AZIENDE
PATIENT SUPPORT PROGRAM:
COSÌ SI AFFERMA IL CONCETTO
DI “BEYOND THE PILL”
Il PSP integra una serie di servizi offerti al paziente cronico, in stretto coordinamento con il medico
specialista di riferimento. L’obiettivo è facilitare il percorso terapeutico del paziente e aumentarne
l’aderenza alla terapia. Intervista all’amministratore delegato di Italiassistenza Spa
A cura della redazione di AboutPharma and Medical Devices
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I
l focus dell’industria farmaceutica
sta passando dalla prescrizione del
farmaco a cosa succede un attimo
dopo. Di conseguenza le società
farmaceutiche stanno rapidamente spostando il proprio baricentro,
dall’accesso al mercato all’accesso al
paziente, non limitandosi all’ottimizzazione della fase di registrazione ma
intervenendo sull’intero percorso di
impiego del prodotto. Ne è una prova
che negli Usa gli investimenti su iniziative di supporto all’aderenza sono
aumentati del 300% in tre anni.
Questa evoluzione è anche guidata dal
cambiamento del paziente stesso, non più
soggetto passivo che si affida ciecamente
alle indicazioni del medico, ma interlocutore esigente che vuole avere un ruolo
attivo nel proprio percorso terapeutico.
Il paziente oggi è anche più informato,
internet e i social media gli offrono canali alternativi di informazione sulla patologia e nuovi strumenti di gestione della
terapia e recenti studi confermano quanto l’aderenza al trattamento sia correlata
all’empowerment del paziente stesso nel
suo percorso terapeutico.
La leva a disposizione dell’industria
farmaceutica per guidare tale evoluzione sono i Patient Support Program
(PSP): un set coordinato di servizi offerti al paziente cronico, in stretto coordinamento con il suo medico specialista di riferimento, che può facilitare
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il percorso terapeutico del paziente e
aumentarne l’aderenza alla terapia.
“L’approccio one-size-fits-all non funziona” taglia corto Stefano Caporali,
amministratore delegato di Italiassistenza SpA che con 15 mila accessi domiciliari e 40 mila counseling call effettuate negli ultimi dodici mesi nell’ambito
di oltre venti programmi attivi, è stata
tra i primi provider in Italia a credere nei
Patient Support Program. Il manager
dettaglia così il concetto: “Identificare
i servizi di cui il paziente ha realmente
bisogno è fondamentale. Ogni patologia
ha le sue peculiarità ed è indispensabile
analizzare il patient journey identificando i momenti del percorso terapeutico
nei quali esiste una maggiore necessità
di supporto. Inoltre ogni paziente è diverso dall’altro, per età, livello culturale
e familiarità con la tecnologia; è importante progettare il PSP in maniera
tale da offrire la possibilità di scegliere
i servizi a maggior valore aggiunto individuale”. Continua Caporali: “Non va
sottovalutata l’esperienza emozionale e
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L’esperienza con il Dedicare di Italiassistenza
La gestione della patologia reumatica è facilitata dal ricorso a uno specifico PSP – denominato Dedicare – messo a
punto da Italiassistenza. Giovanni Italiano, Dirigente medico reumatologo presso l’Uoc Medicina interna dell’Azienda
ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, ne spiega i vantaggi: “Grazie al programma i miei colleghi ed io non
abbiamo più l’incombenza di dover effettuare visite per tight
control in ambulatorio a ritmi a dir poco serrati: il medico si
reca direttamente a casa del paziente, raccoglie i parametri
di monitoraggio clinico (CROs) in maniera precisa e professionale e li condivide in tempo reale con il curante attraverso la piattaforma IAR. Il paziente che usufruisce dei servizi
del programma Dedicare si sente più seguito, coccolato e
ascoltato: mentre in una struttura ospedaliera il medico può
concedere al massimo 15 o 20 minuti, presso il domicilio
il professionista Dedicare ha un’ora di tempo da destinare
esclusivamente alla persona, in un clima familiare e nelle
condizioni migliori per poter raccogliere eventuali note e
informazioni su comorbidità che diversamente potrebbero
sfuggire. Il feedback avviene in maniera continuativa e può
essere inoltrato al centro specialistico attraverso una piattaforma informatica centralizzata”.
Se un membro della famiglia è affetto da artrite reumatoide,
il carico assistenziale elevato che ne deriva grava chiaramente sui componenti del nucleo familiare. “Con il programma Dedicare – continua Italiano – la famiglia è sollevata di
una parte della gestione logistica e psicologica del paziente,
sentendosi supportata e più sicura, perché sa che a intervalli regolari una figura professionale qualificata (medico e
infermiere) farà visita e raccoglierà i parametri necessari a
monitorare lo stato di salute del congiunto”.
Un altro fattore da sottolineare riguarda l’impiego da parte
dei pazienti di cure on demand: le persone affette da patologie reumatiche spesso fanno ricorso a terapie cortisoniche
o con antinfiammatori in maniera costante e prolungata nel
tempo. Si stima che i pazienti inseriti nel Programma Dedicare facciano sempre meno uso di tali farmaci, principal-
psicologica dei pazienti e i benefici che
possono derivare dal supportarli in tale
ambito, a integrazione dei servizi tradizionali quali somministrazione domiciliare, formazione all’auto-somministrazione e chiamate di drug reminder.
Stiamo sempre di più constatando gli
importanti benefici di un percorso di
sostegno psicologico e l’incremento di
aderenza terapeutica che ne deriva. Su
questo fronte, ci viene in aiuto anche la
tecnologia, la possibilità per il paziente
di accedere a piattaforme web e app in
mente perché grazie al maggiore controllo del medico sulla
patologia è facilitata anche un’automedicazione più regolare, nel rispetto del piano terapeutico. “Pur non avendo a disposizione dati clinici precisi, il consumo di antinfiammatori
da parte del singolo paziente in caso di riacutizzazione dei
sintomi della patologia – sostiene ancora Italiano – sembra considerevolmente ridotto, portando indirettamente a
un decremento degli effetti collaterali e a un conseguente
incremento della tolleranza del farmaco. Quindi: maggiore
controllo della malattia e di conseguenza una migliore qualità della vita”.
Va ricordato infine che una buona parte del peso dell’assistenza diretta ai malati per questo tipo di patologie grava
anche economicamente sulle spalle delle famiglie. In questo
senso, il progressivo miglioramento delle condizioni di vita e
lo stabilizzarsi dei sintomi della patologia riducono la necessità di spostamento fisico del paziente per visite di controllo
al Centro, con evidente risparmio di tempo e denaro.
connessione con il proprio medico che
ne accrescono l’empowerment”.
L’impatto dei PSP è evidente e può anche essere misurato. “La nostra esperienza decennale – conclude Caporali
– ci consente di avere una solida base
statistica per esaminare gli effetti e il
valore dello strumento. Abbiamo implementato meccanismi di monitoraggio
dell’aderenza, per fornire al medico di
riferimento l’opportunità di intercettare
tempestivamente casi di scarsa attenzione all’assunzione della terapia. Oggi sono
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disponibili device non invasivi anche per
il monitoraggio dell’aderenza di terapie
orali. La raccolta su ampie basi statistiche di questionari di soddisfazione dei
medici e dei pazienti, infine, ci fornisce
il quadro dell’effettivo valore aggiunto
veicolato attraverso i nostri PSP”.
Parole chiave
Patient Support Program, empowerment,
malattie reumatiche, Programma Dedicare
Aziende/Istituzioni
Italiassistenza Spa, Azienda ospedaliera
Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta
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