"Carpe diem", "Odi et amo", "Illo tempore", "Ipse dixit"… Tutte

"Carpe
diem", "Odi et amo",
"Illo tempore", "Ipse dixit"…
Tutte espressioni che la lingua
latina ha lasciato in eredità al
mondo moderno. Anche se il latino non è una lingua vista di buon
occhio da noi giovani poiché ritenuta "complessa", noi alunni
della terza L possiamo ritenerci
fortunati poiché abbiamo il privilegio di essere una delle 3 classi
del Linguistico a studiare questa
disciplina fino al quinto anno. Ebbene si, perché il Ministero della Pubblica Distruzione,
pardon, Istruzione, ha pensato
bene di relegare questa disciplina
al solo biennio. E allora, rimbocchiamoci le maniche e facciamo
un elogio del latino…
Sara de Filippo
Classe 4D
Giorno dopo giorno, armati di
coraggio e buona volontà, veniamo costantemente spronati ad apprezzare e ad attualizzare questa lingua, sebbene sia considerata da molti ormai antica e
inutile. Come poter negare il fatto
che essa contribuisca a sviluppare una certa logica nei nostri ragionamenti? E poi occorre tener
conto dell'incisività che il latino
ha dato anche alla letteratura italiana. Si pensi all'imponente figura
di Dante, il quale nella
sua "Divina Commedia" fa più e
più volte riferimento al poeta
latino Virgilio etichettandolo
come "suo maestro"; o come
non citare Petrarca e Boccaccio;
se non avessero conosciuto il
latino, sarebbero stati grandi
davvero? Per quanto riguarda la
letteratura latina, facciamo riferimento ad alcuni dei suoi massimi esponenti, Terenzio, Catullo, Lucrezio, Cicerone; essi si
sono serviti di questa lingua per
"dar voce" ai propri sentimenti.
Noi consideriamo il latino come
un "gioco", o meglio, come una
continua sfida con noi stessi;
riuscire a vincere tale sfida (che
sia una frase o un'intera versione) significa raggiungere l'obiettivo e, contemporaneamente,
avere un riscontro delle nostre
effettive capacità. Abbiamo la
consapevolezza, ormai, della
superficialità con la quale il
mondo della scuola, le Istituzioni tutte, considerano il latino e
noi, invece, sentiamo di doverlo, in qualche modo, difendere.
Il nostro istituto, il Liceo Linguistico, necessita di questa lingua. Come studiare le lingue
straniere senza il supporto del
latino, madre delle altre lingue,
quella sulla quale affondano le
nostre radici?
Noi studenti, con i nostri professori, dobbiamo essere i primi
a difenderlo!
Lorenza Santella,
Irene Falasca, Irene Maniglio,
Nadia Desisto, Martina Ursi,
Federica Peres, Lucia Travali
Classe 3L
L A VO CE D E L G ON Z A G A
Il 27 marzo 2012 le classi prime
dell’Istituto Magistrale “Isabella
Gonzaga” hanno visitato il Parco
Nazionale del Circeo, una delle riserve naturali più suggestive ed antiche d’Italia. La visita guidata è stata
differenziata secondo due diversi
itinerari. Una parte di alunni
(sezioni A, C, E) ha visitato le dune, uno degli ambienti più belli e
particolari del parco, come pure
uno dei più fragili e frequentati; qui
si è svolta la ricerca delle diverse
tracce – ad esempio orme, escrementi, uova – degli animali che
vivono in quella zona. Le altre se-
Nella foto il promontorio del Circeo con il “profilo” della maga Circe
Passeggiando per le quiete viuzze del
centro si ha la percezione che Pertosa sia un semplice villaggio a ridosso
dei monti Alburni completamente
estraneo alla frenesia delle moderne
megalopoli. Ma è proprio a pochi
chilometri da questa culla di tranquillità che si trova la punta di diamante
di questa città: Le Grotte dell'Angelo.
Frutto di un incessante lavoro che
dura all'incirca da 35 milioni di anni,
queste grotte in roccia calcarea offrono uno spettacolo altamente suggestivo ai visitatori. Il silenzio irreale
del luogo è rotto solo dal gocciolio
dell'acqua che cade dalle stalattiti. Il
sito è aperto al pubblico ed ogni anno riceve migliaia di visitatori, i quali
posso scegliere di affrontare vari percorsi speleologici a circa 200 metri di
profondità. Suggestivo è l'impianto
illuminotecnico scenografico, che
oltre a preservare il colore naturale
della grotta calcarea, offre ai visitatori
la vista di pareti rocciose mozzafiato.
