Tecnica gold-standard per la preservazione dei tessuti duri e molli

Tallarico M, Vaccarella A, Balzarelli F M
Marco Tallaric o , A n n a V a c c a r e l l a , F e d e r i c o M a r i a B a l z a r e l l i
Tecnica gold-standard per la
preservazione dei tessuti duri e molli
nell’impianto singolo postestrattivo
a carico immediato in area estetica:
follow-up a 6 mesi di 5 casi clinici
Marco Tallarico
Libero professionista, Roma.
Anna Vaccarella
Libero professionista, Roma.
Federico Maria Balzarelli
Libero professionista, Roma.
Corrispondenza:
Marco Tallarico
Via di Val Tellina 116,
00151 Roma
Tel. 06 6630646
Fax 0645549160
[email protected]
Parole chiave: Livello di cresta ossea, Carico immediato, Impianto postestrattivo, Restauro
immediato, Impianto singolo, Biomateriale, Preservazione della cresta.
Scopo: valutare l’efficacia di una tecnica per l’inserimento di impianti postestrattivi a carico immediato nella preservazione dei tessuti duri e molli. Materiali e metodi: cinque pazienti consecutivi che
richiedevano un restauro immediato di un premolare superiore fratturato e non trattabile sono stati
reclutati per l’estrazione atraumatica e l’inserimento immediato di un impianto TiUnite® Nobel Active™
a carico immediato. Gli impianti sono stati posizionati secondo appropriati rapporti tridimensionali
osso/impianto utilizzando il Bio-Oss® per il riempimento del gap buccale e interprossimale. Le misure
sono state: fallimento degli impianti e/o delle protesi, complicanze, livello dell’osso periimplantare
(BCL), quoziente di stabilità implantare (ISQ) e ampiezza vestibolo-palatale della cresta ossea (BPC) al
momento del posizionamento/carico dell’impianto e dopo 6 mesi. Risultati: Nessun impianto è fallito
nell’osteointegrazione, ottenendo una percentuale di successo cumulativo a 6 mesi del 100%. La media
del riassorbimento osseo verticale dopo 6 mesi è stata di 0,25 ± 0,16 mm (2,34%). Un moderato valore
iniziale dell’ISQ è stato riscontrato al posizionamento dell’impianto. I valori di ISQ sono aumentati
significativamente dopo 6 mesi dal posizionamento (73,10 ± 3,21; 82 00 ± 1,27; P = 0,0004). La media
del riassorbimento orizzontale della cresta ossea dopo 6 mesi è stata di 0,24 ± 1,08 mm (2,23%). Conclusioni: I risultati preliminari di un campione di dimensioni relativamente piccole suggeriscono che la
tecnica e i materiali utilizzati possono essere considerati come una valida opzione di trattamento per
il posizionamento di impianti postestrattivi a carico immediato in zone estetiche.
L’abstract di questo articolo è stato accettato dall’Accademia Europea di Osteointegrazione per la ventesima riunione annuale di EAO, che si terrà nel mese di ottobre 2011 ad Atene.
n Introduzione
lungo termine. È stato dimostrato che il posizionamento immediato dell’impianto non impedisce il
L’attuale aumento nell’uso di impianti post-
riassorbimento verticale o orizzontale delle creste,
estrattivi a carico immediato ha conferito mag-
mentre l’aumento dell’osso combinato con l’in-
giore importanza alla preservazione della cresta
serimento immediato dell’impianto può ridurre
alveolare, in modo da garantire il posizionamento
il riassorbimento orizzontale, ma non impedisce
tridimensionale ideale dell’impianto. Il riassorbi-
quello verticale a carico della parete buccale1.
