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PROGRAMMA DEL CORSO
Un testo generale a scelta tra:
G. MAMMARELLA E P. CACACE, Storia e politica dell’Unione Europea, Laterza, Bari,
2011
BINO OLIVI, ROBERTO SANTANIELLO, Storia dell’integrazione europea, Dalla guerra
fredda alla Costituzione dell’Unione, Il Mulino, 2010 o Olivi, Bino, L’ Europa difficile :
storia politica dell’integrazione europea, 1948-2000 / Bino Olivi, Bologna, Il mulino,
2010
Idee d’Europa e integrazione europea (a cura di) ARIANE LANDUYT, Bologna, Il
mulino, 2004
L. RAPONE, Storia dell’integrazione europea, Carocci, 2015 (SOLO FREQUENTANTI)
Un testo a scelta tra:
ANTONIO VARSORI, La Cenerentola d’Europa? l’Italia e l’integrazione europea dal
1947 a oggi, Soveria Mannelli, Rubettino, 2010
DI SARCINA FEDERICA, L’Europa delle donne: la politica di pari opportunità nella
storia dell’integrazione europea (1957-2007), Federica Di Sarcina, Bologna, Il
mulino, 2010
FRANCESCA FAURI, L'integrazione economica europea, 1947-2006, Bologna, Il
mulino, 2011
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ARGOMENTI
L’europeismo e la guerra fredda: le origini esogene dell’integrazione all’indomani della seconda
guerra e la leadership americana e le origini della politica europea dell’Italia
Le Comunità degli anni ‘50: l’affermarsi del funzionalismo e dell’integrazione settoriale, le
questioni istituzionali e politiche nel negoziato e nell’attuazione dei Trattati di Roma, il ruolo
dell’Italia nel "rilancio dell’Europa",
Le Comunità tra luci e ombre e La priorità dell’integrazione economica: il ruolo dei sei stati
membri e delle loro élites politiche, economiche e culturali nel determinare i caratteri, i
contenuti e i limiti della costruzione comunitaria negli anni Sessanta
L’Europa di De Gaulle: il rapporto con il sistema internazionale negli anni della guerra fredda e la
posizione dell’Italia di fronte alla "sfida gaullista"
Fra allargamenti e approfondimenti: le origini del processo di allargamento e il rilancio della
cooperazione politica, dalla crisi economico-finanziaria degli anni ‘70 a quella euro-atlantica,
Il secondo allargamento e la strada del mercato unico
La fine della guerra fredda e il Trattato sull’Unione europea: la caduta del muro di Berlino,
l’unificazione tedesca e l’Unione Europea, l’allargamento a Nord e le origini del processo di
allargamento a Est, Maastricht:
La nascita dell’Unione europea: la difficile ratifica del Trattato di Maastricht, Il Trattato di
Amsterdam e l’avvio dell’Unione economica e monetaria, l’Unione nel nuovo millennio.
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DIVISONI STORICHE
Lingua guardando UE a 15 (maggio 2004) non è in grado di comunicare tra loro
24% tedesco
53% almeno un’altra lingua europea
17 inglese
41% inglese [fonte Eurobarometro]
17 francese
16 italiano
Religione:
NORD: protestanti
MEDITERRANEO: cattolici
Divisioni POLITICHE: Identità nazionali (geografiche) e Alleanze
democrazie parlamentari metà anni ‘70
(due guerre mondiali iniziate come guerre europee)/ MANCANZA DI UN INTERESSE
VERSO LA COOPERAZIONE (Lega delle Nazioni: scopi vaghi, struttura intergovernativa,
scopi diversi: mantenimento status quo Versailles altri cambiamento)
Divisioni ECONOMICHE: nord/sud
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LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘20
STATO
MODERNO
1924 storico
tedesco Friedrich
MEINECKE:
“Le tre grandi forze
che innervano lo
stato moderno tra la
fine dell’800 e gli
inizi del ‘900 al
culmine della sua
potenza conteneva
in sé il principio
della dissoluzione"
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Le idee d'Europa unita
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘20
Fino alla PRIMA GUERRA MONDIALE:
Carlo Magno, Saint-Simon….
Dopo la PRIMA GUERRA MONDIALE e dopo la SECONDA GUERRA MONDIALE:
1922: Movimento PAN-EUROPA: aristocratico austro-ungherese
Richard de Coudenhove-Kalergi col nome di Unione Paneuropea
Internazionale con l'intento di porre le basi per il conseguimento dell'unità
politica ed economica dell'Europa (scomparirà 1935)
•
Declino dell’Europa vs St.U./GIAP/URSS;
•
Pericolo comunista (Winston Churchill)
Le idee d'Europa unita
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘20
Appoggio o l'interessamento da parte di politici ed intellettuali di estrazione
politico-ideologica anche differenti fra loro: il presidente ceco-slovacco Tomáš Masaryk,
il cancelliere austriaco Ignaz Seipel e il ministro degli Esteri francese Aristide Briand furono
grandi sostenitori di Paneuropa, ma Winston Churchill (anti comunismo; sebbene non venisse
ricompresa la Gran Bretagna data l’esistenza dell’impero), Gustav Stresemann…..
