SALA B12 NOES B13 - Comune di Cannobio

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Cannobio (VB) ex Monastero SS. Caterina – Indagini stratigrafiche – Piano primo
2010-11
SALA B12
B13
S
O
E
N
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Cannobio (VB) ex Monastero SS. Caterina – Indagini stratigrafiche – Piano primo
2010-11
Il piccolo vano è collocato sull’estremità
F1
orientale della manica meridionale del primo
piano dell’edificio, è costituito da un piccolo
corridoio disimpegno e da due vani utilizzati
come servizi igienici. Si accede allo spazio
tramite due ingressi, entrambi con serramento
ligneo e vetro: uno collocato a Nord dove lo
mette in collegamento con un lungo corridoio
porticato adiacente alle pareti della Chiesa che lo
unisce al gruppo di ambienti definiti B8, mentre
l’altra entrata è ubicata a sud che mette in
comunicazione
con
la
manica
meridionale
nominata B13.
La stanza presenta, ad un’attenta analisi visiva, una copertura a volta di crociera, soluzione
di copertura che continua anche nei due vani di servizi igienici, in quanto in origine lo
spazio era unico, poi successivamente tramezzato per ricavarne i due ulteriori ambienti.
La finitura è bianca per il soffitto e in rivestimento di piastrelle per i bagni, posato fino ad
un’altezza di circa 180 cm, mentre le pareti del corridoio hanno un rivestimento in materiale
B12.1
plastico riproducente il finto legno. Unica presa
di luce collocata sulla parete occidentale a forma
semicircolare e successivamente rivestita con
materiale plastico come la bouserie.
Nell’indagine B12.1 eseguita
a campione a
livello della zoccolatura sulla parete occidentale
del corridoio emergono sei strati di finitura delle
pareti: una più datata in tonalità grigia azzurra
(1), una con parete rosa aranciato con filetto
marrone rossiccio e zoccolo marrone grigio (2),
una con parete rosa chiaro con filetto marrone
scuro e zoccolo marrone grigio (3), una con
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parete giallo grigio con zoccolo marrone rossiccio (4) e una doppia finitura a vista; una in
tonalità bianca con la sua bouserie in materiale plastico finto legno (5) e un’altra ad angolo
con la parete verde oliva con zoccolo marrone scuro (6).
L’analisi si è poi spostata sulla vela in
continuità e a convalida dei risultati con la
B12.2
parete della copertura B12.2 dove si
evidenziano sei strati di coloritura: una più
datata in tonalità grigia (1), una rosa
aranciata (2), una rosa chiara (3), una gialla
scura (4), una bianca guscio d’uovo (5) ed
infine quella in visione bianca, da notare
allo stesso livello della tinteggiatura verde
già rilevata nel saggio precedente, pertanto
coeve.
Conclusioni
Questo piccolo locale in origine aveva il piano di calpestio corrispondente a quello del
loggiato esterno addossato al prospetto Ovest della chiesa, cioè è stato rialzato di circa 60
cm. Sul fronte Ovest insiste una piccola apertura di forma rettangolare che internamente
corrisponde invece alla sguinciatura di una finestra, il cui davanzale corrisponde per
l’altezza a quella del parapetto esterna del loggiato.
La finestra inoltre era per metà già occlusa per l’accorpamento di testa della manica ad
Ovest, infatti la porta a Sud comunica con la manica B13.
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SALA B13
S
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F1
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La manica meridionale è collocata sul primo
piano e vi si accede tramite un ingresso
principale ad Ovest su B7 e uno secondario a
Nord/Est che lo collega a B12. L’insieme di
ambienti è formato da un lungo corridoio che da
accesso a cinque stanze e una celletta a Sud e a
quattro camere con un vano adibito a servizi
igienici a Nord. La pavimentazione è in
piastrelle in ceramica con decorazione floreale
per il corridoio, le superfici di parete sono
tinteggiate a “rustico” nei toni del beige con
battiscopa in materiale plastico ad effetto legno,
il soffitto a cassettoni in legno è verniciato di
marrone chiaro. Gli spazi adibiti a bagno hanno a vista le pareti bianco guscio d’uovo con
controsoffittatura a pannelli di gesso e le pareti sono piastrellate in bianco per circa 160 cm
di altezza, la pavimentazione è in piastrelle di ceramica verde.
Dalla porta principale le stanze poste a sud e le prime tre a Nord si presentano conformate
nello stesso identico modo: hanno una finestra, che di affaccia sull’esterno, internamente è
posato un lavandino, pareti a vista nei toni del beige con battiscopa in materiale plastico a
finto legno, e soffitto a cassettoni verniciato di grigio bianco, il pavimento è in piastrelle di
graniglia, mentre le ultime stanze della manica hanno piastrelle in ceramica a strisce oblique
alternate blu e azzurre e pareti in tonalità beige.
