Provincia di Cremona
Cooperativa Edilizia
ROSA CAMUNA
Comune di Romanengo
TEATRO AUDITORIUM G. GALILEI
21a Stagione – 2008>09
in foto Licia Maglietta – foto di Fabio Esposito
21a STAGIONE SERALE
teatro, danza, musica
E DOMENICA … TEATRO>11a edizione
spettacoli per tutta la famiglia
OLTREIBANCHI>16a edizione
rassegna di spettacoli per le scuole
Direzione artistica e organizzativa Gianmarco Zappalaglio
Coach Enzo G. Cecchi
UNA STAGIONE POP
Passata la boa del ventesimo anno guardiamo verso la 21a Stagione che sta iniziando come se
fosse ancora una volta la prima ma con il mondo attorno a noi completamente trasformato. Le
nostre scelte sono come sempre dettate dalla curiosità, dalla voglia di aprirci all'altro, di
condividere esperienze che possano ampliare la consapevolezza di noi stessi e del mondo. Cosi,
con occhi nuovi scopriamo artisi ospitati in passato come “giovani della ricerca”, misurarsi con
grandi personagi della scena. Cantanti e musicisti rock riscrivere brani della tradizione. Religioni
che si impongono obbligando anche la scena a misurarsi con esse.
Il nuovo si misura con la tradizione e rilegge antiche storie come fossero nuove.
E' il caso di Raiz in apertura di stagione che dopo l'esperienza rock con gli Almamegretta torna
con i Radicanto per riscrivere popolari melodie napoletane. E' anche il caso di due anomali
spettacoli ideati dal danzatore Giorgio Rossi in scena con Lucia Poli nel divertente Edipo e la
Pizia, e una seconda volta con la cantante Paola Turci in Cielo, singolare spettacolo cantato e
danzato. Due spettacoli portano una forte riflessione sulle religioni: Esistenza soffio che ha
fame che vede in scena Don Andrea Gallo il “prete da marciapiede” e Carla Peirolero, un
cammino fra le religioni alla ricerca di una comunione fra i popoli. La Passione con Lucia Vasini
e Daniela Piccari, una meditazione sulla morte e resurrezione scritta dal poeta Mario Luzi per
Papa Giovanni Paolo II.
Via crucis di tutt'altro genere quella di Alessandro Pozzetti che in Per abbreviare la mia
sofferenza racconta e rivive la storia di Marco Pantani con impressionante immedesimazione.
Una grande attrice, Licia Maglietta dopo i successi cinematografici (uno per tutti Pane e tulipani)
torna al teatro con Manca solo la domenica. Al fianco di Vladimir Denissenkov, per anni
musicista di Moni Ovadia, rivive con ironia la storia passionale di una donna orfana di sei mariti. La
stessa passione che muove Arianna Scommegna per A.T.I.R. vestendo i panni di otto
personaggi nel giallo-noir Qui città di M. Se Milano è scena di un delitto, la mitica regione di
Gerundia in cui Enzo Cecchi ambienta il suo nuovo spettacolo è luogo di ignoranza e crudeltà.
Gerundia Felix il nuovo spettacolo in prima nazionale di Cecchi - Zappalaglio per Piccolo
Parallelo è una storia di cuore e di trapianti che accompagna le vicende con valzer, mazurke e
musiche celtiche. In occasione della Giornata della Memoria il Tib Teatro con Shoa, in una scena
completamente bianca, ci riporta sussurrando nella più grande tragedia del '900. “In prima
visione” sono anche la sonorizzazine del film culto Freaks (1932) di Marco Zanardi con
Laboratorio Tazebau e una giovane e strepitosa cantante al suo primo concerto da solista Greta
Giavedoni canta Brecht: una voce sconosciuta che ci ha incantato. E in chiusura Andrea
Cosentino, geniale attore rivelazione delle ultime stagioni con Antò le Momò un avanspettacolo
della crudeltà grottesco nel quale sfilano Barbie, Pulcinella, Totò e soap opera. Tredici spettacoli
serali, che si aggiungono agli otto della 11a rassegna E DOMENICA...TEATRO a agli otto della
16a rassegna di teatro le scuole OLTREIBANCHI. Complessivamente 29 spettacoli per un
totale di 31 repliche. Un grande sforzo economico e organizzativo che fa ancora una volta del
Teatro di Romanengo un esemplare punto di riferimento per il teatro e la cultura italiani.
