Nepal - Mustang Trekking nell’Ultimo Regno Viaggio-trekking nel piccolo regno himalayano con 12 giorni di cammino e visita di Kathmandu e della sua valle (in hotel e guest house). 20 giorni Sebbene nominalmente parte del Nepal, il Regno del Mustang, circondato dal Tibet su tre lati e governato da una famiglia reale tibetana, sopravvive come uno degli ultimi reami dell’antico Tibet. Nel 1950 il Nepal si aprì al turismo, ma il Mustang rimase chiuso agli stranieri fino al 1991 e ancora oggi la possibilità di raggiungerlo rimane limitata sia perché l’afflusso di turisti è ristretto e regolamentato, sia perché da solo un anno esiste una strada. Il nostro trekking ripercorre la via carovaniera che per secoli ha consentito il commercio del sale tra India e Tibet. Attorniati dalle moli maestose del Dhalaugiri e dell’Annapurna, si procede in una fantastica scenografia himalayana: villaggi dalle caratteristiche abitazioni intonacate di terra cruda; piccoli monasteri buddhisti; terrazzamenti coltivati a orzo; montagne che si colorano di mille sfumature; una sorridente popolazione locale che vive in una realtà fuori dal tempo. Da Kathmandu si raggiunge via terra Pokhara e poi si procede in volo per Jomson da cui ha inizio e fine il trekking (12 giorni effettivi) che conduce a Lo Manthang, la capitale dell’Ultimo Regno. Guida locale di lingua inglese e portatori. PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2017 1° - 2° giorno / Italia - Kathmandu Partenza in serata dall’Italia con voli di linea, via scalo extra europeo. Pernottamento a bordo. Arrivo a Kathmandu, accoglienza da parte della organizzazione locale e trasferimento in hotel. Tempo a disposizione per relax o visite individuali. Cena libera e pernottamento in hotel. 3° giorno / Kathmandu - Pokhara Dopo la prima colazione partenza via terra per Pokhara (915 m.), situata circa 200 km (5-6 ore di viaggio) a ovest di Kathmandu, punto di passaggio obbligato per tutti i trekking della zona. Considerata la porta dell’Annapurna, Pokhara è posta ai piedi delle più alte vette del pianeta, nei pressi di tre laghi e del fiume Seti. Da qui è ben visibile la catena dell’Annapurna che si specchia nelle acque del vicino lago Phewa. Nel pomeriggio escursione in barca sul lago, dove su un’isola si trova il tempio di Tal Barahi dedicato al dio Ganesh, protettore dei bambini e dei viaggiatori (qualora per motivi di tempo questa visita non venga effettuata è possibile effettuarla il 16° giorno). Pasti liberi e pernottamento in hotel. 4° giorno / Pokhara - Jomson - Kagbeni (inizio del trekking) (dislivello + mt. 100 circa – tempo 2,5 / 3 ore - altitudine all’arrivo mt 2.800) Presto al mattino trasferimento all’aeroporto e volo per Jomson (2.710 m.), un paese posto quasi al termine della valle del Kali Gandaki, un tempo la via commerciale di transito che portava dall’India al cuore del Tibet. Qui si incontrano la guida e lo staff locale che ci accompagneranno durante il trekking e si espletano le formalità per la registrazione dei permessi d’ingresso alla regione del Mustang. Inizio del percorso a piedi che si snoda lungo il Kali Gandaki, nel greto del fiume dove si possono trovare le ammoniti fossili provenienti dai depositi dell’antica Tetide (il mare presente tra la placca indiana e la placca asiatica prima del loro avvicinamento e del conseguente scontro che ha dato origine alla formazione della catena himalayana). Si raggiunge il villaggio di Eklobatti da dove si diparte il sentiero per il trekking dell’Annapurna e per Mukhtinath. Già si scorge in lontananza l’abitato di Kagbeni, su di una terrazza naturale circondato dal verde dei campi e dove spicca il rosso del gompa. Si procede tra campi coltivati a orzo, mais e patate e in breve si giunge a Kagbeni (2.810 m.), “la Porta del Mustang”. Il nome Mustang deriva dal tibetano “Mon Thang” che significa “piana dei Mon” o “abitanti delle frontiere”. Visita del gompa della scuola Sakya. Cena e pernottamento in una buona guest house. 