mento dell’alveolo dopo l’estrazione è fisiologico
Diversi studi hanno proposto varie tecniche di
e la sua compensazione rappresenta una sfida per
preservazione della cresta a seguito di estrazio-
il clinico, in particolare nelle zone estetiche. Le dif-
ni dentarie, compreso l’inserimento di innesti
ficoltà principali sono l’ottenimento dell’adeguata
e/o l’utilizzo di membrane protettive, con tassi di
stabilità primaria e il successo estetico a breve e
successo degli impianti posizionati in osso rige-
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nerato paragonabili a quelli ottenuti posizionando
parzialmente edentuli, di 25 anni o più, in grado
gli impianti in osso nativo2. Tali metodi includono
di firmare un consenso informato, che richiede-
l’utilizzo di vari materiali da innesto e tecniche di
vano un restauro immediato di un premolare
applicazione. Innesti di osso autologo, allogeno, xe-
superiore fratturato e non recuperabile (Fig. 1),
nogeno e alloplastico sono stati usati nel tentativo
sono stati scelti per l’estrazione atraumatica e il
di preservare la cresta alveolare dopo le estrazioni
posizionamento tridimensionale di un impianto
dentarie3-6. Nonostante molti di questi studi abbia-
postestrattivo a carico immediato TiUnite® Nobel
no mostrato risultati clinici positivi, le valutazioni
Active™ (Nobel Biocare, AB, Göteborg, Svezia), con
istologiche degli innesti sono state discordanti3. Un
procedura di preservazione della cresta (Bio-Oss®,
particolare tipo di innesto xenogeno contenente
Geistlich Pharma AG, Wolhusen, Svizzera). L’esame
osso deproteinizzato minerale bovino (Bio-Oss®,
clinico e le radiografie periapicali sono state utiliz-
Geistlich Pharma AG, Wolhusen, Svizzera) è stato
zate per lo screening iniziale.
utilizzato nel trattamento dei difetti di cresta7 e nel-
I criteri di esclusione erano: controindicazioni me-
le procedure di conservazione crestale3,6.
diche e/o psichiatriche per la chirurgia implantare;
Lo scopo del presente studio è di valutare la rispo-
gravidanza o allattamento; forti fumatori (più di 10
sta dei tessuti molli e gli esiti radiologici in impian-
sigarette al giorno nell’ultimo anno); parodontite
ti singoli postestrattivi a carico immediato in siti
attiva e/o inadeguata igiene orale (definita come
estetici, dopo 6 mesi di funzione.
una media dell’indice modificato di sanguinamento del solco di 2 o più e una media di indice modificato di placca di 2 o più), volumi ossei
n Materiali e metodi
periapicali inferiori a 3 mm, torque di inserimento degli impianti minore di 35 Ncm, distanza dai
22
Questo studio indipendente è stato disegna-
denti adiacenti inferiore a 1,5 mm. I pazienti scelti
to come uno studio clinico prospettico. Pazienti
sono stati invitati a partecipare e sono stati reclu-
Fig. 1 Secondo premolare superiore destro fratturato e non
recuperabile.
Fig. 2 Dopo l’estrazione atraumatica del premolare fratturato, viene misurata con una sonda parodontale l’entità del
difetto osseo.
Fig. 3 . Inserimento dell’impianto TiUnite® Nobel Active™
(Nobel Biocare, AB) nell’alveolo postestrattivo, dopo aver riempito il difetto vestibolare con Bio-Oss® (Geistlich, Pharma
AG, Wolhusen, Svizzera).
Fig. 4 Inserimento dell’abutment provvisorio in titanio (Nobel Biocare, AB).
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tati dopo le spiegazioni dettagliate del protocollo
3 mm più apicale rispetto al picco osseo dei denti
di studio. I pazienti sono stati scelti e trattati in un
adiacenti. È stato eseguito un carico immediato
unico studio privato a Roma tra Marzo e Maggio
non-funzionale (non-occlusale) dopo il posiziona-
2010. Un chirurgo esperto (M. T.) ha eseguito tutti
mento dell’impianto, ma senza contatti occlusali
i trattamenti. I pazienti sono stati istruiti nell’ese-
in centrica o in eccentrica con gli antagonisti du-
guire sciacqui con clorexidina 0,2% per un minu-
rante il periodo di guarigione. Sono stati avvitati gli
to, 2 volte al giorno, iniziando 3 giorni prima del
abutment provvisori in titanio (Nobel Biocare, AB,
posizionamento dell’impianto e, successivamen-
Göteborg, Sweden) (Fig. 4). Dopo l’isolamento con
te, per una settimana. Un’ora prima della chirurgia
diga di gomma, la corona provvisoria prefabbricata
è stata somministrata una dose profilattica di 2g
in acrilico è stata ribasata direttamente nella bocca
clavulanico)8.
