Analisi bioclima ca Obieøvi, metodi e strumen - e

Analisibioclima,ca
Obie/vi,metodiestrumen,
LaboratoriodiProge:azioneTecnologica|canaleB|aa2016/2017
Prof.Arch.ElianaCangelli
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Obiettivi
I processi principali che sovrintendono le dinamiche di perturbazione e di
“rimodellamento” dei flussi atmosferici e climatico-ambientali negli assetti urbani e
nell’ambiente costruito in generale, sono riconducibili sostanzialmente in:
ü  Effetti e fenomeni aerodinamici (turbolenze, rallentamenti, accelerazioni, ecc. dei
flussi di ventilazione;
ü  Effetti di “stagnazione” del flusso atmosferico all’interno di particolari ambiti e
morfologie urbane;
ü  Alterazioni e modificazioni nel bilancio energetico-radiativo del sistema locale terraatmosfera
Per una corretta comprensione di tali processi e dinamiche occorre effettuare
un’analisi ambientale condotta attraverso lo studio dell’interazione tra
componenti climatico-ambientali e contesto costruito
Componenti da analizzare
Principali effetti della ventilazione
Ombre di vento.
Effetto di calma di vento che si verifica nella zona posteriore, rispetto al fronte esposto
all’impatto di vento, degli edifici. L’ampiezza di tale zona varia con le dimensioni e la
morfologia dell’edificato, tuttavia, per edifici caratterizzati da un rapporto dimensionale circa
pari tra altezza e lunghezza del fronte, o caratterizzato dalla prevalenza della dimensione
orizzontale, risulta essere di una profondità pari a circa due volte l’altezza dell’edificio
stesso. Ciò significa che nella parte del corpo edilizio posteriore a quella di impatto di vento,
fino ad una distanza dall’edificio pari a circa due volte la sua altezza, si verifica una calma di
vento e la zona interessata risulta essere in depressione (pressione negativa o bassa
pressione; al contrario della zona di impatto che sarà caratterizzata da alta pressione).
All’aumentare della distanza da tale limite della zona di calma di vento (L= 2h) il vento
ricomincia gradualmente a riacquistare la sua velocità originaria, fino a riprendere la
velocità di flusso libero ad una distanza pari a circa 7 volte l’altezza dell’edificio.
Effetto barriera.
E’ sostanzialmente un fenomeno di riduzione, talvolta notevole, della velocità del
vento ad opera di un edificio o serie di edifici a prevalente sviluppo longitudinale
disposti più o meno frontalmente rispetto la direzione di provenienza dei venti.
L’effetto barriera è incrementato se gli edifici sono disposti su più file tra loro
parallele: negli spazi interstiziali la velocità del vento risulta mediamente essere
pari al 30 per cento di quella di flusso libero che impatta la prima fila di edifici
direttamente esposti rispetto la direzione di provenienza del vento.
Effetto scia
E’ un fenomeno legato agli effetti dell’ombra di vento e consiste in una
turbolenza che si verifica in tale zona d’ombra.
Le condizioni di esistenza del fenomeno prescindono dalla geometria
dell’edificio.
L’entità del fenomeno è funzione, oltre che della geometria dell’edificio,
dell’angolo di incidenza del vento.
L’andamento dei flussi d’aria in tale effetto è caratterizzato da un priocedere a
ritroso verso l’edificio per poi generare una zona di turbolenza
Effetto canale.
L’effetto canale è caratterizzato da un fenomeno di incanalamento dei flussi eolici che,
incontrando canyon urbani (ampie vie urbane) disposti parallelamente alla loro direzione di
provenienza, vi si incanalano dando luogo a condizioni di alta ventilazione in tali spazi. Le
riduzioni della velocità di vento risultano inapprezzabili, o comunque minime, dovute
esclusivamente al fattore di attrito con le pareti verticali del canyon urbano. Talvolta si
possono verificare fenomeni di aumento della velocità del vento dovuti al restringimento della
sezione viaria, assetto morfologico che induce il cosiddetto “effetto Venturi”.
Effetto Venturi.
Tale effetto è caratterizzato da un aumento della velocità del vento dovuto al restringimento
della sezione viaria, del canyon urbano. Tale restringimento, graduale o repentino, provoca un
naturale aumento della velocità del vento, dovuto all’adattamento del flusso delle masse di
aria alla minore portata d’aria della sezione viaria.
Strumenti – Diagramma solare polare
Le circonferenze rappresentano l’altezza solare sopra l’orizzonte espressa in angoli β,
con incrementi di 10°.
Le linee radiali rappresentano gli angoli azimutali, con incrementi di 10°.
Ogni percorso solare è identificato da un valore di latitudine. Quest’ultima determina sul
diagramma una zona di possibili posizioni del sole, delimitata dalle curve che
rappresentano il solstizio d’inverno e il solstizio d’estate. Ogni mese è rappresentato da
un arco simmetrico rispetto all’asse nord-sud.
Umidità potenziale
Strumenti - Software per l’analisi ambientale
ECOTECT
ENVIMET