Titolo: Critica alla teologia politica. Da Agostino a Peterson. La fine dell’era costantiniana Autore: Massimo Borghesi Editore: Marietti Sintesi: Il volume, la cui pubblicazione coincide con il cinquantenario del Vaticano II e, nel 2013, con il bimillenario dell’Editto di Costantino, assume il modello delle “due città”, formulato da Agostino ne la Città di Dio, come paradigma della critica ad ogni teologia politica. In ciò segue la lezione di Erik Peterson, il quale nel suo Monoteismo come problema politico (1935), opponeva il modello agostiniano alla “teologia politica” del cattolico nazionalsocialista Carl Schmitt. Una teologia politica il cui esito è la secolarizzazione del teologico attraverso il politico. Il volume mostra, attraverso un’analisi critica dell’agostinismo politico, medievale e moderno, come il Vaticano II riscopra l’Agostino “liberale” in un ritorno ideale al cristianesimo precostantiniano. Il testo analizza il dibattito teologico-politico a partire dall’opera di Schmitt: dalla ripresa del modello nella teologia politica degli anni 60’-’70 (Metz, Moltmann) contrassegnati da una radicale politicizzazione della fede, al suo ritorno dopo il settembre 2001 nella versione teocon e nell’islamismo radicale.