del paziente, e poi rimarginata e rifinita. L’occlusio-
L’anestesia locale è stata indotta utilizzando arti-
ne è stata accuratamente controllata. Le corone
caina con epinefrina 1:100.000. Sono stati eleva-
provvisorie sono state avvitate a 35 Ncm e lasciate
ti lembi minimamente invasivi. L’estrazione del
in situ per 4 mesi. I lembi vestibolari e buccali sono
dente è stata eseguita con tecnica atraumatica. La
stati accollati per coprire la zona dell’estrazione. I
lussazione della radice è stata eseguita per mezzo
lembi sono stati suturati con punti staccati ed è
di una lama Beaver MiniBlade N° 6400 (Delasco,
stata eseguita una radiografia endorale postope-
Council Bluffs, IA, USA) mediante un effetto cuneo
ratoria di controllo (Fig. 5). I punti di sutura sono
sulla radice. Per la rimozione dei denti lussati è sta-
stati rimossi dopo 7 giorni. È stata raccomandata
ta utilizzata una semplice pinzetta. È stato inoltre
una dieta morbida per un mese e tutti i pazienti
eseguito un accurato e delicato courettage dell’al-
hanno ricevuto una mascherina rigida prefabbri-
veolo residuo (Fig. 2). Ai pazienti sono stati inseriti
cata da indossare il più a lungo possibile durante i
impianti TiUnite® Nobel Active™ (Nobel Biocare,
primi 30 giorni. Dopo l’inserimento dell’impianto,
AB, Göteborg, Sweden), lunghi 11,5/13 mm e con
tutti i pazienti hanno ricevuto raccomandazioni
un diametro endosseo di 4,3, posizionati in alveoli
specifiche orali e scritte. È stata prescritta al biso-
postestrattivi secondo le istruzioni del produttore.
gno l’assunzione di 600 mg di Ibuprofene ogni
Il diametro della fresa finale è stato scelto in re-
6 o 8 ore. Dopo 6 mesi di guarigione (Fig. 6), è stata
lazione alla qualità dell’osso, ed è stato ricercato
presa l’impronta in polietere (Impregum, 3M ESPE,
un torque di inserimento minimo di 35 Ncm. Pri-
Seefeld, Germania) con un portaimpronta indivi-
ma di posizionare l’impianto, il difetto vestibolare
duale aperto (Diatray Top, Dental Kontor GmbH,
è stato riempito con un innesto xenogeno (una
Stockelsdorf, Germania). Le corone avvitate in zirco-
miscela di granuli di osso bovino deproteinizzato,
nia e ceramica sono state realizzate con metodica
Bio-Oss®, Geistlich Pharma AG, Wolhusen, Svizzera)
CAD/CAM (computer-aided design [CAD]/com-
(Fig. 3). L’impianto è stato posizionato in una posi-
puter-aided manufacturing [CAM]) (Nobel Biocare
zione più palatale rispetto ai denti naturali e circa
Procera® System, Nobel Biocare, AB). Al momento
di antibiotico (amoxicillina e acido
Fig. 5 .Radiografia endorale postoperatoria eseguita con
tecnica a raggi paralleli. Si noti che l’impianto è stato posizionato circa 3 mm più apicale rispetto al picco osseo dei denti
adiacenti.
Fig. 6 Aspetto clinico a 6 mesi dall’intervento chirurgico,
al momento della presa dell’impronta definitiva. Si può apprezzare la guarigione dei tessuti molli e del difetto osseo
vestibolare.
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dell’inserimento, è stata regolata l’occlusione e le
zando una tecnica a raggi paralleli rigorosamente
corone sono state avvitate a 35 Ncm utilizzando il
perpendicolari all’interfaccia impianto-osso.
Torque Controller (Torq Control, Anthogyr, Sallan-
Infine, una protesi di successo è un restauro pro-
ches, Francia), 4 settimane dopo l’impronta finale
tesico che è stabile e in buona funzione.
