Politica Economica A.A. 2016-2017 LA BANCA CENTRALE EUROPEA dott.ssa Cristiana Fiorelli Ph.D student in GIASDI e-mail: [email protected] UNIONE ECONOMICA E MONETARIA L’Unione economica e monetaria europea (UEM) è un’unione monetaria incompleta (De Grauwe, 2013). La gestione della politica economica è ripartita tra: • autorità fiscale (governo) politica fiscale (decentralizzata, autonoma e sottoposta a vincoli) • autorità monetaria (banca centrale) politica monetaria (centralizzata e indipendente) BCE – BANCA CENTRALE EUROPEA (1) • La Banca centrale europea (BCE) e le banche centrali nazionali (BCN) costituiscono il Sistema europeo di banche centrali (SEBC). • La BCE e le BCN degli Stati membri la cui moneta è l'euro costituiscono l'Eurosistema. detiene la POLITICA MONETARIA • Organi decisionali: 1. Consiglio direttivo 2. Comitato esecutivo BCE – BANCA CENTRALE EUROPEA (2) • Compiti principali della BCE - definire e attuare la politica monetaria dell'Unione; «stampare» moneta; manovrare il tasso di cambio; detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri; - promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento fornire la liquidità necessaria al sistema bancario FUNZIONE LOLR • La BCE è una banca centrale atipica non svolge la funzione di «prestatore d’ultima istanza» (lender of last resort) per i titoli di debito emessi dagli Stati membri. • Divieto sancito dal TFUE art. 123 per evitare deficit di bilancio eccessivi e contenere il moral hazard. • L’assenza di una banca centrale con funzione di prestatore di ultima istanza pregiudica la stabilità dell’intera zona euro, favorendo crisi di liquidità e di insolvenza self-fulfilling (crisi dei debiti sovrani 2010) DUE MODELLI DI BANCHE CENTRALI • Modello Anglo-Francese Vs Modello Tedesco Questi modelli differiscono rispetto: 1. Obiettivi perseguiti → nel modello Anglo-Francese la BC persegue diversi obiettivi: stabilità dei prezzi; stabilizzazione ciclo economico; elevato livello occupazione; nel modello Tedesco la stabilità dei prezzi è considerato l’obiettivo primario 2. Relazione con il governo → modello Anglo-Francese = dipendenza politica; modello Tedesco = indipendenza politica ASSETTO ISTITUZIONALE BCE • Perchè è prevalso il Modello Tedesco? Due ragioni: 1. Posizione strategica della Germania nel processo di formazione UEM 2. «Contro rivoluzione monetarista» • Problema di inflazione • Problema di credibilità Time inconsistency CREDIBILITÀ (1) • Modello di Barro-Gordon (1983) CP’’ π CP’ CP uN u La CP è la curva di Phillips di breve periodo mentre la retta verticale è la curva di Phillips di lungo periodo in corrispondenza del tasso naturale di disoccupazione uN. Nel breve periodo ad aspettative di inflazione più alte corrispondono curve CP più in alto nel piano (CP’, CP’’, ecc.) CREDIBILITÀ (2) • Preferenze sociali: curve di indifferenza delle autorità monetarie π Wet nosed Hard nosed u Autorità con preferenze in termini di disoccupazione (wet): sono disposte a scambiare una riduzione di u con un “grande” aumento di inflazione Autorità con preferenze in termini di inflazione (hard nosed): sono disposte a scambiare una riduzione di u solo con un “piccolo” aumento di inflazione CREDIBILITÀ (3) Data la CP e le preferenze, l’autorità sceglie come obiettivo il punto A: obiettivo di inflazione zero. CP’’’ π CP’ CP’’ E CP C B A uN u Tuttavia, rimanendo lungo la CP, l’autorità può raggiungere il punto B su una c.d.i. più bassa di A, quindi attua una politica espansiva per lasciare A e raggiungere B; Ma in B l’inflazione è più alta (p1) e quindi la CP si sposta verso l’alto fino alla CP’; lungo la CP’ l’autorità