Corso interfacoltà in Economia
Politica economica e finanza
Modulo in Teoria e politica monetaria
La croce keynesiana e il moltiplicatore del reddito
Giovanni Di Bartolomeo
[email protected]
Gli effetti della politica monetaria
In estrema sintesi
• Politica monetaria
– Espansiva: ↑aggregati monetari/↓tassi interesse
– Restrittiva: ↓aggregati monetari/↑tassi interesse
• Definiamo (rigidità nominali)
– Breve periodo (BP): i prezzi non si aggiustano
– Lungo periodo (LP): i prezzi si aggiustano
• Effetti della politica monetarie (ad esempio: restrittive = ↑ tasso di interesse)
– BP: ↓ output ↓ prezzi ↓ moneta
– LP: ↓ prezzi ↓ moneta (no effetti reali)
In estrema sintesi
• Politica monetaria
– Espansiva: ↑aggregati monetari/↓tassi interesse
– Restrittiva: ↓aggregati monetari/↑tassi interesse
• Definiamo (rigidità
nominali)
Come
si trasmette l’impulso
monetario all’economia reale
(meccanismo di trasmissione)
– Breve periodo (BP): i prezzi non si aggiustano
Occorre un modello!!!!!!
– Lungo periodo (LP): i prezzi si aggiustano
• Effetti della politica monetarie (ad esempio: restrittive = ↑ tasso di interesse)
– BP: ↓ output ↓ prezzi ↓ moneta
– LP: ↓ prezzi ↓ moneta (no effetti reali)
Lo schema di riferimento della macro
(breve periodo = fluttuazioni)
Croce
Croce
keynesiana
keynesiana
Teoria
Teoria della
della
preferenza
preferenza
per
per la
la
liquidità
liquidità
Curva
Curva
IS
IS
Curva
Curva
LM
LM
Modello
Modello
IS-LM
IS-LM
Spiegazione
Spiegazione
delle
delle
fluttuazioni
fluttuazioni
Curva
Curva
AD
AD
Curva
Curva
AS
AS
Modello
Modello
AD/AS
AD/AS
Lo schema IS/LM
• Esistono quattro mercati
– Titoli – Moneta – Valuta – Beni prezzo PT (si ricorda PT=1/i)
numerario
prezzo = tasso di cambio e
prezzo P
• Assumiamo – Stock iniziali (ad esempio i titoli detenuti ad inizio periodo) siano pari a zero ⇒ flussi = stock
– I prezzi dei beni siano dati, P=1, (rigidità nominale)
⇒ breve periodo ⇒ reali = nominali (i=r)
Aggiustamento sui mercati
• Se i prezzi sono dati, come si aggiusta il mercato dei beni?
– Principio della domanda effettiva
• Eccesso di domanda • Eccesso di offerta ⇒ imprese ↑ produzione
⇒ imprese ↓ produzione
• Come si aggiustano gli altri mercati
– Titoli ⇒ prezzo dei titoli
– Moneta ⇒ vendendo e comprando titoli
– Valuta ⇒ tasso di cambio (prezzo valuta estera)
Velocità di aggiustamento
• Prima si aggiustano i mercati delle attività
finanziarie (tramite variazioni dei prezzi a seguito degli gli eccessi di domanda o di offerta) – Titoli – Valuta – Moneta
EDT ⇒ ↑PT ⇒ ↓i EDV ⇒ ↑P$
EDM ⇒ EOT ⇒ ↓PT ⇒ ↑i
Velocità di aggiustamento
• Prima si aggiustano i mercati delle attività
finanziarie (tramite variazioni dei prezzi a seguito degli gli eccessi di domanda o di offerta) – Titoli – Valuta – Moneta
EOT ⇒ ↓PT ⇒ ↑i EOV ⇒ ↓P$
EOM ⇒ EDT ⇒ ↑PT ⇒ ↓i
Velocità di aggiustamento
• Prima si aggiustano i mercati delle attività
finanziarie (tramite variazioni dei prezzi a seguito degli gli eccessi di domanda o di offerta) – Titoli – Valuta – Moneta
EOT ⇒ ↓PT ⇒ ↑i EOV ⇒ ↓P$
EOM ⇒ EDT ⇒ ↑PT ⇒ ↓i
• Poi si aggiusta il mercato dei beni (tramite variazioni della produzione in linea con il principio della domanda effettiva)
Legge di Walras
• La somma degli eccessi di domanda dei mercati è pari a zero (nota: eccesso di offerta = eccesso di domanda negativo)
