S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA Lezione n. 8 Arresto e periarresto Ecocardiografia nella rianimazione cardiopolmonare A cura di: Biagio Liccardo Elemento fondamentale della Rianimazione Cardio-Polmonare (Cardiopulmonary Resuscitation- CPR), è una corretta sequenza BLSD-ALS per il mantenimento delle funzioni vitali del paziente in arresto cardio-circolatorio (ACC). Le ultime Linee Guida del 2010 (AHA 2010 Cardiopulmonary Resuscitation Guidelines) individuano in classe I la sola valutazione clinica, pur sottolineando la potenzialità dell’ecografia nell’individuazione della causa dell’arresto cardiocircolatorio (ACC), fondamentale per il miglioramento dell’outcome del paziente, “AHA 2010 CPR Guidelines. No studies specifically examine the impact of echocardiography on patient outcomes in cardiac arrest. However, a number of studies suggest that transthoracic and transesophageal echocardiography have potential utility in diagnosing treatable causes of cardiac arrest such as cardiac tamponade, pulmonary embolism, ischemia, and aortic dissection. Transthoracic or transesophageal echocardiography may be considered to diagnose treatable causes of cardiac arrest and guide treatment decisions (Class IIb, LOE C).” Nel paziente con ACC che in particolare presenta alla valutazione del ritmo asistolia/PEA, le indicazioni internazionali sottolineano l’importanza della diagnosi ed il trattamento della causa sottostante, potenzialmente reversibile e che spesso rende inefficace le manovre di CPR, permettendo un netto miglioramento della prognosi del paziente. Così, come suggeriscono le Linee Guida “Transthoracic or transesophageal echocardiography may be considered to diagnose treatable causes of cardiac arrest and guide treatment decisions” l’ecografia può integrare la raccolta anamnestica, la valutazione obiettiva e l’interpretazione elettrocardiografica, non solo essendo facilmente disponibile per il medico che ha in cura il paziente (internista, urgentista, rianimatore o specialista) ma, in pochi secondi e senza la necessità di sospendere le manovre di RCP, rappresenta uno strumento portatile e versatile, utilizzabile al letto dell’ammalato (point-of-care), utile nell’individuazione della causa, nell’ottimizzazione e nella gestione della terapia del malato critico. Permette inoltre una migliore comprensione S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA dell’emodinamica del paziente e dei meccanismi elettromeccanici che sostengono l’ACC, permettendo di confermare o escludere le diverse cause etiologiche. Il primo step dell’esame ecografico può essere la ricerca di attività meccanica cardiaca. L’ecocardiografia nel PEA( pulseless electrical activity) permette di discriminare il vero-PEA (la dissociazione elettro-meccanica caratterizzata dalla presenza di attività elettrica all’ECG in assenza di attività meccanica cardiaca) dallo pseudo-PEA (presenza di attività meccanica in assenza di polso), condizioni distinguibili solo attraverso l’utilizzo dell’ecografia. In tre studi prospettici, l’assenza di attività meccanica in paziente in arresto cardiaco era altamente predittiva della non ripresa della circolazione spontanea (ROSC), giustificando così l’interruzione dopo il tempo stabilito delle manovre rianimatorie. Diversi sono i protocolli della CPR nei ritmi defibrillabili (FV/TV senza polso) e nei non defibrillabili (PEA e asistolia) e di conseguenza diverso è l’inserimento dell’ecografia nell’ambito delle diverse sequenze. Elemento fondamentale comune è che l’inserimento dell’ecografia nella CPR non interferisca con le normali manovre rianimatorie. S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA Nel primo caso, in accordo con le Linee Guida ACLS, la priorità è quella di erogare lo shock quanto prima e contemporaneamente di mantenere le funzioni vitali del paziente attraverso le compressioni toraciche esterne e la’assistenza ventilatoria; pertanto in questi casi l’ecografia da protocollo rientra solo a partire dal sesto ciclo, in quanto l’unico strumento diagnostico-terapeutico è il defibrillatore e l’erogazione dello shock. Diversa è la situazione dei ritmi non defibrillabili (PEA o asistolia). L’esecuzione dell’ecografia si può integrare bene nelle manovre di rianimazione, non ostacolando e non prolungando i tempi di sospensione dal massaggio (preferibile l’approccio sottocostale), solo qualora l’esecutore dell’esame sia adeguatamente formato ed abbia una preparazione specifica e l’equipe rianimatoria sia adeguatamente preparata nell’integrare in maniera sincrona sia l’esecutore dell’ecografia che l’interpretazione delle immagini. S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA Il Focused echocardiographic evaluation in resuscitation managment (FEER) è un esempio di algoritmi proposti per medici d’urgenza. Durante la CPR è fondamentale distinguere il vero-PEA dallo pseudo-PEA e si è visto che la valutazione del polso periferico è una stima troppo imprecisa della funzione meccanica miocardica. È pertanto fondamentale una diagnosi ecografica volta ad individuare la reale dissociazione elettromeccanica senza movimenti delle pareti cardiache (vero-PEA) dallo pseudo-PEA. Nel Focused echocardiographic evaluation in life support and peri-resuscitation (FEEL), il 75% dei PEA diagnosticati clinicamente nei dipartimenti di emergenza presenta un movimento misconosciuto di parete ed il 35% dei pazienti in asistolia evidenzia una residua contrattilità di parete; in entrambi i casi la presenza di attività meccanica si associa ad un aumento della sopravvivenza. Il pseduo-PEA può essere sostenuto da diverse cause reversibili (5H e 5T) e l’ecografia è in grado di individuarne 5 su 10 (vedi tabella): il tamponamento cardiaco, l’ipovolemia, la severa disfunzione ventricolare sinistra (infarto del miocardio), il cuore polmonare acuto (embolia polmonare), lo pneumotorace iperteso. Inoltre non è necessario la valutazione dello specialistica in quanto tutte queste condizioni per determinare arresto cardiaco devono essere molto severe e quindi determinare dei pattern ecografici facilmente riconoscibili. In conclusione l’ecografia durante CPR potenzia la capacità diagnostica del medico in quanto è in grado di identificare le cause reversibili di PEA, distinguere il pseudo-PEA dal vero-PEA e migliorare la qualità dell’ACLS e l’oucome dei pazienti. S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA Cause trattabili di arresto cardio-circolatorio 5H 5T Hypoxia Tamponade cardiac Hypovolemia Thromboembolism pulmonary Hypo/Hyperkaliemia Thrombus in coronary artery Hyperacidosis Tensive pneumothorax Hypotermia Toxics In corsivo le cause identificabili attraverso l’utilizzo dell’ecografia Sindromi ecografiche (caratteristiche ecografiche maggiori) Embolia polmonare Ventricolo destro di dimensioni maggiori del ventricolo sinistro Ipovolemia Ventricolo sinistro piccolo ed ipercinetico, vena cava inferiore piccola ed collassabile Tamponamento cardiaco Versamento pericardico associato a compressione delle camere cardiache destre (atrio e ventricolo destro) e in una fase avanzata atrio e ventricolo sinistro (velocità con cui si accumula il liquido, indipendentemente dalla quantità) Infarto del miocardio Severa disfunzione della contrattilità ventricolare sinistra Pneumotorace Presenza di sliding, linee B e lung pulse escludono lo PNX BIBLIOGRAFIA - - - - - Focused Cardiac Ultrasound in the Emergent Setting:A Consensus Statement of the American Society ofEchocardiography and American College of Emergency Physicians. 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