1922: Conferenza di Washington sul disarmo
1925: Patto di Locarno
1928: Patto Briand-Kellog
Il dibattito di intellettuali, politici e studiosi:
via d'uscita dalla incombente crisi economico-politica
Intreccio del tema economico e di quello politico
John Maynard Keynes: identificava nel protezionismo delle alte tariffe doganali è tra i
principali ostacoli del «rinascimento europeo»
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘20
Min. E. BRIAND accettava la Presidenza del Movimento (1927) e alla SdN il 5
settembre 1929 proponeva una «federazione europea fondata sul principio
dell’unione non dell’unità» (una commissione di studio si riuni fino alla morte di B. nel
1932)
CADUTA DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE ritorno al protezionismo
STATI UNITI
PAESI
INDUSTRIALIZZATI
PAESI
MENO
INDUSTRIALIZZATI
PAESI
SOTTO
SVILUPPATI
EUROPA
GIAPPONE
CANADA
AUSTRALIA
ARGENTINA
AMERICA LATINA
ASIA
AFRICA
ECCEZIONI
RUSSIA
Le idee d'Europa unita
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘30
CADUTA DEL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVO:
1931: Giappone inizia la sua aggressione alla Cina e due anni dopo si ritira dalla SdN
1935: Aggressione dell’Italia all’Etiopia
GERM: dall’avvento di Hitler -> riarmo, occupazione della Renania, 1938 l’Austria, i Sudeti 1939
Cecoslovacchia: Lebensraum (spazio vitale)
CRISI DELLA DEMOCRAZIA: Affermazione dei regimi autoritari: regime nazista; regimi
fascisti in ascesa in tutta Europa ;1936 guerra di Spagna
Gran Bretagna → paese europeo visto come guida
Federal Union: movimento britannico lanciato nel novembre 1938,
1° settembre 1939 invasione tedesca della Polonia - II guerra mondiale
Principali paesi Alleati: USA- Gran Bretagna-Francia-URSS
non occupato militarmente
tradizioni politiche democratiche
Le idee d'Europa unita
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘40
Durante la II guerra mondiale, nella Resistenza, si riaccende il dibattito sull'Europa
unita in vista della ricostruzione post-bellica:
disomogeneità diverse tradizioni politiche e culturali
infatti…..
percorso della politica di integrazione negli anni del secondo dopoguerra
i z z a z i o n i
GERMANIA:
Circolo Kreisau: una concezione pragmatica dell’unità europea anticipando quello che sarà il
n a z i o n a l
FRANCIA:
PCF: Patrie Française
SFIO: gli Stati Uniti d’Europa primo passo per gli Stati Uniti del mondo
MRP: Mouvement républicain populaire destinato più tardi a fare della causa
dell’unità europea la principale ragione della sua politica «fedeltà a De
Gaulle» ->1947 RPF: Rassemblement du Peuple Français De Gaulle
Le idee d'Europa unita
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘40
BELGIO OLANDA LUSSEMBURGO: i progetti non andarono mai aldilà del
terreno economico commerciale ma grazie questi studi e dibattiti del periodo
resistenziale e se saranno in grado di varare l’unione doganale all’indomani della
liberazione e prima ancora della fine della guerra in Europa
ITALIA: Di tutti i movimenti della resistenza quello italiano pare il più convinto
sostenitore dell’unità europea pur rimanendo espressione di gruppi elitari e forti
individualità:
1918: Luigi Einaudi contrapponeva una seconda specie di società delle
nazioni sotto forma di superstato
1935: Carlo Rosselli
• proposta assemblea costituente
• necessità di portare l’idea del federalismo europeo a contatto con le
masse un movimento di popolo
ambedue queste indicazioni saranno accolte dal movimento federalista europeo MFE
fondato in Italia nel 1943 (paralisi)
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: ANNI ‘40
ITALIA:
PdA: già nel 42 del giornale clandestino «l’Italia libera» esponeva 7
punti per la federazione europea che venivano poi riproposti due anni
dopo una versione più articolata.
