IO SONO PAOLA TURCI il nuovo album sei sicuro che io sia solo quello che tu sai nella vita l’abitudine non fa vedere mai la verità (Io sono) Questo disco nasce da una necessità: ripercorrere, giunta all’età di cinquant’anni, il mio itinerario artistico attraverso una mirata e personale selezione di brani che ne hanno segnato le tappe principali. L’ho immaginato, sin dal primo momento, come un lavoro unitario, un’opera antologica riassunta in dodici canzoni (alcune note, altre meno) e che trova in tre inediti l’ideale compimento. I brani scelti rappresentano per me, nella loro diversità, i momenti più significativi della mia attività artistica, ormai quasi trentennale. Un’autobiografia in musica costruita attraverso le mie canzoni, rilette e reinterpretate con nuove sonorità, più inclini al mio modo di pensare la musica oggi. Ho scelto le canzoni a cui sono più legata e ho desiderato dare loro non solo un nuovo abito, ma vorrei dire una nuova anima, un nuovo suono, un nuovo orizzonte. Qualcosa che desse loro, e al tempo stesso a me, una prospettiva di viaggio in avanti. Ho trovato in Federico Dragogna (chitarrista e produttore di Ministri, Le Luci della Centrale Elettrica, Iori’s Eyes) un collaboratore giovane ed entusiasta, capace di immergersi totalmente nelle mie canzoni e di metterne a nudo l’anima, allontanando per un attimo tutto il resto. E in quell’attimo, con lo sguardo dritto sulle sole note, siamo riusciti a comporle intorno un nuovo mondo, appoggiando nuovi ritmi, nuovi accordi, esplorando nuove possibilità e assicurandoci, un pezzo dopo l’altro, che quest’opera fosse non solo solida, ma esprimesse anche una varietà fatta di armonia. IO SONO è nato così: prima realizzando delle sessioni notturne con i musicisti della mia band, nelle quali era soprattutto la mia voce a prendere forma e confidenza con queste atmosfere. Poi lavorando in studio sviluppandone le suggestioni, fino ad arrivare ad un risultato finale che, oggi, mi fa pensare a questo disco come un disco molto più “nuovo” di alcuni dei miei precedenti album di inediti. A proposito di inediti, in questo disco ce ne sono tre: due (“Questa non è una canzone” e “Quante vite viviamo”) li ho scritti con Marcello Murru, l’autore con cui avevo già firmato “Attraversami il cuore”. Il terzo è un brano di Francesco Bianconi (Baustelle) e Pippo Rinaldi “Kaballà” che mi ha fatto compagnia fin dai giorni in cui questo disco è nato e lo ha guidato fino a qui. Si intitola “Io sono” e ha avuto la capacità di mettermi davanti ad uno specchio per farmi vedere chi ero, anzi, chi sono. E di conseguenza diventare il titolo. Ho voluto raccogliere queste 15 canzoni in un cd e in un lp, la cui veste grafica è stata firmata da Giuseppe Romagno e impreziosita da illustrazioni di Vincenzo D’Alba, un’iconografia della musica e del pentagramma disegnata anche ironicamente attorno alla mia figura e al mio mondo musicale. _________________________________________________________________________________________________________________________________ GIBILTERRA SRL di Luca Bernini e Michele Annechini| Via Baldinucci 14 – 20158 – Milano (Italia) tel. +39 3466902131 | +39 329 9760220 | email: [email protected] | www.gibilterra.org P.IVA e C.F 08927760960 L’ultimo tocco a questo disco lo ha dato la cover di Ilaria Magliocchetti Lombi, straordinaria fotografa con cui ho collaborato per la prima volta. Abbiamo deciso insieme di scattare un ritratto forte, importante, che raccontasse questo lavoro, pieno di me e di cose da scoprire. Anche per questo, e ancora più di prima, IO SONO PAOLA TURCI Una voce che sembra un disco di Federico Dragogna* Fino a pochi mesi fa, Paola Turci era per me un nome che non ammetteva pause