Presentazione Paolo Guiso

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Il cane: lavoro e compagnia
Aspetti del benessere animale
Sabato 17 ottobre 2015 ore 8,30
Istituto Tecnico Agrario “Don Bosco”
Lombriasco
Zoonosi e Igiene urbana veterinaria
Principali malattie trasmissibili dagli animali da compagnia all’uomo
profilassi delle zoonosi randagismo canino e felino
anagrafe canina e tutela del benessere animale
Paolo Guiso
LEGGE 14 agosto 1991 n. 281;
Legge regionale n. 34 del 26/07/1993;
R. n. 4359 dell’11/11/93;
Legge Regionale 19 luglio 2004, n. 18;
ORDINANZA 10 febbraio 2012 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione d
che o di bocconi avvelenati
Guida relative alla movimentazione e registrazione nell’anagrafe
d'affezione ai sensi dell’Accordo 24 gennaio 2013 tra il Governo
e le province autonome di Trento e Bolzano, le province, i comuni
munità montane in materia di identificazione e registrazione degli
affezione.
ORDINANZA 6 agosto 2013 - Ordinanza contingibile ed urgente concernent
dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. (GU n.209 del
modificata dall’O.M. ORDINANZA 3 agosto 2015
Codice Penale
Art. 635 Codice Penale (danneggiamento);
Art. 638 Codice Penale
(uccisione e danneggiamento di animali altrui);
Art. 639 Codice Penale
(deturpazione e imbrattamento di cose altrui);
Artt. 544-bis, ter, quater, quinquies, sexies Codice Penale
(maltrattamento);
Art. 659 Codice Penale
(Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone);
Art. 672 Codice Penale
(omessa custodia e malgoverno degli animali);
Art. 727 Codice Penale (abbandono di animali).
Codice Civile
Art. 2052
(Danno cagionato da animali)
IGIENE URBANA VETERINARIA
Attività svolte dai Servizi Veterinari Pubblici (ASL) sulla gestione dei
rapporti uomo-animali in ambiente urbano finalizzata alla salute ed al
benessere di entrambi
In ambiente urbano si possono trovare diverse
tipologie di animali.
ANIMALI DA COMPAGNIA: cani, gatti, furetti, uccelli,
piccoli roditori, pesci di acquario, tartarughe ecc.
ANIMALI SINANTROPI che convivono con l'uomo
senza appartenergli come colombi, merli, storni,
gabbiani, passeri, scoiattoli, ricci, ratti, ghiri, etc.
SPECIE SELVATICHE come volpi, cervidi e cinghiali.
IGIENE URBANA VETERINARIA ?????
URBANIZZAZIONE
da piccoli agglomerati urbani a vere e proprie città, a
metropoli, a megalopoli
ELEVATA DENSITÀ DI POPOLAZIONE
UMANA E DI ANIMALI
E aumento vertiginoso del numero di animali in città
in Europa, 275 milioni di persone,
200 milioni di animali da compagnia
Al primo posto, tra gli animali domestici che popolano l’Unione Europea, ci sono i
gatti, con 66 milioni di esemplari, cioè 32,4% del totale, al secondo i cani, con quasi
61 milioni, 29,7%, poi gli uccelli, circa 40 milioni, 19,1%, infine 21 milioni di piccoli
mammiferi, 9 milioni di creature acquatiche, 7 milioni di rettili.
Compiti dell’ IUV
Gestione del rapporto uomo/animale in ambiente urbano
Educazione sanitaria, comunicazione >> media
Controllo e gestione di:
• randagismo (canino e felino)
• popolazioni domestiche e sinantropiche
(cani, colonie feline, ratti, gabbiani, piccioni)
• specie esotiche, zoo, circhi
• vigilanza e autorizzazioni ambulatori veterinari, negozi
di animali, canili, toelette, campi addestramento
Raccolta (smaltimento) di carcasse animali
Interventi nelle emergenze (medicina delle catastrofi)
Esposti
Zoonosi
Manifestazioni
SITUAZIONE IN EVOLUZIONE
NEGLI ULTIMI DECENNI SI E’ MODIFICATO IL RAPPORTO
UOMO/ANIMALE
Repulsione -> convivenza-> promiscuità (zoofobia <----->zoomania)
Maggiore controllo delle malattie degli animali
Sviluppo economico, maggiore sensiblità
Rapporti sociali composizione dei nuclei famigliari
SOVRAPPOPOLAMENTO DEGLI ANIMALI SINANTROPICI
crescita esponenziale di risorse trofiche per sinantropici
errori di manutenzione edilizia e di gestione delle popolazioni sinantropiche
LA FECALIZZAZIONE
OVVERO L’IMBRATTAMENTO CON FECI ANIMALI PUÒ AVERE ORIGINI
DIVERSE E DARE LUOGO A DIFFERENTI PROBLEMATICHE
La fecalizzazione è anche parte della più vasta
problematica della animalizzazione
Arricchimento del suolo o dell’acqua con materiali di
origine animale (peli, penne, scaglie, feci, urine) in modo da
trasformare questo substrato in un terreno colturale adatto
allo sviluppo di agenti di malattie trasmissibili
Alla base del meccanismo si riconoscono due fenomeni
intrinseci nel patogeno:
presenza di forme di resistenza che tendono ad
accumularsi e/o
capacità di moltiplicarsi/svilupparsi nell’ambiente
FECALIZZAZIONE AMBIENTALE
da uccelli: colombi, storni, gabbiani, tortore, taccole
da mammiferi: cani, gatti
La fecalizzazione di origine ornitica è responsabile soprattutto di
problemi di natura architettonico – monumentale
per gli effetti deleteri dell’acidità
sulle strutture calcaree di
palazzi e monumenti nelle
città d’arte.
