaro)
Esegesi dell’A.T. 2
(Panzarella)
Esegesi dell’A.T. 2
(Panzarella)
Teologia fondamentale
(Sansone)
Teologia fondamentale
(Sansone)
Filosofia 1
(Spinosa)
Filosofia 1
(Spinosa)
Filosofia 2
(Spinosa)
Filosofia 2
(Spinosa)
Teol. mor. relig./Es. N.T. 2
(Parisi/Civilleri) [2]
Teol. mor. relig./Es. N.T. 2
(Parisi/Civilleri) [2]
Teologia fondamentale
(Sansone)
Teologia fondamentale
(Sansone)
Teol. morale fondam.
(Parisi)
Teol. morale fondam.
(Parisi)
Teol. morale religiosa
(Parisi)
Teol. morale religiosa
(Parisi)
Teo. mor. fond./Es. N.T. 1
(Parisi/Nicolaci) [1]
Teo. mor. fond./Es. N.T. 1
(Parisi/Nicolaci) [1]
Filosofia 1
(Spinosa)
Filosofia 1
(Spinosa)
Filosofia 2
(Spinosa)
Filosofia 2
(Spinosa)
Trinitaria
(Di Stefano)
Trinitaria
(Di Stefano)
Esegesi del N.T. 1
(Nicolaci)
Esegesi del N.T. 1
(Nicolaci)
Esegesi dell’A.T. 1
(Versaci)
Esegesi dell’A.T. 1
(Versaci)
Esegesi dell’A.T. 1
(Versaci)
Bioetica
(Leone)
Bioetica
(Leone)
Psicologia religione
(Dell’Agli)
Psicologia religione
(Dell’Agli)
Laboratorio didattica
(Lo Presti)
Laboratorio didattica
(Lo Presti)
Teologia religioni
(Di Tora)
Teologia religioni
(Di Tora)
Psicologia religione
(Dell’Agli)
Psicologia religione
(Dell’Agli)
Antr. della Religione
(Priola)
Antr. della Religione
(Priola)
Tecniche e dinamiche
(Giarrizzo)
Tecniche e dinamiche
(Giarrizzo)
Sociologia d. religione
(Notari)
Sociologia d. religione
(Notari)
Bioetica/Fenomeni
(Leone/Di Fiore) [5]
Bioetica/Fenomeni
(Leone/Di Fiore) [5]
Sem. multimedialità
(Mogavero)
Sem. multimedialità
(Mogavero)
Tecniche e dinamiche
(Giarrizzo)
Tecniche e dinamiche
(Giarrizzo)
Sociologia d. religione
(Notari)
Sociologia d. religione
(Notari)
Fenomeni religiosi
(Di Fiore)
Fenomeni religiosi
(Di Fiore)
Catechetica
(Alcamo)
Catechetica
(Alcamo)
Filosofia della religione
(Barone)
Filosofia della religione
(Barone)
Didattica legislazione
(Caronna)
Didattica legislazione
(Caronna)
Teoria della scuola
(Puleo)
Teoria della scuola
(Puleo)
Tirocinio/Teol. Religione
(Isgrò/Di Tora) [6]
Tirocinio/Teol. Religione
(Isgrò/Di Tora) [6]
MARTEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Es. A.T. 3 / Es. A.T. 2
(Cuffaro/Panzarella) [3]
Es. A.T. 3 / Es. A.T. 2
(Cuffaro/Panzarella) [3]
Antropol. Teologica
(Lo Bello)
Antropol. Teologica
(Lo Bello)
MERCOLEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Antropol. Teologica
(Lo Bello)
Antropol. Teologica
(Lo Bello)
Teologia biblica
(Bellia)
Teologia biblica
(Bellia)
GIOVEDÌ
15.15
16.05
17.00
17.50
Storia Chiesa 2
(Vitale)
Storia Chiesa 2
(Vitale)
Trinitaria
(Di Stefano)
Trinitaria
(Di Stefano)
VENERDÌ
15.15
16.05
17.00
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
408
Storia Chiesa 2
(Vitale) [4]
Storia Chiesa 2
(Vitale) [4]
NICOLACI: dal 16 febbraio al 23 marzo; PARISI: dal 30 marzo al 18 maggio.
PARISI: dal 14 febbraio al 21 marzo; CIVILLERI: dal 28 marzo al 16 maggio.
CUFFARO: dal 14 febbraio al 21 marzo; PANZARELLA: dal 28 marzo al 16 maggio.
VITALE: dal 17 febbraio al 24 marzo.
LEONE: dal 15 febbraio al 22 marzo; DI FIORE: dal 29 marzo al 17 maggio.