5° giorno / Kagbeni -Tangbe – Chusang - Chele (trekking) (dislivello + mt. 250 circa – tempo 5 / 6 ore – altitudine all’arrivo mt 3.050) Dopo un ultimo controllo dei permessi si continua a risalire la valle del fiume Kali Gandaki. Si percorre una sorta di strada attraversando una zona che presenta delle formazioni a canne d’organo. Poi si raggiunge una specie di altopiano brullo, coperto solo da bassi cespugli. Attraversato l’altopiano si giunge nell’antico villaggio di Tangbe, un labirinto di stretti vicoli e bianche case bordate di rossoarancio, incastonato da piccoli e graziosi stupa variopinti. Si prosegue verso il villaggio di Chusang (2.940) percorrendo uno stretto sentiero scavato in un instabile pendio di terra nera. Il villaggio giace su un basso terrazzamento ai bordi del letto del fiume, circondato da campi coltivati e dai consueti piccoli stupa. Le donne, anche quelle più giovani, vestono gli abiti tradizionali: la chuba, una specie di vestaglia stretta alla vita con una cintura, il doppio grembiule di un tessuto a righe multicolori, in testa il fazzoletto colorato e immancabilmente al collo il gioiello tradizionale, un ciondolo costituito da una grossa pietra di turchese e da due grossi coralli. Dopo Chuksang si abbandona il Kali Gandaki attraversando un ponte di ferro guarnito di bandierine colorate e con una ripida salita si raggiunge il villaggio di Chele (3.050 m.) aggrappato a uno spuntone di roccia. E’ un tipico villaggio in stile tibetano con numerosi rulli di preghiera lungo i vicoli, stupa con i caratteristici colori grigio, arancione e bianco. Alla sera, nuvole permettendo splendida vista del gigante Nilgiri che con in suoi 7.000 m di altezza domina la valle di Kali Gandaki Cena e pernottamento in semplice guest house. 6° giorno / Chele - Samar - Syambochen (trekking) (dislivello + mt. 400 circa – tempo 6 ore circa – altitudine all’arrivo mt 3.470) Oggi è sicuramente la tappa più lunga del percorso di andata. Subito dopo Chele il sentiero sale rapidamente verso una zona di plateau e da qui prosegue più dolcemente costeggiando la parete est di un canyon e attraversando dirupi verticali con cigli esposti. L’itinerario, sempre in salita, segue le rientranze della parete. Si raggiunge il passo Dajori La (3.736 m), in lontananza è visibile la catena innevata del Damodar Danda, in prossimità dei confine con il Tibet. Dal passo una breve discesa conduce a Samar (3.660) piacevole insediamento circondato da salici. Dopo Samar il sentiero scende rapidamente in un profondo canyon per poi continuare sempre in salita fino al Bhena La (3.838 m) e al piccolo villaggio di Bhena con una splendida vista sul Thorong Peak. Continuando verso nord si discende rapidamente per poi risalire allo Yamda La (3.860 m) con una spettacolare vista sull’Annapurna. Si prosegue fino al minuscolo villaggio di Syambochen (3.800 m) quasi al fondo della valle. Pernottamento in semplice guest house. 7° giorno / Syambochen - Tama Gaon - Grande Chorten - Ghami (trekking) (dislivello - mt. 100 circa – tempo 5 ore – altitudine all’arrivo mt 3.520) Una breve salita conduce al Syambochen La, dove si ha la prima bellissima veduta sul villaggio di Ghiling circondato dai verdi campi coltivati che si sviluppano nel fondovalle. Poi si prosegue quasi in piano attraverso il villaggio di Tama Gaon per giungere a Chunggar in una grande vallata, dove si trova il Grande Chorten con le caratteristiche pitture a strisce sui muri perimetrali. Si scende gradatamente in una gola per poi risalire verso il Nyie La (4.010 m) da cui si domina una bella valle con terrazzamenti coltivati delimitati da pareti di rocia rossa. Con una lunga discesa, si giunge a Ghami (3.520 m), piccolo borgo in mezzo a campi coltivati. Cena e pernottamento in semplice guest house. 