Ostruzione di grondaie e condotte
Produzione di odori sgradevoli
Imbrattamento di autovetture
Costi per pulizia di immobili e strade
Traumi da scivolamento sul guano
Degrado ambientale per insudiciamento di aree turistiche e commerciali
Deperimento e morte di piante nei siti dormitorio per eccesso di azoto fecale
Richiamo di mosche nei cumuli di feci
LA FECALIZZAZIONE DA MAMMIFERI :
Cani vaganti (di proprietà, randagi, di quartiere…)
Cani padronali
Gatti vaganti
Colonie feline
Ogni cane in media elimina giornalmente 100 g di feci e
1000 ml di urina
SI CALCOLA CHE OGNI
GIORNO VENGANO
PRODOTTE IN ITALIA
1000 tonnellate
DI FECI CANINE
LA MAGGIOR PARTE DEPOSTATA
SULLE NOSTRE STRADE
FECI CANINE
FECALIZZAZIONE AMBIENTALE
Non sempre
sappiamo cosa
dorme nel
nostro letto
Non sempre
sappiamo cosa
baciamo …………
’
!
TITOLO
COSA SONO LE ZOONOSI
Dir. 91/117/CEE del 17/12/92
ZOONOSI
QUALSASI MALATTIA O INFEZIONE CHE PUO’
TRASMETTERSI DAGLI ANIMALI ALL’ UOMO
AGENTE ZOONOTICO
QUALSIASI BATTERE PARASSITA O VIRUS CHE PUO’
PROVOCARE UNA ZOONOSI
La convergenza tra salute
umana e animale
Delle 1620 malattie infettive umane,
il 60% è rappresentato dalle
zoonosi
Ne ha parlato Lonnie King, preside del College
di Medicina veterinaria della Michigan State
University, dinnanzi agli ufficiali di polizia
pubblica a Washington. La convergenza tra
salute umana e animale è iniziata 10.000 anni fa
con l'avvento dell'agricoltura. E' in questa prima
era epidemiologica che le malattie hanno
iniziato a diffondere in maniera sostanziale tra
uomo e animali.
E' l'inizio dell'era delle zoonosi.
FONTE
ZOONOSI URBANE
ZOONOSI CON CICLO URBANO
ZOONOSI DA ANIMALIZZAZIONE DELL’AMBIENTE
ZOONOSI TRASFERITE DALL’AMBIENTE RURALE ALL’AMBIENTE
URBANO
ZOONOSI TRASFERITE DALL’AMBIENTE URBANO A QUELLO
RURALE
ZOONOSI D’ IMPORTAZIONE
ZOONOSI CON CICLO URBANO
TOXOCAROSI
DERMATOFITOZOONOSI
INFESTAZIONI DA PULCI E DA ZECCHE
TOXOPLASMOSI
LEPTOSPIROSI
SALMONELLOSI
GRAFFI E MORSI (malattie da)
LEISHMANIOSI
ANTROPOZOONOSI
Per antropozoonosi si intendono quelle
malattie che sono trasmesse all’uomo da
vertebrati
Si tratta di circa 200 malattie trasmissibili, che
necessitano della presenza di determinati
animali per perpetuare il proprio ciclo
L’uomo è quasi sempre ospite occasionale
eccetto per Tenia solium e saginata in cui
l’uomo rappresenta l’ospite definitivo
ANTROPOZOONOSI
L’UOMO ENTRA IN CONTATTO CON IL
MONDO ANIMALE PER UNA VARIETÀ DI
RAGIONI
Allevamento
• Cura
• Caccia
• Alimentazione
• Attività di svago
• Lavoro alimentaristi
• Lavoro addetti parchi
CLASSIFICAZIONE
DELLE ZOONOSI
• PER SPECIE ANIMALE
• PER AGENTE INFETTANTE
• PER MODALITA’ DI TRASMISSIONE
PER SPECIE ANIMALE
UCCELLI
Influenza aviaria H5N1
Campylobacter
Istoplasmosi
Virus della malattia di Newcastle
Pasteurellosi
Psittacosi (clamidia)
Salmonellosi
CONIGLI, LEPRI (Lagomorfi)
Bordetella
Brucellosi (B.suis)
Cheyletiella
Pasteurellosi
Febbre Q
Tigna
Salmonellosi
Tularemia
BOVINI
Actinomyces pyogenes
Antrace