L’indagine sul lato settentrionale si è focalizzata sulle superfici interne delle tramezze ed nel
tassello B13.14 è emerso la presenza un taglio della malta, dove la struttura muraria di
mattoni pieni si modifica e si assottiglia con un cambio di finitura in malta che fa supporre
una modifica strutturale. Ma da un’attenta analisi si evince che le stanze a Nord sono una
suddivisione, seppur datata, di un unico salone con la variazione delle aperture, come
verificato nel saggio B13.15. Ipotesi anche confermata dall’andamento delle travi, travetti,
tavolato e cornici che sono interrotte nella loro continuità strutturale dalle pareti divisorie.
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B13.14
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B13.15
L’analisi effettuata sulla stanze meridionali ha interessato i tre vani centrali; nella prima sala
ad Est il saggio B13.10 eseguito sulla parete dello sguincio della finestra ha rilevato che al
di sotto della rasatura attuale vi è una contro mattonata costituita da mattoni forati legati a
cemento. Nell’indagine sulla tramezza di confine con la stanza centrale il tassello B13.11 si
nota il taglio in malta cementizia alla sinistra per la realizzazione recente della finestra (1)
che interrompe la malta della parete antica (2) tamponata per occludere una porta di
comunicazione con il vano adiacente (3).
B13.10
B13.11
Sulla stessa parete il tassello B13.8 ha messo in luce, che al di sotto dell’attuale rasatura in
tinta a vista beige, la presenza di una colonna con basamento e capitello in materiale
lapideo. Di riscontro la verifica effettuata con il saggio B13.8p sulla parete esterna della
stanza sul corridoio ha confermato la presenza della colonna, di cui non si riesce a dare una
spiegazione logica per la sua collocazione, non avendo un corretto collegamento nè alla
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base con la pavimentazione né tra il capitello e il trave portante del soffitto, sembrerebbe un
riutilizzo con funzione di sostegno al trave portante, in quanto è stata poi inglobata nella
parete divisoria tra il vano adiacente e il corridoio, l’indagine B13.9 sul corridoio verso la
stanza mette in luce l’antica apertura tamponata di dimensioni maggiori rispetto l’attuale,
con lo stipite a cornice di colore grigio.
B13.8
B13.8p
colonna
B13.9
Nella stanza centrale due sono stati i saggi
compiuti: B13.12 e
B13.13 sulla superficie
parietale ad angolo con la tramezza interna dove
si è riscontrato un ricarico di parete datato
poggiante, ma non legato alla tramezza antica
formato da pietra e mattoni pieni.
B13.12
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B13.13
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Nella sala presa in esame la seconda verso Ovest
l’analisi sulle superfici parietali, sul fronte a Sud,
nel tassello B13.1 eseguito a livello della
zoccolatura, ha fatto emergere sei successioni
stratigrafiche: una più datata nei toni del verde
chiaro con filetto marrone e zoccolo beige rosato
(1), parete rosa acceso con zoccolo grigio scuro
(2), parete rosa freddo con zoccolo marrone e
scuro e filettatura marrone (3), parete beige
chiaro con zoccolo marrone rossiccio (4), parete
grigio chiaro con zoccolo grigio scuro (5) ed
infine la tinta in visione beige (6).
Sullo sguincio della finestra B13.5 sotto lo strato
in visione si riscontra che sotto il ricarico in malta lo sguincio della finestra era già stato
modificato (1), come testimonia il taglio dell’intonaco lisciato a calce di parete (2).
B13.1
B13.5
A confronto con l’altro sguincio della finestra nel tassello B13.6 si ritrova una struttura
muraria recente con mattoni forati per occultare le tubazioni per il riscaldamento. In questo
punto la muratura originaria dello sguincio è probabilmente in profondità. L’indagine in
profondità B13.7 sulla parete di tramezza con l’ultima stanza limitrofa al lavandino, con
una superficie piastrellata, ha portato in visione una parete datata rifinita con una
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tinteggiatura bianca con la presenza di una tamponatura in mattoni pieni e malta che occulta
un’altra porta di collegamento con il vano adiacente.
B13.6
B13.2
B13.7
Sulla parete a confine con il corridoio si è
analizzata la struttura muraria ed è emerso che
nel saggio B13.2 al di sotto della trave vi sono
sei livelli di coloritura, come già riscontrato in
B13.1: verde chiaro datato (1), rosa acceso (2),
rosa freddo (3), giallo beige (4), grigio chiaro (5)
ed
infine
quello
in
visione
beige
(6).
