"Carpe diem", "Odi et amo", "Illo tempore", "Ipse dixit"… Tutte espressioni che la lingua latina ha lasciato in eredità al mondo moderno. Anche se il latino non è una lingua vista di buon occhio da noi giovani poiché ritenuta "complessa", noi alunni della terza L possiamo ritenerci fortunati poiché abbiamo il privilegio di essere una delle 3 classi del Linguistico a studiare questa disciplina fino al quinto anno. Ebbene si, perché il Ministero della Pubblica Distruzione, pardon, Istruzione, ha pensato bene di relegare questa disciplina al solo biennio. E allora, rimbocchiamoci le maniche e facciamo un elogio del latino… Sara de Filippo Classe 4D Giorno dopo giorno, armati di coraggio e buona volontà, veniamo costantemente spronati ad apprezzare e ad attualizzare questa lingua, sebbene sia considerata da molti ormai antica e inutile. Come poter negare il fatto che essa contribuisca a sviluppare una certa logica nei nostri ragionamenti? E poi occorre tener conto dell'incisività che il latino ha dato anche alla letteratura italiana. Si pensi all'imponente figura di Dante, il quale nella sua "Divina Commedia" fa più e più volte riferimento al poeta latino Virgilio etichettandolo come "suo maestro"; o come non citare Petrarca e Boccaccio; se non avessero conosciuto il latino, sarebbero stati grandi davvero? Per quanto riguarda la letteratura latina, facciamo riferimento ad alcuni dei suoi massimi esponenti, Terenzio, Catullo, Lucrezio, Cicerone; essi si sono serviti di questa lingua per "dar voce" ai propri sentimenti. Noi consideriamo il latino come un "gioco", o meglio, come una continua sfida con noi stessi; riuscire a vincere tale sfida (che sia una frase o un'intera versione) significa raggiungere l'obiettivo e, contemporaneamente, avere un riscontro delle nostre effettive capacità. Abbiamo la consapevolezza, ormai, della superficialità con la quale il mondo della scuola, le Istituzioni tutte, considerano il latino e noi, invece, sentiamo di doverlo, in qualche modo, difendere. Il nostro istituto, il Liceo Linguistico, necessita di questa lingua. Come studiare le lingue straniere senza il supporto del latino, madre delle altre lingue, quella sulla quale affondano le nostre radici? Noi studenti, con i nostri professori, dobbiamo essere i primi a difenderlo! Lorenza Santella, Irene Falasca, Irene Maniglio, Nadia Desisto, Martina Ursi, Federica Peres, Lucia Travali Classe 3L L A VO CE D E L G ON Z A G A Il 27 marzo 2012 le classi prime dell’Istituto Magistrale “Isabella Gonzaga” hanno visitato il Parco Nazionale del Circeo, una delle riserve naturali più suggestive ed antiche d’Italia. La visita guidata è stata differenziata secondo due diversi itinerari. Una parte di alunni (sezioni A, C, E) ha visitato le dune, uno degli ambienti più belli e particolari del parco, come pure uno dei più fragili e frequentati; qui si è svolta la ricerca delle diverse tracce – ad esempio orme, escrementi, uova – degli animali che vivono in quella zona. Le altre se- Nella foto il promontorio del Circeo con il “profilo” della maga Circe Passeggiando per le quiete viuzze del centro si ha la percezione che Pertosa sia un semplice villaggio a ridosso dei monti Alburni completamente estraneo alla frenesia delle moderne megalopoli. Ma è proprio a pochi chilometri da questa culla di tranquillità che si trova la punta di diamante di questa città: Le Grotte dell'Angelo. Frutto di un incessante lavoro che dura all'incirca da 35 milioni di anni, queste grotte in roccia calcarea offrono uno spettacolo altamente suggestivo ai visitatori. Il silenzio irreale del luogo è rotto solo dal gocciolio dell'acqua che cade dalle stalattiti. Il sito è aperto al pubblico ed ogni anno riceve migliaia di visitatori, i quali posso scegliere di affrontare vari percorsi