(Fig. 7). I pazienti sono stati inseriti in un piano
Le misure secondarie dello studio sono state: la
di mantenimento dell’igiene orale con sedute
variazione del livello di osso marginale intorno agli
ripetute ogni 3 mesi. Le misure principali dello
impianti valutata tramite radiografie endorali digi-
studio sono state i fallimenti degli impianti e delle
tali, scattate con la tecnica a raggi paralleli rigoro-
protesi, e ogni complicanza verificatasi fino alla
samente perpendicolari all’interfaccia impianto-
fine del follow-up. I criteri di successo utilizzati in
osso per mezzo di un centratore radiografico e
questa indagine sono stati una modificazione di
una chiave individuale in silicone (Fig. 8); per l’ana-
quelli suggeriti da Van Steenberghe9. Un impianto
lisi della frequenza di risonanza (RFA), misurata al
fallito è un impianto che è stato rimosso, mentre
momento dell’inserimento degli impianti e dopo
un impianto sopravvissuto è un impianto che ri-
6 mesi, è stato utilizzando il dispositivo Osstell®
mane stabile nel mascellare, sebbene non siano
Mentor (Osstell, AB, Göteborg, Svezia), e le mo-
stati soddisfatti tutti i criteri individuali di successo.
difiche bucco-palatali (BPC) intorno all’impianto,
Le indagini sono state determinate come segue.
sono state valutate con un calibro digitale sui mo-
Un impianto di successo è un impianto che non
delli al tempo 0 e dopo 6 mesi.
provoca reazioni allergiche, tossiche, o grosse rea-
I livelli di osso marginale periimplantare sono stati
zioni infettive sia localmente che sistematicamen-
misurati utilizzando il Kodak Digital Imaging Sof-
te; offre ancoraggio a una protesi funzionale, non
tware 6.11.7.0 (Kodak, Eastman Kodak, Rochester,
mostra alcun segno di frattura o di flessione; non
NY, USA). Il software è stato calibrato per ogni sin-
presenta alcuna mobilità quando testato singo-
gola immagine utilizzando la distanza nota di 2 spi-
larmente spingendolo o muovendolo con uno
re consecutive. La distanza tra la piattaforma im-
strumento a mano; non mostra alcun segno di ra-
plantare e il contatto più coronale osso-impianto è
diotrasparenza su una radiografia intraorale utiliz-
stata definita come il livello della cresta ossea (BCL).
Fig. 7 Visione occlusale della corona definitiva avvitata in Zirconia e ceramica, realizzata con metodica CAD/CAM (Nobel
Biocare Procera® System).
Fig. 8 Radiografia endorale digitale a caso finito, scattata con
tecnica a raggi paralleli perpendicolari all’interfaccia impiantoosso.
Fig. 9 Misurazione tramite calibro dei cambiamenti vestibolo-palatali eseguita sui modelli.
24
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Se la piattaforma implantare si trovava in posizione
statistica di ogni differenza della media BCL è stata
più coronale rispetto il picco osseo è stato dato
determinata dal test t parametrico indipendento
un valore positivo. Nel caso in cui la piattaforma
(Student t-test). Tutti i confronti statistici sono stati
implantare si trovava in posizione più coronale ri-
condotti a livello di significatività dello 0,05.
spetto al picco osseo si assegnava un valore ne-
Il presente studio ha testato l’efficacia della tecni-
gativo. Le misurazioni sono state approssimate al
ca proposta per quanto riguarda la preservazione
più vicino 0,01 mm. Sono state prese due misure
della BCL e del BPC intorno a impianti postestrat-
(mesiale e distale) per ogni impianto al momento
tivi a carico immediato.
del posizionamento e poi dopo 6 mesi. I valori medi radiografici per le superfici mesiali e distali sono
stati calcolati per ogni paziente.
L’Osstell® Mentor è un sistema non invasivo, basato
n Risultati
sulla valutazione della frequenza di risonanza12-14,
Cinque pazienti sono stati considerati idonei
utilizzato per calcolare il quoziente di stabilità im-
e sono stati inseriti nello studio. Non si è verificato
plantare (ISQ) all’interno della cavità orale e della
nessun drop-out nei 6 mesi di follow-up e i dati
zona maxillo-facciale. Il trasduttore è stato avvitato
raccolti sono stati valutati per l’analisi statistica.