In questo ambiente surreale costituito da stretti cunicoli ed ampie camere
rocciose, è possibile essere condotti
da Dante in persona nei gironi infer-
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nali di cui tanto si è scritto. Dopo
essere traghettati ''sull'Acheronte'',
(fiume Negro, sito all'interno della
grotta che sfocia in una cascata
naturale) i visitatori verranno condotti di caverna in caverna ed incontreranno i protagonisti di molti
canti della prima cantica: Francesca
da Rimini, il Conte Ugolino, Farinata degli Uberti, Ulisse... giusto
per citarne alcuni. Naturalmente
tutti i personaggi recitano ed intrattengono con Dante passi
della Divina Commedia
al fine di rendere maggiormente realistico il
viaggio. Da circa 3 anni
la compagnia de ''Il Tappeto Volante'' gestisce
questa rappresentazione
nota a livello nazionale.
L'intero spettacolo si
zioni (D, L, M, N) sono invece
andate alla scoperta della “vita”
nella Selva prima della Bonifica, a
tu per tu anche le antiche abitudini
dei contadini e dei pastori degli
anni Trenta.
Dopo queste suggestive visite, una
meritata e rilassante pausa pranzo
è stata trascorsa tra gli alberi del
parco.
Durante il pomeriggio è stata visitato il comune di San Felice Circeo, raccolto in una cinta muraria e
ubicato su una piattaforma naturale a circa 100 metri sul livello del
mare. Tra corse e risate,
l’indimenticabile
viaggio
d’istruzione è stato concluso con
qualche foto di gruppo in spiaggia,
prima di ritrovarsi a salire
sull’autobus poi ripartito alla volta
di Chieti.
Francesca Paciocco
Classe 1D
snoda lungo un percorso di circa
un chilometro, caratterizzato dalla presenza di ampie cavità aventi
gruppi di stalattiti e stalagmiti la
cui formazione risale a tempi più
remoti. Per maggiori informazioni visitare il sito:
www.grottedellangelo.sa/dante.it
Francesca Quici,
Classe 3N
L A VO CE D E L G O N Z A G A
Ulisse, accolto nella reggia del re dei
Feaci, narra le sue avventure: dopo
aver superato tante insidie, ostacoli
e pericoli i suoi uomini, guidati da
Euriloco,
si
spingono
all’esplorazione dell’isola di Eéa.
Dopo non molto cammino, si trovarono di fronte ad una magnifica
dimora, ornata di splendidi marmi e
custodita da belve feroci di ogni
genere, tra le quali lupi e leoni.
Queste, invece di aggredirli, si accostarono lentamente agitando le code
allegramente, sbigottendo così i
compagni di Ulisse.
Dalla magnifica dimora, proveniva
una voce soave di donna, che intonava ammalianti melodie. Il gruppo
di avventurieri, incantati da quel
canto, chaimarono la donna a gran
voce ed ella subito comparve sulla
porta, invitandoli ad entrare con un
gesto gentile.
Tutti, incauti, varcarono la soglia,
tranne Euriloco che, temendo qualche losco inganno si era tenuto in
disparte. Circe fece accompagnare
gli uomini su eleganti scranni ed
offrì loro una pozione magica da lei
preparata.
La vita è un immenso percorso fatto di scelte. Ogni scelta può influire
positivamente o negativamente sulla
nostra persona. Come possiamo
evitare i cosiddetti “ passi falsi”?
Prima o poi ,tutti ci troviamo davanti ad un bivio, di fronte al quale
dobbiamo prima riflettere e poi
Dopo che gli uomini ebbero bevuto,
Circe li colpì con una bacchetta e
questi pian piano presero le sembianze di maiali, poi subito rinchiusi
in un porcile e nutriti con ghiande di
quercia.
Euriloco, che era rimasto in disparte,
corse da Ulisse per informarlo
dell’accaduto. L’eroe, allora, decise di
recarsi dalla maga e una volta giunto
nei pressi della sua dimora, incontrò
Ermes che gli donò una pianta chiamata Moli, un antidoto contro i filtri
magici.
Non appena ebbe ricevuto questo
prezioso dono, Ulisse si incamminò
con l’animo agitato verso la dimora
di Circe. Appena giunse, chiamò la
maga ed ella apparve, invitandolo ad
entrare.
