Elenco delle cose da fa fare all`esercito a Treviso

Elenco delle cose da fa fare all’esercito a Treviso, stilato da Luigi Calesso di Un’Altra Treviso
A difendere i cittadini dalle dichiarazioni insulse dei politici;
a proteggere bambini, pedoni, ciclisti, anziani dallo smog che avvelena la
città;
a realizzare la rete fognaria che manca in gran parte dei quartieri;
a togliere i giovani dalla precarietà senza speranza;
a salvare i prati dal cemento e dall’asfalto;
a difendere gli abitanti di San Giuseppe dal traffico sulla Noalese in
continuo aumento;
a sostituire i cassonetti delle immondizie con i bidoncini per la raccolta
“porta a porta”;
a proteggere l’ex-tribunale dalla speculazione;
a salvare gli studenti e gli insegnati dalla Gelmini;
a dotare via Benaglio, via Mauro e via Pulieri dell’illuminazione
pubblica;
a bloccare l’ingresso delle auto nel centro storico;
ad elaborare il Piano di Assetto del Territorio che avrebbe dovuto essere
già pronto;
a dotare la città di sale pubbliche per le attività culturali,
artistiche, sociali, politiche;
a realizzare la pista ciclopedonale in via Boiago;
a strappare gli immigrati dallo sfruttamento del lavoro nero;
a salvare le rive del Sile dalla cementificazione;
ad aiutare i commercianti del centro storico che rischiano la chiusura
perché la città si svuota;
a impedire l’inutile allargamento di via del Cornaino;
a scrivere un Regolamento Edilizio che valorizzi il risparmio energetico e
le energie rinnovabili;
ad aiutare i lavoratori disoccupati e cassintegrati;
a costruire delle piste ciclabili degne di questo nome;
a salvare gli abitanti di via Salsa dal traffico da e verso il
Sant’Artemio;
a strappare dalla clandestinità i manifesti della collezione Salce;
a progettare un Piano Urbano del Traffico degno di questo nome;
a costruire il terzo asilo nido in città;
ad impedire la realizzazione a Selvana della nuova piscina;
a proteggere gli stranieri dalla discriminazione;
a difendere gli alberi dalle motoseghe comunali;
a salvare piazza Vittoria dal park interrato;
a costruire qualche alloggio per le emergenze abitative;
a completare finalmente i lavori del museo di Santa Caterina;
a far utilizzare le potenzialità finora sprecate del depuratore comunale;
a proteggere gli abitanti di via Casette che rischiano di trovarsi la
tangenziale dentro casa;
ad ottenere dal demanio la ex-caserma Salsa perché serva alla città e non
alla speculazione;
a chiudere Trevisoservizi e far entrare Treviso in un consorzio di
smaltimento rifiuti;
a difendere corsi d’acqua e fossati dal tombinamento e dalla
palificazione;
a realizzare un parco pubblico alla ex-De Longhi;
a rendere più intelligente il progetto della rotatoria sulla Feltrina;
a smantellare la “casta padana”!