preferisce il punto C anziché la combinazione (uN, p1), ma in C l’inflazione cresce ancora fino a p2… Solo nel punto E l’autorità non ha un incentivo ad aumentare ancora l’inflazione. CREDIBILITÀ (4) Nel lungo periodo (con interazioni ripetute tra policy maker e privati) l’annuncio dell’obiettivo inflazione zero non viene creduto(aspettative razionali) e si raggiunge subito l’equilibrio E. Solo se le autorità acquisiscono una reputazione → credibilità possono posizionarsi al punto A. Ma i politici prendono le decisioni in un orizzonte di breve periodo π E CP Ciclo politico elettorale B A uN u CARATTERISTICHE DELLA BCE La BCE è, dunque, una banca centrale: • • • • inflation targeting «conservatrice» indipendente soggetta a giudizi di sindacabilità (accountability) OBIETTIVO STABILITA’ DEI PREZZI art. 127 TFUE OBIETTIVO Nel 2003 la BCE ha precisato che l’obiettivo di politica monetaria è quello di mantenere l’indice IPCA su base annua nei livelli prossimi al 2% nel medio termine. Caso di shock asimmetrico: 1. Paese A in recessione dovuto da un calo domanda aggregata 2. Paese B interessato da un boom dovuto da un aumento domanda aggregata Shock positivo compensato da shock negativo → a livello aggregato quantità e prezzi costanti Risposta BCE: Nessuna politica INDIPENDENZA E ACCOUNTABILITY Art. 130 TFUE assicura il principio del no fiscal dominance • - Indipendenza: istituzionale funzionale finanziaria • Accountability: - la delega del potere democratico deve essere accompagnato da un certo grado di controllo; all’aumentare dell’indipendenza, deve aumentare anche il controllo da parte delle istituzioni democratiche CONDUZIONE DELLA POLITICA MONETARIA Possiamo distinguere due fasi della politica monetaria: • Fase strategica - individua gli obiettivi finali da raggiungere (tasso d’inflazione, livello dell’output, ecc.) e le modalità con cui intervenire La BCE studia l’andamento dell’economia e stabilisce un tasso di crescita di M3 compatibile con un tasso di inflazione pari a circa il 2%. • Fase tattica - individua gli strumenti STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA (1) Gli STRUMENTI di politica monetaria: 1. Variazioni della riserva obbligatoria 2. Operazioni di mercato aperto 3. Tassi ufficiali di interesse (operazioni su iniziativa delle controparti) 4. Operazioni non convenzionali (QE; OMT; LTRO; TLTRO; ecc.) STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA (2) 1. Variazioni della riserva obbligatoria ๏ ๐๐ = Circolante + Depositi Gli istituti di credito possono influenzare la quantità di moneta in circolazione (๐๐ ) concedendo prestiti → moltiplicatore delle riserve bancarie. ๏ Più è alto il coefficiente di riserva obbligatoria (q) minore saranno i prestiti e minore sarà ๐๐ e viceversa. ↑q ๏ ๐๐ ↓ ↓q ๏ ๐๐ ↑ STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA (3) 2. Operazioni di mercato aperto Compravendita di titoli dagli istituti di credito, con lo scopo di far variare la quantità di moneta in circolazione: • se acquista titoli crea base monetaria • se vendere titoli che sono in suo possesso ritira (o “distrugge”) base monetaria Sono: • Operazioni di rifinanziamento principali (tasso fisso o variabile; scadenza a una settimana) • Operazioni di rifinanziamento più a lungo termine • Operazioni fine-tuning STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA (4) 3. Operazioni su iniziativa delle controparti La BCE fornisce liquidità overnight al sistema bancario. Sono: • Operazioni di rifinanziamento marginale • Operazioni di deposito I tassi fissati per tali operazioni influenzano il tasso del mercato interbancario: l’EURIBOR Grazie!