speleologici a circa 200 metri di profondità. Suggestivo è l'impianto illuminotecnico scenografico, che oltre a preservare il colore naturale della grotta calcarea, offre ai visitatori la vista di pareti rocciose mozzafiato. In questo ambiente surreale costituito da stretti cunicoli ed ampie camere rocciose, è possibile essere condotti da Dante in persona nei gironi infer- Pagina 2 nali di cui tanto si è scritto. Dopo essere traghettati ''sull'Acheronte'', (fiume Negro, sito all'interno della grotta che sfocia in una cascata naturale) i visitatori verranno condotti di caverna in caverna ed incontreranno i protagonisti di molti canti della prima cantica: Francesca da Rimini, il Conte Ugolino, Farinata degli Uberti, Ulisse... giusto per citarne alcuni. Naturalmente tutti i personaggi recitano ed intrattengono con Dante passi della Divina Commedia al fine di rendere maggiormente realistico il viaggio. Da circa 3 anni la compagnia de ''Il Tappeto Volante'' gestisce questa rappresentazione nota a livello nazionale. L'intero spettacolo si zioni (D, L, M, N) sono invece andate alla scoperta della “vita” nella Selva prima della Bonifica, a tu per tu anche le antiche abitudini dei contadini e dei pastori degli anni Trenta. Dopo queste suggestive visite, una meritata e rilassante pausa pranzo è stata trascorsa tra gli alberi del parco. Durante il pomeriggio è stata visitato il comune di San Felice Circeo, raccolto in una cinta muraria e ubicato su una piattaforma naturale a circa 100 metri sul livello del mare. Tra corse e risate, l’indimenticabile viaggio d’istruzione è stato concluso con qualche foto di gruppo in spiaggia, prima di ritrovarsi a salire sull’autobus poi ripartito alla volta di Chieti. Francesca Paciocco Classe 1D snoda lungo un percorso di circa un chilometro, caratterizzato dalla presenza di ampie cavità aventi gruppi di stalattiti e stalagmiti la cui formazione risale a tempi più remoti. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.grottedellangelo.sa/dante.it Francesca Quici, Classe 3N L A VO CE D E L G O N Z A G A Ulisse, accolto nella reggia del re dei Feaci, narra le sue avventure: dopo aver superato tante insidie, ostacoli e pericoli i suoi uomini, guidati da Euriloco, si spingono all’esplorazione dell’isola di Eéa. Dopo non molto cammino, si trovarono di fronte ad una magnifica dimora, ornata di splendidi marmi e custodita da belve feroci di ogni genere, tra le quali lupi e leoni. Queste, invece di aggredirli, si accostarono lentamente agitando le code allegramente, sbigottendo così i compagni di Ulisse. Dalla magnifica dimora, proveniva una voce soave di donna, che intonava ammalianti melodie. Il gruppo di avventurieri, incantati da quel canto, chaimarono la donna a gran voce ed ella subito comparve sulla porta, invitandoli ad entrare con un gesto gentile. Tutti, incauti, varcarono la soglia, tranne Euriloco che, temendo qualche losco inganno si era tenuto in disparte. Circe fece accompagnare gli uomini su eleganti scranni ed offrì loro una pozione magica da lei preparata. La vita è un immenso percorso fatto di scelte. Ogni scelta può influire positivamente o negativamente sulla nostra persona. Come possiamo evitare i cosiddetti “ passi falsi”? Prima o poi ,tutti ci troviamo davanti ad un bivio, di fronte al quale dobbiamo prima riflettere e poi Dopo che gli uomini ebbero bevuto, Circe li colpì con una bacchetta e questi pian piano presero le sembianze di maiali, poi subito rinchiusi in un porcile e nutriti con ghiande di quercia. Euriloco, che era rimasto in disparte, corse da Ulisse per informarlo dell’accaduto. L’eroe, allora, decise di recarsi dalla maga e una volta giunto nei pressi della sua dimora, incontrò Ermes che gli donò una pianta chiamata Moli, un antidoto contro i filtri magici. Non