Nell’indagine in profondità limitrofa a B13.2
denominata B13.3 ha messo in evidenza un
riempimento di malata che parzialmente si
raccordava e rivestiva il trave portante.
Le superfici, rifinite a calce lisciata a ferro,
F2
hanno come prima coloritura una tinta
grigio chiara, come indicato nel tassello
B13.4, che pone in evidenza un intervento
di scasso verticale e di ripristino di malta
che potrebbe corrispondere alla posa di un
sostegno nel punto di congiunzione delle
teste dei travi portanti (F2).
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B13.3
B13.4
.
B13.16
Infine l’analisi B13.16 collocata
sul voltino dell’apertura che
immette
nel
corridoio
manica verso occidente
della
ha
riscontrato quattro livelli: il più
datato grigio scuro con filetto
marrone rosso con una tonalità
grigia che gira nel sott’arco (1),
un
rosa
pallido
con
filetto
marrone rossiccio e una fascia
gialla scura che gira nel sott’arco (2), un rosa con filetto marrone e tracce di filetto verde
con una fascia gialla scura che gira anch’essa nel sott’arco (3) ed infine la finitura in visione
con una riuscita a “rustico” in tonalità beige.
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Conclusioni
L’unità era originariamente suddivisa in due blocchi l’accesso principale era dal vano B2 e
il corridoio con le stanze verso Nord erano un unico locale come testimoniato
dall’andamento strutturale e compositivo del soffitto a cassettoni, mentre le aperture su tale
prospetto sono state modificate in più riprese.
Le stanze sul versante a Sud nascevano già come singole celle datate, ipotesi avvalorata
dalla presenza di muri divisori datati verso il corridoio, così come quelli che dividono le
stanze, inoltre vi erano delle porte comunicanti tra le celle, quasi a spigolo con il muro
perimetrale. I soffitti a cassettone poggiano con dei travi modanati a Sud sul muro
perimetrale e a Nord su un trave. Sul muro di tramezza, a sua volta, poggia la testa del trave
portante del soffitto ligneo dell’altra stanza che termina con l’appoggio sul fronte a Nord.
Mentre i soffitti a cassettone sono rimasti in visione, quasi certamente il piano di calpestio è
stato modificato nella sua altezza, sul fronte ad Est. Un esiguo spazio era riservato alla
preghiera con l’affaccio sguinciato sulla chiesa nella porzione aperta ai fedeli.
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SALA B14
B16
B15
B13
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Il vano è
F1-piano terra
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la tromba delle scale a
chiocciola che collega il piano terra con il
primo piano ed è collocato a limite della
manica a Sud; si collega al corridoio B16
verso Ovest e permette l’accesso alla
stanza B15 tramite porta. La pedata dei
gradini della scala è formata da lastre in
materiale lapideo e sulle pareti segue
l’andamento sinuoso un corrimano di
moderna fattura in legno. A vista le
superfici parietali presentano una tinta
piatta in tonalità beige chiaro con
soffittatura bianca, inoltre il vano prende
luce da una finestra collocata a Sud-Est. L’indagine è stata eseguita principalmente sulle
superfici parietali, nel tassello B14.1 sullo
B14.1
spazio di parete al piano terra si può notare a
Rasatura in gesso
vista la tinteggiatura su una rasatura in gesso,
dove al di sotto si riscontra una struttura a
Laterizi pieni
mattoni laterizi pieni. A seguire l’andamento
della scala il muro con il saggio B14.2
conferma
la
recente
manutenzione
o
ristrutturazione, al di sotto del rivestimento in
gesso vi è una struttura metallica angolare a
B14.2
rinforzo
dello
spigolo, con un tessuto murario in mattoni e malta
cementizia
che
potrebbero
confermare
la
modifica
strutturale. Per la riprova di tale dato si è indagato anche sul
pianerottolo, con il saggio B14.3, del primo piano sulla
struttura interna a chiocciola della scala ed è emerso che la
forma e la sua configurazione principale è di carattere
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moderno, inoltre si evince che vi
sono tracce di una possibile soletta,
B14.3
come si nota dalle crepe orizzontali.
Conclusioni
È fattibile pensare che il vano scala
sia di recente costruzione con B15 e
B19 quali elementi architettonici
strutturali di congiunzione tra i due
vani antichi.