Brucellosi
Campylobacter
Criptosporidiosi
Escherichia coli 157:H7
Giardiasi
Mycobacterium bovis (tubercolosi)
Stomatite Papulare
Febbre Q
Rabbia
Salmonellosi
Streptococcus zooepidemicus
Taenia saginata
OVINI E CAPRINI
Actinobacillosi
Antrace
Brucellosi
Campylobacter
Criptosporidios
Giardiasi
Febbre Q
Salmonellosi
SUINI
Antrace
Ascaris suum
Brucellosi
Cryptosporidium
Erysipelothrix rhusiopathiae
Influenza
Leptospirosi
Pasteurella multocida e aerogenes
Rabbia
Salmonellosi S.cholerae-suis)
Sarcosporidiosis
Scabbia
Streptococcosi
PER SPECIE ANIMALE
CANI
Ancyclostoma
Blastomicosi
Bordatella
Brucellosi
Campylobacter
Capnocytophaga canimorsus
Cheyletiella
Criptosporidiosi
Demodex
Dipylidium caninum
Ehrlichiosi
Pulci
Cisti idatidea
Leishmaniosi
Leptospirosi
Lyme disease Malattia di Lyme
Febbre bottonosa del Mediterraneo
Pasteurella multocida
Rabbia
Tigna
Vermi tondi
Salmonellosi
Scabbia
Staphylococcus intermedius
Toxocara
Tubercolosi
CAVALLI, PONY E ASINI
Brucellosi
Criptosporidiosi
Leptospirosi
Morbillivirus
Rabbia
Salmonellosi
HAMSTERS Criceti
Campylobacter
Coriomeningite linfocitaria (LCM)
Pasteurellosi
Rogna sarcoptica
Tigna (comune)
Salmonellosi
Yersiniosi (peste)
GATTI
Ancyclostoma
Bartonella - Cat Scratch Fever
Bordatella
Brucellosi
Campylobacter
Capnocytophaga canimorsus
CDC Group NO-1 CDC Group NO-1
Cheyletiella
Chlamydia psittaci
Dipylidium caninum
Feline Pneumonitis Polmonite felina
Pulci
Pasteurella multocida
Rabbia
Salmonellosi
Scabbia
Sporotricosi
Toxocara
Toxoplasmosi
Tubercolosi
Tularemia
Larve migranti
PER AGENTE INFETTANTE
Modalita’ di trasmissione delle antropozoonosi
(batteri)
Aerea Morso Cutanea Artropode Aliment.
Borrelie
/
/
/
SI
/
Brucella
SI
/
SI
/
SI
Carbonchio
SI
SI
SI
SI
Leptospira
/
/
SI
/
Si
Peste
SI
/
SI
SI
/
Psittacosi
SI
/
/
/
/
Tetano
/
/
SI
/
/
PER AGENTE INFETTANTE
Modalità di trasmissione delle antropozoonosi
(rickettsie/protozoi/elminti)
Aerea Morso Cutanea Artropode Aliment.
Rickettsie
/
/
/
SI
/
Anisakis
/
/
/
/
SI
Leishmani
a
Larva
migrans
/
/
/
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/
/
/
SI
/
SI
Taenia
/
/
/
/
SI
Toxoplasm
a
/
/
/
/
SI
PER AGENTE INFETTANTE
Modalità di trasmissione delle antropozoonosi
(Virus)
TBE
Aerea Mors Cutane Artropod Aliment.
o
a
e
/
/
/
SI
/
Febbri
emorrag.
Hantaviru
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Enc. Giap.
/
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/
/
/
SI
/
Rabbia
SI
SI
/
/
/
Febbre
gialla
/
/
/
SI
/
PER MODALITA’ DI TRASMISSIONE
MODALITÀ
CON CUI LE MALATTIE POSSONO ESSERE
TRASMESSE ALL’UOMO
ZOONOSI ? NON INFETTIVE
> MORSI E GRAFFI
LESIONI
REINFEZIONI
COSTI SANITARI E SOCIALI
> ALLERGIE
> PATOLOGIE DEL COMPORTAMENTO
ZOOMANIE
ZOOFOBIE
MORSI ANIMALI
40.000 MORSICATURE/ANNO
IN ITALIA
(SOTTOSTIMA)
MORSI E GRAFFI
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"
ALLERGIE
Zoomanie Zoofobie
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VETTORI
FLEBOTOMI
ZECCHE
ZANZARE
LEISHMANIA
TBE
FILARIA
TOSCANA V.