Il Direttore artistico
GianMarco Zappalaglio
TEATRO AUDITORIUM G. GALILEI
21a STAGIONE - 2008>09
CALENDARIO SERALE
venerdi 17 ottobre 2008 – ore 21,15
PRESENTAZIONE AL PUBBLICO DELLA 21A STAGIONE
saluti, video, gossip e brindisi augurale
giovedì 23 ottobre
RAIZ + RADICANTO
UNO - ACUSTIC TOUR
Raiz, voce
Giuseppe De Trizio, chitarra
Fabrizio Piepoli, canto e percussioni a cornice
Sabato 15 novembre
LUCIA POLI e GIORGIO ROSSI
EDIPO E LA PIZIA
di
Lucia Poli
liberamente ispirato a un racconto di Dürrenmatt
Coreografie di Giorgio Rossi
Oggetti scenici e costumi: Tiziano Fario
Musiche originali: Andrea Farri
Regia: Lucia Poli
sabato 29 novembre
A.T.I.R.
QUI CITTÀ DI M.
di Piero Colaprico
Con Arianna Scommegna
Regia di Serena Senigallia
Compagnia vincitrice del Juke Box Teatrale 2008
sabato 6 dicembre
SEERAUBERGRETA*
GRETA GIAVEDONI CANTA BRECHT
con
Greta Giavedoni
pianoforte
Giuseppe Olivini
Testi di Bertolt Brecht - Musiche di K. Weill, H. Eisler
*Greta dei Pirati
Prima Nazionale
sabato 20 dicembre
DON ANDREA GALLO e CARLA PEIROLERO
ESISTENZA SOFFIO CHE HA FAME
Parole e musiche ispirate a Qohélet e altri testi sacri
con la cantante Roberta Alloisio e il musicista Edmondo Romano
Scritti da:
La Bibbia, Il Corano, Bhagavad-Gita, Il Sutra del Loto, Christian Bobin,Teresa d’Avila, Simone Weil,
Emily Dickinson, Guido Ceronetti
elementi scenici di Andrea Morini
produzione Chance Eventi / Festival Suq a Genova
giovedì 8 - venerdì 9 - sabato 10 gennaio 2009
PICCOLO PARALLELO
GERUNDIA FELIX
di Enzo G Cecchi
Con Marco Zappalaglio ed Enzo Cecchi
conzoni di Gabriella Ferri, liscio e musiche celtiche
Prima Nazionale
GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO 2009
sabato 24 gennaio
TIB TEATRO
SHOA LE MEMORIE
con
Valerio Maffioletti e Vania Bortot
Drammaturgia e regia Daniela Nicosia
sabato 7 febbraio
PAOLA TURCI e GIORGIO ROSSI
in
CIELO
Concerto per un corpo sonoro ed una voce danzante
produzione on the road agency e sosta palmizi
sabato 21 febbraio
GARABOMO DELLE RISSE
PER ABBREVIARE LA MIA SOFFERENZA
ovvero dell'eroe perduto MARCO PANTANI
con
Alessandro Pozzetti
scritto da Alessandro Pozzetti, Domenico Ferrari, Marina Morellato
collaborazione ai testi e alla regia di Renato Sarti
scena di Alessandro Bassani - contributi audio di Luca De Marinis
regia di Domenico Ferrari
sabato 7 marzo
Teatri Uniti di Napoli
LICIA MAGLIETTA
MANCA SOLO LA DOMENICA
da Pazza è la luna
con Licia Maglietta - musica dal vivo Vladimir Denissenkov
di Silvana Grasso, Einaudi 2007 adattamento, scene e regia Licia Maglietta
costumi Katia Esposito - luci Cesare Accetta - suono Daghi Rondanini
sabato 21 marzo
MARCO ZANARDI
FREAKS
sonorizzazione del film di
Tod Browning
con
Marco Torriani, Stefano Mantegazza – chitarre
Ruben Gardella – batteria
Marco Zanardi – campionatore, direzione
in collaborazione con l’Associazione Culturale “Laboratorio Tazebau”
Prima Nazionale
sabato 4 aprile
Accademia Perduta - Emilia Romagna Teatri
DANIELA PICCARI e LUCIA VASINI
LA PASSIONE
di
Mario Luzi
regia
Velia Mantegazza
musica Daniela Ronconi
spettacolo segnalato al Juke Box Teatrale 2008
venerdì 24 aprile
ore 21,15
ANDREA COSENTINO
ANTÒ LE MOMÒ
avanspettacolo della crudeltà
di Andrea Cosentino
regia Andrea Virgilio Franceschi
consulenza drammaturgica Valentina Giacchetti - collaborazione artistica Antonio Silvagni
maschere Andrea Cosentino
segnalato al Juke Box Teatrale 2008
ore 22,30
proiezione del film
IL COLORE DELLA BASSA
di Giuseppe Morandi
con la presenza dell'autore
Presentato a settembre 2008 alla 65a Mostra iNternazionale del Cimena di Venezia
a seguire brindisi di fine stagione
SPETTACOLI
sabato 25 ottobre 2008
RAIZ + RADICANTO
UNO - ACUSTIC TOUR
Raiz, voce
Giuseppe De Trizio, chitarra - Fabrizio Piepoli, canto e percussioni a cornice
All’anagrafe risulta come Gennaro Della Volpe. Alle cronache musicali s’è presentato come Rais, Raiss,
Raiz. Uomo dai molti nomi e dalle mille collaborazioni, ma soprattutto voce caliente degli Almamegretta.
