COMUNICATO STAMPA Forlimpopoli Didjin`OZ 2007 Festival

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COMUNICATO STAMPA
Forlimpopoli Didjin’OZ 2007
Festival Internazionale di Arte, Cultura e Musica dall’Australia
13-15 Luglio 2007 – Rocca di Forlimpopoli
www.didjinoz.com
Tornano questa estate la musica e la cultura australiane in Italia. Il Festival “Didjin’OZ”,
unico nel panorama italiano, si terrà presso la bella corte della Rocca di Forlimpopoli, in
Piazza Fratti il 13, 14, 15 luglio 2007 con i concerti nelle serate di venerdì 13 e sabato
14 luglio e i laboratori dedicati all’apprendimento del didjeridoo nelle giornate di sabato
14 e domenica 15.
In caso di mal tempo l’evento si svolgerà presso il Teatro Verdi, sempre in Piazza Fratti
a Forlimpopoli.
La 5° edizione del festival, che si annuncia speciale con la presenza di un folto numero
di artisti da Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Svezia e Italia, riproporrà, con
musiche, spettacoli e video, la musica australiana tradizionale, le sue contaminazioni e
rielaborazioni, nonché le nuove sperimentazioni. Protagonista assoluto sarà il didjeridoo,
antico strumento suonato originariamente dagli Aborigeni d’Australia durante le
cerimonie sacre.
Collegata ai principali festival europei del settore fra cui lo “Swizzeridoo” in Svizzera,
“La Reve de l’aborigène” in Francia, il “Tribales Festival” in Spagna e il “Dreamtime
Festival” in Germania, la manifestazione vede la partecipazione dei seguenti artisti e
gruppi musicali:
LARS WALLIN (SVEZIA)
Lars Wallin arriva dalla Svezia. Questo artista, molto conosciuto nel suo paese e per la
prima volta in Italia, ha appreso e affinato negli anni le tecniche di suono tradizionale
dai migliori maestri aborigeni di questo antico strumento e dall’artista australiano
Charlie McMahon ha invece imparato le tecniche di suono contemporanee.
JEREMY DONOVAN (AUSTRALIA)
Aborigeno australiano discendente della tribù di Kuku Yalanji, nel nord del Queensland,
e della tribù di Gumbainngirr, nel New South Wales settentrionale, Jeremy Donovan si
sente di rappresentare tutta la cultura aborigena australiana attraverso la musica e la
danza.
SHATADOO (ITALIA)
SHATADOO è un trio acustico nato dall'incontro di tre musicisti-sperimentatori: Paride
Russo maestro di didjeridoo, As Niang cantante e percussionista senegalese, Nijen
Antonio Coatti trombonista e compositore in bilico fra jazz, world music e avanguardia.
Insieme hanno fuso in una sintesi originale, moduli ritmici e timbrici propri di strumenti
estremamente affascinanti. La poetica musicale di Shatadoo evoca archetipi arcaici
aggiornati alla trance acustica contemporanea Un viaggio tra differenti timbri e culture:
dai ritmi africani alle sonorità degli aborigeni australiani; dal jazz sperimentale ai suoni
delle conchiglie usate come strumento a fiato da popoli di tutto il mondo.
JEREMY CLOAKE (NUOVA ZELANDA)
Jeremy Cloake, artista neozelandese, è considerato uno dei suonatori di didjeridoo più
abili e innovativi e uno dei maetri non aborigeni più competenti. Ha vissuto presso una
comunità aborigena nel nord est Arnhemland - luogo d'origine del didjeridoo- per alcuni
anni, durante i quali ha studiato le tecniche di suono, costruzione e le origini spirituali
di questo strumento lavorando a stretto contatto con i migliori maestri.
Il suo cd d'esordio - ‘Organic Dance Didjeridu’- pubblicato con lo pseudonimo di
Resonance (1999) ha venduto migliaia di copie in tutto il mondo.
Il suo ultimo album, 'Transformation' (2004) è la sua prima incisione come solista.