8° giorno / Ghami - Tsarang (trekking) (dislivello + mt. 50 circa – tempo 3 / 4 ore – altitudine all’arrivo mt 3.560) Da Ghami il percorso scende rapidamente in una gola a est del villaggio passando tra alcuni chorten. Superato un ponte si continua a salire fino a un pianoro passando accanto a un fantastico muro “mani”, o muro di preghiera, il più lungo di tutto il Nepal completamente ricoperto di pietre scolpite con le frasi sacre, situato a circa mezz’ora da Ghami. Il sentiero sale gradualmente in un paesaggio fantastico, delimitato da una falesia di roccia rosso fuoco. In lontananza appare l’oasi di Dhakmar. Giunti al colle (mt. 3.800) si apre uno scenario formidabile di montagne aride con forme e colori che vanno dal grigio chiaro al rosso, al giallo al marrone. La discesa verso Tsarang è dolce e viene effettuata in poco tempo. Tsarang (3.560), circondata da campi di orzo e frumento è la seconda cittadina del Mustang. Il villaggio è dominato da due grandi costruzioni: il forte, un tempo residenza del re e ancora oggi chiamato Palazzo Reale, e un grande monastero tutto dipinto in rosso risalente al XIV secolo appartenente alla scuola Sakyapa, ne testimoniano l’importanza rivestita in passato. Cena e pernottamento in semplice guest house. 9° giorno / Tsarang - Lo Manthang (trekking) (dislivello mt. 250 circa – tempo 4 ore – altitudine all’arrivo mt 3.800) Il sentiero scende rapidamente fino ad attraversare il fiume, poi sale verso nord, una splendida vista si apre verso sud mostrando Tsarang sul ciglio del dirupo e, in lontananza, le enormi, bianche vette himalayane. Si continua a salire dolcemente in un ambiente desertico e molto selvaggio fino al passo di Lo a mt 3.950 dove all’improvviso appare l’ampia valle di Lo Manthang (3.800 m) con il monastero rosso e grigio di Namgyal che si erge in cima al promontorio con la valle e circondata da vasti campi che in certi mesi dell’anno (ad esempio in Agosto) sono fioriti con colori dal giallo al viola. E’ sicuramente un momento molto emozionante. Scesi dal passo appare la prima, entusiasmante panoramica della capitale con le rovine dei forti circostanti. Verso est il panorama si estende fino all’eroso canyon del Mustang Khola, verso nord il paesaggio presenta rosse e piatte colline fino al confine con il Tibet, verso ovest la vista è dominata dalla vetta del Mansail. La discesa su Lo Manthang è breve: dopo aver attraversato un piccolo torrente e risalita la sponda opposta, si raggiunge la mitica capitale. Pomeriggio dedicato alla visita di questo incredibile paese. Cena e pernottamento in buona guest house. 10° giorno / i dintorni di Lo Manthang (dislivello mt. 0 – tempo 5 / 6 ore) Giornata dedicata alla visita dell’altopiano a nord di Lo Manthang. Suggeriamo di affittare un cavallo (circa 15/20 Euro, da pagare in loco) per effettuare il percorso che è abbastanza lungo e pianeggiante; anche se non si è esperti è molto facile in quanto si procede sempre al passo; una bella esperienza!!. Si parte in direzione nord seguendo il fiume Kali Gandaki all’inizio del suo corso (nasce infatti poco più a nord dallo spartiacque con il Tibet) seguendo una zona di campi coltivati. Si raggiunge il bel monastero di Garphu, arroccato su di una parte rocciosa e in parte scavato nella montagna stessa caratterizzata da rocce erose rosse