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SALA B15
B14
B16
B13
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La stanza è collocata al primo piano a limite
F1
della manica meridionale dell’edificio, è formata
da un accesso con porta lignea posta a sud e
comunicante con il vano scala B14, da tale atrio
il vano B15 è anche in comunicazione con il
corridoio B16.
Lo spazio di forma rettangolare è suddiviso in
due ambienti: la stanza (F1) e il bagno (F2).
Il servizio igienico prende luce da una finestra
collocata sul fronte strada a Est, come per le due
porte finestre della stanza, oltre ad una finestra
posta ad Ovest. Il pavimento e le pareti
presentano un rivestimento in piastrelle di
ceramica blu e azzurre con battiscopa in materiale
F2
plastico a finto legno, le pareti hanno a vista una
tinteggiatura in tonalità beige chiaro con soffitto
bianco.
L’indagine si è svolta sulle superfici parietali sia
dei muri esterni delle stanze che su quelli interni.
Con il saggio B15.1 sul fronte ad Ovest potrebbe
B15.1
indurre a pensare
che l’attuale vano
sia di costruzione
recente in quanto
probabilmente era
lo spazio di comunicazione tra la manica definita B13 e
quella obliqua di Sud-Ovest.
Infatti la struttura della parete è di recente fattura con
materiali moderni: mattoni forati e malta cementizia.
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Anche la tramezzatura dell’ambiente per il ricavo
del servizio igienico è recente, nel tassello in
2010-11
B15.1p
profondità B15.1p lo spigolo della parete, sotto la
finitura in gesso su cui è stata stesa a piatto la
tinta in vista, è recente in quanto vi è un rinforzo
in materiale metallico con una struttura in mattoni
forati e malta cementizia. A conferma della
struttura che la stanza sia di recente costruzione è
data anche dall’indagine svolta sulla parete
settentrionale B15.2 dove è emersa la presenza al
di sotto della rasatura a gesso con tinteggiatura in
visione in tonalità beige chiaro una struttura in
mattoni forati con utilizzo anche di materiale in
cellulosa per isolare le tubazioni, in profondità è emersa la muratura datata dell’edificio, in
quanto la parete analizzata è la parte esterna della manica B13, con una tessitura composta
da mattoni pieni in laterizio e materiale lapideo.
B15.2
Struttura datata in
mattoni e pietra
Mattoni forati
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SALA B16
B14
B1
B15
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Il corridoio appartiene alla manica meridionale
F1
del primo piano dell’edificio, si accede mediante
la scala a chiocciola B14 collocata ad oriente, ad
Ovest confina ed è comunicante con il salone B1
tramite un serramento ligneo e vetro, a Nord
sono presenti due finestre, quattro prese di luce a
telaio fisso e una porta finestra che da accesso a
una zona pavimentata con piastrelle in ceramica
marroni con vetro cemento al centro. Il
rivestimento del pavimento del corridoio è
costituito da piastrelle in ceramica verde marrone
con battiscopa in plastica con effetto di finto
F2
legno, mentre le pareti hanno una tinta in visione
beige chiaro con soffitto bianco (F1-F2).
L’indagine si è svolta sulle superfici di parete a
Sud con il tassello B16.1 ove si evince che sotto
lo strato a
vista
in
tonalità
beige chiaro
vi
è
la
presenza
B16.1
della tramezza in mattoni forati con malta cementizia a divisorio degli ambienti di
collegamento con la manica definita B19, costruzione recente come conferma il saggio
B16.2
B16.2 dove sotto lo strato di finitura a gesso con la tinta in
visione vi è una tessitura muraria a mattoni pieni invece che
forati.
Conclusioni
Il corridoio, come per gli altri spazi attigui, è un elemento di
raccordo strutturale moderno.
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SALA B17
B1
B16
B3
B18
B2
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Risulta un vano aperto
F1
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con balconcino
sulla manica Ovest del primo piano
dell’edificio principale, confina ad Est con
il vano scala che porta al piano terra, si
accede al piccolo vano tramite una porta
in legno posta a Sud che comunica con
B1, ad occidente un accesso che mette in
comunicazione con la sala B3 e a Nord
con B18, infine il vano prende luce
tramite una finestra collocata nella scala.
La finitura a vista delle superfici è risolta
con una coloritura beige ad effetto
“rustico” sia sulle pareti che sulla porta
che collega con la stanza B18, mentre il soffitto ha una controsoffittatura in panelli
quadrangolari bianchi in materiale multistrato ligneo (F1).