– Se esistono solo due mercati un eccesso di domanda nel mercato delle mele implica un eccesso di offerta in quello delle pere (tutti vorrebbero scambiare mele con pere)
• Quindi se – dom moneta = off moneta; dom beni = off beni e dom valuta = off valuta, allora – domanda di titoli = offerta di titoli
Il modello IS/LM (economia chiusa)
• Assumiamo che non vi siano scambi con l’estero (non c’è il mercato della valuta estera)
• Rimangono tre mercati
– Moneta
– Titoli
– Beni
• Per la legge di Walras basta studiare solo due
– Moneta
– Beni
Determinazione del reddito dato r
• Oggi introduciamo la Croce keynesiana = il più
semplice modello di determinazione del reddito da parte della spesa. • Assumiamo, per ora, che r sia dato (il mercato della moneta è in equilibrio)
• Notazione: I = investimento desiderato
AE = C + I + G = spesa desiderata
Y = output = spesa effettiva
• La differenza tra la spesa effettiva e quella pianificata è un investimento non desiderato in scorte
Equazioni
•
•
•
•
•
C = C (Y − T )
Funzione del consumo
G = G , T =T
Spesa pubblica
I =I
Investimenti
Spesa desiderata
AE = C Y − T + I + G
Condizione di equilibrio
Y = AE
(
)
Spesa programmata
AE
spesa
programmata
AE =C +I +G
MPC
1
reddito, output, Y
Equilibrio
AE
AE =Y
spesa
programmata
45º
reddito, output, Y
Reddito di equilibrio
AE
AE =Y
spesa
programmata
AE =C +I +G
reddito, output, Y
Reddito
equilibrio
Aumento della spesa pubblica
=
AE
Y
AE AE =C +I +G
2
In Y1, c’è ora
una riduzione
non attesa delle
scorte
AE =C +I +G1
∆G
… le imprese
allora aumentano
la produzione, e il
reddito aumenta
verso il nuovo
equilibrio.
Y
AE1 = Y1
∆Y
AE2 = Y2
Moltiplicatore fiscale
Il moltiplicatore è l’aumento del reddito a seguito di un aumento della spesa pubblica, G, di 1 euro.
In questo modello il moltiplicatore e pari a
∆Y
1
=
∆G
1 − MPC
Esempio: Se MPC = 0.8, allora
∆Y
1
=
= 5
∆G
1 − 0.8
Un
Un aumento
aumento di
di G
G
implica
implica un
un aumento
aumento
del
del reddito
reddito 55 volte
volte
maggiore!
maggiore!
Risolvendo per ∆Y
Y = C + I + G
equilibrio
∆Y = ∆C + ∆I + ∆G
in variazioni
=
∆C
+ ∆G
= MPC × ∆Y + ∆G
Raggruppando ∆Y a
sinistra dell’uguale:
(1 − MPC) × ∆Y = ∆G
poichè I è dato
poichè ∆C = MPC ∆Y
Risolvendo per ∆Y :
⎛
⎞
1
∆Y = ⎜
⎟ × ∆G
⎝ 1 − MPC ⎠
Perché il moltiplicatore è maggiore di uno
• Inizialmente, l’aumento di G causa un pari incrementi in Y: ∆Y = ∆G.
• Ma ↑Y ⇒ ↑C
⇒ quindi ↑Y
⇒ quindi ↑C
⇒ quindi ↑Y
• Alla fine l’impatto sul reddito è di gran lunga minore che quello iniziale causato fa ∆G.
Aumento delle tasse
=
Inizialmente
l’aumento delle
tasse riduce il
consumo e quindi
riduce E:
AE
AE AE =C1 +I +G
AE =C2 +I +G
In Y1, c’è ora un
incremento inatteso
delle scorte …
∆C = −MPC ∆T
… le imprese allora
riducono l’ output e
il reddito diminuisce
fino a che il nuovo
equilibrio non viene
raggiunto.
Y
Y
AE2 = Y2
∆Y
AE1 = Y1
Il moltiplicatore delle tasse
Il moltiplicatore è l’aumento del reddito a seguito di un riduzione delle tasse, T, di 1 euro.
∆Y
∆T
− MPC
=
1 − MPC
Se MPC = 0.8, allora il moltiplicatore delle tasse è
∆Y
∆T
− 0.8
− 0.8
=
=
= −4
1 − 0.8
0.2
Risolvendo per∆Y
∆Y = ∆C + ∆I + ∆G
variazioni
= ∆C
I e G esogeni (dati)
= MPC × ( ∆Y − ∆T
Risolvendo per ∆Y
Alla fine:
)
(1 − MPC) × ∆Y = − MPC × ∆T
⎛ − MPC ⎞
∆Y = ⎜
⎟ × ∆T
⎝ 1 − MPC ⎠