ISGRò: 17, 24 febbraio, 3, 10, 17, 24 marzo; DI TORA: 31 marzo, 7, 28 aprile, 5, 12, 19 maggio.
CALENDARIO
E SCADENZE
410
INDIRIZZI
411
INDIRIZZI DEI DOCENTI
ALCAMO GIUSEPPE
Via G.B. Vico 25
91026 Mazara del Vallo (TP)
tel. 0923/942781
e-mail: [email protected]
ALEO FRANCESCO
Seminario arcivescovile
V.le O. da Pordenone 24
95126 Catania
tel. 095/333331
e-mail: [email protected]
ALLEGRO GIUSEPPE
Corso dei Mille 106
91011 Alcamo (TP)
tel. 0924/504927
e-mail: [email protected]
ANzALONE GIUSEPPE
Via Genova 1
93017 San Cataldo (CL)
cell. 338/5213130
e-mail: [email protected]
ARMETTA FRANCESCO
Via Gaetano Mosca 7
90138 Palermo
tel. 091/588079
e-mail: [email protected]
413
INDIRIZZI
DEI DOCENTI
AQUINO CARLO
C.da Sperone
90010 Altavilla Milicia (PA)
tel. 091/599008
e-mail: [email protected]
BARONE SALVATORE
Viale della Rinascita 4/F
93017 San Cataldo (CL)
tel. 0934/588081
e-mail: [email protected]
BELLIA GIUSEPPE
Via Umberto 64
Via Caronda 100/102
95128 Catania
tel. 095/529137
e-mail: [email protected]
BILLECI SIMONE
Via Alessandro Volta 49
90040 Isola delle Femmine (PA)
cell. 320/7820665
e-mail: [email protected]
BRANCATO FRANCESCO
C/da Grassurelle
95046 Palagonia (CT)
Tel. 094/7957546
e-mail: [email protected]
CARONNA ANTONINO
C/da Garofalo
90047 Partinico (PA)
cell. 392/0889580
e-mail: [email protected]
CERAMI CALOGERO
Piazza Croce 3
90010 Campofelice di Roccella (PA)
tel. 0921/933182
e-mail: [email protected]
414
CIVILLERI SAVERIO
Viale Papa Giovanni xxIII n. 2
90125 Palermo
tel. 091/446756
e-mail: [email protected]
COGNATO PIETRO
Via Fondo Tinnirello 15
90123 Palermo
tel. 091/6218282
e-mail: [email protected]
CUCINOTTA FILIPPO SANTI
Convento Cappuccini
Piazza Cappuccini 1
90129 Palermo
tel. 091/212117
e-mail: [email protected]
CUFFARO VINCENzO
Via Valverde 11
92019 Sciacca (AG)
cell. 348/0063247
e-mail: [email protected]
DELL’AGLI SEBASTIANO
Fraternità di Nazaret
Via Montale 2
97100 Ragusa
tel. 0932/641998
e-mail: [email protected]
415
INDIRIZZI
DEI DOCENTI
DE LUCA GASPARE
Via Sirio 9
90125 Palermo
tel. 091/442401
e-mail: [email protected]
DI FIORE TULLIO
Corso dei Mille 751
90123 Palermo
Cell. 345/6947535
e-mail: [email protected]
DI MARCO LIBORIO
C.da Paesana
98066 Patti (ME)
cell. 339/8829505
e-mail: [email protected]
DI PASQUALE MARIA RITA
Via Omero 6
90011 Bagheria (PA)
tel. 091/905725
e-mail: [email protected]
DI STEFANO SANSALVATORE
Via Gioconda 9
94013 Leonforte (EN)
tel. 0935/902839
e-mail: [email protected]
DI TORA MARCELLO
Convento S. Domenico
Via Bambinai 18
90133 Palermo
tel. 091/7746451
cell. 328/3339811
e-mail: [email protected]
FERRO GAREL GIUSEPPE
Via dei Quintini 275
00175 Roma
tel. 091/6171585
e-mail: [email protected]
416
GIARRIzzO MARIANGELA W.