e gialle. E’ uno dei più antichi del Mustang. Numerose grotte si aprono sulle pareti di una piccola valle vicino; erano abitate un tempo dai monaci. Interessante andare a visitarne una. Pranzo in una casa locale. Si prosegue quindi verso ovest per effettuare un percorso ad anello per rientrare a Lo Mantang. Il villaggio di Nyamdo, il punto più a nord visitabile a non più di 10 km dal confine con la Cina, quindi si attraversa una vasta prateria a 4.200 m. e si raggiungono altri villaggi: Thinggar e Namgyal. Quest’ultimo è dominato da un altro bel monastero. Il rientro a Lo Mantang è spettacolare: dal sentiero si domina l’agglomerato urbano circondato da campi coltivati. Cena e pernottamento in guest house. 11° giorno / Lo Manthang - Dhi Gaon - Yara (trekking) (dislivello - mt. 150 circa – tempo 5 ore circa – altitudine all’arrivo mt 3.650) Si inizia il percorso di ritorno su un itinerario alternativo, a est rispetto a quello dell’andata, percorrendo quindi la sponda est della valle di Kali Gandaki e potendo ammirare quindi il paesaggio dove si è effettuato il percorso dell’andata.. Dopo un ultimo sguardo a Lo Manthang, dal passo di Lo da cui si è arrivati, si devia verso est percorrendo un facile sentiero in mezzacosta che raggiunge un passo a 4.100 mt. Al di là, la valle di Kali Gandaki lascia senza respiro: un mondo lunare di rocce erose multicolori. Inizia una ripida discesa tra grandi e piccoli camini di erosione con pareti alte 50 metri con belle vedute sulla confluenza di due valli, dove si trova il villaggio di Dhi Gaong proprio sulle sponde della Kali Gandaki. Si attraversa il fiume e si risale la valle laterale di Puyung, caratterizzata da imponenti calanchi di erosione, fino al piccolo villaggio di Yara. Cena e pernottamento spartano in una casa privata con la possibilità di dover condividere la stanza. Per i più in forma possibilità di effettuare un’escursione di circa 3-4 ore tra andata e ritorno, magari affittando un cavallo, fino a Lori Gompa, un bel monastero in parte scavato nella parete della montagna. 12° giorno / Yara - Tange (trekking) (dislivello - mt.400 circa – tempo 6 ore circa – altitudine all’arrivo mt 3.240) A seconda della stagione in cui si effettua il trekking si seguono due percorsi differenti. ► Nel mesi estivi, dato il livello alto dell’acqua nella valle di Kali Gandaki non è possibile procedere nel letto del fiume. Il percorso quindi supera una prima dorsale a 3.950 mt, da cui si domina tutta la valle Kali Gandaki, scende poi nella valle percorsa dal fiume Dhechyang Kola che deve essere guadato. Nei mesi estivi, le acque torbide e fredde, possono essere alte anche 50-60 cm. E rendere questo passaggio impegnativo. Un’altra salita di circa 500 m di dislivello porta ad un pianoro dal quale si domina il lato ovest della Kali Gandaki, e il villaggio di Tsarang, che si è percorso l’itinerario di andata per raggiungere Lo Mantang. Bellissima discesa fino a Tange attraverso una zona di spettacolari conglomerati gialli alternati a strati di antichi fanghi grigi. Il trekking continua sul piatto e sassoso pianoro fino alla discesa nella valle dove si trova il villaggio di Tange. ► Nei mesi primaverili e autunnali il percorso invece segue il letto della Kali Gandaki. Da Yara non esiste un vero e proprio sentiero, si prosegue lungo il letto del fiume, seguendo la Kali Gandaki fino al punto di confluenza con il fiume Tange Khola. Si risale il letto del fiume dove si trovano strane erosioni e quindi si raggiunge il pianoro dove tra i campi si trova il villaggio di Tange (2.390 m). Cena e pernottamento in semplice guest house (non sono presenti servizi igienici). 