Al - Rete Ecologica Basilicata

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RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA
RELAZIONE DESCRITTIVA DELL’ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO SVOLTA
- ASPETTI FORESTALI AREA 3
FAGGETA DI MONTE PIERFAONE
(IT 9210115)
LUGLIO - OTTOBRE 2009
Il Rilevatore
Dott. For. Nicola MONTANO
Premessa
Nella presente relazione, inerente lo svolgimento del Monitoraggio previsto dal
Programma Rete Natura 2000, vengono riportati
gli aspetti descrittivi dei
sopralluoghi e dei rilievi forestali effettuati dal sottoscritto, Dott. For. Nicola
MONTANO,
a
partire
dal
giorno
01/07/2009
al
30/10/2009,
nel
sito
comunitario “Faggeta di Monte Pierfaone”.
Inquadramento territoriale e descrizione degli aspetti forestali riscontrati nel
sito comunitario assegnato
Il SIC denominato “Faggeta di Monte Pierfaone” (IT 9210115) ha un’estensione
di 755,74 ha, ricadenti in agro del Comune di Abriola e del Comune di Sasso di
Castalda. La composizione del bosco è ascrivibile ad una a faggeta montana
termofila (faggeta ad agrifoglio: Aquifolio-fagetum).
Nella faggeta montana l’agrifoglio assurge a valori elevati di copertura nel
piano inferiore mentre tende a rarefarsi e scomparire a quote al di sopra dei
1300 metri. Il tasso diviene relativamente frequente nelle stazioni più
accidentate e con affioramenti rocciosi. Soprattutto dove la faggeta presenta
una copertura meno compatta, sono state rinvenute altre specie arboree quali
l’acero a foglie ottuse, l’acero di Lobelius, olmo montano otre ad una fascia di
latifoglie a prevalenza di nocciolo (Corylus avellana) e varie specie di aceri.
Oltre alla faggeta, durante i sopralluoghi, si è riscontrata la presenza di un
rimboschimento di conifere, di cui solo una parte rientra nell’ area SIC,
costituito da Abies Alba (Abete bianco) e da Cedrus Deodara (Cedro dell’
Hymalaya). All’interno del rimboschimento si è preso atto della scarsa
luminosità tra i filari con conseguente mortalità per i rami meno esposti alle
radiazioni solari. Infine nel suddetto SIC, si è attestata la presenza di un acero
di monte monumentale con diametro a petto d’uomo pari 125 cm.
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Per quanto riguarda i detrattori ambientali in generale si è rilevato nel sito la
pressione dell’attività antropica, riscontrabile soprattutto negli impianti sciistici
di Sellata e di monte Arioso.
Dai rilievi in campo,dall’ informazioni ottenute attraverso la fotointerpretazione
di immagini ortorettificate e georeferite, attraverso l’utilizzo di software GIS
ArcMap 9.2 ESRI si è operato un calcolo delle superfici, in ha, occupate dalle
fustaie di faggio, di cerro, dai rimboschimenti e da prati e pascoli.
Successivamente si è provveduto anche a calcolare la percentuale di incidenza
sull’intera area SIC delle suddette classificazioni forestali, ottenendo il
prospetto di seguito illustrato.
Tipologia forestale
Aree (Ha)
% di incedenza sull’area
SIC “Bosco di Rifreddo”
Fustaia di faggio
720,24*
95
%
Rimboschimenti di conifere
2,75 *
0,36 %
Latifoglie (nocciolo e acero)
0,6 *
0,09 %
27,8 *
3,68 %
Prati e pascoli
* I dati riportati potrebbero subire variazioni in corso d’opera.
Come è possibile osservare dalle precedente tabella la somma delle percentuali
non è pari a 100, poiché nel calcolo delle superfici forestali e dei prati e pascoli
è stata sottratta la componente relativa alla superficie occupata dagli impianti
sciistici, che è pari a 4,35 ha, incidendo dello 0,57 % sull’area totale del sito.
Da questi dati sono ancora da scorporare le superfici occupate da fiumi
e
torrenti, da strade. Le cartografie finali, così come le operazioni di calcolo di
tutte le superfici si determineranno alla conclusione dei sopralluoghi e si
riporteranno nel report conclusivo.
Si allegano alla presente relazione apposite schede forestali, compilate durante
i sopralluoghi e le cartografie delle tipologie forestali su base IGM e su base
Ortofoto, prodotte dal sottoscritto, per l’area SIC di riferimento.
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