appena ebbe ricevuto questo prezioso dono, Ulisse si incamminò con l’animo agitato verso la dimora di Circe. Appena giunse, chiamò la maga ed ella apparve, invitandolo ad entrare. Lo fece sedere e offrì anche a lui il prendere un’iniziativa . Il problema è agire. La chiave di volta sta nell’ascoltare il cuore o il cervello, la razionalità o l’istinto? Nessuno può aiutarci in quest’arduo compito, (ognuno potrebbe esprimere il proprio punto di vista ma alla fine, la decisione spetta a noi). La risposta la conosciamo, eppure non è visibile, è un qualcosa di intrinseco che solo pochi hanno la fortuna di percepire. “ La verità non si trova nel mezzo ma nella profondità” così citava Arthur Schnitzler. Il mio personale ed umile consiglio è solito malevolo intruglio, che tuttavia su Ulisse non sortì alcun effetto a causa dell’antidoto donatogli da Ermes. Ulisse si scagliò con la spada sguainata su Circe, che cadde ai suoi piedi, chiedendogli chi fosse e da dove venisse. La maga gli chiese anche di salire in una stanza con lei, per potersi riconciliare l’uno con l’altra. Ulisse disse però che non avrebbe accettato fino a quando ella non avesse giurato di non ordire inganni di alcun genere. Circe cincondò l’eroe di ogni premura e attenzione, ma egli pensava con dolore ai suoi compagni. Dopo un anno, la maga, vedendo il malcontento di Ulisse, gli chiese spiegazioni ed egli le confidò di essere triste e preoccupato per i suoi amici. Subito Circe si diresse nel porcile, per cospargere di strane erbe i compagni che immediatamente si ritrasformarono in uomini. Questi, che mai avevano perduto il raziocinio e la consapevolezza di ciò che erano diventati, corsero commossi ad abbracciare il loro eroe, finalmente liberi. Francesca Paciocco Classe 1D quello d’imparare a dare tempo al tempo, solo così conosceremo meglio noi stessi e di conseguenza anche quelli che ci circondano. Questa domanda è sorta casualmente , dopo aver letto il libro di Alessandro Baricco – Novecento, il quale mi ha fatto capire che, in realtà,abbiamo più responsabilità di quanto immaginiamo e che per quanta paura si ha di sbagliare, l’importante è PROVARE. Agnese Fondi, Classe 1N Pagina 3 L A VO CE D E L G ON Z A G A Eccessiva produzione, stili di vita troppo elevati, consumo smisurato di prodotti al di sopra di ogni possibilità: la ricetta per il disastro. La situazione economica dei nostri tempi, pur andando avanti da quasi vent’anni, non sembra cambiare. La causa della recessione era ini- zialmente (superficialmente?) individuata nel consumismo dell’occidente che, secondo Giampaolo Fabris, sociologo e studioso dei consumi in Italia, “è diventato un vero e proprio job, un lavoro da imparare”. Ora, nell’inquietante contesto di crisi economica, ci sono italiani che, come spiega Terry Marocco “hanno optato per nuovi stili di vita”. Ma per scelta o costrizione? In generale è vero che c’è una maggiore consapevolezza rispetto ai prodotti che si acquistano: “Sempre di più i consumatori vogliono conoscere la filiera che sta dietro un prodotto. […] si interrogano su cosa sta dietro un’etichetta”, ma tale pratica ri- Pagina 4 chiede ricerche e tempo, per essere fatta bene. Comunque i consumatori italiani stanno cominciando ad aprire gli occhi e a riflettere sui beni che prima facevano cadere nei loro carrelli senza guardare. Tutto questo lavoro di ricerca della convenienza e, a volte, di caccia all’affare viene tuttavia ancora vanificato dai teenager che sembrano impermeabili ai problemi derivanti da una crisi di cui, a tutt’oggi, a mala pena hanno cognizione: “Mentre le famiglie tagliano le spese, persino quelle necessarie, gli adolescenti si dichiarano in netta controtendenza e non rinunciano neppure al superfluo” (La Stampa, 2005). Sono adolescenti che non si rendono