13° giorno / Tange - Tetang (trekking) (dislivello - mt. 200 circa – tempo 8 ore circa – altitudine all’arrivo mt 3.050) Inizio della giornata più lunga di trekking, ma forse la più scenografica. Il sentiero scende al Tange Khola e attraversa un ponte, sale leggermente sulla sponda opposta per ridiscendere al largo piano sassoso dello Yak Khola. Da questo punto inizia la dura, lunga salita di circa 800 metri di dislivello. I panorami verso nord su Tsarang, Lo Manthang e il confine tibetano sono fantastici. Dopo circa 3 ore di cammino si raggiunge il primo passo a 4.100 metri da dove si ha una splendida vista sul Dhaulagiri (uno degli quattordici 8.000 himalayani). Si continua con un lungo percorso senza dislivelli, ma sempre sui 4.000 mt, proprio sullo spartiacque tra la valle Kali Gandaki con un’altra valle caratterizzata da fantasmagorici pinnacoli di conglomerati che sprofondano per oltre 1.000 metri. Inizia quindi la lunga discesa di quasi 1000 mt di dislivello e a metà discesa appaiono gli splendidi terrazzamenti degradanti del villaggio di Tetang racchiusi tra pareti di roccia gialla. Forse una delle più belle vedute del trekking, sicuramente un colpo d’occhio di rara bellezza. Il sentiero è a volte stretto, ripido e irregolare, ma mai pericoloso. Sul fondo valle si adagia il villaggio di Tetang nostra ambita meta. Cena e pernottamento in guest house. 14° giorno / Tetang - Muktinath (trekking) (dislivello + mt. 750 circa – tempo 6 ore circa – altitudine all’arrivo mt 3.760) Si risale un ghiaione, attraverso un’area pianeggiante e si procede verso est in una stretta valle fluviale, dopo aver superato una zona di fango nerastro e sale bianco affiorante. Il sentiero abbandona qui la valle principale e sale in una valle più aperta verso sud fino a raggiungere il Gyu La (4.077), dove finisce la regione del Mustang. Dal passo si gode della straordinaria vista sul gruppo dell’Annapurna e il Dhaulagiri (entrambi oltre gli 8.000 mt di altezza), mentre nel fondo valle si scorge il centro sacro di Muktinath con i templi buddhisti e induisti. La discesa verso la valle è dolce e dopo una breve, facile salita si raggiunge il villaggio di Changur, sede di un monastero ancora attivo. Arrivo a Muktinath (3.760 m). Cena e pernottamento in buona guest-house / hotel con servizi privati. 15° giorno / Muktinath - Jomson (trekking) (dislivello - mt. 1.000 circa – tempo 5 ore circa – altitudine all’arrivo mt 2.700) La tappa odierna fa parte del più frequentato trekking dell’Annapurna. Visita al tempio indu dove si incontrano spesso sadhu in pellegrinaggio e all’adiacente piccolo monastero buddista; un bell’esempio di tolleranza religiosa Il sentiero scende al villaggio fortificato di Jharkot in stile tibetano costruito su di uno spuntone roccioso poi gradualmente al piccolo villaggio di Eklobatti sul fondovalle. Il percorso di ritorno ripercorre la Kali Gandaki lungo lo stesso sentiero fatto all’andata. Arrivo a Jomson (2.700 m). Cena e pernottamento in semplice hotel. 16° giorno / Jomson - Pokhara Nella mattinata trasferimento all’aeroporto per il volo per Pokhara. Sistemazione in resort e pomeriggio a disposizione per riposo e relax. Pasti liberi e pernottamento. 17° giorno / Pokhara - Kathmandu Dopo la prima colazione volo per Kathmandu. All’arrivo sistemazione in albergo. Pomeriggio libero. Pasti liberi. 