Ugola carnale, verace, napoletana, italiana, europea, araba, terrona, cosmopolita, apolide che lo ha
portato a collaborare con grandi nomi quali Massive Attack, Pino Daniele, Asian Dub Foundation, Mauro
Pagani. Torna ora con questo nuovo progetto con i Radicanto, formazione acustica originalissima nata con
l'intento di riproporre in una nuova chiave la musica del Sud del mondo. Gli strumenti della tradizione per
raccontare un pentagramma di mediterraneo, poesia e immaginazione. La musica senza passaporto e
l’immagine di una Napoli di sangue e speranza, di canto e passione. Un ritorno alla melodia e alla parola
che prescinde dal tempo del reggae. Questi gli elementi che Raiz porta in valigia per il suo viaggio acustico
in “Uno”, il suo nuovo album uscito per la Universal accompagnato dalle venature musicali evocative e
ritmiche dei Radicanto (Giuseppe De Trizio, chitarra e Fabrizio Piepoli, canto e percussioni a cornice) in un
assetto acustico, delicato e potente al contempo. Un percorso attraverso quella storia musicale che non
smetterà mai di insegnarci il futuro: musica immaginaria mediterranea.
sabato 15 novembre
LUCIA POLI e GIORGIO ROSSI
EDIPO E LA PIZIA
di Luci Poli
liberamente ispirato a un racconto di Dürrenmatt
Coreografie di Giorgio Rossi
Regia: Lucia Poli
Oggetti scenici e costumi: Tiziano Fario - Musiche originali: Andrea Farri
“Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e per l’ingenua credulità dei Greci, la sacerdotessa di Delfi,
Pannychis XI, lunga e secca come tutte le Pizie che l’avevano preceduta, ascoltò le domande del giovane
Edipo, che voleva sapere se i suoi genitori erano davvero i suoi genitori, come se fosse facile stabilire una
cosa del genere...”. Da questo curioso incipit del racconto di Dürrenmatt La morte della Pizia, prende spunto
lo spettacolo recitato e danzato da Lucia Poli (la Pizia) e Giorgio Rossi (Edipo). Ma il testo teatrale si distacca
presto dalla matrice originaria e sviluppa in autonomia lo strano rapporto tra la Pizia e Edipo, rivisitando il
mito classico. La Pizia è una pazzerella sfrontata e beffarda che distribuisce sentenze con scandaloso senso
dell’umorismo, non crede che la ragione umana possa incidere sulla realtà e neanche confida nel divino.
Edipo, dopo aver ricevuto il terribile oracolo – che la Pizia stessa dichiara avere inventato – compie il suo
atroce destino: uccide il padre e sposa la madre. Lo stile del “grottesco” e del “fantastico”, attraversa lo
spettacolo con le sue valenze di gioco e di sberleffo. La visione è irriverente e ripropone, con la profonda
leggerezza dell’ironia, l’eterno dilemma del senso del destino umano: sono gli dèi a guidare i nostri atti? O è
il libero arbitrio degli uomini? O semplicemente il caso?
sabato 29 novembre
A.T.I.R.