Lo fece sedere e offrì anche a lui il
prendere un’iniziativa . Il problema
è agire. La chiave di volta sta
nell’ascoltare il cuore o il cervello, la
razionalità o l’istinto?
Nessuno può aiutarci in quest’arduo
compito, (ognuno potrebbe esprimere il proprio punto di vista ma
alla fine, la decisione spetta a noi).
La risposta la conosciamo, eppure
non è visibile, è un qualcosa di intrinseco che solo pochi hanno la
fortuna di percepire. “ La verità non
si trova nel mezzo ma nella profondità” così citava Arthur Schnitzler. Il
mio personale ed umile consiglio è
solito malevolo intruglio, che tuttavia su Ulisse non sortì alcun
effetto a causa dell’antidoto donatogli da Ermes. Ulisse si scagliò
con la spada sguainata su Circe,
che cadde ai suoi piedi, chiedendogli chi fosse e da dove venisse.
La maga gli chiese anche di salire
in una stanza con lei, per potersi
riconciliare l’uno con l’altra. Ulisse disse però che non avrebbe
accettato fino a quando ella non
avesse giurato di non ordire inganni di alcun genere. Circe cincondò l’eroe di ogni premura e
attenzione, ma egli pensava con
dolore ai suoi compagni.
Dopo un anno, la maga, vedendo
il malcontento di Ulisse, gli chiese spiegazioni ed egli le confidò
di essere triste e preoccupato per
i suoi amici. Subito Circe si diresse nel porcile, per cospargere di
strane erbe i compagni che immediatamente si ritrasformarono
in uomini. Questi, che mai avevano perduto il raziocinio e la consapevolezza di ciò che erano diventati, corsero commossi ad
abbracciare il loro eroe, finalmente liberi.
Francesca Paciocco
Classe 1D
quello d’imparare a dare tempo al
tempo, solo così conosceremo
meglio noi stessi e di conseguenza anche quelli che ci circondano.
Questa domanda è sorta casualmente , dopo aver letto il libro di
Alessandro Baricco – Novecento, il
quale mi ha fatto capire che, in
realtà,abbiamo più responsabilità
di quanto immaginiamo e che per
quanta paura si ha di sbagliare,
l’importante è PROVARE.
Agnese Fondi,
Classe 1N
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L A VO CE D E L G ON Z A G A
Eccessiva produzione, stili di vita
troppo elevati, consumo smisurato
di prodotti al di sopra di ogni possibilità: la ricetta per il disastro. La
situazione economica dei nostri
tempi, pur andando avanti da quasi vent’anni, non sembra cambiare.
La causa della recessione era ini-
zialmente (superficialmente?) individuata
nel
consumismo
dell’occidente che, secondo Giampaolo Fabris, sociologo e studioso
dei consumi in Italia, “è diventato
un vero e proprio job, un lavoro da
imparare”. Ora, nell’inquietante
contesto di crisi economica, ci sono italiani che, come spiega Terry
Marocco “hanno optato per nuovi
stili di vita”. Ma per scelta o costrizione? In generale è vero che
c’è una maggiore consapevolezza
rispetto ai prodotti che si acquistano: “Sempre di più i consumatori
vogliono conoscere la filiera che
sta dietro un prodotto. […] si interrogano su cosa sta dietro
un’etichetta”, ma tale pratica ri-
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chiede ricerche e tempo, per essere
fatta bene. Comunque i consumatori italiani stanno cominciando ad
aprire gli occhi e a riflettere sui beni che prima facevano cadere nei
loro carrelli senza guardare. Tutto
questo lavoro di ricerca della convenienza e, a volte, di caccia
all’affare viene tuttavia ancora vanificato
dai teenager che sembrano impermeabili
ai problemi derivanti da una crisi di cui,
a tutt’oggi, a mala
pena hanno cognizione: “Mentre le
famiglie tagliano le
spese, persino quelle
necessarie, gli adolescenti si dichiarano
in netta controtendenza e non rinunciano neppure al
superfluo”
(La
Stampa, 2005). Sono adolescenti
che non si rendono neppure conto
che il Paese in cui vivono piano
piano, ma in maniera più che percettibile, affonda palesando il bisogno di riforme strutturali e di stabilità politica ed è stretto dalle continue richieste di certezza economica
da parte degli organi internazionali
ai quali è affidata parte della nostra
sovranità, come l’UE. Il problema
riguarda anche la nostra politica
che sta cercando da tempo di far
riemergere l’Italia dall’abisso. Ci
abbiamo provato mettendo le pezze ad un governo che si nascondeva dietro a un falso ottimismo riguardo alla crisi e che si esprimeva
attraverso alcune deliranti senten-
ze, come “la crisi non esiste perché
i
ristoranti
sono
pieni”.