Il tassello B17.1 eseguito in parete
sul fronte a Sud ha rilevato sei livelli
di stratigrafia: una più datata in
tonalità grigia chiara (1), a seguire
grigia con venature e tracce in
tonalità marrone (2), poi una tinta
rosa aranciata (3), poi marrone
aranciato (4), giallo chiaro (5) ed
infine la finitura in visione in tonalità
beige ad effetto “rustico”.
B17.1
Un indagine in profondità B17.2 ha verificato che sotto la struttura in visione e la finitura a
“rustico” vi è una struttura in mattoni laterizi pieni con uno strato spesso di malta
cementizia di recente costruzione per creare la stanza B2.
Mentre il sondaggio B17.3 evidenzia che sottostante la controsoffittatura in pannelli lignei
vi sia una soletta in mattoni forati.
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Strato di malta
cementizia
B17.2
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B17.3
Mattoni
laterizi
Conclusioni
Questa parte di disimpegno è un punto di unione tra le tre maniche edificate in diversi
tempi.
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SALA B18
B1
B17
B3
B13
B2
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Il piccolo vano sottoscala è accessibile mediante una porta in legno posata a Sud che lo
collega alla stanza B17, a sinistra dell’accesso si ha una griglia di piccole dimensioni che
permette l’ingresso alla luce all’interno. L’ambiente è composto da due parti divise, da una
parete costituita da mattoni pieni e malta grezza su cui poggiano i gradini della scala B/C.
Gli scalini con la pedata in pietra poggiano su una struttura in mattoni per l’alzata, con il
soffitto in travi a vista. La prima parte di accesso costituisce il pianerottolo della scala B/C ,
mentre la seconda porzione del vano ha la scala con i gradini in pietra per la pedata e
mattoni a vista per l’alzata, parte modificata successivamente con un piccolo innalzamento
riscontrabile sulla muratura (F1-F2).
F1
F2
La pavimentazione del vano scala
B18.1
dall’ingresso è costituita da una
malta a finitura rosata, per una
piccola porzione rettangolare
e
continua poi con una lisciata in
malta cementizia su una struttura in
mattoni pieni. L’indagine B18.1
eseguita sul pavimento sulla soglia
della porta d’ingresso convalida che
il raccordo in materiale cementizio
ha una struttura sottostante in mattoni pieni.
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SALA B19
B1
B16
B15
B3
B13
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Il gruppo di ambienti collocati a Sud
dell’edificio principali e denominati B19
sono accessibili tramite un’entrata esterna
su via Luigi Meschio (F1). La struttura di
questa parte dell’edificio più datata e
identificabile verso le ultime stanze a Sud
Ovest della manica è stata nel secolo
scorso
ristrutturata
e
collegata
al
complesso centrale verso Est (F2-F3). Il
nucleo più datato è quello soprastante e
corrispondente alla sala A5 del piano terra,
probabilmente si trattava di un’unica sala
F1
illuminata da finestre sia a Nord che a Sud.
F2
F3
Con le successive manutenzioni sono state effettuate delle aggiunte e delle superffettazioni
che però non hanno intaccato la scansione tra le aperture e le pareti della porzione a Nord.
Verso Sud le primitive finestre sono state ampliate a portafinestre o aperte ex novo o chiuse,
con il loro ampliamento o nuova apertura anche il supporto murario ha subito modifiche
strutturali (F4 – B19.1)
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B19.1
F4
B19.4
Più sondaggi B19.4 effettuati nella
parte antica della costruzione ha
portato in visione un intonaco greve
nell’impasto
con
una
stesura
regolare su cui si sono riscontrati
quattro strati di coloritura: il più
datato in terra di Siena Naturale (1),
a seguire un grigio perla (2), giallo
(3), giallo chiaro (4) ed infine la
tinteggiatura bianca in visione (5).
Al terzo livello corrisponde un momento di tinteggiatura con un’alta zoccolatura delineata
da un doppio filetto, in finto granito nei toni dell’ocra aranciata con spruzzettature bianche e
nere (B19.2-B19.3)
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B19.2
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B19.3
B19.6
Le tramezze interne così come la parte
nuova, cioè l’ala di unione ad Est di
raccordo con la scala e l’andito di ingresso
ad Ovest, sono in muratura con materiale
laterizio e malta cementizia (B19.6).
Un’apertura
a
botola
presente
nell’appartamento verso Ovest permette
l’accesso al sotto tetto dove diverse
finestre
di
piccole
dimensioni
lo
illuminano poste sul fronte Nord visibili
B19.5
nel sottofalda.
Esternamente e internamente (B19.5) è
facilmente intuibile il raccordo tra la
muratura più datata del gruppo di ambienti
verso Sud/Ovest e l’elemento moderno di
unione tra le maniche dell’edificio.
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