QUI CITTÀ DI M.
di Piero Colaprico
Con Arianna Scommegna
Regia di Serena Senigallia
Compagnia vincitrice del Juke Box Teatrale 2008*
Un giallo-noir ambientato tra le nebbie milanesi negli anni ‘80/’90. Due cadaveri, un uomo giovane e una
donna di mezz'età decapitata sono stati scoperti all'alba di un lunedì qualsiasi in un cantiere. La polizia
indaga. Nel testo, Milano è una città brutta che in pochi si arrischiano a cantare e tanto meno a raccontare.
Milano è un mistero. E questo spettacolo vuole essere un omaggio a Milano, un omaggio a questa città che la
regista e l’attrice amano senza sapere perché. Il testo ha la forma di un monologo a più personaggi, in cui la
bravissima Arianna Scommegna (attrice pluripremiata) si moltiplica con sorprendente estro mimetico cambiando solo un giubbotto, un pastrano, modificando l'acconciatura dei capelli - in una serie di figure dalle
varie cadenze regionali: un operaio, un ispettore-capo, una donna poliziotto, un agente della scientifica, un
ambiguo addetto dell'obitorio, un taxista in pensione, tutti protagonisti e testimoni del processo misterioso
per cui la città di M. ha perso il cuore, le radici, la capacità di ascoltarsi.
*JBT(Juke-Box Teatrale). Abbiamo chiesto agli iscritti della nostra mailing-list di segnalarci i tre artisti di
ODISSEA 2008 – FESTIVAL DELLA VALLE DELL’OGLIO che avrebbero desiderato rivedere. La compagnia
A.T.I.R. è stata la più votata seguita da Andrea Cosentino e lo spettacolo La Passione con Daniela
Piccari e Lucia Vasini
sabato 6 dicembre
SEERÄUBERGRETA*
GRETA GIAVEDONI CANTA BRECHT
pianoforte
Giuseppe Olivini
Testi di Bertolt Brecht - Musiche di K. Weill, H. Eisler
*Greta dei Pirati
Abbiamo scoperto per caso questa voce e ce ne siamo innamorati. Dopo aver conosciuto la ventenne fuori dal
comune padrona di questa voce, le abbiamo chiesto di tenere a Romanengo il suo primo concerto da solista.
Una voce che graffia e dipinge, tonalità cavernose e celestiali, una timbrica che balza da Milva a Klaus Nomi.
Studi pianistici, tecniche vocali liriche e recitative, menzioni d'onore, tutto condensato in questo primo recital
brechtiano. Suoni impregnati d’opera lirica, musica da circo, cabaret tedesco, e jazz e marce, e rock e teatro.
…Sedici canzoni, sedici storie accompagnate da poesie e prose. Un boa di struzzo, una benda da pirata, un
velo scuro, rose rosse, ecco comparire i personaggi: puttane sante e madri lavoratrici, figure storiche e
politiche, ragazze perdutamente innamorate ed eroine, fino a SeerauberJenny/SeerauberGreta, la serva di un
albergo d’infimo ordine che promette di risorgere dai suoi sporchi cenci, per essere finalmente incoronata da
una bandiera pirata come regina della rivoluzione. Con orgoglio e amore. Lunga vita a Greta.
sabato 20 dicembre
DON ANDREA GALLO e CARLA PEIROLERO
ESISTENZA SOFFIO CHE HA FAME
Parole e musiche ispirate a Qohélet e altri testi sacri
Scritti da: La Bibbia, Il Corano, Bhagavad-Gita, Il Sutra del Loto, Christian Bobin,Teresa d’Avila, Simone Weil,
Emily Dickinson, Guido Ceronetti
con la cantante Roberta Alloisio e il musicista Edmondo Romano
elementi scenici di Andrea Morini
produzione Chance Eventi / Festival Suq a Genova
Uno spettacolo tra teatro e spiritualità fuori dagli abituali confini della celebrazione religiosa, che riflette sulla
dimensione sacra dell’esistenza. Un’attrice, una cantante, un musicista e un Pastore danno vita a un rituale,
una danza di parole che muove emozioni e riunisce nello stesso cerchio artisti e spettatori. Nato da un'
incontro tra Carla Peirolero, attrice e curatrice del Festival delle Culture Suq a Genova, e Don Andrea Gallo, il
“prete da marciapiede” più famoso d’Italia, lo spettacolo è un cammino tra culture e religioni e restituisce il
senso di comunione tra i popoli pur nella difficoltà delle diversità. Al termine cibi e bevande di diverse
tradizioni: pani lievitati in vari modi, vino e thè. Lo spettacolo sostiene la Comunità di San Benedetto al
Porto.