Documento programmatico del 44 ispirato quasi interamente Altiero
Spinelli era entrato a far parte dell’esecutivo del partito
DC: più tardivo rituale della professione europeistica
PSIUP rifiutava in termini meno drastici di quelli del pci l’unità europea
parlavano per l’Europa come libera federazione di Stati ma con una
forte componente anticapitalista
PCI l’approdo le posizioni europeiste richiese un periodo molto lungo
1941 MANIFESTO DI VENTOTENE: PER UNA
EUROPA LIBERA ED UNITA
I - La Crisi della civiltà moderna
II - Compiti del dopoguerra: unità europea
La sconfitta della Germania e la necessità del riordino su base Federale vs Forze reazionarie: ceto
politico, capitale monopolistico, forze armate, proprietari fondiari, gerarchie ecclesiastiche
Inserimento della Germania, Inutilità di organismi come la Società delle Nazioni
Futilità del Principio del non intervento, Inadeguatezza della divisione tra partiti progressisti e non
III - Compiti del dopoguerra: la riforma della società
L’Europa libera e unita: una rivoluzione socialista (emancipazione delle classi lavoratrici) il
problema della proprietà: . Imprese monopolistiche ( elettriche), . Collettive e protette (siderurgia),
Grandi capitali umani e non (banche, armi…) , RIFORMA AGRARIA E INDUSTRIALE, RIFORMA SCUOLA
Rapporti con la Chiesa: abolizione del Concordato
Questione della rappresentanza: generale o di interessi
IV - La situazione rivoluzionaria: vecchie e nuove correnti
Democratici: fasi ordinarie
Comunisti: fasi di crisi rivoluzionaria
Partito rivoluzionario federalista: classe operaia, ceto intellettuale
Le idee d'Europa unita
LO SVILUPPO DI UNA IDEA: LE CORRENTI
Le risposte:
Tema comune: necessità dell'Europa unita come baluardo della pace
Varietà e molteplicità di approcci istituzionali:
FEDERALISTA: Altiero Spinelli, Henri Brugmans
CONFEDERALISTA: Winston Churchill e Charles De Gaulle
FUNZIONALISTA: Jean Monnet
Varietà di dimensioni e confini dell'Europa unita:
Europa dall'Atlantico agli Urali
Federazioni regionali (danubiana; balcanica; mitteleuropea; unione
latina)
Uno dei prodotti del dibattito degli anni Quaranta: Il Manifesto di Ventotene (1941)
scritto al confino da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni
Europa federata come condizione per la nascita di una nuova democrazia, di un
nuovo patto sociale, di una nuova cultura politica
CONGRESSO DELL’AJA 7-10 MAGGIO 1948
Nel 1948 pieno della guerra fredda si svolge la prima grande assise
europeista con 17 Paesi:
britannici, Winston Churchill e Duncan Sandys, Anthony Eden, Harold Macmillan;
francesi, tra cui Francois Mitterrand, Jean Monnet, Leon Blum;
italiani, tra cui Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Adriano Olivetti, Ignazio Silone,
Bruno Visentini;
tedeschi, tra cui il futuro Cancelliere Konrad Adenauer.
Risultato non eclatante: risoluzione raccomandò l'istituzione di
un'Assemblea di eletti dai Parlamenti nazionali per «l'esame delle
implicazioni politiche e giuridiche» di un'Unione o di una Federazione
europea (non certo un'Assemblea costituente europea eletta a suffragio
universale).
Tuttavia il suo svolgimento, dopo il 18 aprile 1948 elezioni italiane dimostrò
l'imminenza delle prime iniziative intese a modificare profondamente i
rapporti tra gli Stati europei.
CONGRESSO DELL’AJA 7-10 MAGGIO 1948
16 aprile 1948 quando venne firmata a Parigi la Convenzione che
creava l'Organizzazione europea di cooperazione economica (OECE).
composta da 17 Stati europei con l'aggiunta dei comandi
militari delle zone occidentali della Germania,
fu uno strumento decisivo per accelerare la ricostruzione
in Europa, poiché in essa gli Stati europei s'impegnarono ad
amministrare congiuntamente gli aiuti americani del Piano
Marshall.
1961 OCSE: Organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico
CONGRESSO DELL’AJA 7-10 MAGGIO 1948
Il compromesso dell’Aja era mediocre: resistenze britanniche
1. 5 maggio 1949: il Consiglio d'Europa un'organizzazione
internazionale il cui scopo era «realizzare una unione più stretta
tra i suoi membri» (Strasburgo)
Assemblea consultiva:
Consiglio dei Ministri degli esteri
IT: è uno dei dieci paesi fondatori (Bel, Dan, Fr, GrB, Ir, It, Luss, Norv, Ol, Sv)
RISULTATI: Convenzione per la difesa dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali varata a Roma nel novembre 1950
-> che ha comportato l’istituzione della Corte Europea dei Diritti
dell’uomo, organismo indipendente dai governi nazionali con sede a Strasburgo,
che giudica sulle violazioni dei diritti fondamentali nei paesi membri del Consiglio