18° giorno / Kathmandu e la valle Mattinata dedicata alla valle di Kathmandu. Dopo la prima colazione partenza per Bhaktapur, la “città dei devoti”, patrimonio dell’Unesco, che regala con la sua atmosfera medioevale intatta nei ritmi, nelle preghiere, nei canti sacri, emozioni indimenticabili. Visita della cittadina : le antiche piazze, il quartiere dei vasai, l’importante tempio a cinque piani di Nyatapola, Durbar Square. Percorreremo le strette vie contornate da palazzi medioevali, accompagnati dal sorriso dei bambini e dai gesti antichi degli artigiani e dei contadini che vi abitano. Rientro a Kathmandu. Nel pomeriggio Pashupatinath, luogo sacro per gli induisti, meta di pellegrini da tutta l’Asia. Dedicato a Shiva è il centro delle cremazioni sul sacro fiume Bagmati, affluente del Gange. Si prosegue con la visita per Bodnath, centro della cultura tibetana, dominato dall’imponente stupa che circoambuliamo insieme ai pellegrini tibetani e ai monaci, fra bandiere di preghiera mosse dal vento. Pasti liberi, pernottamento in hotel. 19° giorno / Kathmandu - partenza Ancora una mattinata libera dedicata a Kahtmandu. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per l’Italia. Pernottamento a bordo. 20° giorno / Arrivo in Italia Arrivo in mattinata. MUSTANG TREKKING MAP Altre informazioni: Trasporti – Per il tratto Kathmandu-Pokhara si utilizzano auto o minibus di diverso modello in base al numero di partecipanti. Organizzazione trekking – Il viaggio viene effettuato a partire da 2 partecipanti con guida locale parlante inglese e un portatore ogni 2 partecipanti (massimo 30 kg). (Vorremmo far notare che generalmente le guide-sherpa parlano un inglese molto scarso, sufficiente per capirsi, ma non per spiegazioni culturali). Durante le giornate di cammino i pasti vengono preparati con prodotti locali. Colazione di tipo occidentale. Pranzo nelle semplici guest-house locali e alcune volte a picnic; cena calda alla sera nelle guest-house. Non è inclusa l’acqua minerale che si può comunque trovare in quasi tutti i villaggi attraversati. L’equipaggiamento dei partecipanti viene trasportato da portatori (i partecipanti devono portare solo un piccolo zaino personale con il necessario per la giornata). Possibilità di noleggiare un cavallo per uso personale al costo di circa € 20 al giorno. Per la giornata a Kathmandu, guida locale di lingua inglese, in italiano se disponibile. Pernottamenti – Per le partenze individuali (da 2 a 6 persone), i pernottamenti durante il trekking si effettuano nelle spartane guest-house locali dove sono disponibili letti in corda o divani (a volte in pietra) ricoperti con stuoie. Nel caso di gruppi, invece, a causa della scarsità di posti letto nelle guest-house vengono fornite tende a due posti e materassini e di conseguenza ci saranno più portatori e asini per il trasporto delle attrezzature. Hotel semplice a Jomson e a Muktinah, hotel 5* a Kathmandu e resort di ottimo livello a Pokhara. Clima – Il clima nepalese è condizionato dai monsoni che interessano il Paese da Giugno a Settembre con piogge più o meno intense. Il periodo migliore per visitare il Nepal va da Ottobre a Maggio, durante la stagione fredda e secca. In Mustang che si trova nell’estremo nord-ovest del Nepal, i mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio sono proibitivi per le temperature troppo basse. I mesi migliori sono Aprile-Maggio e Ottobre-Novembre. Essendo la regione molto secca, sono possibili trekking anche in Giugno, Luglio e Agosto (nella valle del Mustang piove molto raramente), pur non sussistendo le condizioni migliori di visibilità delle montagne, ma possono esserci problemi per i voli da Pokhara a Jomson e ritorno dato che i piccoli aerei volano a vista se non ci sono le condizioni di visibilità il servizio viene sospeso. Dato che potrebbe succedere per alcuni giorni di seguito è necessario tenere alcuni giorni di tolleranza per il volo di rientro in Italia. Il tragitto Pokhara-Jomson può essere effettuato anche con bus locali, ma la strada è spesso interrotta dai fiumi in piena. Disposizioni sanitarie - Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – Il visto Nepal si ottiene in ingresso, con passaporto valido almeno 6 mesi, al costo di US$ 30. