tano in totale ad avere più di 500 cm cubi di sangue in extracorpo

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tano in totale ad avere più di 500
cm cubi di sangue in extracorporea. La compensazione con la fisiologica c’è, ma si ha solo alla fine del processo, perciò la reazione del corporea del donatore non
è facilmente controllabile.
C’è una priorità fra donazione di
sangue intero, di citoplasma e citoferesi?
La donazione di cui si sente maggiormente il bisogno è quella di sangue
intero seguita dalla citoferesi (donazione di piastrine) perché entrambe hanno una scadenza limitata. Le
piastrine possono essere conservate
per 5 giorni, il sangue intero per 42,
viceversa il plasma congelato rapidamente a -70° e poi conservato a una
temperatura di -30° resiste un anno
e quindi ci sono sempre scorte; infatti il plasma in eccedenza rispetto all’uso clinico viene spedito mensilmente presso la lavorazione industriale da cui vengono ricavate tra
le altre cose le gammaglobuline che
vengono utilizzate in ospedale.
Nel caso in cui si registri una
scarsa disponibilità di scorte
presso la Banca del Sangue, può
essere chiesto al donatore una
donazione diversa da quella precedentemente pattuita?
Al donatore non può essere imposto alcun tipo di donazione. Nel caso in cui si presentasse la necessità
di avere a disposizione ad esempio
delle piastrine, il Centro chiama
l’associazione chiedendo di avvisare il donatore disponibile, se non è
possibile, il Centro chiede al donatore, direttamente al suo arrivo alla Banca del Sangue se è disponibile a sottoporsi alla procedura per la
quale si è in carenza. Va rispettata
innanzitutto la volontà, disponibilità e sensibilità del donatore.
Capita a volte che ci sia la volontà di venirci incontro, ma il dona-
tore non abbia abbastanza tempo,
per motivi lavorativi o altro. Questo è lecitissimo.
Si riescono ad ottenere plasma e
piastrine dal sangue intero?
Certamente. il sangue intero non
viene già più trasfuso così come
viene prelevato, ma viene sempre
scomposto, anche in plasma e/o
piastrine. Il sangue prelevato viene dapprima centrifugato, successivamente viene eliminato l’insieme
dei globuli bianchi che potrebbero
“dare fastidio” e poi vengono ricavate piastrine e plasma.
Quale è il gruppo sanguigno
del donatore universale? E che
compatibilità ci sono tra i vari
gruppi sanguigni?
I gruppi per così dire di eccellenza
per la donazione sono i gruppi 0e 0+. Il gruppo 0- è il donatore
universale.
Il gruppo A dona allo stesso gruppo
e può ricevere sia dal gruppo 0 che
dal gruppo A.
Il gruppo B segue lo stesso principio, perciò dona allo stesso gruppo
e può ricevere sia dal gruppo 0 che
dal gruppo B.
Il gruppo AB dona solo al gruppo
AB, mentre può ricevere da tutti; questo perché il gruppo AB non
ha anticorpi nel plasma per i gruppi
A e B, contenendoli entrambi. I
gruppi più rari sono il B e l’AB.
Il progetto Emonet, che prevede
la messa in rete della Banca del
Sangue con le Associazioni di volontariato, non ha ancora trovato attuazione? Quali sono le criticità che ostacolano l’avvio di
questo progetto?
Ci sono stati problemi iniziali riguardanti la configurazione del progetto.
Ora le difficoltà riguardano le priorità della sicurezza trasfusionale: in
questo momento si sta sperimentando in ospedale l’uso del braccialetto
per riconoscere in modo univoco il
paziente: il paziente viene identificato con questo braccialetto in modo
da evitare scambi di persona.
In tal modo ciascuna donazione sarà seguita su un percorso telematico che indichi il donatore, la richiesta e l’uso del materiale organico
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