L’emergenza è forte: stiamo provando a fronteggiarla con una formazione di tecnici esperti che, a
detta dell’opinione pubblica, non
sta riscuotendo il successo che tutti,
primo il Presidente Napolitano, ci
aspettavamo. Quale il senso della
manovra economica per il risanamento del debito pubblico? Le classi sociali più colpite? Le solite, quelle che rappresentano il ceto medio e
che presto diventeranno, se non lo
sono già, povere. Tagli alle pensioni. Reinserimento sotto altro nome
dell’Ici, imposta sulla casa di proprietà, ora Imu. Aumento dei costi
della benzina. Delle sigarette. Delle
utenze. E chi più ne ha più ne metta. In compenso non vengono toccati i privilegi fiscali della Chiesa e
della casta dei politici. Il governo,
però, ha pensato bene di attenersi al
criterio di equità che avrebbe ispirato la stesura della manovra. Come?
Tassando elicotteri e sottomarini e
facendo tacere, così, gli economisti
sovversivi che non fanno altro che
disprezzare l’operato della classe
dirigente. L’impressione è che, invece di favorire il “ricambio generazionale”, lo sviluppo tecnologico ed
il confronto tra le parti sociali, si
torni indietro: innalzamento dell’età
pensionabile,
riduzione
del
l’orizzonte d’impiego e aumento
delle distanze, in termini di tecnologia e sviluppo, rispetto al resto
dell’Europa (il famigerato spread).
Il nostro Paese si fa sempre più vecchio e nel breve periodo a pagare
un prezzo troppo alto (è facile da
comprendere) saremo noi, i giovani, in tempi migliori definiti “la
speranza del futuro”.
Eleonora Luberti
Classe 4L
L A VO CE D E L G O N Z A G A
Cosa sono le stelle? Un professore risponderebbe certamente: - Grandi masse
gassose composte principalmente da
idrogeno ed elio. – Ma se questa teoria
fosse errata? Se le stelle fossero composte da qualcosa di più semplice?
sue teorie, quindi, pur continuando a
pensarci ogni sera, iniziò a credere che la
convinzione che tutti avevano sulle stelle fosse quella giusta e che non esistesse
alcun segreto.
Intanto il lavoro a scuola diventava
Fu una normalissima ragazza a scoprirlo. Il suo nome era Sirio, e aveva sempre
posseduto un legame speciale con il cielo.
Trascorreva ogni sera ad ammirare la
volta celeste, scrutando con attenzione
ogni tonalità del blu splendente, che si
espandeva magicamente nell’aria. Ma,
a rapire maggiormente la sua attenzione erano le stelle: così luminose nella
notte da suscitarle miliardi di pensieri.
- Non possono essere solamente quello
che dicono gli altri, quei bagliori splendenti, che illuminano la notte senza
paura e con tanta forza: devono essere
certamente qualcosa di più. – Erano i
pensieri che le riempivano la mente ogni
sera; ella riteneva con certezza che esistesse un “segreto delle stelle”.
Passava il tempo e, nonostante continuasse costantemente a pensarci, non
riusciva a capire quale potesse essere il
segreto delle stelle, dell’esistenza del
quale lei era particolarmente convinta.
Dopo l’ennesimo compito scolastico
andato male, la madre di Sirio andò su
tutte le furie: - Dovresti studiare di
più, invece passi il tuo tempo sul balcone di casa! Sirio, inizia a pensare che le
tue fantasticherie non ti porteranno da
nessuna parte! Inizia a pensare alla
scuola! –
La ragazza rimase particolarmente ferita da quelle parole; in effetti non aveva
trovato alcuna prova che appoggiasse le
sempre più impegnativo ed il tempo per
riflettere sul cielo iniziò a scarseggiare.
Sirio abbandonò il suo sogno per molto
tempo, decidendo di dedicarsi a qualcosa
di “più importante”.