Via Bari, 4
94019 Valguarnera (EN)
cell. 338/1550717
e-mail: [email protected]
GUCCIONE EUGENIO
Via G. Mulè 24
90129 Palermo
tel. 091/486475
e-mail: [email protected]
GUGLIELMO LARA
Traversa Italia 80
80078 Pozzuoli (NA)
e-mail: lara ì[email protected]
GULLETTA LETTERIO
Via Centone 11
98122 Messina
tel. 090/674354
e-mail: [email protected]
ISGRò GIULIA
Via G. Salvioli 16
90146 Palermo
cell. 393/9411077
e-mail: [email protected]
417
INDIRIZZI
DEI DOCENTI
IMPELLIzzERI VITO
Seminario vescovile
Piazza della Repubblica 12
91026 Mazara del Vallo (TP)
tel. 0923/941809
e-mail: [email protected]
LA DELFA ROSARIO
Corso Pisani 67
90129 Palermo
tel. 091/6457953
e-mail: [email protected]
LEGRAND HARVé
E-mail: [email protected]
LEONE SALVINO
Via G. D’Annunzio 9
90144 Palermo
tel. 091/6259680
e-mail: [email protected]
LéTHEL FRANçOIS-MARIE
Teresianum
Piazza san Pancrazio 5/A
00152 Roma
tel. 06/58540283
e-mail: [email protected]
LIBERTO GIUSEPPE
Via S. Luca 4
00120 Città del Vaticano
cell. 335/7488288
e-mail: [email protected]
LICCIARDI GIUSEPPE
Piazza Duomo 10
90015 Cefalù (PA)
cell. 347/6340737
e- mail: [email protected]
418
LIPARI ANSELMO
Abbazia Benedettina
90040 San Martino delle Scale (PA)
tel. 091/418104
e-mail: [email protected]
LO BELLO ROSARIO A.
Via Aristofane 8
96100 Siracusa
cell.: 329/4830614
e-mail: [email protected]
LOMANTO FRANCESCO
Vicolo Mistretta 13
93014 Mussomeli (CL)
tel. 0934/952227
e-mail: [email protected]
LOMBINO VINCENzO
Piazza Don Minzoni 21
92100 Agrigento
tel. 0922/20991
e-mail: [email protected]
MANCUSO ANTONIO
Via Saline 67/3
90149 Palermo
cell. 347/7099354
e-mail: [email protected]
419
INDIRIZZI
DEI DOCENTI
LO PRESTI MARIA
Via Umberto Giordano 51
90144 Palermo
tel. 091/6822071
e-mail: [email protected]
MASSARA FRANCESCA PAOLA
Corso Tukory 84
90134 Palermo
e-mail: [email protected]
MESSINA DOMENICO
Villagio Presidiana, snc
90015 Cefalù (PA)
tel. 0921/922288
e-mail: [email protected]
MILITELLO CONCETTA
Viale di Villa Panphili 20/A, 13
00152 Roma
tel. 06/5894882
e-mail: [email protected]
MOGAVERO FRANCO
Via A. Amedeo 9
90016 Collesano (PA)
tel. 0921/661333
e-mail: [email protected]
MORGANTE VINCENzO
Via Principe di Villafranca 22
90141 Palermo
tel. 091/327341
e-mail: [email protected]
MURGANO VINCENzO
Via Vulturo 25
94100 Enna
tel. 0935/22552
e-mail: [email protected]
420
NARO MASSIMO
Via Siracusa 47
93017 San Cataldo (CL)
tel. 0934/573615
e-mail: [email protected]
NICOLACI MARIA ARMIDA
Via Terza Compagnia 35
90151 Palermo
tel. 091/450950
e-mail: [email protected]
NOTARI GIOVANNI
Via Enrico Pantano 42
95129 Catania
tel. 095/7477870
e-mail: [email protected]
PAGANINI SIMONE
RWTH-Aaschen-University
Dipartimento di Teologia Biblica
tel. 00492418093553
e-mail: [email protected]
PANzARELLA SALVATORE
Via R. Dioguardi 10
90015 Cefalù (PA)
cell. 338/0950183
e-mail: [email protected]
421
INDIRIZZI DOCENTI
PALUMBO GIORGIO
Via Siracusa 34
90141 Palermo
tel. 091/6257046
e-mail: [email protected]
PARISI ANTONIO
Via Manzoni 11
95041 Caltagirone (CT)
cell. 366/3821427
e-mail: [email protected]
PASSARO ANGELO
Via Celso 27
93013 Mazzarino (CL)
tel. 0934/382961
e-mail: [email protected]
PILERI BRUNO ANTONIO
Via Villafranca 14
90030 Altofonte (PA)
cell. 329/96608885
e-mail: [email protected]
PFEIFFER HEINRICH
Piazza della Pillotta 4
00187 Roma
tel. 06/69886113
e-mail: [email protected]
PISTONE ROSARIO
Convento S. Domenico