Stephen Kent (Stati Uniti). Una vita, quella di Stephen Kent, dedicata alla
passione per la musica e per le culture di tutto il mondo . E’ stato proprio durante un
viaggio in Australia, all’inizio degli anni ’80 che Stephen Kent si è avvicinato per la
prima volta alla cultura indigena australiana. Considerato uno dei pionieri del didjeridoo
nel mondo moderno, essendo uno dei primi interpreti a portare il suono di questo antico
strumento fuori dai confini dell’Australia, Stephen Kent può vantare collaborazioni
musicali con artisti di fama mondiale fra cui il leggendario flautista Paul Horn, Airto
Moreira, i Magnetic Poets con cui si è esibito durante le ultime Olimpiadi Invernali a
Torino. Fra le collaborazioni passate ricordiamo quelle con Zap Mama, Herbie Hancock &
Wayne Shorter, e con John Densmore, leggendario ex batterista dei Doors.
Fiorino Fiorini & Sea of Cortez (ITALIA),
Il gruppo rappresenta l’incontro fra Fiorino Fiorini, uno dei migliori suonatori italiani di
didgeridoo, con i Sea of Cortez band romagnola che vanta collaborazioni con illustri
musicisti quali Howe Gelb e Giant Sand, John Parish, Hugo Race, Sepiatone, e Marc
Ribot. Questo incontro di musicisti provenienti da esperienze diverse crea un sublime
connubio fra il suono del didgeridoo, la batteria, le percussioni e la chitarra elettrica.
Una miscela di loops, percussioni libere, blues, echi post-rock, psichedelia e molto altro
ancora in bilico fra struttura e improvvisazione libera.
Mark Atkins (AUSTRALIA) originario del Western Australia, un vero maestro e
virtuoso del didjeridoo, compositore e cantautore d’eccezione che ha suonato con
musicisti quali Robert Plant, Jimmy Page dei Led Zeppelin, Philip Glass; quest’anno si
esibisce in duo con l’eccezionale batterista australiano Matt Goodwin.
Alan Dargin & The Web (AUSTRALIA) THE WEB è un collettivo di artisti con base a
Sydney, composto da musicisti dell’ambiente della musica elettronica, danzatori e altri
artisti sia indigeni che non-indigeni. La loro musica, che si ispira in primo luogo ai ritmi
tribali, spazia dal breakbeat alla trance, dal r&b all’hip hop, a cui si uniscono le voci di
cantanti aborigeni provenienti da remote comunità dell’Autralia e i suoni della natura,
le voci del pianeta vivente. Il tutto è accompagnato dagli Organic Visuals, video che
riflettono la complessità del mondo della natura, della tecnologia bio - meccanica e del
rituale tribale creando un’esplorazione visionaria del futuro e dell’arcaico. THE WEB è
composto da: Alan Dargin al Didgeridoo, un gradito ritorno su questo palco a 4 anni
dalla sua prima apparizione, Scott Wilson al Didgeridoo, Kenny Feather al Basso, Nigel
Burley alle danze.
All’interno del festival si potrà assistere alla proiezione di documentari e prendere parte
ai seminari di didjeridoo tenuti dagli stessi musicisti (sabato 14 e domenica 15) e
intervenire all’incontro con Jeremy Cloake che parlerà della sua esperienza di vita in
una comunità aborigena d’Australia. Come di consueto, nella corte della Rocca ci sarà
un’area dedicata agli stand di didjeridoo, arte indigena australiana, libri, prodotti del
commercio equo e solidale, una zona riservata alle associazioni umanitarie.
Inizio concerti : ore 21.
L’evento è patrocinato da Comune di Forlimpopoli, dalla Provincia di Forlì-Cesena, dalla
Regione Emilia Romagna, dall’Ambasciata Australiana.
Partners: Comune di Forlimpopoli, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Banca
Popolare dell’Emilia Romagna, Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, Axot,
Kallimachus, Australia for you, Associazione Yidaki, Partesa, La Madia Artusiana.
Organizzazione: Fiorino Fiorini, Francesca Casadei (Overlanddidjeridooes), Alessio
Poggiolini (Kallimachus Soc. Coop., Ass.ne Officina Idee).
In collaborazione con la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli e l’Associazione
Musicale Bruno Maderna.
Per info: www.didjinoz.com
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