manualmente a livello dell’impianto e il dispositivo
Non c’è stata nessuna deviazione dal protocollo
di misurazione è stato diretto perpendicolarmen-
originale. I pazienti che hanno accettato di par-
te, vicino al trasduttore (SmartPeg®, Osstell, AB,
tecipare allo studio sono stati scelti e trattati da
Göteborg, Svezia), in modo che non venissero in
Marzo a Maggio. L’ultimo follow-up a 6 mesi è
contatto tra di loro. Uno SmartPeg® nuovo, è stato
stato eseguito a Novembre 2010. Il follow-up di
utilizzato per ogni intervento. Le misure sono state
tutti i pazienti si è protratto fino a 6 mesi dopo
effettuate due volte in ogni direzione: una bucco-
l’inserimento dell’impianto.
palatale (B-P) dal lato vestibolare e una mesio-dista-
Quattro pazienti erano di sesso femminile
le (M-D) dal lato mesiale. Il risultato è visualizzato dal
(80,0%) e 1 di sesso maschile (20%). L’età me-
dispositivo in unità ISQ, i quali valori vanno da 1 a
dia era di 51,60 ± 11,60. Sono stati inseriti nel
100. È stata poi utilizzata la media di queste misure.
mascellare 5 impianti TiUnite® Nobel Active™. Il
Tutti gli impianti sono stati analizzati al momento
follow-up medio è stato di 7,8 mesi. Tutti gli im-
del loro posizionamento e dopo 6 mesi.
pianti utilizzati erano lunghi 11,5-13 mm con un
I cambiamenti vestibolo-palatali sono stati misura-
diametro RP (regular platform). Tutti i pazienti so-
ti sui modelli (Fig. 9) ottenuti a partire da impron-
no stati trattati secondo gli interventi assegnati.
te in silicone. Le misure sono state effettuate al
Nessun impianto ha fallito l’osteointegrazione e
momento del posizionamento dell’impianto e a 6
non è stata segnalata nessuna complicanza chi-
mesi. Di tutti questi valori è stata eseguita la media
rurgica, con conseguente sopravvivenza cumula-
per ogni paziente.
tiva e tasso di successo a 6 mesi del 100%. Tutti gli
Le misurazioni sono state effettuate da un clinico
impianti sopravvissuti sono stati inclusi nell’ana-
non coinvolto nello studio.
lisi. Due fratture del materiale di rivestimento
Per ottenere una maggiore dimensione del cam-
degli elementi provvisori sono state segnalate,
pione, ogni paziente ritenuto idoneo, visitato tra
rispettivamente a 4 settimane e a 4 mesi dopo il
Marzo e Maggio 2010, è stato inserito in questo
posizionamento dell’impianto. Tuttavia, tutte le
RCT, ma non è stato applicato nessun criterio per
complicanze sono state trattate con successo e
determinare la dimensione del campione.
gli impianti hanno completato l’intero follow-up.
L’analisi statistica è stata effettuata per i parametri numerici quali il livello di osso marginale e la
Livello della cresta ossea (mesio-distale)
percezione del dolore. Sono stati utilizzati XL Stat
I risultati delle variazioni del livello della cresta
Professional (Addinsoft, New York, NY, USA) e il
ossea (BCL) sono riassunti nella tabella 1. La me-
Microsoft® Visual Basic® for Application (VBA).
dia al momento del posizionamento dell’impianto
Un’analisi descrittiva è stata effettuata utilizzando
era di -2,98 ± 0,94 mm (mediana -3,2 mm; IC 95%:
media, deviazione standard (SD), mediana e inter-
-4,03 – -2,37 mm); dopo 6 mesi la media è stata
vallo di confidenza del 95% (CI). Il paziente è stato
di -2,91 ± 0,90 (mediana -2,7mm; IC 95%: -3,49 –
utilizzato come unità statistica. La significatività
-1,91 mm). Tutti i pazienti hanno gradualmente
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Tabella 1 Tabella riassuntiva dei valori del quoziente di stabilità implantare
(ISQ), del livello della cresta ossea (BCL)
e dei cambiamenti bucco-palatali
(BCR) al posizionamento implantare e
dopo 6 mesi in funzione.