"...E' una delle recite più originali che si possano vedere oggi sui palcoscenici italiani....ll dialogo tra religioni
viene esaltato con la scoperta di una loro fondamentale unità, il valore della pace reso assoluto e
contrapposto alla "chiusura" dell'Occidente e alle distruzioni che ne deriverebbero. Applausi a uno spettacolo
che dà una visione ricca e gioiosa della religione" (Ugo Volli; La Repubblica. 27 settembre 2006)
giovedi 8 - venerdi 9 - sabato 10 gennaio 2008
PICCOLO PARALLELO CECCHI – ZAPPALAGLIO
GERUNDIA FELIX
Testo e regia di Enzo G. Cecchi
Con
Gianmarco Zappalaglio - Enzo Cecchi
canzoni di Gabriella Ferri, liscio e musica celtica
Prima Nazionale
“Gerundia Felix. Uno spaccato di vita ambientato in un territorio una volta definito dal mitico Lago Gerundo,
ai confini delle Province di Bergamo, Brescia e Cremona, ma potrebbe essere qualsisi parte d'Italia dato che
ignoranza, intolleranza e crudeltà non sono un patrimonio specifico di un territorio. Un piccolo imprenditore
edile bergamasco con problemi di salute e una famiglia ormai decimata e un massaggiatore straniero.
Entrambi cinquantenni, entrambi pieni di rancore e solitudine ed entrambi con due figli diciottenni cui aprire
le porte del mondo. E problemi di cuori ammalati e possibili trapianti. I dialoghi, pur riportarti con ironia, non
sono inventati, ma raccolti in giro per bar, piazze, mercati e altri luoghi di questa antica Gerundia. E' ironico,
duro, spietato ha il ritmo della ballata e un finale tragico inusuale ed eclatante. Intermezzo ed epilgo della
vicendo due uomi muratori in strada da un padroncino che si è “dimenticato” di pagarli e in attesa di una
corriera che possa riportarli a casa. Il tutto cadenzato da canzoni di Gabriella Ferri, liscio e musiche celtiche.
Può il quotidiano, pur trascritto da uno che da trent'anni ha deciso di scrivere e fare teatro senza mai togliersi
dal cuore i propri studi di sociologia, diventare teatro senza sfiorare la demagogia? Si, può. Con l'appoggio
anche della poesia, della delicatezza, del rispetto e conquista degli ultimi anni, della leggerezza”. Enzo Cecchi
GIORNATA DELLA MEMORIA 2009
sabato 24 gennaio
TIB TEATRO
SHOA LE MEMORIE
con
Valerio Maffioletti e Vania Bortot
Drammaturgia e regia Daniela Nicosia. Bianco… vuoto… silenzio... Entriamo… in una pagina già scritta dalla
storia e raccontata tante volte, una pagina da sfogliare ancora insieme attori e spettatori. Identità negate,
cancellate, quelle dei deportati, emozioni raggelate nelle parole strappate, tra cronaca e testimonianza. Attori
e spettatori, vicini gli uni agli altri, all'interno di una sorta di camera bianca con le suppellettili coperte in
segno di lutto. Una figura femminile accompagna con la sua assorta gestualità il racconto di chi in prima
persona rivive. Racconta i dettagli della deportazione, li rivela a fil di labbra, a distanza ravvicinata. Racconta
accanto a noi, prepara il cibo e lo cuoce: e subito si impone il ricordo terribile della Shoa. Memoria che si fa
segno e coinvolge i sensi, (la vista e l'olfatto in primo luogo) con le parole di chi, da Primo Levi a Elie Wiesel,
ha
vissuto
sulla
propria
pelle
l’oltraggio
della
Shoa.