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Camminare lungo i sentieri, dormire in spartane guest-house spesso senza veri e propri letti, non sono esperienze di tutti i giorni ma rappresentano situazioni che sicuramente ognuno può affrontare e vivere con serena tranquillità. Sono richiesti però: una buona condizione fisica, un equipaggiamento adeguato, spirito di adattamento e collaborazione. QUOTAZIONE PER PERSONA servizi in Nepal: € 1.720 10-12 partecipanti € 1.870 5-9 partecipanti € 1.950 4 partecipanti € 2.240 2-3 partecipanti VOLI DALL’ITALIA: in funzione della classe di prenotazione disponibile e del periodo del viaggio, a partire da € 850 tasse incluse Da aggiungere: - permessi per l’accesso all’area del Mustang € 490 (USD 500) - supplemento singola (non disponibile durante il trekking) € 380 - copertura assicurativa “all inclusive” (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) incluse spese amministrative - costo individuale gestione pratica - visto consolare Nepal da pagare in loco Facoltative: - assicurazione facoltativa Nepal recupero in elicottero - assicurazione annullamento viaggio facoltativa comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio € 96 € 80 USD 30 € 145 (USD 150) 4,5% - assicurazione integrativa facoltativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 Date di partenza: 1) da domenica 23 Aprile a venerdì 12 Maggio 2017 2) da domenica 6 a venerdì 25 Agosto 2017 3) da domenica 8 a venerdì 27 Ottobre 2017 Partenze individuali possibili tutti i giorni La quota comprende: Voli internazionali di linea in classe economica, i voli locali Pokhara-Jomson / Jomson-Pokhara e Pokhara-Kathmandu, trasferimenti privati da e per l’aeroporto, trasporti a terra con minibus, tutte le attività, escursioni e visite previste nell’itinerario, guida locale di lingua inglese per il trekking, in italiano (se disponibile) nella valle dei Kathmandu, i pernottamenti in guest-house in pensione completa durante il trekking, i pernottamenti in hotel e resort con prima colazione a Kathmandu e Pokhara, guida Polaris, omaggio da viaggio. La quota non comprende: I pasti a Kathmandu e Pokhara, le bevande durante i pasti, le eventuali tasse aeroportuali locali, i permessi speciali d’ingresso alla regione del Mustang, i visti mance, extra personali, l’assicurazione facoltativa per eventuale recupero con elicottero (US$ 150), l’assicurazione contro la penalità di annullamento di viaggio (facoltativa), eventuali spese extra dovute a ritardi o sospensioni dei collegamenti aerei con Jomson, tutto quanto non espressamente specificato. Alle prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento dei servizi a terra e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. L'importo del biglietto aereo è escluso dalla promozione. NOTE IMPORTANTI • • • • • • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,94 in vigore nel mese di Dicembre 2016. In caso di oscillazioni del cambio di +/3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree indicate sono orientative e alla vostra richiesta di opzione o prenotazione verificheremo l'effettivo importo del biglietto aereo. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. N.B. Specialmente per le partenze di Agosto, l’itinerario potrà subire variazioni dovute alle condizioni atmosferiche, delle strade e/o a cancellazioni di voli a seguito di eventi meteorologici. Si cercherà comunque nel limite del possibile di rispettare l’itinerario originale. Milano, 3.01.2017 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com