L’uscita al Frantoio di Vangile vista dalla classe I B Il giorno sedici ottobre i miei compagni ed io, insieme alle nostre professoresse, siamo andati col pulmino a visitare il Frantoio di Vangile. E’ stata una giornata molto coinvolgente. Ad introdurre il discorso e’ stato il Preside della nostra scuola, che ha accennato all’importanza storica della coltivazione dell’olivo della nostra zona. Poi ha passato la parola al professor Voigar. Questi ha sottolineato il fatto che siamo fortunati a vivere in un territorio così ricco di zone verdi e collinari, con un clima mite che è l’ideale per questo tipo di coltivazione. Ha anche ricordato l’importanza che la pianta d’olivo ha, da sempre assunto nell’arte. L’olivo, infatti, è sempre stato simbolo di semplicità, fortezza e pace ed è stato raffigurato così simbolicamente fino a tutto l’ottocento. Dal XIX secolo in poi l’olivo è stato rappresentato in arte non più come simbolo ma in senso realistico. Notevoli i dipinti di Van Gogh che scrisse quanto fosse difficile catturare il colore grigio argenteo delle foglie d’olivo. Ma ci ha lasciato dei quadri straordinari che raffigurano questa bellissima pianta. Alla fine ci hanno fatto degustare una merenda deliziosa: pane ed olio! Una colazione semplice, ma irresistibile grazie alla croccantezza del pane e al sapore intenso dell’olio extra vergine d’oliva. Virginia Carrara Bravissima: una relazione sintetica e esauriente! Ma anche tutti gli altri sono stati bravi.... ecco qualcosa di ogni lavoro! Nel frantoio vengono spremute le olive per ricavare un liquido dorato che usiamo quotidianamente in cucina: l’olio. Eleonora Casi L’olivo ricopre tutta la Toscana, come una mamma che avvolge il suo bimbo tra le coperte per evitare che abbia freddo. Aurora Cellini Mi piacerebbe vedere queste magnifiche piante con gli occhi del professor Voigar. Ilaria Faggioli Noi siamo talmente abituati ad essere circondati da bei paesaggi che non sempre ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati. Francesca Finizzola La nostra terra toscana è una terra bellissima che affascina molti turisti grazie al bel paesaggio collinare. Simona Fornelli La Dea Atena crea dal nulla una bellissima pianta chiamata olivo. Matteo La Scala Il Professor Voigar ci ha fatto vedere la differenza tra ulivi abbandonati e ulivi ben tenuti e ci ha insegnato a vederli in modo diverso, cioè ad amarli di più. Edoardo Avella Ora guardo le colline con occhi diversi. Cristiano Di Maina C’erano anche dei dipinti che rappresentavano paesaggi con tanti ulivi. Lisa Melosi Nelle immagini si vedevano gli ulivi in collina, alcuni paesi, la vallata della Valdinievole e alcuni opere d’arte raffiguranti l’ulivo. Lorenzo Mucci Dentro al frantoio c’erano i nostri disegni. I disegni li abbiamo fatti in classe con la Professoressa di arte: abbiamo ricopiato i ramettini di ulivo e con le matite a cera abbiamo fatto il frottage. Elvis Morina Ad arte ho rappresentato dei rami di ulivo dal vero e per me è stata un’esperienza nuova. Eleonora Pagni Un attimo dopo eravamo tutti in fila per la bruschetta: molto buona! Gabriele Bogazzi Siamo andati a mangiare pane e olio, buonissimo già dall’aspetto: pancia mia fatti capanna! Fabiola Lombardi La fettunta aveva un sapore gustoso che dava un lieve pizzichìo alla lingua: era l’effetto dell’olio nuovo. Elisabetta Maccanti piato i ramettini di ulivo e con le matite a cera abbiamo fatto il frottage. Pane e olio: era buonissimo! Letizia Meucci P Abbiamo mangiato pane e olio e poi siamo andati a giocare fuori. Anna Puca Che giornata fantastica! Francesco Zarrelli agni Foto e impaginazione: prof. Sabrina Bertini Stesura del testo al computer: Lorenzo Mucci.