Fonti: Deportazione e memorie femminili (1899-1953), a cura di Bruna Bianchi, Unicopli
I sommersi e i salvati, Primo Levi, Einaudi
Se questo è un uomo – La tregua, Primo Levi, Einaudi
La voce dei sommersi, a cura di Carlo Saletti, Gli specchi Marsilio La notte, Elie Wiesel
sabato 7 febbraio
PAOLA TURCI e GIORGIO ROSSI
CIELO
Concerto per un corpo sonoro ed una voce danzante
produzione on the road agency e sosta palmizi
Un inusuale concerto danzato tra la cantautrice Paola Turci e Giorgio Rossi uno dei più creativi coreografi e
danzatori italiani. Il progetto nasce dalla necessità di accostare il canto di una donna alla danza di un uomo,
una voce semplice ad un corpo semplice. La condivisione di uno spazio scenico è stato lo stimolo che ha
guidato il canto di Paola Turci a modulare i gesti di Giorgio Rossi e viceversa, il movimento di quest’ultimo ad
entrare nelle parole di lei con ritmi e azione flessibili e sempre diversi. Una singolare «recital mimetico» non
solo per la simbiosi inconsueta di cantante e danzatore ma perché il canto non è mai commento, e la danza
non è mai illustrazione ma insieme creano una rigorosa sintassi emozionale di suono e gesto. Partendo dal
repertorio dei due artisti la contaminazione non ha limite e le arti si conducono attraverso percorsi insoliti e
territori inesplorati percorrendo un CIELO di possibilità.
“CIELO, splendido concerto danzato, progetto coraggioso, che ha mostrati una Turci più intimista e meno
rockeggiante rispetto al passato, ma comunque brava a tenere le fila di un gioco di rimandi e richiami tra la
sua voce profonda e levigata e l’aerea danza di Giorgio Rossi.” Stefania Perrone – Gazzetta del Sud, 26
agosto
2006
Bilgietti: intero € 12 – ridotto € 10
sabato 21 febbraio
GARABOMO DELLE RISSE
PER ABBREVIARE LA MIA SOFFERENZA
OVVERO DELL'EROE PERDUTO MARCO PANTANI
con Alessandro Pozzetti
scritto da Alessandro Pozzetti, Domenico Ferrari, Marina Morellato
collaborazione ai testi e alla regia di Renato Sarti
scena di Alessandro Bassani - contributi audio di Luca De Marinis
regia di Domenico Ferrari
La storia di Marco Pantani da Cesenatico ha qualcosa di omerico, dell'eroe tragico. Era un omino spelacchiato
di cinquantaquattro chili, con le orecchie a sventola e le labbra magre. Veniva da quella terra luminosa che è
la Romagna, terra di poeti selvatici e visionari, grandi amatori e tizi che hanno il pallino di arrivare in cima al
mondo. Come tutta la gente che viene da lì portava in sé, innato, il senso del teatro. Immensamente
potente sulle verticali delle montagne, tragicamente in bilico sui gradini della vita. Ambientato nella riviera
romagnola, tra un ombrellone, una sdraio e un manubrio di bicicletta il monologo rievoca la Cesenatico degli
anni '70 e '80 per poi scivolare, con linguaggi differenti lungo capitoli che portano al finale tragico. Teatrali
erano le sue imprese, teatrale, sotto i colori della tragedia, fu la sua morte. E teatrali furono le sue parole.
Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva perché mai andasse così forte in salita Marco rispose: “per
abbreviare la mia sofferenza”. Un'espressione che pare una ricetta medica prescritta da un dio clemente.
Oppure il titolo di una tragedia moderna che parte dalla riviera romagnola e infila le salite di Italia e di
Francia per spegnersi nella solitudine di un mare di inverno. Qui si canta di Marco Pantani, eroe perduto, dei
sogni che ci ha fatto sognare e di quelli che ha portato con sé.