perso una piccola quantità di osso marginale peri-
to attraverso una terapia che consideri la colloca-
implantare pari a 0,25 ± 0,16 mm (2,34%). Tuttavia,
zione dell’impianto nell’osso e nei tessuti molli da
non vi era alcuna differenza statisticamente signi-
una prospettiva a quattro dimensioni (3D spazio e
ficativa tra i due interventi (P = 0,9072).
tempo). Inoltre, l’importanza dei rischi individuali e
Misurazioni ISQ
delle esigenze del paziente devono essere sottolineate, così come l’estetica ottimale e la soddisfa-
I risultati dei valori ISQ sono riassunti nella ta-
zione a lungo termine, attraverso una corretta ese-
bella 1. I valori ISQ sono stati analizzati al posizio-
cuzione del trattamento. L’inserimento immedia-
namento dell’impianto (baseline) e dopo 6 mesi
to degli impianti in alveoli postestrattivi richiede
dall’intervento chirurgico. Un moderato valore inizia-
ulteriori importanti considerazioni a partire dalla
le ISQ è stato riscontrato al posizionamento dell’im-
conservazione dell’alveolo postestrattivo, per pre-
pianto, mentre nei 6 mesi successivi i valori di ISQ
servare la morfologia del sito implantare. Questa
sono incrementati significativamente (73,10 ± 3,21;
rappresenta una delle principali preoccupazioni
82,00 ± 1,27; P = 0,0004).
nel paziente parodontalmente compromesso e
Cambiamenti bucco-palatali
I risultati dei cambiamenti bucco-palatali
(BPC) sono riassunti nella tabella 1. La media al
momento del posizionamento dell’impianto era
di 11,21 ± 1,08 mm; dopo 6 mesi la media è stata
di 10,97 ± 1,08. Tutti i pazienti hanno gradualmente perso una piccola quantità di osso marginale
periimplantare pari al 2,23%. Tuttavia, non vi era
alcuna differenza statisticamente significativa tra
i due interventi (P = 0,7280).
nei pazienti con biotipo sottile e con una sottile e
fragile parete buccale.
Studi precedenti sostengono che una parte significativa della parete buccale viene persa col
riassorbimento. Araújo e Coll. (15-18), in una serie di esperimenti sui cani, hanno mostrato che
la perdita dei denti a causa di estrazione provoca
alterazioni marcate della cresta15,16. La procedura
utilizzata per l’estrazione del dente (senza lembo)
a quanto pare non ha influenzato l’esito della guarigione a lungo termine17. Inoltre, il posizionamento immediato di impianti in alveoli postestrattivi
n Discussione
non ha consentito di conservare la dimensione
di tessuto osseo della cresta dopo l’estrazione del
dente18. In un recente RCT umano, Sanz e Coll.19
26
Il presente studio prospettico è stato dise-
hanno dimostrato che la rimozione di un den-
gnato per valutare se la tecnica presentata possa
te singolo produce una marcata riduzione della
essere considerata uno standard per l’inserimento
cresta alveolare. Nel loro studio, la perdita verti-
di un impianto postestrattivo a carico immediato.
cale ossea media nel sito buccale è stata di 1,00
Il principale limite di questo studio è la dimensio-
millimetri a 16 settimane dall’inserimento dell’im-
ne del campione.
pianto. Questo studio è in accordo con i dati ri-
Nell’ambito della pianificazione di un trattamento
portati in precedenza in uno studio prospettico
interdisciplinare, il successo degli impianti oste-
condotto da Schropp e Coll.20. La variazione del
ointegrati richiede un’attenta valutazione del sito
gap tra la fixture e l’osso vestibolare è stata ana-
che riceverà l’impianto. I medici riconoscono oggi
lizzata da Botticelli e Coll.21, che hanno riferito che
la necessità di un approccio esteticamente-guida-
questo difetto si riduce dopo 4 mesi, a causa del
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rimodellamento osseo e l’entità della perdita os-
Wolhusen, Svizzera), un mantenimento dell’osso
sea è correlata all’entità del difetto originale. Chen
marginale e la stabilizzazione del tessuto osseo.