Via S. Maddalena 80
95124 Catania
tel. 095/321616
e-mail: [email protected]
PITARRESI GASPARE
Via Liguria 25
90039 Villabate (PA)
cell. 340/2471779
e-mail: [email protected]
422
PRIOLA SALVATORE
Via Garibaldi 54
90039 Villabate (PA)
cell. 335/7595990
e-mail: [email protected]
PULEO FRANCESCA
Via Giuseppe Paratore 26
Cell. 338/1129765
E-mail: [email protected]
RASPA CARMELO
Via F. Baracca 35
95010 Torre Archirafi (CT)
tel. 095/971201
e-mail: [email protected]
ROMEO FRANCESCO
Via Littore Ragusa 22
90144 Palermo
tel. 091/521998
e-mail: [email protected]
SCORDATO COSIMO
Via Vesalio 1
90134 Palermo
tel. 091/6517052
e-mail: [email protected]
423
INDIRIZZI DOCENTI
SANSONE GIUSEPPINA
Via Filippo Piazza 15
94015 Piazza Armerina (EN)
tel. 0935/680768
e-mail: [email protected]
SCRUDATO VINCENzO
Convento Cappuccini
Via Sallemi 120
93100 Caltanissetta
tel. 0934/25111
e-mail: [email protected]
SIVIGLIA IGNAzIA
Piazza Pretoria 4
90133 Palermo
tel. 091/7302792
e-mail: [email protected]
SOLLENA ANDREA
Via Giuseppe Fava, 3
90045 Cinisi (Pa)
tel. 091/8686570
e-mail: [email protected]
SORCI PIETRO
Convento S. Maria di Gesù
Via Salita Belvedere 2
90124 Palermo
tel. 091/445195
e-mail: [email protected]
SPINOSA MARIA ANTONIETTA
Via xxV novembre 1856 n. 47
90015 Cefalù (PA)
cel. 338/8342684
e-mail: [email protected]
STABILE FRANCESCO MICHELE
Via S. Aldisio 7
90011 Bagheria (PA)
tel. 091/934161
e-mail: [email protected]
424
TALLUTO VINCENzO
Piazza SS. Quaranta Martiri alla Guilla 2
90134 Palermo
cell. 331/5771160
e-mail: [email protected]
TAVOLACCI GIUSEPPE
Seminario di Palermo
Via Incoronazione 7
90134 Palermo
tel. 0912511152
e-mail: [email protected]
TORCIVIA CARMELO
Via Vittorio Emanuele 32
90133 Palermo
cell. 338/4239081
e-mail: [email protected]
TRAPANI GIUSEPPE
Piazza del Parlamento 1
90134 Palermo
tel. 091/6517382
e-mail: [email protected]
VACCA SALVATORE
Santuario Maria SS.
90010 Gibilmanna (PA)
tel. 0921/421739
e-mail: [email protected]
425
INDIRIZZI DOCENTI
TRAPANI VALERIA
Via Montecarlo 6
90143 Palermo
e-mail: [email protected]
VERSACI CIRINO
Santuario della Madonna
Via Mons. V. Pullano 12
98060 Tindari (ME)
tel. 0941/369003
e-mail: [email protected]
VIOLA ANNA PIA
Via M. Vaccaro 13
90145 Palermo
tel. 091/228215
e-mail: [email protected]
VITALE GIOVANNI
Via Firenze 17
90049 Terrasini (PA)
e-mail: [email protected]
VOLGGER DAVID
Pontificia Università Antonianum
Via Merulana 124
00185 Roma
tel. 06/70373502
e-mail: [email protected]
426
INDIRIZZI DEI TUTORS
AVENI MARIA
Via M 14, 4/6
90046 Monreale (PA)
tel. 091/6403044
e-mail: [email protected]
CHINNICI FRANCESCO
Via Nairobi 12
90146 Palermo
tel. 091/595735
e-mail: [email protected]
MALLEO MARIA
Via Saverino 34
90030 Bolognetta (PA)
cell. 329/5461993
e-mail: [email protected]
MASSARO MASSIMO
Via Claudio Monteverde 19
90145 Palermo
cell. 340/2733851
e-mail: [email protected]
RAGUSA FRANCESCA
Via A. Poliziano 68
90145 Palermo
tel.091/2521205
e-mail: [email protected]
427
INDIRIZZI
DEI TUTOR
POLLANI MARIANNA
Via Antonio Curreri 66
90044 Carini (PA)
cell. 3209449814
e-mail: [email protected]
ROMEO FRANCESCO
Via Littore Ragusa 22
90144 Palermo
tel. 091/521998 e-mail: [email protected]
STAROPOLI ANNA
Via Paolo Amato 15
90138 Palermo
cell. 347/4667141
e-mail: [email protected]
TOCCO CINzIA
Via A. Canaletto
90047 Partinico (Pa)
cell. 2492123954
e-mail: [email protected]
zAMBITO ANNA
Via Conte di Torino 11