sabato 7 marzo
Teatri Uniti di Napoli
LICIA MAGLIETTA
MANCA SOLO LA DOMENICA
da Pazza è la luna
di Silvana Grasso, Einaudi 2007
adattamento, scene e regia Licia Maglietta
con Licia Maglietta, Vladimir Denissenkov
costumi Katia Esposito - luci Cesare Accetta
suono Daghi Rondanini
Un'attrice di fama come Licia Maglietta, interprete di film di successo come "Pane e Tulipani", "Agata e la
tempesta" torna in teatro in "Manca solo la domenica" firmandone anche la regia. Lo spettacolo è tratto da
un racconto di Silvana Grasso, "Pazza e' la luna", un racconto sui sentimenti, le manie e le ossessioni di una
donna. Un ritratto ironico e fulminante che ha come protagonista Borina, una devotissima vedova di sei
defunti sconosciuti, che sceglie per se' quali mariti "adottivi". Le spoglie di questi uomini diventano oggetto di
un rito che la donna dedica ad essi con visite quotidiane. E' il modo con cui Borina rifiuta la frustrazione di un
amore mancato alla ricerca di sentimenti e passioni forti. Ambientato in una Sicilia senza tempo, la piece
presenta una figura insieme mitica e reale con un testo graffiante, ironico e carico di humor. In scena, in
fianco alla Maglietta, con un enorme “Cuore di Gesu” che le fa da scenografia, il musicista Vladimir
Denissenkov, noto per la sua lunga collaborazione con Moni Ovadia che mescola musica tradizionale ed
etnica. Il tutto, in un perfetto equilibrio con l’interpretazione dell’attrice, crea un miracolo d'intensità che
trascina lo spettatore. “Esistono amori che non danno la felicita’ ma….se ne possono vivere altri!” (Licia
Maglietta)
Biglietti: intero € 12 – ridotto € 10
sabato 21 marzo
MARCO ZANARDI
FREAKS
sonorizzazione del film di
Tod Browning
con
Marco Torriani, Stefano Mantegazza – chitarre
Ruben Gardella – batteria
Marco Zanardi – campionatore, direzione
in collaborazione con l’Associazione Culturale “Laboratorio Tazebau”
Prima nazionale
Il termine freaks nella lingua inglese definisce in maniera cruda persone con gravi deformità fisiche e il
regista Ted Browning (autore del leggendario Dracula con Bela Lugosi) fu definito per molto tempo un
“maledetto”, prima di venire riabilitato dalla critica internazionale in virtù della visionarietà delle sue opere.
Film maledetto e leggendario, prima prodotto e poi rinnegato dalla Metro Goldwyn Mayer, Freaks costituisce
un inno perturbante alla “mostruosità” innocente contro la “normalità” colpevole. La trama è il classico
triangolo amoroso con vendetta finale, il vero elemento originale è l’ambientazione, le inquietanti carovane
del circo in cui vivono i freaks. I protagonisti sono i “diversi”, gli scherzi della natura, che, uniti tra loro in
nome di una sorta di legge d’onore, si scontrano con la crudeltà dei “normali” e la loro perversa attrazione. Il
film muto girato nel 1932 si presenta ancora, a distanza di 75 anni come un'amara, e toccante allegoria sulla
diversità, affermando che talvolta è proprio dietro la "normalità" che si nasconde la vera "mostruosità".
Marco Zanardi musicista e front-man dell'Associazone Culturale Laboratorio Tazebau, dopo la felice
sonorizzazione di Nosferatu del 2006, ha scritto le musiche per il film e torna al Teatro Galilei a capo di un
gruppo di musicisti dal vivo nell’esecuzione di questa nuova sonorizzazione.
sabato 4 aprile
Accademia Perduta - Emilia Romagna Teatri
DANIELA PICCARI e LUCIA VASINI*
LA PASSIONE
di
Mario Luzi
regia
Velia Mantegazza
musica Daniela Ronconi
Una vera e propria “Via Crucis” in versi che Mario Luzi, una delle figure chiave della poesia del
Novecento, scrisse per Papa Giovanni Paolo II° in occasione della Pasqua del 1999. E’ un’altissima
meditazione sull’incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù, rivolta a laici e credenti, intesa come
progressione dolorosa al ricongiungimento con il Padre e come cammino mortale verso la Resurrezione. La
poesia di Luzi è scritta per essere rappresentata come monologo teatrale (realizzato qui a due voci) ed ha
una straordinaria forza di contemporaneità, ma soprattutto ha la capacità di emozionare e far riflettere, tra il
divino e l’umano, le genti di ogni razza e credo. La musica realizzata per l'occasione è un "tappeto sonoro"
che congiunge le "stazioni" ed è composta da Daniela Ronconi (Forlì, Londra, New York), un'artista che ha
sviluppato una profonda ricerca con le incisioni di Tanita Tikaram e nelle colonne sonore da lei realizzate per
parecchi film di produzione americana. La regia è di Velia Mantegazza, una delle registe più interessanti della
televisione (basti pensare alle 500 puntate de "L'Albero Azzurro" su RAI 3), del teatro e della musica d'autore
(dal Teatro Alla Scala di Milano fino a Gino Paoli & Ornella Vanoni) proprio per la sua esperienza nel saper
restituire a tutti i "pubblici" molteplici livelli di lettura. La “Passione” di Mario Luzi rappresenta un comune
senso del sacrificio che avvicina razze ed etnie di culture diverse.
