lmanacchi, Lunari e Strenne - Biblioteca Norberto Bobbio

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lmanacchi, Lunari e Strenne
Con il termine almanacco gli Arabi della Spagna designavano un tipo di tavole astronomiche speciali,
dalle quali si poteva conoscere la posizione del Sole e della Luna in qualsiasi giorno dell’anno. In seguito
la voce assunse l’equivalenza di ‘calendario’ e venne a modificarsi ed ampliarsi nei temi trattati.
Pubblicati in considerevole quantità sin dal 1600, erano testi a stampa di carattere popolare, di
contenuto assai vario e dal formato perlopiù tascabile.
È difficile delimitarne la tipologia: la maggior parte erano annuari veri e propri e come tali registravano
statistiche, fornivano indicazioni astronomiche e meteorologiche, curiosità, elenchi di nobiltà, novelle
popolari e curiosità utili e dilettevoli.
Altri, invece, erano destinati a temi specifici, di solito già indicati nel titolo: un esempio su tutti
l’Almanacco dei Teatri di Torino, che forniva indicazioni sugli spettacoli in presentazione al Teatro Regio
per l’anno corrente, corredato di pianta del teatro e dell’elenco di tutti i drammi rappresentativi in
passato.
Carattere comune a queste pubblicazioni è l’ecletticità, che ne ha fatto la fortuna. Proprio per la
versatilità dei contenuti, l’almanacco si rivolgeva ad un pubblico ampio e alle più disparate categorie di
lettori.
Il contadino lo utilizzava come strumento di lavoro, essendo indicate le fasi lunari e gli andamenti
climatici. Il commerciante aveva sottomano l’elenco delle ferie e dei mercati, mentre il cittadino comune
poteva reperire informazioni sui mezzi di trasporto, gli orari delle poste, le tariffe dell’oro e della moneta
corrente. Attraverso gli almanacchi si era informati sulla vita di corte o sull’amministrazione comunale e
l’avvicendarsi delle cariche ecclesiastiche.
Non ultimo, l’almanacco permetteva di essere partecipi della vita culturale e di arricchire le proprie
conoscenze, perché le sue pagine ospitavano spesso notizie storiche, curiosità geografiche, saggi
scientifici e letterari, novelle e poesie.
Un discorso a parte meritano gli almanacchi degli Stati Preunitari (pubblicati prima del 1861): erano
organi informativi veri e propri che, oltre a feste e ricorrenze, segnalavano notizie sulla famiglia
regnante, la Corte o la Casa reale e fornivano ragguagli sull’organizzazione delle istituzioni. Una lente
d’ingrandimento puntata sulle piccole e grandi realtà locali, che portarono nel tempo alla nascita del
Regno d’Italia.
FONTI
CARMELA BONGIOVANNI: Almanacchi, guide e annuari commerciali italiani come fonti per la storia musicale tra Otto e Novecento (Estr. da: Canoni
bibliografici : atti del Convegno internazionale IAML-IASA, Perugia, 1-6 settembre 1996 : contributi italiani / a cura di Licia Sirch. - Lucca : Libreria
musicale italiana, \2001!. - XVIII, 518 p. : ill. ; 24 cm)
Enciclopedia Treccani
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