90030 Mezzojuso (PA)
cell. 334/8283600
e-mail: [email protected]
428
INDIRIZZI
DEI TUTOR
429
430
INDICE
431
Presentazione del Preside
Notizie sulla Facoltà
Aggregazione, Affiliazioni, Collegamenti, Convenzione
5
15
21
L’ISTITUZIONE
Gran Cancelliere
Commissione episcopale
Autorità Accademiche
Officiali
Autorità Collegiali
I. Consiglio della Facoltà
II. Collegio dei Docenti
III. Consiglio di Amministrazione
IV. Commissione per gli Istituti affiliati
V. Commissione per gli Istituti Superiori
di Scienze Religiose
VI. Commissione per l’esame degli schemi di Tesi
di Licenza
VII.Commissione per l’esame degli schemi di Tesi
di Dottorato
Istituto Superiore di Scienze Religiose
Corpo docente della Facoltà
I. Docenti emeriti
II. Docenti stabili
III. Docenti stabili associati dell’ISSR
IV. Docenti incaricati IT
V. Docenti incaricati ISSR
VI. Assistenti IT
VII. Docenti invitati
Corpo docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose
I. Docenti stabili associati
II. Docenti incaricati
III. Docenti invitati
Studenti
Segreteria
29
29
29
30
30
30
31
31
32
32
32
32
33
34
34
34
37
37
40
41
42
47
47
47
47
49
52
433
Biblioteca
Amministrazione
Norme per l’iscrizione
I. Immatricolazione
II. Iscrizione annuale
a) Studenti ordinari e straordinari
b) Uditori
c) Ospiti
III.Tasse
a) I Ciclo
b) II Ciclo
c) III Ciclo
d) ISSR
e) Dipartimento di Studi Biblici
f) Corsi propedeutici
g) VI Anno teologico
h) Uditori e Ospiti
i) Fuori corso
l) Gradi accademici e Diplomi
IV. Diritti di Segreteria
V. Assegno di studio
Accordi di partneriato
Riconoscimento civile dei titoli rilasciati
dalla Facoltà Teologica
52
53
54
54
55
55
55
56
56
56
56
56
57
57
57
57
57
57
57
58
58
59
60
L’ORDINAMENTO DEGLI STUDI
Dipartimento propedeutico al Corso Istituzionale
di Teologia
Programmi dei corsi
I Ciclo del Corso Istituzionale
1. Piano di studio
2. Seminari
3. Programmi dei corsi e dei seminari
434
65
66
69
69
74
76
Anno teologico
L’offerta didattico-formativa
II Ciclo per la Licenza in Teologia
Sezione di Teologia dommatica (Ecclesiologia)
Programmi dei corsi
Sezione di Teologia biblica
Programmi dei corsi
Sezione di Teologia pastorale
Programmi dei corsi
III Ciclo per il Dottorato in Teologia
Istituto Superiore di Scienze Religiose
1. Piano di studio del triennio
2. Piano di studio dell’indirizzo pedagogico-didattico
Programmi dei corsi del triennio
Programmi dei corsi del biennio: indirizzo
pedagogico-didattico
VI
201
201
206
208
208
236
236
258
258
282
284
284
287
289
338
DIPARTIMENTI
Dipartimento di Studi Biblici
Dipartimento di Teologia delle religioni
Centro “Mons. A. Travia” per lo studio della storia
e della cultura di Sicilia
Cattedra per l’Arte cristiana di Sicilia - Rosario La Duca
Pubblicazioni della Facoltà
381
382
383
384
385
CALENDARIO E SCADENZE
Orario giornaliero delle lezioni
Calendario mensile delle lezioni e delle scadenze
Orario settimanale delle lezioni
1. Corsi propedeutici alla Teologia
2. Corso Istituzionale di Teologia
389
390
401
401
402
435
3. II Ciclo per la Licenza in Teologia
4. Istituto Superiore di Scienze Religiose
404
407
INDIRIZZI
Indirizzi dei docenti
Indirizzi dei tutors
436
413
427
Annuario Accedemico 2016-2017
Pubblicazione Annuale
della Facoltà Teologica di Sicilia
Foto: Guido Santoro
Realizzazione grafica: Andrea Abate
Stampa:
Lito-Tipografia Abate Michele - Paceco (TP)
[email protected]
Finito di stampare nel mese di ottobre 2016