LANCI, 6 febbraio 2006 - Consiglio Nazionale delle Ricerche

LANCI, 6 febbraio 2006
Un laser per "cucire" i tagli chirurgici agli occhi
Al posto del tradizionale filo chirurgico, un laser in grado di saldare, in 2-3 minuti, lembi
minuscoli di cornea e di tessuti endoculari. La nuova tecnica è stata messa a punto da un gruppo di
ricerca dell'Istituto di fisica applicata (Ifac) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Firenze
in collaborazione con l'Unità Oculistica dell'Ospedale di Prato e con il Bascom Palmer Eye
Institute di Miami (la clinica più importante negli Stati Uniti in questa branca specialistica).
L'innovazione permette di sostituire la sutura tradizionale utilizzata nel trapianto di cornea, nella
chirurgia della cataratta, nonché nelle futuribili tecniche di lens refilling, ossia di riempimento del
cristallino, che si propongono come soluzione definitiva del problema della presbiopia senile.
"Attualmente, presso l'Ospedale di Prato - spiega Roberto Pini dell'Ifac-Cnr - si eseguono
operazioni di trapianto di cornea "solo laser": un laser a femtosecondi (ad impulsi ultra corti)
esegue il taglio della cornea e quello a diodi produce la sutura del lembo trapiantato, senza
impiego di bisturi né di filo chirurgico. Il laser a diodo di bassa potenza, progettato dal Cnr e
prodotto da El.En. SpA di Calenzano, induce la saldatura diretta dei tessuti oculari che contengono
il collagene, sfruttando questa proteina naturale come una colla attivata dal calore".
I vantaggi per il paziente sono rilevanti: riduzione dei tempi chirurgici, che si limitano a pochi
minuti contro i 45 impiegati per una sutura tradizionale; minore reazione infiammatoria dopo
l'intervento (perché non si usa il filo); periodo di guarigione molto più breve, con conseguente
miglioramento della qualità della vita e la riduzione dei costi ospedalieri.
La nuova tecnica laser può avere ampie ricadute soprattutto per la cura della presbiopia. Per
questo tipo di intervento è oggetto di brevetto internazionale già depositato dagli studiosi.
Cnr