*spettacolo segnalato al Juke Box Teatrale 2008
venerdì 24 aprile
ore 21,15
ANDREA COSENTINO*
ANTÒ LE MOMÒ
avanspettacolo della crudeltà
di Andrea Cosentino - regia Andrea Virgilio Franceschi
consulenza drammaturgica Valentina Giacchetti - collaborazione artistica Antonio Silvagni
maschere Andrea Cosentino
Si ride a denti stretti, con un po’ di magone dentro nell’assistere all’affresco dell’oggi che Andrea Cosentino
dipinge in diretta. Antò le Momò è un irresistibile avanspettacolo della crudeltà nel quale sfilano Barbie,
Pulcinella che parla della strage di Erba, materiali di riciclo, Totò e Antonin Artaud, racconti tra l'alto e il
basso: è il caos primordiale che bolle nel ventre molle del consumo culturale. Nei primi del novecento
l’avanspettacolo veniva rappresentato prima della proiezione cinematografica che era lo spettacolo vero e
proprio. Cosentino ci gioca mettendoci la sua arte di grande performer tanto da essere stato definito dalla
critica “un Fregoli della sintassi e della cadenza”. Accompagna il pubblico attraverso storie comico –
grottesche da teatro dell’assurdo catapultandoci nell’attualità crudele e morbosa della cronaca nera così come
ci viene “vomitata” dall’invasione mediatica. Pesca nella nostra (in)umanità scovandone il sublime.
*Segnalato al Juke Box Teatrale 2008
ore 22,30
proiezione del film
IL COLORE DELLA BASSA
(dutata 30 minuti)
di
Giuseppe Morandi
Ricordiamo l'imminete 1° maggio, festa dei lavoratori, con il breve film di 30 minuti presentato a settembre
2008 alla 65a Mostra internazionale del Cinema di Venezia. La trasformazione dell’agricoltura nella Bassa
padana, dagli anni Cinquanta a oggi. Il cambiamento del paesaggio, delle coltivazioni e avvento della
monocultura e degli allevamenti intensivi degli animali. L’immigrazione dai paesi del sud del mondo e dai
paesi asiatici che sostituiscono i “paisan” (lavoratori della terra) e i “bergamini” (mungitori di vacche). Le
nuove catene dell’industria alimentare, dall’allevamento alla macellazione e alla lavorazione dei prodotti
alimentari. Un'altra intensa opera di Morandi che testimonia l'avvenuta mutazione antropologica del nostro
territorio.
Comune di Romanengo
Teatro Auditorium G. Galilei
Piazza Aldo Moro
21a Stagione
inizio spettacoli ore 21,15
Ingresso intero € 10
riduzioni € 8 con Tessera CLUB TEATRO
(e per ragazzi dai 12 ai 18 anni, studenti universitari, pensionati)
per gli spettacoli del 7 febbraio e del 7 marzo 2009
intero € 12 ridotto € 10
costo della tessera € 10
in vendita presso la Biblioteca o alla cassa del teatro
informazioni e prenotazioni
sede organizzativa PICCOLO PARALLELO - via XXV aprile, 21
Tel / Fax 0373 72 92 63 - mail: [email protected]
da martedi a venerdi ore 9/13 e nei giorni di spettacolo dalle ore 16,00 alle 19,00
prevendite
Alla cassa del Teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 19,30 in poi
informazioni dettagliate al momento della prenotazione
Importante
si consiglia la prenotazione telefonica anche per verificare eventuali variazioni di programma
Per ricevere informazioni dettagliate e essere aggiornato sulle nostre attività
potete iscrivervi alla mailing-list: [email protected]
www.piccoloparallelo.net
Direzione artistica e organizzativa Gianmarco Zappalaglio
Coach Enzo G. Cecchi
Segreteria e sala Emi Zappalaglio
Web Engineer Paolo Comensoli
Responsabile tecnico Massimo Guerci
Collaborazione Paola Adenti, Martina Priori
Amministrazione Marina Mirelli
Progetto Grafico Zap2008
elaborazione grafica Paolo Comensoli
l'immagine di Licia Maglietta in copertina è stata gentilmente concessa dal fotografo Fabio Esposito
www.fabioesposito.it