neppure conto che il Paese in cui vivono piano piano, ma in maniera più che percettibile, affonda palesando il bisogno di riforme strutturali e di stabilità politica ed è stretto dalle continue richieste di certezza economica da parte degli organi internazionali ai quali è affidata parte della nostra sovranità, come l’UE. Il problema riguarda anche la nostra politica che sta cercando da tempo di far riemergere l’Italia dall’abisso. Ci abbiamo provato mettendo le pezze ad un governo che si nascondeva dietro a un falso ottimismo riguardo alla crisi e che si esprimeva attraverso alcune deliranti senten- ze, come “la crisi non esiste perché i ristoranti sono pieni”. L’emergenza è forte: stiamo provando a fronteggiarla con una formazione di tecnici esperti che, a detta dell’opinione pubblica, non sta riscuotendo il successo che tutti, primo il Presidente Napolitano, ci aspettavamo. Quale il senso della manovra economica per il risanamento del debito pubblico? Le classi sociali più colpite? Le solite, quelle che rappresentano il ceto medio e che presto diventeranno, se non lo sono già, povere. Tagli alle pensioni. Reinserimento sotto altro nome dell’Ici, imposta sulla casa di proprietà, ora Imu. Aumento dei costi della benzina. Delle sigarette. Delle utenze. E chi più ne ha più ne metta. In compenso non vengono toccati i privilegi fiscali della Chiesa e della casta dei politici. Il governo, però, ha pensato bene di attenersi al criterio di equità che avrebbe ispirato la stesura della manovra. Come? Tassando elicotteri e sottomarini e facendo tacere, così, gli economisti sovversivi che non fanno altro che disprezzare l’operato della classe dirigente. L’impressione è che, invece di favorire il “ricambio generazionale”, lo sviluppo tecnologico ed il confronto tra le parti sociali, si torni indietro: innalzamento dell’età pensionabile, riduzione del l’orizzonte d’impiego e aumento delle distanze, in termini di tecnologia e sviluppo, rispetto al resto dell’Europa (il famigerato spread). Il nostro Paese si fa sempre più vecchio e nel breve periodo a pagare un prezzo troppo alto (è facile da comprendere) saremo noi, i giovani, in tempi migliori definiti “la speranza del futuro”. Eleonora Luberti Classe 4L L A VO CE D E L G O N Z A G A Cosa sono le stelle? Un professore risponderebbe certamente: - Grandi masse gassose composte principalmente da idrogeno ed elio. – Ma se questa teoria fosse errata? Se le stelle fossero composte da qualcosa di più semplice? sue teorie, quindi, pur continuando a pensarci ogni sera, iniziò a credere che la convinzione che tutti avevano sulle stelle fosse quella giusta e che non esistesse alcun segreto. Intanto il lavoro a scuola diventava Fu una normalissima ragazza a scoprirlo. Il suo nome era Sirio, e aveva sempre posseduto un legame speciale con il cielo. Trascorreva ogni sera ad ammirare la volta celeste, scrutando con attenzione ogni tonalità del blu splendente, che si espandeva magicamente nell’aria. Ma, a rapire maggiormente la sua attenzione erano le stelle: così luminose nella notte da suscitarle miliardi di pensieri. - Non possono essere solamente quello che dicono gli altri, quei bagliori splendenti, che illuminano la notte senza paura e con tanta forza: devono essere certamente qualcosa di più. – Erano i pensieri che le riempivano la mente ogni sera; ella riteneva con certezza che esistesse un “segreto delle stelle”. Passava il tempo e, nonostante continuasse costantemente a pensarci, non riusciva a capire quale potesse essere il segreto delle stelle, dell’esistenza del quale lei era particolarmente convinta. Dopo l’ennesimo compito scolastico andato male, la madre di Sirio andò su tutte le furie: - Dovresti studiare di più, invece passi il tuo tempo sul balcone di casa! Sirio, inizia a pensare