lmanacchi, Lunari e Strenne Con il termine almanacco gli Arabi della Spagna designavano un tipo di tavole astronomiche speciali, dalle quali si poteva conoscere la posizione del Sole e della Luna in qualsiasi giorno dell’anno. In seguito la voce assunse l’equivalenza di ‘calendario’ e venne a modificarsi ed ampliarsi nei temi trattati. Pubblicati in considerevole quantità sin dal 1600, erano testi a stampa di carattere popolare, di contenuto assai vario e dal formato perlopiù tascabile. È difficile delimitarne la tipologia: la maggior parte erano annuari veri e propri e come tali registravano statistiche, fornivano indicazioni astronomiche e meteorologiche, curiosità, elenchi di nobiltà, novelle popolari e curiosità utili e dilettevoli. Altri, invece, erano destinati a temi specifici, di solito già indicati nel titolo: un esempio su tutti l’Almanacco dei Teatri di Torino, che forniva indicazioni sugli spettacoli in presentazione al Teatro Regio per l’anno corrente, corredato di pianta del teatro e dell’elenco di tutti i drammi rappresentativi in passato. Carattere comune a queste pubblicazioni è l’ecletticità, che ne ha fatto la fortuna. Proprio per la versatilità dei contenuti, l’almanacco si rivolgeva ad un pubblico ampio e alle più disparate categorie di lettori. Il contadino lo utilizzava come strumento di lavoro, essendo indicate le fasi lunari e gli andamenti climatici. Il commerciante aveva sottomano l’elenco delle ferie e dei mercati, mentre il cittadino comune poteva reperire informazioni sui mezzi di trasporto, gli orari delle poste, le tariffe dell’oro e della moneta corrente. Attraverso gli almanacchi si era informati sulla vita di corte o sull’amministrazione comunale e l’avvicendarsi delle cariche ecclesiastiche. Non ultimo, l’almanacco permetteva di essere partecipi della vita culturale e di arricchire le proprie conoscenze, perché le sue pagine ospitavano spesso notizie storiche, curiosità geografiche, saggi scientifici e letterari, novelle e poesie. Un discorso a parte meritano gli almanacchi degli Stati Preunitari (pubblicati prima del 1861): erano organi informativi veri e propri che, oltre a feste e ricorrenze, segnalavano notizie sulla famiglia regnante, la Corte o la Casa reale e fornivano ragguagli sull’organizzazione delle istituzioni. Una lente d’ingrandimento puntata sulle piccole e grandi realtà locali, che portarono nel tempo alla nascita del Regno d’Italia. FONTI CARMELA BONGIOVANNI: Almanacchi, guide e annuari commerciali italiani come fonti per la storia musicale tra Otto e Novecento (Estr. da: Canoni bibliografici : atti del Convegno internazionale IAML-IASA, Perugia, 1-6 settembre 1996 : contributi italiani / a cura di Licia Sirch. - Lucca : Libreria musicale italiana, \2001!. - XVIII, 518 p. : ill. ; 24 cm) Enciclopedia Treccani Istituto Centrale per gli Archivi