o divisioni: era paolaturci, tutto d’un fiato, come la presentava la radio che sentivo a 12 anni sulla macchina di mio padre che mi portava a scuola. Un ricordo preciso quanto poco interessante che temo di aver infilato nella mia prima conversazione con lei – lei che aveva appena spezzato l’incantesimo con un semplice “ciao, sono Paola”. Credo che il disco sia cominciato già quella sera a Roma, da uno scambio di aggettivi, immagini e riferimenti, dall’entusiasmo e da una fiducia non comune. Tornai a Milano con una manciata di provini e le tracce della sua voce pura – da tenere in testa come una bussola in una notte ancora tutta da inventare. E dato che di notte si trattava, di notte ci lavorai senza sosta – con sullo sfondo le ambulanze del pronto soccorso davanti a casa e i mille rumori del buio che credi di aver sentito e invece no e invece sì. Nelle pause ascoltavo, come fossero lezioni di un vecchio maestro di karate, Trampin’ di Patti Smith, Music For Films di Brian Eno e Big Science di Laurie Anderson, ma anche Wilco, Portishead e persino Grimes e i suoi quintali di riverbero. Nel rimettermi al lavoro qualcosa di quegli ascolti sopravviveva e si nascondeva negli arrangiamenti, come quei lampi di vita quotidiana che ritroviamo nei sogni. Quando la canzone e il testo me lo permettevano (o, addirittura, suggerivano), cercavo di approfondire questo legame tra il suono e l’inconscio: in Volo Così, che apre il disco, tre forme d’onda semplici che paiono uscite da un test audiometrico si sommano in sequenza fino a ricreare un’armonia, un equilibrio su cui la voce di Paola si posa delicatissima -­‐ come se si sovrapponesse al flusso di coscienza stesso dell’ascoltatore. Qualche anno fa ebbi l’occasione di comporre musica di sottofondo per degli esercizi contro gli attacchi di panico, una sorta di training distensivo guidato da una voce ferma e rassicurante. Mi accorsi allora di quanto la musica potesse fare bene, quanto potesse aiutare a scavarci dentro. Specie se ascoltata in cuffia: a volte ritrovarsi da soli tra le onde è il modo più sicuro per perdersi e ritrovarsi – come del resto disse Bjork vent’anni fa, my headphones / they saved my life. Quando finalmente rincontrai Paola in studio dopo un mese di lavoro, sirene e mail appassionate, feci appena a tempo a salutarla che già era dietro al microfono – come un bambino pronto sulla porta che aspetta i genitori per andare a giocare al parco. La sua prima take lasciò di sasso tutti. E’ pensiero comune che la musica vera si stia perdendo nelle diavolerie digitali e ci si immagina gli _________________________________________________________________________________________________________________________________ GIBILTERRA SRL di Luca Bernini e Michele Annechini| Via Baldinucci 14 – 20158 – Milano (Italia) tel. +39 3466902131 | +39 329 9760220 | email: [email protected] | www.gibilterra.org P.IVA e C.F 08927760960 studi di registrazione come officine di falsificazione dove aggiustare, raddrizzare, riprogrammare una realtà che non c’è più – ma se solo tutti quelli che ascolteranno il disco avessero potuto assistere a una sola delle take di Paola (non molte a dire il vero, dato che dopo la seconda sembrava già detto tutto quello che c’era da dire) forse tornerebbero ad avere fiducia nella musica e in chi la fa. La voce di Paola, per citare la più comune reazione alle sue riprese, sembra un disco – che è il modo sbagliato per dire che un disco dovrebbe sembrare la sua voce. Cioè quello che abbiamo cercato di fare in questi cinquantasette minuti di musica, che non a caso si aprono e si chiudono con arrangiamenti estremi di voce+quasinulla. Un disco che è stato lungo e intenso come un inverno, e che adesso