che le tue fantasticherie non ti porteranno da nessuna parte! Inizia a pensare alla scuola! – La ragazza rimase particolarmente ferita da quelle parole; in effetti non aveva trovato alcuna prova che appoggiasse le sempre più impegnativo ed il tempo per riflettere sul cielo iniziò a scarseggiare. Sirio abbandonò il suo sogno per molto tempo, decidendo di dedicarsi a qualcosa di “più importante”. Un pomeriggio aprì i suoi libri per studiare. Continuava a leggere la stessa frase , più e più volte, senza capirla. La verità era che la sua mente assente non voleva proprio impegnarsi. Cercava l’attenzione, ma senza risultato. Aprì libro dopo libro, quaderno dopo quaderno, per richiuderli tutti un istante dopo. Nulla sembrava interessarle, nessun argomento poteva catturare la sua preziosa attenzione, che continuava a sfuggire fuori dalla finestra. Una sera, dopo aver studiato tutto il giorno, andò nella sua stanza per dormire. La finestra della camera aveva la tenda chiusa, ma riusciva ugualmente ad entrare una luce bianca, una luce che lei conosceva molto bene. Scostò la tenda e riscoprì, dopo tanto tempo, quanto amasse il cielo di notte. – E’ questo che mi rende davvero felice – si disse Sirio, sentendo il suo cuore battere forte come se fosse tornata a casa dopo tanto tempo di assenza. -Non abbandonerò mai il mio desiderio, non mi allontanerò più da quello che amo veramente, non voglio rinunciare più a ciò che conta veramente per me: d’ora in poi esaudirò ogni mio sogno senza paura- Pronunciare quella frase la fece sentire meglio. Stava quasi per chiudere la finestra, quando si accese nel cielo una nuova luce, più grande e brillante delle altre. Indietreggiò vedendola brillare forte davanti ai suoi occhi .Quella stella era nata quando aveva espresso il suo desiderio . Rimase tutta la notte a guardarla e, quando riaprì gli occhi era sorto il giorno e l’azzurro del mattino aveva coperto le stelle. Era mattino e bisognava affrontare un nuova giornata e l’avrebbe fatto con tutta se stessa. Sirio trascorse ogni giorno pensando alle sue stelle, per poi rivederle ogni sera. E accorgersi che la stella del suo desiderio brillava ogni giorno di più la rendeva orgogliosa. - Sei la stella del mio desiderio “ - pensava Sirio - le stelle sono desideri , desideri che brillano per impedire d’essere dimenticati. ….. Passarono molti anni ma Sirio non dimenticò mai il suo sogno, e fu una sera, mentre era sul terrazzo della sua casa a guardare le stelle con la sua bambina che vide una stella cadente. Qualche minuto dopo si accorse che la sua stella era scomparsa ed allora la sua bimba gridò : - Guarda mamma! La tua stella ha deciso di scomparire perché il tuo sogno è stato avverato! – Sirio annuì accarezzando la testolina della sua piccola – Hai ragione Luna, è proprio così piccola mia Sirio aveva scoperto e fatto suo il segreto delle stelle, grazie al coraggio di credere fino in fondo al suo desiderio. Nulla è come la si vede, c’è un segreto che si cela all’interno d’ogni cosa e che vale la pena scoprire, proprio perché nascosto e riservato solamente a chi ha il coraggio di cercarlo. Benedetta Iezzi Giulia Lizzi Classe 1E Pagina 5 L A VO CE D E L G ON Z A G A INFANZIA Quei ricordi che affioravano dolcemente, le offuscavano sempre piu' la mente, percorrendo quei luoghi tornavano in mente anche i giochi, quelli di un'infanzia ormai passata, ma mai dimenticata. Chiudeva gli occhi e piangeva mentre il tempo scorreva ma lei non se ne accorgeva. Era troppo impegnata a pensare a quanto era innamorata… ad un tratto si sveglia e il mondo intorno a sè vede ma d'esser tornata bambina ella crede. G.Modesti, K. Sava, J. Di Berardino, .D’Onofrio Classe 2M L’AMORE Amo di te il tuo essere, ricco di emozioni,sorrisi,felicità e di quell’amore che solo tu sai