FEBBRE
BOTTONOSA
WND
M. di LYME
FEBBRE Q
ENCEFALITI
VIRALI
PULCI
PESTE
BARTONELLOSI
DIPYLIDIUM C.
RABBIA
PATOGENESI
2. PRIMA REPLICAZIONE A LIVELLO
DEI MIOCITI
Dopo giorni o
1. MORSICATURA
mesi
5, CERVELLO
Sostanza grigia
dell’ippocampo e
del corno
d’Ammone
5
3. PASSAGGIO ALLE
INSERZIONI
NEUROMUSCOLARI E
NEUROTENDINEE
4
3
Nei nervi periferici
2
4, NEURONI DEL M.S. OMOLATERALI
Paralisi flaccida ascendente
1
(100 mm/dì)
PROGRESSIONE
CENTRIPETA
MALATTIA DA GRAFFIO DI GATTO
O LINFORETICOLOSI BENIGNA
Bartonella henselae
Pulce del gatto Ctenocephalides felis
Sieroprevalenza dal 40 al 70%
1. Il gatto può essere
batteriemico asintomatico
4. Il gatto contamina
le unghie e i denti
leccandosi e grattandosi
3. La pulce elimina i
batteri
attraverso le sue
deiezioni e
li cosparge sul pelo
2. La pulce
attraverso il pasto di
sangue
assicura la
trasmissione tra i
gatti
Decorso naturale
della malattia da
graffio di Gatto
Guarigione in
settimane
o mesi
Disseminazione
in immunocompromessi
3-5 giorni
1 - 2 settimane
Contatto
col gatto
graffiatura, morso .........
morso della pulce del gatto?
Malattia da graffio di gatto
• Congiuntivite
glaucoma
• Ingrossamento
del liinfonodo
auricolare
• Ingrossamento
LL regionali
SCABBIA E CHEYLETIELLA
Si tratta di acari di grosse dimensioni,
visibili ad occhio nudo o con una lente
d’ingrandimento (forfora che cammina)
“scotch test”.
ECHINOCOCCO
Si sviluppa
Diventa adulto
Nell’intestino
del cane
CANE
INGESTIONE
di organi con cisti
OVINI
CAPRINI
Si sviluppa nel fegato,
polmoni, cervello, ecc.
INGESTIONE di uova Uova nelle
presenti nelle feci feci e sul terreno
Il parassita
arriva nell’intestino
Ciclo
dell’echinococ
co
LARVE
MIGRANTI
Larve migranti
Viscerale
Cutanea
Ancylostoma
Ascaridi
TOXOPLASMA
TOXOPLASMA
LEPTOSPIROSI
ratto - topo
Dermatofiti degli animali
agenti di zoonosi
I dermatofiti sono un gruppo di funghi cheratinofili, cioè
in grado di parassitare i tessuti cheratinizzati cioè lo
strato corneo dell’ epidermide e gli annessi cutanei
(capelli, peli e unghie nell’ uomo, penne, piume, peli,
zoccoli ecc., negli animali).
Microsporum canis (cani e gatti)
Trichophyton (cavalli, ruminanti, roditori)
DERMATOMICOSI
LE ZECCHE
CANE rhipicephalus s.
SELVATICI ixodes r.
z. cane rhipicephalus s.
r. coonorii
Febbre bottonosa
Z. Selvatici
I. Ricinus
Borrelia
M. Di Lyme
ZECCHE
COSA SONO : PARASSITI EMATOFAGI
Colpiscono : mammiferi
uccelli
rettili
cane uomo
COME SONO : Piccoli RAGNI
Marrone Grigi
8 ZAMPE 3-20 mm.
ripieni di sangue
DOVE SI
TROVANO :
SVILUPPO :
animali ( cane )
muri marciapiedi
crepe fessure
erba cespugli
ambiente umido
temp. 15 - 20
Parametri che influenzano l’attività
delle zecche
T°
Vegetazione adatta
Microclima
Umidità relativa
Natura del suolo
Fonte di cibo
NORME IGIENICHE PREVENTIVE
CURA DELL'IGIENE E DELLA SALUTE
DELL'ANIMALE
IGIENE DEL CONTATTO PERSONALE CON
L'ANIMALE
IGIENE DELL'ALIMENTAZIONE DELL'ANIMALE
IGIENE DELLE DEIEZIONI (FECI, URINE)
DELL'ANIMALE
LOTTA AL RANDAGISMO DI CANI E GATTI.
TE.C.A.
Centro Studi Terapie Con Animali
www.centrostuditeca.it
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