Tramite la fascia connettivale, i muscoli sono in realtà strutturati
in lunghe catene muscolari o meglio miofasciali. La lunghezza
(l'elasticità) di ogni singolo muscolo è strettamente legata a quella
di tutti i muscoli appartenenti alla stessa catena. Occorre
comunque sempre tener presente la stretta integrazione esistente
all'interno del sistema miofasciale e del nostro organismo; è
difficile isolare funzionalmente un organo o una struttura. Un
gruppo di muscoli in tensione esercita un'influenza su gli altri
muscoli vicini, sia per un fattore fisico-fasciale che nervoso (i
neuroni eccitati eccitano quelli vicini). Fra le diverse
classificazioni delle catene muscolari, viene descrittaa, titolo di
esempio, quella proposta da F. Mezieres:
La catena muscolare
posteriore è la più estesa ed è
formata da tutti i muscoli
profondi e superficiali che
vanno dalla linea occipitale alla
punta delle dita dei piedi:
trapezio, gran dorsale,
romboidei, elevatore della
scapola, dentati (serratus),
erettore della colonna, trasverso
spinoso, interspinosi e
intertrasversi,
semimembranoso,
semitendinoso, gracile, bicipite
femorale, adduttori, plantare,
popliteo, gemelli
(grastrocnemio), soleo, tibiale
posteriore, flessori lunghi delle
dita e plantari del piede.
La catena muscolare anteroinferiore (fascia cervicotoraco-addomino-pelvica) è
formata dal tendine centrale,
dal diaframma, dall'ileopsoas e
dalla fascia iliaca.
La catena muscolare
inspiratoria é formata dai
muscoli nucali piccolo e grande
retto posteriore, dal
lunghissimo di capo e collo e
dal tendine centrale che collega
il rachide cervicale al
diaframma e all'asse viscerale.
La catena muscolare
anteriore dell'arto superiore è
composta dal muscolo coracobrachiale, dal bicipite, dal
brachiale, dal brachio-radiale,
dal lungo supinatore, da tutti i
muscoli flessori e pronatori
dell'avambraccio compresi