dare; fai arrossire il tramonto …riempimi della tua immensità. I sogni sono desideri Ma con te ho capito Che possono diventare realtà! Amare te,è l’immenso per me! Se potessi cambiare il mondo Metterei il tuo sorriso Al posto del sole. Il tuo sguardo al posto del cielo La tua voce al posto del vento, e ti assicuro che sarebbe un mondo da favola. Anche se un giorno dovrà finire Ricordati di me per sempre. G.Di Bartolomeo, M.Oreglini, F.Belluco, E.La Cioppa, S.Di Naccio Classe 2M QUANTO TI AMO Non sopporto il dolore che porto nel cuore quando vedo il tuo viso illuminato da quel bel sorriso. Quest'amor mi fa soffrire come vedere un fiore appassire a volte è una meraviglia come una conchiglia non so come dire, tu mi fai impazzire! Martina Belfiglio, Sara Cicchitti Classe 2M Il mio migliore amico Il mio migliore amico è colui che c'è sempre per me, è quella persona che ti accarezza le lacrime con l'anima. È colui che ti stampa un sorriso sulle labbra, che scherza con te, che trova il modo di prenderti in giro dolcemente. È la stella più luminosa in una notte buia, è il pensiero che batte dentro il mio cuore. È l'unico ragazzo che non mi tradirà mai Marc Chagall (1887 – 1985) quando tutti mi volteranno le spalle. F. Di Risio,I. Garzarella, B. Trivelli, F. Pettinelli Eroe Classe 2M Non sono il tuo principe non posso prenderti per mano e farti volare ovunque tu vuoi Pensieri... Percorrendo quei luoghi che contengono tanti di quei ricordi non posso che sperare nel vedere te tornare Il tuo amore e' unico semplicemente da ronzarmi sempre in mente Io che sono sempre piu' innamorata, ti aspetto, da tempo incantata Dimmi che vuoi tornare il mio amore ti devo regalare G.Modesti, K. Sava,J. Di Berardino, I.D’Onofrio Classe 2M Pagina 6 LA SERA Quando scende la sera le stelle appaiono, la pioggia cade riversandosi nelle tue lacrime mascherando un vecchio dolore. Tutta la mia fede era ormai scomparsa tu l'hai riportata da me. Ho perso il posto dove dovevo stare e tu mi hai indicato dove andare, ma l'unico posto dove voglio essere è accanto a te. La vita va avanti e diventa così pesante perchè la tua presenza non è più cosi costante. Nel tuo viso ho visto la via per il paradiso, non sento piu la tua mano nella mia e mi assale la malinconia. F.Liberatore, F.Sulpizio, C.Gentile, C. D'Aloisio Classe 2M Non riesco ad entrare nei tuoi pensieri e dirti tutto ciò che il tuo cuore vuole sentire ma lasciami diventare il tuo eroe Wassily Kandinsky (1866 – 1944) Sarò tutto quello che vuoi se sei l'unica per me ti starò sempre accanto Martina Fusco Francesca Marvulli Classe 2M L A VO CE D E L G O N Z A G A Kartoffelsalat (für 4 Personen) Zutaten und Zubereitung: 6 groβe Kartoffeln (geteilt, 5 Minuten im Schnellkochtop kochen, schälen und abgekühlt in Scheiben schneiden) Speck oder Wurstwürfel anbraten Zwibelwürfel bräunen Schichtweise Kartoffelscheiben 3 mal Angebratenes (Speck und Zwiebel) Essig und Öl Schnittlauch, Dill, eventuell Basilikum Leicht umrühren Am 2. Tag auch in Pfanne gebraten lecker! Insalata di patate (per 4 persone) Ingredienti e preparazione: 6 patate grandi (dividere a metà, lessare in acqua salata in pentola a pressione per 5 minuti, sbucciare, far raffreddare e tagliare a fette) Soffriggere speck o wurstel tagliati a dadini Far dorare la cipolla tagliata a dadini Mettere a strati (per 3 volte) le patate tagliate a fette, il soffritto di speck e cipolla, aggiungere olio, aceto, erba cipollina, aneto ed eventualmente basilico Mescolare delicatamente. Squisita anche il secondo giorno ripassata in padella! Classe 3N Sara Marcello Classe 4E Direttori Responsabili Prof.ssa Simona D’Angelo Prof.ssa Angela Natale Prof.ssa Marcella Spaziano Prof.ssa Gabriella Villante Prof.ssa Polisena Vittorini Grafica Prof.ssa Daniela Liberati Pagina 7