Un pomeriggio aprì i suoi libri per studiare. Continuava a leggere la stessa
frase , più e più volte, senza capirla. La
verità era che la sua mente assente non
voleva proprio impegnarsi. Cercava
l’attenzione, ma senza risultato. Aprì
libro dopo libro, quaderno dopo quaderno, per richiuderli tutti un istante dopo.
Nulla sembrava interessarle, nessun
argomento poteva catturare la sua preziosa attenzione, che continuava a sfuggire fuori dalla finestra.
Una sera, dopo aver studiato tutto il
giorno, andò nella sua stanza per dormire. La finestra della camera aveva la
tenda chiusa, ma riusciva ugualmente
ad entrare una luce bianca, una luce che
lei conosceva molto bene. Scostò la tenda e riscoprì, dopo tanto tempo, quanto
amasse il cielo di notte. – E’ questo che
mi rende davvero felice – si disse Sirio,
sentendo il suo cuore battere forte come
se fosse tornata a casa dopo tanto tempo di assenza.
-Non abbandonerò mai il mio desiderio,
non mi allontanerò più da quello che
amo veramente, non voglio rinunciare
più a ciò che conta veramente per me:
d’ora in poi esaudirò ogni mio sogno
senza paura- Pronunciare quella frase la
fece sentire meglio. Stava quasi per
chiudere la finestra, quando si accese
nel cielo una nuova luce, più grande e
brillante delle altre.
Indietreggiò vedendola brillare forte
davanti ai suoi occhi .Quella stella era
nata quando aveva espresso il suo desiderio .
Rimase tutta la notte a guardarla e,
quando riaprì gli occhi era sorto il giorno e l’azzurro del mattino aveva coperto le stelle. Era mattino e bisognava affrontare un nuova giornata e
l’avrebbe fatto con tutta se stessa.
Sirio trascorse ogni giorno pensando
alle sue stelle, per poi rivederle ogni
sera. E accorgersi che la stella del suo
desiderio brillava ogni giorno di più la
rendeva orgogliosa. - Sei la stella del
mio desiderio “ - pensava Sirio - le stelle sono desideri , desideri che brillano
per impedire d’essere dimenticati. …..
Passarono molti anni ma Sirio non
dimenticò mai il suo sogno, e fu una
sera, mentre era sul terrazzo della sua
casa a guardare le stelle con la sua
bambina che vide una stella cadente.
Qualche minuto dopo si accorse che la
sua stella era scomparsa ed allora la
sua bimba gridò : - Guarda mamma!
La tua stella ha deciso di scomparire
perché il tuo sogno è stato avverato! –
Sirio annuì accarezzando la testolina
della sua piccola – Hai ragione Luna,
è proprio così piccola mia Sirio aveva scoperto e fatto suo il segreto delle stelle, grazie al coraggio di
credere fino in fondo al suo desiderio.
Nulla è come la si vede, c’è un segreto
che si cela all’interno d’ogni cosa e che
vale la pena scoprire, proprio perché
nascosto e riservato solamente a chi ha
il coraggio di cercarlo.
Benedetta Iezzi
Giulia Lizzi
Classe 1E
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L A VO CE D E L G ON Z A G A
INFANZIA
Quei ricordi che
affioravano dolcemente,
le offuscavano sempre
piu' la mente,
percorrendo quei luoghi
tornavano in mente
anche i giochi,
quelli di un'infanzia
ormai passata,
ma mai dimenticata.
Chiudeva gli occhi
e piangeva
mentre il tempo scorreva
ma lei non se ne accorgeva.
Era troppo impegnata
a pensare a quanto era
innamorata…
ad un tratto si sveglia
e il mondo intorno a sè vede
ma d'esser tornata bambina
ella crede.
G.Modesti, K. Sava,
J. Di Berardino, .D’Onofrio
Classe 2M
L’AMORE
Amo di te il tuo essere,
ricco di emozioni,sorrisi,felicità
e di quell’amore che
solo tu sai dare;
fai arrossire il tramonto
…riempimi della tua immensità.
I sogni sono desideri
Ma con te ho capito
Che possono diventare realtà!
Amare te,è l’immenso per me!
Se potessi cambiare il mondo
Metterei il tuo sorriso
Al posto del sole.
Il tuo sguardo al posto del cielo
La tua voce al posto del vento,
e ti assicuro che sarebbe un mondo da
favola.