posso ascoltare di nuovo con abbandono e distanza -­‐ ora che è di nuovo semplicemente un disco di paolaturci. *produttore di IO SONO IO SONO PAOLA TURCI -­‐ UN PROFILO IO SONO è il nuovo album di studio di PAOLA TURCI, il sedicesimo di una carriera che l’ha vista debuttare a metà degli anni ’80 per l’etichetta IT di Vincenzo Micocci, discografico talent scout di cantautori come, tra i tanti, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Rino Gaetano. Fu lui ad intravedere nella presenza e nella splendida voce da contralto di quella ragazza di Roma una cantautrice del futuro: Paola Turci aveva dalla sua grinta, talento e determinazione, qualità che non l’hanno del resto mai abbandonata. Da quel giorno sono passati all’incirca 30 anni, nei quali la carriera di Paola Turci si è sviluppata seguendo diverse fasi artistiche, corrispondenti ognuna ad una continua ricerca personale. La sua discografia racconta tutto questo, dai primi felici esperimenti cantautorali (“Ragazza sola, ragazza blu”, “Paola Turci”, “Ritorno al presente” e “Candido”), agli album maggiormente ambiziosi targati BMG (“Ragazze” e “Una sgommata e via”) usciti prima del grande successo commerciale arrivato con “Oltre le nuvole” e “Mi basta il paradiso” alla fine degli anni ’90. Gli anni Duemila hanno invece coinciso con un ritorno alle proprie istanze artistiche più intime, raccontate grazie ad album come “Questa parte di mondo” e “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, intervallati tra loro a breve distanza dal live “Stato di calma apparente” e seguiti, tra il 2009 e il 2012, da una vera e propria trilogia dedicata all’amore, al femminile e al suo sguardo sul mondo con “Attraversami il cuore”, “Giorni di rose” e “Le storie degli altri”. Fino ad arrivare a IO SONO, il suo nuovo album, una fotografia che immortala un momento di passaggio e al tempo stesso lascia immaginare nuovi scenari futuri. Le nove partecipazioni al Festival di Sanremo, con una vittoria nella categoria “Emergenti” e tre Premi per la Critica, una vittoria al Cantagiro, innumerevoli altri riconoscimenti e dischi d’oro e di platino oltre a centinaia e centinaia di concerti tenuti in tutta Italia; l’impegno costante per Emergency, per la Fondazione Francesca Nava e i suoi progetti in favore dell’infanzia nel mondo e _________________________________________________________________________________________________________________________________ GIBILTERRA SRL di Luca Bernini e Michele Annechini| Via Baldinucci 14 – 20158 – Milano (Italia) tel. +39 3466902131 | +39 329 9760220 | email: [email protected] | www.gibilterra.org P.IVA e C.F 08927760960 perfino due libri, un romanzo (“Con te accanto”, scritto insieme alla giornalista Eugenia Romanelli ed edito da Rizzoli) e un’autobiografia (“Mi amerò lo stesso” uscita per Mondadori), mettono in mostra soltanto in parte la statura d’artista e la personalità di Paola Turci. La voce inconfondibile, la sua personalissima vena di autrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli elementi che l’hanno resa una delle cantanti più importanti e popolari in Italia, in grado di costruire e conservare con il suo pubblico un rapporto personale e privilegiato per quanto sa essere fedele e diretto. Tutto questo -­‐ e tanto altro ancora da scoprire -­‐ è Paola Turci. Lo racconta bene in musica il suo nuovo lavoro, IO SONO PAOLA TURCI. _________________________________________________________________________________________________________________________________ GIBILTERRA SRL di Luca Bernini e Michele Annechini| Via Baldinucci 14 – 20158 – Milano (Italia) tel. +39 3466902131 | +39 329 9760220 | email: [email protected] | www.gibilterra.org P.IVA e C.F 08927760960