ha osservato che la recessione del margine della
mucosa è comune col posizionamento immediato dell’impianto e i fattori di rischio includono un
biotipo sottile, un mal posizionamento dell’impianto, una parete sottile o il danneggiamento
delle ossa facciali22. Atieh23 ha indicato un rischio
più elevato per impianti a carico immediato in
creste fresche di estrazione, se paragonato a carichi immediati eseguiti in creste guarite. Tuttavia,
nel 2006, Esposito e Coll.24 hanno pubblicato una
revisione sistematica degli studi randomizzati e
controllati (RCT) su impianti dentali posti in alveoli postestrattivi. Sulla base di solo due studi che
soddisfano i criteri di selezione, si è concluso che
l’inserimento immediato o immediato/differito
n Conclusioni
I risultati preliminari del presente studio, derivanti da un campione relativamente piccolo,
suggeriscono che la tecnica e i materiali utilizzati possono essere considerati come una valida
opzione di trattamento per il posizionamento di
impianti postestrattivi a carico immediato in zone
estetiche. Nei pazienti ben mantenuti e con opportune tecniche e materiali, le complicanze sono
rare e i tessuti periimplantari risultano sani e stabili
intorno agli impianti a carico immediato.
degli impianti è un’opzione terapeutica valida e
può essere associata a migliori risultati in termini
di estetica e di soddisfazione del paziente rispetto
alle protesi convenzionali24,25.
Il presente studio ha valutato l’utilizzo del Bio-Oss®
(Bio-Oss®, Geistlich Pharma AG, Wolhusen, Svizzera) per preservare la forma della cresta alveolare
dopo estrazioni dentarie e posizionamento immediato dell’impianto. Le radiografie digitali, i modelli in gesso e le fotografie sono stati confrontati
da un operatore indipendente per determinare il
cambiamento di forma del processo alveolare. Il
risultato di questo studio dimostra che il riempimento del sito di estrazione fresco con Bio-Oss®
(Bio-Oss®, Geistlich Pharma AG, Wolhusen, Svizzera) aumenta le probabilità di mantenere l’altezza
originale crestale e la larghezza. Il riassorbimento
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Inoltre, l’impianto TiUnite® Nobel Active™ (Nobel
ton HV. Does antibiotic prophylaxis at implant placement
Biocare, AB, Göteborg, Svezia) è dotato di nume-
decrease early implant failures? A Cochrane systematic
rose innovazioni come una grande capacità di
auto-perforazione, compressione ossea assiale e
radiale e un collo affusolato verso l’interno che
permette, insieme alla conservazione della cresta
tramite Bio-Oss® (Bio-Oss®, Geistlich Pharma AG,
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Marco Tallarico, Anna Vaccarella, Federico Maria Balzarelli
A gold standard technique for hard and soft tissues
preservation of immediate loading/placed single dental
implant in aesthetic area: a 6-month follow-up of 5 clinical
cases
KEY WORDS: Bone crest level, Immediate loading, Post-extractive implant, Immediate restoration,
Single implant, Biomaterial, Ridge preservation.
Aim: To evaluate the efficacy of a technique for hard and soft tissues preservation of post-extractive
immediate loaded implants. Materials and methods: Five consecutive patients that required an
immediate restoration of a fractured and non-treatable upper premolar were recruited for atraumatic
tooth extraction and immediate placement/loading of TiUnite® Nobel Active™ (Nobel Biocare AB,
Göteborg, Sweden) dental implants according to an appropriate tridimensional bone-to-implant
relationship, and ridge preservation procedure performed with Bio-Oss® biomaterial (Geistlich Pharma AG, Wohlhusen, Switzerland). Outcome measures were: failures of implants and/or prosthesis,
complications, bone level changes (BLC), implant stability quotient (ISQ), and bucco-palatal distance
(BPD) as measured on plaster casts. All measurements were recorded at implant placement/loading
and at the 6-month follow-up. Results: No implant failed to osseointegrate resulting in a cumulative
success rate at 6 months of 100%. The mean change of BPD after 6 months was 0.25±0.16mm (2.23%).
A moderate initial ISQ value was found at implant placement, then it significantly increased during
the 6 months after placement (73.10±3.21; 82.00 ± 1.27; P=0.0004). The mean change of BLC after 6
months was 0.24±1.08 (2.23%). Conclusion: These preliminary results from a relatively small sample
size suggest that the present technique and materials can be considered a viable treatment option
for immediate placement/loading of dental implants in aesthetic sites.
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Implantologia 2011; 3: xx-xx