Anche se un giorno dovrà finire
Ricordati di me per sempre.
G.Di Bartolomeo, M.Oreglini, F.Belluco,
E.La Cioppa, S.Di Naccio
Classe 2M
QUANTO TI AMO
Non sopporto il dolore
che porto nel cuore
quando vedo il tuo viso
illuminato da quel bel sorriso.
Quest'amor mi fa soffrire
come vedere un fiore appassire
a volte è una meraviglia
come una conchiglia
non so come dire,
tu mi fai impazzire!
Martina Belfiglio, Sara Cicchitti
Classe 2M
Il mio migliore amico
Il mio migliore amico
è colui che c'è sempre per me,
è quella persona che ti accarezza
le lacrime con l'anima.
È colui che ti stampa un sorriso
sulle labbra,
che scherza con te,
che trova il modo di prenderti in giro
dolcemente.
È la stella più luminosa in una notte
buia,
è il pensiero che batte dentro il mio cuore.
È l'unico ragazzo che non mi tradirà mai
Marc Chagall (1887 – 1985)
quando tutti mi volteranno le spalle.
F. Di Risio,I. Garzarella,
B. Trivelli, F. Pettinelli Eroe
Classe 2M Non sono il tuo principe
non posso prenderti per mano
e farti volare ovunque tu vuoi
Pensieri...
Percorrendo quei luoghi
che contengono tanti
di quei ricordi
non posso che sperare
nel vedere te tornare
Il tuo amore e' unico semplicemente
da ronzarmi sempre in mente
Io che sono sempre piu'
innamorata, ti aspetto,
da tempo incantata
Dimmi che vuoi tornare
il mio amore ti devo regalare
G.Modesti, K. Sava,J.
Di Berardino, I.D’Onofrio
Classe 2M
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LA SERA
Quando scende la sera
le stelle appaiono,
la pioggia
cade riversandosi nelle tue lacrime
mascherando un vecchio dolore.
Tutta la mia fede era ormai scomparsa
tu l'hai riportata da me.
Ho perso il posto dove dovevo stare
e tu mi hai indicato dove andare,
ma l'unico posto dove voglio essere è
accanto a te.
La vita va avanti e diventa così pesante
perchè la tua presenza non è più cosi costante.
Nel tuo viso ho visto la via per il paradiso,
non sento piu la tua mano nella mia
e mi assale la malinconia.
F.Liberatore, F.Sulpizio,
C.Gentile, C. D'Aloisio
Classe 2M
Non riesco ad entrare nei tuoi pensieri
e dirti tutto ciò che il tuo cuore vuole
sentire
ma lasciami diventare il tuo eroe
Wassily Kandinsky (1866 – 1944)
Sarò tutto quello che vuoi
se sei l'unica per me
ti starò sempre accanto
Martina Fusco
Francesca Marvulli
Classe 2M
L A VO CE D E L G O N Z A G A
Kartoffelsalat (für 4 Personen)
Zutaten und Zubereitung:
6 groβe Kartoffeln (geteilt, 5 Minuten im Schnellkochtop kochen, schälen und abgekühlt in Scheiben schneiden)
Speck oder Wurstwürfel anbraten
Zwibelwürfel bräunen
Schichtweise Kartoffelscheiben 3 mal
Angebratenes (Speck und Zwiebel)
Essig und Öl
Schnittlauch, Dill, eventuell Basilikum
Leicht umrühren
Am 2. Tag auch in Pfanne gebraten lecker!
Insalata di patate (per 4 persone)
Ingredienti e preparazione:
6 patate grandi (dividere a metà, lessare in acqua salata
in pentola a pressione per 5 minuti, sbucciare, far raffreddare e tagliare a fette)
Soffriggere speck o wurstel tagliati a dadini
Far dorare la cipolla tagliata a dadini
Mettere a strati (per 3 volte) le patate tagliate a fette, il
soffritto di speck e cipolla, aggiungere olio, aceto, erba
cipollina, aneto ed eventualmente basilico
Mescolare delicatamente.
Squisita anche il secondo giorno ripassata in padella!
Classe 3N
Sara Marcello
Classe 4E
Direttori Responsabili
Prof.ssa Simona D’Angelo
Prof.ssa Angela Natale
Prof.ssa Marcella Spaziano
Prof.ssa Gabriella Villante
Prof.ssa Polisena Vittorini
Grafica
Prof.ssa Daniela Liberati
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